22 November, 2024
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“Rosso Sardegna. Il filo rosso delle donne sarde tra arte, artigianato e impresa”: è questo il tema delle due intense giornate dell’Assemblea Nazionale Donne FASI, (Federazione Associazioni Sarde in Italia) il 21 e il 22 aprile, Firenze, Fortezza da Basso, organizzata dal Coordinamento Nazionale Donne FASI. L’evento è stato voluto, infatti, ì in coincidenza con l’occasione specialissima della mostra “Maria Lai il filo e l’infinito”, in corso alle Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti, e con la presenza dello stand della Regione Sardegna alla 82ª Mostra internazionale dell’artigianato di Firenze (Fortezza da Basso, 21 aprile – 1 maggio 2018 – www.mostraartigianato.it )

Le due giornate rappresentano una opportunità unica per conoscere il genio e la creatività delle donne sarde, fra passato e presente, attraverso la viva voce di alcune fra le protagoniste del mondo dell’imprenditoria e delle professioni, impegnate in Sardegna in una sfida ardita, capace di coniugare tradizione e innovazione, seguendo il filo tessuto da Maria Lai.

Si comincia, infatti, sabato 21 aprile, a partire dalle 10, nella Sala della Scherma alla Fortezza da Basso*, con un convegno che vedrà la partecipazione di artiste, artigiane, imprenditrici e professioniste. Le testimonianze spazieranno dall’arte all’imprenditoria, nelle parole di donne come Anna Gardu (Donna Sarda 2018, Pasticceria Hòro), Ignazia Tinti (ceramista – www.lafantasticabottega.com/), Valentina Sulas (attrice), Carmìna Conte (giornalista e conduttrice televisiva), Sara Carboni (wedding planner – www.saraevents.it/), Maria Carmela Folchetti (fotografa, ex presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna ), Pupa Tarantini (consigliera nazionale AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica e assessora Artigianato e Impresa del comune di Oristano) e Francesca Re (Associazione GALANA).

“Rosso Sardegna. Il filo rosso delle donne sarde tra arte, artigianato e impresa” vuole essere un momento di incontro e condivisione, ma anche di ispirazione e spunto per le donne impegnate nel volontariato nei circoli sardi riconosciuti dalla Regione Sardegna e uniti dalla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI www.fasi-italia.it).

Nel pomeriggio, dalle 15, si prosegue a Palazzo Pitti, Sala del Fiorino**, con la conferenza sulla vita e l’opera della grande artista sarda Maria Lai, organizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi. E’ prevista la partecipazione di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi; Laura Donati (Funzionario storico dell’arte); Caterina Virdis, (già Docente di Storia dell’Arte- Università di Padova); Pietro Clemente (già Docente di Antropologia Culturale e Museale); Anna Dolfi, (Docente di Letteratura Italiana Contemporanea-Università di Firenze); Renata Pintus (Funzionario storico dell’arte). La Giornata si concluderà con la visita alla mostra Maria Lai “Il filo e l’infinito”, inaugurata l’8 marzo e che proseguirà fino al 3 giugno.

In serata è previsto un aperitivo con degustazione di vini sardi nella sede della Associazione dei Sardi in Toscana – ACSIT- in Piazza Santa Croce 19 (www.acsitfirenze.net).

Si conclude domenica 22 aprile, con un seminario che si svolgerà nella mattinata, a partire dalle 9.00, sempre nella sede della Associazione dei Sardi in Toscana: le donne e i giovani FASI si incontreranno per progettare gli eventi futuri di promozione della Sardegna.

*l’ingresso alla Fortezza da Basso è soggetto al pagamento del biglietto d’ingresso.

**la conferenza a Palazzo Pitti è soggetta al pagamento del biglietto d’ingresso.

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L’Associazione “Sarda Domus” di Civitavecchia, in collaborazione con l’assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, la Regione Lazio, il comune di Tuscania, il comune di Orune, la FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, promuove il convegno “L’arte di Bonaria dai nuraghe alla terra etrusca dedicato alla straordinaria vicenda umana e artistica di Bonaria Manca, una pastora sarda emigrata nel Lazio nel 1949.

L’evento si terrà sabato 21 maggio, alle ore 9.30, a Tuscania, presso il Teatro Il Rivello, piazza F. Basile.

