23 December, 2024
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Venerdì 15 luglio 2022, alle ore 18.30, si terrà l’inaugurazione del sovrappasso ippo-ciclo-pedonale realizzato lungo la SS 126, alla presenza del sindaco Pietro Morittu, assessori, consiglieri, il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna, autorità religiose e civili. Sarà presente l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa.

L’opera, nata in accordo con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e la Portovesme Srl., presenti all’inaugurazione, consentirà il collegamento della Grande Miniera di Serbariu al complesso archeologico Nuraghe Sirai/Monte Sirai.

L’evento si terrà alla Grande Miniera di Serbariu, nei pressi del parcheggio antistante la lampisteria, a partire dalle ore 18.30 e proseguirà intorno alle ore 20.00, nell’area archeologica del Nuraghe Sirai.

 

Il consigliere comunale di maggioranza Diego Fronterrè ha presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, al sindaco di Carbonia Pietro Morittu e agli assessori competenti, sui problemi provocati dall’esondazione del canale all’interno dei terreni agricoli privati in località Terras Collu.

«Tenuto conto che le frequenti esondazioni del canale all’interno dei terreni agricoli, compromettono i raccolti e causano notevoli danni economici, a quanti utilizzano tali appezzamenti di terreno per il loro fabbisogno nonché per l’approvvigionamento di cibo per il loro bestiamespiega Diego Fronterrèe del fatto che oltre che un lavoro di pulizia e manutenzione regolare, il canale necessita di essere deviato per parte del suo tratto, affinché le eventuali esondazioni, non possano causare ulteriori danni ai terreni agricoli interessati. Si impegna il Sindaco e la Giunta a valutare con spirito di prevenzione, tutte le modalità, attraverso le quali, si possa operare a medio e lungo termine, affinché il corretto flusso delle acque del canale non vada oltremodo a compromettere il raccolto di un terreno agricolo privato e, allo stesso modo, la situazione economica personale, basata interamente sul lavoro nel settore primario.»

E’ stata presentata ieri, a Cagliari, la seconda edizione del Wine Food Experience 2022. La manifestazione enogastronomica avrà la durata di 3 giorni, dal 22 al 24 luglio, nel pieno della  stagione turistica. Il Carbonia Wine Food Experience verrà realizzato nella città di Carbonia utilizzando il format del Carbonia Wine Festival svoltosi nell’ottobre del 2021, coinvolgendo tutte le cantine vitivinicole, le tonnare, le strutture ricettive, i caseifici e le aziende enogastronomiche presenti nel territorio sardo. Ampio risalto verrà dato alle rassegne culinarie dei piatti tipici del territorio, individuando e dando maggior rilievo a quello tipico della città di Carbonia. La manifestazione si svolgerà nelle aree del Museo Etnografico Tanit in località Sirai. Verrà coinvolta tutta la popolazione nella valutazione del piatto migliore predisposto dagli chef cittadini. Sono inoltre previsti diversi eventi culturali e di intrattenimento, una serata musicale e danzante curata dall’Associazione Live@t.

Alla conferenza stampa di presentazione, il presidente dell’Associazione Live@t Maxwell Frongia ha evidenziato l’importanza della promozione del territorio attraverso le peculiarità enogastronomiche tipiche del Sulcis, come il tonno di Carloforte, i vitigni del Carignano che producono un vino tipicamente sulcitano ed i formaggi.

Alla presentazione del Wine Food Experience 2022 ha partecipato anche il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, che ha evidenziato quanto sia importante accogliere i turisti che arrivano nella città mineraria offrendo cultura come il museo del Carbone, la miniera, le aree archeologiche, ambientali ma anche far scoprire i gusti e la tradizione dell’arte culinaria locale. Un modo per attivare il turismo esperienziale che è un valore aggiunto per far crescere il settore ricettivo del territorio e diventare, sempre più, un luogo di riferimento turistico sardo.

