21 November, 2024
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Terza serata per il 38° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, in corso a Sant’Anna Arresi fino al 2 settembre, organizzato dall’associazione culturale Punta Giara, sotto l’ insegna “Tra Musica e Musica – (B-side)”, volta all’autenticità e l’originalità del “B-side” a cui si ispira il ricco e eterogeneo cartellone.

La musica inizia come sempre alle 21.00 in Piazza del Nuraghe, con un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe. Aprono questa terza serata Andrea Grossi Blend 3 & Beatrice Arrigoni.

Sul palco insieme ad Andrea Grossi (contrabbasso, composizioni) e Beatrice Arrigoni (voce), Manuel Caliumi (sax contralto) e Michele Bonifati (chitarra elettrica).

Secondo set alle 21,30 con Clairvoyancetrio guidato da Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù (contrabbasso) e Gianni Mimmo (sax soprano).

Chiusura di serata alle 22.00 con Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), Luciano Biondini e Patrice Heral (batteria, percussioni), che portano in scena L’Ultima Mattanza” opera consegnata alle tracce dell’omonimo album nel 2014 (Quinton Records), ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.

Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra “Note a Margine” di Luciano Rossetti, fotografo bergamasco classe 1959.

 

Sant’ Anna Arresi si prepara, tra il 29 agosto e il 2 settembre, al trentottesimo festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, una delle rassegne di maggior rilievo nel panorama jazzistico nazionale, abitualmente di scena a fine estate, che ha nel centro sulcitano il cuore pulsante della manifestazione, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Prima di vivere il suo momento centrale nella storica Piazza del Nuraghe, sotto il titolo di “Tra Musica & Musica (B-Side)”, il festival propone una prima tranche di concerti che si snoderanno durante i mesi di luglio e agosto, con la rassegna “Jazz Around”, una sorta di “festival nel festival” con diverse tappe in siti di interesse paesaggistico, storico e culturaledel Sulcis Iglesiente e del Sud Sardegna che coinvolgono i centri di Carbonia, Masainas, Nuxis, Piscinas, Santadi, Teulada, Tratalias e Villacidro.

Il titolo di questa edizione, “Tra Musica e Musica – (B-side)”, fa ancora una volta proprio l’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”: sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole e, soprattutto, analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita.

Tutto questo, in un’ottica ricercata e fuori dalle logiche commerciali, proprio come accadeva nel “B-side”, il “Lato B” dei dischi 33 e 45 giri, che permettevano di andare oltre il brano “di grido”, per dare spazio ad alcune delle espressioni più autentiche, talvolta anche sperimentali, degli artisti.

Ecco, dunque, un ricco ed eterogeneo cartellone, che, tra il 29 agosto e il 2 settembre, porterà sul palco di Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi nomi come The Heliocentrics, Binker & Moses, Michel Godard e Patrice Heral in trio con Gavino Murgia, Paolo Angeli, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli.

Non meno ricche e variegate saranno le anteprime che tra il 14 luglio e il 27 agosto toccheranno varie località della Sardegna Sud-Occidentale racchiuse nella rassegna “Jazz Around”, con Eugenio Finardi, Karima, Avion Travel, Gegè Telesforo, Alfredo Rodriguez, Rob Mazurek, C’mon Tigre, Daniele Di Bonaventura, Enzo Favata e i Tenores di Bitti, solo per citarne alcuni.

Ad affiancare la parte musicale, non mancherà, da quest’anno, anche una sezione dedicata alla didattica musicale con i Seminari Multidisciplinari coordinati dal contrabbassista e compositore Matteo Muntoni, che si svolgeranno da luglio fino all’autunno, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.

Il programma.

Il lungo percorso di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” comincia il 14 luglio con le anteprime di “Jazz Around”, inaugurate alla Cantina Sociale di Santadi dalla voce di Karima, giovane, ma già affermata cantante italo-algerina votata al jazz, accompagnata da Piero Frassi al pianoforte.

