Dal 5 giugno al 2 luglio si svolgerà una nuova campagna di scavi nell’area del Cronicario di Sant’Antioco, sede del più antico insediamento fenicio della Sardegna, il quale conserva tracce delle precedenti fasi di età nuragica e preistorica e che evolverà nel successivo centro punico e romano di Sulky-Sulcis.
Gli archeologi guidati dal prof. Michele Guirguis del Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi di Sassari e coordinati sul campo dal Dott. Ernesto A. Insinna, esploreranno le stratificazioni dell’antico centro, estese tra il IV millennio a.C. e l’età romana imperiale, con un focus sui secoli dall’VIII al III a.C.
Le ricerche si svolgono in regime di concessione ministeriale, in costante e proficua collaborazione con la Soprintendenza rappresentata dalla Dott.ssa Giovanna Pietra e grazie al supporto del comune di Sant’Antioco.
Le attività di scavo saranno accompagnate dalle conferenze serali della XV Summer School di Archeologia fenicio-punica, la cui edizione vedrà la partecipazione, tra gli altri, del prof. Lorenzo Nigro dell’Università La Sapienza e del Prof. Alessandro Campus dell’Università Tor Vergata di Roma. I temi spazieranno dal melting pot mediterraneo del I millennio a.C. con i centri di Cartagine e Mozia, all’affermarsi della scrittura fenicia e punica fino alle soglie dell’epoca romana. Ma si parlerà anche di Monte Sirai, dell’età nuragica nel Sulcis e delle fasi di contatto con i Fenici nel più vasto ambito del Mediterraneo occidentale. Le conferenze, cui seguirà un piccolo rinfresco, sono organizzate in collaborazione con il Parco storico e archeologico di Sant’Antioco, si terranno nel Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” a partire dalle 19:00 tutti i giovedì con ingresso gratuito (9, 16, 23, 30 giugno 2023).
Michele Guirguis professore di Archeologia fenicia e punica presso l’ateneo Turritano, spiega: «La XV edizione della Summer School, avviata fin dal 2007 grazie all’iniziativa congiunta del Comune e dell’Università di Sassari per opera del prof. Piero Bartoloni, vedrà attiva una squadra di archeologi che in continuità con le ricerche del 2022 e di quelle dei decenni passati indagherà la storia di questo antichissimo insediamento, che le indagini di scavo confermano abitato fin dal IV millennio a.C. e nelle successive fasi dell’età nuragica e dell’età fenicia, quando l’insediamento di Sulky assunse una dimensione pienamente urbana. Le conferenze serali di approfondimento che si terranno al Museo rappresentano un’ulteriore occasione per rendere partecipe la cittadinanza e tutti gli interessati dei progressi della ricerca archeologica, che con sempre maggiore evidenza dipinge un Mediterraneo trafficato da culture nel quale la Sardegna giocò un ruolo di primo piano».
Le iniziative della Missione archeologica si muovono nell’ottica di una proficua interazione tra le attività di ricerca e valorizzazione della storia dell’antico insediamento. «Una sinergia imprescindibile per un’azione incisiva del Parco storico-archeologico e del Museo Barreca che da decenni oramai è sede di tutte le attività connesse alla ricerca e alla divulgazione dei suoi risultati – commenta Sara Muscuso, direttrice del Parco – sono in corso, infatti, differenti progetti che vedono coinvolta l’area dell’antico abitato, auspichiamo che questa possa a breve entrare a far parte a pieno titolo dell’offerta culturale di Sant’Antioco».
«Le indagini e le attività di scavo nel Cronicario ma, più in generale, nell’area del Parco Archeologico – evidenzia l’assessore della Cultura Luca Mereu – sono “solo” il fiore all’occhiello dell’intensa attività di pianificazione, progettazione e programmazione dell’Ufficio Cultura e Beni culturali di Sant’Antioco, tutta tesa a valorizzare, rilanciare e promuovere il notevole patrimonio storico, archeologico e culturale del Comune con specifiche e innovative linee di azione: a breve infatti partiranno una serie di progetti, resi possibili grazie ai finanziamenti ottenuti dal PNRR e dalla Regione Sardegna, che permetteranno la completa fruizione del nostro patrimonio culturale e archeologico.»
«La Summer School di Archeologia è un’attività immancabile che ormai da anni contraddistingue l’impegno del nostro Comune nei confronti della Cultura e della ricerca. È il frutto del seme piantato anni fa dal professor Piero Bartoloni, un grandissimo impegno portato avanti proprio dai suoi allievi – ha detto il sindaco Ignazio Locci -. Oggi come allora per noi è sempre un vero piacere poter ospitare nella nostra città giovani archeologi accompagnati dal professor Michele Guirguis. La collaborazione con la nostra istituzione, il Parco Storico e Archeologico, le varie conferenze dei giovedì, rendono la Summer School un appuntamento ancora più interessante, che si apre alla comunità di Sant’Antioco promuovendo la diffusione della cultura e della storia fenicia e punica.»