19 July, 2024
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La delibera sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale dovuto al perdurare della siccità in Sardegna è adesso nelle mani del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. A consegnarla è stato ieri l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, durante una riunione sulla riorganizzazione delle attività di Agea (Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) a cui hanno partecipato gli assessori delle altre regioni italiane coperte dal sistema nazionale.

Sulla scia dell’atto presentato dalla Sardegna si è posizionata la Regione Toscana, anche essa duramente colpita dal fenomeno siccitoso, e poi l’Emilia Romagna che ha già deliberato sulla crisi idrica. «Affrontare questo percorso al fianco di altre Regioni non può che rafforzare la richiesta di stato di calamità che abbiamo licenziato martedì in Giunta – ha osservato Pierluigi Caria -. Una richiesta che dal confronto con gli altri assessori regionali dell’Agricoltura sembra sarà avviata anche da altri territori». In occasione della sua relazione, l’esponente della Giunta Pigliaru ha ricordato la condizione di estrema gravità in cui versa tutto il comparto agro-zootecnico isolano. «Ho spiegato al Ministro – ha precisato il titolare dell’Agricoltura – che, prima della siccità, il nostro mondo delle campagne è stato vittima di altri pesanti eventi calamitosi: dalle nevicate e dalla tromba d’aria di gennaio alle gelate di aprile. Un mix di criticità che, per quanto riguarda il settore ovicaprino, si somma al basso prezzo del latte pagato alle nostre 11mila aziende pastorali. Adesso è chiaro a tutti in che condizioni versa uno dei comparti più importanti della nostra Isola».

Dopo l’incontro al Ministero, Caria si è confrontato con i vertici di Agea a cui ha sollecitato un impegno più incisivo e puntuale nel garantire continuità ai pagamenti dovuti all’agricoltura sarda. «Soprattutto in questi periodi di crisi non si possono dare scadenze che poi saltano e saltano ancora – ha sottolineato l’assessore – migliaia di persone aspettano con estrema pazienza ciò che gli spetta e non possono essere prese in giro. Ecco perché nelle prossime settimane il mio maggiore impegno sarà quello di seguire passo passo le scadenze degli impegni presi sui pagamenti».

l primo via libera decretato da Agea, e in accredito nei prossimi giorni, riguarda 2milioni 955mila 525,61euro che andranno a coprire i pagamenti di 611 domande. La voce più cospicua interessa l’intervento per la Difesa del suolo, Misura 10.1 (ex 214), con 1milione 651mila 249,48 euro che soddisferà 333 domande. A seguire la copertura degli impegni sull’Agricoltura biologica, Misura 11.1 e 11.2 (ex 214), con 653mila 929euro. Sul Benessere degli animali, Misura 14 (ex 215), sono in pagamento 147 domande per un totale di 273mila 763euro. E poi il finanziamento delle richieste per gli interventi sugli Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (ex 221), sui Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (ex 313) e con risorse minori su altri tipi di Misure. Entro la prossima settimana, hanno assicurato da Agea, sarà firmato il decreto per il saldo di circa 2mila200 domande dell’annualità 2015, per un totale di poco più 4milioni di euro, sulla Misura 13 delle Indennità compensative per le zone svantaggiate.
È previsto invece per la fine di luglio un pagamento totale di circa 20milioni di euro per il saldo delle Misure 10.1 sulla Difesa del suolo, 11.1 e 11.2 sugli impegni per l’Agricoltura biologica, annualità 2015.
I pagamenti sono coperti per il 48% dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), il 36,4% dallo Stato italiano e il 15,6% dalla Regione Sardegna.

