24 November, 2024
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A meno di due settimane dal riconoscimento ufficiale dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, la Giunta Pigliaru ha approvato pochi giorni fa una delibera, proposta dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, che finanzia con 100mila euro il programma di avviamento delle Organizzazioni interprofessionali. In Sardegna opera l’Oilos, un’associazione senza scopo di lucro, composta dai rappresentanti delle attività economiche connesse alla produzione del latte ovino ed alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari; costituita ufficialmente il 22 dicembre 2016 è stata appunto riconosciuta con decreto del ministro Gian Marco Centinaio il 10 dicembre scorso.

«L’Oilos rappresenta una quota significativa delle attività economiche del settore all’interno della circoscrizione economica Sardegna nella quale intende operare– spiega Pier Luigi Caria –, ed è chiamata a svolgere un ruolo determinante per il miglioramento delle relazioni e dell’equilibrio di mercato, con lo scopo di rafforzare la posizione competitiva del sistema produttivo territoriale nel settore lattiero caseario ovino, attraverso l’uso di strumenti atti a favorire il dialogo, il coordinamento e la cooperazione tra i diversi soggetti della filiera. Alla luce di questo importante risultato in termini di aggregazione della filiera – conclude Pier Luigi Caria -, la Giunta regionale ha definito un regime di aiuti per l’avviamento a favore delle organizzazioni interprofessionali riconosciute così da favorire un maggiore governo del comparto e assicurare più tutela agli anelli più deboli della filiera, in questo caso i pastori.»

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L’Agenzia regionale Laore Sardegna ha firmato ieri il trasferimento del quarto acconto, da 2milioni 936mila 637,33euro, verso l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras) per le prestazioni di assistenza tecnica svolte da veterinari ed agronomi nelle aziende zootecniche sarde. Gli ultimi 400mila euro, su un totale per il 2018 di 13 milioni 800mila previsto dalla convenzione tra Laore e Aras, saranno erogati una volta completati i controlli generali sulle rendicontazioni relative alle prestazioni svolte.

«Questo importante aggiornamento sul piano finanziario e sul contesto generale della vertenza Aras – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – arriva a 24 ore dall’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge, proposta dalla Giunta, che prevede l’ingresso del personale dell’Associazione nella pianta organica di Laore Sardegna. Le nuove risorse, messe in disponibilità grazie a un lavoro straordinario degli uffici di Laore coordinati dal Direttore Generale Maria Ibba, serviranno ai commissari liquidatori nominati dal Tribunale di Cagliari per rimettere in moto i pagamenti delle buste paga dei dipendenti che, da mesi, attendono le dovute retribuzioni rallentate purtroppo dallo stato di crisi e di dissesto economico in cui è precipitata Aras.»

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«L’approvazione della legge che prevede il passaggio di 227 lavoratori dell’Aras all’interno dell’Agenzia Laore è un grande risultato. Abbiamo raggiunto una soluzione molto positiva con la quale diamo attuazione alla legge 3 del 2009 ed assicuriamo una migliore organizzazione del servizio di assistenza alle aziende zootecniche. Non è stata una partita semplice da gestire ma abbiamo raggiunto l’obiettivo auspicato.»

Lo hanno detto gli assessori degli Affari Generali e dell’Agricoltura Filippo Spanu e Pier Luigi Caria intervenuti in Consiglio regionale in occasione dell’approvazione del testo.

Gli assessori Spanu e Caria hanno ringraziato coloro «che hanno lavorato per raggiungere l’importante traguardo sulla base di una leale collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti».

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Potrebbe approdare già questo pomeriggio in Aula, con la procedura d’urgenza prevista dall’articolo 102 del Regolamento interno, il disegno di legge della Giunta regionale sulla stabilizzazione dei lavoratori dell’Aras. Lo deciderà la  Conferenza dei capigruppo.

