19 July, 2024
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«Un anno nero, da dimenticare, che si chiude male così come è iniziato sul versante della riduzione dei prezzi dei prodotti ovicaprini: dal latte alle carni, passando per la lana.»
Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, nel commentare l’allarme lanciato da Coldiretti Sardegna sul crollo del prezzo delle carni d’agnello che dopo Natale sono scese sotto i tre euro al chilo, addirittura intorno ai 2,8 euro.
«Come Assessorato – ha aggiunto Pierluigi Caria – siamo pronti ad aiutare di più il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna IGP, così che migliori il suo operato e il suo ruolo di tutela sul mercato delle nostre produzioni locali. Riuscire a difendere la tipicità e la qualità delle carni nate e allevate in Sardegna è fondamentale nelle dinamiche di posizionamento sulle piazze di vendita. Ribadisco quindi al presidente del Consorzio di tutela e presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, tutta la disponibilità che può competere all’istituzione che rappresento – conclude Pierluigi Caria – per fare in modo che a pagare il prezzo più pesante non siano più e solo i produttori primari: i pastori.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha stanziato 100mila euro come contributo per le federazioni delle associazioni che operano con persone con disabilità. 70mila euro andranno alla Federazione Fish Sardegna onlus (federazione italiana per il superamento dell’handicap), 30.000 euro alla F.A.N.D. (federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità). Dopo il passaggio in Conferenza Regione – Enti locali, l’esecutivo ha votato una integrazione dei fondi per gli enti gestori degli Ambiti PLUS di Sassari e di Nuoro: le risorse – 400mila euro per Sassari e 219mila per Nuoro – consentiranno agli Ambiti Plus di soddisfare tutte le richieste di erogazione del servizio educativo e di assistenza domiciliare pervenute. Accolte anche le modifiche al sistema della contabilità delle aziende sanitarie.

E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’atto di indirizzo (interpretativo e applicativo dell’articolo 41, comma 1, c-bis della L.R. n. 9/2006) che attribuisce ai Comuni la competenza al rilascio delle concessioni demaniali marittime sulle aree e sugli specchi acquei per la nautica da diporto, per imbarcazioni con lunghezza sino ai 10 metri. Accettata, inoltre, la donazione della nuda proprietà di un’unità immobiliare sita nel comune di Pettinengo (provincia di Biella), fatta da Battista Saiu, rappresentante legale del Circolo culturale sardo ‘Su Nuraghe’, al quale viene concesso l’usufrutto del bene per 30 anni. Infine, dopo il trasferimento del personale ex EPT alla Regione e della relativa funzione, la Giunta ha approvato i criteri del trasferimento di beni, risorse strumentali, procedimenti e contratti in essere connessi alla funzione turismo.

È di 37.484 euro la quota spettante alla Regione Sardegna per gli interventi in materia di politiche giovanili per promuovere attività di orientamento, di prevenzione del disagio giovanile e di sostegno dei giovani talenti tra i 18 e i 35 anni. La giunta ha approvato la proposta dell’assessore Giuseppe Dessena di indirizzare tale risorse al cofinanziamento di programmi di mobilità studentesca internazionale attivati sulla base di programmi comunitari LLP/Erasmus e Leonardo e al miglioramento dei servizi agli studenti, in favore dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari e dei Conservatori di Musica di Cagliari e Sassari.

Approvata anche la proposta della Commissione tecnico-artistica prevista dalla legge 6 in materia di cinema che ha redatto la graduatoria dei proponenti di cortometraggi tra cui si ripartisce il contributo regionale di 60mila euro: 5 i finanziati, 10 gli ammessi e 13 i richiedenti.

È stata approvata su proposta dell’assessore Raffaele Paci la delibera con cui si prende atto della relazione sull’attività del 2016 di Sardegna Ricerche. Nell’ambito dei poteri di indirizzo e controllo disciplinati dalla legge regionale 14/95 infatti, gli assessorati regionali competenti per materia verificano la conformità dell’attività degli enti e delle agenzie alle direttive impartite dalla Giunta regionale, valutando la congruità dei risultati raggiunti in termini efficacia, efficienza ed economicità e ne riferiscono alla Giunta. Dei risultati delle verifiche e delle conseguenti misure eventualmente adottate si da conto in una documentata relazione che la Giunta trasmette al Consiglio regionale e nella quale sono evidenziate le direttive impartite, i programmi operativi definiti, i risultati raggiunti e l’andamento economico finanziario della gestione.

Giudizio positivo, assoggettato al rispetto delle prescrizioni, sulla compatibilità ambientale per l’aggiornamento del progetto di coltivazione, ripristino e rinnovo autorizzazione di una cava di materiale per costruzioni ed opere civili in località S’Arenargiu nel comune di Serdiana. Non dovrà essere sottoposto a ulteriore procedura di VIA l’intervento per l’aumento di classe e realizzazione di nuove volumetrie a servizio dell’attività per l’impianto di riciclaggio inerti in procedura semplificata nel Comune di Norbello (OR), a condizione che nel progetto da sottoporre ad autorizzazione siano rispettate le prescrizioni specificate.

