22 December, 2024
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I sindaci delle città della Sardegna e l’Anci Sardegna in rappresentanza di tutti i Comuni dell’isola, hanno inviato una lettera al Presidente della Giunta regionale della Sardegna, Christian Solinas, «nella quale esprimono forte preoccupazione circa l’attuazione del PNRR nel nostro territorio».

Di seguito, il testo integrale.

«Come è noto, la Sardegna registra una condizione di rilevante arretramento e sottosviluppo su tutte le 6 Missioni del Piano che si evince dai dati drammatici sullo spopolamento, sulla disoccupazione, sulla dispersione e l’abbandono scolastico; condizione che potrebbe seriamente aggravarsi, pregiudicando ogni possibilità di Sviluppo Sostenibile e di ripartenza dell’isola se non si dovesse realizzare un’ adeguata e consistente crescita delle Fonti rinnovabili, incrementando anche la diffusione dell’Idrogeno Green, così come previsto dal PNRR nella Missione 2 “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”. Per questo motivo, già qualche tempo fa, segnalavamo l’esigenza di puntare su un grande progetto di sviluppo della Rete Ferroviaria Sarda, a tutt’oggi non previsto all’interno del Piano di Rinascita e Resilienza.

I nostri primi timori, emersi al varo del Piano nazionale, hanno trovato purtroppo conferma una volta preso atto della situazione progettuale complessiva che, rimanendo sui temi della transizione ecologica e della mobilità sostenibile, prevedono uno sviluppo delle FER residuale e lontano dai bisogni energetici immediati e futuri e nessun progetto di sviluppo della Rete ferroviaria, in particolare per quelle zone dell’Isola prive di collegamenti o sottosviluppate sul piano strutturale.

Ulteriore motivo di preoccupazione e allarme è stato apprendere, dagli organi di stampa locale, della possibilità di un conflitto tra Regione e Stato, motivato da un possibile vulnus dell’Autonomia della Sardegna, qualora dovesse essere attivato l’art. 12 (Poteri sostitutivi) del D.L. 31 maggio 2021, n. 77 in caso di ritardi o impedimenti alla realizzazione del suddetto PNRR, segnatamente alla installazione di nuova potenza eolica o fotovoltaica nell’Isola.

In merito alla condizione di arretratezza citata in premessa riteniamo utile ricordare che la Sardegna sulle due Missioni citate sconta quanto segue:

Energia e Fonti rinnovabili

– Eolico e fotovoltaico sono sviluppati in misura inferiore a tutte le altre regioni meridionali e insulari;

– La produzione di energia elettrica è per il 76% da impianti termoelettrici tradizionali e la produzione da carbone si attesta sul 36%, la più alta d’Italia;

– Il phase out al 2025 sul carbone appare irrealizzabile non essendo previsti progetti per impianti di generazione di EE sostitutivi dei quasi 600 MW di produzione oggi a carbone o combustibile solido.

Infrastrutture ferroviarie

– L’isola non dispone di una rete ferroviaria elettrificata e a doppio binario (se non in una minima parte) e la trazione, conseguentemente, è prevalentemente a gasolio;

– I tempi di percorrenza sull’asse nord – sud si attestano sul ben oltre le tre ore e mezza;

– Il centro Sardegna e il suo capoluogo, scollegati dalla rete ferroviaria nella direttrice nord, verso il porto e l’aeroporto di Olbia ed è collegata all’asse ferroviario nord – sud con una vetusta linea a scartamento ridotto.

Quanto sopra dimostra la solidità delle nostre preoccupazioni e quanto l’Autonomia Sarda rischi di ritorcersi contro gli interessi dell’Isola se utilizzata, da una parte, per impedire la realizzazione di impianti FER indispensabili per sostituire la potenza termoelettrica e per la riconversione a idrogeno della trazione ferroviaria e locale e, dall’altra, per non rivendicare progetti di sviluppo del trasporto ferroviario.

Da convinti autonomisti, riteniamo che, al contrario, l’Autonomia della Sardegna, frutto di lotte e di sacrifici del Popolo sardo, sia stata concepita e sia ancora attuale solo se funzionale allo sviluppo e non, come invece appare, al ripiegamento di fronte alle sfide dei tempi e della modernità, all’incapacità di decidere oltre l’orizzonte dell’immediato consenso.