 

«Nella conferenza Socio-sanitaria convocata ieri presso la Asl n. 7 a Carbonia e a cui hanno preso parte l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e i sindaci del territorio non si è giunti a particolari soluzioni se non a quella di lavorare con urgenza a norme emergenziali, attraverso la dichiarazione dello stato di crisi a livello nazionale.»

Lo ha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu che è intervenuto alla conferenza con l’assessore delle Politiche sociali, Roberto Gibillini. «Un’opzione dalla quale non pare ci siano altre vie d’uscita ha aggiunto Pietro Morittuconsiderata anche la recrudescenza della pandemia che tutt’ora sta imperversando e da cui non è esente il personale medico-sanitario, costringendo alla chiusura diversi reparti come quello di Neurologia del Sirai dove tre medici sono risultati positivi al Covid.»
Stamane il sindaco ha interloquito con il consigliere regionale Fabio Usai. Dal colloquio è emerso ancora una volta la necessità di attivare tutti i percorsi di confronto e dialogo che possano aiutare a risolvere e a programmare l’attività della sanità del Sulcis Iglesiente. Lo stesso Fabio Usai ha ribadito il suo impegno finalizzato ad attuare la riforma dei servizi ospedalieri e territoriali. Un fronte unitario teso a difendere il diritto alla salute e a proporre a più livelli, una diversa modalità di organizzazione sanitaria che non pare più rinviabile.
Emerge, infine, in tutta la sua drammaticità, la situazione della medicina territoriale. «Su cui si continua a chiedere contoha assicurato il sindaco Pietro Morittu -. Uno stato di criticità aggravato dalla quiescenza dei medici di famiglia che non saranno sostituiti e che lasceranno molti pazienti senza un medico di base e quindi senza cure. A questo propositoha concluso il sindaco di Carboniaabbiamo convenuto con il direttore sanitario Giuseppe Pes che ci possa essere un confronto tra Azienda sanitaria, comune di Carbonia e medici di Medicina generale per trovare una soluzione tampone in attesa di modifiche normative adeguate».

 

L’urlo di dolore misto a rabbia del Sulcis Iglesiente per il continuo impoverimento del servizio sanitario pubblico, arrivato qualche giorno fa fino alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO di Iglesias e alla condizione ormai prossima al collasso del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, per la mancanza di medici, è arrivato questa mattina davanti a Villa Devoto, sede della Giunta regionale, a Cagliari. Alcune centinaia di persone hanno risposto alla mobilitazione proclamata dalle organizzazioni sindacali territoriali CGIL, CISL e UIL, alla quale hanno aderito anche l’Unione sindacale di base, la Rete Sarda per la Difesa della Sanità Pubblica e la ConsultAnzianIglesias. Presenti il sindaco di Iglesias Mauro Usai con alcuni assessori ed il presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali, i sindaci di Carbonia Pietro Morittu e di Buggerru Laura Cappelli, Paola Liscia consigliera del comune di Fluminimaggiore con delega alla Sanità, il consigliere comunale di Carloforte Pierangelo Rombi, la consigliera regionale Carla Cuccu.

La prima rivendicazione urlata alla Giunta regionale, con richiesta di incontro con il presidente Christian Solinas (non corrisposta), è stata quella della riapertura immediata del Pronto Soccorso dell’ospedale CTO, ma sono state poi elencate tutte le principali emergenze di un sistema sanitario pubblico che fa acqua da tutte le parti e si presenta in continuo, apparentemente inarrestabile decadimento.

E’ poi intervenuto il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, che in quasi un quarto d’ora ha sintetizzato la piattaforma rivendicativa del territorio, tesa ad avere un adeguamento della pianta organica per la riapertura dei servizi chiusi ed il consolidamento di quelli da tempo in sofferenza, ed ha spaziato sulle grandi tematiche che vanno anche al di là delle emergenze territoriali, legate ad un ormai inaccettabile mantenimento del numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina e a criteri inseriti nei bandi di concorso che consentono ai vincitori di scegliere la destinazione che, quasi sempre, penalizza il territorio del Sulcis Iglesiente a vantaggio dei Comuni capoluogo, Cagliari e Sassari, che si ritrovano con un’abbondanza di professionisti, anche superiori alle reali necessità.