Per dare continuità all’erogazione dei servizi di trasporto pubblico locale ferroviario e della metrotranvia nelle aree di Cagliari e Sassari, la Giunta, come proposto dall’assessore Carlo Careddu, ha dato mandato alla Direzione generale dei Trasporti di prorogare i contratti di servizio attualmente vigenti sino al 3 dicembre 2019.

Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, la Giunta ha votato la proroga della gestione commissariale e la riconferma del commissario straordinario, Andrea Abis, per il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese. Approvata anche l’implementazione del programma di intervento nel campo della conservazione e del miglioramento genetico delle razze locali delle specie di interesse zootecnico per gli anni 2014, 2015, 2016. L’Agenzia Laore Sardegna, a cui è affidata l’attuazione dell’intervento, è autorizzata dunque a utilizzare le economie realizzate nell’annualità 2015 per coprire i maggiori costi sostenuti nell’anno precedente dalle Associazioni Provinciali degli Allevatori che tengono i Libri Genealogici e svolgono i Controlli Funzionali del bestiame, effettuandone le valutazioni genetiche.

La Giunta ha licenziato, infine, la delibera sul carburante agricolo ad accisa agevolata per il comparto agricolo isolano con modifiche ed integrazioni alle tabelle ettaro-coltura, così da applicare anche in Sardegna consumi medi standardizzati di prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli e orticoli, in allevamento, nella selvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra.

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Prosegue il processo di realizzazione dell’Organismo pagatore regionale in Agricoltura. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta regionale ha autorizzato, lo scorso 20 dicembre, l’Agenzia regionale Argea Sardegna all’utilizzo di 5,323.085 di euro per la realizzazione degli interventi ancora necessari per il riconoscimento e l’avvio dell’Organismo pagatore regionale (OPR). Le risorse fanno parte di un avanzo di amministrazione vincolato e presente nel bilancio di Argea, derivante dalle economie realizzate sugli interventi assegnati dalla Regione Sardegna per i compiti istituzionali dell’Agenzia stessa. Gli oltre 5 milioni di euro saranno quindi utilizzati per la realizzazione del sistema informativo, il rafforzamento amministrativo e le convenzioni per deleghe. Tali passaggi, insieme alla dotazione organica che sarà affrontata nei prossimi mesi, fanno parte del percorso di avvio, previsto per la fine del 2018, dell’OPR sardo.

L’assessore Pierluigi Caria ha evidenziato che «il sistema informativo dell’Organismo pagatore rappresenta parte fondamentale per un corretto, affidabile, efficiente ed efficace funzionamento dell’OPR nell’utilizzo dei fondi agricoli dell’UE. A tal proposito – ha aggiunto l’assessore – Argea Sardegna, dopo avere analizzato funzionalità e correttezza di funzionamento dei sistemi informativi dei diversi organismi pagatori regionali, tenendo conto anche del SIAN (il sistema informativo utilizzato dall’Organismo pagatore nazionale AGEA), ha orientato la propria scelta verso il modello di sistema informativo realizzato da AVEPA, OPR della Regione Veneto. Anche grazie alla adeguatezza e funzionalità del suo sistema informativo certificato ISO27001, risulta essere il miglior Organismo pagatore in ambito nazionale per le performance nell’utilizzo dei fondi agricoli UE».

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Novità importanti sono in arrivo sul versante del trattamento dei sottoprodotti di origine animale (SOA) grazie allo stanziamento di 3 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione deliberato, nei giorni scorsi, dalla Giunta su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, per la realizzazione di strutture e impianti di smaltimento.

«Con questo stanziamento diamo risposte molto attese a un mondo che mette assieme più comparti e che rischiava di ridurre o vedere danneggiate le proprie attività imprenditoriali – ha detto Pierluigi Caria -. La delibera è frutto di diversi momenti di confronto tenuti con i numerosi portatori di interesse che più volte abbiamo incontrato per accogliere proposte e idee utili così da soddisfare le diverse esigenze di imprese e territori.»

L’attuale situazione di crisi, venutasi a creare in questi mesi nell’ambito del trattamento e dello smaltimento dei SOA, è seguita al sequestro da parte della Procura della Repubblica di Cagliari dell’unico stabilimento esistente in Sardegna (l’Agrolip di Macchiareddu), per violazione delle norme sanitarie ed ambientali. Le criticità sono poi aggravate dalle restrizioni, sulla movimentazione delle carni e dei suoi sottoprodotti, a cui la regione è sottoposta per l’endemica presenza della Peste suina africana. Tali condizioni limitano fortemente l’operatività delle imprese, sia della produzione primaria sia della trasformazione e commercializzazione di prodotti a base di carne. Per superare l’emergenza, la Giunta ha stanziato quindi nuove risorse così da sostenere la realizzazione di strutture e l’acquisizione di impianti per il trattamento dei SOA. Sarà in questo modo garantito il rispetto della normativa vigente in materia sanitaria e ambientale.

