25 November, 2024
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«E’ questa un’occasione che da diversi anni abbiamo voluto trasformare in appuntamento costante. Non soltanto per celebrare la festa della Repubblica e i suoi valori, ma anche per ricordare i nostri concittadini che, con il loro sacrificio hanno contribuito a consegnarci questo lungo periodo di pace». Con queste parole, questa mattina, il sindaco di Stintino Antonio Diana si è rivolto ai cittadini che si sono ritrovati nel piazzale davanti al monumento ai caduti.

Nella piazza del Municipio erano in tanti, oltre agli amministratori comunali e alle autorità militari, i comandanti della Stazione dei Carabinieri di Stintino, Pierpaolo Carta, e del Porto, Gianluca Cirillo, il parroco don Andrea Piras, c’erano tanti cittadini e, soprattutto, un nutrito gruppo di bambini e ragazzi delle scuole di Stintino.

E sono stati proprio questi ultimi i veri protagonisti della cerimonia del 2 giugno. A loro l’amministrazione comunale ha voluto lasciare il compito dell’alza bandiera, quindi quello di intonare l’inno di Mameli.

A scandire i vari passaggi della manifestazione, infine, è stata la piccola Federica che, da vera speaker professionale, ha prima dato il benvenuto alle autorità e ai cittadini, quindi ha introdotto i suoi compagnetti ed invitato i presenti a cantare l’inno nazionale e, poi, ha salutato il pubblico ringraziandoli a nome dell’amministrazione per la partecipazione.

Il primo cittadino quindi, accompagnato dalle autorità militari e dai barracelli con il comandante Depalmas, ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento, mentre il parroco di Stintino ha benedetto la scultura e i presenti.

E, sempre il sindaco, ha letto i 28 nomi dei caduti in armi stintinesi, ricordando così il loro sacrificio per la patria.

zampillo_rotto

Chiede scusa alla città di Sant’Antioco e si rende disponibile a pagare i danni l’autore dell’atto vandalico che ha provocato la distruzione dello zampillo alcune notti fa. Pierpaolo Carta, assumendosi le responsabilità del gesto ha chiesto scusa. Lo ha fatto pubblicamente stringendo la mano al sindaco, Mario Corongiu, con il quale ha concordato di mettersi a disposizione della collettività per 15 giorni di lavoro.

«Lavorerà per pulire gli spazi verdi e sistemare aree del Comune – ha detto il sindaco di Sant’Antioco – lui avrebbe voluto pagare il danno ma la ditta Lorico Marmi di Michele Mileddu, ha realizzato il lavoro, mettendosi a disposizione senza chiedere un euro.»

I ringraziamenti sono andati, dunque, alla ditta che ha ristrutturato la fontanella mentre Pierpaolo Carta evidenziando «ma non per giustificarmi – ha detto – solo per far capire cosa è realmente successo» che in quel momento non era in sé in quanto aveva assunto farmaci e dopo una bevuta, la sua condizione era alterata.

«L’indomani, quando mi hanno detto quello che avevo combinato – ha aggiunto Carta – non ci volevo credere. Io non sono un vandalo e quindi ho deciso di assumermi le mie responsabilità. Ho sempre pagato i miei debiti, anche quelli con la giustizia, quindi ho deciso di chiedere scusa ai cittadini di Sant’Antioco e vista la disponibilità della ditta Lorico Marmi a non prendere soldi per l’intervento di ripristino della fontana, ho deciso di lavorare gratis per la collettività.»

Per quanto tempo? Quindici giorni. Lo ha stabilito il Sindaco nella speranza che il gesto di Pierpaolo Carta sia un monito affinché cose del genere non capitino più.