3 December, 2024
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Si è svolta nel fine settimana, dal 18 al 20 ottobre, la XXX edizione della Sagra delle olive, all’ombra de “Sa Reina”, nel parco de “S’Ortu Mannu”, a Villamassargia, che ospita circa 700 ulivi secolari, tra cui il più grande del Mediterraneo.

Il venerdì è stato dedicato alle scuole, sabato sono state aperte le porte ai visitatori, allietati dal concerto di Piero Marras e degli Istentales, il cabaret di Gesù di Cagliari e la musica di Alexa e il ballo sardo la domenica.

Un programma variegato: non solo musica ma anche degustazioni, maschere tradizionali, trekking, incontri per la presentazione di guide, tavole rotonde, show cooking, ed un record con il pane alle olive più lungo al mondo, ben 46 metri. Allo show cooking lo chef Cozzina, per l’esibizione delle maschere tradizionali “Sos Corriolos” di Neoneli, il motoincontro “Memorial Maurizio Piras”, animazione e gonfiabili per bambini e balli sardi con il gruppo “A Ballare”. Un evento da carta vincente in una location da capogiro, dove 12 ettari di natura hanno regalato veramente tanto, tra i numerosi ulivi spicca “Sa Reina” che si stima abbia un’età di circa 900 anni, con il fusto di una circonferenza di 16 metri. Un evento legato alla tradizione, con i sapori autentici della Sardegna: olio extravergine, olive, formaggi, pane carasau, porceddu arrosto e malloreddus, ma anche manufatti dell’artigianato sardo. Un luogo magico che, con ampi prati, tavoli e panche, diventa una splendida oasi per poter fare un picnic in compagnia.

Uno scenario incantevole che ha accolto centinaia di persone che, nonostante il tempo incerto, non si sono spaventate e hanno partecipato con grande entusiasmo.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco e dal comune di Villamassargia, con la collaborazione delle associazioni del paese che hanno curato i laboratori, la Croce Rossa Italiana Comitato di Cagliari con le unità territoriali di Cortoghiana e Santadi per l’insegnamento delle tecniche di primo soccorso, del Cammino Minerario di Santa Barbara, del Motoclub di Portoscuso per il Memorial Maurizio Piras, dei Borghi autentici d’Italia, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Sardegna Isola del Romanico e dell’associazione Amici del Giardino.

Appuntamento al prossimo anno!

Nadia Pische

                                   