Il 40% della dotazione finanziaria sarà destinata a sostenere le Piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria e quelle attive nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli. Il 60% andrà invece alle PMI attive nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti e ai Comuni, in forma singola o associata, e alle Unioni di Comuni proprietari di strutture e/o impianti che opportunamente completati consentano il trattamento dei SOA. Tale ripartizione è da intendersi indicativa e non vincolante poiché a conclusione dell’istruttoria delle domande pervenute potrà essere operata una opportuna rimodulazione degli eventuali fondi non utilizzati.

Le PMI beneficiarie degli aiuti accedono a una sovvenzione in conto capitale con intensità di aiuto sull’importo dei costi ammissibili differenziata a seconda dell’attività svolta. L’aiuto non potrà, comunque, eccedere il 70% dell’importo dei costi ammissibili nel caso delle PMI attive nella produzione agricola primaria e nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, mentre la sovvenzione massima erogabile per singola impresa non potrà superare i 200mila euro. Per le PMI attive nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti la quota dell’aiuto è ridotta al 40% dell’importo dei costi ammissibili, mentre il finanziamento massimo non potrà eccedere i 200 mila euro. Per i Comuni, in forma singola o associata, o le Unioni di Comuni l’aiuto previsto è del 70% dell’importo dei costi ammissibili, con la sovvenzione che non potrà superare i 500mila euro.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato l’incremento di risorse destinato a fronteggiare i danni causati nel 2017 dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (blue tongue) che raggiungono i 4milioni 771mila 250,11euro. Il primo stanziamento licenziato con legge del Consiglio regionale lo scorso 27 settembre ammontava a 2,5milioni. Alla luce della recrudescenza epidemica, tutt’ora in corso, seguita al primo stanziamento di risorse, l’Esecutivo ha ritenuto opportuno aumentare la disponibilità dei fondi. Nonostante le azioni di contrasto all’insorgenza della malattia, in cui alla vaccinazione per i diversi sierotipi circolanti si associa la profilassi diretta al controllo dell’insetto vettore, a partire dallo scorso mese di agosto si è assistito a una nuova diffusione della lingua blu in diversi territori dell’Isola.
Al 18 dicembre 2017, secondo i dati dell’assessorato della Sanità, i capi morti erano 29mila 302, mentre le aziende sede di focolaio erano circa 2500, con 824mila 630 animali presenti, ma non per forza tutti malati.
Le aziende sede di focolaio, destinatarie delle misure restrittive imposte dall’autorità sanitaria per il controllo della malattia, hanno dovuto sostenere un aggravio di costi conseguenti proprio all’applicazione di tali provvedimenti. Le restrizioni alla movimentazione degli animali hanno determinato un aggravio di costi alimentari connessi con l’impossibilità di spostare gli animali verso le superfici a pascolo dell’azienda. Gli imprenditori hanno dovuto inoltre sostenere ulteriori spese per l’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero. Per questi costi sono stati stanziati 5euro per ogni capo adulto presente in azienda all’apertura del focolaio.
L’intervento è concesso a condizione che le aziende abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano atteso agli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi presenti.
Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati dall’epidemia, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto da parte delle aziende. Sempre i Comuni provvedono inoltre all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione e alla liquidazione delle risorse trasferite dall’assessorato dell’Agricoltura.
La febbre catarrale degli ovini, più comunemente conosciuta come “Blue tongue” o lingua blu, è una malattia infettiva dei ruminanti, non contagiosa, trasmessa da insetti vettori.

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Stamane il Consiglio regionale ha approvato l’articolo 4 ed ha iniziato la discussione sull’articolo 5 della Manovra finanziaria 2018/2020.

In apertura il Consiglio ha approvato per alzata di mano il testo dell’articolo passando successivamente all’esame degli emendamenti aggiuntivi. Sono stati approvati, in particolare, i seguenti emendamenti: il n. 31 (Forma e più) che prevede il sostegno alle attività tradizionali di panificazione sul quale il relatore Franco Sabatini ha corretto (in riduzione) lo stanziamento a 200.000 annui per il triennio 2018-2020, il n. 810 (Gaia) che assegna un finanziamento di 110.00 euro al Consorzio industriale di Nuoro per l’installazione di un sistema di controllo del depuratore di Ottana, il n.1015 (Giunta regionale) che prevede lo stanziamento complessivo di 20 milioni a favore delle aziende agricole e zootecniche colpite da siccità e calamità naturali, ed il n. 58 (Lotto) che sostiene le manifestazioni fieristiche agricole di Arborea, Ozieri e Macomer.

Sull’emendamento n.156 riguardante l’economia digitale il proponente Stefano Tunis (Forza Italia) ne ha sottolineato l’importanza perché, ha detto, «si tratta di un settore che una enormi potenzialità di sviluppo anche con l’utilizzo leva fiscale».