Un appuntamento all’alba attende, il 5 agosto (alle 07.00), il sassofonista Enzo Favata con i Tenores “Mialinu Pira” di Bitti, con il progetto Polyphony of Stones, in cui le sonorità jazz e quelle del canto a Tenore si fonderanno col paesaggio del Parco di Villascema a Villacidro.

L’8 agosto, si torna alla Cantina Sociale di Santadi (alle 21.00) con un grande nome del cantautorato italiano: Eugenio Finardi, che porterà in scena il progetto “Euphonia Suite”, percorso emozionale che legherà brani del suo repertorio a quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sull’umana condizione; ad accompagnarlo in questo viaggio il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile.

Tre giornate consecutive all’ insegna della musica si terranno poi nel caratteristico borgo medievale di Tratalias, sempre dalle 21.00: mercoledì 16 agosto, appuntamento con SonOra, formazione isolana guidata dalla voce di Valeria Carboni, con Luigi Sarigu (chitarra), Stefano Di Carlo (percussioni) e Adriano Sarais (tromba), seguita dalla trascinante e funambolica fusione di spirito e tecnica cubana e jazz del pianista e cantante Alfredo Rodriguez, in trio con Shayan Fati alla batteria e Yarel Hernandez al basso.

Giovedì 17 sarà la volta del violinista Simone Soro, e poi spazio all’atteso ritorno sull’Isola della Piccola Orchestra Avion Travel, storico ensemble campano guidato alla voce da Peppe Servillo, che negli anni si è caratterizzato per una sperimentazione costante tra i mondi sonori di rock, pop e new wave con incursioni nell’emisfero cinematografico, del teatro e della tradizione musicale italiana. La nuova formazione vede in scena, insieme a Servillo, Peppe D’Argenzio ai sax, Flavio D’Ancona alle tastiere, Duilio Galioto al piano e tastiere, Ferruccio Spinetti al contrabbasso e Mimì Ciaramella alla batteria.

Giovedì 18 le note iniziali della serata spettano al trio del chitarrista Antonio Floris, con Matteo Muntoni al basso e Stefano Vacca alla batteria.

La seconda parte della serata seguirà le sonorità tra funk, afrobeat e elettroniche di C’Mon Tigre, un progetto artistico e musicale in continua evoluzione, attorno al quale ruotano musicisti sempre diversi e accomunati dalla sperimentazione. In questa occasione saranno in scena Marco Frattini alla batteria, Pietro Baldoni alla chitarra e synth, Marco Molinelli alla voce e synth e Pasquale Mirra al vibrafono.

Altri luoghi e sonorità sabato 19 agosto al Parco Archeologico Cannas Di Sotto a Carbonia (alle 21.00): di scena l’energia della rock band King Howl, formazione isolana con Diego Pani alla voce e armonica, Marco Antagonista alla chitarra, Alessandro Cau al basso e Paolo Succualla batteria.

Il viaggio di Jazz Around prosegue lunedì 21 agosto a Villa Salazar, a Piscinas (ore 21.00), con il celebre bandoneon di Daniele di Bonaventura. Compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista, di Bonaventura ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata, che lo ha portato a collaborare con prestigiosi nomi del jazz nazionale e internazionale.

Si torna a Carbonia in Piazza Marmilla, mercoledì 23 agosto, per accogliere sul palco GeGè Telesforo “Big Mama Legacy”: un nuovo progetto guidato dal celebre vocalist foggiano, polistrumentista, compositore, produttore discografico, divulgatore, autore e conduttore di programmi musicali, che porta in scena un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records. Ad accompagnare Gegè Telesforo (voce, percussioni), saranno Vittorio Solimene (tastiere), Giovanni Cutello (sax alto), Matteo Cutello (tromba), Christian Mascetta (chitarra) e Michele Santoleri (batteria).

