22 November, 2024
HomePosts Tagged "Pier Sandro Scano" (Page 2)

[bing_translator]

Sede ex Provincia 3Sede Provincia Medio Campidano 1 copia

La Regione, l’Anci e i sindacati hanno firmato stamane un protocollo d’intesa su attuazione, monitoraggio e qualificazione delle funzioni e del personale coinvolto nel processo di riordino istituzionale della Sardegna. Su delega della Giunta presieduta da Francesco Pigliaru, la Regione è stata rappresentata dagli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e degli Affari generali Gianmario Demuro. Il protocollo porta anche le firme del presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, in rappresentanza di tutte le Associazioni delle autonomie locali, e dei segretari confederali regionali e della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
In questo modo prosegue il percorso iniziato il 24 novembre 2014, quando venne sottoscritto il precedente protocollo d’intesa. Regione, Anci e organizzazioni sindacali oggi hanno confermato l’impegno nel proseguire nella collaborazione per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale ad oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto del riordino avviato con l’approvazione della legge n. 2/2016 per la riforma degli enti locali. Due gli obiettivi primari: la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e il mantenimento (anche sotto il profilo qualitativo) dei servizi erogati a cittadini e imprese. Il tutto nel rispetto degli equilibri di bilancio.
Nel frattempo va avanti il lavoro di monitoraggio che consentirà di avere un quadro definito del personale a vario titolo interessato alle procedure di riordino istituzionale, in particolare nelle Province. Ciò consentirà anche di rilevare le eventuali criticità. Il tavolo ritiene necessaria la definizione di un crono programma sulla tempistica attuativa della norma regionale, da sottoporre alla Conferenza permanente Regione-Enti locali. Le parti inoltre hanno convenuto sull’opportunità di prevedere forme di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in relazione ai risultati conseguiti dal lavoro dell’Osservatorio regionale per il riordino delle funzioni delle autonomie locali.
«Il Dipartimento della Funzione pubblica – ha annunciato l’assessore Erriu – ha messo a disposizione della Regione il portale della mobilità. Ciò aiuterà a definire quanti e quali sono i dipendenti delle Province in mobilità e le possibili destinazioni. Il Ministero si è detto disponibile a sedersi con noi attorno a un tavolo per gestire tutto questo processo. La giornata di oggi, con la sottoscrizione di questo accordo, è fondamentale perché gli enti funzionano se ci sono le persone che li fanno funzionare.»
«La firma dell’intesa – ha sottolineato l’assessore Demuro – è il frutto di un percorso condiviso e di un confronto ampio e articolato in cui tutti i soggetti coinvolti, con la massima disponibilità al dialogo, hanno offerto un contributo costruttivo. Si tratta di un modello che, in futuro, può essere proficuamente riproposto in analoghe situazioni.»

[bing_translator]

INVITO SEMINARIO 12 FEBBRAIO

Servizi alla persona, accreditamento e alternativa agli appalti. E’ il tema del seminario che si svolgerà venerdì 12 febbraio nella sala convegni della Fondazione Banco di Sardegna in via Salvatore da Horta 2, a Cagliari, a partire dalle 9.00. All’iniziativa, promossa da Legacoop Cagliari e Legacoop Sardegna, partecipano l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano, il responsabile integrazione socio sanitaria e politiche per la non autosufficienza della Regione Emilia Romagna Fabrizio Raffaele, il responsabile dell’area welfare di Legacoop Bologna, il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori. Apertura lavori Daniela Schirru presidente Legacoop Cagliari.

[bing_translator]

Questa mattina, alle 9.30, nella sala Anfiteatro di via Roma 253 a Cagliari, è in programma un seminario sulla legge di riordino delle autonomie locali dal titolo “Il ruolo delle città nella pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori”. All’evento, organizzato dall’assessorato degli Enti locali, parteciperanno gli assessori degli Enti locali, Cristiano Erriu, e della Riforma della Regione Gianmario Demuro.

Tra gli interventi più qualificati quello di Roberto Camagni, docente del Politecnico di Milano, che parlerà di “Economia regionale ed economia delle città: Città metropolitane e Reti di città”, un tema che nelle ultime settimane ha dato vita ad appassionati dibattiti in tutta l’Isola. Il presidente di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, illustrerà “Il ruolo dei Comuni nel processo di riforma”, il presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale Francesco Agus “Il nuovo assetto amministrativo tra riforme e autonomia”, il consigliere regionale Roberto Deriu “Le prospettive di sviluppo nel governo del territorio” mentre il sindaco di Cagliari Massimo Zedda tratterà “La programmazione d’area vasta”. I lavori saranno coordinati da Silvano Tagliagambe.