L’assessore della programmazione Raffaele Paci, nella replica, ha ribadito che «l’economia digitale è compresa nel pacchetto lavoro, mentre l’intervento sull’Irap appare problematico perché potrebbe essere considerato “aiuto di stato” ed una soluzione potrebbe essere trovata o in sede di accordo fra Regioni o con un apposito disegno di legge».

Il proponente Stefano Tunis, annunciando il ritiro dell’emendamento, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno in sede di approvazione finale della legge.

Sull’emendamento n. 158 (Rubiu e più) il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sollecitato maggiori stanziamenti per il comparto agro zootecnico che, ha ricordato, «deve affrontare una gravissima crisi anche per i forti ritardi nel pagamento della domande legate alle legge del Consiglio con cui sono stati stanziati  45 milioni». Su questo punto, ha sostenuto, «occorre capire lo stato dell’arte e le ragioni delle mancate erogazioni» auspicando nello stesso tempo una grande campagna della Regione a favore dell’acquisto e del consumo di agnelli sardi.

Alle argomentazioni di Pietro Pittalis si è associato il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi) citando in proposito un suo emendamento di contenuto analogo.

L’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria ha fornito al Consiglio i dati relativi ai pagamenti degli aiuti: al 18 dicembre, data di scadenza delle domande, sono pervenute 10.942 richieste di cui 1.700 negli ultimi 15 giorni; al 15 dicembre sono state pagate 4.482 richieste per un controvalore di e 17 milioni, mentre il 19% sono soggette a verifica Inps in corso, 1.000 sono state sospese perché i proponenti hanno chiesto la modifica dell’Iban dove accreditare le somme. Gli uffici hanno fatto un buon lavoro e siamo intervenuti anche sulla tesoreria, ha concluso l’assessore Caria, «e rispetto al monte-domande le richieste sono state quasi tutte istruite».

Sull’emendamento n. 337 che prevede interventi a sostegno del settore artigiano il consigliere di Forza Italia Mariano Contu ha ricordato la cancellazione del 10% delle partite Iva in Sardegna, dato che segnala la necessità di nuove risorse.

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha replicato che, rispetto alle esigenze del settore artigiano, un emendamento della maggioranza prevede uno stanziamento di 4.5 milioni. Messo ai voti, l’emendamento n.337 è stato respinto.

Con l’emendamento n. 349 il consigliere Paolo Truzzu ha proposto lo stanziamento di 10 milioni a favore dell’Arst per il rinnovo del parco automezzi che, ha lamentato, «è in pessime condizioni».

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha riconosciuto che si tratta di un tema importante «sul quale si sta intervenendo con i fondi coesione e sviluppo sulla base di un programma che sarà concretizzato nelle prossime settimane e nello stesso tempo è stato assegnato ad un finanziamento di 3.4 per chiudere alcune vecchie pendenze».

La consigliera Alessandra Zedda si è dichiarata insoddisfatta della replica dell’assessore perché, ha evidenziato, «non si vede concretezza e mancano anche quelle buone pratiche che consentirebbero di migliorare la mobilità interna».

Messo ai voti, l’emendamento n.349 è stato respinto.

Il Consiglio ha poi approvato l’emendamento n. 350 (Truzzu e più) che prevede il finanziamento di 100.000 euro ai micro birrifici artigianali operanti in Sardegna. Il relatore Franco Sabatini, illustrando il parere favorevole della commissione, ha però ridotto lo stanziamento, appunto, a 100.000 euro rispetto alla previsione iniziale di 300.000.

Sull’emendamento n. 808 (Piermario Manca e più), contenente la proposte di abbattere il carico degli interessi per i mutui delle aziende agricole colpite da calamità naturali, si è sviluppato un ampio dibattito.

Nel dichiararsi favorevole, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha ricordato fra l’altro le recenti proteste di numerose aziende agricole di Bono esclude dai benefici  della legge, ha criticato i dati forniti dall’assessore che non sono confortanti perché su 45 milioni disponibili ne sono stati spesi solo 17 ed inoltre si chiede per giunta certificato anti mafia ai pastori, fatto grave e assurdo che accade nel silenzio della politica». Le pratiche, secondo Pietro Pittalis, «dovevano essere istruite prima del 15 dicembre perché le tesorerie delle banche sono chiuse e riapriranno il 15 gennaio, ed anche questa è l’ennesima ingiustizia consumata a danno di migliaia di pastori».

Annunciando la volontà di mantenere l’emendamento, il proponente Piermario Manca (Pds) ha affermato che «la richiesta di 5 milioni è motivata dal fatto che un settore primario è stato totalmente sconvolto dai cambiamenti climatici ed inoltre si tratta non di soldi a pioggia ma di un programma articolato in 5 anni che permetterà alle aziende di ricostituire il proprio capitale».

