24 December, 2024
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Il Consiglio comunale di Carbonia si è riunito questa mattina, convocato dal presidente Federico Fantinel, nella sede della Sotacarbo, per dibattere sulla difficile situazione in cui versa il polo industrialeo. Una riflessione complessiva che non ha riguardato solo il futuro della Portovesme Srl, le cui sorti a seguito dei vertici di ieri a Cagliari sono rimandate a gennaio 2023, ma anche tutto il comparto delle attività produttive del territorio.

«Un eventuale esito negativo avrebbe gravi ripercussioni sul tessuto sociale che per noi Amministratori assumerebbe i toni di una seria emergenza da gestire», ha sottolineato nella sua introduzione il sindaco Pietro Morittu, intervenuto dopo i saluti del presidente della Sotacarbo Mario Porcu. Il sindaco di Carbonia ha poi posto l’accento sulla questione energetica.

Nel corso della lunga seduta è stato messo all’attenzione del Consiglio un documento su cui hanno lavorato tutti i consiglieri come base di partenza su cui proseguire un percorso condiviso circa l’evoluzione della situazione al fine, naturalmente, di mettere in campo tutti gli strumenti utili per impedire la chiusura definitiva del polo industriale. «Stiamo parlando si legge nel documentodi 6mila posti tra diretti e indotto, legati a questi settori, che il territorio non si può permettere di sommare agli attuali 36mila disoccupati»

Hanno partecipato all’assemblea civica i rappresentanti diCgil e Cisl e Uil, reduci da una impegnativa settimana di incontri in Regione, i parlamentari sardi Silvio Lai, Salvatore Sasso Deidda, Francesca Ghirra, Alessandra Todde e Sabrina Licheri, alcuni sindaci ed amministratori del Sulcis Iglesiente, i vertici della Centrale Enel, alcuni delegati del comparto economico e don Antonio Mura, responsabile della pastorale Sociale e per il Lavoro della diocesi di Iglesias. Assenti, per sopraggiunti impegni, assessori e consiglieri regionali che hanno comunque inviato messaggi di solidarietà, vicinanza e manifestato sentimenti di collaborazione per le azioni da intraprendere a favore dei lavoratori.

La proposta emersa da più parti è stata quella di far diventare l’incontro di oggi un tavolo di discussione periodico sugli sviluppi della vertenza e più complessivamente sulle prospettive del territorio.

Antonello Congiu s’è aggiudicato una menzione speciale alla cerimonia di consegna del Premio Ambrosoli che si è tenuta a Milano, uno tra gli “otto esempi invisibili”,

Antonello Congiu, già direttore della Biblioteca di Carbonia da lui avviata, sindacalista, già Segretario generale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale, era salito alla ribalta delle cronache per aver denunciato alla Procura della Repubblica gravi irregolarità nei patronati Inca del Medio Campidano, denunce che hanno portato a galla truffe sulle pensioni e contributi fittizi.

«Antonello Congiu, con il quale mi complimento vivamenteha dichiarato il sindaco, Piero Morittuincarna a pieno titolo l’anima di questo riconoscimento per essersi contraddistinto nella difesa dello stato di diritto e assumendo sempre un comportamento votato all’integrità, alla professionalità e alla responsabilità.»

Quattro ragazze e quattro ragazzi, da tutta Italia, per raccontare Carbonia es il suo territorio. Sono in corso sino al 25 ottobre le riprese del CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB, il progetto del CSC Carbonia della Società Umanitaria che prevede la produzione di uno o più cortometraggi collettivi capaci di raccontare il territorio, la sua cultura, il suo tessuto sociale, il suo paesaggio.

Guidati dal regista Daniele Gaglianone con la collaborazione di Chicco Angius, gli otto giovani – di età compresa tra i 25 e i 30 anni – sono al lavoro da domenica 16 ottobre nella città mineraria, impegnati tra scouting del territorio, stesura del soggetto e riprese.

L’attività sul campo arriva in seguito alla visione e all’analisi dei film prodotti dalla Fabbrica del Cinema, dedicati alla memoria della città, e dei filmati del progetto regionale di raccolta del cinema di famiglia La tua memoria è la nostra storia.

Dopo la conclusione delle riprese comincerà la terza fase del progetto, che prevede la finalizzazione dei prodotti audiovisivi, “lavorati” a distanza con un premontaggio, sempre sotto la supervisione del tutor di corso e del regista Daniele Gaglianone.

I lavori verranno poi presentati a dicembre in una serata pubblica, prima di essere distribuiti gratuitamente in tutta Italia da Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci, all’interno del catalogo della rassegna itinerante di cinema del reale “L’Italia che non si vede”.

