25 November, 2024
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Un Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna, per valorizzare una importante risorsa turistica dell’isola con caratteristiche uniche a livello europeo. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Regione, Comuni, associazioni e imprese illustrato oggi dal presidente Francesco Pigliaru, dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas, dai sindaci di Mandas e di Isili, Marco Pisano e Luca Pilia, dal consigliere regionale e primo cittadino di Escolca, Eugenio Lai, dall’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu e da Paolo Pisu del comitato di tutela, a bordo della carrozza storica Bauchiero del 1913 sulla tratta Mandas-Isili. Il Protocollo prevede nuove risorse, un piano di marketing nonché gli interventi per sicurezza e manutenzione della rete e la possibilità di candidatura a patrimonio dell’Unesco.

«Un grande attrattore fino a questo momento sottovalutato». Così il presidente Pigliaru ha definito il Trenino Verde, «sul quale oggi, con questo protocollo – ha detto -, abbiamo voluto fare una scommessa stanziando risorse importanti. Dietro c’è un lavoro approfondito e complesso da parte di tutti, Regione, Comitato ma anche Sindaci che hanno saputo dialogare –  ha spiegato il Presidente –, un impegno necessario per far partire una sperimentazione seria, economicamente supportata, pensata per dare una prospettiva forte, per essere la base di una progettazione di respiro sempre più ampio, destinata a crescere negli anni. La sfida è dimostrare che il trenino verde ha realmente un ruolo cruciale nello sviluppo turistico del territorio, confermandosi un attrattore capace di portare in Sardegna il turismo che ci piace, quel turismo adatto ad una idea sostenibile, che non è interessato solo alle spiagge, ma che vuole esplorare il territorio in tutte le stagioni, che è pronto a vivere l’esperienza del paesaggio, della cultura, delle tradizioni, dei sapori. Il trenino verde è un’occasione perfetta per scoprire tutto questo – ha concluso Francesco Pigliaru -, un percorso suggestivo e con una storia illustre, appunto un grande attrattore che è giusto valorizzare ben oltre quanto è stato fatto finora».

«L’assessorato del Turismo scommette da tempo sul Trenino Verde: lo scorso anno sono stati stanziati tre milioni di euro per realizzare progetti di valorizzazione in collaborazione con l’Arst e nell’ambito del piano strategico regionale sul turismo è un asset da potenziare e da sviluppare – ha aggiunto Barbara Argiolas -. L’attrattore rientra a pieno titolo in quell’offerta di Sardegna volta a creare nuove stagionalità e a far apprezzare l’isola tutto l’anno. Continueremo a investire su questo prodotto parlando di zone interne, di paesaggi straordinari e di integrazione di filiere e cercando di mettere insieme operatori pubblici e privati. Il Trenino Verde fa parte di quelle esperienze da non perdere per un turista in visita in Sardegna oltre i mesi estivi e può costituire un vero attrattore di domanda.»

L’amministratore unico di Arst Porcu ha ricordato che il Trenino «può essere in grado di trasferire economia dalla costa verso interno interessando oltre cento Comuni delle zone montane. Rappresenta un grande potenziale turistico ed economico capace di attrarre e intercettare numeri importanti di visitatori e appassionati dal mercato europeo. Con il protocollo di intesa abbiamo tracciato un percorso che auspichiamo consentirà di garantire un servizio di qualità sempre più alta, in piena sicurezza e con una prospettiva almeno decennale».  

Il Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna presentato questa mattina è stato firmato a Villa Devoto lo scorso 19 dicembre dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con i sindaci dei Comuni coinvolti, Arst, sindacati, associazioni e imprese. L’accordo prevede, per il 2019, uno stanziamento di 10,3 milioni di euro e definisce una serie di azioni di sviluppo e valorizzazione per rendere questa antica infrastruttura – che con i suoi 437 chilometri di estensione complessiva è la ferrovia storica più lunga d’Italia – un grande attrattore turistico dell’isola, grazie a una programmazione di spesa decennale, sino al 2028.