Il relatore Franco Sabatini (Pd) ha ricordato gli stanziamenti di 20 milioni per il comparto agricolo e di 45 per i pastori in corso di liquidazione, precisando che si tratta di un lavoro molto difficile e smentendo la richiesta del certificato anti mafia. C’è al contrario l’impegno con categorie agricole, ha sostenuto, «per decidere come spendere le risorse disponibili e la proposta del collega Manca sui mutui sarà certamente recepita come decideremo insieme subito dopo la finanziaria».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha messo l’accento sulla «grandissima emergenza del settore anche per problema costi carburante», affermando che «bisogna fare molto di più ed avere più coraggio, anche alzando la voce con il Governo».

Il consigliere Gaetano Ledda (Pasd’Az-La Base) ha parlato di «un intervento necessario per i gravissimi danni provocati dalle gelate e, sotto questo profilo, l’esclusione delle aziende di Bono è ingiusta; in generale i 45 milioni nono sono stati una vittoria e i risultati dei pagamento non sono positivi perché i soldi arriveranno a marzo-aprile».

Il presidente della commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto (Pd) ha espresso il suo dispiacere perché, su un tema così importante, «vengono sminuiti i risultati senza precedenti dell’assessorato dell’Agricoltura come dicono i numeri».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha evidenziato che «la proposta colma una lacuna evidente; il collega Lotto e l’assessore sbagliano a non ascoltare la voce del mondo agro pastorale che non ha interesse ad alimentare polemiche, che peraltro sarebbero ben motivate adesso che è comparsa la mafia delle pinnette che manifesta una visione ottusa e burocratica della realtà sarda».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, riprendendo il tema dello stanziamento di 45 milioni a favore dei pastori, ha ricordato che «una somma così elevata non si era mai vista prima ed i ritardi non sono della Giunta o della struttura mentre, sui Comuni colpiti da gelate esclusi, si può assumere un impegno per recuperare le domande tardive».

L’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, dopo aver assicurato una verifica sulle domande tardive, ha precisato che la richiesta del certificato anti-mafia deriva da una norma nazionale e comunque riguarda solo Psr. Successivamente ha fornito dati ulteriormente aggiornati sui pagamenti: le pratiche pagate sono 5200 per un controvalore di 20 milioni «e non c’è stato nessun ritardo perché le richieste finora non pagate riguardano le mancate comunicazioni sulla produzione di latte, quelle presentate in cartaceo e quelle i cui presentatori hanno chiesto la modifica dell’Iban hanno influito; inoltre abbiamo chiesto una deroga alla tesoreria per proseguire nei pagamenti».

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu, confermando che il suo gruppo non discute i risultati raggiunti nelle procedure di pagamento, ha messo in evidenza che «come abbiamo più volte sostenuto, sarebbero state preferibili procedure diverse cominciando a lavorare a giugno ed agendo sui consorzi». Con i certificati anti-mafia, ha aggiunto, «stiamo esponendo la categoria ad un cuneo burocratico molto negativo mentre, sul punto specifico dell’emendamento, attendiamo dall’assessore rassicurazione sugli strumenti finanziari».

Prima del voto il primo firmatario Piermario Manca ha annunciato il ritiro dell’emendamento rimarcando però che i problemi restano, non per le risorse ma per le regole ed il peso degli interessi sui muti.

L’emendamento è stato però recepito dal gruppo di Forza Italia e quindi messo ai voti. Il Consiglio lo ha respinto con 31 voti contrari e 15 favorevoli.

All’emendamento 833 (guide turistiche e contributi per consorzi turistici tra enti locali) sono stati presentati alcuni emendamenti aggiuntivi. Tra questi il 1308 (primo firmatario Lotto), è stato giudicato “più adeguato dagli uffici”, come ha riferito l’assessore Paci sollecitandone il voto favorevole.

I capigruppo di maggioranza e opposizione hanno sottoscritto l’emendamento 1308 che è stato dunque approvato all’unanimità mentre gli altri emendamenti all’833 sono stati ritirati.

Approvato poi anche l’emendamento 833. Ritirato l’emendamento 837 (primo firmatario Gavino Manca) a favore di coop ambientali dei cantieri verdi, che sarà inserito all’interno delle misure del piano per il lavoro e, a detta dell’assessore Paci, «troverà anche risorse finanziarie superiori, intorno ai tre milioni di euro, dentro il Piano Lavoras».

L’on. Daniele Cocco (Sinistra) ha sollevato perplessità sulla richiesta di ritiro dell’emendamento mentre il primo firmatario ha spiegato il senso della misura proposta e ha accettato l’invito sotto la garanzia del Piano Lavoras.

L’on. Pietro Pittalis (FI) ha esordito: «Il Piano Lavoras che enunciate ai quattro venti come la soluzione della disoccupazione è in realtà fumo, come ha detto l’on. Cocco poco fa, perché è finalizzato al mantenimento degli occupati e non a generare nuova occupazione. Finalmente è tutto chiaro».

