21 November, 2024
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Inizia sabato sera, al Teatro Centrale di Carbonia, la stagione di prosa, musica e danza 2020.

Il teatro è sicuramente una delle forme culturali più importanti per una comunità. «Proprio partendo da questo presupposto e per avvalorare ulteriormente la candidatura di Carbonia quale Capitale italiana della Cultura 2021, abbiamo programmato, in raccordo con il Cedac, una nuova stagione di prosa, musica e danza di altissimo livello con 9 spettacoli che annoverano un parterre di artisti di calibro nazionale ed internazionale. Si tratta di una rassegna che riscontra un ottimo gradimento da parte del pubblico, come confermato dagli oltre 200 abbonamenti fino ad ora venduti», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

Si comincia domani, sabato 18 gennaio, quando alle ore 20.45, nella splendida cornice del Teatro Centrale di piazza Roma, andrà in scena l’attesa performance musicale “Il Lago dei Cigni” della Compagnia Raffaele Paganini – Almatanz, con le straordinarie musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Lo spettacolo nasce da un’idea che da molti anni il regista e coreografo Luigi Martelletta inseguiva e sperava di mettere in scena. La sua lunga ed intensa carriera come primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma ed in tanti altri teatri italiani ed europei gli ha permesso di studiare a fondo, di esaminare e di danzare molte volte questo spettacolare balletto che unisce fantasia e realtà e rappresenta un esempio icastico dell’ideale neoclassico di bellezza assoluta.

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E’ stata presentata ieri mattina, a Carbonia, la stagione di prosa, musica e danza che si terrà al Teatro Centrale dal 18 gennaio al 4 aprile 2020. 9 appuntamenti organizzati dal CEDAC (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo della Sardegna) con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

Il programma completo è stato presentato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni della Torre Civica, alla presenza degli assessori comunali Sabrina Sabiu, Gian Luca Lai e Loredana La Barbera, e di Valeria Ciabattoni, in rappresentanza del Cedac.

Il primo evento in cartellone è previsto per il 18 gennaio, con la performance musicale “Il Lago dei Cigni” sotto il segno di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si replica il 23 gennaio con “La Cena delle Belve” ed il 1° febbraio con “Quartet”.

L’8 febbraio sarà la volta della storia ispirata dal famoso romanzo di Cesare Pavese, “La luna e i falò”, mentre il 15 febbraio andrà in scena “Riccardo 3”, il dramma di William Shakespeare. Il 14 Marzo spazio a una “Serata romantica” a cura della Compagnia Balletto del Sud, mentre il 19 marzo ad occupare la scena saranno i protagonisti di “Un Tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams.
Di rilievo anche la pièce “Frammenti di tempo” in programma il 4 aprile, un omaggio a Giulio Angioni e Primo Levi, regia di Monica Porcedda.
Il gran finale della rassegna teatrale targata CEDAC sarà il 24 aprile 2020 con “Le Bugie hanno le gambe corte“, regia di Anna Pina Buttiglieri.

La campagna abbonamenti si svolgerà a partire da martedì 7 gennaio, al Teatro Centrale di Carbonia (I biglietti per il “Lago dei cigni” saranno in vendita da mercoledì 15 gennaio).

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Verrà presentato domani mattina, alle 11.00 nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia, il cartellone delle performance teatrali, musicali e di danza che caratterizzeranno la nuova stagione 2020 organizzata dal comune di Carbonia e dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna che si è recentemente aggiudicato la gara d’appalto indetta dall’Amministrazione comunale.

Il programma prevede 9 appuntamenti da non perdere dal 18 gennaio al 24 aprile, nella splendida cornice del Teatro Centrale di piazza Roma. Il primo spettacolo sarà di carattere prettamente musicale con “Il Lago dei Cigni” della Compagnia Raffaele Paganini – Almatanz, con le straordinarie musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Alla conferenza saranno presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Il Cedac sarà rappresentato da Valeria Ciabattoni, direttore del Circuito Teatrale Regionale sardo.