 

Da giovedì 24 agosto, arriva l’energia travolgente della SeuinStreet Band, street marching band isolana diretta dal trombettista Adriano Sarais, che per quattro giorni porterà le sue allegre parate e l’atmosfera del festival in alcuni centri e spiagge del Sulcis: si comincia il 24con un primo appuntamento alla Spiaggia Is Arenas Biancas di Teulada (18:30) e poi in centro città, a Carbonia, alle 22.00. Venerdì 25 la musica si trasferisce a Nuxis (21.00) e sabato 26 mattina (ore 11) alla Prima spiaggia di Porto Pino, in territorio di Sant’ Anna Arresi. Ultima tappa domenica 27 agosto a Masainas, dove è attesa alle 18.00 alla Spiaggia di Is Solinas.

La formazione è composta da Francesco Oppes (capo sezione percussioni), Gabriele Anedda (percussioni, cassa), Alessandro Anedda (percussioni, rullante), Marco Lobina (percussioni, tom), Stefano di Carlo (percussioni, congas), Giuseppe Orrù (percussioni), Raimondo Aresu (flauto traverso), Angelina Maxia (clarinetto), Margherita Magnolia (clarinetto), Irene Carboni (clarinetto), Nicoló Aresu (clarinetto), Claudio Binotto (clarinetto), Federico Lobina (sax alto), Samuele Bonifanti (sax alto), Matilde Loi (sax alto), Raimondo Maxia (sax alto), Noemi Aresu (sax alto), Linda Lapillo (sax tenore), Paolo Caredda (sax tenore), Alessandro Angiolini (sax tenore), Davide Vargiu (sax tenore), Vittorio Calvisi (sax tenore), Samuele Farris (sax baritono), Ignazio Aresu (sax baritono), Enrico Boi (tromba), Fabio Aresu (tromba), Pietro Lobina (tromba), Nicoló Caredda (tromba), Sergio Bonifanti (tromba), Stefano Gaviano (trombone), Carla Giulia Striano (trombone), Matteo Floris (susafono), Fabrizio Mura (keytar), Nicola Serra (keytar), Davide Crabu (chitarra elettrica), Luigi Murgia (chitarra elettrica), Alessandro Fratta (chitarra elettrica), Rubens Massidda (chitarra elettrica).

Domenica 27 agosto, ultimo appuntamento di Jazz Around a Carbonia, nei pressi dell’area archeologica di Monte Sirai, dove sarà un gradito ritorno in scena quello dell’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

Il festival entra nel vivo il 29 agosto, facendo ritorno alla sua “casa madre”, la storica Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, dove, fino al 2 settembre, i riflettori si accenderanno per accogliere ben 15 concerti all’insegna della sperimentazione e dell’incontro tra diverse sonorità, sempre con appuntamento alle 21.00.

Si comincia, dunque, martedì 29, con il pianista Alberto Braida, da sempre dedito all’ improvvisazione musicale, in duo con il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto): un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe.

A seguire, sarà la volta della formazione sarda Freak Motel, con Matteo Sedda (tromba, elettronica), Andrea Sanna (fender rhodes, synth), Andrea Parodo (basso elettrico), Nicola Vacca (batteria).

Alle 22.00, il clou della serata vede in scena la formazione londinese The Heliocentrics, che porta in dote un sapiente e raffinato mix tra colorate sonorità funk, con influssi ethio-jazz e afrobeat dal sapore onirico e psichedelico, affidate a Dan Smith (chitarra, elettronica), Danny Keane (violoncello, elettronica), Chris Williams (sax, flauto), Sylvia Hallet (serengi, hurdy gurdy), Barbora Patkova (voce), Jake Ferguson (basso), Malcolm Catto (batteria).

Seconda serata ricca di musica mercoledì 30 agosto, con in apertura il clarinetto contralto e l’ elettronica di Paolo Gaiba Riva, altro artista della scuderia We Insist!, seguito dal progetto Nur Bisu, guidato dal contrabbassista Matteo Muntoni, ispirato alla Sardegna nuragica, all’identità storica e a i riti ancestrali che si rispecchiano nel flusso sonoro: ad accompagnarlo in questo percorso Federica Muscas (voce), Elisa Zedda (voce), Raffaele Pilia (chitarra classica, acustica ed elettrica), Antonio Pinna (batteria e percussioni), Matteo Muntoni (chitarra acustica, basso e composizioni).

