22 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Agricoltura, con delega alla Pesca ed acquacoltura, Pierluigi Caria, ha presentato ad un gruppo di pescatori di La Maddalena i 25 bandi pubblicati dall’Assessorato con una dotazione finanziaria di 17milioni 308mila euro, risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), cofinanziato al 50% dall’Unione europea, al 35% dallo Stato e al 15% dalla Regione.
«Usciamo dal palazzo – ha detto Pierluigi Caria -, perché i bandi e i finanziamenti promossi dalla Regione vanno portati sui territori, raccontati agli operatori con cui è fondamentale confrontarsi costantemente.  Siamo qui per promuovere interventi importanti per tutto il comparto – ha aggiunto Pierluigi Caria – e per fare in modo che i fondi disponibili siano spesi fino all’ultimo euro, evitando quanto successo nella scorsa programmazione dove abbiamo utilizzato solo 6milioni su 15 utilizzabili. Oggi abbiamo a disposizione ben 36 milioni ed è nostro obiettivo, da perseguire insieme alle imprese del mare, non rimandare indietro niente.» Negli ultimi dieci mesi il comparto è stato finanziato con ben 22 milioni 596mila 275 euro.

Pierluigi Caria ha incontrato i pescatori con il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, che ha introdotto i lavori dell’assemblea, mentre gli aspetti tecnici dei bandi sono stati illustrati dagli esperti dell’Assessorato e dell’Agenzia agricola Laore Sardegna. In un fuori programma, l’assessore si è recato nel porto per vedere le barche e parlare con i pescatori.
I punti centrali degli interventi riguardano: innovazione, diversificazione, formazione, trasformazione e commercializzazione, ma anche finanziamenti per l’acquisto di attrezzature a bordo, per la sostituzione o l’ammodernamento dei motori e l’avvio delle attività dei giovani pescatori. Sono previste inoltre azioni di carattere ambientale per garantire la conservazione degli ecosistemi, la formazione e la tutela della salute dei pescatori. Una delle maggiori novità riguarda il finanziamento per la formazione a bordo dei giovani pescatori dove la Regione garantisce una copertura retributiva lorda fino a 40mila euro, per un massimo di 24 mesi, ai disoccupati che non abbiano ancora compiuto i 30.
Con i suoi 1.709 chilometri la Sardegna è la regione d’Italia con la maggiore estensione di coste, il 21,6% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia con 1.430 chilometri. Terza regione per numero di battelli, 1.292, dopo i 2.946 della marineria siciliana e i 1.572 della Puglia. Secondo i dati Istat 2016, lavorano nel comparto pesca sardo 2003 persone, mentre sono 123 gli operatori dell’acquacoltura e 342 gli addetti alla trasformazione. I pescatori sardi lavorano anche su circa 9mila ettari di lagune costiere produttive, nella specificità della nostra isola, che includono le eccellenze della pesca dei mitili (cozze, vongole, ostriche), crostacei, cefali, spigole, orate ed anguille.