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Si preannuncia una grande stagione di prosa e danza a Carbonia nell’anno 2020. 9 appuntamenti da non perdere dal 18 gennaio al 24 aprile nella splendida cornice del Teatro Centrale di piazza Roma. Il primo spettacolo sarà di carattere prettamente musicale con “Il Lago dei Cigni” della Compagnia Raffaele Paganini – Almatanz, con le straordinarie musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Al fine di presentare nel dettaglio il cartellone delle performance teatrali, musicali e di danza che caratterizzeranno la nuova stagione 2020, venerdì 3 gennaio, alle ore 11.00, nella sala riunioni della Torre Civica si svolgerà una conferenza stampa organizzata dal comune di Carbonia e dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna che si è recentemente aggiudicato la gara d’appalto indetta dall’Amministrazione comunale.

Alla conferenza saranno presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco, Paola Massidda e l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu. Il Cedac sarà rappresentato da Valeria Ciabattoni, direttore del Circuito Teatrale Regionale sardo.


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Domenica 20 gennaio, alle ore 20.45, al Teatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia, andrà in scena il “Gala di Danza”, secondo appuntamento della nuova stagione di prosa e danza 2019, che si è aperta ufficialmente domenica scorsa con lo spettacolo “Poker”. La rassegna è curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

«Il Gala di Danza è il secondo dei dieci eventi inseriti all’interno di un cartellone che prevede un’ampia gamma di performance che spaziano dalle divertenti commedie ai drammi moderni come le ingiustizie sociali e le storie degli “invisibili” che vivono nelle nostre città. Dopo il successo dello spettacolo di esordio, “Poker”, che ha visto al Teatro Centrale la presenza di 254 spettatori, domenica si replica con un evento all’insegna della grande danza e di coreografie altamente spettacolari», ha detto il sndaco Paola Massidda.

I solisti della compagnia di Daniele Cipriani saranno guidati dalla maître de ballet Stefania Di Cosmo.

Il “Gala di Danza” metterà in risalto una nuova generazione di ballerini con un programma mirato al recupero e alla valorizzazione del ricco repertorio italiano della seconda metà del Novecento.

Il programma prevede alcuni estratti delle coreografie più rappresentative di Amedeo Amodio: “Habanera” e il “Passo a due del fazzoletto”. I ballerini danzeranno sulle note della musica di Georges Bizet, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Claude Debussy, Léo Delibes, Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

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Sarà il “Gala di Danza” della Daniele Cipriani Entertainment il secondo appuntamento della nuova stagione di prosa e danza 2019, previsto per domenica 20 Gennaio alle ore 20.45 al Teatro Centrale di piazza Roma. La rassegna è curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

I solisti della compagnia di Daniele Cipriani (Alessandro Burini, Andrea Caleffi, Paola De Filippis, Umberto Desantis, Susanna Elviretti, Ilaria Grisanti, Marco Lo Presti, Francesco Moro, Davide Pietroniro e Madoka Sasaki) saranno guidati dalla maître de ballet Stefania Di Cosmo.

«Il Gala di Danza è il secondo dei dieci eventi inseriti all’interno di un cartellone che prevede un’ampia gamma di performance che spaziano dalle divertenti commedie ai drammi moderni come le ingiustizie sociali e le storie degli “invisibili” che vivono nelle nostre città. Dopo il successo dello spettacolo di esordio, “Poker”, che ha visto al Teatro Centrale la presenza di 254 spettatori, domenica si replica con un evento all’insegna della grande danza e di coreografie altamente spettacolari», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il “Gala di Danza” metterà in risalto una nuova generazione di ballerini con un programma mirato al recupero e alla valorizzazione del ricco repertorio italiano della seconda metà del Novecento.