 

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Come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta regionale presieduta dal presidente Francesco Pigliaru, ha votato ieri sera il via libera al riconoscimento dell’eccezionale avversità atmosferica per la siccità che, a partire dai primi mesi di quest’anno, sta interessando l’intero territorio della Sardegna.
L’Esecutivo ha inoltre dato mandato al presidente Pigliaru e a Caria per la richiesta al Governo nazionale e al Consiglio regionale della Sardegna di individuare e approvare misure emergenziali che consentano di limitare gli effetti dell’evento sull’intero comparto agricolo. L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricevuto mandato specifico affinché richieda al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) di voler proporre l’adozione di un provvedimento normativo che consenta alle imprese agricole, che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura del rischio siccità, di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva, secondo le indicazioni dell’art. 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102. Fra queste possibili azioni, ci sono quelle permesse attraverso l’eventuale accesso al Fondo di solidarietà nazionale, con provvidenze di tipo compensativo, che prevedono sconti sulla proroga delle cambiali agrarie, ma anche previdenziali con lo sgravio degli oneri fino al 50%.
«Mercoledì mattina sarò a Roma al Mipaaf per incontrare il ministro Maurizio Martina. Consegnerò nelle sue mani la delibera e la documentazione necessaria che racconta uno stato di estrema difficoltà dovuta alla grave siccità che ha colpito la nostra Isola – ha detto Pierluigi Caria -. Spiegherò al Ministro il livello di forte sofferenza che hanno raggiunto le nostre campagne e le decine di migliaia di aziende agricole e pastorali che da mesi stanno facendo fronte a uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni. Uno stato di cose che si inserisce nel quadro delle altre criticità ambientali che hanno interessato l’Isola dall’inizio dell’anno: le nevicate del 16 e 17 gennaio dove si sono registrate coperture nevose cospicue, anche a quote molto basse; il ciclone extratropicale del 21 gennaio che ha investito soprattutto la costa orientale e quella meridionale della Sardegna con particolare intensità nel Campidano, in Gallura e Ogliastra. E per finire – ha aggiunto l’assessore – ci sono le gelate di metà-fine aprile che, con un’ondata di freddo invernale e sbalzi di 20gradi nel giro di 24 ore, hanno compromesso le colture vitivinicole, cerealicole, orticole e foraggere. In quest’ultimo caso la scarsa produzione di foraggio per il pascolamento e per la fienagione è andata a danno del sistema agro-zootecnico regionale.»
L’assessored ell’Agricoltura ha quindi osservato che illustrerà al ministro Martina il quadro di carattere economico-finanziario che nelle ultime due stagioni ha colpito le imprese ovi-caprine sarde. Con la caduta del prezzo del Pecorino romano di quasi il 50%, il latte ovino ha infatti perso oltre il 40% del suo valore di mercato. «La crisi – ha concluso Pierluigi Caria – è stata caricata, soprattutto, sulle spalle dei produttori primari, i pastori, e questo è francamente inaccettabile e da cambiare quanto prima».
Dai dati della Rete pluviometrica regionale risulta che già nell’anno idrologico 2015-2016 sono state registrate piogge inferiori alla media con deficit di circa il 20% su base regionale. Nell’anno in corso, fatta eccezione per le aree del Flumendosa e della Gallura, si registrano deficit di pioggia che vanno da un minimo del 30% del Campidano a un massimo del 45% del Logudoro. In termini di frequenza storica si sottolinea che per il Logudoro si tratta dell’anno più siccitoso registrato dall’inizio delle osservazioni nel 1922 e per le altre aree dell’Isola fra i primi casi critici registrati in quasi 100 anni di osservazioni. Ancora più drammatica la situazione degli ultimi tre mesi (marzo-aprile-maggio), strategici per le esigenze idriche delle campagne, con deficit intorno al 70% per tutte le aree con punte prossime al 90% per Gallura e Flumendosa. Inoltre, secondo quanto contenuto nel “Rapporto sullo stato di criticità del sistema idrico regionale” approvato con delibera dall’Autorità di Bacino della Sardegna lo scorso 17 maggio, le precipitazioni registrate negli ultimi anni sul territorio regionale sono state così ridotte che il quadriennio 2013-2017 si sta rivelando come uno dei più critici mai registrato in Sardegna a partire dal 1922.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ha dato attuazione a quanto previsto dalla legge regionale di stabilità, licenziata dal Consiglio a fine marzo scorso, che integra con 800mila euro le risorse comunitarie assegnate per la Misura Investimenti del programma nazionale di sostegno del settore vino. La delibera interviene sul pagamento delle domande ammissibili presentate dalle aziende nell’annualità 2016 seguendo l’ordine di graduatoria. L’intera somma sarà quindi trasferita all’Agenzia regionale Argea Sardegna che provvederà alla gestione amministrativa degli aiuti ammessi.
«L’intervento finanziario messo in campo dalla Regione dimostra la puntale attenzione che le istituzioni hanno verso uno spaccato molto importante dell’agricoltura sarda – ha detto l’assessore Caria -. Il vitivinicolo rappresenta per la nostra Isola un’occasione di crescita che anno dopo anno sta creando posti di lavoro e nuove economie. Siamo migliorati tantissimo nelle produzioni di qualità, mentre dobbiamo far aumentare le quantità che, rispetto ad altre regioni d’Italia, sono ancora basse. Abbiamo nuove aziende con molti giovani e altrettante dove le seconde o terze generazioni stanno arrivando alla guida delle imprese: tutto questo non può che renderci ottimisti.»

