22 November, 2024
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In questi giorni di emergenza Coronavirus, non dobbiamo dimenticare di aprire una finestra sulle altre malattie, tra le quali c’è la SLA.

Casualmente, l’altra sera, ho seguito un piccolissimo frammento di Frontiere, il programma di RAI 1 condotto da Franco di Mare.
Non voglio fare della pubblicità alla RAI, anche perché non ne ha bisogno, ma quel documento mi ha fatto riflettere su problemi di estrema importanza e mi riferisco in modo particolare alla recente presenza a Sanremo 2020 di Paolo Palumbo, giovane sardo affetto da SLA. Terminata la sua performance, che ha suscitato enorme commozione, è calato il sipario e tutto è stato accompagnato da un silenzio assordante.
Tutto quello che è stato descritto è un richiamo chiaro, forte, netto, rivolto soprattutto alla Sanità, perché vorremmo che ci fosse maggior attenzione su questa malattia,  senza dimenticare anche le tante altre malattie che meritano la stessa attenzione.
La Sanità pubblica in occasione dell’emergenza Coronavirus ha messo in campo tutte le sue energie, con il totale sacrificio e impegno di medici, infermieri, volontari.
A loro deve sempre il nostro perenne ringraziamento, ma una volta che l’emergenza sarà rientrata, bisognerà mettere mano alle carenze emerse ed andranno trovate adeguate risposte, con programmi di sviluppo e stanziamenti di risorse, non più rinviabili nel tempo.
Armando Cusa

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E’ stata nuovamente rinviata, come previsto alla vigilia, la presentazione dei sette assessori ancora mancanti nella Giunta regionale guidata da Christian Solinas. Il neo governatore, peraltro, stamane non ha partecipato alla terza seduta del Consiglio della XVI legislatura, perché a Roma per partecipare alle 15.00 al vertice sul Porto industriale di Cagliari in programma al ministero dei Trasporti, vertenza che interessa circa settecento posti di lavoro a rischio, 350 portuali più indotto. Sempre al ministero dei Trasporti, il governatore discuterà con il ministro Danilo Toninelli le soluzioni sulla continuità territoriale ad Olbia, soprattutto alla luce delle decisioni che oggi entro le 15 prenderanno Alitalia e Air Italy.

La seduta consiliare si è aperta con il discorso di insediamento del neo presidente del Consiglio, Michele Pais.

Ventitrè minuti di durata (dalle 11.22 alle 11.45); 10 cartelle in Times Roman corpo 16 per 17.683 battute (spazi inclusi); 2.827 parole utilizzate, 4 delle quali in algherese (bon treball a tots) e 3 in sardo (pastores semus tottus); tre citazioni (il premio Nobel, Grazia Deledda, il vescovo di Alghero, Mauro Maria Morfino, e il più giovane malato di Sla d’Europa, Paolo Palumbo); 6 le vertenze industriali ricordate (Porto Canale, Sulcis, Porto Torres, Ottana, Olmedo, Macchiareddu); 2 le “nazioni senza stato” salutate ufficialmente (Catalogna e Corsica): sono questi, in sintesi, i principali numeri  del discorso di insediamento del  26° presidente del Consiglio regionale della Sardegna della XVI legislatura, Michele Pais. Il primo algherese della storia dell’Autonomia  a salire sullo scranno più alto dell’Assemblea sarda ed il primo, espressione del partito della Lega.

Il campanaccio che “si appende al collo degli ovini” al posto della campanella in argento che serve per richiamare all’ordine i consiglieri e le consigliere, è invece il simbolo utilizzato dal presidente Pais per testimoniare l’attenzione e la vicinanza alle battaglie dei pastori. «La sconfitta dei pastori e la scomparsa dei piccoli centri – ha affermato il presidente, riferendosi anche al fenomeno dello spopolamento – significherebbe tranciare i tiranti a cui è agganciata la nostra identità di sardi».

Il rilancio della Specialità è la priorità indicata nel paragrafo riguardante le auspicate riforme costituzionali («invito tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio ad una straordinaria compattezza perché un nuovo Statuto, una nuova legge statutaria e una nuova legge elettorale, non restino, anche in questa Legislatura, nel capitolo dei buoni propositi») mentre la “città metropolitana di Sassari” è il rilancio politico che si evidenzia nella parte dell’intervento riservato agli Enti Locali («serve un riequilibrio degli assetti tra il Sud e il Nord dell’Isola e bisogna far cessare la percezione di una Regione che pensi ad una Sardegna a due velocità e con diverse opportunità a seconda delle latitudini»).

