22 December, 2024
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C’è un posto dove la musica suona ancora. Suona per unire e condividere. Suona per non far dimenticare le migliaia di artisti, tra musicisti e operatori dello spettacolo, che in questo momento di grave difficoltà per il Paese si trovano bloccati da una crisi senza precedenti.

Per questo motivo, ogni sera, a partire dalle 19.30, il Jazzino di via Carloforte a Cagliari, invita tutti gli amanti della musica e dello spettacolo a partecipare dalle loro case a #Jazzin’Home, i video-party registrati sulla piattaforma Facebook e fruibili sull’omonima pagina del club cagliaritano. Un modo per far girare sempre e senza sosta la musica, per sentirsi vicini anche a distanza e assaporare, con uno sguardo diverso, i concerti più spettacolari andati in scena sul palcoscenico dello storico club di via Carloforte a Cagliari.

Partita lo scorso 11 marzo, l’iniziativa è diventata nel giro di pochi giorni un appuntamento seguito in streaming da centinaia di spettatori. A Cagliari, ma simbolicamente in tutte le piazze virtuali dell’Isola. In questi difficili giorni in cui a tutti è richiesto uno sforzo in più per contribuire a contenere il contagio, anche i tanti musicisti con cui nei mesi scorsi abbiamo trascorso serate straordinarie hanno deciso di scendere in campo e venirci a salutare virtualmente inviando a tutti noi saluti e messaggi di speranza. È il caso del chitarrista Mark Lettieri, del batterista Gianrico Manca, del compositore elettronico e live performer Arrogalla, del sassofonista Enzo Favata, del batterista e direttore d’orchestra Paolo Nonnis, della cantante Francesca Corrias e del mago dell’armonica beatbox Moses Concas.

Per partecipare ai video-party, basta cliccare “registrati” sul post che sarà disponibile ogni sera a partire dalle 19.30 nella pagina Facebook del Jazzino e godersi comodamente da casa i grandi artisti che hanno animato le notti cagliaritane (i video trasmessi rimarranno visibili anche dopo la fine della trasmissione in diretta).

Pur preoccupati dalla situazione, anche noi del Jazzino #restiamoacasa ma vogliamo continuare a guardare al futuro con fiducia, nella speranza che anche dalle situazioni più difficili possa nascere qualcosa di nuovo, di buono, di autentico.

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Entra nel vivo, a Macomer, la prima edizione del S’ard Festival. E lo fa sfoderando un tris di artisti da sempre legati all’omonima etichetta discografica: l’orchestra swing della Paolo Nonnis Big Band accompagnata dalla raffinatezza vocale di Francesca Corrias; le suggestioni world delle “Terre del Ritorno” di Ambra Pintore ed i ritmi coinvolgenti tra cumbia, reggae e dub dei Malasorti.

Archiviati i ritmi gitani del concerto dei Gipsy Gold, il festival che sta animando il centro del Marghine con una lunga serie di appuntamenti di musica live, ma anche tanta animazione, arredo urbano, gastronomia e artigianato, accende i riflettori su una raffica di concerti che accompagneranno in musica tutto il fine settimana.

Sabato 21 dicembre, alle ex Caserme Mura (ore 18.00), la Big Band di Paolo Nonnis rende omaggio alle grandi orchestre e alle signore del jazz con un programma eclettico e raffinato, un viaggio tra le sonorità dell’età d’oro dello swing, impreziosito dalla voce di Francesca Corrias. La cantante fondatrice dei Roundella, docente di canto-jazz al Conservatorio di Cagliari e ai seminari di Nuoro Jazz, è tra le più interessanti e originali interpreti della scena nazionale. Accompagnata da un organico di 15 musicisti interpreterà alcuni dei più celebri standards in un emozionante tributo alle first ladies della musica jazz.