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, è intervenuto questa mattina, nel centro congressi di Santa Cristina a Paulilatino, al seminario dedicato a illustrare i risultati del progetto NOVES (Nuovi orientamenti per la VitiEnologia sarda), ideato e realizzato dall’Agenzia Agris Sardegna, in collaborazione con l’Agenzia Laore, e finanziato dall’assessorato dell’Agricoltura.
«Il vitivinicolo sardo è un settore molto avanti rispetto ad altri comparti dell’agricoltura isolana – ha detto Pierluigi Caria -. Stiamo facendo particolarmente bene, con passi da gigante sulla qualità delle produzioni, mentre sulle quantità dobbiamo ancora lavorare di più e meglio. Pur nella competizione fra aziende, nell’ultima edizione del Vinitaly si è capito che l’unione delle imprese è la vera forza nella promozione dei nostri vini nei mercati nazionali ed esteri.»
Obiettivo dei cinque anni di lavori, portati avanti in numerose aziende dell’Isola, è stato quello di offrire nuove opportunità economiche per le imprese vitivinicole della Sardegna attraverso la divulgazione di modelli colturali innovativi su genetica agronomica e tecnologie utilizzate.
«Il report presentato oggi – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – ci guida verso un cammino che deve puntare contemporaneamente su un’agricoltura di precisione, istruita e quindi produttiva. Tale traguardo si può raggiungere solo mettendo in rete il mondo della ricerca delle Agenzie regionali e delle Università con quello delle imprese. Ecco quindi che la nostra agricoltura si può dotare di strumenti innovativi e capaci di tenere le aziende al passo con il progresso produttivo, anche attraverso i bandi del Programma di sviluppo rurale che finanziano le aggregazioni e le collaborazioni fra i diversi portatori di interesse.»
La vitivinicoltura rappresenta uno dei comparti più importanti dell’economia agricola della Sardegna, espressione di produzioni enologiche di alta qualità e tipicità, riconosciute e apprezzate dai mercati anche a livello internazionale. Nell’evoluzione di un’antica tradizione, il comparto alimenta un indotto economico, culturale e sociale di grande interesse e con i suoi vigneti, tradizionali o orientati a modelli colturali più innovativi, contribuisce alla definizione del paesaggio agrario di gran parte dell’Isola, caratterizzando soprattutto vaste zone collinari e pedecollinari, ma anche alcuni interessanti areali di pianura.
La ricerca isolana ha sempre dedicato una particolare attenzione per l’innovazione del comparto, mirata a favorire il suo adeguato sviluppo economico, salvaguardando e valorizzando in primo luogo il ricco e variegato patrimonio di vitigni locali e operando in armonia con il prezioso patrimonio ambientale.
All’incontro odierno, oltre ai numerosi relatori delle due Agenzie agricole, hanno partecipato il presidente della V commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, il direttore generale di Agris, Roberto Zurru, e la direttrice generale di Laore, Maria Ibba.

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«Non è più necessario che tutti i Comuni lavorino con particolare impegno per inviare le richieste danni da siccità agli uffici di Argea. È infatti intenzione dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura presentare apposita delibera in Giunta, per la richiesta di stato di calamità naturale al Governo, che riguarderà l’intero territorio della Regione Sardegna.»
Lo ha precisato questa mattina l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, per non caricare di ulteriori impegni gli uffici dei comuni sardi. «Le strutture dell’Assessorato e delle Agenzie stanno completando il lavoro di stesura della delibera, frutto dei risultati di monitoraggio condotti negli ultimi mesi sui diversi territori dell’Isola».

