4 December, 2024
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Il Partito Democratico ha scelto i quattro candidati per la circoscrizione di Carbonia Iglesias alle elezioni regionali del 16 febbraio 2014. Saranno tre uomini e una donna: Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa, consigliere regionale uscente; Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale a Carbonia; Luisa Poggi, consigliere comunale a Carbonia ed ex assessore della Giunta Cherchi; Marco Fontana, ex presidente del Consiglio comunale di Sant’Antioco.

Le liste andranno presentate a partire da domani, 12 gennaio, fino alle 20.00 di lunedì 13.

Ricordiamo che i rappresentanti delle liste che non hanno consiglieri regionali uscenti, devono raccogliere le firme richieste dalla legge elettorale in vigore.

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Partiti e movimenti in grande fermento in tutta la Sardegna, per la preparazione delle liste per le elezioni regionali in programma il 16 febbraio 2014 (si tornerà a votare nella sola giornata di domenica dopo alcuni anni). La data ravvicinata decisa dalla Giunta regionale guidata dal governatore Ugo Cappellacci ha messo in seria difficoltà un po’ tutti, in particolare i gruppi e i movimenti che, non avendo nelle loro liste consiglieri regionali uscenti, saranno costretti a raccogliere le firme.
Cresce l’attesa per conoscere le decisioni della direzione regionale del Partito Democratico per la scelta del candidato alla carica di governatore, dopo il passo indietro fatto dall’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, vincitrice delle elezioni primarie svoltesi lo scorso 8 dicembre 2013, sotto la forte pressione esercitata da alcuni partiti della coalizione di centrosinistra e da una larga parte dello stesso Partito Democratico, che ha posto al centro del dibattito interno la questione di opportunità legata al coinvolgimento della stessa Francesca Barracciu nell’inchiesta sulla gestione di fondi destinati ai gruppi consiliari regionali.
Appare fin troppo evidente che questo ritardo condiziona il lavoro di preparazione delle elezioni del Partito Democratico e dell’intera coalizione di centrosinistra e costituisce un vantaggio indiretto per le altre coalizioni, in particolare quella di centrodestra che sarà capeggiata dal governatore uscente Ugo Cappellacci, già da tempo in campagna elettorale.
C’è grande incertezza anche intorno alla candidatura a governatore del Movimento Cinque Stelle e della sua stessa partecipazione alla competizione elettorale, per contrasti interni e il mancato riconoscimento, almeno finora, da parte di Beppe Grillo. Ricordiamo che problemi simili sorsero la scorsa primavera alla vigilia delle elezioni amministrative di Iglesias, culminati nella mancata partecipazione del M5S e quindi nell’esclusione dal nuovo Consiglio comunale, dopo il trionfale risultato ottenuto un anno prima alle elezioni politiche (risulto il primo partito nella città mineraria come in quasi tutti i comuni della Sardegna).
Cominciano a circolare i primi nomi, intanto, sulle candidature nelle diverse liste. Tra i consiglieri regionali uscenti eletti nelle liste del circoscrizione di Carbonia Iglesias, dovrebbero scendere ancora in campo il leader dell’Udc Giorgio Oppi, il sindaco di Gonnesa Pietro Cocco (PD) e il sindaco di Sant’Anna Arresi Paolo Luigi Dessì, mentre quasi certamente non sarà delle partita il presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, in Consiglio ininterrottamente da vent’anni (eletta la prima volta nella lista di Forza Italia nella primavera del 1994, quando aveva poco più di 21 anni ed eletta altre tre volte prima con Forza Italia, poi con il Pdl).

Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias verranno eletti quattro consiglieri regionali dei 59 complessivi (il 60esimo sarà il governatore eletto), conseguentemente ciascuna lista dovrà presentare al massimo quattro candidati.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

 

Dalle analisi effettuate dalla Asl n° 7 di Carbonia sui campioni prelevati il 23 settembre 2013, l’acqua erogata da Abbanoa sul territorio comunale di Gonnesa risulta conforme agli standard di qualità previsti dalla legge e idonea al consumo umano. A seguito di questa comunicazione, il sindaco, Pietro Cocco, il 7 ottobre ha firmato l’ordinanza n. 65 che prevede la revoca del divieto di utilizzo dell’acqua immessa in rete per usi potabili ed alimentari in tutto il territorio comunale.

Pietro Cocco.

Pietro Cocco.

Il perdurare della condizione di non potabilità dell’acqua della rete idrica cittadina erogata da Abbanoa e i danni arrecati alle famiglie e alle attività commerciali, hanno indotto il Comune di Gonnesa a fare causa ad Abbanoa.