Le attività del CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB si inseriscono insomma nel solco tracciato dalle ultime edizioni del Carbonia Film Festival, che a partire dal 2016, supportate dalle iniziative di How to Film the World, sono fortemente votate alla formazione dei giovani, alla scoperta del territorio, e al racconto del reale.

Le ragazze e i ragazzi del CARBONIA CINEMA GIOVANI FILMING LAB sono stati accolti stamattina, lunedì 17 ottobre, dal sindaco di Carbonia Pietro Morittu, nella sede della Società Umanitaria alla Fabbrica del Cinema: «Siamo felici come amministrazione comunale di poter ospitare questo corso diretto da un importante regista come Daniele Gaglianone, e che vedrà protagonisti ragazze e ragazzi da tutta Italia. Carbonia, pur con le sue criticità, è una città ricca di potenzialità e di bellezza e vede nella cultura un volano per lo sviluppo. Siamo sicuri che il lavoro che emergerà da questo corso residenziale di cinema, meritoriamente proposto dalla Società Umanitaria, saprà raccontare la nostra città con un occhio nuovo e contemporaneo».

Daniele Gaglianone si è detto invece convinto che «le ragazze e i ragazzi ospiti di questa residenza sapranno calarsi al meglio nel ruolo di interpreti della realtà che andremo a visitare, e del film che andremo a realizzare. Carbonia ha sempre rappresentato per me, che l’ho conosciuta tanti anni fa per partecipare a una delle attività del centro giovani, un luogo affascinante per la sua storia ma anche per la sua particolare realtà contemporanea».

Infine, secondo il direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Paolo Serra, la sfida del progetto è quella di «provare a capire come potremmo essere visti, senza condizionamenti e sovrastrutture, da un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti da diverse aree dell’isola e della penisola. Gli chiederemo di vivere, per un periodo definito, un momento di conoscenza e connessione profonda con la realtà cittadina. Le risposte che otterremo, sono certo, non potranno che essere molto interessanti».

L’obiettivo del corso è anche quello di restituire uno sguardo esterno, fresco e non stereotipato su una realtà stratificata e complessa come quella della città di Carbonia, che ancor prima delle sue origini minerarie si è sviluppata intorno alla tradizione rurale dei medaus, che ha convissuto poi con il declino delle aree industriali, e più recentemente ha registrato uno sviluppo perfettamente globalizzato, fatto di espansione urbanistica e commerciale verso la periferia a scapito delle storiche attività del centro.

Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna all’interno delle politiche di sviluppo cineportuali e intende favorire l’incontro tra formazione, produzione e conoscenza, promuovendo la cultura e la fruizione del territorio, facendone conoscere memoria storica e beni paesaggistici.

L’iniziativa, che gode inoltre del patrocinio del comune di Carbonia, è realizzata con la partecipazione dei Servizi Audiovisivi dello SBIS – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, e la collaborazione con Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci.

 

Il presidente del Comitato di quartiere di Serbariu, a Carbonia, ha fatto una segnalazione al sindaco Pietro Morittu, all’assessore dell’Ambiente, all’Ufficio Ambiente, alla seconda commissione consiliare ed al Comando dei vigili urbani, per conoscenza al Comando dei carabinieri ed al Comando del Corpo forestale, sulla presenza di liquami fognari nel Rio Santu Milanu.

Giuliano Usai ha segnalato che da alcuni giorni è comparsa nel Rio Santu Milanu, all’altezza di Medau Is Peis e Medau Is Toccus, un’insolita e maleodorante schiuma bianca e marrone, fenomeno che potrebbe essere causato dallo sversamento illecito di liquami fognari nel corso d’acqua.

«Numerosi cittadiniha aggiunto Giuliano Usai hanno inoltre segnalato la comparsa di odori nauseabondi che si propagano in prossimità del Rio Santu Milanu fino a raggiungere le abitazioni. Di tali fatti ho personalmente informato i carabinieri di Carbonia, intervenuti sul posto il 15 ottobre a seguito di una mia chiamata.»

Il presidente del Comitato di quartiere di Serbariu, infine, ha chiesto il celere interessamento, al fine di individuare le cause dei fatti, in modo da poter intervenire e porre rimedio al grave problema ambientale.

 

 

Per continuare a sostenere le famiglie in difficoltà residenti nel comune di Carbonia, in un momento storico particolarmente critico, la Giunta comunale ha deciso di mettere a disposizione circa 67mila euro per un nuovo bando relativo alle misure di solidarietà per bollette ed affitto.