«Dopo un lungo confronto con il Governo è finalmente arrivato il via libera per il passaggio dei lavoratori Aras al sistema Regione – ha detto l’assessore dell’agricoltura Pier Luigi Caria sentito questa mattina in audizione dalla Commissione Attività Produttive – la Giunta ha immediatamente approvato il disegno di legge che consentirà di stabilizzare 252 lavoratori. Di questi, 227 (già individuati dalla legge 3 del 2009) saranno assunti attraverso una selezione per titoli. Altri 25 posti saranno invece ricoperti attraverso un concorso aperto a tutti. Credo che sia stato il miglior risultato possibile nel pieno rispetto delle indicazioni del Consiglio.»

In mattinata la Quinta Commissione presieduta da Luigi Lotto ha dato il parere favorevole allo schema di ripartizioni dei fondi ai Consorzi di Bonifica. La somma stanziata è di 28,9 milioni di euro, la stessa dello scorso anno.

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Questa mattina il Comitato contro la società di progettazione regionale, autore di un appello pubblico che ha raccolto in pochi giorni oltre duecento adesioni tra ingegneri, architetti, geologi, geometri e tanti altri professionisti che operano nel settore dei lavori pubblici in tutta la Sardegna, è stato convocato ad un tavolo di confronto con il vicepresidente della Giunta regionale Raffaele Paci, gli assessori dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini ed dell’Agricoltura Pier Luigi Caria ed il loro staff.

Erano presenti per il Comitato il coordinatore Giorgio Angius, accompagnato da Noemi Migliavacca ed Alessia Vargiu, per un incontro che è durato due ore, dando la possibilità alle parti di approfondire le modifiche alla delibera di costituzione di Infrastrutture di Sardegna, che oggi pomeriggio approda in Giunta per la quarta volta.

Questo iter così incerto, insieme alla novità di oggi rappresentata dal ritiro del Piano Industriale dagli allegati alla delibera, dimostra chiaramente la scarso convincimento della stessa Giunta su un percorso che il nostro Comitato ha sempre definito sciagurato.

Pur ringraziando la Giunta per l’attenzione dimostrata, il Comitato ribadisce la propria contrarietà ad una società che neanche nelle intenzioni della Giunta potrà essere operativa in tempi brevi, mancando infatti di un Piano Industriale che indichi su quali opere pubbliche andrebbe ad agire e con quali risorse si dovrebbe reggere dopo un primo contributo pubblico.

«Una società pubblica che ricopre sia il ruolo del committente controllore, che quello del progettista da controllare, viola qualsiasi principio di buona amministrazione», ha ricordato Noemi Migliavacca, ingegnere ed architetto. «Il comitato ribadisce il proprio NO a questa società: la regione pensi a potenziare gli uffici tecnici pubblici per gli indifferibili compiti di natura procedurale e di controllo a loro assegnati, lasciando al mondo delle libere professioni le progettazioni e le attività connesse», ha detto Alessia Vargiu, ingegnere idraulico. «Infrastrutture di Sardegna, che ha nel suo statuto tutte le attività di engineering, dalle progettazioni ai collaudi, di ogni tipo di opera pubblica – ha riferito nel corso della riunione il coordinatore ed ingegnere Giorgio Angius – è un cannone puntato contro le libere professioni, perché le basterebbe in futuro una singola delibera di Giunta per acquisire tutte le progettazioni di interi ambiti, dalle sistemazioni idrauliche alle strade, lasciando di fatto senza lavoro decine di studi professionali in Sardegna, che oggi lavorano in un mercato libero, offrendo ottimi servizi a costi molto minori rispetto agli uffici tecnici pubblici».

La Giunta regionale ha espresso oggi la volontà a limitare il campo d’azione a singole importanti opere, ma lo statuto di Infrastrutture di Sardegna non riporta questa limitazione. Il Comitato ha invitato la Giunta a ritirare la delibera ed eventualmente a riproporla con radicali modifiche: limitando la sua attività ai soli aspetti procedurali e di controllo, limitandola ad una singola opera di importo superiore a 50.000.000 di euro e prevedendo la sua liquidazione alla fine di quel singolo lavoro.

