22 November, 2024
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«Il vertice della maggioranza di centrosinistra ha partorito un topolino. E’ un summit che non risolve nulla, anzi, peggio, sembra allontanare la soluzione del problema, con gravissime conseguenze che si riverseranno sugli oltre 6mila lavoratori dell’Agenzia Forestas.»

Lo scrive in una nota il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis. «Si tratta dell’ennesima presa in giro, posto che dal vertice – aggiunge Pietro Pittalis – non è emerso alcun impegno concreto in relazione alla proposta di legge condivisa da tutti i capigruppo, il cui iter rischia di ulteriormente slittare sulla base di meri quanto assurdi e strumentali pretesti.»

«Il provvedimento va subito esitato in commissione ed approvato in Consiglio entro i prossimi giorni, onde ripristinare un minimo di giustizia sociale – conclude Pietro Pittalis – con l’estensione anche ai dipendenti dell’Agenzia Forestas, unici esclusi, del contratto pubblico regionale e approntare una soluzione al problema del dimensionamento che sta paralizzando l’attività dell’ente.»

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E’ duro il giudizio di Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, residente a Nuoro, sulla visita del ministro dell’Interno Marco Minniti nel capoluogo barbaricino.

 «I ministri del Partito democratico perdono il pelo ma non abbandonano il vizio. In occasione degli appuntamenti elettorali, come già accaduto per il referendum del 4 dicembre, gli esponenti del Governo nazionale si ricordano che esiste anche la Sardegna con tutti i suoi problemi irrisolti: dalla disoccupazione alle povertà, dalla sicurezza ai migranti – ha commentato Pietro Pittalis -. Del resto anche la visita del ministro dell’Interno Marco Minniti si è risolta in una serie di dichiarazioni ed annunci, senza alcuna utile e tangibile iniziativa concreta volta a creare le condizioni perché gli amministratori possano operare nelle loro comunità in sicurezza e per fronteggiare l’emergenza relativa ai migranti, abbandonati a se stessi in assenza di una politica seria dell’accoglienza e dell’integrazione. Cosa ancora più grave, l’atteggiamento passivo e remissivo di un Presidente e di una Giunta regionale, ai quali tutto va bene pur di non creare dispiaceri a Renzi, sacrificando così gli interessi dei sardi. Non senza rimarcare, infine, il grave sgarbo fatto nei confronti dei consiglieri regionali del territorio, almeno quelli dell’opposizione, che non sono stati neppure invitati all’incontro nelle sedi istituzionali. I sardi saranno molto più attenti ed intelligenti – ha concluso il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – per non farsi ancora una volta ingannare dalle passerelle elettorali davvero leziose, da un Governo che tra un mese sarà sonoramente licenziato dagli italiani.»

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Il Consiglio regionale ha eletto il nuovo segretario dell’ufficio di presidenza e designato la terna di nomi per la costituzione del Comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna.

Il nuovo segretario dell’ufficio di presidenza è Giovanni Satta, in rappresentanza del gruppo consiliare Psd’Az-La Base, eletto con 24 voti su 49 votanti.

Per la designazione di una terna di nomi per la costituzione del comitato di indirizzo della Fondazione di Sardegna, dopo la chiamata nominale dei consiglieri, le operazioni di voto e lo spoglio, il presidente Ganau ha comunicato lo scrutinio per l’indicazione della terna: Giulio Steri (32), Antonello Cabras (31) e Gian Giacomo Pisotti (16).

Il Consiglio regionale ha poi affrontato il disegno di legge 473, che detta disposizioni urgenti di modifica alla legge regionale 2 del 2016, ossia la legge di riordino del sistema degli enti locali. Il disegno di legge è stato proposto dall’assessore Cristiano Erriu.

Per primo ha preso la parola l’on. Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia, che ha detto: «E’ grazie anche nostra disponibilità e al nostro senso di responsabilità che questo disegno di legge trova ingresso con urgenza nel nostro parlamento, visti i riflessi che il provvedimento avrà nel sistema degli enti locali. Ma il dibattito della Giunta e della maggioranza rischia di passare nel silenzio generalizzato e ne parlano solo i giornali, non il Consiglio regionale. C’è il leader di una forza politica di maggioranza che parla sui media e dà la cifra dello stato di salute di questa maggioranza. Sentire il presidente Francesco Pigliaru che propone piani e provvedimenti e annuncia una Sardegna che non esiste, che è solo scritta nei libri che usano all’Università non è accettabile. Va portata alla luce del sole la crisi politica in atto: fuori da questo palazzo c’è un mondo che non ne può più. Voteremo questo provvedimento perché si tratta di norme nazionali che vanno inserite in legge e perché in tutti questi anni abbiamo dimostrato il nostro senso di responsabilità ma il vostro modo di fare è sempre lo stesso: tutto è straordinario, tutto avviene all’ultimo».

Per il Pd ha preso la parola il capogruppo, l’on. Pietro Cocco, che ha detto: «Io starei all’esame della norme all’ordine del giorno e alle disposizioni normative in materia di associazioni dei Comuni. L’altra norma consentirà ai dottori commercialisti di essere inseriti nell’elenco regionale dei revisori. L’ultima norma riguarda lo sblocco del personale nella città metropolitana e nelle province. Ringrazio comunque l’opposizione per la disponibilità offerta nel portare in Aula rapidamente questo disegno di legge».

Anche l’assessore Cristiano Erriu ha ringraziato il Consiglio per la disponibilità a un esame celere e ha illustrato le norme oggetto del provvedimento, che riguardano appunto i dottori commercialisti, il piano di riordino degli ambiti ottimali dei comuni ai fini del Plus e l’adeguamento alla Finanziaria dello Stato che di recente ha sbloccato il turn over per le assunzioni negli enti locali.

Su proposta del presidente Gianfranco Ganau il Consiglio regionale ha votato il passaggio agli articoli e poi l’articolo 1, 2.

Sull’articolo 3 l’assessore Cristiano Erriu ha presentato un emendamento orale per definire cosa si intende per «il personale andato in pensione nel triennio precedente» e definire dunque quanto nuovo personale può essere assunto in parziale sostituzione. «Non può essere conteggiato il personale che dalla provincia è transitato in Regione nel triennio ai sensi dell’articolo 70 comma 1 della legge regionale 2 del 2016», ha detto l’esponente della Giunta.