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la direzione del presidente Francesco Pigliaru, ha nominato Cinzia Laconi direttore generale della Centrale regionale di committenza. Con questa nomina, che segue l’istituzione della nuova struttura deliberata nel maggio scorso, la Centrale di committenza diventa operativa. Si tratta di un altro importante tassello della riorganizzazione e razionalizzazione complessiva della macchina regionale.
Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, è stato approvato il protocollo operativo per l’informazione e l’assistenza ai soggetti che ritengono di aver avuto in passato una esposizione lavorativa all’amianto e per la sorveglianza sanitaria di coloro che vengono valutati come ex esposti. I dettagli del protocollo saranno resi noti in una conferenza stampa che sarà convocata nella mattinata di giovedì prossimo, 15 giugno.
L’Esecutivo ha dato il via libera all’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 e pluriennale 2017-2019 dell’Agenzia agricola regionale Argea Sardegna, proposto dall’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria.
Su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras, la Giunta ha dato il via libera al Programma di integrazione della mobilità elettrica. Il Programma sarà illustrato in una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni.
In tema di Internazionalizzazione, è stato poi approvato un atto di semplificazione che consente di modificare la composizione delle reti o dei raggruppamenti di imprese che hanno partecipato agli avvisi per la promozione nei mercati esteri. Agli avvisi hanno partecipato 162 imprese per un totale di 20 aggregazioni e un finanziamento di 8 milioni di euro.

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Si è tenuto nei giorni scorsi, a Roma, un lungo faccia a faccia tra l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, i vertici del gabinetto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e quelli dell’Agenzia nazionale delle erogazioni in agricoltura (Agea). Un’intensa giornata di lavori che ha permesso di fare il punto sullo stato dei pagamenti agricoli, sui possibili interventi contro le calamità naturali e sulla gestione delle pratiche presentate dagli imprenditori del comparto agropastorale sardo.
Il programma di attività messo in atto fino ad oggi da Agea ha consentito di determinare gli importi spettanti alle 32.196 domande uniche presentate nel 2016 dagli agricoltori sardi e di erogare gli aiuti al 95,7% delle aziende aventi diritto, per un importo complessivo di 139,6milioni di euro (circa l’88,2% del richiesto che è pari a 158,3milioni). Le erogazioni hanno riguardato nello specifico il pagamento di base, la componente greening e quella per i giovani agricoltori. È inoltre di prossima definizione il plafond per le diverse misure previste nell’ambito dell’art. 52 (Sostegno accoppiato), sia per gli interventi a superficie che per quelli zootecnici, per procedere al successivo pagamento.
Le particelle comunicate dalla Regione Sardegna ad Agea, nei primi mesi del 2015, risultano regolarmente inserite nel GIS (il sistema di geoidentificazione) dell’Agenzia nazionale. Per quanto attiene alle superfici che per effetto del refresh (l’aggiornamento grafico sull’uso del suolo) sono diventate “non agricole”, Agea si è impegnata a trasmettere i dati delle particelle interessate così da consentire alla Regione di operare un’opportuna verifica ed eventualmente comunicarle come superfici “tradizionalmente pascolate”. Tale passaggio permetterà quindi il riconoscimento dei premi attraverso la pratica locale e tradizionale del pascolo.
Nel 2015 la Sardegna ha attivato, fra tutte le Misure del Programma di sviluppo rurale (PSR), solo la Misura 13 (indennità compensativa), per un totale di quasi 18mila domande.
Nel 2016, invece, sono stati attivati bandi per le Misure 10 (pagamenti agro-climatico-ambientali), 11 (agricoltura biologica), 13, 14 (benessere degli animali) e 15 (servizi silvo-ambientali e climatici e a salvaguardia delle foreste). Il sistema informatico per il trattamento automatizzato per controllo e pagamento delle domande è già operativo per le misure 13 e 14. Agea ha già provveduto al pagamento del saldo sulla misura 13 per le annualità 2015 e 2016. Sulla misura 14, Agea ha già pagato l’anticipazione dell’85%.
A fronte di 46.711 domande presentate per le misure 13 e 14 ne sono state poste in pagamento 32.870 per un totale di 73,4 milioni di euro.
Le domande che presentano scostamenti tali da non aver consentito il pagamento automatizzato dovranno essere trattate da Argea con un’istruttoria manuale. Entro la prima decade di giugno è prevista l’apertura dei servizi di istruttoria per le misure 13 e 14 con le ulteriori funzionalità correttive e di predisposizione elenchi di pagamento.
Anche per le misure 10, 11 e 15 Agea sta procedendo a definire gli algoritmi di controllo ed il conseguente calendario delle procedure automatizzate per consentire già a partire dalla seconda metà di luglio di operare pagamenti. Anche in questa ipotesi, nei casi di scostamenti, occorrerà procedere a istruttoria manuale.
Pagamenti misure a superficie e animali, trascinamenti PSR 2007-2013. Per i trascinamenti della vecchia programmazione agricola, Agea ha precisato che ci sono circa 4.300 domande che devono essere ancora pagate e alla cui istruttoria è preposta Argea. L’Agenzia nazionale procederà quindi alle erogazioni dei fondi sulla base degli elenchi di liquidazione trasmessi dalla stessa Argea.