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È stata pubblicata sul sito www.sardegnaagricoltura.it la graduatoria definitiva degli assegnatari per il secondo bando del progetto “Terra ai giovani” in cui la Giunta ha deciso di affidare agli under 41 anni, in affitto agevolato per 15 anni (eventualmente rinnovabile una sola volta), ben 15 lotti di proprietà regionali incolte o abbandonate, per un totale di circa 650 ettari. La firma dei contratti, fra Regione e assegnatari, è prevista a Cagliari per i primi giorni del prossimo gennaio. I territori interessati dal bando si trovano ad Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor. Per questo secondo bando erano pervenute negli uffici dell’Agenzia Laore Sardegna (incaricata di seguire il progetto) 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128, mentre il totale delle superfici messe a disposizione dei giovani sardi è di circa 1.300 ettari.

“Con la chiusura della graduatoria su Terra ai giovani – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, raggiungiamo un nuovo importante traguardo nel progetto di legislatura messo in campo dall’Esecutivo Pigliaru per dare in affitto ai ragazzi sardi le terre regionali incolte. Con gli uffici di Assessorato e Laore stiamo lavorando per individuare altre proprietà abbandonate così da poter lanciare un terzo bando”.

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La Giunta regionale ha approvato la Pianificazione operativa delle procedure di gara della Centrale Regionale di Committenza, che ha analizzato il censimento del fabbisogno delle Amministrazioni aggiudicatrici e realizzato il report sull’attuazione della Pianificazione operativa relativa al 2018. 

Via libera al progetto “Rete Metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città”, firmato ieri dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci a Sassari. Si tratta del 15° progetto chiuso all’interno della programmazione territoriale della Regione, finanziato con 75 milioni di euro per 90 progetti per 8 Comuni (Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria) e 228mila abitanti e approvato oggi prima in Cabina di regia e poi in Giunta. Il progetto punta a valorizzare le peculiarità di ciascun protagonista riducendo le differenze e puntando sulle sinergie: il Nord-Ovest della Sardegna viene così ridisegnato e riorganizzato come un’unica, grande, città intelligente, puntando sulla rete e mettendo a sistema politiche, progetti e iniziative, potenziando fortemente i servizi e favorendo innovazione sociale e sviluppo competitivo, e coinvolgendo i protagonisti del mondo istituzionale e economico-sociale nella gestione delle politiche e dei servizi per il territorio. Turismo, ambiente, cultura, qualità della vita, sono le principali azioni in cui si articola.

Riguarda l’alta formazione la prima delle due proposte dell’assessora Virginia Mura che suddivide in due fasi distinte l’attuazione del Programma di Alta Formazione Master and Back. Si inizia con la pubblicazione, da parte di ASPAL, dell’avviso ‘Alta Formazione’ per il riconoscimento delle borse di studio per giovani laureati. Queste consistono in una somma forfettaria, a fondo perduto in base all’ISEE del nucleo familiare di appartenenza, destinata alla copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio e al rimborso delle spese di iscrizione a percorsi formativi post laurem, al di fuori del territorio regionale. La seconda fase prevede la predisposizione e pubblicazione, a cura di SFIRS, di un ‘Avviso prestiti’, a valere sullo strumento finanziario Fondo Alta Formazione, a favore degli ammessi in graduatoria.

La seconda delibera riconosce come Circolo degli emigrati sardi, a norma della legge regionale 7 del 1991, l’associazione culturale sarda statunitense “Great Lakes Sardegna Club”, con sede a Shelby Township, nello Stato del Michigan.

Per lo sviluppo del Cinema in Sardegna la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha approvato la ripartizione delle risorse per 2 milioni 240mila euro, da destinare alle opere ritenute meritevoli dalla commissione Cinema, che ha valutato i progetti pervenuti entro la data del 2 luglio 2018. I finanziamenti sono così ripartiti: 134mila euro vengono destinati allo sviluppo di sceneggiature per la produzione di lungometraggi di interesse regionale; mentre per le produzione di cortometraggi (di interesse regionale) sono previsti 81mila euro in favore di persone fisiche; i cortometraggi di ditte individuali o Società sono finanziati con 325mila euro, mentre con 5mila euro si finanzia la diffusione e distribuzione delle opere; per la coproduzione di opere prime sono stanziati 550mila euro. Infine, 1 milione di 145mila euro vanno a finanziare la coproduzione di lungometraggi.