Domenica 22 dicembre, in Piazza Caduti del Lavoro, a partire dalle 18.00, tocca invece ad Ambra Pintore scaldare la platea, complici i brindisi firmati dalle Cantina di Dolianova per il settantesimo anniversario e le degustazioni promosse dalle aziende del territorio. Le “Terre del ritorno”, disco di world music prodotto da S’ArdMusic e distribuito da Egea, sono le terre dalle quali scegliamo di allontanarci e alle quali, però, non sappiamo quando e se potremo mai fare ritorno. Ambra riparte dunque dalle atmosfere della sua Sardegna, perché è nella musica che l’artista ha riscoperto e dato un suono al suo forte sentire apolide. Sul palco, l’artista sarà accompagnata da Roberto Scala al basso e fisarmonica; Federico Valenti alle chitarre; Diego Milia al violino, mandolino, flauto, sax, bouzouki, armonica; Giorgio Rizzi alle percussioni; Marco Argiolas al sax e clarino.

Il secondo appuntamento musicale della serata di domenica 22 dicembre è quello coi Malasorti, trio nato grazie alla collaborazione tra il compositore elettronico Francesco Medda “Arrogalla”, il cantante Emanuele Pittoni ed il trombettista Francesco Bachis, questi ultimi due già componenti della band sarda Ratapignata. Un sound fuori dagli schemi, che usa il dub ed il “non finito” come linguaggio e che ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali, balkan, jazz e mediterranee. “S’ArdiCity”, prodotto nel 2018 dall’etichetta sarda S’ArdMusic è il primo album ufficiale del gruppo.

Tra i protagonisti della manifestazione “Natale a Macomer” non solo prestigiose produzioni musicali isolane ma anche ospiti internazionali tra i quali spicca, lunedì 23 dicembre, la spiritualità gospel degli americani United Voices”, in scena nella suggestiva atmosfera della Chiesa di San Pantaleo (ore 20.00). Composto da coristi gospel professionisti e di grande talento, il gruppo è originario della zona nord-est degli Stati Uniti. Negli oltre quindici anni di esperienza, questi musicisti hanno condiviso le scene con i più famosi artisti gospel e R&B del mondo: la loro incredibile vocalità si manifesta fin dalle prime note, così come la passione, il ritmo e la spiritualità che li guida durante i canti.

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Saranno le voci e le chitarre inconfondibili dei Gipsy Gold a scaldare i motori della prima edizione del “S’ard Festival”, in scena domenica 15 dicembre, nell’ambito delle manifestazioni “Natale a Macomer”,appuntamento di musica live, animazione, arredo urbano, gastronomia e artigianato in scena nei teatri, nelle piazze e nei luoghi più suggestivi di Macomer.

Nati in Camargue, Francia, e applauditi sui palcoscenici di tutta Europa, i Gipsy Gold, la formazione gitana fondata dai fratelli Reyes dei Gipsy King, condivide le canzoni ed i ritmi ancestrali ereditati da José Reyes, soprannominato Saintes-Maries-de-la-Mer, “Il principe degli zingari”. La loro musica, che sin dagli anni Ottanta ha conquistato le platee internazionali, rappresenta l’evoluzione in chiave pop della musica gitana nonché una delle sue espressioni più felici, tradizionali e popolari della rumba flamenca, caratterizzata da atmosfere ricche di pathos sempre sospese tra malinconia ed allegria.

Entra dunque nel vivo la nuova avventura musicale di S’Ardmusic, etichetta discografica da quasi sedici anni impegnata a dare una visione identitaria, moderna, consapevole e globale della musica sarda e mediterranea. Forte di un catalogo di ben 37 titoli e una scuderia di musicisti premiati in tutta Europa (da Elena Ledda col suo “Cantendi a Deus”, secondo miglior disco di world music degli ultimi 25 anni, al Premio Tenco assegnato al disco “Rosa Resolza” con Andrea Parodi ed Elena Ledda, e ancora Davide Casu, Francesca Corrias, Mario Brai, Arrogalla e tanti altri), S’Ardmusic saluta le feste natalizie organizzate a Macomer con una serie di concerti che avranno come protagonisti alcuni dei suoi artisti più famosi: l’orchestra swing della Paolo Nonnis Big Band unita all’energia di Francesca Corrias; i ritmi coinvolgenti tra cumbia, reggae e dub dei Malasorti e le suggestioni world delle “Terre del Ritorno” di Ambra Pintore.