«Una sanità nuova ed efficace che non penalizzi nessun territorio e interventi adeguati a far cessare  disagi e malcontento sempre crescenti tra i pazienti e gli operatori», è l’impegno assunto dal presidente Pais che ha auspicato il varo di provvedimenti legislativi anche per quanto riguarda l’Urbanistica («il giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e lo sviluppo urbanistico è l’obiettivo condiviso, ma tradurlo in un provvedimento coerente, snello, comprensibile e sburocratizzato è l’impresa che ci attende nella legislatura che va ad incominciare») e la scuola («serve una grande legge regionale per fare una grande scuola sarda»).

Tra i ringraziamenti alle forze dell’ordine si evidenzia quello alle compagnie barracellari («la nostra istituzione pubblica di polizia locale, urbana e rurale che rappresenta la più antica forza di polizia d’Europa e che è necessario valorizzare sempre più») e non è mancato un riferimento al mondo del volontariato («con la consapevolezza di dover rendere loro il giusto riconoscimento giuridico, professionale ed economico che oggi non hanno»); ai giovani («farò quanto è nelle mie possibilità per stare vicino e ascoltare i ragazzi di tutta la Sardegna») ed alle battaglie delle donne per il riconoscimento della parità («starò al loro fianco perché non sono una “quota” ma una risorsa da valorizzare ad ogni costo»).

«Condurrò il mandato tra la gente e meno nel “palazzo” – ha concluso Michele Pais rivolgendosi ai consiglieri e alle consigliere – meno forma e più sostanza e offro all’assemblea che mi onoro di rappresentare: lealtà, onestà, impegno, passione e amore per la Sardegna.»

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E’ trionfo per il Giappone al Girotonno, la grande kermesse internazionale che coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina del tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea che per quattro intensi giorni, dal 22 al 25 giugno, ha trasformato Carloforte, nell’isola di San Pietro, nella Capitale del tonno di qualità, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara dell’isola nei giorni della manifestazione. 

Gli chef Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari sono i vincitori assoluti della Tuna Competition, la gara tra chef di sei paesi, Francia, Italia, Inghilterra, Mauritius, Perù e Giappone, fulcro dell’intera manifestazione che per quattro giorni ha animato l’isola di San Pietro.  

Nella doppia sfida tra Isole Mauritius, in gara con lo chef Vinod Sookar, e Italia, rappresentata dai giovani chef sardi Federico e Nicolò Floris, e tra Perù, con i detentori del titolo Rafael Rodriguez e Rodrigo Rivarola, e Giappone, sono stati appunto gli chef portacolori del paese nipponico ad avere la meglio con la ricetta “Maguro Somen”, pasta in brodo giapponese servita fredda con un mix di brodo e profumi del Mediterraneo e dell’Oriente a base di tonno.

A consegnare il premio ai vincitori, un piatto in ceramica opera dell’artista genovese Angelo Salvatore Baghino, è stato il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni insieme a Paolo Palumbo, giovane affetto da Sla e autore con lo chef Luigi Pomata del libro Sapori e colori al centro di un ambizioso progetto che propone, per la prima volta, piatti pensati e creati appositamente per tutti coloro che non possono nutrirsi in modo naturale.

La giuria tecnica, presieduta dal giornalista Maurizio Mannoni ha assegnato al Giappone anche il Premio speciale Giuria Tecnica per l’originalità con la seguente motivazione: «In un piatto, in un attimo, un viaggio lungo una storia affascinante, che miracolosamente si ricompone accanto al tonno di Carloforte. Che l’accompagna e se ne inebria». A consegnare il premio è stato il vice sindaco Betti Di Bernardo.

L’altro premio della giuria di esperti e giornalisti, il Premio per la miglior presentazione, è andato al Perù con la seguente motivazione: «Il sapore è preceduto dai colori, che si accendono nel piatto richiamando alla mente ogni piacevole fantasia…il tonno è accarezzato da un soffio espressionista». Il premio è stato consegnato dall’assessore comunale del Turismo Aureliana Curcio.

Grande il lavoro svolto durante i Live Cooking Show e durante la Tuna Competition dai ragazzi dell’alberghiero Ipia “Galileo Ferraris” di Iglesias che hanno servito ai tavoli centinaia di piatti e dei sommelier dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier sezione Sardegna che hanno curato l’abbinamento dei migliori vini delle cantine sarde ai piatti creati dagli chef in gara e dagli chef che hanno animato i Live Cooking.