Dopo diversi anni di incertezza, talvolta caratterizzati anche da accesi scontri dialettici e proteste pubbliche, e al termine di un lungo quanto proficuo percorso di dialogo, concertazione e condivisione, è stato raggiunto un accordo tra l’Amministrazione comunale e le associazioni cittadine per l’utilizzo dei locali comunali a favore dei sodalizi che realizzeranno progetti di utilità sociale avallati dall’Amministrazione comunale e in grado di coinvolgere persone segnalate dai Servizi sociali in attività, laboratori, incontri a tema. Resterà a carico delle associazioni il pagamento delle utenze dei locali comunali, tra cui la Tari.
Ad esprimere la sua soddisfazione è il sindaco Pietro Morittu per “un accordo raggiunto grazie all’ascolto delle molteplici istanze provenienti dal mondo associativo, con cui abbiamo intavolato, fin dal nostro insediamento, un rapporto di costante comunicazione, confronto e collaborazione. La rete associativa cittadina costituisce un ampio tessuto sociale e un patrimonio valoriale che l’Amministrazione comunale intende salvaguardare e valorizzare. L’intesa raggiunta sulle sedi associative è una novità positiva, nonché un importante passo avanti in questa direzione”.
Decisive, ai fini del raggiungimento dell’accordo, le numerose interlocuzioni con i direttivi delle associazioni, portate avanti anche dall’assessora del Patrimonio, Giorgia Meli: “Siamo convinti che l’intesa trovata dopo un lungo percorso collaborativo consenta di regolamentare l’utilizzo delle sedi destinate alle associazioni e soddisfa al contempo sia le esigenze dei numerosi iscritti che quelle dell’Amministrazione comunale. Siamo grati ai sodalizi per il contributo attivo da essi offerto alla vita cittadina e per il loro ruolo svolto al fianco del comune di Carbonia, concretizzando appieno il concetto di sussidiarietà orizzontale”.
E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del comune di Carbonia, il progetto “Sicuri in strada”, promosso dall’Auser Carbonia in collaborazione con il comune di Carbonia e il CSV Servizi Sardegna. All’incontro erano presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il comandante della Polizia locale Andrea Usai e l’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas.
«Il progetto, rivolto agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie, è assolutamente meritorio poiché mira a diffondere l’educazione stradale e a far sì che i nostri bambini siano, fin da piccoli, portatori di buone pratiche di sicurezza stradale. L’Amministrazione Comunale sta investendo sui giovani e, a tal fine, ha riattivato i percorsi di educazione stradale a loro dedicati, destinando a questi progetti parte dei proventi derivanti dalle sanzioni del Codice della Strada», ha detto il sindaco, Pietro Morittu.
«Il progetto Sicuri in strada – ha spiegato il comandante, Andrea Usai – consiste nell’erogazione agli alunni di specifiche lezioni frontali da parte degli agenti della Polizia locale in materia di segnaletica stradale.»
In particolar modo, tra le buone pratiche in materia di osservanza del Codice della Strada, risulta fondamentale tenere sempre allacciate le cinture di sicurezza e guidare a velocità moderata, rispettando la segnaletica orizzontale e verticale.
«Siamo convinti che nell’ambito dei percorsi di educazione civica, l’attività di educazione stradale può contribuire positivamente al processo di apprendimento del rispetto delle regole di convivenza civile dei bambini e più in generale della nostra comunità. Affrontare il tema della sicurezza stradale nelle scuole può favorire una maggiore consapevolezza dell’importanza del rispetto delle norme del Codice della Strada, riducendo nel contempo il fenomeno di comportamenti irrispettosi e pericolosi per sé e per gli altri. Rispettare le regole e le norme del Codice della Strada è necessario per evitare incidenti, purtroppo sempre in costante ascesa, come abbiamo avuto tristemente modo di constatare anche qualche settimana fa sulla Strada Provinciale n. 2», ha commentato l’assessora della Pubblica Istruzione, Antonietta Melas.
Questa mattina la sala polifunzionale del comune di Carbonia ha ospitato un incontro operativo sul tema delle comunità energetiche, un insieme di utenti che tramite la volontaria adesione ad un contratto collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. Di una comunità energetica possono far parte oltre ai privati cittadini – in possesso o meno di un impianto di energia rinnovabile – anche piccoli imprenditori, artigiani ed agricoltori.