Un nuovo progetto dal vivo che vedrà per la prima volta la capitale del Marghine animarsi non solo di prestigiose produzioni musicali isolane ma anche di ospiti internazionali tra i quali, oltre ai Gipsy Gold, spicca la spiritualità gospel degli americani United Voices”, in scena lunedì 23 dicembre nella suggestiva atmosfera della Chiesa di San Pantaleo (ore 20.00).

Il programma

8 dicembre

Piazza Caduti del Lavoro, ore 21.00

Animazione in Piazza “Gioca e balla con Babbo Natale”

12 dicembre
Ex Caserme Mura, ore 21

Spettacolo

Teatro Comico Circense “Le Sommelier”

13 dicembre
Chiesa di San Pantaleo, ore 20.00

Concerto

Coro Polifonico Harmonia Mundi “Christmas Songs”

14 dicembre

Spettacolo
Piazza della Biblioteca, ore 17.00

Spettacolo Circense “Circo Peluche”

15 dicembre

Piazza Caduti del Lavoro, ore 18.00

Concerto

“Gipsy Gold”, la grande musica dei Gipsy King

18 e 19 dicembre

Biblioteca

Animazione per bambini

21 dicembre

Concerti, animazioni e installazioni per le strade della città, dalle 16.30 alle 23.30

Ex Caserme Mura, ore 18.00

Concerto – Paolo Nonnis Big Band & Francesca Corrias

22 dicembre

Piazza Caduti del Lavoro, dalle ore 18.00

Concerti

Ambra Pintore “Terre del Ritorno”

Malasorti “S’ArdiCity”

Brindisi e degustazioni in Piazza con Produttori del Territorio

Ospite d’onore la Cantina di Dolianova

 23 dicembre

Chiesa di San Pantaleo, ore 20

Concerto Gospel “United Voices”

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Un’avventura musicale fatta di ricerca, promozione e produzione della musica più innovativa dell’Isola che, dopo lunghi anni di lavoro e sperimentazioni, esce dagli studi di registrazione e mette in vetrina i suoi artisti grazie alla prima edizione del “S’ard Festival 2019”.

L’omonima etichetta discografica, sin dal 2004 impegnata a dare una visione identitaria, moderna, consapevole e globale della musica sarda e mediterranea, saluta dunque l’arrivo delle feste con un festival tutto dedicato, un appuntamento di musica live in scena nelle piazze e nei luoghi più suggestivi di Macomer, la capitale del Marghine, in occasione dei quindici giorni di grandi eventi che precedono il Natale.

Forte di un catalogo di ben 37 titoli ed una scuderia di artisti premiati in tutta Europa (da Elena Ledda col suo “Cantendi a Deus”, secondo miglior disco di world music degli ultimi 25 anni, al Premio Tenco assegnato al disco “Rosa Resolza” con Andrea Parodi ed Elena Ledda, edancora Davide Casu, Francesca Corrias, Mario Brai, Arrogalla e tanti altri), la prima edizione del “S’ard Festival” intende avviare un nuovo progetto dal vivo che vedrà per la prima volta il centro di Macomer animarsi non solo di prestigiose produzioni musicali isolane ma anche di ospiti nazionali ed internazionali tra i quali spiccano i celebri ritmi dei Gipsy Gold, la formazione gitana fondata dai fratelli Reyes dei Gipsy King; la spiritualità gospel degli americani United Voices; l’orchestra swing della Paolo Nonnis Big Band unita all’energia di Francesca Corrias; i ritmi coinvolgenti tra cumbia, reggae e dub dei Malasorti e le suggestioni world delle “Terre del Ritorno” di Ambra Pintore. A causa degli scioperi di Alitalia in corso in questi giorni, il concerto dei Gipsy Gold, annunciato per sabato 14, slitta a domenica 15 dicembre.

Musica dal vivo, dunque, ma anche tanti momenti di animazione nel centro storico di Macomer, con appuntamenti di artigianato e gastronomia in attesa dei brindisi di Natale, e numerosi incontri nelle piazze, chiese e teatri della città grazie a un calendario ricco di degustazioni, spettacoli comici per grandi e piccini, giochi in piazza, luci e installazioni di arredo urbano.