«Un ulteriore provvedimento ha puntualizzato il sindaco Pietro Morittuche consentirà alle famiglie di ottenere un aiuto economico per fronteggiare il caro-energia, nel dettaglio: luce, acqua e gas, a cui si aggiunge il canone di locazione.»

Sarà data precedenza a coloro i quali non abbiano già beneficiato del contributo e che non godono di altre misure di sostegno al reddito.

«Per questa misuraha affermato l’assessore Roberto Gibillinisi è disposto di mettere a correre queste risorse che andranno ad agevolare i nuclei residenti ai quali sarà riconosciuto un massimo di 500 euro per far fronte alle spese quotidiane sostenute nel periodo luglio-ottobre 2022.»

I requisiti fondamentali sono i seguenti: certificazione ISEE fino a 12mila euro, elevato a 20mila euro per i nuclei con 4 figli a carico. Gli uffici di via XVIII dicembre sono al lavoro per la predisposizione del nuovo bando che sarà pubblicato a breve sul sito istituzionale.

La Giunta, inoltre, ha provveduto a destinare parte dei fondi per soddisfare le istanze per il pagamento della Tari. Tali domande, nel bando precedente, erano state ammesse con riserva, ma non avevano potuto trovare accoglimento per la carenza di risorse.

«Siamo addolorati e rattristati per la scomparsa di Giampiero Pinna, una perdita per tutto il territorio del Sulcis a cui ha dato tanto nel corso del sua vita con un entusiasmo ed una proattività non comuni.»

Lo ha dichiarato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, esprimendo profondo cordoglio alla famiglia Pinna, anche a nome dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.

«Lo ricordo sorridenteha affermato il sindaco di Carboniaquando a luglio scorso abbiamo inaugurato il sovrappasso sulla SS 126, un valore aggiunto per Carbonia come passaggio in sicurezza per il Cammino minerario Santa Barbara che ha aperto ai pellegrini la possibilità di conoscere da vicino la nostra storia mineraria,»

Presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, Giampiero Pinna, scomparso all’età di 72 anni, è stato uno dei padri fondatori del Parco Geominerario. Nel corso della sua carriera, anche l’impegno politico: nel 1999 era stato eletto consigliere regionale.

«Con gratitudine per quanto ha fatto con passione per la sua terraha concluso il sindaco Pietro Morittu ci stringiamo affettuosamente alla famiglia di Giampiero Pinna che si è tanto dedicato alla valorizzazione del Sulcis in termini turistici e ambientali. Ci lascia una preziosa eredità che non andrà dispersa.»

«Ringrazio, a nome dell’Amministrazione e della comunità di Carbonia, mons. Giovanni Paolo Zedda per essere stato guida preziosa di un percorso fatto insieme fino a qui.»

Lo ha detto il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, il giorno dopo la rinuncia di mons. Giovanni Paolo Zedda al governo pastorale della Diocesi, secondo la norma del diritto canonico che prevede le dimissioni dei vescovi al compimento dei 75 anni di età.

«Quelli di Sua Eccellenzaha aggiunto il sindaco Pietro Morittusono stati quindici anni di episcopato abbracciato con impegno, serietà e devozione verso le tante necessità dei fedeli.»

Ieri Papa Francesco ha accettato la rinuncia formale di mons. Giovanni Paolo Zedda che diventa Vescovo emerito e ha nominato il cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias.

«In attesa dell’incontro che si terrà giovedì prossimo 6 ottobre al ministero dello Sviluppo economico, auspico caldamente che il Governo trovi le condizioni volte a calmierare i costi dell’energia e, di conseguenza, si possano preservare i posti di lavoro della Portovesme srl, mettendo in campo ogni possibile soluzione a riguardo.».

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, manifesta solidarietà e totale adesione allo stato di mobilitazione che coinvolge 200 persone che sono a rischio licenziamento: «In un momento delicato come questo il nostro territorio non si può permettere un ulteriore colpo che vada ad incidere così drammaticamente sull’economia delle famiglie del Sulcis la cui fonte di sostentamento sono le industrie». Di qui la totale volontà di trovare soluzioni per scongiurare la chiusura dello stabilimento.

Secondo il sindaco di Carbonia, fermare la cosiddetta linea del piombo a causa della crescita spropositata dei costi dell’energia è inaccettabile e andrebbe affrontata analizzando tutti gli aspetti, a partire dagli introiti ottenuti agendo sul libero mercato e che potrebbero essere impiegati per un rilancio, con nuove linee di investimento orientate a garantire stabilità dei livelli occupazionali e continuità.

«L’allarme sul caro energia e sulle sue speculazioniha aggiunto Pietro Morittuera già stato affrontato con preoccupazione da noi Sindaci durante i lavori del Consiglio delle autonomie locali per proporre degli emendamenti relativi alla proposta di legge regionale sul piano energetico, senza dimenticare poi il principio di Insularità.»

