4 November, 2024
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Martedì 4 dicembre 2018 (inizio ore 11.00) e mercoledì 5 (conclusione all’ora di pranzo) al Centro tecnico di Coverciano, Firenze, si terrà l’XI seminario per giornalisti sportivi “Il calcio e chi lo racconta”, organizzato dalla Federcalcio e dall’Ussi. 

Il programma prevede gli interventi degli allenatori delle nazionali maschile, Roberto Mancini, e femminile, Milena Bertolini, di Paolo Valeri (Aia), Giovanni Capuano (Radio 24), Renzo Ulivieri (presidente Aiac), Paolo Corbi (Ufficio stampa Figc), Matteo Marani (Sky Sport), Carlo Verna (presidente nazionale Ordine dei giornalisti). Inoltre, gli attori Edoardo Leo, Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Massimiliano Bruno presenteranno il film “Non ci resta che il crimine”

Come nelle altre edizioni il seminario è a numero chiuso, aperto a 50 giornalisti della carta stampata, delle radio, tv, siti internet ed agenzie di stampa (che dovranno essere tassativamente iscritti all’Ussi) fra quelli che saranno segnalati dai vari gruppi regionali, a ciascuno dei quali sarà garantita una quota minima di presenze. Le iscrizioni che dovessero pervenire direttamente senza transitare dai gruppi non saranno prese in considerazione. 

I costi della trasferta e dell’iscrizione sono a carico del socio Ussi. Per il seminario, la quota di partecipazione di 70,00 euro per ogni partecipante comprende il pranzo e la cena di martedì 4, il pranzo di mercoledì 5 ed il pernottamento di martedì 4 al Centro tecnico di Coverciano, nel quale saranno disponibili solo camere doppie. 

Eventuali adesioni dovranno essere comunicate a ussisardegna@tiscali.it entro lunedì 19 novembre, alle 12.00.

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Leonardo Pavoletti.

Andrea Cossu lascia il campo con le lacrime agli occhi al 7′ della partita con l’Atletico Madrid che ha chiuso la sua lunga e brillante carriera.

Una doppietta di Leonardo Pavoletti, contro il Palermo, ha regalato al Cagliari la qualificazione al quarto turno della Coppa Italia. Al 31′ del primo tempo il primo goal, al 7′ della ripresa il temporaneo pari dei rosanero, realizzato su calcio di rigore da Ilija Nestorovski, al 28′ il goal del definitivo 2 a 1 del bomber rossoblu.

«Tutto sommato è stato un ulteriore passo in avanti – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Innanzitutto è arrivato il risultato, propiziato da due gol di un attaccante. Abbiamo creato tanto nel corso della partita. Certamente dobbiamo crescere, forse abbiamo commesso l’errore di pensare di gestirla: noi invece dobbiamo sempre andare a tavoletta. Nel finale abbiamo rischiato su due verticalizzazioni ma non credo che in quelle occasioni abbiamo rallentato, piuttosto c’è stata qualche imperfezione nella nostra fase difensiva. Dobbiamo crescere di condizione – ha concluso Rolando Maran -, ma lo sapevamo ed è normale in questo periodo.»

I rossoblù torneranno in campo per la Coppa Italia nel quarto turno, avversario il Chievo in trasferta. Domenica prossima, ad Empoli, l’esordio nel nuovo campionato di Serie A.

Cagliari: Cragno, Faragò, Romagna, Ceppitelli, Lykogiannis, Castro, Cigarini (80’ Bradaric), Ionita, Pavoletti (86’ Cerri), Farias (62’ Sau). All.: Maran.

Palermo: Brignoli, Salvi, Bellusci, Rajkovic, Mazzotta, Fiordillino, Murawski (77’ Embalo), Jajalo, Trajkovski, Nestorovski, Balogh (62’ Moreo). All.: Tedino.

Arbitro: Paolo Valeri di Roma.

Reti: 31’ Pavoletti, 52’ Nestorovski su rigore, 73’ Pavoletti.

Stamane, intanto, la società ha annunciato che Andrea Cossu entra nel a far parte dello staff tecnico del Settore giovanile. La bandiera rossoblù coadiuverà, inoltre, l’area scouting.

A distanza di pochi giorni dal suo addio al calcio, la storia tra il Cagliari e il suo numero 7 continua. Da questa stagione Andrea Cossu, 270 partite in rossoblù, unico cagliaritano ad aver giocato con la Nazionale maggiore, metterà a servizio dei giovani tutta la sua esperienza e classe: collaborerà, infatti, con il settore giovanile, dedicandosi principalmente a far crescere sotto la sua ala i centrocampisti ed i trequartisti.

Andrea Cossu avrà inoltre un incarico nell’area scouting dove, collaborando soprattutto con il responsabile dell’area tecnica, Daniele Conti, avrà il compito di individuare i giovani talenti da portare in casa rossoblù.