Ci saranno Piero Marras, gli Istentales, Alexia, Cozzina con il suo show cooking e molti altri ospiti a rendere unica la trentesima edizione della Sagra delle Olive. Il Comune di Villamassargia ha messo a punto il programma della manifestazione, prevista il 18,19 e 20 ottobre e parte del progetto “Tempi d’arte VI.T.A.A. NUOVA”, acronimo di Villamassargia, Tempo Libero, Ambiente, Attività produttive.
L’atteso evento che si tiene al monumento naturale s’Ortu Mannu è una tradizione consolidata caratterizzata da tre giorni di appuntamenti culturali, spettacolo, laboratori, tradizione, visite guidate e degustazioni dei prodotti tipici: «Anche quest’anno abbiamo lavorato con impegno per realizzare tanti eventi in uno che corrisponde alla nostra carta d’identità, un momento che ripercorre tutta la nostra storia, quando la comunità si riuniva per la raccolta delle oliveha spiegato la sindaca di Villamassargia Debora Porràcalza a pennello il fatto che la sagra sia inserita nel ‘2024, anno delle radici italiane’ e nell’VIII edizione della Giornata nazionale dei Borghi».
«Abbiamo messo a punto un programma capace di abbracciare i gusti delle persone di tutte le età per questo sono numerosi i grazie da dire – ha sottolineato l’assessora della Cultura Sara Cambula -: innanzitutto alla Pro Loco che organizza la sagra insieme al Comune, alle Associazioni del paese che hanno curato i laboratori, alla Croce Rossa di Cortoghiana presente per insegnare tecniche di primo soccorso, al Motoclub di Portoscuso per il Memorial Maurizio Piras e ancora, Borghi autentici d’Italia e, per i progetti e le pubblicazioni sulla storia di Villamassargia, ringraziamo per la collaborazione la Fondazione di Sardegna, Fondazione Sardegna Isola del Romanico e l’associazione Amici del Giardino.»
L’apertura, venerdì 18, è dedicata alle scuole con il Festival per l’infanzia e l’adolescenza intitolato “Incontri nella terra di mezzo”, mentre sabato e domenica vedono protagonista la natura, grazie alle escursioni lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara e l’inaugurazione alle ore 11.00 della fiera espositiva con la presentazione del pane con le olive di Villamassargia, inserito dal Ministero delle Politiche Agricole nell’elenco ufficiale dei PAT, insieme alle olive di s’Ortu Mannu pestate.
«Un altro aspetto importanteha aggiunto la sindaca Debora Porràè l’aver ottenuto il riconoscimento come Sagra di Qualità che ci ha permesso di compiere ulteriori passi avanti e unire un grande evento come questo a un alto livello di sostenibilità del luogo, requisito a cui S’Ortu Mannu è perfettamente conforme.»
Il ricco programma continua sabato 19, alle ore 11.00, con una tavola rotonda dal titolo “La valorizzazione dei prodotti di montagna a Villamassargia”, in collaborazione con Laore; a seguire tanta musica e spettacolo con il concerto del cantautore folk Piero Marras, risate assicurate con Pier Paolo Argiolu alias chef Cozzina e, nel pomeriggio, la performance degli Istentales, il gruppo che si autodefinisce “etno-pop agropastorale”, molto amato nell’isola per le canzoni in limba in cui raccontano battaglie sociali e culturali della Sardegna.
Domenica 20, tante le attività esperienziali previste con l’esibizione delle maschere “Sos Corriolos” di Neoneli mentre, dopo la messa alle ore 11.00, stage di ballo e musica sarda con il gruppo “A Ballare”, Gabriele Barria in concerto e la satira di Gesù di Cagliari come special guest. In chiusura, dalle 16.00 alle 18.00, l’energia e la potente voce di Alexia faranno vibrare il parco e i presenti a suon di musica anni Novanta.
Anche quest’anno sarà a disposizione dei visitatori un trenino gommato che collegherà il centro abitato con s’Ortu Mannu.