Il “S’ard Festival” si inserisce nel quadro delle manifestazioni di “Natale a Macomer” ed è organizzato dall’Associazione S’ardmusic e dal comune di Macomer.

 

 

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Ultime note, domani sera (martedì 6) a Portoscuso (Sud Sardegna), per Jazz Waves, la minirassegna in due serate organizzata dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune di Portoscuso. Di scena nella suggestiva e storica cornice della Tonnara Su Pranu – con inizio alle 21.30 e ingresso gratuito – il cantante Marco Cocco in quintetto con Mauro Mulas al pianoforte, Massimo Ferra alla chitarra, Alessandro Atzori al contrabbasso e Paolo Nonnis alla batteria.
Classe 1980, il cantante cagliaritano ha nutrito sin da piccolo interesse per la musica iniziando da autodidatta lo studio della chitarra. La passione per il canto è arrivata più tardi, intorno ai vent’anni, per diventare via via la sua principale forma di espressione artistica. Colpito dalla musica delle grandi orchestre swing, Marco Cocco ha approfondito il genere negli anni. Dal 2010 si esibisce regolarmente come crooner in diverse formazioni, proponendo un repertorio che trae ispirazione dall’American Songbook. Nel 2016 ha ricevuto dalla cantante Sheila Jordan una borsa di studio in canto jazz che gli ha permesso di perfezionarsi negli Stati Uniti. L’8 marzo scorso è uscito il suo primo album, “Body and soul”, dodici tracce per un disco costruito intorno ad alcuni dei più importanti standard jazz, brani significativi nel percorso del cantante, arrangiati e interpretati tra innovazione e rispetto della tradizione.

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L’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, in occasione dei consueti appuntamenti di preambolo, presenta la IV Edizione della manifestazione musicale denominata “Iglesias Guitar Festival”.

Le serate saranno due e si terranno entrambe, a partire dalle ore 20.00 con ingresso libero, nella splendida cornice del Teatro Electra, sito nella centralissima piazza Pichi, nelle date di sabato 6 e domenica 7 aprile.
La prima serata prevede lo spettacolo “Moses quartet”, con Moses, armonica e beatbox, Luca faraone, chitarra e le cantanti Silvia Piras e Sara Bradaschia.

Moses nasce ad Iglesias nel 1988, artista eclettico che ama sperimentare, comporre, improvvisare con diversi strumenti. Il suo percorso lo spinge verso la scelta stilistica dell’armonica beatbox con la quale si afferma in qualità di artista di strada prima in Sardegna e poi a Londra, dove risiede attualmente e dove decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica cominciando la sua carriera di artista di strada.

Dopo aver conquistato i quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho ed il “ROXX”. Continuando a realizzare i propri obbiettivi Moses è riuscito a suscitare l’interesse dell’emittente “London Local” che gli dedicò un servizio televisivo nominandolo “uno dei buskers migliori della città” destando più volte l’attenzione della stampa britannica che ha scritto di lui sul “The Daily Mail” e sul “London’s Evening Standard”.

Pubblica e produce diversi album fino a che, dopo essersi affermato quale uno dei buskers più influenti, riesce a farsi conoscere nel modo più virale possibile: coinvolto, inizialmente a sua insaputa, a partecipare ai provini di Italia’s Got Talent (iscritto da un amico di famiglia), si ritrova a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma.

Grazie alla visibilità avuta in questi anni di duro lavoro Moses ha avuto la possibilità di suonare in tantissime città e paesi del mondo, tra cui Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croazia, Egitto, Germania ed è sempre attivo in Italia dove partecipa a numerosi festival e concerti. Nel 2017 Moses e la sua armonica sono arrivati anche al cinema, nel film “Moglie e Marito” regia di Simone Godano, con Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak e in un altro grande successo chiamato “Il Permesso” di Claudio Amendola.

Il suo progetto musicale continua a prendere forma e ad evolversi anno dopo anno; ad Iglesias presenterà uno spettacolo Musicale dall’impronta teatrale, in collaborazione con tanti artisti e amici che lo accompagnano in nome della musica e della realizzazione personale e artistica.

