22 November, 2024
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Si è insediato oggi il nuovo Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, nominato, come prevede la legge, dal Presidente del Tribunale di Cagliari Mauro Grandesso Silvestri. Ne fanno parte i giornalisti professionisti: Stefano Lenza (con funzioni di Presidente avendo maggiore anzianità di iscrizione all’Albo), Antonio Ledà d’Ittiri, Roberto Petretto, Ottavio Pirelli, Paola Pilia e Mariella Careddu (con funzioni di segretario essendo la più giovane in quanto a iscrizione all’Albo). E i giornalisti pubblicisti: Caterina Fiori, Alessia Orbana e Giampaolo Atzei. All’insediamento, che si è svolto nella sede dell’Ordine a Cagliari, ha partecipato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, il quale ha ringraziato i componenti del precedete consiglio, presieduto da Pietro Picciau (presente oggi), per il grande lavoro svolto con saggezza e rigore nell’interesse dei giornalisti sardi. Il nuovo Consiglio di disciplina, che ha avviato subito la sua attività, durerà in carica per tre anni.

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Gli incontri con gli autori di “Una miniera di Cultura” hanno preso il via ieri sera (16 novembre) nella Torre Civica in un’atmosfera di piacevole divulgazione storica, con un forte richiamo al clima del periodo di fondazione della città. A dare il via alle presentazioni è stato il volume “Eva canta” (Aipsa) di Maria Tiziana Putzolu Mura, un romanzo ispirato a una storia vera, in parte ambientata proprio nel territorio di Carbonia, «una zona molto evocativa – come ha sostenuto l’autrice – del periodo del Ventennio». La protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Nel vivace scambio di battute con Marco Corrias, che ha presentato la serata, sono emersi come sfondo del narrato elementi della politica regionale al suo esordio, del mondo agropastorale e del piano di Rinascita.

Altro libro di grande interesse per la storia di Carbonia è stato “Banditi in miniera” (Alfa Editrice) di Francesco Carta, ex minatore-sindacalista e in seguito giornalista, il cui lavoro è quasi una sorta di omaggio, di resa giustizia a quei personaggi che avevano costituito la comunità mineraria, caratterizzando la vita in questa giovane cittadina fondata nel ‘38. Come ha evidenziato il giornalista Sandro Mantega, che ha introdotto la presentazione, il volume è un giallo che parla di omicidi, di sfruttamento, di lotta operaia. Un racconto in parte di fantasia ma basato su storie vere, nel quale un ruolo preponderante è acquisito dalle donne, personaggi realmente esistiti che hanno avuto una certa importanza nella storia delle miniera.

La serata si è conclusa con “Il principe di Algeri” (Arkadia) del giornalista Pietro Picciau. Sono contesti diversi, quelli nei quali ci catapulta questo romanzo storico, in qualche modo sempre collegato al territorio sud-occidentale sardo, spesso colpito durante la sua storia da attacchi di “pirateria barbaresca”. Siamo nel 1816, in era post-napoleonica, e l’intera Europa vuole la fine delle scorrerie dei mori nel Mediterraneo. Sullo sfondo di corsari, intrighi inconfessabili, trame di palazzo, agenti segreti e donne affascinanti, si prepara un’implacabile resa dei conti con le città-Stato del Maghreb.

Domani 18 novembre, nella giornata conclusiva dell’evento targato AES, sono in programma altri importanti appuntamenti per parlare di storia di Carbonia nell’ottantesimo anno della fondazione. Alle 16.00, la Torre Civica ospita la conferenza dedicata a “Carbonia ottant’anni dopo”, con la partecipazione del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, del primo cittadino di Alghero, Mario Bruno e del sindaco di Arborea, Manuela Pintus.

Alla stessa ora, gli incontri con gli autori moderati da Salvatore Taras per la sezione “Tra Isola e mondo”, daranno spazio a un’attesissima ripubblicazione di “La Terra del Carbone”, un romanzo sulla fondazione di Carbonia (XEdizioni) scritto nel ‘37-38 da Valerio Tonini, impresario che partecipò alla costruzione. Interverranno l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e Leonardo Mureddu. Alle 16.45 la NOR Edizioni proporrà “A Iscola ’e ballu”, un metodo didattico per imparare il ballo sardo realizzato da Emanuele Garau, che ne evidenzierà i contenuti assieme a Claudia Serra. Alle 17.30 Carlo Delfino Editore presenta una pubblicazione di straordinaria importanza per ricordare la nascita di Carbonia, “Sardegna del ‘900. Memorie di un secolo”, un cofanetto di quattro dvd che contengono filmati dell’Istituto Luce sulle città di fondazione, frutto di un grande lavoro di ricerca archivistica. Le proiezioni saranno accompagnate dagli interventi illustrativi di Giorgio Pellegrini. Un teaser in questi giorni è presentato in loop su schermo all’interno della sala espositiva dell’editoria libraria. Alle 18.15 l’intera manifestazione si concluderà al Teatro Centrale con la proiezione del film “Scritto sulla pietra” di Gianfranco Cabiddu, che sarà introdotto da Paolo Serra a cura della Società Umanitaria di Carbonia.