Entro un anno dalla firma la Regione dovrà sviluppare il Piano di valorizzazione che richiede interventi su sicurezza delle linee, attività di gestione e manutenzione, potenziamento e rinnovo dei treni, eventuale automazione o eliminazione dei passaggi a livello. Nel caso di recupero e restauro, le vecchie stazioni saranno concesse agli enti locali per la realizzazione di luoghi di accoglienza.

Ulteriori 7,5 milioni di euro annui inoltre saranno resi disponibili per il triennio 2019-2021, finalizzati alle sole attività di manutenzione ordinaria e periodicamente adeguati per tutta la durata del Piano. I treni per le tratte turistiche saranno riqualificati e rafforzati in misura maggiore in primavera, per viaggi culturali e scolastici, nei fine settimana.

La Regione si impegna a creare per Arst le migliori condizioni tecnico-amministrative per garantire la ripresa dell’esercizio ferroviario in tutte le tratte: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa e Sassari-Nulvi-Palau. L’Azienda regionale trasporti costituirà quindi una struttura organizzativa dedicata alle attività del Trenino Verde in modo da offrire riferimenti certi per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del Piano.

L’intesa tra la Regione e i portatori di interesse prevede anche la stesura di un piano di marketing che, partendo dall’analisi del target e dallo specifico mercato turistico di appassionati di ferrovie storiche, che in Europa conta oltre 20 milioni di visitatori all’anno, consenta di arricchire la visibilità e l’attrattività delle tratte isolane.

Sarà completato il dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco. L’obiettivo è di arrivare a breve a valutarne la fattibilità: l’inserimento nel prestigioso elenco rappresenterebbe una formidabile leva per la promozione a livello internazionale. Attraverso il progetto “Rete ferrovie storiche del Mediterraneo” si promuoveranno momenti di confronto già avviati con molte Regioni.

L’Arst, soggetto attuatore degli interventi, predisporrà il calendario dei viaggi del Trenino con sei mesi di anticipo allo scopo di favorire la programmazione degli operatori. Oltre a quelli regionali, saranno ricercati ulteriori finanziamenti necessari per la realizzazione del Piano a livello statale, Comunitario o attraverso la programmazione territoriale. Andranno inoltre valutate possibili attività di partenariato pubblico-privato, project financing o altre sinergie con investitori.

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Il programma per il rilancio del Trenino Verde della Sardegna sarà illustrato domani, giovedì 3 gennaio, sul treno composto dal locomotore diesel (1956) e dalla carrozza storica di III classe Bauchiero (1913) nel corso della tratta Mandas – Isili – Mandas. All’evento, che segue la firma del Protocollo d’intesa siglato lo scorso 19 dicembre, partecipano il presidente della Regione, Francesco Pigliaru con gli assessori dei Trasporti, Carlo Careddu e del Turismo, Barbara Argiolas, il sindaco di Mandas, Marco Pisano ed il sindaco di Isili, Luca Pilia, l’Amministratore unico di ARST, Chicco Porcu, il coordinatore del Comitato per il Trenino Verde, Paolo Pisu. 

Alla presentazione prenderanno parte anche la parlamentare e sindaco di Sadali Romina Mura ed il consigliere regionale e sindaco di Escolca Eugenio Lai.

Il programma prevede:

ore 9.45: ritrovo alla stazione di Mandas (Largo Lawrence, 1)

ore 10.00: partenza del treno e illustrazione del protocollo d’intesa

ore 10.25: arrivo alla stazione di Isili e degustazione di prodotti tipici locali

ore 10.40 partenza per Mandas, con arrivo alle ore 11.05.

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É stato siglato questa mattina a Villa Devoto il protocollo d’intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Comitato per il Trenino Verde della Sardegna. Con le firme apposte dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal coordinatore del Comitato Paolo Pisu, dal presidente dell’Arst Chicco Porcu, dei sindaci dei comuni interessati, del rappresentante di Legambiente Vincenzo Tiana, dei sindacati e degli operatori economici, si mira a promuovere, nell’arco di un anno, un Piano di Valorizzazione del Trenino Verde, all’interno di un ampio progetto pluriennale, e a definire una serie di interventi e iniziative per rendere l’antica infrastruttura un grande attrattore turistico della nostra Isola.