L’Aula ha approvato l’articolo 3 così emendato  e poi l’articolo 4, che prevede che non siano introdotti nuovi oneri finanziari per l’attuazione della legge. Il testo finale del provvedimento è stata poi approvato all’unanimità.

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«La vertenza Forestas non può rimanere impantanata nelle secche della prima commissione.» Così il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis e il consigliere Antonello Peru tenteranno un nuovo blitz per sbloccare la situazione, proponendo la discussione del disegno di legge del gruppo di Forza Italia: «Martedì – sottolineano Pittalis e Peru – proporremo al Consiglio regionale la discussione immediata dell’ordine del giorno per dare certezze ai lavoratori sinora discriminati. Si tratta di una risposta dovuta dell’assemblea di via Roma ai dipendenti dell’agenzia che non possono essere ancora presi in giro. Il consiglio regionale si deve assumere la responsabilità di trovare una soluzione a questa vertenza ormai interminabile».

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Il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione delle entrate e delle spese del Consiglio. 

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con le dichiarazioni di voto finali sulla manovra finanziaria.

Prima degli interventi dei consiglieri il relatore del provvedimento Franco Sabatini (Pd) ha sollecitato in base all’art.89 del Regolamento alcune modifiche a due emendamenti approvati in precedenza, riguardanti le procedure dei Resi (reddito di inclusione sociale) e la scadenza dei corsi destinati alle guide turistiche. Le proposte di modifica sono state accolte.

Aprendo la serie delle dichiarazioni di voto, il consigliere Fabrizio Anedda (Misto-Sinistra sarda), favorevole, ha parlato di «un bilancio appesantito per il 98% dalle spese correnti, mentre il resto è stato lasciato ad iniziative di singoli consiglieri, ad eccezione delle misure del Piano lavoro che ha una dotazione finanziaria pari al doppio di quanto destinato a pastori». Ma più che alla quantità delle risorse, ha suggerito Anedda, «è necessario rivolgere molta attenzione all’utilizzo corretto delle risorse perché nel sistema regionale ci sono ancora sprechi ed inefficienze, solo in questo modo si libereranno risorse vere per sviluppo e lavoro».

Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, ha sostenuto che quella in esame «non è certo la nostra finanziaria purtroppo lacunosa in settori molto importanti per la Sardegna come trasporti, risorse idriche e programmazione territoriale». Forse, ha proseguito, «gli unici interventi positivi sono quelli sul lavoro perché voluti dal Consiglio; per il resto abbiamo una sanità vicina al collasso nel silenzio della maggioranza e della Giunta mentre proliferano le nuove strutture che determineranno molto probabilmente altri 150 milioni di euro di costi aggiuntivi per tacere dei soldi spesi per appetiti personali di consiglieri o amici».

Roberto Deriu, vice capogruppo del Pd, ha detto di non capire perché la manovra non possa appartenere «anche all’opposizione che ne ha condiviso e votato molte parti; nel documento, a nostro giudizio, c’è finalmente la risposta a problemi antichi dell’Isola, a partire dagli studenti poveri ma meritevoli che potranno accedere agli studi universitari, mentre durante la giunta Cappellacci la metà degli idonei è rimasta fuori; ora da 2 anni tutti i beneficiari hanno le borse di studio e per l’anno prossimo ci saranno 1000 borse di studio in più, risultato eccezionale merito di tutto il Consiglio».

Emilio Usula (Misto-Rossomori), contrario, ha affermato che avrebbe preferito avere qualche dubbio a fronte di un giudizio sulla manovra totalmente negativo a parte i tempi di approvazione. Il problema, ha affermato, «è che comunque gli interventi saranno molto limitati su povertà estreme e famiglie ai margini della vita sociale, lavoro e disoccupazione ancora troppo alte per giovani e donne con molti ragazzi costretti in un quadro in cui è ancora altissimo l’ed abbandono scolastico». Sarebbe stato meglio, ha concluso, «ascoltare di più la Sardegna per capire la realtà e rendersi conto che la Regione è in condizioni drammatiche, il divario con la penisola resta preoccupante e lo stesso piano lavoro è una polverizzazione di misure senza strategia».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco ha sostenuto che «questa finanziaria è la migliore possibile in questo momento difficile e si danno finalmente alcune risposte concrete nonostante l’atteggiamento negativo dello Stato sugli accantonamenti che grida ancora vendetta con la risposta inaccettabile di appena 15 milioni». Credo molto al progetto LavoRas, ha aggiunto, «che ha visto aumentare le risorse ed auspico che una regia efficiente garantisca la spesa dei fondi disponibili con la massima celerità».

Per Forza Italia Edoardo Tocco ha messo in evidenza che «si tratta di una finanziaria che lascia una profonda amarezza perché manca di una prospettiva convincente ed è piena di contraddizioni come quella dell’assessore che vuole impiegare i fondi per il lavoro in attività di integrazione dei migranti». Resta, ha concluso, «il problema strategico di una Giunta incapace di guardare avanti; i sardi hanno capito ed un primo acconto arriverà il prossimo 4 marzo».

Il consigliere del Pd Walter Piscedda, favorevole, «l’intervento del Consiglio è stato molto significativo rispetto alla proposta originaria, in piena collaborazione con la Giunta e l’intera maggioranza, e contiene interventi tutt’altro che banali, misure strutturali su lavoro, istruzione e sulle politiche sociali».

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, contrario, ha parlato di una manovra «non all’altezza delle aspettative e delle esigenze dei sardi, che non ha convinto nemmeno la maggioranza, una manovra che con la corsa agli emendamenti ha corretto solo parzialmente l’impianto della legge, senza tracciare un nuovo modello di sviluppo per la Sardegna dove lavoro, disoccupazione e continuità restano i grandi mali della Sardegna». La nostra percezione, ha concluso, «è la stessa delle categorie produttive, delle forze sociali, di associazioni e dei semplici cittadini: in sintesi pochi soldi, troppa burocrazia, niente coraggio».

Il consigliere Paolo Zedda di Art. 1 – Mdp ha osservato sul piano generale che «approvare la finanziaria entro l’anno sarà un fatto positivo che determinerà una profonda differenza rispetto al passato; inoltre quest’anno si è data attuazione, sia pure parziale, ai principi del bilancio armonizzato, cioè il Consiglio ha svolto il suo ruolo di indirizzo lasciando alla Giunta la definizione di dettaglio ed inoltre è positivo l’impegno sull’istruzione con una dispersione scolastica calata dal 25 al 18%, dato eccezionale che fra l’altro apre spazi importanti per diminuire la disoccupazione».

Il consigliere Giovanni Satta (Misto) ha parlato di una finanziaria «che lascia poco spazio alla fantasia con troppe rigidità, fondi a destinazione vincolata e troppe marchette, perché è vero che le risorse sono poche ma questo è frutto di un rapporto sbagliato con lo Stato a causa della decisione di Soru nel 2006 di mettere a carico della Regione spese ingenti come la sanità, che quest’anno crescerà ancora». Occorre invece una inversione di tendenza nei rapporti Stato-Regione, «per ribaltare, fra gli altri, anche l’accordo-porcheria sulle servitù militari che non ha alcuna ricaduta positiva su nessun fronte, ad esempio la Sardegna ha un indotto della presenza militare di circa 140 milioni mentre la Sicilia più di 600».

Per Gianmario Tendas (Pd), favorevole, «prima di tutto va sottolineato che è stato scongiurato l’esercizio provvisorio ma poi, nel merito, vedo una manovra coerente con le linee politiche e programmatiche dell’amministrazione di centro sinistra su scuola con infrastrutture ammodernamento e didattica, lavoro con un programma di ampio respiro e politiche sociali con un forte incremento delle risorse disponibili: tuttavia serve molta attenzione sulle procedure tecnico-burocratiche per assicurare qualità e velocità della spesa».

Il consigliere dell’udc Giorgio Oppi, contrario, dopo essersi detto meravigliato  per le troppe mancette, ha accusato la Giunta di scarsa autorevolezza e di aver più volte disatteso le scelte del Consiglio a cominciare dalla sanità, «settore molto malato con le persone peggiori collocate nelle posizioni migliori, con un deficit in aumento e con il rebus del Mater Olbia dove bisogna ripartire da capo perché tutto è scaduto il 31 dicembre e forse i posti non ci sono più».

Il capogruppo del Cps Pierfranco Zanchetta, favorevole, ha espresso soddisfazione per la tempistica nell’approvazione, senza enfasi ma con realismo, «di una manovra che assicurerà prospettive migliori ai sardi, respingendo visioni catastrofistiche che non fanno che peggiorare il clima della comunità regionale». Questa finanziaria, ha aggiunto, «è in sintonia con i sardi per sviluppo, lavoro con un provvedimento concreto come LavoRas, istruzione ed attenzione alle fasce più deboli, fermo restando che il 2018 dovrà essere quello della rinegoziazione degli accantonamenti con lo Stato».

Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi), contrario, ha detto che «la legge non può essere la nostra perché ancora una volta il Consiglio ha perso una buona occasione per sganciarsi dalla competizione elettorale, pur avendo approvato interventi su alcuni temi importanti come diritto allo studio ed agricoltura senza però affrontare i veri nodi dello sviluppo». La stessa spesa sociale in aumento, ha lamentato Truzzu, «non è cosa di cui essere contenti perché vuol dire che non ci sono prospettive di crescita; inoltre si è sbagliato nel non ascoltare le nostre proposte in materia di spopolamento e sostegno alla natalità, lasciando spazio a tesi bizzarre come quella dell’assessore Arru che sbaglia anche concettualmente perché i migranti sono tutti uomini e non possono dare alcun contributo positivo alla lotta contro lo spopolamento».

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, contrario, ha messo l’accento «su un fatto nuovo che la Giunta ha trattato come sempre, cioè che è iniziato l’ultimo anno della legislatura ed il prossimo 4 marzo ci saranno le elezioni politiche». Purtroppo, ha continuato, «la pioggia di emendamenti dimostra che ha prevalso la volontà di tornare sul territorio con qualcosa in tasca dalla ristrutturazione di una chiesa o dal sostegno ad un premio di poesia; gli stessi ordini del giorno in coda alla finanziaria (quasi tutti della maggioranza) su temi importantissimi per la Sardegna sono il segnale che le risposte davvero importanti non sono arrivate».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi, contrario, ha definito «la finanziaria senza risultati che lascerà tutto come prima, se non peggio, con cittadini di serie A e di serie B, questi ultimi sacrificati e dimenticati per l’ennesima volta come quelli di Ottana; e poi famiglia, povertà, giovani, politiche sociali, componenti della società sarda che confermeranno la posizione della nostra Regione come fanalino di coda incapace di far rialzare la schiena alla comunità regionale».

Sempre per i Riformatori il capogruppo Attilio Dedoni, contrario, ha criticato la scarsa attenzione della Regione nella ricerca di nuove forme di finanziamento da parte Stato, «anzi abbiamo assistito ad una ritirata generale e ad una resa senza condizioni con la rinuncia ai ricorsi». E’mancata insomma, secondo Dedoni, «la capacità di una programmazione forte capace di guardare al futuro con fiducia e si è preferito ripiegare su piccoli favori a piccoli gruppi di interesse trascurando sviluppo, trasporti e soprattutto sanità che, come dicono tutti i sardi, fa schifo».

Il consigliere Giuseppe Fasolino (Fi) ha annunciato voto contrario ed ha definito la finanziaria “deludente e senza strategia politica, influenzata dal clima elettorale”. «Mi sarei aspettato politiche più importanti per i giovani, i trasporti e il turismo – ha aggiunto l’esponente della minoranza – ed invece avete ricercato solo il consenso a breve». Fasolino ha dichiarato di apprezzare il piano “Lavoras” ed i tempi con i quali si è proceduto nell’approvazione della manovra: «Ma questa manovra non è la “nostra” perché la nostra manovra la faremo il prossimo anno». Mariano Contu (Fi) ha annunciato voto contrario («questa finanziaria di fine legislatura avrebbe dovuto elencare risultati piuttosto che proposte») ed ha lamentato ritardi nelle politiche del lavoro e dello sviluppo.

Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha espresso soddisfazione per lavoro svolto in commissione e in Consiglio («abbiamo migliorato una manovra già bene impostata dalla Giunta») ed ha evidenziato in termini positivi i dati Istat sul lavoro  e l’economia. L’esponente della maggioranza ha quindi ricordato alcuni significativi stanziamenti per il diritto allo studio, il Reis (45 milioni), l’agricoltura (90 milioni complessivi in pochi mesi) e  100 milioni di nuove risorse per il lavoro. «Abbiamo fatto molto per la Sardegna – ha concluso Sabatini – e moltissimo per aiutare chi è più in difficoltà».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha salutato con favore i tempi di approvazione della manovra («bene il mancato ricorso all’esercizio provvisorio») ed ha definito la manovra “un  documento di bilancio in linea con l’esigenze della società sarda”. L’esponente della maggioranza ha quindi ricordato i postivi giudizi espressi dai rettori delle Università e dai sindacati ed ha evidenziato i “segnali di ripresa che si registrano nell’Isola” ad iniziare dal Pil e dall’occupazione.

«Via autopromuovete e vi incensate ma dimenticate di dire che cosa hanno prodotto di positivo le vostre  quattro finanziarie approvate dall’inizio della legislatura». Così il capogruppo Fi, Pietro Pittalis, ha preannunciato il voto contrario del gruppo ed ha insistito sui ritardi nella ripresa che si registrano in Sardegna. Per il lavoro, l’esponete della minoranza, ha parlato di “dati drogati dal lavoro stagionale e turistico” ed ha insistito sulla drammatica situazione occupazionale ad Ottana. «Descrivete una Sardegna che non esiste – ha concluso il capogruppo – e il giudizio sul vostro operato lo daranno i sardi il prossimo 4 di marzo».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha posto in votazione la legge di Stabilità  2018 e successivamente il bilancio di previsione triennale 2018-2020 e la Manovra 2018-2020 è stata approvata con 28 favorevoli e 16 contrari.

Si è quindi passati all’esame del bilancio di previsione delle entrate e delle spese del Consiglio regionale che è stato illustrato dal questore Fabrizio Anedda (Misto) che ha rimarcato l’avanzo di 11 milioni di euro nel 2017. Il consigliere del Pds, Piermario Manca ha chiesto lumi sulla mancata spendita di tale consistente cifra ed il presidente Ganau ha evidenziato che si tratta di somme accumulate anche nelle passate legislature.

Il consigliere dell’Udc, Giorgio Oppi, annunciando voto favorevole al bilancio del Consiglio non ha mancato di rappresentare  una serie di criticità in ordine al personale ed alla mancata espletazione di bandi e gare. Oppi ha inoltre denunciato il mancato riconoscimento ai consiglieri regionali in aspettativa dei contributi lavorativi. Una lamentazione ripresa anche dai consiglieri Mario Tendas (Pd) («chi è qui in aspettativa deve percepire i contributi previdenziali, come accade a qualunque altro lavoratore») e Roberto Desini (Pds) che ha auspicato nuove formule per il reperimento dei collaboratori dei consiglieri regionali ed ha annunciato un voto di astensione. Il questore Alessandro Unali (Pds) ha assicurato l’impegno del collegio dei questori per risolvere il problema contributivo ed ha rimarcato al restituzione delle somme alla Regione perché non spese. Il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis, ha invece denunciato il paradosso che vede l’associazione degli ex consiglieri regionali disporre di risorse per l’organizzazioni di incontri e convegni mentre ai gruppi consiliari non è riconosciuto alcuno stanziamento per la promozione dell’attività politica («sono contrario ad un ritorno ai sistemi di gestione del passato ma si possono ipotizzare soluzioni adeguate alle necessità dei gruppi politici»). Pittalis ha concluso auspicando tempestivi interventi di manutenzione per il palazzo del Consiglio “così da restituire dignità alla casa di tutti i sardi”.

Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau ha quindi fornito alcune delucidazioni assicurando interventi in sede di contrattazione sindacale “per porre fine alla discrepanza stipendiale tra categorie paritarie di lavoratori in Consiglio” ed ha concordato sulla necessità di un’idonea collocazione per gli autisti. Il presidente ha anche annunciato la dotazione di defibrillatori semi automatici ed ha ricordato che sul tema dei contributi per i Consiglieri è già incardinato un provvedimento che potrà essere esitato in tempi brevi. Gianfranco Ganau ha quindi ricordato l’attivazione di alcuni concorsi per l’assunzione di nuovo personale ed ha rassicurato sugli interventi di manutenzione per il palazzo del Consiglio regionale.

Il consigliere Pds, Piermario Manca, si è detto “non completamento soddisfatto” ed ha confermato il voto di astensione. Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione il quadro riepilogativo delle entrate; quindi il quadro riepilogativo delle spese e la tabella riassuntiva e poi si è tenuta la votazione finale che ha sancito l’approvazione del documento con 28 voti favorevoli. 

Il presidente ha quindi dichiarato chiusa la seduta ed ha convocato il Consiglio per martedì 16 gennaio, alle 16.00.

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«La situazione è drammatica e i fatti si stanno consumando nell’indifferenza di tutti. La Regione non ha nessuna strategia per il rilancio del sistema produttivo e dell’occupazione nell’area del Nuorese.»

E’ la dura presa di posizione del capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis sulle vertenze della Sardegna centrale, con la grave crisi industriale del bacino di Ottana e dintorni. Un’agonia senza fine destinata a prolungarsi senza un piano industriale e/o di conversione dell’esistente che assicuri la stabilità dei posti di lavoro e favorisca nuova occupazione. La pietra tombale su Ottana Polimeri, unico stabilimento in Italia in cui ancora si produceva la plastica utilizzata per le bottiglie, il pet, è stato l’ultimo colpo assestato sulla chimica in Sardegna, con 58 operai licenziati. Nessuna schiarita anche sulla centrale elettrica di Ottana Energia, altri 70 dipendenti, che il prossimo aprile termineranno la cassa integrazione.

C’è poi il nodo dei lavoratori ex Legler, 130 unità con il destino incerto: «Davanti ad una platea così ampia di operai in difficoltà – aggiunge Pietro Pittalis -. La Giunta regionale dovrebbe porre un’attenzione particolare. Abbiamo ricevuto una delegazione di lavoratori in Consiglio regionale con la promessa di un impegno per tentare la ripresa delle attività produttive inglobate nella Sardegna centrale. L’auspicio è che sull’area di Ottana e dintorni possano esserci nuovi investimenti e che la Giunta regionale si impegni fattivamente anche per quest’area – conclude Pietro Pittalis –, chiedendo l’intervento del Governo centrale così come avvenuto per altre aree di crisi della Sardegna.»

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Il Consiglio regionale conclude l’esame del Bilancio di previsione triennale 2018-2020. Martedì 9 gennaio il voto finale all’intera Manovra finanziaria.

Aprendo la discussione generale, il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha affermato che, al di là della propaganda e degli interessi di parte, «il bilancio contiene interventi che rendono orgogliosi e questa fierezza può coinvolgere anche i colleghi di opposizione soprattutto ciò che riguarda il diritto allo studio e l’università, una proposta valutata con rettori, senati accademici, consigli di amministrazione, associazioni studentesche ed i due Ersu». In Sardegna, ha aggiunto, «abbiamo due università in grado, se ben supportate dalla Regione, di offrire una formazione di qualità, professionalizzare i giovani, distribuire la competenza e rappresentare quell’ascensore sociale utile per far uscire la Sardegna da una crisi molto dolorosa». Roberto Deriu si è quindi soffermato sulle principali misure previste: contributi ai due Ersu, alle mense, alle case dello studente e ad altri servizi, borse di studio con 10 milioni in più grazie alla quali l’anno prossimo la Sardegna ne garantirà ben 9000. Gli idonei, ha detto ancora Roberto Deriu, «potranno con proseguire i loro studi con fiducia con un beneficio enorme per le università sarde che vedranno aumentare i fondi assegnati e potranno entrare nel ristretto club delle Regioni che incasseranno le premialità, con un incremento delle immatricolazioni che aumenterà anche il fondo ordinario e e potenzierà l’offerta complessiva di istruzione e formazione». Inoltre, ha continuato esponente del Pd, «non abbiamo trascurato la dotazione degli atenei in base alla legge regionale 26 per il funzionamento ordinario introducendo uno strumento simile al fondo unico degli Enti locali, aumentando le risorse di 4.100 milioni in più, compensando in parte le riduzioni disposte dallo Stato». Infine, ha concluso, «c’è la novità rilevantissima di 50 borse di specializzazione per medici e non che offriranno soprattutto ai nostri laureati in medicina l’opportunità di professionalizzarsi definitivamente».

Il consigliere del Misto-Campo Progressista Francesco Agus, dopo aver ricordato che il bilancio costituisce il momento più politico del Consiglio regionale, ha sostenuto che «le scelte che contiene su diritto allo studio e ricerca fanno onore alla nostra Assemblea e invertono una tendenza negativa durata circa 7 anni». Di tutto possiamo privarci tranne che del pane e di mandare figli a scuola, ha detto ancora Francesco Agus, «ed è quanto si fa con le modifiche introdotte nel bilancio, grazie ad uno sforzo che sarà senz’altro utile per chi a fine 2018 entrerà nell’università, grazie al superamento definitivo della figura degli idonei non beneficiari di borse di studio ed un forte piano di sostegno ai meritevoli con un unico canale di finanziamento». Affrontando il problema delle specializzazioni nelle professioni sanitarie, Francesco Agus ha avvertito che «le dinamiche nazionali del concorso unico rischiano di penalizzare la Sardegna e la Giunta dovrebbe riflettere sul rischio di chiusura di alcune scuole oltre quella di chirurgia di Cagliari, perché non esiste programmazione sanitaria senza medici preparati e radicati nel territorio, tenendo conto anche che gli specializzandi non sardi di questi anni tenderanno nel tempo a tornare verso i luoghi di origine lasciando un vuoto nella nostra Regione».,

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco ha ringraziato la Giunta, la commissione e quanti hanno lavorato al grandissimo risultato sulla scuola, condividendo le argomentazioni dei colleghi Roberto Deriu e Francesco Agus, «perché oggi abbiamo fatto qualcosa di importante e molto positivo per le giovani generazioni».

Successivamente il Consiglio ha approvato l’art. 1 (Bilancio di previsione 2018-2020), modificato dall’emendamento della Giunta n.145, che modifica la collocazione di alcune somme. A seguire, sono stati approvati anche gli articoli 2 (Disposizioni per l’attuazione del bilancio annuale), 3 (Approvazione del bilancio pluriennale e quadro riassuntivo del bilancio pluriennale) e 4 (Entrata in vigore).

Dopo il voto sulla legge, il Consiglio ha esaminato i 15 allegati del documento, modificandolo con l’approvazione dei seguenti emendamenti: 63 (Sabatini e più) che assegna 750.000 di contributo alle Compagnia barracellari, 61 (Sabatini e più) che prevede una spesa nel triennio di 3.5 milioni per il personale, 62 (Sabatini e più) per un contributo di 50.000 euro alle Università della terza età nel 2018, 7 (Christian Solinas) con un contributo di 50.000 euro per il 2018 alla Fondazione Andrea Parodi, 68/147/149 (Sabatini e più) che stanzia 1.8 milioni nel triennio per le emittenti televisive locali e 15.000 euro per il 2018 per l’organizzazione di manifestazioni celebrative di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna a cura di istituzioni private, 69 (Sabatini e più) che assegna 3 milioni nel triennio al Teatro lirico di Cagliari, 83 (Tendas e più) che prevede 100.000 euro per il 2018 a favore della Rete museale dell’emigrazione sarda, 60 (Sabatini e più) con 2.7 milioni nel triennio per la realizzazione di campagne pubblicitarie sugli attrattori ambientali, culturali, turistici, artigianali ed enogastronomici della Sardegna, 64 (Sabatini e più) con un contributo di 500.000 euro per il 2018 alle Pro Loco, 66 (Sabatini e più) con un contributo di 30.000 euro per il 2018 alla sezione regionale dell’Unione nazionale Pro Loco, 74 (Truzzu) con una spesa di 600.000 euro per il 2018 per la mobilità familiare sostenibile attraverso l’uso dei mezzi pubblici della giovani generazioni, 67 (Sabatini e più) con un contributo di 200.000 euro per il 2018 alle associazioni riconosciute di patronato dei lavoratori, 148 (Sabatini e più) con un contributo di 300.000 euro per il 2018 a sostegno del programma di controllo delle nascite negli animali da affezione, 58 (Sabatini e più) che stanzia 270.000 euro nel triennio a favore del Soccorso alpino della Sardegna, 135 (Dessì e più) che prevede lo stanziamento di 150.000 euro per il 2018 per la partecipazione al costo del dosaggio della Gamma-Gt (trattamento delle patologie del fegato) e della Trasferrina desialata (esame di laboratorio per l’individuazione dell’abuso recente di alcool), 57 (Sabatini e più) con 4.5 milioni nel trienni per contributi in conto interessi a favore delle imprese artigiane, 59 (Sabatini e più) con 400.000 euro di trasferimenti all’Agenzia Laore per l’Aras Sardegna.

L’Aula ha quindi approvato l’emendamento 70 (primo firmatario on. Gianfranco Congiu del Pds), che stanzia 250 mila euro per le campagne di educazione alimentare che sarà effettuata dalle Agenzie regionali. Sul punto si sono espressi favorevolmente l’on. Daniela Forma (Pd), Gianfranco Congiu (Pds), Pierfranco Zanchetta (Pds), che hanno parlato del “valore didattico e pedagogico dell’iniziativa, visto che la campagna informativa si terrà nelle scuole sarde”.

Approvati anche gli emendamenti 140 e 142 (primo firmatario on. Gavino Manca del Pd), entrambi relativi al finanziamento di azioni pubblicitarie dei prodotti agroalimentari da parte dell’Agenzia Laore. Per l’ultimo l’Aula ha approvato l’emendamento 2 (on. Rossella Pinna del Pd), che prevede 200 mila euro a favore dell’Associazioni di volontariato che presentino progetti nel campo della cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo. Il presidente del Consiglio ha messo poi in votazione gli allegati alla manovra di bilancio.

All’allegato 1 sono stati presentati gli emendamenti 150, 151, 87 e 146.

Dopo l’approvazione dei primi due l’on. Forma ha suggerito un emendamento orale all’87, per sollecitare “un’attenzione particolare verso l’università diffusa. Chiedo un aumento di 500 mila euro sul fondo unico dell’Università diffusa, cioè a favore di Nuoro, Oristano e Olbia”. Anche il capogruppo di Forza Italia, on. Pietro Pittalis, si è espresso a favore. E così l’on. Antonio Solinas (Pd).

L’assessore Raffaele Paci è intervenuto sulla portata generale della norma: “Questo è un emendamento centrale dentro la manovra finanziaria, qui dentro ci sono almeno due interventi fondamentali: il Reis (reddito di inclusione sociale) che viene portato stabilmente a 75 milioni di euro (30 dello Stato ed il resto della Regione), perfino oltre il fabbisogno dichiarato dai Comuni. Il secondo invece è l’intervento per l’università, con una cifra di dieci milioni aggiuntivi per le borse di studio per un totale di 22 milioni di euro disponibili”. Approvati gli emendamenti 87 e 146, poi il testo dell’allegato 1. Sono stati approvati anche gli allegati dal 2 al 15, con due emendamenti sostitutivi totali per il 9 e per il 15. 

Al termine, il presidente Gianfranco Ganau ha dichiarato conclusa la seduta e aggiornato i lavori a martedì 9 gennaio 2018 alle 10.30.

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Stamane il Consiglio regionale ha approvato l’articolo 4 ed ha iniziato la discussione sull’articolo 5 della Manovra finanziaria 2018/2020.

In apertura il Consiglio ha approvato per alzata di mano il testo dell’articolo passando successivamente all’esame degli emendamenti aggiuntivi. Sono stati approvati, in particolare, i seguenti emendamenti: il n. 31 (Forma e più) che prevede il sostegno alle attività tradizionali di panificazione sul quale il relatore Franco Sabatini ha corretto (in riduzione) lo stanziamento a 200.000 annui per il triennio 2018-2020, il n. 810 (Gaia) che assegna un finanziamento di 110.00 euro al Consorzio industriale di Nuoro per l’installazione di un sistema di controllo del depuratore di Ottana, il n.1015 (Giunta regionale) che prevede lo stanziamento complessivo di 20 milioni a favore delle aziende agricole e zootecniche colpite da siccità e calamità naturali, ed il n. 58 (Lotto) che sostiene le manifestazioni fieristiche agricole di Arborea, Ozieri e Macomer.

Sull’emendamento n.156 riguardante l’economia digitale il proponente Stefano Tunis (Forza Italia) ne ha sottolineato l’importanza perché, ha detto, «si tratta di un settore che una enormi potenzialità di sviluppo anche con l’utilizzo leva fiscale».

L’assessore della programmazione Raffaele Paci, nella replica, ha ribadito che «l’economia digitale è compresa nel pacchetto lavoro, mentre l’intervento sull’Irap appare problematico perché potrebbe essere considerato “aiuto di stato” ed una soluzione potrebbe essere trovata o in sede di accordo fra Regioni o con un apposito disegno di legge».

Il proponente Stefano Tunis, annunciando il ritiro dell’emendamento, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno in sede di approvazione finale della legge.

Sull’emendamento n. 158 (Rubiu e più) il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sollecitato maggiori stanziamenti per il comparto agro zootecnico che, ha ricordato, «deve affrontare una gravissima crisi anche per i forti ritardi nel pagamento della domande legate alle legge del Consiglio con cui sono stati stanziati  45 milioni». Su questo punto, ha sostenuto, «occorre capire lo stato dell’arte e le ragioni delle mancate erogazioni» auspicando nello stesso tempo una grande campagna della Regione a favore dell’acquisto e del consumo di agnelli sardi.

Alle argomentazioni di Pietro Pittalis si è associato il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi) citando in proposito un suo emendamento di contenuto analogo.

L’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria ha fornito al Consiglio i dati relativi ai pagamenti degli aiuti: al 18 dicembre, data di scadenza delle domande, sono pervenute 10.942 richieste di cui 1.700 negli ultimi 15 giorni; al 15 dicembre sono state pagate 4.482 richieste per un controvalore di e 17 milioni, mentre il 19% sono soggette a verifica Inps in corso, 1.000 sono state sospese perché i proponenti hanno chiesto la modifica dell’Iban dove accreditare le somme. Gli uffici hanno fatto un buon lavoro e siamo intervenuti anche sulla tesoreria, ha concluso l’assessore Caria, «e rispetto al monte-domande le richieste sono state quasi tutte istruite».

Sull’emendamento n. 337 che prevede interventi a sostegno del settore artigiano il consigliere di Forza Italia Mariano Contu ha ricordato la cancellazione del 10% delle partite Iva in Sardegna, dato che segnala la necessità di nuove risorse.

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha replicato che, rispetto alle esigenze del settore artigiano, un emendamento della maggioranza prevede uno stanziamento di 4.5 milioni. Messo ai voti, l’emendamento n.337 è stato respinto.

Con l’emendamento n. 349 il consigliere Paolo Truzzu ha proposto lo stanziamento di 10 milioni a favore dell’Arst per il rinnovo del parco automezzi che, ha lamentato, «è in pessime condizioni».

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha riconosciuto che si tratta di un tema importante «sul quale si sta intervenendo con i fondi coesione e sviluppo sulla base di un programma che sarà concretizzato nelle prossime settimane e nello stesso tempo è stato assegnato ad un finanziamento di 3.4 per chiudere alcune vecchie pendenze».

La consigliera Alessandra Zedda si è dichiarata insoddisfatta della replica dell’assessore perché, ha evidenziato, «non si vede concretezza e mancano anche quelle buone pratiche che consentirebbero di migliorare la mobilità interna».

Messo ai voti, l’emendamento n.349 è stato respinto.

Il Consiglio ha poi approvato l’emendamento n. 350 (Truzzu e più) che prevede il finanziamento di 100.000 euro ai micro birrifici artigianali operanti in Sardegna. Il relatore Franco Sabatini, illustrando il parere favorevole della commissione, ha però ridotto lo stanziamento, appunto, a 100.000 euro rispetto alla previsione iniziale di 300.000.

Sull’emendamento n. 808 (Piermario Manca e più), contenente la proposte di abbattere il carico degli interessi per i mutui delle aziende agricole colpite da calamità naturali, si è sviluppato un ampio dibattito.

Nel dichiararsi favorevole, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha ricordato fra l’altro le recenti proteste di numerose aziende agricole di Bono esclude dai benefici  della legge, ha criticato i dati forniti dall’assessore che non sono confortanti perché su 45 milioni disponibili ne sono stati spesi solo 17 ed inoltre si chiede per giunta certificato anti mafia ai pastori, fatto grave e assurdo che accade nel silenzio della politica». Le pratiche, secondo Pietro Pittalis, «dovevano essere istruite prima del 15 dicembre perché le tesorerie delle banche sono chiuse e riapriranno il 15 gennaio, ed anche questa è l’ennesima ingiustizia consumata a danno di migliaia di pastori».

Annunciando la volontà di mantenere l’emendamento, il proponente Piermario Manca (Pds) ha affermato che «la richiesta di 5 milioni è motivata dal fatto che un settore primario è stato totalmente sconvolto dai cambiamenti climatici ed inoltre si tratta non di soldi a pioggia ma di un programma articolato in 5 anni che permetterà alle aziende di ricostituire il proprio capitale».

Il relatore Franco Sabatini (Pd) ha ricordato gli stanziamenti di 20 milioni per il comparto agricolo e di 45 per i pastori in corso di liquidazione, precisando che si tratta di un lavoro molto difficile e smentendo la richiesta del certificato anti mafia. C’è al contrario l’impegno con categorie agricole, ha sostenuto, «per decidere come spendere le risorse disponibili e la proposta del collega Manca sui mutui sarà certamente recepita come decideremo insieme subito dopo la finanziaria».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha messo l’accento sulla «grandissima emergenza del settore anche per problema costi carburante», affermando che «bisogna fare molto di più ed avere più coraggio, anche alzando la voce con il Governo».

Il consigliere Gaetano Ledda (Pasd’Az-La Base) ha parlato di «un intervento necessario per i gravissimi danni provocati dalle gelate e, sotto questo profilo, l’esclusione delle aziende di Bono è ingiusta; in generale i 45 milioni nono sono stati una vittoria e i risultati dei pagamento non sono positivi perché i soldi arriveranno a marzo-aprile».

Il presidente della commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto (Pd) ha espresso il suo dispiacere perché, su un tema così importante, «vengono sminuiti i risultati senza precedenti dell’assessorato dell’Agricoltura come dicono i numeri».

Il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ha evidenziato che «la proposta colma una lacuna evidente; il collega Lotto e l’assessore sbagliano a non ascoltare la voce del mondo agro pastorale che non ha interesse ad alimentare polemiche, che peraltro sarebbero ben motivate adesso che è comparsa la mafia delle pinnette che manifesta una visione ottusa e burocratica della realtà sarda».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, riprendendo il tema dello stanziamento di 45 milioni a favore dei pastori, ha ricordato che «una somma così elevata non si era mai vista prima ed i ritardi non sono della Giunta o della struttura mentre, sui Comuni colpiti da gelate esclusi, si può assumere un impegno per recuperare le domande tardive».

L’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, dopo aver assicurato una verifica sulle domande tardive, ha precisato che la richiesta del certificato anti-mafia deriva da una norma nazionale e comunque riguarda solo Psr. Successivamente ha fornito dati ulteriormente aggiornati sui pagamenti: le pratiche pagate sono 5200 per un controvalore di 20 milioni «e non c’è stato nessun ritardo perché le richieste finora non pagate riguardano le mancate comunicazioni sulla produzione di latte, quelle presentate in cartaceo e quelle i cui presentatori hanno chiesto la modifica dell’Iban hanno influito; inoltre abbiamo chiesto una deroga alla tesoreria per proseguire nei pagamenti».

Il capogruppo del Pds Gianfranco Congiu, confermando che il suo gruppo non discute i risultati raggiunti nelle procedure di pagamento, ha messo in evidenza che «come abbiamo più volte sostenuto, sarebbero state preferibili procedure diverse cominciando a lavorare a giugno ed agendo sui consorzi». Con i certificati anti-mafia, ha aggiunto, «stiamo esponendo la categoria ad un cuneo burocratico molto negativo mentre, sul punto specifico dell’emendamento, attendiamo dall’assessore rassicurazione sugli strumenti finanziari».

Prima del voto il primo firmatario Piermario Manca ha annunciato il ritiro dell’emendamento rimarcando però che i problemi restano, non per le risorse ma per le regole ed il peso degli interessi sui muti.

L’emendamento è stato però recepito dal gruppo di Forza Italia e quindi messo ai voti. Il Consiglio lo ha respinto con 31 voti contrari e 15 favorevoli.

All’emendamento 833 (guide turistiche e contributi per consorzi turistici tra enti locali) sono stati presentati alcuni emendamenti aggiuntivi. Tra questi il 1308 (primo firmatario Lotto), è stato giudicato “più adeguato dagli uffici”, come ha riferito l’assessore Paci sollecitandone il voto favorevole.