 «Nonostante i cittadini e i gestori di attività siano costretti ad effettuare acquisti extra a causa delle inadempienze ripetute della società nella fornitura di acqua potabile – ha sottolineato il sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco – Abbanoa continua ad emettere fatture con le stesse tariffe come se nulla stesse accadendo e, visto che i numerosi solleciti effettuati dal Comune di Gonnesa nei confronti di Abbanoa per chiedere il ripristino delle condizioni di potabilità dell’acqua nella rete idrica a Gonnesa e nelle frazioni non hanno prodotto alcun risultato, l’Amministrazione comunale ha deciso, nell’interesse e per conto dei suoi cittadini, di verificare la possibilità di intentare causa nei confronti di Abbanoa.»

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Sulle famiglie, in questi giorni, incombe l’incubo Tares, la nuova tassa istituita al posto della vecchia Tarsu. Il Comune di Gonnesa ha deciso di andare incontro alle esigenze dei suoi cittadini, con un provvedimento straordinario. In primo luogo, cogliendo alcuni chiarimenti normativi e rimodulando il pagamento del saldo previsto per il mese di dicembre 2013, ha deciso di posticiparlo al prossimo anno 2014.

«Provvederemo, inoltre, a rateizzare il pagamento in due soluzioni differenti – spiega il sindaco, Pietro Cocco – previste per il mese di aprile e il mese di maggio 2014, senza interessi e sanzioni di alcun tipo.»

Questa proposta del sindaco Cocco e della Giunta, sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale nei prossimi giorni.

«L’Amministrazione comunale di Gonnesa – conclude Pietro Cocco – ha applicato, per la Tares, l’aliquota più bassa delle tre decise dal Governo ed è intervenuta con fondi di bilancio comunali per abbassare ulteriormente del 30% l’importo per le famiglie ed abbassare con percentuali diversificate fino al 70% di sconto l’importo per le attività commerciali ed artigianali.»

 

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

 

Giorgio Locci.

Giorgio Locci, primo firmatario della proposta di legge.

Giorgio Madeddu.

Giorgio Madeddu, presidente dell’associazione “Amici della Vita”.

Una proposta di legge bipartisan su “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”, primo firmatario il consigliere regionale Giorgio Locci (PdL), cofirmatari i consiglieri Pietro Cocco (PD) e Paolo Dessì (PSd’Az) e sottoscritta anche da tutti i componenti della Commissione Sanità, è stata presentata questa mattina, in Consiglio regionale, nel corso di una conferenza stampa presieduta, appunto da Giorgio Locci, Pietro Cocco e Paolo Dessì, alla quale hanno presenziato anche il presidente dell’associazione “Amici della vita” del Sulcis, Giorgio Madeddu, il presidente della Commissione Sanità, Felicetto Contu, e i consiglieri Renato Lai, Lorenzo Cozzolino e Marco Espa.

Questo testo normativo, che consta di pochi articoli, intende fronteggiare proprio una emergenza di cui pochi parlano, ma che produce danni spesso irrimediabili.

«Infatti – ha precisato Giorgio Locci – il 7 per cento dei neonati italiani è esposto all’alcol materno e poiché non si conosce la quantità di alcol che è possibile assumere in gravidanza senza incorrere in rischi, le indagini preliminari sono molto importanti ai fini della prevenzione e della tutela della salute neonatale poiché permettono di far luce su un fenomeno sommerso come quello delle patologie pediatriche correlate all’assunzione di bevande alcoliche in gravidanza.»

«Il consumo di alcol durante la gravidanza – prosegue – può causare patologie molto gravi per il nascituro, fra cui il ritardato accrescimento endouterino e post natale, un deficiente sviluppo psicofisico e disfunzioni motorie (tremori, difficoltà e deficienze nei movimenti).»

Per queste ragioni, occorre predisporre un programma di prevenzione articolata su più livelli a partire dai medici di famiglia e dall’informazione le donne in gravidanza e i loro partner sui rischi correlati all’assunzione dell’alcool, il possibile riconoscimento tempestivo e la cura efficace per aiutare il feto a svilupparsi in modo sano.

La conferma relativa al sospetto sull’abuso di alcool nella donna che decide di avere un figlio la si può ottenere attraverso due test semplici e affidabili quali il dosaggio della Gamma-GT e il dosaggio della Transferina desialata. Per il primo test, il paziente paga il ticket, il secondo, invece, è a totale carico dell’assistito. La PL chiede, con un provvedimento innovativo a livello nazionale, l’esenzione totale a questi test per le donne a rischio.

