E’ positivo il giudizio di Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL sullo stato dell’iter del progetto Eurallumina
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E’ positivo il giudizio di Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL sullo stato dell’iter del progetto Eurallumina.
Si è svolta ieri, in modalità web conference la riunione, richiesta dalle organizzazioni sindacali territoriali regionali, sulla vertenza Eurallumina, alla presenza della sottosegretaria Alessandra Todde, per gli assessorati regionali dell’Industria e Lavoro l’assessora Anita Pili e l’assessora Alessandra Zedda, oltre alla Società Eurallumina, il direttore del servizio Energia del Mise Gilberto Dialuce e le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec.
«Nella breve introduzione – si legge in una nota dei segretari territoriali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai, e Pierluigi Loi – la società Eurallumina ha confermato la volontà di voler riavviare gli impianti appena possibile e, su pressione della proprietà, a portare avanti i progetti pianificati per arrivare alla marcia degli stessi nel 2023. La sottosegretaria Alessandra Todde ha illustrato in modo dettagliato l’iter legislativo confermando che il Dpcm previsto dal D.L. semplificazioni, legato all’infrastrutturazione energetica della Sardegna, è il primo che verrà preso in esame da Palazzo Chigi. Il Dpcm, definita la fase concertativa, oramai agli step conclusivi, è stato inviato nelle sedi degli uffici legislativi dei Ministeri e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel provvedimento, oltre al recepimento del D.L. relativo all’infrastruttura immateriale della Virtual Pipe Line per il trasporto del metano in Sardegna, grazie ad accordo specifico con Snam, edil progetto di un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione del GNL, sono inclusi altri provvedimenti considerati strategici. Nello specifico si prevede di classificare come “strategico” per l’applicazione del PNIEC il progetto per il riavvio dello stabilimento Eurallumina, le opere di collegamento a Eurallumina e alla Centrale Enel da riconvertire da carbone a gas. Inoltre novità importante, al fine di ottimizzare la tempistica, è stato previsto l’inserimento del progetto relativo all’escavo del porto, infrastruttura indispensabile per dare piena attuazione agli altri interventi di sviluppo dell’area industriale di Portovesme funzionali allo sviluppo industriale e commerciale dell’intero territorio.»
«Nella riunione – concludono Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi – è emersa l’importante fase concertativa tra tutti i soggetti interessati funzionali alla ripartenza dello stabilimento, ma più complessivamente per garantire nuove opportunità di sviluppo con un progetto moderno, in linea con gli interventi strutturali del Recovery Fund. Esprimiamo apprezzamento per la fase avanzata dell’iter, tuttavia abbiamo ribadito la necessità di avere una tempistica certa ed un cronoprogramma funzionale alla ripartenza prevista.»