 

[bing_translator]

Raffaele Paci 1

Il Fondo unico del 2016 per gli Enti locali non verrà diminuito neanche di un euro: lo spostamento di 51 milioni nel 2016 per la copertura dei debiti delle Asl è temporaneo e reso necessario dall’urgenza della situazione. Ma tutte le risorse previste per il Fondo regionale a favore delle autonomie locali saranno ripristinate nella prossima manovra finanziaria che è quella che mette effettivamente a disposizione le risorse per il 2016. Lo ha assicurato stamane l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, spiegando il motivo per cui viene prevista una variazione in diminuzione per il 2016 di 50.836.000 sui trasferimenti agli Enti locali della Sardegna.
«La delibera di Giunta che destina alle Asl 274 milioni di euro era indispensabile e urgente per coprire la liquidità necessaria a pagare fornitori e stipendi del personale e chiudere così il 2015 – spiega l’assessore Paci -. Perciò è stato necessario trovare coperture temporanee nei fondi per le perenzioni (160 milioni) per l’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo (63 milioni) e per gli Enti locali (51 milioni) che verranno interamente ripristinati nel bilancio 2016.»
Lo scorso 6 novembre il vicepresidente della Regione aveva scritto ai presidenti di Anci e Cal, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti (in allegato la lettera), per garantire il ripristino dell’intera somma nella prossima manovra.
Il disegno di legge della Giunta è attualmente in discussione nella Commissione Sanità in Consiglio Regionale, dove domani sarà sentito in audizione l’assessore Luigi Arru.

[bing_translator]

Venerdì la Sala Angioy del Palazzo della Provincia, a Sassari, ospiterà un convegno sul ruolo delle autonomie locali nella costruzione di una nuova Europa, organizzato dall’associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna.

I lavori prenderanno il via alle ore 10.00 e saranno introdotti da Maria Rosa Cardia (presidente dell’Associazione “ex consiglieri regionali”). Subito dopo sono previste le relazioni di Paolo Fois (Università di Sassari), Sabina De Luca (Comune di Roma. Dipartimento progetti di sviluppo e finanziamenti europei), Ugo Villani (Università di Bari), Omar Chessa (Università di Sassari).

Tre gli interventi programmati: Giorgio Macciotta (Fondi europei e programmazione regionale), Alberto Merler (I cittadini e il principio di prossimità. La testimonianza di Alexander Lang), Loredana Mura (Il potere estero delle autonomie regionali e locali e il diritto europeo).

All’assise saranno presenti il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Gian Paolo Demuro, il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau e del presidente della Prima  Commissione “Autonomia” del Consiglio regionale Francesco Agus.  

[bing_translator]

Assessorato Enti locali 2 copia

La Conferenza permanente Regione-Enti locali ha assegnato ulteriori 45,87 milioni di euro di spazi finanziari destinati a migliorare il saldo obiettivo del Patto di stabilità dei Comuni (cui vanno 31,7 milioni) e delle Province della Sardegna (a loro poco più di 14 milioni). Come stabilito dalla legge 22/2015, la Conferenza si è poi riunita questo pomeriggio per stabilire i criteri di assegnazione per il Fondo unico del 2015. La Regione liquiderà 180 milioni già disponibili mentre altri 100 milioni saranno sbloccati nei prossimi giorni con un apposito decreto dell’assessore regionale della Programmazione.

«Ribadiamo la volontà della Giunta in questa direzione e confermiamo gli impegni già presi – ha spiegato l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci ai rappresentanti di Anci, Ups, Aiccre, Asel, Lega Autonomie locali e Cal -. Tutte le risorse previste nella Finanziaria a favore degli enti locali saranno stanziate.»

«È stata una Conferenza molto proficua – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. Con le decisioni discusse e condivise oggi, la Regione sarà in grado già ora di liquidare l’85% dello stanziamento annuale del Fondo unico. Stiamo facendo tutto il possibile per venire incontro alle continue richieste dei sindaci, che stanno fronteggiando una crisi devastante, e queste risorse avranno evidenti ripercussioni positive sull’intero sistema economico isolano. Abbiamo gestito anche il tema delle situazioni di alcuni Comuni che versano in condizioni di particolari criticità, con soluzioni che mirano a risolverne o attenuarne la portata negativa.»