Uno degli interventi, quello di Salvatore Cappai, ha rimarcato la modesta presenza di amministratori comunali e la necessità di una maggiore unità su tematiche così importanti quali sono quelle legate al sistema sanitario pubblico.

Intorno alle 11.30, vista la prolungata attesa dell’incontro richiesto ai rappresentanti della Giunta, molti hanno lasciato Villa Devoto ma intorno a mezzogiorno una delegazione formata dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dai sindaci di Iglesias Mauro Usai e di Buggerru Laura Cappelli e dalla consigliera di Fluminimaggiore Paola Liscia, è stata ricevuta dai delegati del presidente della Regione Christian Solinas che hanno ascoltato le rivendicazioni dei rappresentanti del territorio del Sulcis Iglesiente.

Domani pomeriggio, alle 17.00, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, parteciperà alla riunione della conferenza socio-sanitaria.

Giampaolo Cirronis

 

   

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha scritto una lettera ad Area e, per conoscenza, all’assessorato regionale dei Lavori pubblici, per fare presente la necessità non più rinviabile di provvedere, con l’adozione di misure idonee, a fronteggiare il disagio abitativo che interessa la popolazione del comune di Carbonia. Un’emergenza aggravata dagli effetti della pandemia, dalla crisi economica e, oggi, dalla guerra che ha generato nuove povertà a cui è conseguito un aumento esponenziale di richieste rivolte al Comune per l’assegnazione di una casa.

«Il fenomeno del disagio abitativo può trovare una risposta all’interno del sistema dell’Erpha spiegato il sindaco di Carboniama solo a fronte di un intervento volto ad ampliare il parco alloggi e a rendere maggiormente sostenibile la sua gestione.»
Nella lettera, in cui ha esposto accuratamente la situazione, Pietro Morittu non ha trascurato l’aspetto delle patologie invalidanti, della disabilità e dei figli minori a carico, «tutte esigenze familiari che l’Amministrazione ha il dovere di assolvere», ed ha sottolineato che ci sono molti alloggi di proprietà di Area di cui il Comune non può disporre in autonomia e che necessitano di ristrutturazione.
Allo stato attuale, l’accesso agli alloggi sociali nel territorio comunale è fortemente limitato e la domanda risulta sostanzialmente inevasa. I numeri, sottoposti all’attenzione di Area, parlano di 319 persone richiedenti, secondo la graduatoria del 2019, mentre le assegnazioni, nel triennio 2019-2021, si sono attestate al di sotto del 7%. Delle 21 assegnazioni, tre hanno interessato alloggi di proprietà comunale. Gli alloggi messi a disposizione da Area, secondo la graduatoria aggiornata al 31.12.2021, sono 28. Quanto al 2022 la situazione si prospetta molto difficile e con una estrema carenza di disponibilità di abitazioni da parte dell’Azienda.
«Comprendiamo la situazione dell’Azienda tra scarsità di finanziamenti e complessità di coordinamentoha sottolineato il sindaco di Carboniama sulla base dell’iter in corso a livello regionale della riforma di legge sull’edilizia residenziale pubblica, ci aspettiamo l’acquisizione di strumenti che possano snellire le pratiche relative all’attribuzione e, di conseguenza, allo scorrimento delle graduatorie, consentendo ai beneficiari di avere una casa.»
Pietro Morittu, infine, ha sollecitato la programmazione degli interventi necessari per il recupero degli alloggi vuoti e non fruibili di cui auspica la disponibilità per poter procedere con le assegnazioni.

«La situazione in cui versa l’Ersu di Cagliari è insostenibile e foriera di forte preoccupazione.» 