A Tuscia Laziale, Bonaria Manca ha espresso la sua vocazione artistica con il canto, il mosaico e la pittura dipingendo nel tempo le pareti interne della sua abitazione. La casa è diventata un vero e proprio museo suscitando l’attenzione di vari critici di fama internazionale.

Su di lei è stato realizzato il documentario “La sérénité sans carburant“, girato con sensibilità ed empatia dalla regista francese Marie Famulicki; ed il libro “Bonaria Manca. Rinascere ogni giorno” a cura di Pavel Konečný e Roberta Trapani (Marginàlie, 2014).

Recentemente a Bonaria Manca è stato assegnato il prestigioso premio internazionale STANDOUT WOMAN AWARD edizione 2016, perché ritenuta la più grande artista Donna di arte primitiva vivente.

Il Convegno di Tuscania offre l’occasione a studiosi, critici d’arte, antropologi  e sociologi, istituzioni e cittadini di stringersi intorno alla piccola grande donna sarda, ormai ultra novantenne, per manifestare ammirazione, stima, stupore e affetto. Gli indirizzi di saluto istituzionali saranno espressi da: Ettore Serra, presidente della “Sarda Domus”, Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, Michele Deserra, sindaco di Orune e dai rappresentati delle Regioni Sardegna e Lazio.

Maria Rita Fiasco, in qualità di presidente  di Assotuscania e socia fondatrice dell’Associazione per Bonaria Manca è stata chiamata a presiedere l’incontro. 

Ecco, in successione, i relatori ed i temi trattati:

– Roberta Trapani, storica dell’arte, docente presso l’Università di Paris Ouest: “Itinerari di una bussola interiore”;

– Pietro Clemente, antropologo, docente universitario: “Bonaria, tra antropologia e arte“;

– Giacomo Mameli, scrittore e giornalista: “Bonaria, cercando la terra promessa”.

Si avvicenderanno poi, presentati da Gemma Azuni dell’Esecutivo FASI:

 – Maurizio Fiasco, sociologo e presidente dell’Associazione per Bonaria Manca: “Bonaria, i fili ritrovati della nostra formazione spirituale”

– Daniela Rosi, esperta di outsider-art: “Aspetti sintetici nell’arte di Bonaria”;

– Maria Elena Pifferi, storica dell’arte, dottore di ricerca in scienze ambientali e docente di lettere: “Istantanee dell’anima”.

Angela Sanna, artista, esperta di comunicazione digitale, presenterà il progetto “La casa di Bonaria”, museo virtuale per non perdere l’arte outsider di Bonaria Manca, ammesso a finanziamento della Regione Sardegna ai sensi dell’art. 19 L.R. n. 7/91.

 Paola Manca, vice-presidente dell’Associazione per Bonaria Manca, nipote dell’artista, porgerà i saluti finali.

S.E. Monsignor Giovanni Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, con la sua diretta partecipazione alla Messa domenicale del 22 maggio, porrà il sigillo finale all’iniziativa.

Bonaria Manca

Domani, martedì 10 dicembre, dalle ore 9.30 alle ore 19.30, presso la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, si terrà il seminario di antropologia “Discorsi di miniera. Analisi, interpretazione e trattamento delle fonti”.

Il seminario, organizzato dal laboratorio della Sezione Antropologica del Centro Italiano della Cultura del Carbone con la collaborazione del comune di Carbonia e del  Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell’Università di Cagliari, persegue l’obiettivo di incrementare il confronto interdisciplinare sui metodi non solo di spoglio e produzione documentaria ma anche di analisi, di interpretazione e di trattamento dei dati al fine di migliorare le tecniche specifiche di ricerca.

Nel corso della giornata si terranno due sessioni di lavoro, una mattutina e una pomeridiana, in cui sono previsti gli interventi di diversi professori provenienti dalle Università di Cagliari, Roma e Firenze (Paola Atzeni, Plinio Carta, Marcello Ghiani, Antonello Sanna, Pietro Clemente, Claudio Natoli, Alessandro Portelli, Felice Tiragallo, Pietro Clemente, Maria Luisa Di Felice, Francesco Bachis, Antonio Maria Pusceddu, Emanuela Usai, Cristina Marras e Alessandro Portelli) che si confronteranno sulle variate sfaccettature che compongono al vita di miniera.