Luca Faraone sarà uno di questi artisti che lo accompagneranno ad Iglesias; nato a Cagliari nel 1992, suona fina da piccolissimo ed è stato avviato allo studio della chitarra classica dal 2004, conseguendo il traguardo del “Compimento Medio”, presso il Conservatorio di Trieste, all’età di 12 anni. Ancora quattordicenne, aveva già cominciato a lavorare stabilmente in studio di registrazione come compositore, arrangiatore e session player per dischi e sigle di programmi TV e pubblicità, il tutto affiancato dalla frenetica e continua attività live nel circuito regionale, in qualità di musicista professionista.

Trasferitosi a Londra nel 2012, vanta una florida carriera come session player, collaborando con artisti del calibro di Craig David, Rita Ora, Camila Cabello, Tom Jones, Liam Payne, Blue. È anche attivo come session player in studio, compositore, e arrangiatore. Le sue collaborazioni discografiche includono nomi come Incognito e Tony Momrelle.

La seconda serata del Festival, prevista per il giorno successivo, domenica 7 aprile, si terrà in due tempi: nel primo si esibirà l’artista locale Matteo Orani che proporrà un concerto con la sua chitarra classica, dal titolo semplice, quanto efficace, “Concerto di Chitarra Classica”.

Matteo Orani è nato ad Iglesias nel 1993; si avvicina alla musica e alla chitarra grazie alla famiglia in età infantile suonando come autodidatta per poi iniziare a seguire lezioni da Maestri di chitarra locali, quali Paolo Locci e Gianluca Locci, che lo ispireranno ed incentiveranno a continuare lo studio dello strumento. Ha seguito masterclass di alta formazione musicale in Sardegna con Matteo Mela e a Parigi con Cristian Marcia.

Attualmente frequenta il triennio di chitarra classica del conservatorio di Cagliari col Maestro Cristian Marcia.

Successivamente sarà la volta del Franco Montalbano Trio in “Nel blues dipinto di blues” con lo stesso Montalbano alla chitarra, Mauro Mulas all’organo hammond e tastiere e Giovanni Collu impegnato alla batteria.

Franco Montalbano inizia a suonare la chitarra all’età di nove anni. Nel 1966 entra a far parte del gruppo musicale “I nati stanchi”, con il quale raggiunge un discreto successo in Sardegna diventando il chitarrista più quotato nella scena isolana. Dal 1968 al 1972 lavora su navi da crociera avendo modo di fare esperienze musicali in tutto il mondo. Il maggior successo a livello nazionale lo ha con il “Gruppo 2001”, capitanato da Piero Marras, con il quale incide diversi dischi, suonando in Italia e all’estero, partecipando a shows televisivi e radiofonici.

Nel 1984 fonda la “Franco Montalbano Blues Band” ancor oggi uno dei gruppi di maggior successo dell’isola. Franco Montalbano nel 2018 ha suonato negli Stati Uniti dove si è esibito con la “Big Band” di Paolo Nonnis, suo carissimo amico d’infanzia.

Col passare degli anni il suo indiscusso successo è dovuto alla poliedricità delle sue interpretazioni musicali abbracciando diversi generi musicali dal Blues, al Folk, al Rock, Jazz, Italiana anni ’60 e Latino americano. Vanta collaborazioni musicali con: Edoardo Vianello, Don Cherry, Mauro Caprari, Paolo Nonnis, Mario Fabiani, Gianni Morandi e tanti altri.

Ad Iglesias, con il suo trio, proporrà una carrellata di grandi successi internazionali (Clapton, Hendrix, Winwood …) rivisti e reinterpretati in chiave Blues.

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Ci saranno le fiabe per i bambini e Babbo Natale con un’enorme sacca per distribuire i regali in piazza. E le note di musicisti pronti a far ballare tutti al Museo Macc, senza dimenticare l’evento classico della super lotteria di Natale.

Il comune di Calasetta è pronto per il ciclo di appuntamenti delle feste targati 2018, con un cartellone che, come introduce il delegato consiliare a Turismo e Pro loco Sergio Porseo, «intende conquistare i bimbi e intrattenere i più grandi con un mix di musica e divertimento».

