18 December, 2024
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La sostenibilità del Golfo degli Angeli come hub del mediterraneo, il rilancio del Porto Canale, l’attuazione della Zona Franca e la trasformazione del porto storico di Cagliari in un hub mondiale per il turismo marittimo. Sono questi alcuni degli argomenti sui quali si discuterà nel corso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione degli Agenti Marittimi della Sardegna in programma venerdì 25 ottobre a Cagliari nei locali del Convento di San Giuseppe, con inizio alle ore 9,30.

Significativo il tema dell’incontro: “Golfo degli Angeli…non dei fantasmi”, quasi una provocazione ma focalizzato per fare il punto sul futuro del Golfo che si affaccia su Cagliari e Sarroch, una importante risorsa del territorio che necessità tuttavia di significative azioni di rilancio.

A Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti Marittimi della Sardegna, sarà affidata l’introduzione dei lavori, che proseguiranno con gli interventi di alcuni degli esponenti nazionali più rappresentativi del settore marittimo e della logistica. In programma gli interventi di Alessandra Todde, sottosegretario dello Sviluppo economico; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Giuseppe Minotauro, Direttore Marittimo Sud Sardegna; Giorgio Todde, assessore regionale dei Trasporti; Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo; Massimo Deiana, presidente AdSP del Mare di Sardegna; Betty Schiavoni, vice presidente Fedespedi.

A testimoniare l’importanza dell’appuntamento, la presenza del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che concluderà i lavori.

«Desideriamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli attori principali del territorio sui problemi che riguardano il golfo di Cagliari e la rada di Sarroch e che sono lo specchio della crisi economica e industriale dell’intera Sardegna. Ma vogliamo soprattutto provare a dare il nostro contributo per descrivere alcune delle opportunità uniche di rilancio che per la prima volta possono essere concretizzate«, sottolinea Giancarlo Acciaro.

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Centinaia di visitatori si sono riversati già da stamattina nel Parco di Monte Claro, a Cagliari, per la prima giornata di Orti arti e giardini, quarta edizione della mostra mercato dedicata a produttori alimentari, artigiani e vivaisti provenienti da tutta Italia.

La manifestazione nata dalla collaborazione tra Comune di Cagliari e Slow food Cagliari, e ora forte anche dell’appoggio della Città metropolitana del capoluogo sardo, si è aperta con il taglio del nastro da parte del sindaco Paolo Truzzu, insieme al fiduciario Slow food Cagliari, Raimondo Mandis, e al direttore generale della Città metropolitana, Stefano Masala.

Tra gli appuntamenti della mattinata particolarmente seguito è stato il forum su “I valori del cibo del verde e del paesaggio a confronto con i cambiamenti climatici”. E’ stata l’occasione per parlare di un tema attualissimo, relazionandolo con quelli, cari a Slow food.

«L’annata agricola 2017-2018 in Sardegna è stata la più devastante degli ultimi decenni – ha ricordato Raimondo Mandis, aggiungendo che la causa è da rintracciare nel repentino alternarsi di alte temperature e grande umidità nei periodi sbagliati. Se la mano dell’uomo è per gran parte responsabile dei disastri ambientali, ciascuno può fare qualcosa per rimediare: occorre affrontare il problema adeguando i nostri consumi, carni, cereali, frutta e verdura prodotti vicino a noi comportano un minor impatto sull’ambiente. Quindi un primo importante passo è consumare cibi a chilometro zero.»

Gianluca Cocco, direttore del Servizio Sasi dell’assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente ha indicato le possibili strategie da adottare davanti a un cambiamento climatico in atto ormai da 100 anni: «Occorre puntare su mitigazione e adattamento – ha detto -. Adattamento significa lavorare anticipando il futuro nel progettare infrastrutture, trasporti o mobilità, un processo che andrebbe governato dalle regioni. Mitigazione vuol dire, invece, provare a ridurre le immissioni, rinunciando ad esempio alle fonti fossili per quelle rinnovabili».

All’incontro di stamattina ha partecipato anche Daniela Ducato, coordinatrice delle filiere La Casa Verde CO2.0.  L’innovatrice green ha invitato a guardare ai processi produttivi con gli occhi di api, pesci, lombrichi: «Rappresentano l’acqua, l’aria e la terra – ha affermato -. Così se nel fare sia industria sia prodotti industriali i processi sono rispettosi di queste specie allora vuol dire che stiamo procedendo nel verso giusto. In Sardegna siamo virtuosi: produciamo più di 150 biomateriali indirizzati ai diversi settori, dall’edilizia all’interior design all’agricoltura”.

