21 November, 2024
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Un laboratorio di una classe dell’Istituto di Istruzione Superiore G.M. Angioy con l’artista Roberto Ziranu ha concluso venerdì 12 gennaio, la mostra “I 12 Graffi”, inaugurata lo scorso 17 dicembre nel Salone della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia.

Quella di  Carbonia era la ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

                                   

La mostra di Roberto Ziranu è sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

Per la giornata di chiusura, l’artista ha organizzato, in collaborazione con l’assessora della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Antonietta Melas, la visita di due classi dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.M. Angioy”, indirizzo Grafica e Comunicazione, guidate dalle docenti della Cinzia Grussu, Simona Mele, Alessandra Manca e Daniela Soru della 4ª B. Roberto Ziranu ha spiegato agli studenti l’origine della mostra, la tecnica utilizzata per la creazione delle opere e presentato le figure dei 12 personaggi. Al termine della presentazione, gli studenti della 4ª A hanno partecipato al laboratorio con l’artista, con il quale hanno creato un ritratto, scelto a maggioranza tra i 12, quello di Gigi Riva.

Gli studenti, le docenti e per ultima anche l’assessora Antonietta Melas, hanno portato il loro contributo all’incisione del volto del grande campione, mostrando in alcuni casi una buona attitudine, sottolineata con piacere da Roberto Ziranu.

Giampaolo Cirronis

         

                            

E’ stata inaugurata ieri, 17 dicembre, nel salone del Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu, la mostra personale “I 12 Graffi” di Roberto Ziranu, ventunesima ed ultima tappa di un percorso che ha toccato Cagliari, Golfo Aranci, Sardara, Quartu Sant’Elena, Seui, Arzana, Laconi, Fonni, Oristano, Nuoro, Cardedu, Ollastra, Orani (suo paese d’origine), Desulo, Siniscola, Aritzo, Ovodda, Porto Torres, San Gavino Monreale e Bitti.

La mostra di Roberto Ziranu, unica nel suo genere, è un omaggio alla sua Terra – si legge nella presentazione Da.Ma del Guilcer di Daniela Madau – Storico e Critico dell’Arte -. E’ sviluppata in 12 ritratti di altrettanti personaggi che hanno reso e continuano a rendere grande la Sardegna al di fuori dei confini regionali: Eleonora d’Arborea, Costantino Nivola, Maria Carta, Paolo Pillonca, Giovanni Lilliu, Maria Lai, l’Accabadora, Piero Sanna, Edina Altara, Andrea Parodi, Grazia Deledda e Gigi Riva. Si tratta di figure di spicco del mondo dell’arte e della cultura, dello sport e della nostra identità, uomini e donne che hanno influenzato la produzione artistica di Roberto Ziranu per il loro carisma, la loro carriera, la loro storia, l’alone di mistero che ruota attorno ad alcune delle loro figure.

La mostra si caratterizza per la scelta di pannelli illustrativi e autoportanti che accompagnano i visitatori alla scoperta della Sardegna raccontata attraverso gli occhi, la maestria e le emozioni che Roberto Ziranu incide nei pannelli di ferro. Le opere esposte rappresentano un nuovo traguardo dello scultore oranese, grande conoscitore del ferro.

La mostra “I 12 Graffi” mostra una nuova sfida: ritratti su lastre di ferro attraverso la tecnica dell’incisione e dello sbalzo, unica nel suo genere.

Le 12 opere esaltano l’anima della materia ferrosa e immedesimano i protagonisti ritratti. Ogni opera sembra prendere vita e interagire con lo spazio tramite chiaroscuri generati dai riflessi delle incisioni e dagli sbalzi ottenuti dalle migliaia di martellate, rendendo ogni opera un pezzo unico. Le tappe di questo itinerario si snodano dal Nord al Sud della Sardegna interessando luoghi che rendono omaggio ai vari protagonisti che hanno dato lustro alla nostra Isola, per poi proseguire nel 2024 il suo viaggio nella Penisola e non solo…

Un progetto ambizioso – conclude la nota di presentazione di Daniela Madau – per un artista che vuole esaltare la sua terra natale interagendo con tutte quelle amministrazioni, fondazioni e partner privati che credono nel ruolo dell’arte quale mezzo per la divulgazione della cultura.

Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e le assessore della Cultura Giorgia Meli e della Pubblica istruzione Antonietta Melas, e il commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Anna Elisabetta Castelli e del direttore Fabrizio Atzori, impegnati nel sito della Grande Miniera nella giornata conclusiva dell’ultima tappa dell’evento Open Your Mine. Presenti anche i fratelli Ziranu di Carbonia, parenti dell’artista.

Allegate le fotografie della presentazione e l’intervista all’artista Roberto Ziranu.

                 

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E’ iniziata stamane la prima Fiera del libro di Iglesias, organizzata dall’associazione ArgoNautilus in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Iglesias. Fino a lunedì 25 aprile, saranno quattro-giorni di eventi dedicati alla promozione del libro, della cultura e delle arti.

La Fiera del Libro di Iglesias si propone come un percorso attraverso letteratura, musica, cinema, teatro, arte, intrattenimento. Coinvolge tutte le realtà cittadine e del territorio, le Istituzioni, gli operatori commerciali e del turismo, le attività produttive, e naturalmente le associazioni culturali, le scuole e le biblioteche.

Legata alla Fiera, una serie di progetti correlati che si svilupperanno nel futuro della città di Iglesias, a partire dalla creazione di un Archivio multimediale dedicato a tutte le forme d’arte e d’espressione presenti a Iglesias dal 22 al 25 aprile 2016.

La Fiera si è aperta con il Caffè Letterario Electra, in Piazza Pichi, con Colazione d’Autore: “Oggi comincio con… Grazia Deledda”, con Gianmichele Lisai. Alle 10.00, al Teatro Elettra, in Piazza Pichi, “La destinazione”, il regista Piero Sanna ha incontrato gli studenti delle scuole cittadine in un dibattito su Legalità Identità e Giustizia.

Per conoscere il programma completo dei quattro giorni della Fiera, si può consultare il sito http://www.fieralibroiglesias.it .

Vediamo ora un’intervista realizzata con Maurizio Cristella, direttore artistico dell’associazione ArgoNautlius e della Fiera del Libro di Iglesias.

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Torna la grande ippica in Gallura. Si svolgerà domenica 20 marzo nei suggestivi scenari della Cantina Siddùra di Luogosanto  la seconda : la manifestazione, denominata “Coppa Sardegna – Siddùra Endourance Cup”, è organizzata dall’associazione culturale “Lu Juali” di Luogosanto, in collaborazione con il circolo ippico Li Nibari di Santa Teresa Gallura e con il patrocinio del Comune di Luogosanto.  A distanza di cinque anni la competizione regionale equestre ritorna a Luogosanto, per la prima volta ospite delle tenute Siddùra, dove si svolgeranno le partenze e gli arrivi dei circa 40 cavalieri che si contenderanno il podio suddivisi nelle tre categorie ammesse dal regolamento: debuttanti (30 chilometri), Cen A (60 chilometri) e Cen B (90 chilometri). I partecipanti si sfideranno sotto lo sguardo attento della giuria e del responsabile dell’endurance Sardegna Annateresa Vincentelli. I fantini più veloci verranno premiati nell’anfiteatro della Cantina Siddùra con i premi messi in palio dall’azienda vinicola che ha accolto con estremo entusiasmo la proposta di ospitare nelle tenute una manifestazione così importante e spettacolare. «Abbiamo studiato un percorso di grande pregio ambientale, partendo dalla vigna Siddùra per inoltrarci tra gli stazzi e i boschi secolari attorno a Luogosanto – spiega Piero Sanna dell’associazione organizzatrice -. Si percorreranno vecchi sentieri che, ancora fino alla fine dell’ 800, rappresentavano la principale via di comunicazione tra Tempio e Santa Teresa». 

Massimo Ruggero, amministratore delegato della Cantina Siddùra, si dice onorato di poter ospitare: «Una manifestazione così importante per il movimento equestre sardo. Abbiamo scelto volentieri di partecipare come sponsor principale dell’evento. Il territorio di Luogosanto saprà certamente dare forti emozioni ai partecipanti grazie al nostro notevole patrimonio naturalistico». 

Il sindaco di Luogosanto Agostino Pirredda esprime il desiderio di poter ospitare la manifestazione anche per le prossime edizioni: «Si tratta di iniziative strategiche, legate al turismo attivo, che servono per promuovere il territorio in periodi di bassa affluenza turistica. Continueremo a sostenere le gare di endurance anche in futuro, nei limiti delle nostre possibilità». Gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla fattibilità dell’evento. Le gare inizieranno alle 8.00 con la partenza della prima categoria in gara e si concluderanno alle 17.00 con le premiazioni.

I Tenores di Bitti copia copia

La Sardegna saluta Piero Sanna, indimenticabile voce de “I tenores di Bitti”, morto all’età di 72 anni dopo una breve malattia.

«Un pilastro dell’identità sarda, componente fondamentale di un monumento della musica isolana, i Tenores di Bitti, cantore di uno straordinario patrimonio culturale, il canto sardo a tenore, noto a livello mondiale, anche grazie al riconoscimento dell’Unesco.»

Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore del Turismo, Luigi Crisponi, hanno voluto ricordare Piero Sanna, indimenticabile interprete musicale, conosciuto come “sa oghe” della Sardegna, colonna portante del coro “Remunu e Locu” di Bitti, deceduto ieri.

«La sua voce, la sua opera insieme a quella degli altri componenti del coro bittese, i loro “gosos” hanno contribuito enormemente e contribuiscono tuttora, a valorizzare e promuovere nel mondo l’immagine della Sardegna autentica e fortemente ancorata alle sue origini e alle sue tradizioni», hanno aggiunto Cappellacci e Crisponi. Quest’ultimo in mattinata è andato a porgere di persona le condoglianze, sue e del presidente della Regione, ai familiari di Piero Sanna.