Il complesso concetto di “valorizzazione del territorio” incontra consenso e successo quando la promozione rappresenta la realtà produttiva- economica e l’essenza patrimoniale di carattere culturale-identitario; vera sintesi e miscellanea strategica di marketing territoriale per avere, complessivamente nell’Isola, un turismo d’interezza e di ampia stagionalità.
Un professionismo di competenze è quello messo in campo nell’area del nuorese e nella Città di Nuoro, che riconosce e sviluppa, come fattore di attrattività, la trainante sinergica ed attiva cooperazione del sistema museale collegato all’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico).
Il conferimento del premio “I pionieri del turismo” (trofeo della scultrice Maria Grazia Dettori, conosciuta per le dee madri in terracotta) al presidente dell’ISRE Stefano Lavra è stata una importante occasione per qualificati interventi, tenuti alla Biblioteca Satta e con la sapiente e armoniosa moderazione del giornalista Antonio Rojch; significativa promozione di cultura per la “Città Turistica” di Nuoro, ottenuta con la richiesta operata nel lontano 1982, di grande vivificante visionarietà e futuro, dalla storica Pro Loco presieduta da Antonio Fancello.
L’attuale Pro Loco Aps nuorese, guidata da Lorenza Vacca, ha riconosciuto al gavoese Stefano Lavra il determinante impegno «per la promozione dei musei dell’ISRE, per il fondamentale lavoro svolto per la diffusione della cultura, delle tradizioni, dell’identità e dell’opera deleddiana, nella società nuorese, che sta assumendo sempre più i connotati di una città turistica».
Nelle precedenti edizioni il premio era stato assegnato a Pasqua Salis Palimodde, cofondatrice con il marito Peppeddu del noto e rinomato Su Gologone Experience Hotel, e ai fratelli Francesco e Piero Loi del Grupp ITI Hotels di Orosei.
L’intervento di Raffaele Sestu, presidente Comitato Regionale Sardegna UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), ha evidenziato significati e valenza del premio assegnato e il determinante ruolo sviluppato dall’ISRE nell’impegno di “portare il flusso turistico delle coste verso l’interno”.
Una rete e circuito museale che ribadisce l’identità storica e di richiamo culturale di Nuoro ad “Atene sarda”; i dati del 2023 segnano un consistente incremento di visite museali (Museo del costume, Museo casa natale di Grazia Deledda, Museo della ceramica) di +20%, rispetto all’anno precedente. Raffaele Sestu ha presentato sinteticamente il rilevante progetto “In nome del pane”, che porterebbe ad un qualificante riconoscimento Unesco del pane tradizionale, e all’attività avviata ed affidata alle Pro Loco dal ministero dei Beni Culturali di censire tutto il patrimonio culturale e immateriale d’Italia; a sostenere l’UNPLI sarda nell’impegnativa catalogazione tra i 377 comuni isolani saranno Maria Antonietta Mongiu, Bachisio Bandinu, Tonino Oppes, Piero Marras e l’ISRE con Stefano Lavra. Lo storico presidente delle Pro Loco sarde, con un trentennale ruolo ed esperienza, ha sottolineato anche l’eccezionale lavoro di promozione svolto dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) per “un turismo delle radici e del ritorno”.
Carlo Marcetti, economista dell’Università di Sassari, ha proposto una suggestiva analisi sulle concretezze che l’interno isolano può proporre e  come sviluppare la “capacità di attrazione” con molteplicità di offerte e in un contesto ambientale accompagnato e sostenuto da servizi; argomentazioni che richiederebbero un approfondimento e studio, per una reale inversione di rotta nelle azioni dell’economia turistica sarda.
A rendere omaggio a Stefano Lavra – che ha idealmente condiviso il riconoscimento, di carattere culturale ed identitario, con il mondo delle tradizioni, dell’artigianato e col personale e collaboratori tutti dell’ISRE – è intervenuto il sindaco di Gavoi Salvatore Lai, che felicitandosi per i successi del giovane compaesano, ne esprime “soddisfazione e orgoglio da cittadino” per un lavoro-servizio di utilità collettiva e creato “con professionalità, apertura, passione e competenza”.
Ad arricchire ulteriormente la serata di valori e significati, le diverse preziosità ed intermezzi corali e musicali: il Coro Su Nugoresu, diretto dal maestro Michele Turnu; l’esibizione dell’organettista Giampaolo Piredda, alla cui musica hanno dato saggio di genuina bravura e abilità nel ballo sardo i giovanissimi Eleonora Colomo e Simone Deriu, componenti del Gruppo Folk Saludos di Nuoro.

Cristoforo Puddu

Celebrazioni religiose ed eventi laici accompagneranno la 664ª edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, Patrono di Sardegna. Un “Grande evento identitario” della Regione Sardegna, riconosciuto tale in virtù dell’importanza che il culto di Antioco riveste per tutti i sardi e che, quest’anno, grazie a un notevole contributo concesso dalla Regione (240mila euro più 60 di cofinanziamento comunale da spalmare nelle tre ricorrenze annuali: Festa manna, primo agosto, Dies Natalis) estende il programma delle manifestazioni sfruttando il ponte del 25 aprile. Ecco, dunque, un cartellone che prenderà avvio venerdì 21 e si concluderà mercoledì 26 aprile in un susseguirsi di appuntamenti per tutti i gusti, tra cultura, tradizione, folklore, intrattenimento e spettacolo. Grandi nomi della musica saliranno sul palco di Piazza Ferralasco: Fausto Leali, Piero Marras, I Gemelli diversi. Il tutto nella cornice di un “Mercato Etnogastronomico” che proporrà alcune specialità della Sardegna e non solo. Senza dimenticare gli spettacoli musicali in Basilica: “Cantata di Paradiso” venerdì 21 e la musica sacra “I suoni dell’anima”, a cura dell’Ente Lirico di Cagliari, mercoledì 26.