Il programma prevede alcuni estratti delle coreografie più rappresentative di Amedeo Amodio: “Habanera” ed il “Passo a due del fazzoletto”. I ballerini danzeranno sulle note della musica di Georges Bizet, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Claude Debussy, Léo Delibes, Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

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Una magica atmosfera ieri sera al Teatro Centrale di Carbonia ha catturato il pubblico, facendolo evadere per quasi due ore dai problemi quotidiani, per assaporare il fantastico mondo delle fiabe, nel secondo appuntamento di “Carbonia 80”, rassegna curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. Una rivisitazione, a cura del coreografo Massimiliano Volpini, della celebre fiaba “Lo schiaccianoci” del grandissimo Pëtr Il’ič Čajkovskij, realizzata per la Compagnia “Il Balletto di Roma”, ambientata in un’immaginaria periferia metropolitana piuttosto che in una ricca casa borghese. Protagonisti senzatetto e ribelli: una comunità di invisibili, che da Babbo Natale, altro non desidera se non un pupazzo, quale simbolo dell’evasione da una vita disagiata, vissuta tra stenti, un pupazzo che riuscirà a superare le barriere che dividono la società in due parti, in virtù della speranza che possano farcela tutti.

Un atto, il primo andato in scena, che con la forza delle musiche e della danza ha evidenziato la voglia di riscatto da parte di chi lotta quotidianamente per non soccombere.

Un secondo atto decisamente più classico nei passi e nelle figure, ha fatto viaggiare tutti i presenti tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri e musiche che hanno spazzato via come per incanto la tristezza di una vita vissuta nell’ombra.

Quasi uno spaccato della vita reale che invita, in modo elegante e sottile, alla riflessione su un mondo da sempre spaccato a metà, su una parte di persone “invisibili” che non possiedono nulla, ma che trovano ancora la forza di sperare in un futuro migliore a cui tutti dovrebbero “lavorare” per puntare ad una vita dignitosa per tutti.

Nadia Pische

 

 

 

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Dopo il grande successo della prima serata di “Carbonia 80”, che domenica scorsa con lo spettacolo “Quasi Grazia” di Marcello Fois ha fatto registrare il tutto esaurito al botteghino, domani sera, sabato 13 gennaio, alle 20.45, va in scena al Teatro Centrale la performance intitolata “Lo Schiaccianoci”, nell’originale rilettura del coreografo Massimiliano Volpini per la Compagnia “Il Balletto di Roma”.
«“Carbonia 80” è il nome della nuova stagione di prosa e danza 2017-2018, voluta dall’Amministrazione comunale per festeggiare nel migliore dei modi l’ottantesimo compleanno della nostra città. La novità non è soltanto nel nome, ma nell’inserimento nel cartellone, accanto a compagnie e nomi di rilevanza nazionale, anche delle nostre compagnie locali che, a pieno titolo, sono chiamate a rappresentare lo spirito artistico ed i fermenti culturali della città di cui sono espressione», ha detto il sindaco Paola Massidda.
La rassegna, curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, prevede complessivamente otto appuntamenti.
L’appuntamento di domani sera, “Lo Schiaccianoci”, è ambientato nelle periferie metropolitane, dove sulle note evocative di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’atmosfera delle feste natalizie si diffonde tra i senzatetto e gli “invisibili”. Il dono di un misterioso benefattore, uno strano pupazzo, si trasformerà nel simbolo del riscatto e dell’abbattimento dell’antico muro che separa ricchezza e povertà.

 

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Il fascino di una moderna fiaba con “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij nell’originale versione del coreografo Massimiliano Volpini per il Balletto di Roma, che debutterà in prima regionale domani, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino, per l’inaugurazione della Stagione di Danza 2017-18 firmata CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

La festosa atmosfera natalizia illumina anche le periferie metropolitane – dove Clara e i suoi amici sognano di superare il muro che nasconde agli occhi dei più fortunati il dolore e la miseria degli “invisibili” e un pupazzo offerto in dono da un misterioso benefattore diventa l’emblema dell’uomo di successo, di “colui che ce l’ha fatta”. L’inedita rilettura di uno dei capolavori della storia del balletto – dopo la prima a Paulilatino – approderà giovedì 11 gennaio, alle 21.00, al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia e, infine, domenica 14 gennaio, alle 21.00, al Teatro Civico di Alghero (dove lunedì 15 gennaio il Balletto di Roma proporrà anche lo spettacolo “Home Alone” di Alessandro Sciarroni nella matinée per le scuole)