Sono 110 gli stand presenti quest’anno ad Arti Orti e Giardini. Il visitatore non ha che l’imbarazzo della scelta: si va dalle 120 specie di salvia guaranitica alle figlie del vento, piante che crescono senza radici, dal basilico dal profumo di pepeorone all’erba sale, una pianta capace di insaporire i piatti senza rischi per la salute. Sono in mostra anche le collezioni di hemmerocalis, piante perenni rustiche dall’abbondante fioritura estiva e facili da coltivare, ideali per il giardino sardo, gli zafferani prodotti interamente con metodi biologici, le degustazioni di carne di pecora lavorata in pregiati tagli. Alla manifestazione sono presenti anche gli stand di diversi enti e associazioni come quello dell’Ente foreste o della Voce delle piante, associazione che applica l’ortoterapia a persone con disabilità.

Domani, domenica 13 ottobre, dalle 9.00 al tramonto si prosegue: sono in programma quattro forum sui temi della manifestazione, laboratori per bambini come Viaggio nell’orto tra visibile e invisibile, o quello per gli adulti sulla preparazione dei culurgionis, e ancora esposizioni, eventi sportivi, spazi di convivialità ed altri eventi, per promuovere i temi del cibo buono, pulito e giusto, del verde e del paesaggio. Ambiti cari a Slow Food, condivisi dall’amministrazione comunale di Cagliari, che ha inserito la mostra mercato tra gli eventi indentitari della città, ed ora partecipati anche dalla Città Metropolitana di Cagliari.

La manifestazione è realizzata anche in sinergia con il CONI.

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Un programma di eventi che si snoda nei fine settimana dal 12 ottobre al 2 novembre e ruota intorno alle Lollas delle Case campidanesi. Inaugura così l’autunno di Quartu Sant’Elena, con la manifestazione “LOLLAS, Autumn Tastes of Sardinia“, che ha l’obiettivo di rilanciare le capacità attrattive dell’offerta del territorio di Quartu attraverso la reinterpretazione dell’iniziativa “Lollas”, nata da una intuizione dell’amministrazione nei primi anni ’90, che fece della città uno dei più dinamici centri culturali della Sardegna e precursore di tutte le successive kermesse di questo genere.

Il programma della manifestazione, promossa dal Comune di Quartu Sant’Elena, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, degli Assessorati regionali del Turismo e della Cultura e organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, sarà reso noto sabato 12 ottobre, alle ore 10.30, durante una conferenza stampa a Sa Dom’eFarra, via Eligio Porcu 143 a Quartu, alla presenza dei sindaci della Rete Lollas, già presentata l’8 ottobre, della quale il Comune fa parte ed è capofila per l’edizione 2019.

In tale occasione i sei sindaci di Rete Lollas firmeranno anche il protocollo d’intesa. Saranno presenti il primo cittadino di Quartu Stefano Delunas, Francesco Dessì per Capoterra, Pierluigi Concu per Selargius insieme all’assessora della Cultura Roberta Relli, Tarcisio Anedda per Sinnai, Tomaso Locci Monserrato e la vicesindaca di Maracalagonis Giovanna Maria Serra, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e il responsabile della comunicazione e relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia.

Si inaugura sabato ore 17 a Sa Dom’e Farra con la Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA e la degustazione di prodotti enogastronomici alle ore 20.

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Centocinquanta persone hanno partecipato all’assemblea di quartiere organizzata dal Comitato di Casteddu de Susu e tenutasi nei locali della Scuola di Santa Caterina.
E’ stata un’occasione per gli abitanti, gli artigiani e gli operatori economici che vivono e operano in Castello per confrontarsi sui tanti problemi che affliggono il quartiere e individuare una serie di priorità da sottoporre al sindaco Paolo Truzzu e all’amministrazione comunale da lui guidata.
Ma anche un’occasione per un ragionamento più ampio, una riflessione sul rapporto tra il quartiere, espressione dell’identità della Città, i suoi abitanti e i suoi operatori e gli altri cittadini e i tanti turisti che lo frequentano sempre più numerosi ogni anno. Tante le voci a favore di politiche e interventi diretti a promuovere l’insediamento in Castello di nuove attività commerciali e artigianali, nuovi servizi e nuovi residenti.
Dopo numerosi e appassionati interventi dei partecipanti si è arrivati ad una sintesi sulla quale c’è stata una sostanziale unanimità, espressa dal voto per alzata di mano da parte dell’assemblea:
1) Modifica degli orari della Zona a Traffico Limitato in conformità a quelli in vigore negli altri quartieri storici (attualmente la ZTL di Castello è in vigore dalla mezzanotte alle 9.00 del mattino successivo, senza una ragione apparente);
2) Posizionamento delle telecamere in uscita al fine di garantire il maggiore rispetto da parte degli automobilisti non in possesso dei pass di accesso;
3) Incremento della frequenza di passaggio dei mezzi della linea n. 7 del CTM, sia per garantire un migliore servizio ai residenti, sia per promuovere l’accesso al quartiere con l’utilizzo dei mezzi pubblici e non delle auto;
4) Tutela della salute e del diritto al riposo degli abitanti compromessi dalle fonti di rumore e di inquinamento acustico, in particolare musica prodotta dai locali presenti nel quartiere e dagli schiamazzi degli avventori;
5) Esecuzione di interventi di ripristino su edifici pubblici (anche monumentali) al fine di eliminare le situazioni di degrado e la rimozione delle transenne (ponteggio intorno alla scuola di via Lamarmora, sbocco di via dei Genovesi verso via Fiume, rampa di accesso per i mezzi verso la terrazza del Bastione ecc.)
6) Potenziamento degli interventi di pulizia delle strade e di riorganizzazione delle procedure di raccolta differenziata dei rifiuti e di conferimento nelle mini-isole ecologiche, in ragione delle specificità del quartiere.
Il Comitato di Casteddu de Susu promuoverà un incontro pubblico con il sindaco Paolo Truzzu, che ha già manifestato la sua disponibilità.