Da Amministratori locali, sui quali gravano pesanti oneri con scarsi mezzi e il rapporto diretto con i cittadini, riteniamo che l’Autonomia possa dirsi pienamente realizzata solo coinvolgendo le istanze locali, le comunità, nella programmazione e nella progettazione del futuro.

Siamo altresì convinti che tanti altri Sindaci e Amministratori locali della Sardegna condividano ed andranno a sottoscrivere questa lettera “appello” per recuperare al PNRR progetti concreti, utili e realizzabili per la nostra Isola, a partire da quelli già citati sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, dell’idrogeno e dei trasporti ferroviari ma anche per le altre Missioni sulle quali si registrano forti carenze propositive sia di livello regionale che nazionale, imputabili al mancato coinvolgimento del territorio e al riconoscimento delle legittime istanze locali.»

Tarcisio Anedda (Sinnai), Gian Vittorio Campus (Sassari), Pier Luigi Concu (Selargius), Mario Conoci (Alghero), Emiliano Deiana (ANCI Sardegna), Francesco Dessì (Capoterra), Sabrina Licheri (Assemini), Tomaso Antonio Locci (Monserrato), Andrea Lutzu (Oristano), Paola Massidda (Carbonia), Graziano Ernesto Milia (Quartu Sant’Elena), Massimo Mulas (Porto Torres), Settimo Nizzi (Olbia), Paola Secci (Sestu), Andrea Soddu (Nuoro), Paolo Truzzu (Cagliari), Mauro Usai (Iglesias).

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E’ stato inaugurato oggi, a Selargius, il primo Centro regionale di avviamento allo sport paralimpico. Un capannone completamente ristrutturato si trasforma in palestra funzionale paralimpica. Artefice di questa innovativa pensata è la società guida nello sport per persone con disabilità che dopo 38 anni di incessante attività ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti confermandosi punto di riferimento importante sia a livello regionale, sia a livello nazionale.

La Sardegna Sport (Sa.Spo) di Cagliari è un rinomato caposaldo per chi voglia fare movimento, opportunità che a molte persone ha permesso di rendere la propria esistenza decisamente ricca di stimoli sia in ottica relazionale, sia per il miglioramento delle prestazioni fisiche. E non a caso vanta il maggior numero di risultati agonistici a livello regionale. Attenta alle nuove tendenze si è sempre saputa reinventare. Attualmente tra tecnici e tesserati conta circa 150 persone.

IL CONTRIBUTO DI FONDAZIONE VODAFONE ITALIA

La struttura appena inaugurata sorge presso l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Selargius, ed è stata realizzata grazie anche al contributo di Fondazione Vodafone Italia che, attraverso il bando OSO (Ogni Sport Oltre), ha sostenuto il progetto “Sport e non solo”.

«Fondazione Vodafone Italia è impegnata nel fornire supporto concreto alle persone con disabilità che vogliono praticare sport e allo stesso tempo sostenere attivamente le associazioni sul territorio». Parole di Maria Piccolo, Consigliere di Fondazione Vodafone Italia che poi approfondisce ulteriormente: «Il centro inaugurato oggi, coniuga l’esperienza di un’associazione molto radicata nella comunità locale con il recupero di una struttura architettonica, rappresentando un importante traguardo verso la crescita di una società inclusiva ed aperta alle diversità, affinché lo sport sia a pieno un diritto di tutti. Lo sport è infatti uno straordinario strumento di socializzazione e di inclusione – prosegue Maria Piccolo – in grado di superare ostacoli e pregiudizi apparentemente invincibili, per questo Fondazione Vodafone ha lanciato due anni fa OSO ognisportoltre.it diventato un punto di riferimento per lo sport paralimpico in Italia».

IN GIRO PER LO STABILE

All’interno, un ampio salone da allenamento diventa idoneo alla pratica di sport vari: pallacanestro, calcetto, calcio balilla, tennistavolo, ginnastica. Ci sarà anche l’opportunità di cimentarsi con la boccia paralimpica, attività che si presta tantissimo alle disabilità più serie come la tetraparesi spastica, atetosi, atassia e distrofia.