In tournée nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – “Lo Schiaccianoci” di Massimiliano Volpini (artista di fama internazionale, autore di coreografie per Roberto Bolle e per il Teatro alla Scala di Milano e importanti istituzioni, compagnie e festivals) trasporta la vicenda onirica – ispirata a “Schiaccianoci e il re dei topi” di E. T. A. Hoffmann – nella realtà contemporanea per affrontare la questione drammatica delle ingiustizie sociali in forma fantastica, con le avventure di Clara tra le meraviglie della città, mentre nel finale – come nella tradizione – spazio a «un viaggio tra le danze del mondo… un incanto che cancellerà per un attimo gli incubi grigi di una vita nell’ombra».

 

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Si alza il sipario sulla Stagione di Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto spettacoli in tournées nell’Isola tra gennaio e aprile tra classici balletti e intriganti coreografie contemporanee. Affascinanti e poetiche visioni d’autore – dalla magia di una fiaba sulle punte a “una storia d’amore mediterranea”, emozionanti racconti per quadri e raffinati intrecci fra danza, letteratura, musica e poesia nel segno dell’arte di Tersicore. Le stelle della danza illumineranno i palcoscenici della Sardegna – da Sassari a Cagliari, Paulilatino, Tempio Pausania, San Gavino Monreale, Carbonia e Alghero, Santa Teresa Gallura e Macomer, e ancora Ozieri e Sinnai.

Immortali capolavori – dallo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij al “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus – e creazioni orginali di coreografi contemporanei – da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti a “Odissey Ballet” di Mvula Sungani, dalle “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi a “Pulsazioni” di e con Ricky Bonavita, alle atmosfere da fiaba de “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – che reinventa anche lo “Schiaccianoci” – oltre ad “Amore Impossibile” di Kristian Cellini e “Just Joy” di Guido Tuveri ovvero le “New Dances of Italian Choreographers” tra la Sardegna e New York.

Sotto i riflettori étoiles come Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Emanuela Bianchini, Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano), Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov e i danzatori del Balletto Nazionale di Sofia, la compagnia del Balletto di Roma, lo Spellbound Contemporary Ballet e la Mvula Sungani Physical Dance, Alessandra Corona e i danzatori della newyorkese Alessandra Corona Performing Works, il Jas Art Ballet, la compagnia Excursus e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Ouverture, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – con “Lo Schiaccianoci” su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella versione del coreografo Massimiliano Volpini che “rilegge” uno dei capolavori della storia della danza per il Balletto di Roma, mettendo l’accento sul contrasto tra ricchezza e povertà e trasportando la vicenda nelle periferie metropolitane. Il sogno di Clara – e dei suoi amici – è varcare il muro che nasconde la povertà e il dolore degli “invisibili” per conquistare un futuro migliore, mentre il dono di un misterioso benefattore diventa il simbolo di “colui che ce l’ha fatta” e ha saputo conquistare il successo e la ricchezza. Tra scontri di strada e disordini (invece della battaglia contro il re dei topi dell’originale, ispirato al racconto di E. T. A. Hoffmann) la fanciulla riuscirà a varcare il confine tra due mondi e vivere una meravigliosa avventura. Nel finale un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri cancellerà per un attimo – come per incantesimo – gli incubi di un’esistenza nell’ombra.
Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma – dopo la prima a Paulilatino – sarà giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia e infine concluderà la tournée domenica 14 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero che l’indomani – lunedì 15 gennaio – ospiterà anche una matinée per le scuole con lo spettacolo multimediale “Home Alone” ideato da Alessandro Sciarroni.

