E’ stato presentato oggi il piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna, per valorizzare una importante risorsa turistica dell’isola con caratteristiche uniche a livello europeo.
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Un Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna, per valorizzare una importante risorsa turistica dell’isola con caratteristiche uniche a livello europeo. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Regione, Comuni, associazioni e imprese illustrato oggi dal presidente Francesco Pigliaru, dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas, dai sindaci di Mandas e di Isili, Marco Pisano e Luca Pilia, dal consigliere regionale e primo cittadino di Escolca, Eugenio Lai, dall’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu e da Paolo Pisu del comitato di tutela, a bordo della carrozza storica Bauchiero del 1913 sulla tratta Mandas-Isili. Il Protocollo prevede nuove risorse, un piano di marketing nonché gli interventi per sicurezza e manutenzione della rete e la possibilità di candidatura a patrimonio dell’Unesco.
«Un grande attrattore fino a questo momento sottovalutato». Così il presidente Pigliaru ha definito il Trenino Verde, «sul quale oggi, con questo protocollo – ha detto -, abbiamo voluto fare una scommessa stanziando risorse importanti. Dietro c’è un lavoro approfondito e complesso da parte di tutti, Regione, Comitato ma anche Sindaci che hanno saputo dialogare – ha spiegato il Presidente –, un impegno necessario per far partire una sperimentazione seria, economicamente supportata, pensata per dare una prospettiva forte, per essere la base di una progettazione di respiro sempre più ampio, destinata a crescere negli anni. La sfida è dimostrare che il trenino verde ha realmente un ruolo cruciale nello sviluppo turistico del territorio, confermandosi un attrattore capace di portare in Sardegna il turismo che ci piace, quel turismo adatto ad una idea sostenibile, che non è interessato solo alle spiagge, ma che vuole esplorare il territorio in tutte le stagioni, che è pronto a vivere l’esperienza del paesaggio, della cultura, delle tradizioni, dei sapori. Il trenino verde è un’occasione perfetta per scoprire tutto questo – ha concluso Francesco Pigliaru -, un percorso suggestivo e con una storia illustre, appunto un grande attrattore che è giusto valorizzare ben oltre quanto è stato fatto finora».
«L’assessorato del Turismo scommette da tempo sul Trenino Verde: lo scorso anno sono stati stanziati tre milioni di euro per realizzare progetti di valorizzazione in collaborazione con l’Arst e nell’ambito del piano strategico regionale sul turismo è un asset da potenziare e da sviluppare – ha aggiunto Barbara Argiolas -. L’attrattore rientra a pieno titolo in quell’offerta di Sardegna volta a creare nuove stagionalità e a far apprezzare l’isola tutto l’anno. Continueremo a investire su questo prodotto parlando di zone interne, di paesaggi straordinari e di integrazione di filiere e cercando di mettere insieme operatori pubblici e privati. Il Trenino Verde fa parte di quelle esperienze da non perdere per un turista in visita in Sardegna oltre i mesi estivi e può costituire un vero attrattore di domanda.»
L’amministratore unico di Arst Porcu ha ricordato che il Trenino «può essere in grado di trasferire economia dalla costa verso interno interessando oltre cento Comuni delle zone montane. Rappresenta un grande potenziale turistico ed economico capace di attrarre e intercettare numeri importanti di visitatori e appassionati dal mercato europeo. Con il protocollo di intesa abbiamo tracciato un percorso che auspichiamo consentirà di garantire un servizio di qualità sempre più alta, in piena sicurezza e con una prospettiva almeno decennale».
Il Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna presentato questa mattina è stato firmato a Villa Devoto lo scorso 19 dicembre dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con i sindaci dei Comuni coinvolti, Arst, sindacati, associazioni e imprese. L’accordo prevede, per il 2019, uno stanziamento di 10,3 milioni di euro e definisce una serie di azioni di sviluppo e valorizzazione per rendere questa antica infrastruttura – che con i suoi 437 chilometri di estensione complessiva è la ferrovia storica più lunga d’Italia – un grande attrattore turistico dell’isola, grazie a una programmazione di spesa decennale, sino al 2028.
Entro un anno dalla firma la Regione dovrà sviluppare il Piano di valorizzazione che richiede interventi su sicurezza delle linee, attività di gestione e manutenzione, potenziamento e rinnovo dei treni, eventuale automazione o eliminazione dei passaggi a livello. Nel caso di recupero e restauro, le vecchie stazioni saranno concesse agli enti locali per la realizzazione di luoghi di accoglienza.
Ulteriori 7,5 milioni di euro annui inoltre saranno resi disponibili per il triennio 2019-2021, finalizzati alle sole attività di manutenzione ordinaria e periodicamente adeguati per tutta la durata del Piano. I treni per le tratte turistiche saranno riqualificati e rafforzati in misura maggiore in primavera, per viaggi culturali e scolastici, nei fine settimana.
La Regione si impegna a creare per Arst le migliori condizioni tecnico-amministrative per garantire la ripresa dell’esercizio ferroviario in tutte le tratte: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa e Sassari-Nulvi-Palau. L’Azienda regionale trasporti costituirà quindi una struttura organizzativa dedicata alle attività del Trenino Verde in modo da offrire riferimenti certi per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del Piano.
L’intesa tra la Regione e i portatori di interesse prevede anche la stesura di un piano di marketing che, partendo dall’analisi del target e dallo specifico mercato turistico di appassionati di ferrovie storiche, che in Europa conta oltre 20 milioni di visitatori all’anno, consenta di arricchire la visibilità e l’attrattività delle tratte isolane.
Sarà completato il dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco. L’obiettivo è di arrivare a breve a valutarne la fattibilità: l’inserimento nel prestigioso elenco rappresenterebbe una formidabile leva per la promozione a livello internazionale. Attraverso il progetto “Rete ferrovie storiche del Mediterraneo” si promuoveranno momenti di confronto già avviati con molte Regioni.
L’Arst, soggetto attuatore degli interventi, predisporrà il calendario dei viaggi del Trenino con sei mesi di anticipo allo scopo di favorire la programmazione degli operatori. Oltre a quelli regionali, saranno ricercati ulteriori finanziamenti necessari per la realizzazione del Piano a livello statale, Comunitario o attraverso la programmazione territoriale. Andranno inoltre valutate possibili attività di partenariato pubblico-privato, project financing o altre sinergie con investitori.