22 November, 2024
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Il progetto “Sotto lo stesso cielo”, sostenuto dalla legge regionale 19 del 1996,  che ha come capofila il comune di Musei e al quale collaborano anche A.Se.Con (Associazione Senza Confini, un’organizzazione realizza progetti di solidarietà internazionale) e il Teatro impossibile, ha l’obiettivo di promuovere la biografia e gli insegnamenti di 10 donne sarde e marocchine, accomunate, come dice il titolo del progetto, dallo stesso cielo. Protagonisti del progetto 16 adolescenti del Marocco e del Sulcis Iglesiente che hanno organizzato dei laboratori dedicati all’astronomia, seguendo la metodologia didattica del coding. In questi 12 mesi sono stati occupati in attività di sensibilizzazione e formazione con i bambini delle scuole elementari dei due Stati. Responsabili di questa attività Silvia Casu e Paolo Soletta dell’INAF, guidati in questo dagli attori della compagnia teatrale Teatro impossibile.

L’Istituto nazionale di astrofisica è uno tra gli istituti pubblici con più collaborazioni internazionali al mondo, e i suoi 17 osservatori sparsi per l’Italia ospitano centinaia di ricercatori con un grande bagaglio di scienza, ma anche di contatti personali che possono essere messi a disposizione delle comunità di appartenenza e della solidarietà internazionale.

«La Sardegnaha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde -, ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazionalità affinché questi scambi formativi generino nuova ricchezza culturale. I giovani sono il nostro presente e il nostro futuro ed è importante vedere l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, cheha concluso Alessandra Toddedeve andare oltre ogni forma di barriera.»

«Sono felice di vedere ha dichiarato l’assessora della Cultura, Ilaria Portascome i ragazzi del mondo sappiano collaborare tra di loro per costruire qualcosa di davvero speciale che nasce da uno scambio culturale. La Sardegna ha necessità di aprirsi al mondo esterno, di accogliere ragazzi e ragazze di altre nazioni affinché questo – ha concluso Ilaria Portasgeneri nuova ricchezza e consapevolezza.»

 

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L’epopea mineraria sulcitana, i battellieri, le loro imbarcazioni e gli antichi siti minerari dell’isola di San Pietro, saranno il tema centrale del convegno “Sulla rotta della Memoria. Dagli antichi siti estrattivi al trasporto del minerale a vela latina nel Sulcis Iglesiente”, che si terrà al prestigioso cineteatro Cavallera di Carloforte la mattina di venerdì 21 dicembre, con inizio alle 10.45.

L’evento culturale, realizzato in occasione del 280° anniversario di fondazione di Carloforte, è organizzato con il contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, il patrocinio del comune di Carloforte e la collaborazione dell’associazione culturale CMC, la sezione carlofortina della Lega Navale Italiana, la cooperativa Casa del Proletariato e l’Istituto Globale di Carloforte.

Dopo il saluto delle autorità e dei convenuti, prenderanno il via gli interventi. A partire da Giorgio Paolucci, responsabile Settore Attività Estrattive RAS di Iglesias, che relazionerà sull’attività mineraria nell’isola di San Pietro dal 1874 al 1962, con ricerca documentale curata da Antonio Falchi. Si parlerà poi di valorizzazione ambientale e turistica degli ex siti minerari, a cura dell’operatore turistico-minerario Sandro Mezzolani, degli aspetti storici dell’estrazione e del trasporto marittimo del minerale, da parte del geologo ed ex direttore minerario Luciano Ottelli, degli aspetti turistici legati al connubio “mare – miniere” con la guida del Parco Geominerario Paolo Soletta e degli scafi a vela latina, col maestro d’ascia carlofortino Tonino Sanna. Chiuderà i lavori, il presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus.

Nel corso del convegno, verrà presentata un’esposizione di mappe e foto inedite dei siti minerari dell’isola di San Pietro e verrà annunciata la seconda edizione della “Rotta della Memoria”, veleggiata rievocativa del trasporto del minerale sulle rotte sulcitane ad opera dei gloriosi “galanzieri”, a bordo di battelli e bilancelle a vela latina, tra il XIX ed il XX secolo. Dopo la prima edizione del 2007, la seconda è in programma la prossima estate, sempre con la regia ed il contributo del Parco Geominerario.