Approvato l’emendamento 1078 (Sabatini), sostitutivo totale dell’emendamento 838 sulle agevolazioni dell’articolo 23 della legge 240 del 1981.

Respinto l’emendamento 860 e così 861, 862, 863.

Approvato con il sostegno della maggioranza l’emendamento 864 (Crisponi) che prevede 30 mila euro a sostegno della rassegna “Autunno in Barbagia”.

Respinto l’emendamento 865, ritirato 866; respinti 867, 868.

Sull’emendamento 923, a sostegno degli alberghi diffusi e degli enti locali per riqualificare i centri storici, ha preso la parola l’on. Peru (FI), primo firmatario. «Sosteniamo questa norma per recuperare i centri storici e per rafforzare il turismo in Sardegna nelle zone interne al di là della stagione estiva». Per Forza Italia si sono espressi favorevolmente anche gli on. Tunis, Tedde, Zedda e l’on. Truzzu (Sardegna). Il primo firmatario ha ricordato all’assessore Paci che sul tema era stato garantito dalla Giunta un impegno preciso in passato, “finalizzato a recuperare il turismo identitario”. L’on. Alessandra Zedda ha ricordato in particolare che il provvedimento a sostegno dell’albergo diffuso “era stato votato nel 2016 all’unanimità da quest’Aula e non capiamo, perché nessuno ce lo dice, perché non abbia avuto attuazione”. Per l’on. Fasolino (FI) «l’albergo diffuso sarebbe un investimento strategico per i territori delle zone interne, un moltiplicatore keynesiano come ha detto prima il collega Peru». Per il riformatore Dedoni «una volta che i turisti arrivano possiamo attirarli con l’albergo diffuso verso le zone interne».

Per l’on. Alessandro Collu (Pd) «è necessario riconoscere che con due milioni di euro non si fa gran che. Esistono altre forme di turismo diffuso efficaci come il bed and breakfast, molto più economico».

L’Udc ha parlato con l’on. Giuseppino Pinna, che ha annunciato il voto favorevole e ha detto: “In Sardegna c’è il peggior dato sulle imprese artigiane”. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha detto che «l’albergo diffuso è davvero alla portata delle persone che abitano nelle zone interne ed è un’opportunità per il recupero di immobili che altrimenti rischiano di crollare. Avete occhi soltanto per alberghi a cinque stelle».

L’emendamento 923 è stato respinto.

Con distinte e successive votazioni, l’Aula non ha approvato gli emendamenti n. 927 e 943. Decaduto l’emendamento 953, il presentatore dell’emendamento 962, Marco Tedde (Fi) è intervenuto per auspicarne l’approvazione («il sostegno al commercio meriterebbe il favore dell’Aula ma si approvano solo le proposte “del tavolo del manuale Marchetti”»), supportato dalla sua collega di gruppo e di partito Alessandra Zedda («nella finanziaria non c’è attenzione né per il commercio, né per l’artigianato») ma il Consiglio non ha dato il via libera. Stessa sorte è spettata al 998 e al 999 sul quale è intervenuta la consigliera Alessandra Zedda («non c’è un solo intervento a favore dell’imprenditoria femminile»).

Decaduto l’emendamento n. 1000 non è stato approvato il 1001. Approvato, invece, con 38 favorevoli e 9 contrari l’emendamento n. 1006 (Giunta regionale) che stabilisce lo stanziamento di 70.000 euro in favore della Camera di commercio di Cagliari per l’affidamento di un “supporto tecnico-specialistico” nell’ambito del tavolo di indirizzo per la riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna.

Approvato (30 favorevoli e 5 contrari) lo stanziamento di 300.000 euro a favore di Laore per l’organizzazione in Sardegna del concorso enologico “Mondiale di Bruxelles” (emendamento 1010-Giunta), il presidente ha dichiarato inammissibile l’emendamento 1063.

L’assessore Raffaele Paci ha quindi invitato al ritiro i presentatori degli emendamenti 1060 e 1080 e si è detto a favore dell’emendamento 1061 (Paolo Dessì- Misto) aggiuntivo all’emendamento 1022 (Giunta) in ordine alle deroghe per il completamento degli interventi programmati ed alle imprese beneficiarie delle agevolazioni del Fse-Por 2000/2006. Dopo il ritiro degli emendamenti 1060 e 1080, l’Aula ha approvato l’emendamento 1061 (41 sì, 4 no) e l’emendamento 1022 (31 sì, 14 no).

Approvato (28 sì, 14 no) l’emendamento 1033 (Pietro Cocco e più) che stanzia 250.000 euro per l’attuazione del progetto sperimentale per il recupero delle antiche vocazioni agricole pre-industriali nel Basso Sulcis, previa precisazione da parte del relatore Sabatini sullo stanziamento solo nel 2018 delle somme su indicate.

