22 November, 2024
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Roma, Palazzo Giustiniani, cerimonia in ricordo di Luigi Crespellani
L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu ha partecipato, a Palazzo Giustiniani, alla cerimonia in ricordo di Luigi Crespellani, grande politico isolano (1897-1967) a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Primo sindaco di Cagliari eletto nel dopoguerra (1946) e primo presidente della Regione Autonoma della Sardegna: dal 1949 guidò tre Giunte. Poi divenne senatore per due legislature. Era presente anche il presidente del Senato Pietro Grasso, in occasione di una cerimonia in ricordo del 

«Luigi Crespellani contribuì a costruire l’istituzione regionale che in questa occasione rappresento – ha detto Cristiano Erriu -. A lui e alla sua azione politica tenace e ferma degli anni della ricostruzione, tanto dobbiamo. Quella di Crespellani è una figura complessa di uomo politico. Una figura poliedrica, certamente figlia del suo tempo ma in grado di proporre tutt’oggi suggestioni e spunti di riflessione ancora validi e attuali. Una figura che merita di essere ricordata, raccontata, approfondita, studiata, di più e meglio di quanto non sia stato fatto sino ad oggi. Fine e autorevole giurista, Crespellani fu un letterato, promotore di istituzioni culturali musicali. Uomo di cultura, di una cultura intrisa di marcata cagliaritanità. Rappresentante di una Cagliari operosa. Si trovò, da sindaco, a gestire la ricostruzione della città distrutta dalle bombe in condizioni di grande difficoltà, così come successivamente fu chiamato a costruire dal nulla l’istituzione regionale, anche in ragione del suo apprezzato lavoro di sindaco della città capoluogo.»
L’assessore Erriu ha rimarcato questo aspetto. «Crespellani uomo del fare, della costruzione, della ricostruzione. Nei tre anni trascorsi dal 1943 a Cagliari, da vice sindaco di Cesare Pintus, fu interamente assorbito dai compiti della ricostruzione non solo fisica della città. C’era da far rifiorire una città spettrale. Possiamo solo immaginare i problemi immani che aveva davanti . C’era da recuperare locali per uffici, alloggi per i tanti sfollati, bisognava potenziare l’approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità senza poter contare sui mercati della penisola. Ma anche quando, nel marzo 1946, divenne sindaco, si trovò ad amministrare una città ancora incapace di produrre economicamente e quindi povera di risorse tributarie. Con un piano di ricostruzione da attuare imposto da Roma. Si occupò quindi di difendere, in queste condizioni di difficoltà la nascente autonomia comunale contrastando una deriva accentratrice delle burocrazie».
Cristiano Erriu non ha dimenticato il contributo offerto da Crespellani alla ricostruzione dell’Associazione nazionali dei Comuni Italiani, venendo eletto nel primo esecutivo dell’Anci il 16 agosto 1945. «L’ex sindaco di Cagliari De Magistris, tanti anni fa, aveva ricordato la determinazione mostrata da Crespellani nel rivendicare la piena competenza dell’autonomia nella materia urbanistica, primo e più importante tassello nel governo del territorio. Un esempio che è attualissimo».
Nell’occasione è stato presentato il documentario sulla figura di Luigi Crespellani realizzato dal Servizio Comunicazione della Regione.

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“Tra la memoria e l’oblio” è il tema della nona edizione del Festival Leggendo Metropolitano di Cagliari. Dall’8 all’11 giugno appuntamento con quattro giorni di incontri e dibattiti, lezioni magistrali, laboratori, mostre e concerti. Oltre 50 eventi e 70 personalità del mondo scientifico e culturale, invitate dal direttore artistico Saverio Gaeta nei bellissimi scenari dei Giardini Pubblici e del Teatro Civico di Castello, si confronteranno sulla facoltà alla base della conoscenza: la memoria. Uno strumento a volte fallace, inaffidabile, come lo sono i ricordi, reminiscenze ricreate nel tempo dal nostro cervello, fino a diventare stereotipi, forme collaudate di esperienza. Di quale e di quanta memoria c’è dunque bisogno? A osservarne gli abusi in campo privato e pubblico, online e offline, sembra lecito domandarsi se l’oblio non sia meglio del ricordo. A partire da queste riflessioni, Leggendo Metropolitano 2017 affronta, in un programma denso e interdisciplinare, le grandi questioni poste dalla ricerca storica e scientifica, dalla letteratura e dal giornalismo, dalla rivoluzione digitale, dalla pedagogia e dall’economia.

A venticinque anni dalle stragi di Capaci e di via d’Amelio, a Leggendo Metropolitano si parlerà di mafia con due grandi ospiti: Pietro Grasso, presidente del Senato ed ex procuratore nazionale Antimafia, e Lirio Abbate, giornalista d’inchiesta de “L’Espresso”, tra i cento eroi dell’informazione secondo Repoters sans Frontières.

Grandi scrittori si confronteranno sul rapporto tra memoria, letteratura e vita: il premio Strega Edoardo Albinati, il tedesco Emanuel Bergmann (al suo acclamato esordio), Carmine Abate, Gianni Biondillo, e lo spagnolo Sergio del Molino.