Viaggio lungo le sponde del “mare nostrum” con “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, in scena in prima regionale venerdì 19 gennaio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari mentre sabato 20 gennaio alle 21.00 e domenica 21 gennaio alle 17.00 inaugurerà la Stagione di Danza 2017-18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Un’opera immaginifica e poetica, di grande forza evocativa, ispirata alle culture dei popoli che si affacciano sulle rive del Mediterraneo in un alternarsi di momenti “corali” e duetti che mettono in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. Focus su due figure maschili – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che si incontrano e si scontrano, in emozionanti sequenze in cui la danza rappresenta la guerra e la pace, l’eterno conflitto tra Eros e Thanatos che solo si ricompone nell’armonia del cosmo.

Sulle tracce della storia e delle emozioni, il fortunato spettacolo di Mauro Bigonzetti – creato nel 1993 per il Balletto di Toscana e reiventato nel 2008 per il Teatro alla Scala di Milano – rinasce 25 anni dopo con i danzatori e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una coreografia ormai “classica” – sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei” – per un tema di forte attualità in un’epoca segnata dagli scontri di civiltà tra Oriente e Occidente.

S’intitola “Pulsazioni” la coreografia creata e interpretata da Ricky Bonavita (che firma anche la regia assieme a Ugo Bentivegna) con i danzatori della compagnia Excursus – in programma giovedì 15 febbraio alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, venerdì 16 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. L’artista s’ispira a immortali capolavori per tradurli in suggestive geometrie di corpi in movimento e raccontare attraverso la danza il «viaggio emozionale ed onirico compiuto da un attore/lettore assetato di bellezza». Tra romantici accenti riecheggiano le parole dei poeti, in una curiosa sinestesia in cui le metafore e il ritmo dei versi si fondono alle melodie tra passaggi virtuosistici e ricchi di pathos, in un non casuale gioco di accostamenti e contrasti, per diventare azione coreutica. Sotto i riflettori Enrica Felici, Francesca Schipani, Yari Molinari, Emiliano Perazzini con Ugo Bentivegna e lo stesso Ricky Bonavita sulle note di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Sergej Rachmaninov e Claude Debussy in una scenografia che evoca le pagine scritte a sottolineare l’intreccio fra danza, musica e poesia.

Il fascino di una moderna fiaba per “Il mantello di pelle di drago” – originale balletto firmato da Massimiliano Volpini e interpretato dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano del Teatro alla Scala di Milano e ai danzatori del Jas Art Ballet – in cartellone venerdì 16 febbbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, sabato 17 febbraio alle 21.00 e domenica 18 febbraio alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 19 febbraio alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero. In una grotta magica gli elfi creano il prezioso manto che una dama misteriosa – fata o regina – porterà in con sé in un lungo viaggio alla ricerca delle anime pure «le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatti». Un’intrigante narrazione per quadri liberamente ispirata al ricco patrimonio delle novelle popolar,i tra elementi fantastici e soprannaturali, senza dimenticare gli insegnamenti etici e morali che caratterizzano ogni percorso di iniziazione e crescita, insieme alla fondamentale distinzione tra il bene e del male.

Una trama fantastica per una coreografia che fonde l’eleganza della danza classica alla libertà e l’espressività della danza contemporanea nella caratterizzazione dei personaggi – dalla Fata Regina ad un essere demoniaco, dal capo degli Elfi a Celestina – per condurre gli spettatori in un mondo inventato tra vita e sogno.

«Una storia d’amore mediterranea» con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani – venerdì 23 febbraio alle 21 a San Gavino Monreale, sabato 24 febbraio alle 21 a Macomer, poi domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine – martedì 27 febbraio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia. Un’originale e moderna rilettura del poema omerico, interpretata dall’étoile Emanuela Bianchini e dai ballerini della Mvula Sungani Physical Dance, in cui la misteriosa autrice dei versi è una donna donna in attesa del ritorno dell’amato, intenta a fantasticare sulle peripezie del viaggio e sui fatidici incontri con dèe e regine, maghe e principesse. Se le figure femminili rappresentano altrettante proiezioni della poetessa, in tutte le sfaccettature di una relazione amorosa – secondo un’ipotesi sostenuta da letterati e studiosi come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock – «il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro». Tra musiche tradizionali e brani originali eseguiti dal vivo da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, la narrazione procede con taglio quasi cinematografico, in un riuscito amalgama tra danza e arti marziali, acrobazie circensi e folklore.