Sempre su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena è stato approvato, in via definitiva, il finanziamento di 1 milione 500mila euro per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

Su proposta dell’assessorato dell’Industria, di concerto con l’assessorato della Programmazione, la Giunta ha approvato una riapertura selettiva dei termini per usufruire dello strumento denominato “Contratto di Investimento”, destinato ai grandi investimenti industriali compresi tra i 5 ed i 20 milioni di euro. L’avviso sarà destinato alle imprese che intendano proporre un programma di rilancio di stabilimenti chiusi, o programmi di investimento alternativi nelle stesse aree, per i quali è garantito il riassorbimento di tutto o di una parte del personale. La dotazione finanziaria proviene da economie delle risorse già programmate nell’ambito del POR FESR Sardegna 2014-2020.

Come proposto dall’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato l’aggiornamento del Nomenclatore tariffario regionale della specialistica ambulatoriale, in esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 4902/2018.

Sono state adottate le Linee di Indirizzo per la comunicazione del rischio ambientale per la salute, come previsto dal Piano Regionale di Prevenzione. Approvato, infine, il Progetto formativo di livello regionale per la rete del risk management e dei referenti delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobicoresistenza relativo al biennio 2018-2019.

Decorso il termine di pubblicazione ed acquisite le osservazioni pervenute, la Giunta ha approvato in via preliminare il nuovo Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi. Il Piano, che è rimasto consultabile su SardegnaParteciPA dal 31 agosto al 13 dicembre, verrà inviato alla competente commissione consiliare per il proseguimento dell’iter.

Prorogata la procedura di VIA per l’impianto mobile modulare per il trattamento delle acque della falda dell’area Alcoa Trasformazioni s.r.l., a Portoscuso. Non sarà assoggettato a ulteriore proceduta di VIA il progetto di ripascimento della spiaggia grande di Cala del Faro a Porto Cervo. Approvata l’intesa con la Capitaneria di Porto di Olbia sul Piano di gestione dei rifiuti di porto di Costa Corallina, a Olbia, e di Marina di Ottiolu, a Budoni, in attuazione della direttiva europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico.

Nell’attesa dell’aggiornamento dei relativi piani di gestione da parte degli enti locali interessati, sono state approvate le misure di conservazione relative a 8 SIC, all’interno della Rete Natura 2000, i cui piani di gestione non risultano adeguati alle richieste della Commissione Europea. Si tratta degli stagni di Mistras di Oristano, di Sale ‘e Porcus, di Santa Giusta; dell’Isola di Mal di Ventre e Catalano, della Media Valle del Tirso e Altopiano di Abbasanta – Rio Siddu, di San Giovanni di Sinis, della Foresta di Monte Arcosu e infine delle colline di Monte Mannu e Monte Ladu. Giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del primo lotto dell’appalto per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di bonifica del bacino portuale e dragaggio dei fondali antistanti la banchina est nel porto industriale di Portovesme, condizionato al rispetto di prescrizioni con l’implementazione di un piano di indagini e monitoraggi ambientali, a tutela dell’area costiera di Punta S’Aliga, a Portoscuso.

In tema di patrimonio forestale della Regione, infine, è stata attestata la non funzionalità, rispetto alle attività dell’Agenzia Forestas, di un primo primo elenco di beni immobili relativo al Complesso Forestale del Marganai.

La Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, ha deliberato di concedere il nulla osta all’immediata esecutività della delibera 105 dell’Amministratore unico di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), autorizzando l’esercizio provvisorio per il periodo 1 gennaio-28 febbraio 2019. Via libera anche alla prima variazione di bilancio di previsione finanziario 2018/2020, al bilancio di previsione di cassa 2018 e bilancio finanziario gestionale di Enas.

Su proposta dell’assessore Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato oggi tre delibere per il mondo delle campagne. Il primo provvedimento ha licenziato il disciplinare di attuazione sulla “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionale avversità atmosferica degli eventi verificatisi da maggio a novembre 2018 nell’intero territorio della Regione Sardegna”. L’intensità dell’aiuto è fissata nella misura dell’80%, elevata al 90% nelle zone soggette a vincoli naturali, dei costi ammessi per compensare le perdite di reddito causate dalla distruzione delle produzioni. Possono presentare domanda le Piccole e medie imprese che abbiano subito un danno accertato superiore al 30% della produzione media annua, calcolata sulla base della produzione dei tre anni precedenti. La Giunta, con delibera della scorsa settimana, ha già messo in disponibilità una prima tranche di risorse da 2milioni 997mila 594euro.