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E’ tutto pronto al porto di Cagliari per la terza edizione di InvitaS. Apre il “villaggio sardo di gusto e tradizione”. L’evento che si propone di tenere “In-Vita” le tradizioni, la storia, la cultura le eccellenze enogastronomiche ed artigianali della Sardegna”, organizzato dall’associazione Primavera Sulcitana presieduta da Alessia Littarru, inizia domani sabato 28 ottobre e terminerà l’1 novembre. Per cinque giorni, il “villaggio del gusto” resterà aperto dalle 10.00 alle 23.00. Tantissimi gli eventi in programma: nell’ultimo weekend di ottobre spazio all’inaugurazione, sabato 29 ottobre, alle 11.00, con la sfilata dei partecipanti (maschere, costumi sardi, associazioni in abiti rinascimentali) nella Calata via Roma. A conclusione della parata, “su cumbidu”, con le donne in costume tipico sardo pronte a offrire ai visitatori presenti dolci tipici sardi. Domenica spazio garantito al Medioevo e al Rinascimento in Sardegna: in mattinata il corteo storico a rappresentare la storia della Sardegna. Rappresentano il Medioevo il gruppo dei figuranti e sbandieratori di Iglesias ed il gruppo “Funtana Onnis” di Guasila. Il rinascimento è a cura dall’associazione “Castello Siviller marchesato di Villasor”.

C’è poi la maxi area food, 8 postazioni chef e 700 posti a sedere. Tanti i menù, tutti sardi, da scegliere. Lunedì, poi, spazio alla cultura e poesia isolana, anche con ”CulturaS-Assaggi diVersi”. A partire dalle 17.00 le voci di nove tra poeti, scrittori, attori, cantanti sardi animeranno la kermesse tra letture, canzoni ed un personale omaggio alla Sardegna e ad una serie di figure di spicco dell’Isola. Ci saranno l’attore Mario Faticoni, gli scrittori Gianni Marilotti e Pietro Picciau, i poeti Fernando Cuccu, Gavino Angius, Valentina Neri, Alberto Lecca, la cantante Arianna Argiolas. Alle 19.00 sarà la volta della cantante Federica Cabras con un repertorio che spazia dai classici della tradizione musicale sarda ai brani moderni che abbracciano anche la world music.

Martedì 31, nel pomeriggio, la festa di “Is Animeddas” a cura dell’associazione Libera, che accoglierà i bambini offrendo loro dei dolci, noci, mandarini secondo la tradizione, così come detta la tradizione del Sud Sardegna. L’1 novembre, “Su mortu mortu”, oltre alle Fruste del Campidano e ai minatori di Buggerru. Per tutti i visitatori un bicchierino di mirto offerto dall’azienda Zedda Piras.

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) continua attraverso la Delegazione ed il Fai Giovani di Cagliari ad esplorare la storia della Sardegna. Lo fa con docenti, studiosi, intellettuali, studenti medi ed universitari il cui protagonismo nella tutela e promozione del patrimonio ambientale e paesaggistico, dei beni culturali e della bellezza deve essere il fulcro nell’educazione alla cittadinanza e al bene comune.

L’azione del FAI Sardegna è volta a sensibilizzare le comunità al rispetto della natura, dell’arte, della storia, delle tradizioni della Sardegna. Al fine di rilanciare il dialogo tra queste e l’opinione pubblica il FAI Sardegna, in collaborazione con autorevoli case editrici sarde e la Fondazione Banco di Sardegna promuove il progetto “Alla ricerca della Storia perduta” che mette al centro la relazione tra didattica della storia e della narrativa e il romanzo storico, ambientato in Sardegna. Alla ricerca della Storia perduta” è articolato in incontri in cui docenti, studenti, scrittori, storici, archivisti, storici dell’arte, artisti, cittadini e cittadine hanno la possibilità di entrare in sinergia ed in un proficuo confronto di idee ed esperienze.

Il secondo appuntamento si svolgerà a Cagliari, presso la Fondazione Banco di Sardegna, via San Salvatore da Horta traversa via Torino e viale Regina Margherita, Lunedì 2 marzo, alle ore 16.00. I tre romanzi storici, ambientati tra la Sardegna spagnola e la Sarda Rivoluzione, La storia vera di Diego Henares de Astorga di Nicolò Migheli Hombres Y Dinero di Pietro Murandi Le Carte del re di Pietro Picciau consentono di veicolare la conoscenza di un periodo su cui insistono molti luoghi comuni.