 

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Il nuovo Cagliari 2018/2019 si presenta questa sera alla Sardegna Arena contro il Palermo, alle 20.30, per il terzo turno della Coppa Italia (dirige Paolo Valeri, assistenti di linea Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Gianluca Sechi di Sassari, quarto uomo Antonio Giua di Olbia). Per il Cagliari si tratta di un test importante, in vista del campionato che scatterà sabato e domenica prossimi. Il Palermo è una delle squadre favorite per la promozione in serie A. Nel suo organico ha giocatori di grande qualità che non sfigurerebbero in serie A, tra i quali Nestorovski, Trajkovski, Jajalo e Rispoli. Il compito che attende il Cagliari per conquistare il passaggio al turno successivo è tutt’altro che facile e Rolando Maran lo ha spiegato bene ai suoi giocatori nei giorni di vigilia.

I convocati sono 24: 1 Rafael, 2 Pajac, 3 Andreolli, 4 Dessena, 6 Bradaric, 8 Cigarini, 9 Cerri, 12 Daga, 16 Aresti, 17 Farias, 18 Barella, 19 Pisacane, 20 Padoin, 21 Ionita, 22 Lykogiannis, 23 Ceppitelli, 24 Faragò, 25 Sau, 27 Deiola, 28 Cragno, 29 Castro, 30 Pavoletti, 32 Han, 56 Romagna.

«La partita nasconde delle insidie: il Palermo parte per vincere il campionato di Serie B, dunque, è un avversario da rispettare, peraltro in questo momento della stagione le categorie spesso si livellano – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Però preferisco pensare a noi piuttosto che al Palermo: andremo in difficoltà se non dovessimo scendere in campo con la mentalità giusta. Noi dobbiamo confermare i miglioramenti visti sin qui, è la prima gara ufficiale, davanti al nostro pubblico, non vogliamo rimproverarci nulla a fine gara. Vogliamo onorare la Coppa Italia al meglio e andare avanti. La competizione non è meno importante del campionato, permetterà a tutti di accumulare più minutaggio. Dobbiamo andare in campo ogni volta con la mentalità di chi sta giocando una finale, altrimenti non arriveremo mai ad una certa caratura di squadra.»

La squadra rossoblu questa sera giocherà con la terza maglia, blu, caratterizzata da un elegante rigato in grafica embossata, tono su tono, presente sul corpo anteriore della maglia che è a girocollo con apertura a V. Sul collo, sui bordi manica, sui fianchi e sul fondo maglia inserti di colore rosso. Il backneck è personalizzato con etichetta che riporta il logo dello sponsor, lo stemma del club, lo scudetto di Campioni d’Italia e la scritta CAGLIARI CAMPIONE D’ITALIA 1969-70. Sul petto a destra, in bianco, il logo Macron, sul cuore invece lo scudetto del Cagliari. Dietro, sotto al collo, in grafica embossata, appare in rilievo la scritta CAGLIARI 1920. Il kit è completato da shorts blu con coulisse piatte bianche e puntali rosso e blu e da calzettoni rossi con riga verticali blu al centro e in orizzontale la scritta CAGLIARI 1920. La vestibilità è Slim Fit, il tessuto principale è Soft Lock e la presenza di inserti in micromesh facilitano la traspirabilità del capo.

 

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Joao Pedro.

Il Cagliari gioca questo pomeriggio la Fiorentina al “Franchi” (dirige Paolo Valeri di Roma), una delle due ultime chances che gli sono rimaste per evitare la retrocessione in serie B. Contro la squadra di Stefano Pioli la squadra di Diego Lopez deve assolutamente conquistare almeno un punto, per sperare di riagganciare il Crotone, impegnato in casa contro la Lazio, ed evitare di rimandare tutto all’ultima partita, in programma tre sette giorni alla Sardegna Arena contro la forte e temibile Atalanta di Giampiero Gasperini.

Nel Cagliari torna a disposizione Joao Pedro, una presenza molto importante per una squadra che ha bisogno di stimoli per tornare a credere fino in fondo nelle proprie possibilità che non sono certamente da squadra da retrocessione in serie B. Diego Lopez potrà disporre anche di Filippo Romagna, mentre non ha recuperato Leandro Castán. Gli uomini più temibili nella Fiorentina sono i giovani attaccanti Giovanni Simeone e Federico Chiesa, figli d’arte in grandissima ascesa.

Fiorentina-Cagliari si gioca inevitabilmente nel ricordo di Davide Astori.

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Il Cagliari affronta il derby delle Isole, allo stadio Barbera (inizio ore 15.00, dirige Paolo Valeri di Roma), contro il Palermo degli ex Diego Lopez (dal 1998 al 2010 colonna della squadra rossoblu, nella quale ha collezionato 314 presenze e 7 reti ed ha iniziato la carriera di allenatore nelle Giovanili, arrivando fino alla prima squadra) e Nicola Salerno (direttore sportivo).