E poi fede, folklore e tradizione con la fantastica sfilata in centro delle traccas la domenica, un appuntamento di nuova istituzione che affascina e incanta (per essere ulteriormente ammirate nella loro bellezza, dopo la sfilata le traccas sosteranno lungo il percorso). Le esibizioni di gruppi folk nel centro cittadino. La sfilata de “is Coccois de su Santu”, che quest’anno sarà tutta al femminile, comprese le suonatrici di launeddas. La giornata clou de “Sa Festa manna”, lunedì 24, quando il Santo e le sue reliquie sfileranno in processione per le vie di Sant’Antioco, accompagnati da traccas e gruppi folk (oltre 1.200 in abito tradizionale, provenienti da tutta la Sardegna), suonatori di launeddas, cavalieri e amazzoni. L’immancabile spettacolo pirotecnico che come di consueto chiuderà la giornata del lunedì.

Sabato primo ottobre ritorna nell’iglesiente “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte” con visite ad ex siti minerari, percorsi di trekking e mountain-bike, degustazioni di prodotti locali e concerto serale gratuiti, con prenotazione obbligatoria.

E’ il primo appuntamento autunnale e il sesto annuale con l’iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

La giornata “OYM”, organizzata dal Parco Geominerario in collaborazione con il Comune di Iglesias, il Consorzio Turistico per l’Iglesiente ed IglesiaServizi srl, si svolgerà tra gli ex siti minerari di Porto Flavia a Masua e della Galleria Villamarina a Monteponi.

Inaugurato nel 1924, Porto Flavia rimase attivo fino agli anni ’60 del secolo scorso e rappresentò un capolavoro di ingegneria industriale unico al mondo, potendo gestire l’imbarco del minerale estratto dalle miniere di Masua, Montecani e Acquaresi direttamente sulle navi.

Dedicata al Marchese di Villamarina, Vicerè del Regno di Sardegna, la galleria omonima venne scavata nel 1852 a quota 174 m s.l.m. e nel suo percorso incontra il Pozzo Sella ed il Pozzo Vittorio Emanuele II, ovvero i due pozzi principali della Miniera di Monteponi.

Alle 9.00, inizieranno le visite guidate ad entrambi gli ex siti minerari e partirà da Nebida verso Porto Flavia il trekking lungo la cosiddetta “Costa delle Miniere”, con accompagnamento di guide ambientali escursionistiche. Sarà un percorso a bastone lungo 7 km, con dislivello di circa 250 m, durata di 4 ore e difficoltà E (livello intermedio, escursionistico), che prevede al termine il rientro in navetta a Nebida.

Alle 9.00, inizierà anche l’escursione in mountain-bike (o bike), con partenza dalla vecchia fonderia di Fontanamare e soste in diversi punti di interesse naturalistico e minerario del territorio, seguendo un percorso ad anello lungo 25 km, dislivello di 350 m e difficoltà 2/5 (facile).

Al termine del trekking e dell’escursione in mountain-bike, i partecipanti potranno degustare prodotti locali ed in seguito fruire delle visite guidate a Porto Flavia ed alla Galleria Villamarina senza necessità di ulteriori prenotazioni.

Chiusura della giornata “OYM” in musica, presso la piazza San Giovanni Paolo II, a Monteponi, con il concerto serale del cantautore Piero Marras, accompagnato dalla sua band.