«Sono contento che si sia raggiunto questo risultato – ha spiegato Francesco Pigliaru –. Il turismo esperienziale è quello più in crescita e che vale di più. E noi abbiamo ben presente la necessità di organizzare e mostrare contenuti forti per valorizzare le zone interne. Il trenino di Lawrence è già un attrattore storicamente definito, con una visibilità altissima e che attraversa percorsi magnifici con la sua portata culturale, ambientale e architettonica. Andiamo avanti con convinzione ed entusiasmo – conclude il presidente della Regione -, come si evince dai dettagli di questo Protocollo.»

«Siamo soddisfatti del risultato raggiunto oggi con la firma di questo Protocollo d’Intesa, che traccia una prospettiva nuova per il Trenino verde della Sardegna, non solo per i territori interessati ma per tutta l’Isola – ha detto Paolo Pisu -. Rimane per noi chiaro che questo risultato arriva dopo anni di assiduo impegno e bisognerà vigilare e impegnarsi ulteriormente affinché questo Protocollo d’Intesa venga attuato, nei tempi prestabiliti in tutte le sue parti.»

Gli interventi, che terranno conto dei precedenti studi e progetti, dovranno garantire la sicurezza dell’esercizio su tutte le linee (Mandas – Arbatax, Isili -Sorgono, Macomer – Bosa e Sassari – Nulvi – Palau); l’attività di gestione e manutenzione della infrastruttura ferroviaria, il potenziamento e rinnovo del materiale rotabile, l’eventuale automazione o eliminazione dei passaggi a livello. Contemplato anche l’eventuale recupero e restauro delle stazioni che andranno concesse, ove possibile, agli Enti locali per la realizzarvi luoghi di accoglienza, punti ristoro, servizi igienici e turistici, esposizione e vendita dei prodotti locali, enogastronomici, artigianali e artistici. 

Il Piano Generale di Valorizzazione comprenderà anche uno specifico piano di marketing per restituire, alle tratte turistiche sarde, un elevato livello di visibilità e attrattività.

Per il 2019, primo anno di valenza del Protocollo, la Regione conferma i 5,3 milioni già previsti a fine 2017 e aggiunge ulteriori 5 milioni, a valere anche questi sul Fondi di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Le risorse verrano assegnate ad Arst, soggetto attuatore degli interventi.

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Un tragico incidente verificatosi nella tarda mattinata tra via Stazione e la Sp87 a Domusnovas è costato la vita ad un disoccupato 54enne, Paolo Pisu, di Villamassargia. Sul luogo incidente, intorno alle 11.30, si sono recati i carabinieri della Compagnia di Iglesias.

Una Fiat Punto proveniente da Villamassargia, sulla quale viaggiava la vittima con il figlio 25enne, si è scontrata con una Citroen, condotta da un muratore 45enne, che ha impegnato l’incrocio provenendo dalla via Stazione. L’impatto è stato fatale per il conducente della Punto, che è deceduto sul colpo a seguito dell’impatto; le altre persone coinvolte, tutte residenti a Villamassargia, non hanno riportato lesioni. La dinamica è in fase di valutazione per eventuali condotte di rilevanza penale; dell’incidente i carabinieri della Stazione di Domusnovas hanno dato immediata comunicazione all’autorità Giudiziaria che ha immediatamente disposto il sequestro dei veicoli.

