21 November, 2024
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Si terrà sabato 10 giugno, alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, il secondo appuntamento della rassegna teatrale “Tutti in scena” organizzata da “La Clessidra Teatro”, per la regia di Pina Buttiglieri.

Verrà messa in scena la commedia in due atti di Dory Cei “Ho sposato sette donne”. Aiuto regia di Giovanni Soddu, luci e direzione tecnica Music Factory.

Personaggi e interpreti.

Torquato: Giampaolo Sestu

Violina: Tiziana Bellu

Rumilda: Simona Lisci

Clarinetta: Elisabetta Vargiu

Corifea: Patrizia Sitzia

Ottina: Patrizia Melis

Vittorina: Giacinta Pinna

Semplicio: Stefania Altea

Nunzia: Giusy Tartaglione

Galletti: Carlo Usai

Alice: Roberta Silanos

Ida: Rita Garau

Isa: Anna Maria Garau

Iva: Nadia Pittoni

Donna Elvira/Dottoressa: Gabriella Divino

Ottaviano: Omar Soddu.

Torquato Satolli, un ricco industriale, dopo aver sposato Violina, una giovane fanciulla, si ritrova in casa, oltre alla moglie, anche tre cognate, la cameriera canterina e la suocera, che vanta un passato da cantante lirica, Rumilda. La loro casa diventa un “palcoscenico” sul quale irrompono i dipendenti dell’azienda e tre tenebrose titolari di un’impresa funebre, che gli complicano la vita.

“Ho sposato sette donne” è una commedia tutta italiana, scritta negli anni Settanta, divertente e maliziosa, ricca di equivoci, personaggi esilaranti, che regalerà tante risate.

Gli altri tre appuntamenti in calendario sono i seguenti:

Lunedì 26 giugno – I Menecni di Plauto

Domenica 2 luglio – Pagemaster di Todd Strasser

Sabato 8 luglio – La Signora Savage di John Patrick.

 

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Sono oltre 400 i cani rimasti senza casa in seguito alla brutta tempesta di vento che per giorni e giorni ha imperversato su Carbonia, provocando ingenti danni al rifugio della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, centro importante per la cura e la tutela dei cani abbandonati o senza padrone. Una situazione gravissima, a cui gli utenti della Rete non sono rimasti indifferenti facendosi sentire con 1.500 firme raccolte in poche ore dalle petizione “Ridiamo una casa ai 400 cani di Carbonia”, ancora aperta, su Firmiamo.it .

Il rifugio ha subito danni gravissimi: la copertura della casetta con le soffianti, l’impianto elettrico e il depuratore, è stata sradicata completamente dalla muratura ancora ancorata nei ferri che la sostenevano. Nella caduta, ha rotto un pezzo dell’ingranaggio del depuratore causando altri grossi problemi. Questi sono alcuni degli ingenti danni riportati che fortunatamente non hanno riguardato la salute dei cani, la quale però rimane fortemente a rischio se non sarà trovata in tempi brevi una soluzione per la loro sistemazione.

«Stiamo vivendo una situazione drammatica, aggravata anche dal fatto di trovarci in una delle zone in assoluto più povere d’Italia dove la gente, anche volendo, non ha risorse per aiutarci – ha dichiarato in un comunicato stampa Patrizia Sitzia, presidente della sezione di Carbonia della Lega Nazionale per la Difesa del Cane -. Ci appelliamo al buon cuore di tutti per ricevere una mano e poter continuare a garantire ai cani che accudiamo il benessere e le cure di cui hanno bisogno.»

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Oltre cinquemila sardi (per la precisione 5.576) hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare promossa dal comitato SOS 4 Zampe, che chiede l’istituzione di un Pronto soccorso veterinario pubblico aperto 24 ore su 24 in tutte le Asl della Sardegna ed un numero di emergenza dedicato per gli animali che stanno male, esattamente come il 118 per le persone.

