Portovesme srl, i Sindacati denunciano il “silenzio assordante” delle Istituzioni, riparte la mobilitazione
Nuovo grido d’allarme dei segretari territoriali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, sulla situazione di crisi in cui versa lo stabilimento della Portovesme srl.
«Un silenzio assordante delle Istituzioni circonda la vertenza Portovesme srl, il tempo passa e il rischio che 1.300 lavoratrici e lavoratori dal 31 gennaio siano senza lavoro si sta concretizzando – scrivono in una nota -. Non lo accetteremo passivamente. Nonostante l’impegno e le promesse ancora non ci sono soluzioni per il futuro della Portovesme srl, o meglio soluzioni alle problematiche relative alla questione energetica. Nell’incontro settimanale che, come organizzazioni sindacali, teniamo con l’azienda è emersa una situazione di totale stallo e silenzio istituzionale. Nessun intervento da parte della Regione, che avrebbe dovuto convocare una riunione come da accordo dello scorso 20 ottobre, e nessun atto da parte del Governo. Eppure la vertenza ha una portata regionale ed un rilievo nazionale.»
«Alla luce di questa inattività abbiamo deciso, come organizzazioni sindacali di attivare la mobilitazione ai massimi livelli – aggiungono i tre segretari -. La vertenza Portovesme è quello che per il Paese è la vertenza Ilva o Priolo; chiediamo lo stesso livello di attenzione. Dalla prossima settimana attiveremo tutte le iniziative per promuovere una manifestazione direttamente a Roma giacché l’interlocutore, alla luce del silenzio della Regione, è il Governo. Non c’è più tempo da perdere e dalle Istituzioni devono arrivare risposte immediate, la Regione i Parlamentari facciano quanto promesso nell’incontro svoltosi a Portovesme il mese scorso e quanto previsto dagli accordi siglati.»