19 November, 2024
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Il consigliere regionale dell’UDC Peppino Pinna ha presentato un’interpellanza all’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, sul drammatico susseguirsi di incidenti, nel recente passato anche mortali, avvenuti negli ultimi giorni nel tratto della 131 di “Scala di Giocca”.

Peppino Pinna ha chiesto all’assessore Maninchedda «quali iniziative voglia intraprendere per scongiurare le tragiche conseguenze che sta causando il precario stato di sicurezza della 131 nel tratto denominato “Scala di Giocca”. Solo negli ultimi 10 giorni abbiamo visto 5 gravissimi incidenti  proprio nella semicurva prima del cementificio in direzione Sassari. Fatto salvo che una così alta frequenza di incidenti non può essere imputata esclusivamente all’alta velocità, penso che lo stato del manto stradale e la particolare pendenza sia la causa principale dell’insicurezza di quel tratto. A questo punto, sono sicuro che l’assessore competente – ha concluso Pinna – vorrà attivarsi per risolvere definitivamente la causa di così gravi incidenti e penso che ne vorrà informare prontamente il Consiglio regionale».

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

La Giunta regionale ha  approvato il progetto sperimentale di formazione rivolto a coloro che assistono persone non autosufficienti. Nell’ottica di rafforzare capacità operative e specifiche dei caregivers e di certificarne le competenze, il progetto offre a 60 persone in condizione di gravissima disabilità la formazione di 180 assistenti per l’assistenza 24 ore su 24. Il percorso formativo è finanziato con 243mila euro di fondi europei.

In materia di istruzione, la Giunta ha approvato in via definitiva, dopo il passaggio in commissione consiliare, le linee guida del Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016, proposte dall’assessore Claudia Firino.

Su proposta dell’assessore del Lavori pubblici Paolo Maninchedda, approvati il nulla osta per l’autorizzazione all’esercizio provvisoria di due mesi di Area, in simmetria con la Regione, e l’equiparazione al precedente del compenso del Commissario per la gestione provvisoria di Area. Infine, sono state rimodulate le risorse finanziarie a favore della Sassari-Olbia per interventi sul lotto 0; l’ampliamento dell’aeroporto di Olbia, lo svincolo di accesso a Olbia e lavori di collegamento tra la SS 125 e la SS 131.

Palazzo della Regione 1 copia

«Il piano delle infrastrutture cui è legato il mutuo da 600 milioni inserito nella finanziaria riguarderà opere di interesse regionale coerenti con gli indirizzi già tracciati nel Piano regionale di sviluppo: rischio idrogeologico, servizio idrico integrato, dighe ed invasi e sistema viario.»

Lo ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda illustrando davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti più significativi della finanziaria 2015 per il settore.

Maninchedda ha però tenuto a precisare che obiettivo della Giunta è quello di utilizzare le risorse del Piano come “leva” finanziaria in modo da ottenere l’inserimento del maggior numero possibile di interventi nella pianificazione nazionale che poi apre la strada all’accesso ai fondi europei. «Per noi – ha affermato – il criterio per la ripartizione delle risorse deve essere ancorato agli indici meteo e di vulnerabilità del territorio e la Sardegna ha l’indice di vulnerabilità più alto d’Italia; se quindi il Governo nazionale ed i fondi europei coprissero come auspichiamo l’80% del costo degli interventi lo scenario cambierebbe completamente, per questo si potrà fare una valutazione più compiuta dopo la finanziaria».

Per quanto riguarda il servizio idrico integrato (ciclo delle acque e rete fognaria), Maninchedda ha confermato la forte criticità costituita dalle elevatissime perdite della rete idrica, cui si sommano i problemi di molti impianti difettosi o sottodimensionati in molte parti del territorio regionale. «Si procederà – ha spiegato – ad una verifica rigorosa di tutte le situazioni, distretto per distretto, in modo da evitare sovrapposizioni». Altrettanto complessa la situazione delle dighe, dove in tante realtà si sovrappongono spesso problemi tecnici ed amministrativi che impediscono la funzionalità degli impianti.

Sul sistema viario, le cui carenze sono concentrate principalmente nella 125 dell’Ogliastra, nella Olbia-Santa Teresa-Palau, nella Orosei-Galtellì, in un tratto della Macomer-Bosa, nel Sulcis e nell’Oristanese, l’assessore dei Lavori Pubblici ha affermato che si seguirà, dove possibile, la strada degli adeguamenti finalizzati soprattutto al miglioramento delle condizioni di sicurezza e transitabilità.