Ritirato l’emendamento n. 1034 dopo che, su invito del presentatore Antonio Solinas (Pd), l’assessore dell’Agricoltura ha dichiarato che rispetto al 2017 le somme destinate ai consorzi di bonifica si sono ridotte di un milione di euro.

Ritirato anche il 65, inammissibile il 98, ritirato l’emendamento n. 114, dopo che il presentatore, Salvatore Denmontis (Pd), ha ricevuto rassicurazioni dall’assessore Raffaele Paci sul possibile impiego delle risorse eventualmente risparmiate sulla continuità territoriale aerea, in favore delle agevolazioni nel costo del trasporto a favore degli studenti. 

Non approvati gli emendamenti 347, 822 e 869, si è passati all’esame dell’articolo 5 (disposizioni in materia di sanità e politiche sociali) e degli emendamenti presentati. I gruppi della minoranza hanno quindi confermato il ritiro di tutti gli emendamenti soppressivi e sostitutivi parziali a suo tempo presentati ed il presidente del Consiglio ha quindi elencato le proposte modificative rimaste in votazione: il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha espresso il parere di competenza, seguito dall’assessore Raffaele Paci.

Ha aperto la discussione il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde che nel ricordare l’importanza delle disposizioni su sanità e politiche sociali ha dato lettura, con tono polemico, dell’emendamento firmato dal consigliere della maggioranza, Fabrizio Anedda (Misto) che propone lo stanziamento di 120.000 euro all’associazione “Intrepidi Monelli”. A giudizio del consigliere di Fi, tale proposta è l’esempio di come il centrosinistra ha affrontato e continua ad affrontare il tema della sanità («commissariamenti, proroghe su proroghe ed il tutto con un’aurea di clientele») nonostante i proclami del presidente Pigliaru sull’estraneità della politica dalle scelte in sanità. «Le logiche politiche – ha affermato l’esponete della minoranza – hanno invece permeato la sanità sarda ed i ritardi nella nomina del direttore dell’Areus sono l’emblema». Marco Tedde ha parlato di “errori marchiani” da parte della Giunta regionale ed ha criticato le riforme dell’assessore Luigi Arru: «Intanto i costi della Sanità sarda non sono diminuiti e sono aumentate le sperequazioni nei confronti del nord ovest dell’Isola».

Il consigliere del Pds, Augusto Cherchi, ha evidenziato che la commissione Sanità non ha espresso il parere sulle parti della manovra di interesse del parlamentino presieduto da Perra (Upc-Socialisti) ed ha incentrato il suo intervento sulla opportunità di procedere con una “puntuale verifica dei risultati ottenuti dall’Ats, ad un anno dalla sua istituzione”. «La relazione annuale sulle attività – ha precisato l’esponente della maggioranza – è stabilita in legge e chiedo che i direttori generali dell’azienda unica vengano in Aula per riferire sull’attuazione delle riforme approvate dal Consiglio regionale». Augusto Cherchi ha quindi chiesto lumi sull’approvazione del programma sanitario triennale ed ha lamentano “la non coincidenza dei piani di dotazione organica” sulla base di tabelle in suo possesso.

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola alla consigliera Alessandra Zedda (Forza Italia) che ha chiesto di poter intervenire dopo la pausa pranzo. Richeista di interruzione appoggiata dal capogruppo azzurro Pietro Pittalis che ha invitato la maggioranza a un ulteriore esame degli emendamenti: «La tutela della salute è un tema importante vediamo però emendamenti non congrui come quello presentato dall’on. Anedda che prevede un finanziamento di 120mila euro a favore dell’Associazione “Intrepidi monelli”. Se dobbiamo trattare la sanità in questo modo staremo qui anche a Natale. Vi invito a una riflessione».

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L’ammontare dei premi stanziati dall’assessorato dell’Agricoltura, lo scorso mese di agosto, per la diversificazione produttiva nel settore cerealicolo e delle leguminose da granella sale da 500mila euro a 1milione e 81.014,58 euro. L’aumento dei fondi è frutto della terza variazione al bilancio 2017/2019, entrata in vigore con la legge 23 del 5 dicembre 2017, dove l’assessore Pierluigi Caria ha proposto che venisse raddoppiato lo stanziamento iniziale così da rendere ancora più competitivo, attraverso la valorizzazione delle filiere, un comparto molto importante dell’agricoltura isolana.
«Con la firma del decreto – ha precisato Pierluigi Caria – teniamo fede a un impegno preso alcuni mesi fa con gli imprenditori agricoli che coltivano cereali minori, grani antichi e leguminose da granella e aderiscono ad accordi di filiera promossi su tutto il territorio regionale. Crediamo in questo settore produttivo e lo abbiamo dimostrato raddoppiando le risorse disponibili.»