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«Chiediamo al sindaco di Cagliari dottor Paolo Truzzu di affiancarci nella lotta che mira a riportare il transhipment a Cagliari

E’ quanto afferma il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca a proposito della lettera aperta inviata al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte sullo scalo industriale di Cagliari.

«Ringraziamo il sindaco di Cagliari, dott. Paolo Truzzu, per aver sollecitato l’intervento del presidente del Consiglio riguardo alla rimozione del vincolo paesaggistico di cui al D.M. 01/03/1967 ancora in essere nell’area del porto canale e per le puntuali interlocuzioni che mirano alla istituzione delle zone economiche speciali e della zona franca doganale intercorsa – scrive William Zonca -. Salta però subito all’occhio una mancanza macroscopica nella lettera aperta a cui facciamo riferimento: non si parla della necessità che Cagliari e Regione Sardegna hanno di poter collegare la propria economia al mondo intero attraverso un porto di internazionale (quale è il porto di transhipment) che, a pieno regime ricordiamo, era collegato direttamente con ben 52 porti sparsi nel mondo. In questa ottica – aggiunge William Zonca – lo scalo Cagliaritano costituisce una risorsa fondamentale sia sul piano occupazionale sia come avamposto strategico per tutta l’economia imprenditoriale sarda. Per questo motivo, i riferimenti fatti dal Sindaco al trasferimento dei traffici commerciali e passeggeri, agli insediamenti produttivi diversificati e alla cantieristica navale fanno pensare che il transhipment sia stato quasi messo da parte nelle intenzioni della politica comunale, nonostante sia chiaro che nessuna delle “alternative” elencate sopra possa garantire le ricadute economiche ed occupazionali che il transhipment ha permesso negli ultimi 16 anni

«Chiediamo, pertanto, al dottor Truzzu, di affiancarci nella lotta che mira a riportare il transhipment a Cagliari in tutte le comunicazioni riguardanti il porto canale – conclude il numero uno della Ulitrasporti sarda – anche perché solo con un porto internazionale la ZES e la zona franca doganale interclusa lo scalo cagliaritano ha ragione di esistere. Solo con questi istituti giuridici si potrà infatti realizzare un centro logistico di smistamento di semi lavoratori e prodotti finiti che potranno collegarsi al mercato globale tramite il porto Cagliaritano

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Mercoledì 4 settembre il comune di Nughedu ospiterà una conferenza sul turismo dal titolo “Luoghi noti e luoghi sconosciuti”. Il moderatore dell’evento, il giornalista Enrico Carta, stimolerà un interessante dibattito sul turismo a 360°, in cui i relatori discuteranno sullo stato dell’arte dei diversi tipi di turismo che la Sardegna offre, sulle eccellenze locali, sulle problematiche che impediscono un pieno sviluppo, sulle opportunità offerte dal turismo attivo e dal turismo culturale, sulle buone pratiche passate, presenti e future, allargando poi il discorso anche sul piano internazionale vista la presenza di numerosi ospiti stranieri.

Ne discuterà un parterre di ospiti di primissimo piano: il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il direttore commerciale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia Lucio Murru, il presidente della Cooperativa Archeotur Massimo Muscas (Complesso di Santa Cristina), il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

La conferenza rappresenta l’evento principale del meeting internazionale “Europe Closer to us” che si terrà a Nughedu Santa Vittoria (OR) dal 4 al 6 settembre e che vedranno coinvolti numerosi comuni europei provenienti da Bulgaria, Portogallo, Romania, Spagna, Macedonia del Nord e Polonia. Il meeting è il quinto del progetto “Future of Europe -Reload”, finanziato dal programma europeo “Europa per i cittadini”. Il progetto mira a condividere buone pratiche tra le amministrazioni locali europee ma soprattutto a far nascere rapporti di collaborazione permanenti tra le amministrazioni, far scoprire il senso di cittadinanza europea ai cittadini dei comuni coinvolti e far capire l’importanza di far parte della UE.