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trenino verde

Pieno riconoscimento alla valenza culturale e turistica del Trenino Verde. E risorse per investimenti e manutenzione ordinaria e straordinaria per circa 35 milioni in tre anni, dal 2018. È quanto è emerso questa mattina, nel corso dell’incontro convocato a Villa Devoto dal presidente Francesco Pigliaru con i rappresentanti del Comitato per il Trenino Verde ed i sindaci dei comuni interessati.
«Il Trenino Verde per noi è importante e intendiamo dimostrarlo dando segnali chiari e precisi – ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru -. Abbiamo lavorato per garantire la stagione 2019, che la nuova Legge 128, con i nuovi oneri, metteva a rischio. E abbiamo ragionato anche sulle prospettive, prevedendo un piano per il lungo periodo per rendere la rete ferroviaria più operativa e funzionale. Nella prossima proposta di bilancio della Giunta, che intendiamo portare nuovamente in Aula entro dicembre, prevediamo di passare dagli oltre 5 milioni attuali a 7 milioni all’anno per tre anni, per dare gambe al progetto, come chiesto da Arst. E abbiamo rimodulato oltre 5 milioni ulteriori da destinare alla manutenzione straordinaria, per investire sulle linee. Questi sono i presupposti concreti per scrivere un protocollo serio e realizzabile», ha concluso il presidente della Regione, dando risposta alla richiesta del portavoce del Comitato, Paolo Pisu.
L’assessora Barbara Argiolas ha reso noto l’impegno dell’assessorato del Turismo, di ulteriori 3 milioni di euro sulla promozione, nel triennio dal 2018 al 2020, in un’ottica di programmazione condivisa.
L’amministratore unico di Arst, Chicco Porcu, ha ringraziato la Regione per la fiducia e il lavoro effettuato, specificando che con le risorse annunciate quest’oggi si sarà in grado di aprire tutte le linee e, già nel 2019, di moltiplicare gli attuali km di percorrenza.

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Un protocollo d’intesa tra Regione, sindaci, operatori turistici ed associazioni culturali per la salvaguardia e la valorizzazione delle tratte turistiche delle ex Ferrovie complementari della Sardegna. E’ la richiesta formulata dai rappresentanti del Comitato per il Trenino Verde sentiti ieri mattina dalla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale.

«E’ da tempo che chiediamo al presidente Pigliaru di mettere nero su bianco le cose da fare – ha detto il portavoce del Comitato Paolo Pisu – Regione e Arst dicono che il Trenino Verde è il secondo attrattore turistico della Sardegna dopo la Costa Smeralda. Le sue potenzialità sono enormi, non si può continuare a perdere tempo, serve un piano generale per la sua valorizzazione.»

La delegazione del Comitato, formata da alcuni sindaci del Sarcidano, da diversi operatori turistici e dal presidente di Legambiente Vincenzo Tiana ha presentato alla Commissione un documento articolato in cui vengono indicati nove punti per un programma concordato di sviluppo Tra le richieste, la ripresa dell’esercizio ferroviario nelle quattro tratte del Trenino Verde, l’acquisto di nuovi treni destinati al servizio turistico, incentivi per i viaggi culturali, il completamento del dossier per la candidatura delle ferrovie turistiche sarde a patrimonio dell’Unesco, la concessione delle stazioni ferroviarie e dei caselli ai comuni per inserirli nella programmazione territoriale e trasformarli in centri di accoglienza per i turisti e per la vendita di prodotti locali.

«Del nostro Comitato fanno parte 52 sindaci e 250 operatori turistici – ha aggiunto Paolo Pisu – abbiamo le idee chiare e anche le soluzioni per rilanciare il trenino Verde. Una su tutte: la Corsica ha stanziato 264 milioni di euro per una tratta di 167 km. Solo il 20% di quelle risorse è a carico della Regione, il resto arriva dallo Stato francese e dalla Comunità Europea. Perché la stessa operazione non si può fare in Sardegna?»

Giudizio condiviso dagli amministratori locali: «C’è bisogno di una regia unica – ha detto il sindaco di Mandas Marco Pisano – l’Arst ha annunciato un piano decennale da 264 milioni di euro. La Regione deve mettere il cappello sui piani strategici territoriali. C’è bisogno di linee guide comuni per non disperdere le risorse e armonizzare il progetto».

Certezze sui tempi dei servizi turistici e sulla disponibilità dei treni chiedono invece gli operatori turistici: «Non si può arrivare al mese di maggio, quando la stagione è già partita, senza avere un calendario a disposizione – ha detto Alessandro Murino, operatore turistico ogliastrino – in questi ultimi anni abbiamo sentito troppe bugie». Sulla stessa lunghezza d’onda il manager di “Laghi Sardegna” Sandro Bandinu: «C’è chi ha investito molte risorse sui territori puntando sulla presenza del Trenino Verde – ha affermato Bandinu – la Regione in questi anni ha stanziato importanti risorse per le tratte turistiche, dove siano andati a finire però non si sa. Occorre fare chiarezza su come vengono spesi i soldi». Sulla necessità di separare i bilanci del trasporto pubblico locale e dei servizi turistici ha insistito anche il sindaco di Meana Angelo Nocco: «I soldi stanziati per il Trenino Verde devono essere utilizzati per potenziare il servizio. Le spese pubbliche vanno rendicontate nel dettaglio. La Regione ha stanziato 15 milioni di euro per il triennio 2016-2018, non sono pochi. Potrebbero realizzarsi molti interventi mirati, a partire dalla manutenzione ordinaria delle tratte».