Si è concluso sabato, nell’ex sito minerario di “Sa Marchesa” a Nuxis, gestito dal gruppo Speleo Club Nuxis, l’appuntamento con “Open your mine – Miniere Aperte”, iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti, per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

La due giorni “Open your mine – Miniere Aperte” di venerdì 16 e sabato 17 settembre ha visto la partecipazione dell’on. Alessandra Zedda – Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Sardegna – in visita istituzionale all’evento, che ha incontrato il Commissario straordinario del Parco Geominerario dott.ssa Elisabetta Anna Castelli, insieme al sindaco di Nuxis, Romeo Ghilleri.
Presso la sala convegni di Sa Marchesa, venerdì sera si è svolto l’incontro sul tema “La tutela e la valorizzazione del patrimonio minerario”, con la partecipazione di docenti universitari, archeologi e ricercatori, dove è stato presentato l’avvio della terza campagna di scavi archeologici presso la Grotta di Acquacadda, evidenziando l’importanza dell’indagine delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, da cui emergono reperti e testimonianze utili a ricostruire fasi delle civiltà sarde del passato ancora poco note e l’intreccio con la storica attività mineraria.
Sabato mattina, i partecipanti alla giornata “OYM”, accompagnati da guide specializzate ed esperti di settore, nell’affascinante Grotta di Acquacadda hanno potuto osservare dal vivo le attività di scavo e ricerca, visitare il Museo di Sa Marchesa, svolgere attività di trekking verso le piscine naturali di “Su Giriadroxiu” e degustare prodotti locali. Nel pomeriggio, sono proseguite le visite guidate ad alcuni dei siti più interessanti dell’area mineraria di Sa Marchesa, come il Pozzo Sacro in località “Tattinu”, la Chiesa di Sant’Elia e le cave di estrazione del marmo a cielo aperto.

L’evento si è concluso con il concerto di Piero Marras presentato dal direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Ciro Pignatelli e dal sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri.

 

Sarà l’ex sito minerario di “Sa Marchesa” a Nuxis, venerdì 16 e sabato 17 settembre, protagonista di un nuovo appuntamento con “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte”, iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

La due giorni “OYM” è organizzata dal Parco Geominerario in collaborazione con il comune di Nuxis, i gestori di “Sa Marchesa” e l’Associazione Italiana “Giovani per l’Unesco”, con una serie di eventi, trekking e visite guidate gratuite ai numerosi siti di un territorio interessato, per circa un secolo, dall’attività di scavo e concessioni minerarie di piombo e zinco, di rame ed argento, con presenza di formazioni geologiche esclusive, scenari ambientali caratteristici e tracce di insediamenti umani preistorici.

La partecipazione agli eventi è a numero limitato, per cui è necessaria la prenotazione.

Si inizia venerdì alle 18.30, presso il sito geo-speleo-archeologico e minerario di “Sa Marchesa”, con l’incontro avente a tema “Tutela e valorizzazione del patrimonio minerario”, che vedrà gli interventi di Federico Porcedda (archeologo rappresentante dell’Associazione Italiana “Giovani per l’Unesco”), Ciro Pignatelli (direttore del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna), Romeo Ghilleri (sindaco del comune di Nuxis), Riccardo Cicilloni e Marco Cabras (ricercatori dell’Università degli Studi di Cagliari), Samuele Antonio Gaviano (sindaco del comune di Serri), Pietro Laureano (Università di Firenze – esperto Unesco) e Roberto Curreli (geologo di “Sa Marchesa”), a cui seguiranno un momento ricreativo e una visita allo spazio espositivo della struttura. Nel corso dell’incontro, si parlerà dell’importante avvio della terza campagna di scavi archeologici presso la grotta di “Acquacadda”, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, in particolare dall’Età del Rame all’Età del Bronzo.

Sabato mattina, si parte alle 9.30, con visite guidate agli scavi archeologici presso la grotta e alle sale espositive della struttura di “Sa Marchesa”. Sempre alle 9.30, partenza del trekking verso le piscine naturali di “Su Giriadroxiu”, con accompagnamento di guide ambientali escursionistiche e geologo. L’itinerario prevede un percorso ad anello di 5 km e difficoltà E (livello intermedio, escursionistico), con dislivello di 250 metri e durata di circa 4 ore. Al termine, verrà offerto un rinfresco con prodotti locali.

