Anche Stintino questa mattina ha celebrato la Festa della Repubblica.
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«E’ questa un’occasione che da diversi anni abbiamo voluto trasformare in appuntamento costante. Non soltanto per celebrare la festa della Repubblica e i suoi valori, ma anche per ricordare i nostri concittadini che, con il loro sacrificio hanno contribuito a consegnarci questo lungo periodo di pace». Con queste parole, questa mattina, il sindaco di Stintino Antonio Diana si è rivolto ai cittadini che si sono ritrovati nel piazzale davanti al monumento ai caduti.
Nella piazza del Municipio erano in tanti, oltre agli amministratori comunali e alle autorità militari, i comandanti della Stazione dei Carabinieri di Stintino, Pierpaolo Carta, e del Porto, Gianluca Cirillo, il parroco don Andrea Piras, c’erano tanti cittadini e, soprattutto, un nutrito gruppo di bambini e ragazzi delle scuole di Stintino.
E sono stati proprio questi ultimi i veri protagonisti della cerimonia del 2 giugno. A loro l’amministrazione comunale ha voluto lasciare il compito dell’alza bandiera, quindi quello di intonare l’inno di Mameli.
A scandire i vari passaggi della manifestazione, infine, è stata la piccola Federica che, da vera speaker professionale, ha prima dato il benvenuto alle autorità e ai cittadini, quindi ha introdotto i suoi compagnetti ed invitato i presenti a cantare l’inno nazionale e, poi, ha salutato il pubblico ringraziandoli a nome dell’amministrazione per la partecipazione.
Il primo cittadino quindi, accompagnato dalle autorità militari e dai barracelli con il comandante Depalmas, ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento, mentre il parroco di Stintino ha benedetto la scultura e i presenti.
E, sempre il sindaco, ha letto i 28 nomi dei caduti in armi stintinesi, ricordando così il loro sacrificio per la patria.