Lo hanno detto il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, e l’assessora della Pubblica istruzione, Antonietta Melas.
La questione coinvolge circa settemila studenti universitari, tra cui quelli provenienti dal Sulcis Iglesiente, che non potranno ricevere borse di studio ed incentivi per gli affitti. «Questo stato di cose ha spiegato l’assessora Antonietta Melascomporta pesantissimi disagi, in particolare per i corsisti fuori sede: l’emergenza abitativa crescente si unisce alla imminente chiusura delle due strutture per studenti e alla mancata apertura della nuova Casa dello studente.»

«Siamo solidali con gli studenti e ci uniamo alle loro legittime richieste ha aggiunto il sindaco, Pietro Morittu -, chiedendo che siano tempestivamente messe in atto tutte le condizioni “per tornare alla piena operatività dell’Ente regionale universitario, in modo da garantire ai ragazzi il pieno e sostanziale diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana.»

«Una situazione di stallo che non ha precedenti e che va superata. Attendiamo la nomina del collegio dei Revisori dei Conti e del Presidente del Consiglio di Amministrazione, incarichi senza i quali viene impedita la certificazione dei bilanci e la conseguente partecipazione ai bandi Pnrr per l’assegnazione di fondi», ha concluso l’assessora alla Pubblica istruzione Antonietta Melas.

La drammatica situazione in cui versa la Sanità nel Sulcis Iglesiente, precipitata negli ultimi giorni nel servizio di emergenza-urgenza, è emersa ancora una volta questa mattina davanti al Centro direzionale della Asl 7, in via Dalmazia, a Carbonia. All’arrivo di un corridoio di ambulanze e di decine di volontari del 118 provenienti da tutto il Sulcis Iglesiente, ha voluto essere presente il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, affiancato dalla sindaca di Domusnovas Isangela Mascia e dal vicesindaco di Teulada Alessandro Serafini.

«Ci tenevo ad accogliervi e a supportarviha detto il sindaco Pietro Morittu -: sentiamo tutti la pressione di dover affrontare il tema della salute e dell’assistenza primaria. Per questo motivo volevo esserci per manifestare la vicinanza che ogni Amministrazione ha nei confronti di chi si impegna e ha una vocazione assistenziale verso il prossimo. Il problema investe tutti noi, continuiamo le interlocuzioni su più fronti e credo che l’emergenza possa essere risolta con l’apertura di un tavolo di confronto serio.»

«Per i volontariha spiegato il presidente del Socor Pier Paolo Emmolo -, è sempre più difficile prestare servizio, a causa di una serie di problematiche segnalate da tempo come le lunghe attese a cui i pazienti vengono sottoposti. Da qui l’iniziativa del tutto pacifica e volta a trovare una soluzione con i vertici della Asl n. 7 che hanno accolto una delegazione di volontari per un confronto.»

In via Dalmazia, dopo una prima tappa all’ospedale Sirai, c’erano i volontari dell’Auser di Carbonia e quelli di numerose altre associazioni di volontariato provenienti da Calasetta, Carloforte, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Narcao, Giba, Sant’Anna Arresi, Domusnovas, Portoscuso, Gonnesa ed Iglesias.

La gravissima emergenza in cui versa il servizio sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente è stata al centro della riunione dei sindaci dei piccoli e medi Comuni dei tre distretti sanitari della Asl 7 nei quali non sono presenti gli ospedali, che rappresentano 70.000 abitanti, organizzata dal sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, svoltasi nella tarda mattinata nella sala consiliare del comune di Perdaxius (erano invitati e rappresentati i sindaci di 21 dei 23 sindaci dei Comuni della conferenza socio-sanitaria, esclusi i soli sindaci di Carbonia e Iglesias, Pietro Morittu e Mauro Usai, nelle cui città si trovano i presidi ospedalieri della Asl Sulcis).

Nel corso dell’incontro, i sindaci presenti (alcuni erano assenti per giustificati motivi ma hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo il documento finale), hanno manifestato la necessità di salvaguardare tutti i servizi sanitari esistenti in questo momento di grave emergenza.