Contando sulla collaborazione del Museo di Arte Contemporanea (Macc) e della Pro Loco di Calasetta, l’amministrazione guidata da Antonio Vigo aprirà i festeggiamenti sabato 8 dicembre (alle 17.00, in Piazza Belly) con “Il lupo che non amava il Natale”, lettura animata unita alle note del pianoforte, a cura dell’associazione Librart.

Domenica 16 dicembre, alle 19.00, andrà in scena al Macc il connubio di musica e voci: la banda musicale della cittadina “Puccini” si esibirà con il coro polifonico “Chorodìa” per il suggestivo “Concerto di Natale”.

Il 23 dicembre si entrerà ancora più nel vivo delle atmosfere di festa fin dal primo pomeriggio: appuntamento dalle 15.00, in piazza Belly, con “Il villaggio di Babbo Natale«dove, nella sua casetta con gli elfi, Santa Claus riceverà le lettere dei piccoli senza scordare una dono-sorpresa per ogni partecipante», anticipa Sergio Porseo.

Dopo la lotteria di Natale delle 16.30 (sempre in piazza Belly, a cura della Calasetta Calcio), spazio a uno degli eventi clou del cartellone, fissato per le 19.00 al Museo Macc: «Visto il successo degli anni passati, abbiamo riproposto la formula della musica raffinata entro i confini di uno spazio museale denso di carica artistica», spiega ancora Sergio Porseo. Riflettori puntati, quindi, sulla performance di “Mauro Mulas Quartet featuring Adele Grandulli” con artisti di levatura provenienti dalle file della nota “Paolo Nonnis Band”.

Chiusura ideale, il 6 gennaio, con un appuntamento ancora intriso di toni fiabeschi a cura di Librart: alle 17.00, in piazza Belly, sarà il momento del “Canto di Natale”, una nuova lettura animata e tratta dall’omonimo capolavoro di Charles Dickens.

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Ultimo appuntamento per i grandi concerti dell’estate di Sant’Antioco. Sabato 8 settembre, dalle ore 21.00, a far calare il sipario della ricca edizione 2018 dell’Arena Fenicia Festival sarà il talentuoso Gemitaiz. Spazio al rap, dunque, per tutti gli appassionati del genere musicale e del cantante romano che dopo i successi del Concertone del primo maggio e delle altre date italiane del suo tour, sbarca nella splendida cornice dell’Arena Fenicia. 

La data antiochense (costo del biglietto 15 euro più diritti di prevendita) è inserita nel “Paradise Lost Live Tour” dell’artista romano, durante il quale il rapper presenta il nuovo disco di inediti intitolato: “Davide” (Tanta Roba Label/Universal Music Italia). Entrato direttamente al primo posto della classifica dei dischi e in quella dei vinili più venduti della settimana (certificazioni diffuse venerdì 28 aprile 2018 da Fimi/Gfk Italia), l’album di Gemitaiz sta riscuotendo grande successo come lo stesso rapper pronto a scaldare l’Arena Fenicia e i suoi tanti fan sardi. 

Quello di Gemitaiz è l’ultimo appuntamento per il Festival che al suo secondo anno ha battuto ogni record di presenze grazie ai grandi successi dei concerti di Ermal Meta, della Paolo Nonnis Big Band e soprattutto di Francesco De Gregori che ha fatto sold out in poche ore. Dal rap alla musica d’autore italiana sino al jazz, l’Arena Fenicia Festival ha proposto un cartellone di grande livello e che ha abbracciato tutti i generi musicali per accompagnare cittadini e turisti nell’estate di eventi di Sant’Antioco che ha portato in città anche il Sulky Festival. Un mix di manifestazioni voluto dall’amministrazione comunale per proporre Sant’Antioco come centro culturale per la musica e i grandi eventi nel Sulcis. Un tentativo fin ora riuscito e, dunque, per tutti l’appuntamento è all’anno prossimo con le grandi novità in programma per la nuova edizione dell’Arena Fenicia Festival. 