«Nelle scorse settimane – hanno detto Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti, presidenti dell’Anci Sardegna e del Consiglio delle Autonomie locali – avevamo manifestato le forti preoccupazioni dei Comuni rispetto ad alcune criticità. Accogliamo in maniera positiva la proposta di ulteriori liquidazioni del Fondo unico del 2015 e l’intervento sul Patto di stabilità verticale, ma rimarchiamo con forza la necessità di una risposta in tempi brevi da parte della Regione sul 5% delle risorse ancora da impegnare sul Fondo unico e il pagamento in tempi rapidissimi delle opere delegate, in particolare nei settori ambiente, pubblica istruzione e lavori pubblici.»

I Comuni sardi promuoveranno tutti i territori dell’isola a Expo Milano 2015. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato stamattina nella sede dell’Anci Sardegna dall’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, dal presidente dell’associazione dei Comuni sardi, Pier Sandro Scano, e dagli amministratori delle città capofila del progetto. Saranno Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tortolì, Olbia, Villacidro e Iglesias a organizzare una serie di iniziative a Milano suddivisa in quattro blocchi di appuntamenti: «Saranno proposti eventi destinati ai buyers, ai giornalisti, ai compratori dell’agroalimentare per catalizzare l’attenzione sulla destinazione Sardegna dentro l’Esposizione universale – ha detto Francesco Morandi – e ci presenteremo in forma unita, con una strategia regionale che esalta le peculiarità e i progetti locali».

L’accordo di oggi si inquadra nella più ampia iniziativa “Anci per Expo 2015”, promossa a livello nazionale dall’associazione delle municipalità italiane: «La grande vetrina milanese può sviluppare la sua massima potenzialità se coinvolge il tessuto territoriale, istituzionale, culturale sociale ed economico del Paese – ha rimarcato Pier Sandro Scano – i Comuni sardi promuoveranno le proprie eccellenze sotto il profilo dell’arte, dell’enogastronomia e dell’artigianato».

Il protocollo d’intesa prevede un coordinamento tra Regione e Anci che ha il compito di programmare, condividere e sviluppare le attività. L’accordo ha validità sino alla fine di ottobre, le risorse messe in campo dall’assessorato ammontano a 329mila euro. Il calendario delle presenze a Expo prevede un primo blocco di iniziative dal 23 al 26 luglio gestito dalle amministrazioni del Cagliaritano e del Sulcis Iglesiente. Dal 10 al 13 settembre sarà la volta di Oristanese e Medio Campidano, dal 14 al 17 Nuorese e Ogliastra. Chiuderanno la serie di giornate espositive il Sassarese e la Gallura, a Milano dal 1 al 4 ottobre.

Isola della qualità della vita, tema centrale della strategia regionale a Expo, sarà declinato anche nell’ambito del progetto siglato con l’associazione dei Comuni: «Questa idea si misura soprattutto nelle grandi e piccole realtà dell’isola che hanno moltissimo da offrire – ha concluso Francesco Morandi – gli attrattori delle produzioni agroalimentari, dell’eccellenza ambientale, dell’innovazione sostenibile e della longevità, vivono attraverso il territorio e sono in grado di creare flussi turistici».

1_55_20150701123148

 

 

La Prima Commissione del Consiglio regionale guidata da Francesco Agus (Sel) ha sentito oggi i rappresentanti delle Unioni dei Comuni sugli aspetti della riforma che riguardano la gestione associata dei servizi e delle funzioni. Attualmente sono 35 le Unioni operanti in Sardegna, alcune delle quali costituite prima della legge n. 12 del 2005.

Il coordinatore regionale delle U.d.C. Giuseppe Cappai ha evidenziato alcune criticità emerse dall’esperienza di questi anni che hanno ostacolato l’attività quotidiana degli enti. «Uno degli aspetti da superare – ha detto Cappai – è il vincolo che impedisce alle Unioni di avere una propria pianta organica, la gestione associata di alcuni servizi richiede la disponibilità di personale a tempo pieno, non basta quello fornito dai singoli comuni». Tra gli aspetti da correggere, secondo Cappai, anche la discontinuità dei flussi finanziari e i ritardi nei trasferimenti delle risorse del Fondo Unico nelle casse delle Unioni.

Giuseppe Cappai, infine, ha rimarcato la necessità di prevedere nella riforma l’individuazione di ambiti territoriali “congrui”: «L’esperienza ci dice che la gestione associata può funzionare solo se fatta su aree omogenee».

