22 November, 2024
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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha annunciato oggi a Strasburgo che la co-produzione di Islanda/Francia/Ucraina ha vinto il 12° Premio LUX.

Il presidente Antonio Tajani si è congratulato con i tre finalisti e ha dichiarato: «Sono particolarmente orgoglioso di questa nostra competizione cinematografica che dal 2007 è dedicata a film di produzione europea e incentrati su temi fondamentali per la nostra Unione: universalità dei valori europei, integrazione e tolleranza, difesa della diversità culturale. Assegnare il Premio LUX non è mai stato difficile come quest’anno. Le proposte in gara sono risultate davvero straordinarie, sia in termini di originalità che di attualità delle tematiche trattate. I film finalisti affrontano tre tematiche chiave per il futuro dell’Europa: i rischi legati ai nazionalismi estremi, l’urgenza di agire per preservare l’ambiente e la necessità di trovare risposte coerenti e coese alla questione migratoria. Diversi per genere e argomento, questi film hanno però un importante punto in comune: mostrano storie di donne forti e determinate a cambiare le cose. Vorrei ringraziare in nome del Parlamento europeo i registi e gli autori presenti, così come tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei film e al successo di questa edizione del Premio LUX. Mostrandoci nuovi e personali punti di vista su questa nostra Europa – ha concluso Antonio Tajani -, portate un contributo importante al dibattito politico che quotidianamente si svolge in questa istituzione.»

“Woman at war” (Kona fer í stríð) del regista islandese Benedikt Erlingsson è allo stesso tempo un film politico, una saga femminista e una favola, che narra la storia di una donna, insegnante di musica, che vive una doppia vita da appassionata attivista ambientale. La protagonista vede le sue convinzioni politiche messe in discussione quando i suoi progetti di adozione di un bambino diventano realtà. 

Gli altri due film finalisti per il Premio LUX 2018 sono “L’altro lato di ogni cosa” di Mila Turajlic e Styx di Wolfgang Fischer (Germania/Austria) 

Mercoledì 14 novembre alle 15.00, a Strasburgo, si terrà una conferenza stampa con la vicepresidente del Parlamento europeo Evelyne Gebhardt (S&D, DE), la presidente della commissione per la cultura Petra Kammerevert (S&D, DE) e i registi dei tre film.

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Una delegazione della commissione Cultura e una della Commissione per i Problemi economici e monetari saranno a Roma fino a domani 31 ottobre per una doppia visita istituzionale programmata da mesi. Mercoledì mattina si terranno due conferenze stampa nell’Ufficio di Collegamento del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre 149.

La delegazione della Commissione Cultura, guidata dalla socialdemocratica tedesca Petra Kammerevert, e di cui faranno parte anche gli eurodeputati italiani Silvia Costa, Stefano Maullu e Luigi Morgano, giunge in Italia per fare il punto, tra le altre cose, su come si è sviluppato ‘2018 Anno europeo del Patrimonio culturale’. A questo fine previsti incontri con il vicesindaco di Roma Luca Bergamo e con Antonio Lampis, Direttore generale musei presso il ministero dei Beni e delle Attività Culturali.  

La visita della delegazione della Commissione Economica, guidata da Roberto Gualtieri e con la partecipazione anche di Andrea Cozzolino, Giuseppe Ferrandino, Luigi Morgano, Marco Valli e Marco Zanni, fa seguito all’omologa missione realizzata a febbraio a Parigi e si inserisce nella normale attività di confronto con le istituzioni economiche dei paesi UE. Tra gli incontri previsti, anche un colloquio con il ministro dell’Economia Giovanni Tria e con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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Una delegazione della commissione Cultura ed una della commissione per i Problemi economici e monetari saranno a Roma dal 29 al 31 ottobre per una doppia visita istituzionale programmata da mesi. Mercoledì mattina si terranno due conferenze stampa nell’Ufficio di Collegamento del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre 149.