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È stato uno spettacolo di colori, musica e pubblico quello andato in scena ieri all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, con il concerto di Francesco De Gregori, secondo appuntamento del Festival che sta accendendo i riflettori sulla città sempre più centro culturale di tutto il Sulcis. Oltre 3mila persone hanno assistito e partecipato allo spettacolo portato in scena dall’artista tanto amato dal grande pubblico. Il cantautore romano, nell’unica tappa sarda del suo “Tour 2018” ha scaldato i circa 3.000 fan accorsi a Sant’Antioco per il festival che dopo il concerto di Ermal Meta sta portando in città migliaia di visitatori da tutta la Sardegna e non solo. Francesco De Gregori, accompagnato sul palco da Guido Guglielminetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte, ha proposto una scaletta d’eccezione. Durante la serata, a fare visita all’artista, si è vista anche un’altra voce nota nel panorama nazionale: Irene Grandi. Poi via al concerto con l’apertura della serata all’insegna di ‘Numeri da scaricare’ e ‘Caterina’, per proseguire con i grandi classici del ricco repertorio. Ma durante lo spettacolo spazio anche alle ultime uscite, a brani inediti e canzoni mai passate alla radio o, ancora, brani raramente eseguiti dal vivo negli ultimi anni.

«Sant’Antioco continua a essere sempre più il centro dell’attività culturale di tutto il Sulcis – dice il sindaco Ignazio Locci – puntiamo a fare del Festival, che sta riscuotendo un grande successo frutto del duro lavoro di tutta la comunità antiochense, un punto di riferimento di tutto il territorio per lo spettacolo e la grande musica. L’Arena Fenicia si inserisce anche come attrattore in un contesto più generale di sviluppo di tutto il nostro territorio.»

Ma il grande spettacolo dell’Arena Fenicia Festival a Sant’Antioco proseguirà stasera, nella location di Piazza Italia, con il concerto della “Paolo Nonnis orchestra”. Il grande batterista che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della scena jazz italiana e uno dei pochi esempi di orchestre swing del Paese, guiderà la sua ‘Big Band’ in un evento totalmente gratuito. L’attuale ‘ensemble’ guidata da Paolo Nonnis e che si esibirà stasera, annovera 15 elementi con sezione ritmica e fiati e sarà accompagnata anche dalla cantante Francesca Corrias per un omaggio alle regine del jazz.

A chiudere in bellezza l’edizione 2018 dell’Arena Fenicia Festival sarà sabato prossimo, 8 settembre (ore 21.00, costo del biglietto 15 euro più prevendita) il talentoso rapper Gemitaiz. La data antiochense è inserita nel “Paradise Lost Live Tour” dell’artista napoletano, durante il quale l’artista presenterà il nuovo disco: “Davide” (Tanta Roba Label/Universal Music Italia). Entrato direttamente al primo posto della classifica dei dischi ed in quella dei vinili più venduti della settimana (certificazioni diffuse venerdì 28 aprile 2018 da Fimi/Gfk Italia), l’album di Gemitaiz sta riscuotendo grande successo come lo stesso rapper, pronto a scaldare l’Arena Fenicia ed i suoi tanti fan sardi.

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Questa sera, a Sant’Antioco, l’Arena Fenicia Festival 2018 entra nel vivo con il concerto di Francesco De Gregori, in programma alle 21.30. Il 67enne cantautore romano ritorna nel Sulcis a distanza di tre anni dal grande concerto tenuto a Carloforte per il Girotonno Live Show 2015, al quale si riferiscono le fotografie allegate.

Dopo il grande successo ottenuto il 13 agosto da Ermal Meta, l’Arena Fenicia Festival si riempirà per uno dei maggiori protagonisti della scena musicale italiani dell’ultimo mezzo secolo.

Domani, 2 settembre, l’Arena Fenicia si sposterà in Piazza Italia, con il concerto gratuito della “Paolo Nonnis orchestra”. Infine, l’8 settembre, si tornerà all’Arena Fenicia con la musica di Gemitaiz, star acclamata dai più giovani.

Per info e acquisto biglietti per i concerti di Francesco De Gregori e Gemitaiz, www.arenafeniciafestival. it .

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