Nello spazio antistante trova la sua perfetta destinazione un’area pesi, con attrezzature all’avanguardia da usufruirne comodamente. I carrozzati, per esempio, possono accedervi restando sul proprio veicolo, senza fastidiosi trasbordi.

Inoltre, trovano la loro degna ubicazione anche gli uffici amministrativi ed i bagni dotati di docce.

Nelle strutture adiacenti funzionano impianti gestiti da altre realtà sportive, aspetto che può favorire una produttiva interazione.

L’intento della Sa.Spo è infatti di rendere fruibile il centro a tutti gli abitanti della città metropolitana di Cagliari, compresi anche i non disabili.

GLI INTERVENTI DI LISCI, PORRU, SANNA

Il messaggio di propensione alle pari opportunità sportive è stato lanciato nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il taglio del nastro affidato al presidente Luciano Lisci.

«E’ nostra intenzione – ha sottolineato il rappresentante legale della Sa.Spo. – creare un polo che possa servire da avviamento e da avvicinamento sia alla pratica di abilità sportiva promozionale, sia a quella di alto livello, cercando di sviluppare il maggior numero di discipline sportive. Puntiamo sul lavoro sinergico e sussidiario in sintonia con le municipalità dell’Area Metropolitana, anche nell’ottica di ausilio alle politiche sociali. Rafforzeremo la collaborazione con l’Unità Spinale di Cagliari, estendendola ai vari centri di riabilitazione specializzate nelle varie tipologie di disabilità. Penso alle lesioni di carattere traumatologico e cerebrale che hanno bisogno di un supporto importante sotto il profilo della riabilitazione attraverso la pratica dell’attività sportiva.»

Gran anfitrione della mattinata è stato Sandrino Porru, che della Sa.Spo ha scritto parecchie pagine di storia. Ma è a Selargius anche in rappresentanza del Comitato Italiano Paralimpico di cui è vicepresidente nazionale. «Nel portare i saluti del presidente Luca Pancalli – ha illustrato Porru – vorrei ricordare che lo sport integrato in casa CIP è visto con grande orgoglio, non a caso tutte le federazioni olimpiche sono state coinvolte in questo percorso di inclusione, dove il paralimpismo rappresenta in modo esemplare il concetto di sport per tutti». Sandrino Porru si sofferma su un’altra potenzialità della struttura appena inaugurata: «Si farà in modo che il CASP (Centro di Avviamento allo Sport Paralimpico) si configuri anche come mero centro di aggregazione, tale da facilitare in modo importante anche i percorsi a favore delle disabilità intellettivo relazionali. Con il supporto dei Salesiani potrebbe diventare un’area protetta, trasformabile in cittadella della solidarietà dove lo stare bene insieme costituisce un’invitante finalità. E, a quel punto, è possibile costruire un percorso virtuoso, e per chi vuole anche spirituale, rivolto alle famiglie in cerca di luoghi sereni dove approfondire le relazioni e beneficiare di particolari orientamenti».

Cresciuta sportivamente nella Sa.Spo, con la quale ha condiviso i suoi successi nazionali ed internazionali, la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna non ha presenziato all’incontro a causa dell’influenza, ma i suoi toni rimangono ottimistici e gioiosi. «Si è posto l’accento sullo sport e non solo per crescere insieme – ha detto – con l’importante fine di valorizzare le abilità di ciascuno di noi. Nell’ambito del mio mandato, ripeto sempre che le persone con disabilità dedite allo sport godono di una situazione di benessere nettamente superiore e abbisognano dell’assistenza medica di base in misure nettamente minori rispetto ad una persona con disabilità che non fa attività sportiva. La mia vita non sarebbe stata la stessa senza lo sport».

Nel congedarsi da tutti gli ospiti presenti in via Don Bosco, Sandrino Porru ha infine evidenziato i suoi desideri legati a questa opportunità: «Mi aspetto una crescita importante delle persone con disabilità che si avvicinano allo sport, anche numerica. Non tanto nel dedicarsi alle pratiche d’alto livello quanto soprattutto nell’utilizzare l’abilità sportiva come momento divertente e ricreativo. L’obiettivo del Comitato Italiano Paralimpico è di attrarne il maggiore numero possibile affinché pratichino delle attività ludico-motorie: ne gioverebbe notevolmente anche sotto l’aspetto psicologico e relazionale».