L’iniziativa è stata organizzata su proposta della Seconda Commissione Consiliare Permanente, presieduta dal consigliere Giacomo Guadagnini, e del sindaco Pietro Morittu, con la partecipazione degli assessori competenti, dei consiglieri comunali e dei tecnici del comune di Carbonia.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le indubbie potenzialità e i vantaggi ambientali, economici e sociali derivanti dalla partecipazione a una comunità energetica, a cui potranno aderire gratuitamente tutti i cittadini di Carbonia e le imprese, beneficiando pertanto delle agevolazioni e degli sconti sulle bollette elettriche previsti dal Governo per le comunità energetiche.
Si è riunito stamane il tavolo convocato d’urgenza in Regione dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, per tracciare un percorso che porti alla realizzazione degli interventi sulla strada provinciale n° 2 che collega il Basso Sulcis con l’area vasta del Cagliaritano. Presenti all’incontro il commissario straordinario della provincia del Sud Sardegna, una delegazione dei sindaci e gli esponenti politici del territorio.
«Abbiamo chiesto alla Provincia di indicare chiaramente quali siano le risorse necessarie ed abbiamo ascoltato le esigenze dei Comuni – ha detto l’assessore Pierluigi Saiu -. Per la messa in sicurezza della SP2 metteremo in campo le risorse che serviranno, a partire dai fondi per la viabilità provinciale stanziati nell’ultima Finanziaria.»
«Abbiamo espresso la massima disponibilità alla collaborazione con la Provincia e gli enti locali per sostenere gli interventi di manutenzione e la messa in sicurezza, con la realizzazione dello spartitraffico in un tracciato che presenta un’alta incidentalità, già teatro di fatti gravissimi – ha aggiunto Pierluigi Saiu -. Parliamo di una strada che collega due statali, percorsa ogni giorno da tante persone e con specificità tali che impongono un’attenzione particolare da parte della stessa Regione. La Provincia ha preso l’impegno di fornirci un’analisi dettagliata ed il tavolo si riunirà nuovamente entro la fine di marzo per ragionare sui dati che verranno forniti. Ma già da questo momento – ha concluso l’assessore regionale dei Lavori pubblici – esprimiamo la piena disponibilità a sostenere, dal punto di vista economico, tutti gli interventi che serviranno, valutando, insieme alla Provincia anche la possibilità di affidare i lavori a un soggetto attuatore diverso.»
Allegata l’intervista al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu.
La Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato il primo incontro-dibattito sul tema del contrasto al randagismo e sulla gestione delle colonie feline. L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli allevamenti eproduzioni zootecniche della ASL Sulcis, con il patrocinio del Comune di Carbonia.
Un evento formativo importante che ha visto la partecipazione della direttrice generale della ASL Sulcis, Giuliana Campus, di vari stakeholders dei Comuni del Sulcis, tra cui amministratori locali, operatori della Polizia locale e delle associazioni di volontariato. Il tema è di forte attualità, in considerazione del fatto che il fenomeno del randagismo è ancora largamente diffuso in tutto il territorio comunale e nei centri limitrofi.
«Il contrasto del randagismo è fondamentale per garantire il benessere animale, l’igiene ambientale-sanitaria e la sicurezza – ha detto il sindaco, Pietro Morittu -. Da questo punto di vista l’Amministrazione comunale è impegnata in prima linea grazie al prezioso servizio svolto dalla nostra Polizia municipale.»
E proprio il comandante della Polizia municipale Andrea Usai è intervenuto all’incontro odierno per spiegare quali sono le funzioni dei vigili in questo ambito: dal controllo del territorio, al rilevamento della presenza di cani vaganti, alla richiesta di cattura e di ricovero presso il canile.
Il Comune è responsabile della gestione del ricovero dei cani nei canili e deve vigilare continuamente sulla stessa. L’ente è altresì responsabile dell’organizzazione, diretta o delegata, delle adozioni e di tutti i processi decisionali che riguardano un animale non di proprietà ricadente nei confini del territorio comunale. I costi di gestione e mantenimento dei cani rinvenuti nel territorio a carico dell’Amministrazione comunale sono elevati.
Quali possibili soluzioni per il contrasto del randagismo? Favorire una maggiore responsabilizzazione dei cittadini attraverso l’anagrafe canina, il possesso consapevole e la sterilizzazione degli animali. Ma non solo. Secondo l’assessore comunale del Benessere animale, Roberto Gibillini, «è fondamentale organizzare campagne di informazione e sterilizzazione, attivare contatti, relazioni e azioni congiunte con il servizio veterinario, incentivare le relazioni con le organizzazioni di volontariato e favorire lo scambio di buone pratiche di gestione tra i vari Comuni».