«L’unica fabbrica rimasta attiva sul territorio che conta oltre 1500 lavoratori tra diretti e indiretti credo che abbia il dovereha concluso Pietro Morittudi contribuire al mantenimento della produzione e dei posti dei lavoratori e delle lavoratrici, in un’ottica di salvaguardia del futuro del polo industriale e anche in virtù del sostegno economico ricevuto nel corso del tempo proprio per la tutela dei livelli occupazionali.»

A seguito dell’esito positivo di un avviso pubblico regionale a cui l’Amministrazione si era candidata a maggio scorso, nella sala Polifunzionale del comune di Carbonia, si è tenuto ieri il primo laboratorio del progetto pilota dal titolo “Destinazione turistica del Sud Ovest Sardegna”, a cui hanno partecipato tra gli altri i funzionari incaricati della Regione Sardegna, i soggetti partner del progetto facenti parte del comparto economico, turistico e commerciale del territorio sulcitano. Hanno preso parte attiva anche i rappresentati istituzionali di Agid (Agenzia Italiana per la Digitalizzazione), Gal (Gruppo Azione Locale) e Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Il workshop formativo, informativo e di programmazione, inserito nel programma dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, è stato aperto dal sindaco di Carbonia Pietro Morittu e dall’assessora Katia Puddu, che ha in capo la delega Agenda 2030, al tavolo dei lavori insieme all’assessore del Turismo Michele Stivaletta. Al centro il tema del turismo sostenibile integrato, sviluppato nei suoi vari aspetti e fondato su pilastri tra i quali l’eredità culturale, i siti minerari e i prodotti turistici che devono però fare i conti con alcune carenze strutturali e di sistema.

“Per superarleha detto il sindaco Pietro Morittu in apertura di lavoricontinueremo ad impegnarci per aggiudicarci risorse provenienti dai finanziamenti europei e fondi derivanti dalle Politiche di Sviluppo e Coesione che possono avere una evoluzione importante nel Sulcis afflitto dalla crisi economica.”

Da mesi l’Amministrazione comunale sta lavorando per una organizzazione strategica coinvolgendo, attraverso la costituzione di un partenariato, il Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna, il CICC, la Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara, il Consorzio Sistema Culturale Sardegna, Confartigianato, Confapi e il Centro Commerciale Naturale, presenti all’incontro a cui ne seguirà un altro ad ottobre.

“La tavola rotonda di oggiha sottolineato l’assessora Katia Pudduè stata un’occasione propizia per fare rete con le tante realtà che ci circondano. Siamo orientati allo sviluppo di una metodologia di cooperazione volta a raggiungere precisi obiettivi come, per esempio, far diventare Carbonia centro di snodo della mobilità turistica sostenibile.”

La grande sfida: far dialogare il turismo culturale con quello marinaro, enologico, della ristorazione a km zero, degli sport e dei cammini e rendere il buon livello di accoglienza del territorio una conseguenza naturale data dall’organizzazione di servizi e di strutture che sono principalmente a beneficio della cittadinanza stessa.

“La creazione di un Consorzio turistico e di un marchioha osservato in conclusione l’assessore Michele Stivalettasarà fondamentale per coordinare tutti gli attori pubblici e privati coinvolti per iniziative a vocazione turistica che si intrecceranno con lo sviluppo culturale e digitale del territorio.”

Quattro consiglieri del gruppo Carbonia Avanti, Giacomo Floris, Gianluca Arru, Giovanni Spanu ed Alessia Cadoni, hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco Pietro Morittu, contenente la richiesta di apertura, alla luce delle ordinanze del Sindaco 121 e 127 – rispettivamente del 15 e 20 settembre 2022, ovvero dell’annoso contenzioso in atto tra un gruppo di cittadini e alcuni esercenti proprietari di attività nella zona di piazza Marmilla, in riferimento alle emissioni acustiche, di un nuovo tavolo straordinario di mediazione e confronto sulle regole per la fruibilità nelle ore notturne dei locali del centro cittadino.

I quattro consiglieri comunali di maggioranza sollecitano il rinnovo degli sforzi per aprire un nuovo tavolo di mediazione e confronto tra le parti in causa, ovvero cittadini denuncianti e gli esercenti coinvolti del centro cittadino, allargato anche alle associazioni di categoria, per tentare di arrivare ad una soluzione mediata tra le parti; affinché illustrino meglio quali altre soluzioni strutturali siano in cantiere o potranno essere messe in campo prossimamente, per ovviare a questa complessa situazione e alla nascita di altri contenziosi analoghi.