Tra i capolavori della storia del balletto – il “Don Chisciotte” ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes su musiche di Ludwig Minkus sbarca nell’Isola – venerdì 9 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari e sabato 10 marzo alle 21 e domenica 11 marzo alle 17 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari nella versione del Balletto Nazionale di Sofia. Le (dis)avventure dell’hidalgo si intrecciano alla storia d’amore tra la bella Kitri e un giovane barbiere, costretti a fuggire perché il padre di lei vorrebbe darla in sposa ad un ricco signore. Tra le allegre danze di una festa paesana, uno spettacolo di marionette e l’epica battaglia contro i mulini a vento, e ancora fughe e inseguimenti, sfide e duelli, i due innamorati potranno infine convolare a nozze mentre Don Chisciotte riprenderà il suo viaggio con il fido Sancho Panza. Il balletto in un prologo e quattro atti con le coreografie di Vakhtang Chabukiani – ispirate alle fortunate mises en scène di Marius Petipa e Alexander Gorsky – sarà interpretato da Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov (nei ruoli principali) accanto al corpo di ballo della storica compagnia che accosta la rivisitazione dei classici alle opere di coreografi contemporanei.

Nel “Don Chisciotte” del Balletto di Sofia si fondono mirabilmente la perfezione della danza classica e le suggestioni della colonna sonora, nella magia senza tempo di un racconto sulle punte capace di incantare grandi e piccini.

Ritratto d’artista tra luci e ombre con “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi – mercoledì 4 aprile alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, giovedì 5 aprile alle 2.00 al Teatro del Carmine di Tempio, poi sabato 7 aprile alle 21 e domenica 8 aprile alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 9 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura. Sulle note di celebri partiture del compositore pesarese, i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet (Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini) daranno corpo alle inquietudini e ai fantasmi, ripercorrendo la vita del maestro, uomo dai molteplici talenti e dalle differenti passioni. «La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, ed ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni» racconta il coreografo, ammaliato da quella “follia organizzata” fatta di «intensità, caos puro, smarrimento, fuga» da cui scaturiscono «opere musicali di una grazia assoluta ed eterna». Nel segno della bellezza – e del mal di vivere – “Rossini Ouvertures” è un omaggio al genio del grande compositore, e insieme un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, un sublime e semplice atto d’amore.

Suggellerà la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC un duplice appuntamento – mercoledì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Civico di Sinnai e venerdì 20 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura – con le “New Dances of Italian Choreographers” a cura dell’ Alessandra Corona Performing Works di New York. “Amore Impossibile” di Kristian Cellini – si ispira a “La signora delle camelie” per descrivere attraverso la danza la forza di un sentimento eterno, capace di sfidare la malattia perfino la morte, con la voce narrante di Fulvio Della Volta e le musiche originali di Thomas Lentakis accanto a brani classici e al pathos delle opere di Fryderyk Chopin. “Just Joy” di Guido Tuveri celebra le diverse stagioni dell’esistenza e rievoca le atmosfere delle feste paesane in Sardegna, terra natìa del danzatore e coreografo (e della stessa Alessandra Corona), attraverso le canzoni di Elena Ledda. Tra modernità e radici, vita e arte, le due pièces interpretate da Alessandra Corona con James Johnson, Maria Vittoria Villa, Dannon O’Brien, Nicholas Montero, Michael Bishop e Cassandra Orefice tracciano un ideale ponte tra l’Isola e gli Stati Uniti, attraverso gli echi di una civiltà ancestrale e la rivisitazione in chiave contemporanea di un tema universale come l’amore.

La Stagione di Danza 2017-18 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Sassari, Carbonia, Macomer, Ozieri, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura e Tempio Pausania, della Fondazione Meta di Alghero e dell’Unione dei Comuni del Guilcier, in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.