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi nella sede dell’assessorato a Cagliari una delegazione cinese guidata dal vice presidente esecutivo della Chinese People’s Association of Friendship with Foreign Countries della provincia di Shandong, Zhang Jigang. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda, il segretario dell’assessore Pierluigi Caria, Antonio Biancu e, in rappresentanza dell’assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, il capo di gabinetto Enrico Murgia.
È la prima volta che una delegazione istituzionale dello Shandong approda nell’isola. L’incontro è servito per avviare un rapporto di reciproca conoscenza tra la Regione Sardegna e i rappresentanti di una delle province cinesi più importanti, la terza per prodotto interno lordo e la seconda per numero di abitanti, quasi 100 milioni di persone. Molti i temi trattati: dalla possibilità di interscambi di natura economica a quelli culturali e turistici. «Abbiamo instaurato un primo rapporto con una realtà rilevante – ha detto l’assessore Piras – si tratta di una Provincia con un passato fatto di tradizioni millenarie e un presente che la pone tra quelle più attive del paese asiatico. Siamo interessati a intensificare i legami con lo Shandong – ha aggiunto – e pensiamo che esistano le condizioni per consentire alle nostre imprese di affacciarsi in un mercato nuovo e dalle prospettive interessanti. I prodotti sardi, in particolare quelli del settore agroalimentare, grazie alla loro qualità e alla loro genuinità sono in grado di ritagliarsi fette considerevoli all’estero, soprattutto in Cina. Alcune aziende isolane sono già attive in Asia e altre ancora, per effetto del Programma di Internazionalizzazione varata dal nostro Assessorato, potranno esserlo nei prossimi mesi a conclusione di un percorso che ha visto la pubblicazione di numerosi bandi, azioni di formazione dedicati agli export manager e forum tematici nei settori dell’ICT e dell’agroalimentare». Proprio le eccellenze sarde in quest’ultimo settore, così come le straordinarie bellezze che riguardano il patrimonio storico e archeologico della Sardegna, sono state evidenziate nel corso dell’incontro dai rappresentanti degli assessorati dell’Agricoltura e della Cultura. Dal canto suo, la delegazione cinese ha mostrato particolare interesse per le attrattive turistiche e naturalistiche della Sardegna, conosciuta anche in Cina per la qualità della vita e per essere l’isola “della longevità” grazie all’alto numero di centenari. Nelle prossime settimane saranno definiti i dettagli per un’eventuale missione commerciale da parte di una delegazione sarda nello Shandong.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria ha inaugurato ieri una nuova condotta idrica di 25 km che consentirà di irrigare mille ettari di terre trasportando l’acqua dalla diga del Liscia nei territori di Arzachena, Olbia e Sant’Antonio di Gallura. L’opera costituisce anche un contributo per le azioni antincendio d’estate, grazie alla costruzione delle vasche di raccolta. L’opera, finanziata dalla Regione con 3,3 milioni di euro. All’inaugurazione erano presenti anche il presidente e del direttore del Consorzio di Bonifica della Gallura, Marco Marrone e Giosuè Brundu, da numerosi amministratori comunali e regionali del territorio.
«Si tratta di un intervento fondamentale per il miglioramento delle produzioni agricole e zootecniche, per la prevenzione degli incendi e quindi per la lotta allo spopolamento delle campagne in zone storicamente abitate come queste, con i tipici stazzi galluresi – ha detto l’assessore Pierluigi Caria -. La Regione ha disponibili 30milioni di euro, del Fondo di sviluppo e coesione, dedicati proprio all’infrastrutturazione idrica delle campagne di tutta la Sardegna. Fondi importanti che ci permetteranno innanzitutto di riammodernare le reti e ridurre le enormi perdite, ma anche di dare risposte non più rimandabili a tante aziende agricole che ancora oggi non hanno l’acqua. L’irrigazione dei campi – ha aggiunto Pierluigi Caria – rappresenta, infatti,quel salto di qualità che permette ad agricoltori e pastori di programmare le semine e di fare impresa con tecniche moderne, innovative e quindi produttive. Tutela del territorio, turismo green, valorizzazione ambientale e agroalimentare passano sempre più spesso dall’infrastrutturazione dell’agro. Quest’opera lo dimostra ed è nostro obiettivo proseguire su tale strada in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni di categoria agricole e i diversi portatori di interesse con cui studieremo i migliori interventi.» 

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Emergenza siccità, crisi del comparto sughericolo, vertenza Ara, procedura autorizzativa della nuova discarica della Portovesme srl.

Sono questi gli argomenti affrontati ieri sera dalla Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale che ha sentito in audizione gli assessori dell’agricoltura e dell’ambiente Pierluigi Caria e Donatella Spano.