La delegazione dellacommissione Cultura, guidata dalla socialdemocratica tedesca Petra Kammerevert, e di cui faranno parte anche gli eurodeputati italiani Silvia Costa, Stefano Maullu e Luigi Morgano, giunge in Italia per fare il punto, tra le altre cose, su come si è sviluppato ‘2018 Anno europeo del Patrimonio culturale’. A questo fine previsti incontri con il vicesindaco di Roma Luca Bergamo e con Antonio Lampis, Direttore generale musei presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali.  

La visita della delegazione della commissione Economica, guidata da Roberto Gualtieri e con la partecipazione anche di Andrea Cozzolino, Giuseppe Ferrandino, Luigi Morgano, Marco Valli e Marco Zanni, fa seguito all’omologa missione realizzata a febbraio a Parigi e si inserisce nella normale attività di confronto con le istituzioni economiche dei paesi UE. Tra gli incontri previsti, anche un colloquio con il ministro dell’economia Giovanni Tria e con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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Secondo una risoluzione approvata oggi, la nuova iniziativa del Corpo Europeo di Solidarietà (CES), che mira a creare 100mila opportunità di volontariato e di lavoro per i giovani, necessita di fondi e legislazione adeguati. I deputati sostengono, infatti, che il suo finanziamento non deve avvenire a spese di Erasmus+ o di altri programmi UE.

«Il Corpo Europeo di Solidarietà ha bisogno di nuovi fondi; (…) Il suo finanziamento non dovrebbe avvenire a spese dei programmi esistenti – ha dichiarato il presidente della commissione Cultura e istruzione, Petra Kammerevert (S&D, DE), nel corso del dibattito di lunedì a Strasburgo con il commissario Tibor Navracsics -. Dobbiamo inoltre far sì che gli impieghi regolari non siano sostituiti da quelli a basso costo.»

I deputati hanno poi esortato la Commissione europea a tener conto del grande interesse suscitato dall’annuncio del CES. Più di 20 mila giovani si sono registrati in occasione del lancio del nuovo sito web a dicembre 2016. Il numero di volontariati o offerte di lavoro rese disponibili attraverso l’iniziativa del CES dovrebbe rispettare l’interesse mostrato per evitare frustrazione tra i giovani che fanno domanda.

I deputati hanno chiesto alla Commissione, infine, di spiegare come possa l’iniziativa del CES rafforzare, piuttosto che duplicare, i programmi di volontariato di successo già esistenti e in che maniera verranno riconosciute le competenze formali e informali acquisite attraverso tali programmi.

La Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa a maggio, a seguito della comunicazione sul Corpo Europeo di Solidarietà presentata nel dicembre 2016. 

L’iniziativa per il Corpo Europeo di Solidarietà (CES) è stata annunciata dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker nel settembre 2016. La Commissione ha pubblicato una Comunicazione nel dicembre 2016 stabilendone i principi, i criteri di adesione e il calendario per la piena implementazione dell’iniziativa.

Il CES sosterrà i giovani tra i 17 e i 30 anni che svolgono servizi di volontariato da due a dodici mesi nel loro Paese o all’estero. Porterà avanti due filoni complementari: quello del volontariato e quello occupazionale, includendo un’ampia gamma di attività come istruzione e attività giovanili, salute, integrazione sociale e lavorativa, assistenza nella fornitura di prodotti alimentari e non alimentari, costruzione di rifugi, edilizia, ristrutturazione e gestione, accoglienza, supporto e integrazione di migranti e rifugiati, riconciliazione post-conflitto, protezione dell’ambiente e conservazione della natura.

La prima fase, secondo quanto comunicato dalla Commissione, dovrebbe includere l’uso di programmi e risorse già esistenti: Erasmus+ (58 milioni di euro), Programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) (14,2 milioni di euro), programma LIFE (2 milioni di euro), L’Europa per i cittadini (3,5 milioni di euro l’anno a partire dal 2018), il Fondo asilo e integrazione e il Fondo europeo di sviluppo regionale (1 milione di euro), il Fondo europeo per lo sviluppo agricolo e rurale (1,3 milioni di euro dal bilancio 2016 e fino a 0,5 milioni di euro dal bilancio 2017) e il Programma per la salute (60 mila euro).