22 November, 2024
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«Mettere in discussione la presenza dei presidi ospedalieri nella Provincia di Oristano è impensabile. Credo sia doveroso oltre che corretto puntare alla razionalizzazione della spesa sanitaria ma è altrettanto fondamentale che questo non avvenga a scapito dei cittadini. Il sistema sanitario di Oristanese, con il suo bacino di utenza di 160 mila abitanti, non deve essere ulteriormente privato di presidi dello Stato quali quelli sanitari che sono indispensabili per garantire uno standard minimo di qualità della vita. Occorre una programmazione di lungo periodo che negli ultimi anni è venuta mancare, inutile in questo delicato momento perdere tempo con sterili discussioni in merito alle responsabilità dell’indebolimento della Sanità sarda.»

Questo il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Alessandro Solinas, che si inserisce nel dibattito sugli ospedali oristanesi apertosi dopo la presentazione di una mozione in Consiglio comunale a Oristano da parte dei consiglieri di opposizione Anna Maria Uras, Giuseppe Puddu e Patrizia Cadau.

Un documento in cui viene denunciata in particolare la situazione dell’Ospedale San Martino, del quale gli esponenti politici di opposizione segnalano la carenza di personale medico, paramedico e infermieristico e la presenza di strumentazione inadeguata.

L’appello del consigliere del M5S è volto alla difesa dei servizi sanitari della provincia e dei piccoli centri: «La Sanità di Provincia, indebolita negli ultimi anni va difesa, e allo stesso tempo valorizzata cercando di dare importanza ai diversi presidi, come ad esempio quelli di Bosa e Ghilarza, sulla base di quelle che sono le loro potenzialità in relazione al numero di utenti serviti tenendo conto delle peculiarità dei territori in cui questi si inseriscono».

Particolare attenzione è dedicata inoltre alle condizioni lavorative degli operatori sanitari: «È necessario tener conto delle condizioni in cui è costretto a lavorare il personale medico, paramedico, infermieristico, e dare priorità alla risoluzione delle numerose criticità riscontrate in tutti i presidi ospedalieri della provincia».

«Inoltre – conclude Alessandro Solinas – credo sia corretto riconoscere maggiore preminenza all’Ospedale San Martino, il quale deve trasformarsi in centro nodale di una serie di servizi in cui possano utilmente inserirsi gli ospedali di Bosa e di Ghilarza i quali devono comunque continuare a garantire tutta la serie di prestazioni per la cui eccellenza si sono distinti fino ad oggi. Allo stesso modo è indispensabile lavorare al potenziamento ed alla capillarizzazione della rete assistenziale a livello provinciale sia nella Provincia di Oristano che in tutte le Province dell’Isola.»

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Questa mattina, alla MEM, in via Mameli 164, a Cagliari, è stato presentato l’evento in programma domenica 25 novembre dalle ore 16.30 alle ore 19.30 al SEARCH (sottopiano del Municipio, ingresso dal Largo Carlo Felice).

Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore comunale alle Pari opportunità Marzia Cilloccu.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali, perché solo con la cultura si potrà battere la violenza e in particolare la violenza di genere. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che faranno riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

L’assessore comunale Marzia Cilloccu, che ha portato anche i saluti della presidente della commissione Pari opportunità Rosanna Mura, si è soffermata sull’importanza del cartellone comunale (dal 25 ottobre al 27 novembre) e sul fatto che il Comune ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi per gli eventi.

«La maggiore durata temporale delle manifestazioni previste nel cartellone – ha aggiunto Marzia Cilloccu – sottolinea l’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione contro la violenza e contro le discriminazioni.»

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche: Francesco Pandolfi che presenterà domenica il libro “Uscire dalla violenza si può!” e mostrerà ai presenti degli esempi pratici di come ci si può difendere dalle aggressioni fisiche; l’avvocato Carla Cuccu che ha annunciato il suo intervento sulla violenza psicologica e verbale quale ipotesi di reato; la scrittrice e operatrice sanitaria a Monza, Rossella Mura, autrice del libro “Vietato sognare” che racconta e testimonia alcuni fatti e situazioni accaduti alle persone che hanno chiesto l’intervento sanitario e che sarà prossima ospite del Festival Letterario San Bartolomeo (non sarà presente domenica per precedenti impegni); l’attivista politica Barbara Lorettu che ha spronato le donne ricordando le battaglie effettuate dalla sua generazione come emancipazione purtroppo  non durature nella conquista della parità di genere; Rita Russu, scrittrice da sempre impegnata per il Festival Letterario San Bartolomeo;l’editore Cristian Mameli e la laureanda Sara Scano che hanno realizzato un toccante video che verrà proiettato all’apertura dei lavori di domenica pomeriggio.

Al dibattito di domenica parteciperanno come relatori, o con interventi programmati e comunicazioni anche Annamaria Busia avvocata e politico estensore della legge sui crimini domestici; Grazia Maria De Matteis garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Maria Grazia Fois assessore alle politiche sociali del comune di Quartucciu; Tiziana Mori responsabile ufficio comunicazione e fundraising Rosa Roja Onlus; Cinzia Collu del circolo tematico Spinelli di Quartu; il medico e biologo Luciano Congiu che parlerà di una particolare forma di violenza, le mutilazioni genitali femminili; Patrizia Cadau della commissione Pari opportunità del comune di Oristano; Angelo Cremone, attivista di Sardegna Pulita, impegnato da anni contro la violenza scaturente dalla guerra e da chi la alimenta e contro le violazioni dei diritti umani, comprese quelle per decreto; Samuele Mereu, attivista nel sociale sulla violenza proveniente dal degrado nei quartieri cosiddetti “periferici”; Angelo Pili dell’Associazione Aloe Felice.

Alla serata interverranno anche il gruppo teatrale Is Amigas, Teo Spigno Pittaluga e Silvia Serafi, Riccardo Montanaro, Matteo Scarano, Roberto Usai, che contribuiranno a una lettura del tema della violenza usando diversi mezzi di espressione, particolarmente graditi al pubblico.