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Si è svolto a Cagliari, nella sede dell’assessorato degli Affari Generali, l’incontro tra gli assessori dell’Agricoltura Pierluigi Caria e del Personale Filippo Spanu ed i rappresentanti sindacali dei 280 lavoratori dell’Associazione Regionale Allevatori.
Si è discusso delle questioni che riguardano l’attività di tecnici, agronomi e veterinari che operano nel contesto agricolo e zootecnico, garantendo servizi pubblici, sulla base di una convenzione tra l’Agenzia Laore e l’Aras.
L’assessore Caria ha ricordato la decisione della Giunta Pigliaru «di prevedere tempi più lunghi per l’operatività della convenzione che avrà termine nel 2020 mentre nel recente passato veniva rinnovata ogni anno».
«Siamo pienamente disponibili al confronto e valutare tutte le possibili soluzioni – ha detto Filippo Spanu -. Ma riteniamo sia prioritario rafforzare e migliorare l’attuale sistema e proiettarci nel periodo successivo al 2020 per dare una prospettiva di maggiore stabilità ai lavoratori.»
L’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, nel ribadire l’esistenza all’interno dell’Associazione di professionalità qualificate, ha spiegato che «la Giunta vuole affidare a chi lavora nell’Aras le funzioni storiche nell’ambito dell’assistenza tecnica a favore del mondo delle campagne. Vogliamo recuperare questi compiti per valorizzare il ruolo e i compiti dei lavoratori.» 
Nel corso della riunione è stato affrontato anche il tema della procedura concorsuale prevista dalla legge del 2009 che però, per effetto dei vincoli imposti dalle norme nazionali, consentirebbe l’ingresso nella pubblica amministrazione regionale, di un numero molto ristretto di persone.

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Prende il via, domani, in Terza commissione la sessione di lavoro dedicata al controllo della spesa regionale. Le verifiche, annunciate dal presidente del parlamentino del Bilancio, Franco Sabatini (Pd), già in sede di esame della Legge di Stabilità, incominceranno dallo stato di attuazione della spesa nel settore dell’agricoltura e della pesca, con le audizioni dell’assessore Pierluigi Caria e dei direttori delle agenzie Argea, Agris e Laore. Nell’occasione si farà il punto politico anche sulla realizzazione del progetto per l’istituzione dell’ente pagatore regionale in agricoltura.

A partire dall’8 giugno, la commissione si occuperà, invece, del monitoraggio della spesa della Sanità e dell’assistenza sociale. 