Su questo punto si è soffermato anche Pier Sandro Scano, nella doppia veste di presidente dell’Anci e presidente dell’Unione dei comuni della Bassa Marmilla. Scano ha suggerito una modifica dell’art.8 del DL di riforma che consenta ai singoli paesi di individuare il percorso migliore per per favorire l’associazionismo. «Siamo per il superamento del vincolo della gestione associata delle funzioni fondamentali – ha detto il presidente dell’Anci – questa, però, deve avvenire su base volontaristica. Una volta individuate le funzioni, i comuni potrebbero trasferirle all’Unione che, in seguito, potrebbero ragionare per sub-ambiti: In alternativa si potrebbe pensare a una gestione associata attraverso lo strumento della convenzione». Scano ha poi rimarcato l’esigenza di rafforzare il ruolo delle Unioni nella programmazione territoriale: «E’ un concetto sul quale abbiamo aperto un ragionamento con la Giunta, un dialogo proficuo che ha già prodotto qualche effetto positivo in alcune delibere dell’esecutivo».

Rispondendo ad una sollecitazione del consigliere del Pd Roberto Deriu, sulla possibilità di individuare un modello flessibile che preveda la differenziazione delle Unioni vista la disomogeneità dei territori, Scano ha invocato una riforma per gradi: «Costringere i Comuni a stare assieme non funziona – ha detto il presidente dell’Anci – occorre mettere in moto un processo per arrivare a gestioni associate reali. Serve un ordine giuridico per i percorsi di aggregazioni già in atto».

Franceschino Serra, presidente dell’Unione dell’Alta Marmilla, infine, ha chiesto tempi rapidi per l’approvazione della riforma. «La norma è attesa da anni – ha detto Serra – occorre far presto per consentire alle Unioni di diventare davvero il braccio operativo dei comuni».

Francesco Agus

Logo Abbanoa

Il conguaglio Abbanoa sarà pagato dai sardi a partire da gennaio 2016 e spalmato in 4 anni. Come richiesto da Regione e Abbanoa, per consentire l’operazione l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, infatti, ha anticipato 90 milioni di euro, 70 entro giugno e 20 a dicembre. La Sardegna è l’unica Regione ad aver ottenuto questo risultato, ed è la prima volta che l’Autorità, che opera già un sistema di perequazione nel comparto elettrico, interviene nel settore idrico su precisa richiesta della Sardegna. Il risultato è stato raggiunto grazie a un intenso lavoro che ha visto protagonisti l’Amministrazione regionale, Abbanoa e il sistema degli Enti Locali, con l’obiettivo di rendere più sostenibile socialmente la rateizzazione dei conguagli in un contesto economico e sociale, come quello dell’Isola, già particolarmente colpito dalla crisi economica. E’ stato determinante anche l’intervento del Governo.
«È un risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché siamo la prima Regione a ottenerlo e perché è il frutto di un intenso lavoro – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Abbanoa è stata sottoposta a un’istruttoria severa da parte dell’Autorità, che ha studiato la situazione e i profili di rischio e l’ha ritenuta una società affidabile. Abbiamo lavorato per pianificare, programmare e controllare il sistema dopo anni di gestione incerta e carente di programmazione, abbiamo fatto noi una prima capitalizzazione e stiamo lavorando intensamente per mettere ordine nel sistema e garantire un servizio di sempre maggior qualità. Questo è un bell’esempio di come funziona un moderno governo di centrosinistra. Punta all’efficienza, a un servizio sempre migliore ma si fa carico di situazioni pregresse, se ce ne sono, e si occupa con grande attenzione di equità e solidarietà sociale.»
La Sardegna, che ha incassato il risultato grazie anche all’impegno dei suoi parlamentari, farà dunque da apripista a livello nazionale. «È una delibera che farà scuola in Italia, che coniuga severità e solidarietà e che è un importante risultato per la Regione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. Abbiamo lavorato duro, il 26 luglio abbiamo avviato il confronto con l’Autorità per ottenere l’anticipazione di gran parte dei 106 milioni di debito maturato dai sardi, c’è stata una costante collaborazione con l’Anci e alla fine Abbanoa ha superato l’ennesimo esame a cui è stata sottoposta ed è stata promossa da un soggetto esterno. Certo il nostro compito non si esaurisce oggi: abbiamo ancora moltissimo da fare, dobbiamo migliorare reti e infrastrutture, e la società dev’essere stimolata a dare il meglio di sé. Con il mutuo infrastrutture saranno effettuati importanti investimenti per rendere più efficiente il sistema idrico regionale».
«La proposta al governo regionale da Anci e Cal nasce nei giorni di Bultei, e precisamente nell’assemblea seguita all’attentato contro il sindaco. In quei giorni di tensione e di allarme – ricorda il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano – abbiamo proposto alla Regione di lavorare insieme per dare due segnali forse piccoli ma importanti, conguagli Abbanoa e Tari, sul fronte dell’alleggerimento della pesantissima pressione tributaria. La collaborazione tra Regione, Enti locali, parlamentari sardi ha consentito questo risultato importante per i cittadini perché il pagamento dei conguagli viene differito di un anno e spalmato su quattro. Non sono ancora risolti i problemi tra Abbanoa e gli utenti sardi – conclude Scano -. Noi abbiamo parlato della necessità di una vera e propria opera di pacificazione che Abbanoa deve condurre: c’è ancora della strada da fare ma oggi registriamo un passo positivo.»
«Abbanoa è stata sottoposta a un’attenta analisi da parte dell’Autorità – ha spiegato l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – dimostrando di essere un’azienda sana e indirizzata all’efficientamento del servizio. Per il via libera della Cassa Conguagli sono state determinanti le azioni già intraprese e previste nel Piano di ristrutturazione aziendale: da una forte riorganizzazione del personale, grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche, agli investimenti sulle infrastrutture. Abbanoa, infatti, è il soggetto industriale più importante della Regione e può dare il suo contributo all’economia isolana. Dobbiamo anche tutelare gli 8 sardi su 10 che pagano regolarmente le bollette venendo incontro a chi è realmente in difficoltà, ma senza fare sconti ai veri morosi.»