ALTRE VOCI DA VIA DON BOSCO

Prima la proiezione di documenti filmati e slide che ricordano quanto è stato importante il contributo della Sa.Spo nei suoi lustri di esistenza. In rassegna sono passati anche gli allora giovincelli Sandrino Porru e Carmelo Addaris, padri fondatori della blasonata società, che hanno contribuito ad arricchire la bacheca dei trofei con tanti successi e presenze alle paralimpiadi. Cristina Sanna è stata ricordata per le sue prodezze nell’atletica, come del resto gli attuali campioni Mattia Cardia e Chiara Statzu o la nuotatrice Francesca Secci che ha avuto anche esperienze in due recenti paralimpiadi.

Poi Sandrino Porru ha ceduto la parola ai rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e sportive.

Come padroni di casa i salesiani hanno avuto un ruolo fondamentale. Don Gianni Sirca ha parlato in rappresentanza di una delle 90 ispettori e distribuite in ben 134 nazioni. «Anche se la nostra comunità la lasciato Selargius da cinque anni – ha sottolineato -l’Istituto continua a rinnovarsi con opportunità importanti come questa realtà della Sa.Spo».

Ma negli edifici dell’opera salesiana selargina convivono tante altre realtà come il Centro Formazione Professionale, l’Oratorio, la Parrocchia di San Giovanni Bosco gestita dai Padri Oblati, i ragazzi della Casa Famiglia del centro Diurno, il Centro Sportivo Futura Sales, il Centro Scolastico, la Scuola di Danza Balletto Mediterraneo, il gruppo Anfass, la Residenza Sanitaria Famiglia. E poi accoglie continuamente gruppi di aggiornamento, che approfondiscono tematiche religiose, sportive e culturali.

«La diversità è una ricchezza da condividere perché conoscersi a vicenda aiuta a superare le incomprensioni e ad aprire l’animo umano – continua don Gianni Sirca – e con l’inclusione si allarga la sensibilità. Spero che lo slogan “Lo sport e non solo per crescere insieme” possa realizzarsi all’interno dell’associazione, ma anche nelle altre realtà ospitate in questi spazi.»

Un breve saluto lo formula anche il viceparroco di San Giovanni Bosco Padre Stefano Messina: «Siamo felici di questa vicinanza e siamo a vostra disposizione con una palestra particolare, quella dei muscoli dello spirito».

L’apparato politico dell’area metropolitana è intervenuto con diversi rappresentanti. Si sono visti i primi cittadini di Monserrato e Quartucciu, rispettivamente Tomaso Locci e Pietro Pisu e poi il vicesindaco di Quartu Riccardo Saldì. Ma a rappresentarli tutti, compresi gli assenti, ci ha pensato il sindaco di Selargius Pier Luigi Concu: «Siamo orgogliosi di voi che aiutate a rendere autonome le persone con disabilità; grazie allo sport hanno la possibilità di viaggiare e di sviluppare nuovi rapporti umani».

Dal comune di Cagliari giunge la testimonianza dell’assessore allo sport Paolo Spano che in casa Sa.Spo ha trascorso quindici anni di vita facendo l’istruttore di equitazione. «Per le nuove generazioni lo sport diventa ancor più importante perché oltre ad amplificare le capacità relazionali, acquisiscono maggiori stimoli nel rispettare le strutture pubbliche».

Si congratula di questa nuova realtà Donatella Olla dell’Ufficio garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza della città metropolitana. «L’esempio della Sa.Spo descrive bene il passaggio dalla teoria alla pratica».

Nel suo intervento Antonello Tanda (Assessorato regionale sanità) esprime il suo sentimento di gratitudine per l’impegno e l’entusiasmo dei fautori: «Ammiro questo lavoro perché le persone, grazie al recupero fisico, possono raggiungere una condizione di autonomia».