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Apicoltura

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pierluigi Caria ha incontrato, questo week end a Cagliari, una delegazione di rappresentanti delle associazioni di apicoltori della Sardegna con cui ha esaminato le problematiche del settore.
«La nostra idea di agricoltura sarda considera importanti tutti i comparti, compreso quindi quello dell’apicoltura», ha osservato l’assessore Caria, specificando che spesso mediaticamente, sugli organi di informazione e sui social media «emergono maggiormente solo alcuni comparti». «Occorre individuare un percorso assieme, parte pubblica e parte privata nonché università e centri di ricerca – ha aggiunto Pierluigi Caria -, per utilizzare nel miglior modo possibile le risorse a disposizione». Un’attenzione dimostrata anche dal fatto che la Giunta, lo scorso mese di ottobre, ha approvato l’integrazione finanziaria delle risorse per il comparto, passando da 220mila euro della prima assegnazione, deliberata lo scorso anno, a 520mila.
L’assessore Caria ha ascoltato le problematiche evidenziate dalle associazioni, ma anche le idee e le proposte per fare in modo che il comparto possa superare le criticità così da dare il massimo in termini di produzioni di qualità e di occupazione. Il titolare dell’Agricoltura, ricordando le difficoltà della presente annata, dovute soprattutto alle numerose calamità che hanno investito la Sardegna: prima fra tutte la siccità, ha quindi spiegato l’approccio scelto. «In tutti i comparti abbiamo optato per l’analisi delle filiere sotto tutti i punti di vista: avere una fotografia chiara della realtà ci permette di prendere decisioni corrette – ha sottolineato ancora Pierluigi Caria -. Quest’anno abbiamo messo in agricoltura ben 105 milioni di euro ma non sarà una voce disponibile tutti gli anni. Dobbiamo avere visioni più chiare, individuare vocazioni territoriali, puntare sull’agricoltura di precisione per produrre con la massima efficienza ed efficacia e considerare con maggiore forza il tema dell’acqua specie quando non ci si trova in emergenza». 
«Questo approccio va usato per tutti i comparti e quindi anche per l’apicoltura su cui stiamo lavorando e a breve presenteremo dei nuovi interventi. Siamo ben consapevoli che la siccità e la riduzione delle produzioni di miele non ha causato solo criticità ai produttori primari – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – ma ha costretto l’intera filiera della trasformazione, come quella dei dolciumi, ad acquistare la materia prima fuori dalla Sardegna trasferendo economie importati verso le aziende della Penisola o estere.»

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Una delegazione di Apiaresos, l’associazione di categoria che rappresenta la maggioranza dei 1.700 apicoltori sardi, ha incontrato i capigruppo del Consiglio regionale per sollecitare la soluzione di alcuni problemi di particolare importanza per lo sviluppo e la crescita del settore.

Gli apicoltori hanno illustrato un pacchetto di proposte comprendente l’attuazione della legge regionale 19/2015, il riconoscimento di provvidenze per i danni causati dalla siccità, lo sblocco di alcune misure del Psr, la ridefinizione della cosiddette “produzioni standard” e la modifica del Ppr, che attualmente impone ai nuovi operatori di esercitare la loro attività in una superficie minima di 5 ettari.

Questi interventi, hanno sostenuto, consentirebbero il rilancio del settore che, partendo dalla tradizionale coltura del miele, sta cercando di costruire una vera e propria filiera con altre produzioni come la pappa reale ed il polline.

Dopo un dibattito nel corso del quale hanno preso la parola il presidente della commissione Attività produttive Luigi Lotto ed i consiglieri regionali Piero Comandini (Pd), Daniele Cocco (Art. 1 – Mdp), Domenico Gallus (Psd’Az-La Base), Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ed Antonello Peru (Forza Italia) il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha assicurato l’impegno di tutti i gruppi per recepire le istanze espresse dalla categoria.

«Esistono le condizioni – ha detto fra l’altro Gianfranco Ganau – per intervenire in tempi molto brevi sia sulla legge 19/2015 che all’interno della finanziaria, nel quadro degli stanziamenti già previsti per il comparto agricolo; su quest’ultimo aspetto una prima verifica potrà essere fatta venerdì nell’incontro già programmato con l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria. Per quanto riguarda invece la modifica del Ppr – ha concluso Gianfranco Ganau – dovrà essere necessariamente inserita all’interno della nuova legge urbanistica.»

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«Nelle scorse settimane abbiamo già avviato con il tavolo dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) delle interlocuzioni affinché si attivino tutte le procedure di monitoraggio delle produzioni che possano quindi favorire una crescita del prezzo del latte pagato ai pastori.»
Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha assicurato una nuova convocazione dell’Oilos.
«Nei prossimi giorni convocheremo di nuovo Oilos e solleciteremo, per quanto di loro competenza, che siano messe in campo tutte le azioni possibili – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Se mi si chiedesse quale potrebbe essere un prezzo minimo ragionevole che i pastori dovrebbero pretendere dal mercato, direi: vista la pessima stagione che ha compromesso le produzioni, penso che i pastori possano chiedere, mettendosi assieme fra loro, almeno il prezzo medio ricavabile dalle ultime cinque stagioni.»