Per venire incontro alle esigenze dei Comuni, ha aggiunto l’assessore, sarà presentato un emendamento alla finanziaria che prevede un fondo annuale per le opere pubbliche da assegnare agli Enti locali ed inoltre, si sta esaminando anche la costituzione, in collaborazione con la Sfirs, di un fondo di rotazione con prestiti “a tasso zero” alimentato in una prima fase dal fondo delle riserve erariali.

Quanto al problema dei “de-finanziamenti”, Maninchedda ha sottolineato che «riguarda esclusivamente interventi precedenti al 2008; faremo comunque un monitoraggio accurato consentendo agli Enti Locali di presentare le loro controdeduzioni entro 90 giorni ma è importante ripulire il bilancio sul quale grava una massa anomala di residui».

Soffermandosi sulla situazione di Abbanoa, l’assessore ha messo l’accento sul fatto che «la ricapitalizzazione sta andando positivamente di pari passo con la ristrutturazione come dimostrato dai buoni risultati di bilancio del 2013 e della semestrale 2014, dal calo del contenzioso e dalla diffusione della conciliazione: si sta rinegoziando con le banche il consolidamento del debito di circa 100 milioni ed il successo di questa operazione sarà legato proprio alla solvibilità complessiva della società». Maninchedda ha inoltre annunciato, a proposito di Area, un disegno di legge per ridefinirne la missione ed una revisione dello statuto che consentirà all’Agenzia di occuparsi anche di progettazione.

Dopo l’esposizione di Maninchedda, si è avviato un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri regionali Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Modesto Fenu di Sardegna-Zona franca, Ignazio Tatti dell’Udc e Salvatore Demontis del Pd.

In conclusione, il presidente della commissione Antonio Solinas ha rilanciato la proposta, emersa più volte in commissione, di allargare il raggio di azione di Area all’acquisizione di immobili nei centri storici per ristrutturarli e migliorare il tessuto urbanistico delle città sarde. In materia di trasporti, Solinas ha messo l’accento sulla necessità del raddoppio del binario nella tratta Oristano-Cagliari, strategica per il raggiungimento delle prestazioni più elevate dei treni veloci che percorreranno la dorsale Cagliari-Sassari. Il presidente della commissione ha poi sollecitato una maggiore attenzione dell’Esecutivo sul problema della manutenzione delle zone umide che, dopo un consistente stanziamento in passato, è stato penalizzato da una progressiva riduzione delle risorse.

Paolo Maninchedda 22 copia

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Proseguono le audizioni degli assessori della Giunta Pigliaru nella commissione Bilancio del Consiglio regionale. Questa mattina è stato sentito l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, che si è soffermato sulla situazione finanziaria e gestionale di Abbanoa e sulla contrazione di un mutuo da 600 milioni di euro da parte della Regione.

Sul primo punto, l’assessore Maninchedda ha chiarito che la Regione verserà, quest’anno, l’ultima tranche di 20 milioni di euro per la ricapitalizzazione di Abbanoa, iniziata nel 2011 e costata complessivamente 152 milioni di euro. Il costo sale a 188 milioni di euro con i 36 milioni accantonati nel Fondo di garanzia autorizzato dall’Unione Europea. L’iniezione di nuove risorse nei bilanci della società che gestisce il servizio idrico della Sardegna sarà preceduta dalla verifica della situazione finanziaria, affidata alla Sfirs, e dai pareri dell’Ato e dell’avvocatura dello Stato.

Abbanoa ha attualmente un debito di circa 250 milioni di euro (100 verso le banche, 150 verso terzi). Le risorse del Fondo di garanzia (36 milioni di euro) serviranno per il consolidamento del debito bancario. «C’è però un’importante novità per il 2015 – ha annunciato Maninchedda – il consolidamento del debito sarà fondato sul Piano economico e finanziario della società. Nelle prossime settimane ci sarà un incontro con le banche per valutare il Pef di Abbanoa, certificato dalla KBMG».

L’assessore ai Lavori Pubblici ha sottolineato il netto miglioramento della situazione patrimoniale di Abbanoa dal 2013 a oggi, in termini di efficienza e di cassa. «Se le banche valuteranno positivamente il suo piano economico e finanziario, le risorse del fondo di garanzia potranno essere destinate ad altro. Si pensa al ripianamento del debito della società Enas nei confronti dei Consorzi di bonifica (circa 26 milioni di euro)».

In Commissione si è inoltre affrontato il tema del contenzioso Regione-Enel sui bacini idroelettrici. «Si sta studiando l’opportunità di costituire una new-co che ci consenta di partecipare agli utili derivanti dalla produzione di energia elettrica – ha affermato Maninchedda – anche in questo caso sarà nominato un advisor. Nel frattempo il contenzioso davanti al Tribunale delle acque andrà avanti». 

L’assessore ha poi risposto alle domande del presidente e dei componenti della commissione Bilancio sulla destinazione delle risorse derivanti dalla contrazione di un mutuo da 600 milioni di euro.

«Gran parte delle risorse saranno finalizzate alla realizzazione di infrastrutture e opere strategiche – ha spiegato Maninchedda – l’intenzione della Regione è quella di affidare ai Comuni la progettazione e gestione delle opere “minori”». L’esponente dell’esecutivo ha poi chiarito che le linee di intervento saranno quelle individuate dal Piano regionale di sviluppo: dissesto idrogeologico, rete idrica, dighe e sistema viario.

«Per mettere in sicurezza il territorio sardo servirebbe un miliardo di euro – ha rimarcato Maninchedda – l’idea è quella di inserirci nella piattaforma Rendis che potrebbe consentire alla Regione di accedere ai fondi nazionali e di cofinanziare le opere. In questo modo la quota del mutuo regionale farà da moltiplicatore».

Non più rimandabili, secondo l’assessore, nemmeno gli interventi sulla rete idrica: «Attualmente si perde il 50% dell’acqua immessa nelle condotte. Questo ha un inevitabile ripercussione negativa sulla potabilità e sulle tariffe. Altra emergenza da affrontare e quella del sistema fognario per impedire sversamenti nei fiumi e nei laghi».

Ci sono poi da considerare gli interventi urgenti per le dighe, in particolare a Orgosolo, per il bacino di Cumbidanovu, e a Posada, per il Maccheronis, entrambi devastati dall’alluvione dello scorso anno. Per il sistema viario infine, la Regione pensa al finanziamento delle opere inserite nel PSR: «La valutazione finale – ha detto Maninchedda – sarà fatta insieme al Consiglio».

La Commissione ha infine affrontato il tema del definanziamento delle opere in carico ai Comuni e ferme da anni. «Sarà un definanziamento soft e riguarderà gli impegni assunti prima del 2008 – ha chiarito Maninchedda –  solo le amministrazioni che non abbiano dato notizie da un anno o che non lo facciano entro 90 giorni dall’approvazione della legge saranno penalizzate».

L’assessore Maninchedda, infine, si è detto disponibile a concordare alcuni emendamenti con la Commissione su fattispecie particolari che escludono la responsabilità dei Comuni.

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L’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha illustrato oggi davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), i principali contenuti della finanziaria per il settore urbanistico.

«Nonostante il difficile quadro complessivo della finanza regionale – ha detto Erriu – abbiamo voluto dare un segnale preciso ai Comuni prevedendo più risorse per la pianificazione del territorio, dai Piani urbanistici ai centri storici inserendo, per la prima volta, anche la riqualificazione delle periferie.»

«La prima misura concreta – ha aggiunto l’assessore – riguarderà proprio il sostegno ai Comuni che devono definire i propri Piani urbanistici ed i Piani attuativi, non solo con le risorse finanziarie ma anche prolungando una scadenza fissata nella legislatura precedente, il 30 giugno 2015, che non sarebbero riusciti a rispettare: ora avranno tempo fino al 31 dicembre e ci aspettiamo il pieno utilizzo dei fondi disponibili.»

«Altro strumento importante per gli Enti locali – ha detto ancora Erriu – sarà la carta d’uso dei suoli, una serie di dati geografici e territoriali inseriti in un sistema informativo predisposto con la collaborazione delle Università sarde e dell’agenzia regionale Agris che sarà utilissimo per gli studi a corredo dei Puc, per il nuovo Ppr che riguarderà le zone interne, per definire i paesaggi rurali storici e le diverse vocazioni produttive». «Non solo – ha precisato Erriu -, la carta d’uso dei suoli costituirà anche il criterio principale per superare l’annosa questione dell’edificazione nelle aree rurali, perché si passerà dal concetto di lotto minimo basato sulla superficie a quello di lotto funzionale fondato sulle caratteristiche del suolo».

Per quanto riguarda i centri storici, inoltre, sarà rifinanziata la legge n° 29 del 1998 per dare nuovo impulso al miglioramento di contesti urbani fortemente identitari e spesso degradati, anche per evitare tempo i fenomeni di spopolamento.

Ma uno degli aspetti forse più innovativi è quello sulle periferie urbane. «Sosterremo i Comuni negli interventi di programmazione negoziata – ha annunciato l’assessore – attraverso un emendamento della Giunta al Dl 130 sull’edilizia che ha lo scopo di incentivare l’azione dei Comuni nel riordino di quelle zone periferiche disorganiche e molto spesso degradate che raramente trovano spazio nella pianificazione; è un modo per riallacciarci al discorso nazionale molto interessante avviato dal sen. Renzo Piano con il suo gruppo di lavoro costituito da giovani architetti».

Al termine della relazione dell’assessore Erriu hanno preso la parola, per chiarimenti e proposte, i consiglieri regionali Eugenio Lai di Sel, Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis del Pd.

Successivamente la seduta è stata aggiornata per l’indisponibilità dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, trattenuto da sopravvenuti impegni istituzionali. L’assessore Maninchedda sarà sentito dalla commissione domani mattina alle 11.00 dopo l’audizione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, che resta confermata per le 10.00.

La quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha definito il calendario delle audizioni sulla legge finanziaria nelle materie di competenza.

La prima è in programma è iniziata questo pomeriggio alle 16.30, con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana.

Domani 14 gennaio, si terranno alle 16.00 quella dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu e alle 17.00 quella dell’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda.

Giovedì 15 gennaio alle 10.00, infine, sarà la volta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano.

La Giunta regionale ha stanziato cinque milioni di euro, per la riqualificazione del quartiere Sant’Elia di Cagliari e un milione e mezzo per la ristrutturazione delle case popolari di Sassari. La riqualificazione del più grande quartiere popolare del capoluogo e di quello del nord Sardegna è stato proposto, con delibera dall’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda.

«Per la riqualificazione di Sant’Elia – ha detto l’assessore Paolo Maninchedda – abbiamo sottoscritto un apposito accordo di programma con Area e il Comune di Cagliari, mentre su Sassari interverremo in maniera urgente con il recupero di alcuni complessi edilizi, tra i quali – ma non solo – le casette in Canadà degli anni ’50, specie gli edifici di via Anglona n. 1/49 e via Logudoro n. 1/45.»

Franco Meloni copia

«È sempre antipatico dire io l’avevo detto” ma quando ci vuole ci vuole. E noi Riformatori sardi l’avevamo proprio detto che la Giunta regionale stava sbagliando approccio con un Governo che certamente non aveva a cuore gli interessi della Sardegna, almeno non particolarmente. Ora, man mano che passano i giorni, ci si rende conto che l’accordo firmato a luglio era una solenne patacca e se ne rende conto anche la Giunta che, infatti, si è ben guardata dal ritirare i ricorsi pendenti davanti alla Corte Costituzionale, come pure si era impegnata a fare. I numeri riportati dalla stampa di oggi sono impietosi, e la notizia che altri 400 milioni potrebbero essere decurtati dalle entrate regionali è a dir poco drammatica». Lo dice il coordinatore regionale del Centro Studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni, intervenendo sul caso entrate.

«La situazione è drammatica – prosegue Meloni – perché ci si è dimenticati, tra l’altro, che la Giunta ha accettato supinamente una decurtazione di ben 570 milioni come contributo al ripiano dei debiti dello Stato, impegnandosi a ritirare il ricorso che la Giunta precedente aveva presentato. Altrettanto supinamente si è deciso di non difendere davanti alla Corte Costituzionale la vertenza “accise”, che avrebbe avuto ottime possibilità di portare nelle tasche dei sardi almeno un miliardo di euro, tanto che i consiglieri regionali dei Riformatori sardi hanno dovuto fare un tentativo coraggioso per sostituirsi ad una regione imbelle e costituirsi al posto della giunta davanti alla Corte.»

«Una resa – dice ancora Meloni – in nome di un atteggiamento collaborativo del Governo che tutti, incluso il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Raffaele Paci, si stanno rendendo conto che non ha pagato nella maniera più assoluta. L’assessore Paolo Maninchedda, notoriamente individuo sincero, lo ha detto apertis verbis ed ha pure fatto capire che il presidente la pensa come lui. Ma non lo può dire»

«Ma – conclude l’esponente dei Riformatori sardi – noi possiamo dirlo, hanno fatto un pasticcio e chi rischia di pagarne il prezzo sono i sardi».

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La Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru oltre alla manovra finanziaria ha approvato diverse delibere in tema di lavori pubblici, sanità, ricerca e sviluppo, agricoltura, ambiente e lavoro.
Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, è stato aggiornato il Piano regionale di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica includendo 69 alloggi di proprietà del comune di Sant’Antioco, autorizzato alla vendita con una previsione di entrate di oltre un milione e mezzo di euro. Sempre su proposta dell’assessore Maninchedda, è stata rimodulata a favore del comune di Oniferi, per la messa in sicurezza della chiesa di San Michele, la somma di 70.689 euro, residuo del finanziamento complessivo di 1milione e mezzo già destinato alla messa in sicurezza degli edifici di culto dalla delibera dello scorso 11 novembre.
E’ stata varata in maniera definitiva, dopo il passaggio in commissione, l’attribuzione di 2.550.000 euro per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Cagliari e di Sassari. Mentre per la copertura dei costi gestionali della sanità penitenziaria, vengono trasferiti alle Asl 6.681.537 euro, ripartiti in base al numero dei detenuti presenti e dei nuovi ingressi. Stabilita anche la ripartizione finanziaria tra le 8 Asl sarde, in base alla popolazione over 65, per il potenziamento delle cure palliative domiciliari. Si tratta di 7 milioni di euro dal fondo regionale 2014. Le risorse dedicate ai programmi di screening oncologico organizzato sono state distribuite tra le Asl del territorio, stanziando 500 mila euro per lo screening del tumore alla mammella; 500 mila euro per lo screening del tumore della cervice uterina e 800 mila euro per lo screening del tumore del colon retto. Ulteriori 80mila euro sono stati ripartiti per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica.
Su proposta dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, è stato approvato il programma per il Parco Scientifico e Tecnologico di Pula, finanziato con 9 milioni di euro (5 milioni sono stati recuperati dai residui dei programmi di spesa). Quattro milioni 400mila sono destinati al rafforzamento dei laboratori e delle piattaforme tecnologiche; 3 milioni 220mila alla ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico e 1 milione 380mila euro alla formazione specialistica per il sistema imprenditoriale e la ricerca.
La Giunta ha approvato le direttive di attuazione della legge regionale del 3 dicembre 2014 “Intervento di natura straordinaria a favore dei lavoratori dipendenti di società partecipate al 100%”, proposte dal presidente Pigliaru.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, è stato approvato il programma delle risorse finanziarie per consentire lo sfruttamento sostenibile dei banchi di corallo rosso e garantirne la tutela: stanziato 1 milione di euro per 4 anni finalizzato al monitoraggio scientifico. Definite anche le direttive per il rilascio delle concessioni demaniali marittime nel Golfo di Olbia, dove da anni si attende il bando per la pesca e l’acquacoltura.
Tre delibere sono state approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano. Nessuna esigenza di ulteriore procedura di VIA per i lavori di allargamento e messa in sicurezza della Strada Provinciale numero 85 (dal km 0,350 al km 5,500), e per l’impianto fisso di recupero (R5) di rifiuti inerti derivanti dalla demolizione di lavori edili nel comune di Santadi. A seguito di parere positivo del SAVI, si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale, dettando prescrizioni per la gestione e le attività, per la coltivazione della cava di Monte Nieddu nel comune di Oschiri. Per progetti di educazione all’ambiente e alla sostenibilità sono stati stanziati 150mila euro, e ulteriori 700mila euro sono stati destinati alla lotta al punteruolo rosso e ai defogliatori degli alberi da sughero. Sempre su proposta della titolare dell’Ambiente è stato approvato l’atto di indirizzo per lo sviluppo per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani: trasferiti 2 milioni al Consorzio industriale e provinciale di Cagliari, per applicare le premialità 2014 ai comuni virtuosi.
Per la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi, iscritti nelle liste della mobilità anche in deroga o provenienti da agenzie di somministrazione, su proposta dell’assessore Virginia Mura, è stato approvato il progetto esecutivo e l’atto di indirizzo del programma “Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014”. Disponibile un totale di 3milioni e 80mila euro, di cui 1 milione di provenienza dal Ministero del Lavoro.

 

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Da oggi fino al 31 gennaio Comuni e Province possono richiedere il finanziamento per progetti in fase definitiva, pronti cioè per essere cantierizzati: ieri è stato pubblicato il bando che mette a disposizione 20 milioni di Fondi europei Fesr 2007-2013 con una procedura a sportello (i progetti saranno finanziati in ordine di arrivo delle richieste). L’elenco dei progetti ammessi sarà definito entro il 1 marzo 2015 e le opere dovranno essere consegnate entro il prossimo 30 settembre. I finanziamenti possono essere richiesti per progetti che si occupano di: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri minori (asse 5).

La delibera che definisce le procedure è stata approvata in Giunta la scorsa settimana, ed è stata presentata dall’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci con gli assessori dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, del Turismo, Francesco Morandi e degli Enti locali, Cristiano Erriu, con il duplice obiettivo di salvare una parte importante dei fondi europei non spesi nella precedente programmazione e di dare un’accelerata ai cantieri.

Si tratta di interventi ammissibili a finanziamento nelle linee di attività del Por Fesr 2007/2013, la cui previsione di spesa sia inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, dotate almeno di progettazione definitiva, che abbiano acquisito tutte le autorizzazioni amministrative necessarie e per le quali, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione, l’amministrazione si impegni all’approvazione del relativo progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Sono inoltre ammissibili gli interventi per i quali a oggi sia già stato disposto l’affidamento mediante procedura di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base di un progetto preliminare o definitivo, già dotato delle relative autorizzazioni, per le quali le amministrazioni si impegnino ad approvare la progettazione esecutiva entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione e ad indire la gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Gli interventi, per essere ammissibili al finanziamento, dovranno essere collaudati e rendicontati entro il 30 settembre 2015. Sono inoltre ammissibili gli interventi di pronta cantierabilità, dotati di progettazione esecutiva, proposti dagli enti locali a valere sull’Avviso Opere pubbliche cantierabili, non ancora finanziate. Gli enti locali che hanno proposto interventi coerenti con le linee di attività previste dall’avviso potranno presentare la domanda di partecipazione per gli stessi progetti anche nel caso in cui abbiano già anticipato l’avvio dei lavori.

Per semplificare le procedure di presentazione delle domande di finanziamento, è predisposta una piattaforma informatica che consentirà ai proponenti, dopo la fase di accreditamento, di caricare tutti i dati necessari e di stampare la domanda. Per quanto concerne il progetto definitivo, o il livello progettuale acquisito nel caso sia già stato disposto l’affidamento mediante appalto di progettazione ed esecuzione, si richiede sia la presentazione in cartaceo, sia in supporto informatico (Cd-Rom/DVD) in formato immagine jpeg o pdf, che dovrà essere inviato, insieme a tutta la documentazione richiesta. Le proposte progettuali possono essere presentate, dalle 9.00 di domani in formato telematico e dovranno essere inoltrate in formato cartaceo entro 5 giorni dalla presentazione della domanda telematica. Le proposte verranno esaminate per essere giudicate ammissibili a finanziamento secondo l’ordine cronologico di arrivo. La scadenza ultima per la presentazione delle domande è prevista il 31.01.2015 e la scadenza per la comunicazione dell’avvenuta ammissione a selezione è fissata al 1.03.2015.

«Questa della procedura a sportello per erogare fondi Ue è un’iniziativa sperimentale – sottolinea il vicepresidente della Giunta – ma se vediamo che la cosa funziona siamo pronti a mettere in campo altre risorse, perché i fondi europei vanno spesi presto e bene. Invece, siamo qui a recuperare ancora una volta gli inammissibili ritardi della precedente amministrazione regionale: questi soldi la Sardegna non può permettersi di perderli perché possono essere utilizzati per opere strategiche.»