A chiudere, il duo che vede in scena l’eclettico e originalissimo talento del gallurese Paolo Angeli, con la sua celebre chitarra preparata, insieme a Marco Mezquida, pianista originario di Minorca: due isolani che si tuffano a esplorare le profondità sonore del Mediterraneo per comporre qualcosa di totalmente nuovo e originale.

La serata centrale del festival, giovedì 31 agosto si apre con un nuovo progetto targato We Insist!. A calcare la scena il contrabbassista e compositore Andrea Grossi con il suo trio Blend 3 (con Manuel Caliumi al sax contralto e Michele Bonifati alla chitarra elettrica), che si unisce alla voce di Beatrice Arrigoni per trovare la sua personale dimensione dalla fusione tra la musica improvvisata e il jazz europeo, passando per la musica contemporanea fino ad arrivare ad echi di rock progressivo, noise ed ambient.

Un altro trio, e altre sonorità, sono quelle del concerto seguente, che vede in scena la pianista Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù al contrabbasso e Gianni Mimmo al sax soprano, uniti per dare vita al progetto Clairvoyance, che unisce i comuni intenti degli artisti nell’esplorazione di comuni territori sonori, sempre all’ insegna della grande libertà espressiva.

Ultimo trio a illuminare la serata, quello dell’eclettico sassofonista Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), con Michel Godard alla tuba e basso elettrico e Patrice Heral alla batteria e percussioni, che portano in scena “L’Ultima Mattanza” opera ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.

Il fine settimana si apre, venerdì 1 settembre con il solo del musicista e performer bresciano Gabriele Mitelli, che, armato di cornetta, sax soprano, tromba preparata, elettronica, porta in scena “The World Behind The Skin”, non un concerto o una performance, ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono.

Gabriele Mitelli tornerà poi in scena nell’atto conclusivo della serata, intorno alle 22, con l’ensemble “Pipeline” del clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, che, con il suo album “Kakuan Suite”, inciso per la We Insist!, è stato inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del TOP JAZZ 2021: tra i migliori gruppi e dischi dell’anno. Una formazione la cui musica, come dice il suo stesso nome (“Pipeline”, in inglese “tubatura”), parte da un punto certo per poi diramarsi senza un tracciato predefinito. Con loro, saranno in scena Tom Raworth (recorded spoken voice), Carla Kihlstedt (voce, violino), Sebi Tramontana (trombone), Alberto Braida (piano), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto alto, carillon), Luca Tilli (violoncello), Andrea Grossi (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni).

A inframezzare i due concerti, il progetto ARSE – Andrea Ruggeri Small Ensemble, in cui Andrea Ruggeri, percussionista e compositore, sperimentatore tra jazz, libera improvvisazione e world music, guida il suo gruppo composto da Elsa Martin (voce, live electronics), Francesco Ganassin (clarinetto, clarinetto basso, live electronics), Elia Casu (chitarra elettrica, live electronics), verso “Musiche Invisibili”, un viaggio sonoro ispirato al libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.

La serata conclusiva, sabato 2 settembre, prende il via con l’incontro tra l’estro di Steve Beresford (pianista, polistrumentista, compositore, produttore) e il duo di musica improvvisata composto da Luca Tilli (violoncello), Sebastiano Tramontana (trombone), che danno vita un mix multiforme di sonorità profonde e allo stesso tempo originali.

A seguire, ancora un progetto all’ insegna della sperimentazione vede protagonisti Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono) e Cristiano Calcagnile (batteria), stavolta con il loro progetto The Elephant.

Alle 22.00, ultimo atto del festival, e della serata, con il duo londinese Binker & Moses, ossia Golding Binker al sax e Boyd Moses alla batteria, alfieri britannici della nuova musica improvvisata, a cui si unisce Max Luthert all’elettronica. Ed è proprio sull’interazione tra jazz e sonorità elettroniche che si basa il loro sound, sempre caratterizzato da una ricerca che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti e prestigiose collaborazioni.

Ad affiancare la parte musicale, l’Associazione Punta Giara, organizzatrice del Festival, dedica anche una sezione specifica alla didattica musicale con i Seminari Multidisciplinari coordinati dal contrabbassista e compositore Matteo Muntoni, che si svolgeranno da luglio fino all’autunno, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina” articolati in due cicli:  il 24 e 27 luglio al Museo PAS di Carbonia, per musicisti già avviati, mentre gli altri seminari saranno propedeutici e aperti a tutti, con l’obiettivo di fornire a un pubblico di “non addetti ai lavori” alcuni strumenti di base per fare musica tramite la pratica della composizione e improvvisazione.

Inoltre, grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Cagliari Giovanni Pierluigi da Palestrina, si terranno tre masterclass diluite fino alla fine dell’anno, con Julien Desprez, Valeria Sturba e Nat Wolley che oltre ad insegnare l’arte dell’improvvisazione si esibiranno in soli e collettivi formati con i ragazzi del Conservatorio presso club e circoli culturali della città di Cagliari.

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Nuovi appuntamenti al 27° Seminario Jazz, in pieno svolgimento a Nuoro da giovedì scorso sino a domenica prossima (30 agosto). Alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina), dove le lezioni di teoria e pratica del jazz vanno avanti ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, prendono il via le due masterclass che affiancano e arricchiscono l’offerta didattica di ogni edizione dei corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro. Quella internazionale, in programma fino a mercoledì (26 agosto), quest’anno vede in cattedra il compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein; quella di musica tradizionale sarda, che andrà invece avanti per tutta la settimana, stavolta ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa. Nella sala prove di Mousikè (in via Gramsci, 48) continua poi (fino a martedì) la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson: una novità assoluta per il Seminario nuorese.

Ma accanto alle varie attività didattiche, due diversi appuntamenti musicali caratterizzano la giornata di domani (lunedì 24). In mattinata alle 11, ritorna il concerto all’interno del carcere di “Badu ‘e Carros”, un evento ormai immancabile nel programma di Nuoro Jazz, proposto per la dodicesima volta consecutiva con la collaborazione della direzione e dei lavoratori della casa circondariale. Protagonisti, quest’anno, il sassofonista nuorese Gavino Murgia (già applaudito giovedì sera a Nuoro in trio con Michel Godard e Patrice Héral) e il contrabbassista algherese Salvatore Maltana (dall’anno scorso tra i docenti del Seminario).

In serata, invece, la rassegna di concerti che fa da corollario alle undici giornate didattiche dei corsi approda a Posada per la prima tappa fuori Nuoro di questa edizione. Alle 21.00, alla Casa delle Dame, sono di scena i solisti dell’Orchestra Jazz della Sardegna con Roberto Spadoni, con “Sphere”, un omaggio al grande Thelonious Monk tramite la rivisitazione di alcune pagine del suo straordinario repertorio.

Chitarrista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Roberto Spadoni ha curato gli arrangiamenti per questo progetto in cui è anche chitarrista ospite della formazione che schiera tre sassofonisti, Gian Piero Carta, Massimo Carboni e Marco Maiore (rispettivamente alto, tenore e baritono), due trombettisti, Luca Uras e Giovanni Sanna Passino, Salvatore Moraccini al trombone, Claudio Lotti alla tuba e la ritmica di Alessandro Zolo al contrabbasso e Luca Piana alla batteria.

In questo “Sphere” gli arrangiamenti e la direzione di Roberto Spadoni si sviluppano partendo dalle esecuzioni pianistiche di Monk, amplificando con l’organico orchestrale il caleidoscopio del grande jazzista afroamericano scomparso nel 1982. Accanto a suoi brani storici, come “‘Round Midnight”, “Epistrophy”, “Straight, No Chaser”, “Introspection”, “I Mean You”, “Brilliant Corner” e “Monk’s Mood”, il concerto propone alcune composizioni dello stesso Spadoni, scaturite da idee, frammenti e spunti colti dall’universo umano ed espressivo di Monk.

Gil Goldstein Salvatore Maltana Gavino Murgia