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Da oggi, e sino al 5 settembre, Cagliari ospita la XIX edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Virtuosi della classica, provenienti da tutto il mondo, si ritrovano in città, ospiti del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri di caratura internazionale. L’Accademia e le novità dell’edizione 2019 saranno illustrati nella conferenza stampa in programma giovedì 29 agosto alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il direttore ed il presidente dell’istituzione musicale cagliaritana, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico dell’Accademia Cristian Marcia, il presidente dell’Accademia, Luca Marcia, il liutaio Davide Demartis. Inoltre, sono stati invitati a partecipare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’assessore comunale della Cultura, Paola Piroddi, il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale dei Beni culturali, Andrea Biancareddu, l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.



					

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Dal 28 agosto al 5 settembre Cagliari ospiterà la XIX edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Virtuosi della classica, provenienti da tutto il mondo, si ritroveranno in città, ospiti del conservatorio “G.P. Da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri di caratura internazionale. L’Accademia e le novità dell’edizione 2019 saranno illustrati nella conferenza stampa in programma giovedì 29 agosto, alle 11.00, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il direttore e il presidente dell’istituzione musicale cagliaritana, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico dell’Accademia Cristian Marcia, il presidente dell’Accademia, Luca Marcia, il liutaio Davide Demartis. Inoltre, sono stati invitati a partecipare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, l’assessore comunale della Cultura, Paola Piroddi, il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale ai Beni Culturali, Andrea Biancareddu, l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa.

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Il Consiglio regionale si riunisce domani, martedì 30 luglio, alle 10.30 e soltanto in seduta antimeridiana per la convalida dell’elezione dei consiglieri e la discussione del disegno di legge n. 24 (Giunta regionale) “Prima variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia”. L’Aula proseguirà i lavori giovedì 1 agosto alle 10.30 con all’ordine del giorno una serie di mozioni, disegni e proposte di legge e interpellanze, nonché  la nomina di due rappresentanti nel consiglio di amministrazione dell’Isre e di un componente del collegio dei revisori dell’Ersu di Sassari.

Domani pomeriggio, a partire dalle 15.00, si riuniscono la II, la III, la IV e la VI commissione.

La Seconda commissione, riunisce alle 16.00 per le audizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo (Pl. 16 – Comandini e più) e ascolterà l’assessore della Pubblica Istruzione, il questore di Cagliari e il dirigente compartimentale della Polizia postale.

La Terza commissione alle 16.30 si riunisce invece per eleggere il nuovo presidente, in sostituzione del neo eletto sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu (FdI).

La Quarta commissione ha in programma alle 15.00 l’audizione dell’assessore dei Trasporti sugli sconti degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, alle 16.00 sulla questione Ital Air ed alle 17.00, insieme col comitato Trenitalia nuorese, il direttore dell’Arst e i rappresentanti degli utenti del Tpl per discutere dei collegamenti stradali e ferroviari nel nuorese. La commissione proseguirà i suoi lavori venerdì 2 agosto, alle 10.00, con l’audizione dell’assessore dell’Urbanistica, dei sindacati dei balneari e dei concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative ai manufatti amovibili e gli interventi di edilizia nei litorali. Alle 11.00, è invece prevista l’audizione dei sindacati sulle problematiche relative al Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Sempre domani (martedì 30 luglio) la Sesta commissione, alle 15.30, ha in programma le audizioni di una delegazione dei medici di medicina generale e continuità assistenziale; di una delegazione dei medici psichiatrici e dell’associazione Audientes onlus.

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Il Consiglio regionale ieri ha approvato l’ordine del giorno sugli interventi finalizzati alla predisposizione di una legge di riforma del sistema agricolo regionale e al finanziamento della legge regionale n. 15 del 2010.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato le dimissioni dalla carica di consigliere regionale di Paolo Truzzu, recentemente eletto sindaco di Cagliari. Successivamente, è stata disposta la convocazione immediata della Giunta delle elezioni per la presa d’atto e la conseguente surroga con il primo dei non eletti. Per questi adempimenti, il presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha letto la nota della Giunta per le elezioni, sulla base della quale Fausto Piga risulta essere il primo dei non eletti nella lista “Fratelli di Italia”, collegio di Cagliari, in cui fu eletto l’on. Paolo Truzzu. Pertanto, a seguito delle dimissioni dell’on. Paolo Truzzu, il presidente Michele Pais ha invitato l’on. Piga a entrare in Aula e a prestare giuramento.