Rispondendo alle sollecitazioni del presidente della Commissione Luigi Lotto che ha segnalato la forti difficoltà di alcuni territori come la Nurra (dove l’irrigazione dei campi rischia di essere sospesa dal mese di agosto) e le crescenti difficoltà dei Comuni pressati dalle continue richieste di pastori e agricoltori per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, l’assessore ha assicurato l’impegno della Giunta: «Stiamo monitorando la situazione e mettendo a punto tutti gli atti per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale – ha detto Pierluigi Caria – tra gelate e scarse precipitazioni ci sono tutte le condizioni per sostenere la richiesta. Sappiamo che il Fondo nazionale non dispone di grandi risorse, eventualmente potranno essere integrate con interventi regionali».

Sulla situazione particolare del Consorzio di Bonifica della Nurra, l’assessore ha annunciato che la Regione, dopo gli incontri tecnici della scorsa settimana, conta di reperire circa 20 milioni di metri cubi d’acqua da pozzi e reflui che saranno messi a disposizione degli agricoltori.

Sulla situazione del comparto sughericolo, Pierluigi Caria ha illustrato alla Commissione l’attività svolta dall’Agenzia Agris per la lotta ai lepidotteri che in questi ultimi anni stanno infestando i boschi della Sardegna. «Siamo intervenuti su 21,500 ettari di sugherete con una dotazione finanziaria di 1,4 milioni di euro. Alcuni territori, purtroppo, sono rimasti fuori. Questo è dipeso dal ritardo con il quale è stata approvata la Legge Finanziaria. Contiamo di inserire le zone escluse nel programma di disinfestazione del prossimo anno».

L’assessore ha poi ribadito la volontà della Regione di investire sul comparto: «Il sughero è stato e deve continuare ad essere un settore strategico della nostra economia – ha affermato Pierluigi Caria – nel Psr ci sono diverse misure dedicate al comparto, le risorse ammontano a circa 25 milioni di euro. In alcuni casi, con il cofinanziamento dei privati, i denari stanziati fungeranno da moltiplicatore. Alcuni bandi del Psr sono stati già pubblicati, altri sono in via di definizione, contiamo di sbloccare al più presto tutte le risorse disponibili.»

L’Associazione regionale degli allevatori avrà presto a disposizione le risorse per il pagamento degli stipendi arretrati ai propri dipendenti. La Regione ha infatti trasferito all’Agenzia Laore i finanziamenti destinati alle attività di Ara. Nei prossimi giorni Ara provvederà ai pagamenti di sua competenza.

Diversa invece la situazione sulle procedure per la stabilizzazione dei lavoratori che da diversi lustri vivono una difficile condizione di precariato nonostante una legge del 2009 abbia previsto il loro inserimento nella pianta organica di Laore.

«Abbiamo fatto diversi incontri con i sindacati – ha sottolineato Pierluigi Caria – c’è la necessità di un approfondimento che stiamo facendo insieme all’assessore al personale Filippo Spanu. Il 1° giugno incontreremo i sindacati ai quali verrà presentata una proposta per arrivare ad una soluzione condivisa.»  

La Commissione proseguendo la sua attività di monitoraggio sull’iter autorizzativo della nuova discarica per gli scarti di lavorazione dello stabilimento del Sulcis ha convocato l’assessore all’Ambiente Donatello Spano per fare il punto sulla situazione.

«Dopo la Conferenza dei Servizi del 18 maggio scorso – ha detto Donatella Spano – siamo in attesa dei pareri del Ministero dei Beni Culturali che non ha partecipato alla Conferenza e alla nota del Genio Civile che ha esposto oralmente la sua posizione ma ha chiesto di precisare per iscritto le due deduzioni. Una volta arrivati i pareri invieremo alla società la richiesta di integrazioni al progetto per la nuova discarica. Contiamo di farlo entro la prossima settimana.»