«I problemi si risolvono soltanto facendo fronte comune, attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di ogni Sindacosi legge nel documento finale, sottoscritto dai sindaci di Tratalias, Gonnesa, Villamassargia, Nuxis, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte, Masainas, Domusnovas, Giba, Buggerru, Musei, Fluminimaggiore, Narcao, Sant’Antioco, Santadi, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Masainas, Villaperuccio, Portoscuso e Perdaxius -. Preso atto dell’incontro svoltosi il 29/06/2022 con la Direzione Sanitaria della ASL Sulcis e dell’assenza di soluzioni, questa iniziativa è volta a rafforzare l’azione dei Dirigenti dell’Azienda Sanitaria, oltre che di tutte le forze politiche e sociali impegnate in questa battaglia prioritaria ed urgente per le strutture ospedaliere ubicate a Carbonia e Iglesias, per la medicina territoriale, per la continuità assistenziale, per intervenire sulla carenza di medici di base, punti prelievo e analisi, guardie mediche e turistiche.»

«Riteniamo urgente riunire nei prossimi giorni tutti i Sindaci del Sulcis Iglesientehanno concluso i sindaciper portare la questione ai massimi livelli istituzionali e condividerla con le organizzazioni territoriali tutte.»

                           

    

Salvaguardare la salute pubblica, prevenire l’inquinamento acustico, ma anche favorire le attività economiche e contenere il fenomeno del pendolarismo notturno dei cittadini verso altre località: sono questi alcuni degli obiettivi con cui il sindaco Pietro Morittu ha emesso l’ordinanza (n. 93 del 29 giugno 2022) finalizzata a regolamentare gli orari e i trattenimenti all’esterno degli esercizi pubblici e degli spettacoli all’aperto su aree pubbliche cittadine nel periodo estivo.

A decorrere da oggi, giovedì 30 giugno 2022 e fino al 15 settembre 2022, è consentito lo svolgimento di trattenimenti all’esterno di pub, ristoranti e bar tramite l’utilizzo di strumenti musicali, impianti elettroacustici di amplificazione e diffusione sonora, nel rispetto dei limiti di emissione ed immissione, solo nella fascia oraria dalle ore 19,00 alle ore 1,00 del giorno successivo.

«Tali attività se non disciplinatesi legge in una nota del documentopossono costituire una causa di disturbo, soprattutto nelle ore serali e notturne, per la quiete dei cittadini residenti nelle aree interessate e si rende necessario stabilire il giusto equilibrio tra le diverse esigenze.»

Viene inoltre disposto il divieto di svolgere trattenimenti musicali all’aperto degli esercizi pubblici in concomitanza e in prossimità dei 200 metri di altre manifestazioni musicali, cinema e eventi similari organizzati dall’Amministrazione comunale presso il teatro comunale, l’Anfiteatro di piazza Marmilla e piazza Roma.

Viene altresì vietato di svolgere trattenimenti musicali all’aperto da parte dei pubblici esercizi in concomitanza e in prossimità dei 100 metri da altri trattenimenti di altri esercizi e viene stabilito che, per intraprendere tale iniziativa, gli esercenti debbano inviare preventiva “Segnalazione Certificata Inizio Attività” (SCIA) all’Ufficio Polizia amministrativa, presso il Comando di Polizia locale (in via Mazzini, 68 a Carbonia) con l’indicazione delle date di svolgimento.

Disciplinare alcune modalità di intrattenimento della clientela, seduta all’aperto, con iniziative musicali come piano-bar, disco-bar e quant’altro di similare ha l’obiettivo di autoresponsabilizzare i titolari degli esercizi e permettere il pieno svolgimento delle attività di ciascuno con la musica dal vivo, incrementando, se possibile, l’occupazione del settore.

Consapevole dell’importanza dell’argomento, nelle prossime ore l’Amministrazione comunale si impegnerà a intraprendere un’iniziativa di sensibilizzazione e di confronto con i titolari degli esercizi e con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo da tali disposizioni per trovare modalità condivise e andare incontro alle esigenze di ciascuno.