22 November, 2024
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Giovedì 17 settembre, nella biblioteca comunale “Pietro Doneddu” di Carbonia, per il penultimo appuntamento della rassegna “Biblionotte”, organizzata dal comune di Carbonia con la collaborazione del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS) e la Pro Loco di Carbonia, si è tenuta la performance dal titolo “Periferie dell’infinito”. Tra luci ed ombre, magistralmente proiettate, i quattro protagonisti hanno rievocato la vita di tre artisti vissuti in momenti diversi del ‘900, ma associati fra loro da una scelta estrema. Pepi Lederer, una diva mancata vissuta in America dal 1910 al 1935, Alberto Greco, un poeta e pittore argentino (1931-1965) e la rivoluzionaria fotografa statunitense Francesca Woodman (1958-1981). Penna, inchiostro e calamaio, dalle magiche mani di Gildo Atzori, hanno “trasportato” su video disegni che hanno dato vita e movimento ai personaggi e alle storie narrate. Nico Meloni attraverso il suono e la melodia della sua chitarra classica, ha saputo creare la giusta atmosfera per vivere quel passato raccontato con una punta di nostalgia e retro’. A completare la cornice musicale, Samuele Dessì che.con la sua chitarra elettrica. ha colorato con toni più forti il culmine di determinati momenti. Musica e live painting hanno accompagnato la recitazione di Davide Catinari, cantante nonché autore dei pezzi e fondatore del gruppo. Un artista che ha saputo regalare al pubblico emozione e suspense. Un evento dal gusto letterario che abbraccia varie arti che insieme rendono il tutto armonioso ed unico nella sua particolarità.

Nadia Pische

                                           

 

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Letture, musica e immagini si intrecciano e si snodano in “Periferie dell’infinito”, la performance in programma domani sera (giovedì 17 settembre) a Carbonia, nella Biblioteca Comunale “Pietro Doneddu” (Parco Villa Sulcis – viale Arsia, 91), con inizio alle 20,30: protagonisti Davide Catinari, cantante e fondatore dei Dorian Gray – formazione “storica” della musica indie in Sardegna -, qui nelle vesti di autore dei testi e voce recitante, l’artista visivo Gildo Atzori con i suoi live painting e Samuele Dessì (altra colonna dei Dorian Gray) alle prese con chitarra e loop station.
La performance, della durata di cinquanta minuti circa, ruota intorno ai racconti, scritti e interpretati dallo stesso Davide Catinari, che attraversano la vita di tre artisti vissuti in epoche diverse del Novecento ma accomunati da una scelta estrema: Pepi Lederer (1910-1935), diva mancata dell’America degli anni Trenta, il poeta e pittore argentino Alberto Greco (1931-1965) e la rivoluzionaria fotografa statunitense Francesca Woodman (1958-1981). In “Periferie dell’infinito” parole, musica e segni esplorano le loro esistenze al limite, vissute e terminate pericolosamente, in bilico tra libertà individuale e tormenti interiori. I testi originali di Davide Catinari scorrono insieme alle suggestioni visive di Gildo Atzori e al commento sonoro di Samuele Dessì, attraversando uno scenario su cui si consumano le vicende di questi tre artisti responsabili del proprio destino.
L’appuntamento di domani sera (giovedì 17) a Carbonia rientra nel cartellone della rassegna letteraria Biblionotte. L’ingresso è libero.

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Letture, musica e immagini sono gli elementi fondanti di “Periferie dell’infinito”, di scena venerdì 31 agosto, alle 21.00, all’EXMA di Cagliari (ingresso gratuito), per l’organizzazione dell’associazione culturale Factory in collaborazione con la cooperativa Vox Day, nell’ambito di CagliariPaesaggio, il cartellone di eventi promosso e sostenuto dal Comune del capoluogo sardo.

“Periferie dell’Infinito” ruota intorno a tre racconti originali, scritti e recitati da Davide Catinari, (cantante e leader dei Dorian Gray, gruppo “storico” della musica indie in Sardegna), che attraversano la vita di altrettanti personaggi accomunati da una visione estrema della propria arte: Pepi Lederer (1910-1935), aspirante icona del cinema nell’America raccontata da Scott Fitzgerald, il poeta e pittore Alberto Greco (1931-1965), tra i padri dell’arte informale in Argentina, e Francesca Woodman, rivoluzionaria fotografa statunitense (1958-1981).

Parole, musica e segni esplorano queste esistenze al limite, vissute e terminate pericolosamente, in bilico tra libertà individuale e tormenti interiori; una riflessione sul ruolo e sul vissuto umano dell’artista, spesso schiacciato e emarginato dalle dinamiche sociali, culturali e mediatiche del contesto in cui vive, nonostante la sua capacità di offrire nuove visioni per l’interpretazione di quell’infinito spaventoso che è la vita.

La performance si divide in tre parti, e comprende una sezione di natura teatrale, articolata sull’interazione fra la narrazione e la realizzazione di disegni in tempo reale a cura di Gildo Atzori, con interventi musicali di Samuele Dessì (chitarra e loop station), un segmento di action painting, e un altro di carattere più specificatamente musicale, composto da materiale estratto dalla produzione discografica originale dei Dorian Gray, che vede il contributo di un altro membro della band, il chitarrista Nico Meloni.