Storia e false memorie sono al centro del festival, con l’esperto di storytelling Christian Salmon, Marco Belpoliti che ricorda Primo Levi in occasione dei trent’anni dalla morte, Franco Lo Piparo con un intenso intervento sul pensiero di Antonio Gramsci, ed Elena Loewenthal che interviene in maniera controcorrente sulla Giornata della Memoria.

Anche la scienza e la tecnologia sono protagoniste a Leggendo Metropolitano 2017: sui meccanismi del cervello, su memoria e digitale interverranno tra gli altri la neuroscienziata Premio Leibniz Hannah Monyer e Derrick de Kerckhove, erede intellettuale di Marshall McLuhan.

Tra gli eventi collaterali spicca il laboratorio Biblioteca Vivente: buona prassi del Consiglio d’Europa per ridurre i pregiudizi e favorire il dialogo.

Al Festival partecipano inoltre Bernard Guetta, Bernardo Valli, Maurizio Bettini, Leopoldo Freyrie, Franco Lorenzoni, Edoardo Zanchini, Amir Issaa, Maurizio Ferraris, Wlodek Goldkorn, Laurence Tubiana, Meo Sacchetti, Alberto Oliverio, Serena Danna, Caterina Soffici, Christine Eichel, Costanza Papagno, Marco Aime e molti altri ospiti illustri.

Durante il festival, nel Teatro Civico di Castello, sono allestiti grandi pannelli di legno sui quali lo street artist Manu Invisible realizzerà, per il collettivo Nino dove sei?, un’opera ispirata ad Antonio Gramsci, Movimento.

Un festival ecosostenibile: allo scopo di limitare il proprio impatto ambientale, Leggendo Metropolitano si avvale della consulenza di AzzeroCO2 per la gestione efficiente delle risorse energetiche: il festival utilizza quest’anno solo energia verde, carta riciclata e macchine a trazione ibrida, e offre al pubblico, durante tutti gli incontri, acqua della rete idrica comunale. Per recuperare le inevitabili emissioni di CO2 Leggendo Metropolitano partecipa al progetto di riforestazione in Basilicata di AzzeroCO2.

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Prima visita ufficiale, del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, in Italia.

Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si recherà in visita istituzionale a Roma domani, venerdì 27 gennaio 2017, per rincontrare le più alte cariche istituzionali italiane, prima visita ufficiale dopo la sua elezione a Presidente dell’assemblea parlamentare. 

Il programma della visita prevede i seguenti incontri:

  • il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale, 12.40 – 13.20
  • il presidente del Senato Pietro Grasso, a Palazzo Giustiniani, 13.30 – 14.00
  • la presidente della camera dei Deputati Laura Boldrini, a Montecitorio, 14.15 – 14.45
  • il ministro degli Affari Esteri Angelino Alfano, alla Farnesina, 15.15 – 15.45.

Antonio Tajani è stato eletto presidente del Parlamento europeo il 17 gennaio 2017.  Il presidente Antonio Tajani rimarrà in carica sino alla fine della legislatura prevista per la primavera 2019. Antonio Tajani è il primo presidente del Parlamento europeo italiano da oltre 35 anni, dalla prima elezione a suffragio universale del Parlamento europeo dell’anno 1979. 

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L’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo, in occasione del conferimento del Premio Sacharov 2016 a Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar il 13 dicembre 2016 a Strasburgo, organizza un dibattito e confronto in collaborazione con il Senato della Repubblica italiana che terminerà con la proiezione in streaming della cerimonia di premiazione.

L’evento si svolgerà il 13 dicembre 2016, dalle 11.00 alle 13.00, nella sala Koch a Palazzo Madama, Via San Luigi de’ Francesi, 9.

Dopo i saluti del Direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo, Gian Paolo Meneghini, e del Presidente del Senato Pietro Grasso, seguirà un’intervista al Premio Sacharov 2005, la nigeriana Hauwa Ibrahim. Successivamente, in collegamento da Strasburgo, interverranno i due vice presidenti italiani del Parlamento europeo Antonio Tajani e David Maria Sassoli.

Alle ore 12.00, sempre in collegamento streaming dalla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, si potrà seguire la cerimonia di premiazione e alle 12.30 il pubblico avrà modo di intervenire con una sessione di domande e risposte.

A moderare sarà il presidente dell’Associazione della Stampa Parlamentare, Sergio Amici.

Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar sono sopravvissute alla schiavitù a cui erano state costrette dai militanti dello Stato Islamico (IS). Dopo la tragica esperienza, sono diventate portavoce di tutte le donne seviziate e torturate dalla campagna di violenza messa in piedi dall’Isis. In più, le due donne appartengono alla comunità Yazida, una minoranza religiosa irachena oggetto di persecuzione da parte del califfato. Sono diventate portavoce anche delle istanze di questo gruppo indebolito dalle violenze in atto nell’area.

Hauwa Ibrahim è un’avvocatessa nigeriana, vincitrice del Premio Sacharov 2005 per aver difeso gratuitamente diverse vittime della sharia islamica nel suo paese.