L’Esecutivo ha inoltre aggiornato la composizione della Commissione tecnico-scientifica per l’Agrobiodiversità, nominata con la deliberazione n. 48/28 del 2.10.2018, nominando Maurilio Petretto quale rappresentante ed espressione dei comitati o delle associazioni che si occupano di biodiversità, in sostituzione del dimissionario Francesco Mascia.

Ultima delibera riguarda l’approvazione della ventesima variazione del bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia regionale Agris Sardegna.

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Si chiude con un finale positivo la complessa vertenza dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che da quasi 10 anni non trovava soluzione. Mesi di duro lavoro degli assessorati regionali del Personale e dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna hanno portato a individuare le soluzioni, presentate e poi accolte dai ministeri della Funzione Pubblica, di Economia e Finanze, Affari regionali e Politiche agricole, che da un lato hanno consentito di salvare le numerose competenze professionali e dall’altro le prestazioni svolte nell’assistenza sulla Misura 14 del Benessere degli animali a favore delle aziende zootecniche sarde. Gli ultimi importanti sviluppi della vicenda ARAS sono stati illustrati oggi, in una conferenza stampa convocata a Villa Devoto a Cagliari. Insieme agli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria, erano presenti i direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

Per i 227 lavoratori, in buona parte veterinari e agronomi, è prevista una procedura di selezione riservata per l’ingresso in Laore. Gli altri 25 lavoratori non contemplati dalla legge 3 del 2009, cioè il personale entrato in ARAS dopo il 2006, dovranno sostenere un concorso con evidenza pubblica in cui saranno riconosciute le esperienze maturare in questi anni nell’Associazione allevatori.

Incassato il via libera da parte dei ministeri, domani sarà presentato in Consiglio regionale un Disegno di legge, già approvato oggi in Giunta, che prevede la chiusura dell’iter. A questo punto, se il Governo non dovesse muovere obiezioni alla nuova norma entro 60 giorni, l’Agenzia Laore darà subito avvio alla modifica della pianta organica e alle procedure di reclutamento dei lavoratori in transito da ARAS.

Dai quasi 14milioni di euro destinati ogni anno a Laore, per sostenere la convenzione con ARAS, si passerà a una spesa di circa 11milioni e 600mila euro con cui sarà coperto il fabbisogno finanziario per lo svolgimento delle attività nelle aziende zootecniche.

«Il Governo – ha spiegato l’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu – ha ritenuto percorribile la nostra proposta di inserire tutta la forza lavoro di ARAS in Laore poiché, dati alla mano, abbiamo dimostrato che spenderemo significativamente di meno rispetto a quanto avvenuto sinora, con la convezione firmata tra Regione e Associazione privata. Per il futuro inoltre, grazie alla legge che sarà discussa domani in Consiglio regionale, tutte le attività di assistenza alle aziende agricole saranno svolte da Laore con servizi internalizzati. Il risultato di oggi – ha concluso Filippo Spanu – è frutto di un proficuo lavoro di squadra portato avanti con il prezioso contributo degli uffici regionali e sui cui c’è stato il pieno avvallo da parte dei tecnici dei Ministeri. A loro e a tutti quelli, come il senatore Emiliano Fenu, che hanno contribuito per il conseguimento di questo straordinario traguardo va il mio più sincero ringraziamento.»

«Abbiamo raggiunto un risultato che non era scontato, dopo anni di mancate soluzioni. Abbiamo mantenuto l’impegno assunto con lavoratori, imprese, associazioni di categoria e Consiglio regionale.»