Il presidente Michele Pais ha chiesto all’Aula un minuto di silenzio per commemorare Emanuela Loi e tutte le vittime della strage di via D’Amelio.

L’on. Piero Comandini (Pd) ha esordito dicendo che “dal 21 maggio il presidente Christian Solinas Solinas non si presenta in Aula e questo è un fatto di una gravità inaudita. Dal 28 maggio chiediamo al presidente Christian Solinas di riferire sulla vertenza del porto canale e ancora nulla si sa, nonostante la vicenda si sia aggravata a causa del diniego paesaggistico. Cosa ha fatto finora il presidente Solinas per questa vertenza?”.

Di seguito, l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che “dal 28 giugno la Giunta ha nominato i nuovi direttori generali ma a oggi tre direzioni sono ancora vacanti. E si tratta di direzioni generali strategiche come la Protezione civile e il Personale”.

L’assessore Andrea Biancareddu ha chiesto di ricordare in Aula il tragico incendio di Curraggia in Gallura che il 28 luglio 1983 portò un pesantissimo bilancio di nove vittime, sei feriti e oltre 18 mila ettari bruciati. Il presidente Pais ha dunque ordinato all’Aula un minuto di silenzio.

L’on. Eugenio Lai ha invece suggerito al presidente Pais di sospendere i lavori per consentire a una delegazione di “incontrare i lavoratori dell’Aias e quelli del porto canale, che da giorni protestano sotto il Consiglio regionale”.

Lo stato di agitazione dei dipendenti di Forestas è stato richiamato invece dall’on. Giovanni Satta (Psd’az), che ha detto: “Chiedo alla vicepresidente della Giunta di dare in fretta risposte sul tema del contratto dei lavoratori di Forestas”.

Per l’assessore Alessandra Zedda “la Giunta ha già preso l’impegno con i lavoratori di Forestas e ci stiamo assumendo la responsabilità di occuparci di loro”.

Anche l’on. Daniele Cocco (Sinistra) ha caldeggiato l’incontro con i lavoratori  di Forestas e ha annunciato una mozione sul tema.

Il presidente Pais ha sospeso i lavori per indire subito una conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa ha comunicato gli esiti della conferenza: una delegazione dei lavoratori del porto canale di Cagliari e dell’Aias sarà ricevuta al termine dei lavori dell’Aula.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame della mozione n. 19 (Tunis e più) sulla riforma del sistema agricolo regionale, sospesa in una precedente seduta nella fase della dichiarazioni di voto.

Il primo firmatario Stefano Tunis (Sardegna 20/20), prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha affermato che, avendo registrato una convergenza ampia sul contenuto del documento, si rendono necessarie attraverso un emendamento orale alcune correzioni per chiarire, ha precisato, che ciò che viene messo sotto accusa è in realtà il risultato operativo di una burocrazia con cui è difficile dialogare soprattutto in materia di pagamenti a conclusione delle istruttorie condotte dalle agenzie agricole. Si tratta quindi, ha sintetizzato, di una posizione difensiva e non offensiva dell’assessorato. Inoltre, ha concluso, è opportuna anche la modifica di una parte del dispositivo per sottolineare il valore dell’ampio coinvolgimento della commissione e del Consiglio sulla legge di riforma del sistema agricolo regionale.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha espresso dissenso sulla proposta di emendamento orale, che quindi decade.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, dopo aver ricordato che l’emendamento orale era stato concordato, ha chiesto una sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Stefano Tunis (sempre sull’ordine dei lavori) ha affermato che in sede di coordinamento del testo basterebbe precisare meglio soltanto il passaggio riguardante il coinvolgimento del Consiglio.

Il consigliere Roberto Deriu ha chiesto se Aula può dare indirizzi al coordinamento formale di una mozione.

Il presidente Michele Pais ha riposto di sì.

Il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che il regolamento parla di coordinamento dei testi legislativi e non delle mozioni, per cui o si ritira la mozione trasformandola in ordine del giorno, oppure si mantiene il testo approvandolo o respingendolo, fermo restando che comunque il tema richiede serietà e maggiore attenzione da parte dell’Aula.

Per dichiarazione di voto, Emanuele Cera di Forza Italia ha ringraziato i proponenti della mozione per aver portato all’attenzione del Consiglio la crisi dell’agricoltura sarda. Una crisi, ha aggiunto, che impone a tutti di impegnarsi a fondo per la riforma a cominciare dalla chiusura positiva della vicenda riguardante il prezzo del latte e le difficoltà del comparto ovi-caprino. Va riconosciuto tuttavia, ha proseguito, che la legge 15/10 non ha raggiunto i risultati che si prefiggeva e si è trasformata impropriamente in uno strumento di sostegno al reddito, soluzione inadeguata per il settore che ha bisogno di interventi strutturali, fra i quali semmai va compreso anche al settore bovino.