Numeri importanti, un vero proprio successo (la campagna è iniziata meno di un mese fa) dell’iniziativa del #Gruppo Giovani Riformatori sardi, #Enpa (Ente nazionale protezione animali), #Anta onlus (Associazione Nazionale Tutela Animali sezione Terralba), #Lega nazionale per la difesa del cane, #Una zampa nel cuore, riuniti nel comitato #SOS 4 Zampe, presentato questa mattina in conferenza stampa a Cagliari nella sede dellEnpa.

Un successo tra i sardi ma anche nelle istituzioni, considerato che hanno aderito e firmato la proposta anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e numerosi amministratori locali e sindaci tra i quali Francesco Dessì (Capoterra), Mauro Contini (Quartu), Pino Caria (Burcei).

E neppure il Ferragosto fermerà il comitato che ha in programma diversi banchetti in tutta la Sardegna, da Cagliari ad Alghero, passando per Sassari, Olbia, Orosei, Nuoro, Oristano, Carbonia ed Iglesias.

Entro fine mese saranno allestiti cento tavolini per la raccolta firme in altrettante piazze sarde.

«Il riconoscimento degli animali quali esseri portatori di diritti – spiega Danilo Pillitu (Giovani Riformatori), portavoce del comitato – è uno dei capisaldi della politica dellUnione europea. La legislazione vigente risulta ancora carente per quanto concerne il soccorso agli animali feriti. La riforma del codice della strada ha introdotto lobbligo di soccorso agli animali che però, molto spesso, vengono abbandonati, a rischio della loro vita e anche di quella degli altri utenti perché non è stato previsto un adeguato sistema che consenta al cittadino di rivolgersi tempestivamente allente competente per usufruire del servizio di soccorso veterinario in caso di un animale vittima di incidente.»

La competenza del servizio di assistenza veterinaria, spiega ancora Pillitu, «è riconosciuta alle regioni, che a loro volta hanno delegato tale funzione alle aziende sanitarie locali. Tuttavia, non sempre sono garantiti un servizio di guardia veterinaria attivo ventiquattro ore su ventiquattro e spazi adeguati di pronto soccorso per gli animali feriti o che stanno male, siano essi domestici o randagi. La Regione Sardegna non ha ancora istituito un numero unico telefonico di pronto soccorso per la segnalazione di unemergenza al fine di inviare personale e mezzi adeguati».

Per il presidente regionale dell’Enpa, Giampaolo Spiga, la proposta di legge è importantissima. «Se approvata – dice Spiga – farà fare alla Sardegna un incredibile balzo in avanti nel campo della sicurezza e cura degli animali domestici e dei randagi. Possiamo essere battistrada in Italia, approfittando anche del nostro essere Regione a Statuto speciale».

D’accordo anche Patrizia Sitzia (Lega nazionale difesa del cane): «Il successo della raccolta di firme dimostra quanto il problema della salute e della sicurezza degli animali domestici sia sentito tra i sardi. Avere un pronto soccorso veterinario pubblico dedicato in ogni Asl è estremamente importante, poco costoso e soprattutto importante dal punto di vista sociale».

Secondo Anna Rita Deiana (Anta, sezione Terralba), «troppo spesso tanti animali muoiono perché le persone che li soccorrono non sanno come comportarsi e a chi rivolgersi, oppure non intervengono per paura di dover sostenere i costi veterinari. Nonostante in alcune realtà, come Oristano, sia previsto un servizio di soccorso animale (convenzione in una struttura privata), non è ancora chiara per tanti la procedura, per questo il numero unico per le emergenze è fondamentale».

Francesca Cadoni (La zampa nel cuore) invita tutte le associazioni e i sardi a unirsi in questa sfida «che non ha colore politico ma è una battaglia di civiltà».

La proposta di legge, che è composta da un unico articolo, intende rendere più efficiente il servizio di pronto soccorso veterinario, prevedendo listituzione, nellambito del servizio veterinario, di ununità operativa con medici veterinari preposti, tra laltro, allo svolgimento di attività di pronto soccorso, nonché di un numero unico telefonico di pronto soccorso veterinario.