Le visite guidate riprendono alle 17.00, con partenza da “Sa Marchesa”. La prima, con archeologo, è diretta al “Pozzo Sacro” in località “Tattinu”, dove esisteva un villaggio nuragico, e alla chiesa campestre di “Sant’Elia”, edificata in periodo bizantino. La seconda, con geologo, punta a visitare una delle cave del territorio di Nuxis, in cui si estraevano marmo nero e grigio dalle caratteristiche peculiari.

Chiuderà la giornata il concerto serale del cantautore Piero Marras accompagnato da Vittorio Gazale, alle 20.30 presso il piazzale del sito di “Sa Marchesa”.

 

Un pubblico numeroso e soddisfatto ha partecipato, sabato 3 settembre a Masullas, alla ripresa degli appuntamenti con “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte”, iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

Organizzata in collaborazione con il comune e i gestori dei musei di Masullas, la giornata “OYM” si è incentrata attorno all’ossidiana, prezioso “oro nero” tanto ricercato e scambiato in epoca preistorica, con i ritrovamenti e le tracce lasciate dagli insediamenti umani che, migliaia di anni fa, si svilupparono nell’area del Monte Arci.

I visitatori, accompagnati da guide ed esperti, hanno potuto ammirare da vicino il più grande giacimento di ossidiana del Mediterraneo di “Conca ‘e Cannas”, osservarne forme e sfumature, nonché i tagli dei semilavorati pronti per essere trasformati in utensili di uso comune.

L’attività antropica legata all’estrazione dell’ossidiana e i reperti mineralogici sono stati messi in evidenzia durante la visita al GeoMuseo Monte Arci “Stefano Incani”, all’interno del quale è stato proiettato il documentario tematico realizzato dal Parco Geominerario: “L’oro nero del Parco Geominerario della Sardegna: l’ossidiana del Monte Arci”.

L’osservazione dell’ossidiana e delle bellezze naturali del territorio hanno caratterizzato il trekking mattutino (i cui posti disponibili sono stati esauriti in poco tempo), sviluppatosi con passaggi sorprendenti fra tafoni, sentieri e vegetazione tipica, a cui ha fatto seguito la visita pomeridiana al mega pillow “Su Carongiu de Fanari”, geosito e monumento naturale di grande impatto visuale, contemplato per la sua ampiezza e le forme suggestive.

Come negli altri eventi “OYM”, molto gradita la pausa ristoro, con prodotti tipici del territorio.

Grandi e piccini, hanno inoltre potuto apprezzare i reperti del Museo di Storia Naturale “Aquilegia”, tra cui minerali, ricostruzioni e fossili di particolare valore, che testimoniano i passaggi salienti della storia naturale e geomineraria della Sardegna.

In conclusione di giornata, presso l’incantevole Giardino botanico del Monte Arci, gli spettatori hanno applaudito il concerto serale del cantautore Piero Marras.

Il prossimo appuntamento di “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte” è fissato sabato 17 settembre a Nuxis, nell’ex sito minerario “Sa Marchesa”.