Sul fronte sportivo era presente Antonio Pinna del CONI Regionale e il vicepresidente del CIP Sardegna Simone Carrucciu. Quest’ultimo, dopo aver salutato i presenti anche a nome di Cristina Sanna si è complimentato con la Sa.Spo per l’enorme apporto nello scrivere la storia del movimento paralimpico in Sardegna. «A me più che di disabilità piace parlare di abilità – ha sottolineato – perché tutti noi, nessuno escluso, ha delle peculiarità inimitabili che contribuiscono a dare valore aggiunto allo sport. L’attività della Sa.Spo abbraccia circa il trenta per cento di tutte le discipline paralimpiche esistenti: un ottimo risultato che spero migliori ulteriormente, magari con l’incremento anche di figure specializzate nell’insegnamento di nuove discipline». Poi ha sottolineato come sia essenziale che il CIP continui a stringere rapporti proficui con Unità Spinale di Cagliari ed il Centro di riabilitazione Santa Maria Bambina di Oristano: «Rappresentano dei percorsi alternativi all’approccio agonistico professionale, a cui dobbiamo dare continuità».

E non potevano mancare i responsabili delle due strutture riabilitative esistenti in Sardegna: «All’unità Spinale di Cagliari si praticano attività sportive per dare dei nuovi percorsi di vita ai pazienti – dice Giuliana Campusnell’ottica di una rinascita che consenta ai nostri pazienti di mettersi in gioco e divertirsi».

«Anche noi vogliamo diventare un punto di riferimento per lo sport – interviene Tomas Doreche deve diventare un piacevole appuntamento quotidiano per i nostri degenti».

Importante sarà il contributo da parte dell’Università di Cagliari. Marco Monticone, coordinatore del Corso di laurea magistrale in attività fisica ha portato i saluti del Rettore Maria Del Zompo e si è dichiarato disponibile nel dare sostegno alla Sa.Spo.

Il suo collega Nicola Melis, referente per l’inclusione e la disabilità per il Dipartimento di scienze politiche e sociali (SPOL) ha invece abbracciato la tesi di Simone Carrucciu: «Finiamola di parlare di disabilità, ognuno ha le proprie abilità, e questo concetto va sicuramente spiegato agli studenti, ma soprattutto al personale docente e non docente dell’Università».

In sala era presente anche la funzionaria dell’Inail Adamina Barbone e la rappresentante dell’azienda PMG Italia, Valentina Ferri, che si occupa di mobilità sostenibile.

 

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Sta per tornare Capitani coraggiosi, la storica rassegna del Cada Die Teatro dedicata ai ragazzi, in programma quest’anno, dal 12 gennaio al 7 marzo, al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius, grazie alla collaborazione con l’amministrazione selargina.
Il ricco cartellone – che si snoderà fra spettacoli, laboratori e golose merende – verrà presentato domani, venerdì 10 gennaio, alle 11.00, nella Biblioteca dei Ragazzi di Selargius (nella sala al secondo piano del Centro di aggregazione in via Gallus 2 – Piazza Si ‘e Boi). A illustrarlo saranno Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, direttori artistici della rassegna. Interverranno Pier Luigi Concu, sindaco di Selargius, e Roberta Relli, Assessore alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune selargino.

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La Sardegna rafforza il suo ruolo nell’Aerospazio a livello internazionale. Il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha incontrato a Villa Devoto il presidente dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, il presidente dell’INAF Nicolò D’Amico, rappresentanti di NASA, ESA, INAF, IPL, il sindaco di Selargius Pier Luigi Concu, dove è collocata la sede del Sardinia Radio Telescope. Erano presenti anche il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo ed il sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda. Un incontro che precede quello di domani mattina, a San Basilio, dove sarà inaugurato l’avvio dell’attività del Sardinia Deep Space Antenna, con i servizi di comunicazione e navigazione per le sonde interplanetarie.
«Lavoriamo per far diventare la Sardegna una grande piattaforma di ricerca per l’aerospazio, è un nostro sogno – ha detto Raffaele Paci -. Il SRT di San Basilio è uno dei radiotelescopi più all’avanguardia a livello mondiale, una vera e propria eccellenza del settore, e la nostra Giunta supporta con convinzione le politiche per l’aerospazio. Abbiamo già avuto importanti riscontri all’attività del Radiotelescopio, dove in diretta mondiale è stato seguito il tuffo della sonda Cassini. Ma vogliamo fare di più: abbiamo ambiente e capitale umano eccezionali, tutte le carte in regola perché la nostra Isola dei centenari diventi sempre più un punto di riferimento a livello mondiale.»
L’appuntamento, anche con i giornalisti, è per domani al Sardinia Radio Telescope, a partire dalle 10.00.