Per Vincenzo Tiana (Legambiente) occorre ripensare alle scelte fatte in passato: «Il servizio turistico non può essere slegato dal servizio di trasporto pubblico locale – ha detto Vincenzo Tiana – i turisti spesso arrivano e non trovano treni a disposizione. Dopo il passaggio delle competenze sui trasporti dello Stato alla Regione, su cui in molti avevamo riposto molte speranze, la situazione è peggiorata.»

Di diverso avviso Augusto Corona della Cisal, secondo il quale turistico e Tpl devono rimanere distinti. «Solo in questo modo i finanziamenti per il Trenino Verde possono essere vincolati. Per potenziare il servizio si deve investire sui mezzi e sulle infrastrutture».

Nel dibattito sono intervenuti alcuni consiglieri regionali. Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp) ha proposto l’adozione di un provvedimento da parte della Commissione che individui soluzioni a breve e lungo termine per la valorizzazione delle tratte turistiche, mentre Fabrizio Anedda (Misto) ha sottolineato la necessità di un’azione di sostegno a favore degli imprenditori: «Gli operatori non possono più aspettare, le linee ferrate sono degradate – ha detto Fabrizio Anedda – occorre far arrivare i turisti anche con mezzi alternativi. In attesa degli interventi sulle linee ferrate si utilizzi il gommato».

Per Luigi Crisponi (Riformatori) occorre fare scelte chiare sul futuro del trenino: «Se si dice che è il secondo attrattore turistico dell’Isola occorre agire di conseguenza – ha detto Luigi Crisponi – per questo non capisco perché la Giunta abbia destinato 225 milioni di euro alle ciclovie e neanche un euro alle ferrovie».

Al termine dell’audizione, il presidente Luigi Lotto ha annunciato la convocazione in Commissione degli assessori regionali dei Trasporti e del Turismo e dell’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu. «Contiamo di chiudere le audizioni entro il mese di maggio – ha detto Luigi Lotto – poi eventualmente presenteremo una risoluzione tra trasformare in un ordine del giorno da votare in Consiglio».

SEGRETERIA Rifondazione Comunista 2014

E’ stata eletta oggi, a larga maggioranza, la nuova Segreteria regionale di Rifondazione Comunista. Ne fanno parte, oltre al segretario Giovannino Deriu, Giulia Suella, Francesco Falchi, Giovanna Ticca e Enrico Lai. Ciriaco Davoli, Paolo Pisu, Giuseppe Stocchino e Alessandro Unali sono invitati permanenti al Comitato politico. Mario Carta è presidente del Collegio di garanzia.

Giovannino Deriu

Giovannino Deriu è il nuovo segretario regionale del #Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto domenica 13 luglio a Santa Cristina di Paulilatino, al termine del Congresso regionale celebrato alla presenza del segretario generale Paolo Ferrero, ex ministro della Solidarietà Sociale.

Tra i numerosi interventi nel corso del dibattito, Paolo Pisu ha posto l’accento sulle problematiche delle zone interne, dallo spopolamento alla crisi dei comparti produttivi. Lorena Cordeddu ha sviluppato un’analisi sulla crisi occupazionale e sulle possibili risposte da mettere in campo. Ciriaco Davoli ha sottolineato i passi avanti fatti nell’ultimo anno per il rilancio politico e organizzativo di Rifondazione Comunista in Sardegna. Giulia Suella si è soffermata sulla tutela del paesaggio e delle risorse ambientali. Ha partecipato ai lavori anche il neo consigliere regionale Alessandro Unali.