Sui tempi dell’iter autorizzativo hanno espresso forti preoccupazioni i consiglieri Cesare Moriconi (Pd) e Gianluigi Rubiu (Udc) per i quali uno slittamento dei tempi oltre il mese di giugno provocherà inevitabilmente l’interruzione dell’attività produttiva con conseguenze imprevedibili sul fronte occupazionale. Preoccupazione condivisa anche dal presidente della Commissione Luigi Lotto: «Nessuno chiede di forzare i tempi ma tutti devono svolgere il proprio ruolo con senso di responsabilità. Serve uno sforzo da parte di tutti, il tema è delicato e va trattato con la massima attenzione per i risvolti economici e sociali della vicenda. La Regione può aiutare le parti a trovare una soluzione. Se c’è la possibilità si facciano i salti mortali per evitare ulteriori lungaggini».

L’assessore Spano ha garantito il massimo impegno della Regione: «C’è la massima attenzione da parte nostra, i servizi dell’assessorato stanno seguendo la pratica giorno per giorno con continui contatti con tutti i soggetti interessati per il rispetto della tempistica. La questione è delicata e, alla luce degli ultimi avvenimenti, c’è bisogno della massima attenzione. Tutto deve essere fatto nel pieno rispetto delle norme. Gli aspetti che riguardano tutela della salute e dell’ambiente devono essere scrupolosamente valutati. Chi deve prendere le decisioni finali deve essere messo nelle condizioni di non commettere errori».  

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Arrivano buone notizie dal versante delle domande presentate per l’aiuto in conto interessi, dedicato alle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per operazioni di credito a breve termine e della durata massima di 12 mesi. Sulla misura del prestito di conduzione, ideata dall’assessorato dell’Agricoltura e finanziata con 2,5 milioni di euro, sono state già inviate all’Agenzia regionale Argea ben 170 domande.
«Sulle istruttorie, gli uffici di Argea stanno procedendo tempestivamente per rispondere in tempi brevi e ridurre le attese delle aziende». Così l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha aggiunto: «La Misura ha ancora a disposizione delle risorse da assegnare e per questo faccio appello agli imprenditori agricoli affinché si presentino quanto prima le domande».
Sono considerate spese di conduzione per le aziende: l’acquisto di sementi, concimi, antiparassitari, anticrittogamici, mangimi, carburanti, lubrificanti; il pagamento di prestazioni di natura varia svolte da operatori non dipendenti, il pagamento di salari, stipendi e compensi spettanti a dipendenti fissi o avventizi, il pagamento del canone di affitto, il pagamento di rate di assicurazione e altro ancora. L’intervento è rivolto alle PMI (Piccole e medie imprese), condotte da imprenditori agricoli con sede operativa in Sardegna, che abbiano una dimensione economica di almeno 15mila euro o 8mila euro se ricadenti in zone montane, in zone soggette a vincoli naturali o ad altri tipi di vincoli.
L’aiuto consiste nell’abbattimento totale del tasso annuo effettivo globale applicato all’operazione di credito a breve termine, della durata massima di 12 mesi. L’intervento, consentito fino a 5mila euro, non potrà essere superiore all’ammontare degli interessi richiesti dall’Istituto di credito convenzionato e di tutti gli altri oneri previsti per il prestito. L’aiuto regionale, così come previsto dalla normativa comunitaria, non potrà quindi eccedere l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” di 15mila euro, concessi a un’impresa nell’arco di tre esercizi finanziari.

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La promozione sul territorio dei bandi del progetto Impresa verde 3.0 ha fatto tappa oggi a Milis, con l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha accompagnato il team di relatori dell’Assessorato e dell’Agenzia Laore Sardegna.
Gli interventi previsti nel Programma di sviluppo rurale, con le Misure 6.2 e 6.4, sono destinati all’avvio di nuove imprese e di attività extra-agricole che puntino alla valorizzazione di innovazione e multifunzionalità nelle aree rurali.
La dotazione finanziaria complessiva è di 28milioni di euro: 10 milioni sulla sottomisura 6.2 per l’avvio di start-up verdi; 8milioni sulla sottomisura 6.4.1 per l’agricoltura multifunzionale; 10 milioni sulla 6.4.2 per il sostegno alle imprese extra-agricole già operative.
Dopo gli appuntamenti già organizzati a Nuraminis e Loculi, l’ultimo incontro è previsto il prossimo 23 maggio a Monti.