Un master plan energetico e un job act aziendale sono gli obiettivi già fissati per i prossimi mesi: «Sono due aspetti che viaggiano in parallelo – ha sottolineato il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas -. Tra i significativi costi di gestione rientrano quelli dell’energia elettrica per la potabilizzazione dell’acqua distribuita verso un territorio di 24 mila kmq con una densità abitativa di 68 abitanti per kmq, 360 impianti di depurazione, 40 potabilizzatori e 13mila km di rete. Altra voce importante riguarda il costo del lavoro: “stiamo approntando un jobs act di Abbanoa, per accompagnare alla pensione circa 100 professionalità mature nel biennio e – ha aggiunto Murtas – aprirci alle forme di occupazione flessibile inserendo nell’organico figure con un’istruzione medio-alta e che si occupano di innovazione».

«La lunga rateizzazione del conguaglio Abbanoa è certamente un’ottima notizia da accogliere con piacere – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. Ma è soltanto un primo passo: ora bisogna puntare al miglioramento dei servizi per i cittadini mettendo mano alle dimensioni degli ambiti territoriali. Questa è la scommessa in cui credere per fare in modo che gli utenti sardi beneficino di un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese. Abbanoa, invece, è percepita come un ente farraginoso distante dalle reali esigenze dei cittadini ma sempre pronto a rivendicare i pagamenti delle fatture.»

 

Si è insediato oggi il tavolo tecnico per intervenire sui costi di smaltimento dei rifiuti, istituito a seguito di un confronto tra il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Donatella Spano, l’ANCI Sardegna e il Consiglio delle Autonomie Locali, alla presenza dell’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente e del presidente dell’ANCI Sardegna, Pier Sandro Scano.

«L’attivazione del tavolo interistituzionale per la gestione dei rifiuti urbani – ha detto l’assessore Donatella Spano – permetterà di tenere in considerazione le esigenze manifestate dai territori in modo da conseguire una riduzione dei costi di smaltimento per comuni più virtuosi nella raccolta differenziata.»

«L’integrazione nelle politiche regionali di un tavolo di confronto istituzionale con le autonomie locali – ha sottolineato Pier Sandro Scano – è una precisa istanza dell’ANCI e del Cal e questo tavolo vuole essere un esempio per la concertazione di soluzioni efficaci che abbiano ricadute positive sui cittadini.»

Nel corso dell’incontro è stata esplicitata la situazione di fatto in materia di gestione dei rifiuti urbani e sono state esaminate tutte le azioni poste in essere fin qui dalla Regione. Si è attivato un proficuo confronto e sono state poste le basi per addivenire in tempi celeri alla definizione di una strategia condivisa. Il tavolo, coordinato dal Direttore generale dell’assessorato della difesa dell’Ambiente, è inoltre costituito da referenti tecnici dell’ANCI Sardegna, del Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna, dell’assessorato degli Enti locali, Finanze e Urbanistica e dell’assessorato della difesa dell’Ambiente.