I dati in possesso dell’associazione “Amici della vita” del Sulcis indicano, per l’anno 2010, in 20mila il numero delle donne sarde che fanno abuso di sostanze alcoliche, la metà delle quali è in età fertile. 65 sono state le fetopatie accertate e 650 gli aborti spontanei.Il 10% circa di questi dati, è riferito alla sola provincia del Sulcis. I dati per gli anni seguenti, pur non precisi, indicano un evidente incremento di questi numeri.

Pietro Cocco ha sottolineato la “natura bipartisan” della legge e la necessità di impegnarsi affinché la stessa proposta possa esitata prima della fine della legislatura.

Paolo Dessì ha evidenziato come la prevenzione consentirà di ridurre i potenziali costi di assistenza per i bambini nati con le disabilità prodotte dall’abuso di alcool in gestazione, ben conoscendo le difficoltà sociali e di pregiudizio sulle donne, che porta a nascondere il problema.

Per l’applicazione di questa legge, si prevede una spesa di 300mila euro l’anno e i firmatari, compreso il presidente della Commissione, auspicano un iter preferenziale per la sua approvazione.

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Si conclude questa sera a Nuraxi Figus la XIX edizione della Sagra del Pane, organizzata dalla Polisportiva Gruppo culturale di Nuraxi Figus, con la collaborazione del Comune di Gonnesa e con la partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna e della Provincia di Carbonia Iglesias. La serata inaugurale di ieri è stata caratterizzata, alla presenza del sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, da una degustazione di pane tipico sardo ancora caldo con fette di mortadella, dolci sardi e ottimo vino carignano, e da una rappresentazione teatrale in sardo di una compagnia di San Gavino Monreale. Bellissima la mostra di momenti della vita contadina allestita in un locale della centralissima piazza chiesa.

 

Ignazio Artizzu.

Ignazio Artizzu, nuovo presidente della 1ª commissione Autonomia del Consiglio regionale.

Ignazio Artizzu è il nuovo presidente della 1ª commissione Autonomia e Riforme del Consiglio regionale. 48 anni, giornalista professionista Rai in aspettativa, Ignazio Artizzu è alla seconda legislatura. Fa parte del gruppo consiliare UDC – Unione di centro verso il Partito della Nazione – FLI, dal 23 febbraio 2011 ne è il vice presidente. Nella precedente aveva già ricoperto l’incarico di vicepresidente della stessa commissione.

Il vicepresidente della commissione Autonomia è Pietro Cocco (PD), segretario Tarcisio Agus (PD).

Consiglieri: Michele Cossa (Riformatori Sardi), Angelo Francesco Cuccureddu (Misto), Rosanna Floris (PDL), Gabriella Greco (PDL), Onorio Petrini (PDL), Antonio Pitea (UDC – Unione di centro verso il Partito della Nazione – FLI), Matteo Sanna (Fratelli d’Italia – Centro destra Sardegna), Renato Soru (PD).

Occupazione lavoratori Rockwool.

L’occupazione dei lavoratori Rockwool a Monteponi nel mese di dicembre 2012.

Pietro Cocco.

Il consigliere regionale del PD Pietro Cocco.

 

Due consiglieri regionali del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione, primo firmatario Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa, sul ritardato pagamento degli stipendi ai lavoratori dell’Ifras.

Dopo aver sottolineato che recentemente altri 54 lavoratori provenienti dall’ex Rockwool, in seguito alla cessazione dell’attività produttiva della sede di Iglesias, sono stati ricollocati al lavoro alle dipendenze dell’Ifras e preso atto del fatto che per l’impiego degli stessi lo stanziamento iniziale di bilancio è stato incrementato di altri tre milioni di euro e che per la mancata erogazione anche di queste somme gli stessi non hanno ancora preso servizio; accertato che i lavoratori percepiscono gli stipendi con frequenti e notevoli ritardi e che ancora non è stata loro erogata la 14ª mensilità e la giustificazione dell’Ifras che attribuisce le gravi inadempienze all’istituto di credito e, di conseguenza, alla Regione Sardegna che trasferisce i finanziamenti con notevole ritardo; i due consiglieri chiedono di interrogare il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, per conoscere, anche al fine di evitare possibili onerosi contenziosi, come intendano intervenire nell’ambito delle rispettive competenze, per rimuovere gli ostacoli di qualsivoglia natura che attualmente non consentono di avere tempi certi nelle procedure di accredito dei finanziamenti agli Enti competenti, e garantire in questo modo ai lavoratori le mensilità arretrate e la puntuale corresponsione degli stipendi mensili.