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L’assessorato regionale dell’Agricoltura ha prorogato al 15 giugno 2017 i termini di presentazione delle domande per i bandi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) relativi alle seguenti misure:
– Misura 214 – Pagamenti Agroambientali;
– Misura 10 – Pagamenti agroclimatico – ambientali;
– Misura 11 – Agricoltura biologica. Sottomisura 11. 1 Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica;
– Misura 13 – “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”;
– Misura 14 – Benessere degli animali;
– Misura 15 – “Servizi silvo – climatico – ambientali e salvaguardia delle foreste”.

L’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria.

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I caseifici della Sardegna si aprono ai visitatori e agli studenti delle scuole in una due giorni ricchissima di iniziative che si terranno nei 13 punti di trasformazione, sparsi per tutta l’Isola, che aderiscono alla seconda rassegna “Caseifici aperti”, organizzata dal 20 al 21 maggio dal Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop.
L’appuntamento è stato presentato oggi nella sala biblioteca dell’assessorato dell’Agricoltura a Cagliari dall’assessore Pierluigi Caria, dal presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino romano, Salvatore Palitta, dal presidente dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo e della Coop. di Nurri, Salvatore Pala, e dai presidenti della Coop. Sa Costera di Anela, Leonardo Tilocca, e Antonello Argiolas dell’azienda lattiero casearia di Dolianova.
«Partiamo dai giovani, che andranno a visitare e a conoscere i luoghi dove si produce una delle migliori eccellenze dell’agroalimentare sardo. Apriamo una finestra sui diversi passaggi della lavorazione del latte con un percorso in cui viene garantita soprattutto la qualità dei formaggi». Lo ha detto l’assessore Pierluigi Caria che ha poi aggiunto: «In questo momento abbiamo consapevolezza della situazione che sta affrontando il comparto e come Regione stiamo facendo la nostra parte coinvolgendo il Ministero, le associazioni di categoria agricole e l’Oilos nel trovare le giuste soluzioni per evitare le crisi cicliche che investono l’ovicaprino sardo e soprattutto i produttori primari: i pastori». L’assessore ha poi ricordato il ruolo da leader che gioca la Sardegna con il 65% delle produzioni ovicaprine nazionali e il valore che hanno questo genere di iniziative per “educare i ragazzi a gusti e sapori nuovi”.
«Faremo conoscere i processi di produzione e il nostro livello di crescita tecnologica e di qualità dei prodotti, salvaguardando la tipicità dei formaggi». Così Salvatore Palitta che ha poi spiegato: «Abbiamo l’obiettivo di valorizzare il gusto di questa Dop, proponendola a nuovi consumatori: ecco perché a Caseifici aperti si terranno momenti di cucina e degustazione in cui i piatti della tradizione saranno presentati con i nostri pecorini. Fra i progetti più importanti per la promozione nei mercati Nord americani e dell’UE – ha osservato Palitta – abbiamo quello costruito insieme alle altre due Dop (Pecorino sardo e Fiore sardo) con 3 milioni stanziati dalla Regione e 1 milione cofinanziato dai Consorzi di tutela».
I 13 stabilimenti che si potranno visitare sabato e domenica prossimi sono: Lait latteria Ittiri; La Concordia di Pattada; Unione Pastori di Nurri; Armentizia Moderna di Guspini; Sa Costera di Anela; San Pasquale di Nulvi; Op Agriexport di Chilivani-Ozieri; Foi di Macomer; SardaFormaggi di Buddusò; Argiolas Formaggi di Dolianova; Formaggi Aresu di Donori; Lacesa di Birori; Allevatori di Mores.