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La Giunta regionale ha stanziato 30 milioni a favore di cantieri per la manutenzione straordinaria e lo sviluppo del territorio, destinati a contrastare la disoccupazione e favorire il reinserimento sociale dei lavoratori. Le risorse, reperite dopo una ricognizione sugli interventi inseriti negli Accordi di Programma Quadro della Programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006, saranno inserite nella programmazione FSC 2014-2020 – Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna. Sempre su proposta della Presidenza, la Giunta ha anche deciso di finanziare, attraverso la realizzazione di piani d’intervento regionali, attività ed iniziative volte all’integrazione, all’inclusione sociale e alla convivenza dei cittadini di paesi terzi regolarmente presenti in Italia. A tal fine ha approvato le quattro proposte progettuali dell’Avviso Multi-azione OS2 Integrazione/Migrazione legale – ON2 Integrazione (Piani d’intervento regionali per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi) del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 adottato dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero del Lavoro. Nulla osta, infine, all’immediata esecutività della delibera con cui l’amministratore unico ha approvato il bilancio di previsione finanziario (2017-2019) e di cassa (2017) dell’Enas, l’Ente Acque della Sardegna.

Approvato in via definitiva, dopo il passaggio alla competente Commissione consiliare, l’elenco dei beni immobili del patrimonio regionale per i quali sarà avviata a breve la procedura di alienazione, come proposto dall’assessore Cristiano Erriu. Dall’elenco è stato stralciato il Centro intermodale di Ozieri (località Chilivani) in quanto, a seguito di più approfondite valutazioni con l’assessorato dell’Ambiente, il comune di Ozieri e gli altri enti locali del territorio, è emersa l’opportunità di una diversa destinazione per finalità pubbliche.
Per il servizio di trasporto e supporto scolastico a ragazzi con disabilità, come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, è stato approvato lo stanziamento di 8,4 milioni di euro, da ripartire tra Comuni e Province, in base alle competenze e in misura proporzionale agli studenti. Destinati inoltre 100mila euro ai Comuni che si occuperanno delle manifestazioni celebrative dedicate ai personaggi illustri della cultura sarda. Sono previsti 15mila euro al Comune di Galtellì per omaggiare Grazia Deledda, 20mila a Cagliari per Antonio Gramsci e 7mila per le celebrazioni di Francesco Alziator, 25mila euro andranno invece a Nuoro per Sebastiano Satta, a Desulo 6mila euro per Antioco Casula “Montanaru” e 8mila euro a Collinas per Giovanni Battista Tuveri. Ancora, per Mario Delitala, celebrato all’interno dei progetti del comune di Orani, è previsto un finanziamento di 7mila euro; per Peppino Mereu stanziati 6mila euro a Tonara. Di Vadore Sini si occuperà il comune di Sarule, con 6mila euro di contributo regionale. Destinati infine al finanziamento di progetti a tutela delle minoranze linguistiche 1milione 100mila euro per la lingua sarda e 195mila euro per il catalano. Le risorse saranno ripartite tra le Province e la Città metropolitana di Cagliari per offrire un servizio omogeneo in tutto il territorio: lo sportello linguistico regionale coordinerà e supporterà gli sportelli linguistici sovracomunali.

Modificando la delibera di ripartizione dei contributi per il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle case di accoglienza, è stato deciso su proposta dell’assessore Luigi Arru di confermare la presenza di due Centri Antiviolenza a Cagliari, di prevedere che un Centro abbia sede nel capoluogo e l’ente gestore sia il Comune, che l’altro Centro abbia sede a Cagliari, con una sede operativa anche a Quartu Sant’Elena e che l’Ente gestore sia la Città Metropolitana.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato il recepimento del decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali n. 2490 del 25 gennaio 2017, avente per oggetto la Disciplina del regime di condizionalità e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di svilup¬po rurale, applicabile dal 1 gennaio 2017. Le regole di condizionalità comprendono i criteri di gestione obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA), con riferimento ai settori ambiente, cambiamento climatico e buone condizioni agronomiche del terreno, sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, nonché benessere degli animali. La Giunta ha poi approvato la terza variazione di bilancio di previsione in esercizio provvisorio dell’Agenzia agricola Agris Sardegna. L’esecutivo ha inoltre dato il via libera alle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale; agrobiodiversità, marchio collettivo e distretti. Votata quindi l’istituzione e la disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità, dei biodistretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità.