Nel corso della seduta dello scorso 16 aprile, il Consiglio comunale di Iglesias, all’unanimità dei presenti, ha approvato l’ordine del giorno relativo alla richiesta, rivolta al governo italiano, di concedere la cittadinanza per meriti speciali a Patrick Zaki, ricercatore di origine egiziana e studente presso l’Università di Bologna, da oltre un anno incarcerato in Egitto in quanto oppositore del governo, con l’accusa di aver fomentato le proteste e per la sua attività sui social network.
Da quando è stato messo agli arresti, il 7 febbraio 2020, Patrick Zaki, secondo quanto comunicato dai suoi legali, è stato sottoposto a violenze, torture e privazioni, e si trova in una sorta di limbo giudiziario, con la continua proroga della custodia cautelare e senza le necessarie tutele.
Patrick Zaki, oltre a questo, soffre di problemi respiratori che ne aggravano le condizioni, in una situazione complessa come quella del sistema carcerario egiziano, caratterizzata dalla mancanza di tutele e aggravata dalla recente emergenza sanitaria.
Con l’approvazione dell’ordine del giorno per la richiesta al governo italiano di concedere la cittadinanza a Patrick Zaki, il Consiglio comunale di Iglesias aderisce alla proposta formulata da ALI – Autonomie Locali Italiane e dalle associazioni che si sono fatte promotrici dell’iniziativa, per un gesto fortemente simbolico che vuole rappresentare una presa di posizione netta nell’ambito della legalità e della tutela dei diritti umani.
Oltre a questo, nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale, vengono espressi solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alle Università di Bologna e Granada, presso le quali Zaki svolgeva l’attività di studio, e si chiede al governo italiano di impegnarsi a promuovere il caso in tutte le sedi istituzionali opportune, con particolare riferimento all’Unione europea, affinché si attivino per il rilascio di Zaki.
“Anche Iglesias aderisce ad una iniziativa di grande rilevanza, nata nella società civile e accolta da numerose amministrazioni locali – ha messo in evidenza il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali – per fare in modo che il caso di Zaki possa essere ricondotto nel campo della tutela dei diritti umani e si possa concludere con il rilascio di Patrick”.