Il consigliere Gian Franco Satta dei Progressisti ha sottolineato che la mozione Tunis contiene una proposta di riforma del sistema agricolo che però è in contraddizione con il riferimento positivo alla legge 15, che lo stesso Cera ha poco fa criticato. Ha poi annunciato il voto contrario.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd), sull’ordine dei lavori, ha detto di voler prendere sul serio la mozione che vorremmo votare confrontandoci con la maggioranza che però ha difficoltà interne. Il punto di incontro non c’è e manca chiarezza all’interno della coalizione, ha spiegato, quindi se maggioranza vuole confrontarsi siamo disponibili altrimenti voteremo contro.

Daniele Cocco di Leu ha affermato di non capire come si sta procedendo perché prima emergono differenze sul documento e poi si torna alle dichiarazioni di voto sul testo originario che peraltro, di fatto, suona come una sfiducia nei confronti dell’assessore; a questo punto meglio una proposta di legge affidata all’esame delle commissioni e poi al Consiglio

Il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 20/20), nel comprendere le difficoltà perché il tema richiede approfondimenti e non solo qualche sospensione, ha proposto una votazione per parti, eliminando il periodo controverso.

Il presidente Michele Pais ha definito la proposta di buon senso.

Il consigliere Daniele Cocco di Leu, ha puntualizzato che si deve mettere in votazione ogni parte.

Il consigliere Pietro Moro, ha osservato che non è una questione di vita o di morte approvare un provvedimento a tutta velocità; ci vogliono contenuti più solidi perché di fronte alla vertenza latte non possiamo girarci dall’altra parte ed è meglio rimandare.

Il presidente Michele Pais ha invitato i consiglieri a formulare proposte accoglibili ed ha sostenuto che quella del voto per parti lo è.

Il consigliere Piro Comandini (Pd), d’accordo col collega Deriu, ha sollecitato una intesa ed ha proposto una sospensione.

Analogamente si è espresso Gian Franco Satta dei Progressisti.

Il presidente Michele Pais ha quindi sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Stefano Tunis ha comunicato la trasformazione della mozione in ordine del giorno, posto che l’ampia condivisione è fondamentale sul tema, che ha bisogno del contributo di tutta la politica e di tutto il mondo agricolo, arrivare a superamento legge 15/10 e nello stesso tempo avere uno strumento transitorio da notificare alla Ue in attesa di quadro organico. L’ordine del giorno, ha chiarito, ripercorre sostanzialmente il testo dalla mozione (a parte un paragrafo) e riafferma la necessità del coinvolgimento pieno del Consiglio.

Il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha eccepito che i tempi non coincidono col regolamento perché la trasformazione di una mozione in ordine del giorno può avvenire al termine della discussione generale e non nella fase della dichiarazione di voto, per cui si deve votare la mozione.

Il presidente Michele Pais, di diverso avviso, ha sostenuto la regolarità dell’ordine del giorno, purchè provvisto della firma di 8 consiglieri.

Il consigliere Massimo Zedda, sempre dei Progressisti, ha rilevato la presenza di alcuni errori materiali e si è comunque associato alla tesi di Agus.

Il consigliere Piero Comandini ha sollecitato il parere della Giunta.

Il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha valutato con favore il passo indietro della maggioranza ma ha preso le distanze dal modo, suggerendo il rinvio della discussione ad un momento successivo.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ricordando l’impegno ad un incontro con i lavoratori Aias, ha criticato il la richiesta di un parere della Giunta per una semplice modifica.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha raccomandato la specificazione della parte collegata alla “misura ponte” notificabile alla Ue, a testimonianza della transitorietà del testo.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, pur dicendo di non voler fare ostruzionismo, ha sostenuto che di fatto l’ordine del giorno non c’è, meglio dunque aderire alla proposta del consigliere Moro di rinviare a martedì, altrimenti voterà contro.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, a favore, ha sollecitato l’inserimento dei problemi riguardanti la pesca.

Il presidente Pais, sul punto regolamentare, ha definito l’ordine del giorno la sommaria illustrazione di un documento già noto.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha ribadito la richiesta del parere della Giunta e della disponibilità del testo.

Il presidente Pais ha poi disposto la sospensione della seduta per la distribuzione del testo.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, sostenendo la necessità del parere della Giunta, ha ricordato che deve essere obbligatoriamente espresso prima della votazione.

Il presidente Pais ha sospeso brevemente la seduta per la distribuzione del testo.

Alla ripresa dei lavori l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha fornito il parere della Giunta dichiarando la sua posizione favorevole.

Successivamente è stato messo ai voti l’ordine del giorno, che il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli, 22 contrari ed 1 astenuto. Il documento impegna fra l’altro il presidente della Regione e lo stesso assessore dell’Agricoltura a “predisporre una legge di riforma agraria coinvolgendo tutte le parti politiche presenti in Consiglio, a modificare la legge 15/10 per rispondere in maniera adeguata alle esigenze del comparto, ad integrare la legge con ulteriori capitoli di spesa ed a riorganizzare il sistema burocratico al fine di dare un supporto reale agli operatori del settore”.

Subito dopo, per partecipare all’incontro dei capigruppo con una delegazione di lavoratori Aias, il presidente Pais ha lasciato la guida dell’Assemblea al vice presidente Giovanni Satta.

La presidenza è stata assunta dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi).

Ha quindi chiesto la parola Eugenio Lai (Leu) per proporre all’Aula, vista l’assenza dei capigruppo, del presidente del Consiglio e di parte della Giunta regionale di rinviare la discussione delle interpellanza ad altra data e di sospendere la seduta.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha deciso per il proseguo dei lavori. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha proposto di terminare con l’ultimo punto in discussione e dopo incontrare i lavoratori.  Michele Cossa (capogruppo dei Riformatori sardi) ha esortato i colleghi a un po’ di moderazione e a continuare con l’esame delle interpellanze. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia è intervenuto per sollecitare una rapida conclusione dei lavori in modo da incontrare i lavoratori.

Il vice presidente Satta ha, quindi, dato la parola per l’illustrazione dell’Interpellanza n. 9 “sulle criticità ambientali e gestionali della discarica consortile Spiritu Santu a Olbia” al consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi, primo firmatario del testo.

Il consigliere, rivolgendosi all’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, gli ha ricordato che già da aprile gli aveva parlato delle problematiche della discarica consortile di Spiritu Santu. “Le avevo fatto presente come su quel paradiso, che è l’Area Marina protetta di Tavolare, insiste in maniera devastante una vera e propria bomba ecologica: la discarica di Spiritu Santu. Lei mi aveva assicurato un suo interessamento alla questione”. E ha aggiunto che “gli abitanti di Murta Maria sono le vittime esasperate di un modus operandi inaccettabile che li ha visti subire per decenni angherie inenarrabili, mentre osservavano impotenti l’elevarsi di una montagna di rifiuti”. Roberto Li Gioi ha poi proseguito: “Una discarica strutturata nel 1991 dal Cipnes su un sito in cui era già presente una discarica “gravemente inquinante”. Un sito che, secondo il consigliere, subisce “innumerevoli ampliamenti in barba alle direttive europee” e alle delibere delle varie giunte, tra cui quella del 2013 che imponeva al Cipnes di individuare un nuovo sito per il conferimento dei rifiuti.

Roberto Li Gioi ha anche sottolineato che c’è “una percentuale di tumori tra gli abitanti di Murta Maria clamorosamente al di sopra delle medie nazionali” e ha ricordato che un dossier è stato depositato presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania da un coraggioso comitato di cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo” e ha evidenziato l’ulteriore richiesta di ampliamento da 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti l’anno con la creazione di un impianto di biogas (“gas di pessima qualità”). “Un progetto abnorme dovuto all’emergenza rifiuti, che porta ingenti contributi pubblici nelle casse del Cipnes e disincentiva la raccolta differenziata dei rifiuti da parte dei cittadini”.

E rivolgendosi all’assessore Lampis ha sottolineato che il 1 luglio è stato concesso dalla Giunta un finanziamento di 1.082 milioni per adeguamento della discarica con dichiarazione firmata da Lampis. “Questa è la prima risposta che la Giunta regionale vuole dare alle comunità locali? Si tratta dell’ennesima intollerabile presa in giro a cittadini, che mi onoro di rappresentare”. E ha sottolineato che quella si Spiritu Santu è “una bomba ecologica”. Roberto Li Gioi ha poi ricordato all’assessore che “la terra avvelenata non ha colore e ogni centimetro di terra avvelenata è un centimetro di Sardegna che muore”

Giovanni Antonio Satta ha dato quindi la parola al capogruppo della Lega Salvini Sardegna, Dario Giagoni, per l’illustrazione dell’interpellanza n. 20/A (Giagoni e più)  “in merito alle alle criticità gestionali, ai gravi rischi ambientali, ai pericoli per la salute, alle risorse finanziarie di recente destinate relativamente all’attività della discarica consortile in località “Spiritu Santu” (Comune di Olbia)”.