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Mettiamo finalmente in sicurezza il sistema dell’Agricoltura, in particolare la Misura del Benessere animale che per le aziende zootecniche sarde vale ogni anno circa 40milioni di euro. Abbiamo inoltre salvato tutti i dipendenti, in un contesto in cui l’ARAS stava aprendo le procedure di liquidazione e su cui, nel rigoroso rispetto dei ruoli, abbiamo presentato una istanza al Tribunale di Cagliari affinché nominasse dei nuovi Commissari liquidatori. La decisione celere assunta dal Tribunale ha contribuito in maniera determinante a rimettere in carreggiata una macchina che aveva sbandato in modo forte e su cui ancora si deve fare tanto in termini di risanamento finanziario e riequilibrio dei bilanci. Con la chiusura della vertenza ARAS, dopo decine di incontri ed interlocuzioni con i rappresentanti dei governi Gentiloni e Conte, portiamo a casa un altro obiettivo di legislatura».

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La Giunta regionale ha stanziato 1 milione di euro di aiuti per l’abbattimento del costo delle garanzie emesse dai Confidi nelle operazioni di credito per le esigenze di liquidità delle Piccole e Medie Imprese (PMI), operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, conseguenti alle calamità intercorse negli anni 2017 e 2018. I fondi agiranno quindi sulla concessione di aiuti in conto interessi per operazioni di credito a breve termini per le annualità 2018, 2019, 2020.

L’intervento, secondo quanto previsto dalla normativa dell’Unione europea che regola gli aiuti finanziari degli Stati membri e il libero mercato, è concesso attraverso il regime “de minimis”. Responsabile dell’attuazione del programma è l’Agenzia agricola regionale Argea Sardegna.

«Il ripristino di una corretta dinamica della liquidità di bilancio – ha osservato l’assessore Pier Luigi Caria – assume significato di particolare urgenza, soprattutto, nelle imprese agroindustriali del sistema cooperativo regionale in ragione della loro funzione mutualistica, soprattutto quelle del comparto ovicaprino e vitivinicolo, sulle quali maggiore è stato l’impatto dell’anomalo andamento climatico dell’anno in corso e di quello passato, con evidenti ripercussioni negative sulle condizioni economiche delle imprese della produzione agricola primaria.»

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È “stabilità” la parola d’ordine rilanciata dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, all’incontro sul tema del prezzo del latte ovino organizzato oggi a Banari da Coldiretti Sardegna e a cui hanno partecipato i maggiori attori del comparto: dai pastori ai trasformatori, dai rappresentanti del mondo del credito, alla politica e alle associazioni di categoria.

«Nei numerosi tavoli di incontro organizzati in questi mesi in Assessorato – ha spiegato Pier Luigi Caria -, con cui ci siamo trovati con i principali portatori di interesse del settore, abbiamo sempre ribadito la necessità di garantire stabilità al settore lattiero-caseario dell’ovicaprino. Abbiamo ricordato, con dati ufficiali alla mano, che non esiste una sovrapproduzione di latte, ma che è invece necessario intervenire con una programmazione delle trasformazioni capaci di assicurare equilibrio al settore, dove a pagare le fluttuazioni degli andamenti di mercato sono sempre i produttori primari, i pastori. La proposta, che ribadisco ancora oggi, è quella di fissare una forbice del prezzo del latte, per almeno i prossimi 3 o 5 anni, sulla media di quanto è stato pagato ai pastori negli ultimi 5 anni: un dato che dovrebbe quindi muoversi fra gli 80 e gli 85centesimi di euro a litro. A questo è inoltre necessario affiancare un premio che valorizzi la qualità, attraverso la costituzione di apposite griglie produttive, dove chi investe per il raggiungimento di un latte di eccellenza riesca ad avere ricavi maggiori. Entro la fine dell’anno – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – fisseremo un nuovo incontro ristretto, con i principali rappresentanti della filiera, nel corso del quale si arrivi alla definizione di una proposta condivisa da tutti gli attori. Un accordo in cui la politica sosterrà i soggetti che prenderanno gli impegni con l’obiettivo finale di assicurare stabilità per tutti e in particolare tutelando i pastori. O si interviene in questi termini – ha concluso Pier Luigi Caria – o tutti gli strumenti messi in campo dalla Regione, uno per tutti il Pegno rotativo, si riveleranno non sufficienti a governare un mercato dove o si impongono delle regole o si rischia di perdere tutto nel giro di qualche decennio.»