La squadra di Massimo Rastelli non ha particolari problemi di classifica, avendo già raggiunto da tempo la tranquillità, se non l’ambizione di migliorare una stagione sicuramente positiva, considerato che l’ha affrontata da matricola. Nonostante qualche delusione di troppo per la pesantezza numerica di alcune sconfitte, soprattutto quelle maturate in casa, non è mai stata impelagata nella zona calda della classifica e questo aspetto conterà tanto quando a fine stagione verrà fatto il bilancio del lavoro svolto dal tecnico e dai calciatori.

Sarà diverso lo spirito con il quale scenderà in campo la squadra rosanero che, a questa partita, lega le ultime speranze di rientrare in corsa per la salvezza, ancora vive, nonostante un bilancio fin qui disastroso (nessuno avrebbe potuto prevedere che dopo 29 giornate il Palermo avrebbe avuto solo 15 punti, frutto di 3 vittorie, 6 pareggi e ben 20 sconfitte), per la modestia assoluta di altre due squadre neopromosse, Crotone e Pescara, e la frenata registrata nel girone di ritorno dall’Empoli che conserva sette punti di vantaggio sul Palermo ma è reduce da ben 7 sconfitte consecutive ed ha conquistato solo 4 punti nelle 11 partite disputate nel girone di ritorno.

Anche oggi Massimo Rastelli deve fare i conti con assenze importanti. Prima della sosta ha perso Nicolò Barella e il capitano Daniele Dessena e in settimana s’è fermato nuovamente Diego Farias. Rientra Marco Capuano.

«Giochiamo contro una squadra affamata di punti che si gioca le ultime chance per sperare nella salvezza. Dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare le insidie tecniche e psicologiche – ha detto alla vigilia Massimo Rastelli -. Ci saranno alcuni momenti dove tu fai la partita, in altri magari avranno loro il pallino del gioco. Le transizioni faranno la differenza. Quel che importa è metterci la giusta carica e determinazione, capire che tipo di partita andiamo ad affrontare. Palermo è una piazza calda, la squadra ha preso il carattere del suo allenatore. Secondo me hanno ancora buone possibilità di salvarsi.»

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Il Cagliari non si ferma più, dopo le due vittorie consecutive con Sampdoria e Crotone (seguite alla netta sconfitta subita dalla capolista Juventus), ha espugnato San Siro ed ora è sesto in classifica in condominio con il Chievo, in Zona Europa.

La squadra di Massimo Rastelli ha sofferto nel primo tempo, forse frenato dal nome degli avversari che hanno sciupato un rigore concesso generosamente dal direttore di gara Paolo Valeri, con il capocannoniere Mauro Icardi, evidentemente nervoso per la contestazione subita dai tifosi per le cose scritte nella sua autobiografia, ma nella ripresa si è scatenato proprio quando la squadra nerazzurra è riuscita a sbloccare il risultato con un goal del portoghese Joao Mario, all’11’. Qualche minuto prima il Cagliari aveva sfiorato il goal del vantaggio con Federico Melchiorri e Marco Sau, sui quali aveva compiuto due autentici miracoli Samir Handanovic.

Il portiere dell’Inter ha compiuto un altro miracolo su una splendida conclusione di Davide Di Gennaro, poi Frank De Boer ha sostituito Éver Banega con Assane Gnoukouri, e Massimo Rastelli ha risposto con Marco Borriello al posto di Marco Sau. Al 23′ Mauro Icardi ha sprecato l’occasione per chiudere la partita, ultimo squillo dell’Inter, da lì in avanti surclassato dal Cagliari che ha pareggiato al 26′ con Federico Melchiorri ed ha poi avuto altre due opportunità per portare il Cagliari in vantaggio. Ma l’attaccante rossoblu ha impiegato poco per mettere la firma sulla sua prima doppietta in serie A (a 29 anni), con la collaborazione di Samir Handanovic, uscito a vuoto al 40′ sugli sviluppi di un corner.

L’uno-due del Cagliari è risultato una botta terribile per un’Inter allo sbando e la partita nei minuti finali non ha avuto storia. Il Cagliari ha centrato la terza vittoria consecutiva ed ora i tifosi sognano ad occhi aperti. Tra sei giorni al Sant’Elia arriverà la Fiorentina, il mercoledì successivo la squadra rossoblu giocherà all’Olimpico con la Lazio. Il Cagliari ha già messo insieme tanti punti preziosi per la salvezza ma la squadra vista nelle ultime tre giornate può puntare a traguardi sicuramente più ambiziosi.

Massimo Rastelli 2 bisFederico Melchiorri 2