Partecipata riunione martedì sera, a Pattada, organizzata dalla Copagri Nord Sardegna, in collaborazione con il Centro Studi Agricoli, sui problemi del settore agricolo.
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Partecipata riunione martedì sera, a Pattada, organizzata dalla Copagri Nord Sardegna, in collaborazione con il Centro Studi Agricoli, sui problemi del settore agricolo. A fare gli onori di casa, gli agronomi locali e referenti della Copagri, dott. Marco Satta e dott. Marco Arcadu, che hanno introdotto la riunione e illustrato le problematiche locali, sono seguiti gli interventi di Paolo Ninniri, presidente della Copagri Nord Sardegna e Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli e Vice Presidente di Copagri, a tenere alta l’attenzione gli argomenti riguardanti il prezzo del latte di pecora, la nuova PAC e l’Organismo Pagatore Regionale ARGEA OP che sostituirà AGEA Nazionale. Paolo Ninniri ha illustrato l’esigenza di diffondere le informazioni e la consulenza agronomica, fiscale e in materia di sicurezza sul lavoro direttamente nelle aziende agricole, i tecnici della Copagri – ha aggiunto -, si metteranno a disposizione dei propri associati e non, anche in virtù del prossimo bando PSR che quasi sicuramente verrà bandito entro l’anno. In merito all’Organismo pagatore regionale, evidenzia i ritardi nelle procedure di competenza regionale, ai ritardi della formazione degli operatori dei CAA (Centri Assistenza Agricola) e alle nuove procedure informatiche, cause queste, che potrebbero quasi certamente prorogare l’operatività di Argea-OP, prevista per il prossimo 16 ottobre. Tore Piana è intervenuto sulla situazione relativa al prezzo del latte di pecora per la nuova stagione, iniziata il 1 ottobre 2019, che vede le produzioni del Pecorino Romano per la prima volta negli ultimi 4 anni, senza essere regolamentata dal piano dell’offerta approvato dagli attori della filiera stessa, viste le bocciature da parte dei produttori del latte di pecora Sardo. La nuova stagione – secondo Tore Piana -dovrebbe essere di produzione regolare, rispetto agli ultimi anni, con una produzione prevista intorno ai 310 milioni di litri di latte ovino, in linea con le annate precedenti, salvo non si protragga l’attuale stagione di siccitosa. Se queste previsioni si dovessero confermare, l’unica soluzione oggi possibile per poter pagare il latte di pecora vicino a 1 euro a litro, secondoTore Piana e La Copagri Nord Sardegna, sarebbe quella di destinare tra i 30 o 35 milioni di litri di latte alla polverizzazione e in parte alla vendita diretta in Europa. Questa soluzione, fattibile da subito, permetterebbe di mantenere le produzioni di Pecorino Romano Dop in equilibrio con le richieste di mercato, mantenendo così anche le produzioni di Pecorino Sardo, del Fiore Sardo e del Pecorino non a marchio in perfetto equilibrio con le esigenze di mercato, «non creando eccedenze produttive rispetto alle richieste del mercato». Per attuare queste decisioni, la Regione e più precisamente l’assessorato dell’Agricoltura e Oilos, cioè l’Organismo interprofessionale appositamente creato, devono immediatamente attivarsi per riunire intorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera e trovare l’accordo, su chi e a quale prezzo vendere i 30/35 milioni di litri che altrimenti quasi sicuramente – ha sottolineato ancora Tore Piana – andranno a essere trasformati a Pecorino Romano Dop, creando surplus produttivo. Questa soluzione, inoltre non impegnerebbe denari pubblici e sarebbe fattibile nell’immediato. Marco Satta ha illustrato le prospettive contenute nella nuova PAC 2021-2027. Secondo quanto chiarito da Marco Satta, sono state previste due simulazioni sia sulla equiripartizione delle risorse a livello nazionale, dalle quali la Sardegna otterrebbe maggiori benefici, sia sul peso regionale dell’attuale PAC dal quale invece risulterebbe penalizzata. E’ seguito un partecipato dibattito che ha visto molti interventi e scaturito molte domande fra i partecipanti. La prossima riunione della Copagri Nord Sardegna è prevista a Perfugas, la prossima settimana.