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Il presidente Francesco Pigliaru ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di pescatori e armatori, così come da loro richiesto il 9 maggio scorso. Le associazioni di categoria hanno evidenziato le forti restrizioni subite a causa delle esercitazioni in corso di svolgimento lungo le coste del sud della Sardegna. All’incontro hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, e il presidente della Quinta Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto.
Francesco Pigliaru ha confermato il sostegno della Regione al comparto della pesca, ricordando di aver immediatamente avviato un dialogo con la Marina militare italiana al fine di limitare al massimo gli impatti delle attività a mare. Le interlocuzioni hanno già portato a una limitazione delle aree interdette e all’impegno della Marina militare di concludere le esercitazioni lungo la costa sud-orientale il 14 maggio, in anticipo rispetto alla data programmata del 20 maggio.
Il presidente della Regione ha quindi evidenziato come le attività in corso lungo le coste riguardino operazioni di bonifica da materiale bellico inesploso giacente nei fondali, di cui sono stati già comunicati alcuni ritrovamenti a seguito delle perlustrazioni. Si è dunque convenuto che tali operazioni, condotte in un contesto esercitativo, producono ricadute positive in termini di tutela e sicurezza delle persone e dell’ambiente. Pertanto, se i pescatori ne avessero avuto comunicazione in anticipo, avrebbero potuto manifestare reazioni diverse e più collaborative. Sul punto, è stato ricordato, Pigliaru ha invitato la Marina a un maggiore coinvolgimento degli operatori della pesca anche nelle fasi che anticipano le operazioni, affermando l’esigenza di utilizzare, accanto a quelle formali, modalità informative più consone ai tempi e più dirette. Il presidente Pigliaru, in chiusura, ha ribadito il sostegno della Regione al giusto ed equo indennizzo per gli operatori del mare danneggiati nelle loro attività economiche.

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Il progetto “Impresa Verde 3.0” ha mosso i primi passi ieri a Nuraminis con la presentazione, alla presenza dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, dei bandi del Programma di Sviluppo rurale dedicati all’avvio di nuove imprese e di attività extra-agricole che puntino alla valorizzazione di innovazione e multifunzionalità nelle aree rurali. La dotazione finanziaria complessiva è di 28milioni di euro: 10 milioni sulla sottomisura 6.2 per l’avvio di start-up verdi; 8milioni sulla sottomisura 6.4.1 per l’agricoltura multifunzionale; 10 milioni sulla 6.4.2 per il sostegno alle imprese extra-agricole già operative. I bandi, pubblicati ieri, sono consultabili sul sito della Regione Sardegna al link www.sardegnaagricoltura.it/bandi.

Le giornate informative per imprese e aspiranti imprenditori proseguiranno con altri tre incontri organizzati e seguiti dalle strutture dell’Agenzia Laore Sardegna e dell’Assessorato: il 16 maggio a Loculi, il 18 a Milis e il 23 a Monti. Nel corso di tali appuntamenti sarà illustrata la nuova normativa regionale in materia di Multifunzionalità e le linee guida per lo sviluppo di un progetto d’impresa. Un focus particolare sarà dedicato all’ascolto di imprenditori e startuppers che racconteranno le proprie esperienze. I bandi offrono opportunità di investimento in attività innovative, turistiche, ambientali, didattiche e sociali coerenti con le finalità del PSR Sardegna. Emergono, infatti, nuove ed interessanti nicchie di mercato per prodotti e servizi altamente innovativi di green economy, bioeconomia, artigianato e design, micrologistica, servizi digitali e di e-commerce, soluzioni etiche ed ecologiche, nuovi modelli di business che possono contribuire all’occupazione e al recupero di valori e identità dei territori rurali della Sardegna.

L’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria.