La consigliera di minoranza del Patto Civico Daniela Garau ha presentato un’interpellanza al sindaco di Carbonia Pietro Morittu e alla Giunta, sul crollo verificatosi in un palazzo di proprietà Area in via Sanzio.
Daniela Garau chiede al Sindaco e alla Giunta che riferiscano in aula se siano a conoscenza di quanto accaduto qualche giorno fa in uno dei palazzi della zona di via Sanzio, di quali azioni formali abbiano intrapreso anche nei confronti di Area per assicurare l’immediato ripristino di tutte le garanzie di sicurezza per le persone e cose e se, tra queste eventuali azioni, vi sia stata l’immediata richiesta di manutenzione straordinaria con relativo impegno di spesa, data l’urgenza della situazione, dell’immobile sopra indicato e quali azioni formali dall’inizio di questa consiliatura si siano intraprese in merito a tutte le altre situazioni emarginate nella premessa che precede.
Il 30 giugno scorso il comune di Carbonia ha indetto, nell’ambito delle opportunità di finanziamento proposte dal PNRR per la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico, il potenziamento dei servizi all’istruzione e alla cultura, ben 11 gare d’appalto per oltre 20 milioni di euro di investimenti.
Nello specifico, gli interventi si articoleranno nella rifunzionalizzazione della ex centrale elettrica nella Grande Miniera di Serbariu in un Museo della Città di Fondazione e Archivio del Novecento, per un importo totale di 8.600.000 euro; nell’edificio polifunzionale del Polo di Alta Formazione e cultura di Serbariu – specificamente per la riqualificazione della Lampisteria – museo del carbone (1.700.000 euro); nella realizzazione della direzione e archivio del CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone (3.450.000 euro); nella realizzazione di un parco nella Grande Miniera di Serbariu (1.600.000 euro); nel completamento del progetto generale di riqualificazione della via Manno (600.000 euro): nel ripristino funzionale del collegamento pedonale del ponte sul Rio Cannas (600.000 euro); nell’efficientamento della scuola Pascoli di via Balilla (2.235.000 euro); nella costruzione di due mense nelle scuole primarie di Serbariu e Is Meis (376.000 euro, 455.000 euro); nell’abbattimento delle barriere architettoniche materiali e immateriali del Museo di Villa Sulcis e del Parco archeologico di Sirai (499.000 euro, 499.000 euro).
«Questi nuovi, importanti, interventi – dice il sindaco Pietro Morittu –, sono in linea con quanto promesso in campagna elettorale e all’atto di presentazione delle linee programmatiche della nostra Amministrazione nei primi giorni del suo insediamento. Avevamo promesso un cambio di marcia, affiancando alle azioni messe in campo per affrontare le situazioni di emergenza, l’avvio di investimenti per aprire nuovi cantieri tesi all’infrastrutturazione e al potenziamento dei servizi nella nostra città, e oggi dimostriamo di saper mantenere gli impegni presi. Il conseguimento di questi risultati è stato possibile grazie al grande lavoro degli uffici comunali ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. L’obiettivo ora è realizzare queste opere e renderle funzionali e pienamente operative nel minor tempo possibile.»
«Il lavoro portato avanti dal mese di gennaio a oggi – aggiunge l’assessore dei Lavori pubblici, Manolo Mureddu -, ha dell’incredibile: i nostri professionisti dell’ufficio tecnico, e per ciò che concerne la strutturazione dei bandi di gara di quello “appalti”, hanno operato senza risparmiarsi e con grande efficacia, spesso al di fuori dei normali orari e giorni di lavoro. Con il lavoro sinergico e di squadra abbiamo centrato obiettivi straordinari se rapportati alla complessità delle soluzioni progettuali adottate, realizzate, autorizzate e messe a bando, in così poco tempo. Il rischio, come spesso è stato paventato nel dibattito pubblico nazionale in questi mesi, se l’espletamento degli iter progettuali-procedurali avesse seguito tempistiche normali, in particolare considerate le rigidità imposte dalla Commissione europea per il raggiungimento dei diversi milestone, era addirittura di perdere i finanziamenti. Interventi di questa portata, sia per i milioni di euro investiti che per gli ambiti d’applicazione selezionati, non si vedevano in città da molti anni. Ma anche nel territorio provinciale, vista la mole di finanziamenti ottenuti, Carbonia si dimostra protagonista e uno dei comuni più attrezzati e capaci di far fronte alla sfida del PNRR.»
«Per illustrare compiutamente alla cittadinanza ognuno degli interventi odierni, ovvero la loro articolazione tecnica e relativa implicazione economico-sociale – una volta realizzati – conclude l’assessore dei Lavori pubblici -, il prossimo 8 luglio, a partire dalle ore 10.00, nell’aula consiliare sita, in piazza Roma, a Carbonia, terremo un importante incontro di approfondimento.»
19 ottobre 1992 – 15 dicembre 1992. Due date rimaste impresse nella memoria di coloro che in quei 58 giorni furono protagonisti di un evento che scrisse un importante pezzo di storia del Sulcis Iglesiente nell’ultimo scorcio dello scorso millennio: “La Marcia per lo Sviluppo”.
Quell’evento è stato ricostruito da alcuni dei protagonisti, nel libro “La Nostra Marcia”, presentato ieri sera nella sala convegni del Lu’ Hotel, a Carbonia, riempita al limite della sua capienza («non accadeva da tempo» hanno sottolineato alcuni degli intervenuti nel corso della serata), in un incontro impreziosito dalla presenza di Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, ai tempi della “Marcia per lo Sviluppo” agli inizi della sua esperienza vescovile alla diocesi di Iglesias.
«Il libro ricorda marciatrici e marciatori, descrive il contesto, racconta e documenta la Marcia per lo Sviluppo del Sulcis Iglesiente, partita il 19 ottobre 1992 da Teulada e giunta a Roma l’8 dicembre.»
La presentazione è iniziata con gli interventi dei quattro autori: Sandro Mantega, allora responsabile della redazione di Carbonia del quotidiano l’Unione Sarda e giornalista di Telegamma; Tore Cherchi, allora parlamentare; Antonangelo Casula, allora sindaco di Carbonia; Peppino La Rosa, allora segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente. Nei loro interventi gli autori hanno ricostruito origine e sviluppo della Marcia per lo Sviluppo, il grande coinvolgimento popolare, i risultati raggiunti, importanti anche se non esaustivi per l’intero ultimo decennio del secolo scorso. Al termine del suo intervento, nel corso del quale ha ricostruito brevemente il diario della “Marcia”, iniziata a Teulada e conclusa a Roma, curato nel libro, Peppino La Rosa ha coinvolto il giornalista Giacomo Serreli, allora redattore di Videolina, che ha seguito la “Marcia” anche nella Penisola, fino a Roma, autore dei servizi proposti alla visione dei presenti in un filmato, unitamente ad una breve sintesi delle varie tappe della “Marcia”, filmate a livello amatoriale da uno dei protagonisti, Carlo Rosso.
Particolarmente significativo l’intervento del cardinale Arrigo Miglio che ha sottolineato l’importanza di quella mobilitazione che vide unito l’intero territorio, con l’auspicio che, in qualche modo, possa servire da esempio per le nuove generazioni, in un territorio che, purtroppo, ancora oggi vive una situazione socio-economica difficile, nella quale occorre unirsi per raggiungere nuovi obiettivi.
Sono seguiti numerosi interventi: Antonello Pirotto, uno dei marciatori, tra gli otto che hanno collaborato con una testimonianza personale alla stesura del libro; Salvatore Benizzi, allora direttore della Pastorale per il Lavoro della Diocesi di Iglesias; Nino Flore, amministratore delegato del gruppo Euralcoop, che ha presentato un filmato che racchiude i risultati raggiunti dal progetto imprenditoriale nato nella cooperativa soci Eurallumina e cresciuto in diversi settori (commercio, turismo, agricoltura) fino ad avere oggi un organico di oltre 400 dipendenti, per dimensioni seconda azienda del Sulcis Iglesiente; Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, allora giovane studente che partecipò alla “Marcia”, che ha ringraziato gli autori del libro «per aver ricostruito una pagina importante, che resterà indelebile, nella storia del nostro territorio Una pagina che ha visto protagonisti uomini e donne, lavoratori e lavoratrici, marciare verso Roma per reclamare maggiori spazi ed occasioni di sviluppo per il Sulcis Iglesiente, un lavoro dignitoso per tutti. Una pagina che è, ancora oggi, un esempio della grande resilienza e della tempra tipica dei cittadini del Sulcis che, quando sono tutti uniti e capaci di fare fronte comune, riescono a ottenere risultati straordinari». Il primo cittadino di Carbonia ha assunto l’impegno di promuovere il ricordo delle marciatrici e marciatori del Sulcis Iglesiente attraverso la realizzazione di un progetto didattico con il supporto degli Istituti scolastici della città. Roberto Puddu, allora sindacalista degli elettrici della CGIL e autore anche lui di una testimonianza nel libro; Rino Barca, allora sindacalista della CISL, autore di una testimonianza personale nel libro; Raffaele Callia, direttore della Caritas della Diocesi di Iglesias; Riccardo Cardia e Franco Porcu, allora sindacalisti della CGIL, anche loro autori di una testimonianza nel libro. Gli altri autori delle testimonianze nel libro, presenti in sala, sono Francesco Tocco, Stefano Meletti e Ottavio Spanu.
Tra i tantissimi intervenuti alla presentazione, sindaci, amministratori locali, sindacalisti, lavoratori.
Il ricavato delle vendite del libro, pubblicato da Giampaolo Cirronis Editore, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, verrà devoluto interamente alla Caritas della Diocesi di Iglesias.
Il 27 giugno ha preso il via, con una grande partecipazione di pubblico, la rassegna “Cinema sotto le stelle”, all’Arena Mirastelle di Carbonia. Organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Regionale Beni Culturali, in partnership con il Comune di Carbonia e in collaborazione con diverse associazioni della città: La Fabbrica del Cinema, l’ARCI, l’UCCA e il Circolo FICC.
Le proiezioni, dopo la prima già proiettata, saranno sei: il 4, il 10, il 18 e il 24 luglio, le ultime due nei giorni 1 e 8 agosto, come indicato nelle locandine cartacee e nelle pagine dei social network. La serata di martedì 27 giugno è iniziata con la presentazione della rassegna cinematografica dalla voce di Moreno Pilloni, operatore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Carbonia che ha illustrato i film in scaletta e ringraziato le collaborazioni e il pubblico per la presenza numerosa. Sono seguiti l’intervento dell’assessora Giorgia Meli con i saluti e i ringraziamenti allo staff organizzatore da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale. Un impegno serio e costante nel “fare cultura”, quello del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria di Carbonia che opera una cernita sempre ben oculata e varia, scegliendo tra i vari campi che l’arte del cinema offre come spunto di riflessione, divertimento e informazione. “Siccità”, una commedia di Paolo Virzì, ha inaugurato la rassegna, un film del settembre 2022 presentato in anteprima alla settantanovesima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una trama coinvolgente che catapulta lo spettatore, provato psicologicamente dalla pandemia vissuta nella realtà, in un qualcosa che forse prima di questa terribile esperienza, che ha segnato tutti nel profondo arrivando a modificare caratteri, modi di rapportarsi, di lavorare e ci creare legami affettivi, non sarebbe stato credibile. Nel film il dramma rimane circoscritto nella capitale, Roma, dove non piove da ormai 3 anni, un tempo lunghissimo che comporta un alto grado di stress tra i cittadini che oltre a “morire di sete” vivono una sorta di infezione batterica che porta al collasso i vari ospedali. In questo scenario tragico il regista profila le vite di alcuni uomini e donne, adulti e adolescenti che vivono i loro problemi personali che saranno ulteriormente aggravati dalla situazione. Un’esasperazione che mette in luce la difficoltà delle relazioni affettive nella coppia, in famiglia e tra amici. Vittime ed opportunisti in lotta in un unico disegno mentre ognuno cerca una soluzione. Interpreti di grosso spessore che hanno reso l’intreccio coinvolgente tanto da portare ad una profonda considerazione sulla, forse inconsapevole, solitudine umana che incurante dei sentimenti “si fa strada” nella realtà odierna. Un quadro di una società che fa rabbrividire, dove ognuno pensa alla propria sopravvivenza. Un male che il ritorno della pioggia non sarà capace di sconfiggere.
Nadia Pische
Tragedia alla periferia di Carbonia, nella zona PIP (Piano Insediamenti Produttivi). Un 43enne, Omar Locci, ha perso la vita schiacciato dal mezzo agricolo utilizzato per imballare le balle di fieno. L’uomo stava lavorando insieme al padre che al momento dell’incidente si trovava vicino ed è intervenuto prontamente. Sul posto sono arrivati i medici del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri, ma per Omar Locci, purtroppo, i soccorsi non sono riusciti a salvargli la vita da fare. Gli agenti della polizia locale di Carbonia hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Il mezzo agricolo è stato posto sotto sequestro.
Il sindaco Pietro Morittu, e l’Amministrazione comunale di Carbonia, in una nota diffusa in serata, «esprimono la più sentita vicinanza alla famiglia del giovane, classe 1979, padre di famiglia, scomparso questo pomeriggio, vittima di un incidente sul lavoro accaduto a Carbonia».
«Siamo profondamente dispiaciuti per l’ennesimo incidente sul lavoro – ha detto il sindaco Pietro Morittu -. In questo caso il triste fenomeno di morte bianca ha colpito un nostro concittadino. Pertanto, siamo ancor più addolorati perché abbiamo perso un figlio della nostra città e proviamo un forte senso di vuoto. Manifestiamo il nostro cordoglio e ci stringiamo in un grande abbraccio alla famiglia del ragazzo.»
È stato inaugurato oggi a Carbonia, alla presenza del sindaco Pietro Morittu, dell’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas, dell’assessore del Turismo Michele Stivaletta, della presidente della Fondazione ITS TAC Sardegna Sabrina Serra e del vicepresidente Salvo Manca, il nuovo corso di alta formazione per “Tecnico superiore per la gestione di strutture turistico ricettive”, al quale possono partecipare gratuitamente 25 ragazzi in possesso del Diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di diploma professionale. Il corso si svolge a Carbonia presso la sede dell’Istituto di Istruzione Superiore Beccaria, in via Brigata Sassari. Vi sono ancora spazi per ulteriori adesioni da parte dei giovani e delle giovani che intendono iscriversi a questo pregiato corso post-diploma.