Riprendono sabato 3 settembre, a Masullas, gli appuntamenti con “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte”, l’iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni, i gestori e gli operatori per promuovere l’identità dei territori del Parco ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile, attraverso eventi gratuiti per cui è obbligatoria la prenotazione.
La giornata in territorio masullese sarà incentrata sulle peculiarità geominerarie ed ambientali, nonché storico-antropologiche e paleontologiche della vasta area del Monte Arci, nota al mondo per la presenza cospicua dell’ossidiana, vetro naturale originatosi milioni di anni fa dal rapido raffreddamento della lava e considerata “l’oro nero” dei popoli preistorici, che ne ricavavano utensili e strumenti destinati al taglio, alla difesa e alla caccia.
A partire dalle 9.30, i partecipanti potranno visitare il GeoMuseo Monte Arci “Stefano Incani”, realizzato in collaborazione col Parco Geominerario presso il seicentesco Convento dei Frati Cappuccini, con 5 sale espositive di particolare impatto visuale, ed il Museo di Storia Naturale “Aquilegia”, con minerali, ricostruzioni e reperti di particolare valore, tra cui uno dei più antichi fossili di anfibio rinvenuti in Italia, appartenente al genere Apateon risalente ad oltre 290 milioni di anni fa.
Nel programma sono previste due escursioni. La prima, a partire dalle 9.30, sarà un trekking al Parco dell’Ossidiana di “Conca ‘e Cannas”, che rappresenta il giacimento di ossidiana più vasto del Mediterraneo, con accompagnamento di guide ambientali escursionistiche e geologi seguendo un percorso ad anello di 6 km e dislivello di 250 metri, di media difficoltà. E’ prevista una degustazione di prodotti locali all’arrivo.
La seconda, a partire dalle 18.30, è una visita guidata al geosito e monumento naturale “Su Carongiu de Fanari”, un cosiddetto mega pillow alto 12 metri tra i più grandi conosciuti al mondo e dalle forme particolari, originatosi da eruzioni vulcaniche sottomarine circa 20 milioni di anni fa.
La visita sarà preceduta, presso il GeoMuseo alle 17.30, dalla proiezione del documentario tematico realizzato dal Parco Geominerario dal titolo: “L’oro nero del Parco Geominerario della Sardegna: l’ossidiana del Monte Arci”.
Chiuderà la giornata, alle 20.30, al Giardino botanico del Monte Arci di Masullas, il concerto del cantautore Piero Marras, accompagnato da Vittorio Gazale.

 

E’ in programma domenica 24 luglio 2022, con un prologo sabato 23, presso il comune di Gadoni, il terzo appuntamento annuale di “Open Your Mine – Miniere Aperte”, iniziativa del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna tesa a sviluppare nuovi modelli di coinvolgimento locale per la rigenerazione e la promozione dei territori minerari del Parco.

L’evento, realizzato in collaborazione con il comune di Gadoni, come i precedenti “OYM” prevede iniziative gratuite, tra visite guidate e trekking (per cui è obbligatoria la prenotazione anticipata), e vedrà protagonisti la miniera di rame dismessa di “Funtana Raminosa”, considerata un pregevole esempio di archeologia industriale in quanto conserva ancora, pressoché intatti, i mezzi e le strutture legate al proprio ciclo produttivo, e il suggestivo territorio circostante, con le sue bellezze naturali.

Sabato 23, alle 18.00, presso il Centro di aggregazione sociale del comune di Gadoni, verrà proiettato il documentario “Conservazione e valorizzazione della miniera di Funtana Raminosa: gioiello intatto del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna”, realizzato dall’ente con suggestive immagini e interviste inedite ai protagonisti dell’epopea mineraria del sito gadonese, insieme ad altri documentari sulle diverse realtà del Parco Geominerario.

Domenica 24 si inizia alle 9.30, con visita alla miniera in sottosuolo e in esterno, dove si potranno ammirare macchinari ancora funzionanti, accompagnati da guide d’eccezione: alcuni dei minatori che hanno lavorato nel sito durante gli anni di attività e ne hanno conservato la memoria storica.

Si potrà inoltre partecipare ad attività di trekking, con l’accompagnamento di guide ambientali escursionistiche professioniste, alla scoperta di boschi, grotte e geositi seguendo un itinerario che attraversa la splendida foresta di Corongia e raggiunge la grotta “Sa Grutta’e Perdu”, con vista panoramica mozzafiato sulla valle del Flumendosa e sul geosito “Su Campanili”. Si compirà un percorso ad anello lungo 7 chilometri, con dislivello di 100 metri e bassa difficoltà.

E’ previsto un ristoro finale per i partecipanti all’arrivo a “Funtana Raminosa”.

Chiuderà la giornata OYM alle 21.00, in piazza Santa Maria, a Gadoni, il concerto del cantautore Piero Marras, con la partecipazione di Vittorio Gazale.

Per dettagli ed aggiornamenti sul programma si rimanda al sito istituzionale www.parcogeominerario.sardegna.it ed ai social Facebook e Instagram dell’Ente.