“Oltre l’importanza ambientale e sanitaria, riteniamo doveroso dar voce alle legittime richieste di chiarimenti delle popolazioni locali”, ha affermato il consigliere. “Il polo rifiuti di Spiritu Santu già da anni è oggetto azioni non propriamente cristalline” e “si configura come un ecomostro di altezza spropositata”, non solo dannoso per la salute ma motivo di grave perdita economico per il settore turistico, derivanti dall’inquinamento dell’aria e del suolo.

Dario Giagoni ha spiegato che la discarica è gestita dal Cipnes, che ha beneficiato negli anni di ingenti risorse collettive, provenienti dal Comune e dalla Regione. “Oggi la discarica si presenta allo stato attuale ben lontana dagli standard imposti dalle normative nazionali e comunitarie e prosegue con l’avanzamento di pretese economiche”, ha detto, “Sarebbe dovuto essere dismesso chiuso e bonificato entro il 2009, non solo non è avvenuto ma anzi ci sono stati progressivi ampliamenti” fino a quello che ha portato dallo smaltimento 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti. Per Giagoni c’è un conflitto di interessi visto che “c’è coincidenza tra soggetto operante e soggetto preposto al per monitoraggio, ossia al Cipnes”. Nell’Interpellanza il capogruppo della Lega chiede: se ritengano opportuno che il Cipnes possa garantire opportuno operato visto il maxi impianto da 150mila tonnellate/anno, riguardante anche lo stoccaggio di rifiuti ad elevato potere calorifero. E se l’opera che prevede la produzione di biometano risponda ai criteri di opportunità, fattibilità e convenienza, visti i rischi, costi e benefici per la popolazione. Dario Giagoni ha chiesto anche se l’Arpas abbia effettuato i rilievi dei livelli di inquinamento. E chiede di conoscere la finalità precisa delle risorse economiche, pari a oltre 1 milione di euro, recentemente assegnate al Cipnes.

Per la Giunta è intervenuto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, il quale ha evidenziato come il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è rispondente a una corretta gestione dei rifiuti, in armonia con quanto stabilito dalle norme comunitarie e nazionali. Al fine di conseguire una corretta infrastrutturazione del Nord Sardegna, il Piano regionale, sin dagli anni ‘90 ha ubicato nel comune di Olbia una piattaforma consistente in diverse sezioni. Gianni Lampis ha spiegato che il Cipnes aveva individuato altri siti, ma non ha trovato l’accordo del Comune interessato. L’assessore ha quindi aggiunto che è in corso di valutazione ambientale il progetto di ampliamento della piattaforma e, dati tecnici alla mano, ha spiegato che sarà concesso e ha spiegato che l’ampliamento della discarica di Spiritu Santu è prevista per far fronte ai fermo impianti del termovalorizzatore di Macomer, cui andranno conferiti i rifiuti indifferenziati della provincia di Sassari e di Nuoro. “Non sono stati rinvenuti motivi ostativi alla loro autorizzazione”, ha detto. Lampis ha, inoltre, affermato che “non stiamo creando ulteriori disagi ma stiamo cercando di limitarli” e che è previsto un costante monitoraggio dell’aria da parte dell’Arpas, attraverso le stazioni fisse, ma che si potrà valutare l’utilizzo delle stazioni mobili per approfondire i valori nell’area in cui insiste la discarica di Spiritu Santu. E ha ricordato che tutti i dati sono disponibili nel sito internet “Sardegna Ambiente”.

Gianni Lampis ha anche reso noto che confluiscono nella discarica rifiuti speciali, fanghi da trattamento dei reflui delle acque urbane, provenienti dalla Campania, gestiti con scrupolose misure gestionali per evitare i rischi.

Gianni Lampis ha poi evidenziato che alla richiesta del Consorzio per l’aumento della volumetria di 25mila tonnellate è stato dato dall’assessorato dell’Ambiente parere favorevole, sottolineando che  le volumetrie devono essere riservate ai rifiuti urbani prodotti dal bacino territoriale Olbia-Tempio e a quelli derivanti dal loro trattamento.

Il consigliere Roberto Li Gioi si è detto non soddisfatto della risposta, seppur tecnicamente impeccabile, perché non tiene conto dei gravi disagi per i cittadini. Soddisfatto, invece, il consigliere Giagoni, per l’approccio costruttivo e la volontà di risolvere la situazione, anche se ha sottolineato che la Sardegna non deve prendere i rifiuti che arrivano da altre regioni.

E’ poi intervenuto il consigliere Giuseppe Meloni (Pd), il quale ha proposto ai colleghi Roberto Li Gioi e Dario Giagoni di trasformare le interpellanze in mozione. Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha chiuso la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.