«Il piano delle infrastrutture cui è legato il mutuo da 600 milioni inserito nella finanziaria riguarderà opere di interesse regionale coerenti con gli indirizzi già tracciati nel Piano regionale di sviluppo: rischio idrogeologico, servizio idrico integrato, dighe ed invasi e sistema viario.»
Lo ha dichiarato l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda illustrando davanti alla quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) i contenuti più significativi della finanziaria 2015 per il settore.
Maninchedda ha però tenuto a precisare che obiettivo della Giunta è quello di utilizzare le risorse del Piano come “leva” finanziaria in modo da ottenere l’inserimento del maggior numero possibile di interventi nella pianificazione nazionale che poi apre la strada all’accesso ai fondi europei. «Per noi – ha affermato – il criterio per la ripartizione delle risorse deve essere ancorato agli indici meteo e di vulnerabilità del territorio e la Sardegna ha l’indice di vulnerabilità più alto d’Italia; se quindi il Governo nazionale ed i fondi europei coprissero come auspichiamo l’80% del costo degli interventi lo scenario cambierebbe completamente, per questo si potrà fare una valutazione più compiuta dopo la finanziaria».
Per quanto riguarda il servizio idrico integrato (ciclo delle acque e rete fognaria), Maninchedda ha confermato la forte criticità costituita dalle elevatissime perdite della rete idrica, cui si sommano i problemi di molti impianti difettosi o sottodimensionati in molte parti del territorio regionale. «Si procederà – ha spiegato – ad una verifica rigorosa di tutte le situazioni, distretto per distretto, in modo da evitare sovrapposizioni». Altrettanto complessa la situazione delle dighe, dove in tante realtà si sovrappongono spesso problemi tecnici ed amministrativi che impediscono la funzionalità degli impianti.
Sul sistema viario, le cui carenze sono concentrate principalmente nella 125 dell’Ogliastra, nella Olbia-Santa Teresa-Palau, nella Orosei-Galtellì, in un tratto della Macomer-Bosa, nel Sulcis e nell’Oristanese, l’assessore dei Lavori Pubblici ha affermato che si seguirà, dove possibile, la strada degli adeguamenti finalizzati soprattutto al miglioramento delle condizioni di sicurezza e transitabilità.
Per venire incontro alle esigenze dei Comuni, ha aggiunto l’assessore, sarà presentato un emendamento alla finanziaria che prevede un fondo annuale per le opere pubbliche da assegnare agli Enti locali ed inoltre, si sta esaminando anche la costituzione, in collaborazione con la Sfirs, di un fondo di rotazione con prestiti “a tasso zero” alimentato in una prima fase dal fondo delle riserve erariali.
Quanto al problema dei “de-finanziamenti”, Maninchedda ha sottolineato che «riguarda esclusivamente interventi precedenti al 2008; faremo comunque un monitoraggio accurato consentendo agli Enti Locali di presentare le loro controdeduzioni entro 90 giorni ma è importante ripulire il bilancio sul quale grava una massa anomala di residui».
Soffermandosi sulla situazione di Abbanoa, l’assessore ha messo l’accento sul fatto che «la ricapitalizzazione sta andando positivamente di pari passo con la ristrutturazione come dimostrato dai buoni risultati di bilancio del 2013 e della semestrale 2014, dal calo del contenzioso e dalla diffusione della conciliazione: si sta rinegoziando con le banche il consolidamento del debito di circa 100 milioni ed il successo di questa operazione sarà legato proprio alla solvibilità complessiva della società». Maninchedda ha inoltre annunciato, a proposito di Area, un disegno di legge per ridefinirne la missione ed una revisione dello statuto che consentirà all’Agenzia di occuparsi anche di progettazione.
Dopo l’esposizione di Maninchedda, si è avviato un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri regionali Antonello Peru e Giuseppe Fasolino di Forza Italia, Modesto Fenu di Sardegna-Zona franca, Ignazio Tatti dell’Udc e Salvatore Demontis del Pd.
In conclusione, il presidente della commissione Antonio Solinas ha rilanciato la proposta, emersa più volte in commissione, di allargare il raggio di azione di Area all’acquisizione di immobili nei centri storici per ristrutturarli e migliorare il tessuto urbanistico delle città sarde. In materia di trasporti, Solinas ha messo l’accento sulla necessità del raddoppio del binario nella tratta Oristano-Cagliari, strategica per il raggiungimento delle prestazioni più elevate dei treni veloci che percorreranno la dorsale Cagliari-Sassari. Il presidente della commissione ha poi sollecitato una maggiore attenzione dell’Esecutivo sul problema della manutenzione delle zone umide che, dopo un consistente stanziamento in passato, è stato penalizzato da una progressiva riduzione delle risorse.