La Seconda commissione ha aperto questa mattina il ciclo di audizioni sulla proposta di legge sulla prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyber bullismo.
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La Seconda commissione ha aperto questa mattina il ciclo di audizioni sulla proposta di legge n. 496 (Comandini e più) finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyber bullismo. Un iter accelerato – così ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente del parlamentino dell’Istruzione, Piero Comandini (Pd) – sollecitato direttamente dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, per portare all’esame dell’Aula il testo di legge in tempi brevi, anche alla luce del riproporsi del fenomeno e delle negative conseguenze in termini sociali e familiari.
«Siamo una delle poche regioni italiane – ha affermato Piero Comandini – a non aver ancora approvato specifiche norme che siano in armonia con i provvedimenti statali e con gli orientamenti e le azioni di prevenzione e di contrasto adottate dal ministero e rivolte a sensibilizzare genitori, studenti e pubblica opinione in genere, soprattutto per ciò che attiene i pericoli derivanti dal cyber bullismo.»
Apprezzamento per l’iniziativa legislativa è stato espresso dall’assessore regionale della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, che ha lamentato le difficoltà nel quantificare con precisione il fenomeno che si è riproposto in tutta la sua drammaticità con la riapertura degli istituti scolastici. Il responsabile dell’Istruzione ha quindi auspicato un incremento degli stanziamenti indicati nella proposta di legge (250.000 euro per il triennio 2018-2020).
Più cauto il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, che ha parlato di “quadro normativo complesso” ed ha affermato: «Non c’è una carenza di regolamentazione nella lotta al bullismo e al cyber bullismo e non è corretto affrontare i problemi solo legiferando, ciò che serve è snellire le procedure e applicare le norme in vigore, garantendo risorse e azioni adeguate». La direzione scolastica ha inoltre rimarcato l’assenza di servizi ad hoc nell’ambito delle strutture sanitarie regionali.
Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, la garante per l’infanzia, Maria Grazia De Matteis, e la presidente dell’ordine degli psicologi, Angela Quaquero, nel corso dei rispettivi e distinti interventi e stimolati anche dai quesiti posti dai consiglieri, Angelo Carta (Psd’Az), Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp) e Rossella Pinna (Pd), hanno invece mostrato piena condivisione per l’iniziativa legislativa promossa in Consiglio regionale ed hanno proposto una serie di suggerimenti e modifiche utili, principalmente finalizzati alla creazione di un osservatorio permanente ed all’istituzione di uno sportello di immediato supporto alle vittime.