I capigruppo di maggioranza e opposizione hanno sottoscritto l’emendamento 1308 che è stato dunque approvato all’unanimità mentre gli altri emendamenti all’833 sono stati ritirati.

Approvato poi anche l’emendamento 833. Ritirato l’emendamento 837 (primo firmatario Gavino Manca) a favore di coop ambientali dei cantieri verdi, che sarà inserito all’interno delle misure del piano per il lavoro e, a detta dell’assessore Paci, «troverà anche risorse finanziarie superiori, intorno ai tre milioni di euro, dentro il Piano Lavoras».

L’on. Daniele Cocco (Sinistra) ha sollevato perplessità sulla richiesta di ritiro dell’emendamento mentre il primo firmatario ha spiegato il senso della misura proposta e ha accettato l’invito sotto la garanzia del Piano Lavoras.

L’on. Pietro Pittalis (FI) ha esordito: «Il Piano Lavoras che enunciate ai quattro venti come la soluzione della disoccupazione è in realtà fumo, come ha detto l’on. Cocco poco fa, perché è finalizzato al mantenimento degli occupati e non a generare nuova occupazione. Finalmente è tutto chiaro».

Approvato l’emendamento 1078 (Sabatini), sostitutivo totale dell’emendamento 838 sulle agevolazioni dell’articolo 23 della legge 240 del 1981.

Respinto l’emendamento 860 e così 861, 862, 863.

Approvato con il sostegno della maggioranza l’emendamento 864 (Crisponi) che prevede 30 mila euro a sostegno della rassegna “Autunno in Barbagia”.

Respinto l’emendamento 865, ritirato 866; respinti 867, 868.

Sull’emendamento 923, a sostegno degli alberghi diffusi e degli enti locali per riqualificare i centri storici, ha preso la parola l’on. Peru (FI), primo firmatario. «Sosteniamo questa norma per recuperare i centri storici e per rafforzare il turismo in Sardegna nelle zone interne al di là della stagione estiva». Per Forza Italia si sono espressi favorevolmente anche gli on. Tunis, Tedde, Zedda e l’on. Truzzu (Sardegna). Il primo firmatario ha ricordato all’assessore Paci che sul tema era stato garantito dalla Giunta un impegno preciso in passato, “finalizzato a recuperare il turismo identitario”. L’on. Alessandra Zedda ha ricordato in particolare che il provvedimento a sostegno dell’albergo diffuso “era stato votato nel 2016 all’unanimità da quest’Aula e non capiamo, perché nessuno ce lo dice, perché non abbia avuto attuazione”. Per l’on. Fasolino (FI) «l’albergo diffuso sarebbe un investimento strategico per i territori delle zone interne, un moltiplicatore keynesiano come ha detto prima il collega Peru». Per il riformatore Dedoni «una volta che i turisti arrivano possiamo attirarli con l’albergo diffuso verso le zone interne».

Per l’on. Alessandro Collu (Pd) «è necessario riconoscere che con due milioni di euro non si fa gran che. Esistono altre forme di turismo diffuso efficaci come il bed and breakfast, molto più economico».

L’Udc ha parlato con l’on. Giuseppino Pinna, che ha annunciato il voto favorevole e ha detto: “In Sardegna c’è il peggior dato sulle imprese artigiane”. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha detto che «l’albergo diffuso è davvero alla portata delle persone che abitano nelle zone interne ed è un’opportunità per il recupero di immobili che altrimenti rischiano di crollare. Avete occhi soltanto per alberghi a cinque stelle».

L’emendamento 923 è stato respinto.

Con distinte e successive votazioni, l’Aula non ha approvato gli emendamenti n. 927 e 943. Decaduto l’emendamento 953, il presentatore dell’emendamento 962, Marco Tedde (Fi) è intervenuto per auspicarne l’approvazione («il sostegno al commercio meriterebbe il favore dell’Aula ma si approvano solo le proposte “del tavolo del manuale Marchetti”»), supportato dalla sua collega di gruppo e di partito Alessandra Zedda («nella finanziaria non c’è attenzione né per il commercio, né per l’artigianato») ma il Consiglio non ha dato il via libera. Stessa sorte è spettata al 998 e al 999 sul quale è intervenuta la consigliera Alessandra Zedda («non c’è un solo intervento a favore dell’imprenditoria femminile»).

Decaduto l’emendamento n. 1000 non è stato approvato il 1001. Approvato, invece, con 38 favorevoli e 9 contrari l’emendamento n. 1006 (Giunta regionale) che stabilisce lo stanziamento di 70.000 euro in favore della Camera di commercio di Cagliari per l’affidamento di un “supporto tecnico-specialistico” nell’ambito del tavolo di indirizzo per la riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna.

Approvato (30 favorevoli e 5 contrari) lo stanziamento di 300.000 euro a favore di Laore per l’organizzazione in Sardegna del concorso enologico “Mondiale di Bruxelles” (emendamento 1010-Giunta), il presidente ha dichiarato inammissibile l’emendamento 1063.

L’assessore Raffaele Paci ha quindi invitato al ritiro i presentatori degli emendamenti 1060 e 1080 e si è detto a favore dell’emendamento 1061 (Paolo Dessì- Misto) aggiuntivo all’emendamento 1022 (Giunta) in ordine alle deroghe per il completamento degli interventi programmati ed alle imprese beneficiarie delle agevolazioni del Fse-Por 2000/2006. Dopo il ritiro degli emendamenti 1060 e 1080, l’Aula ha approvato l’emendamento 1061 (41 sì, 4 no) e l’emendamento 1022 (31 sì, 14 no).

Approvato (28 sì, 14 no) l’emendamento 1033 (Pietro Cocco e più) che stanzia 250.000 euro per l’attuazione del progetto sperimentale per il recupero delle antiche vocazioni agricole pre-industriali nel Basso Sulcis, previa precisazione da parte del relatore Sabatini sullo stanziamento solo nel 2018 delle somme su indicate.

Ritirato l’emendamento n. 1034 dopo che, su invito del presentatore Antonio Solinas (Pd), l’assessore dell’Agricoltura ha dichiarato che rispetto al 2017 le somme destinate ai consorzi di bonifica si sono ridotte di un milione di euro.

Ritirato anche il 65, inammissibile il 98, ritirato l’emendamento n. 114, dopo che il presentatore, Salvatore Denmontis (Pd), ha ricevuto rassicurazioni dall’assessore Raffaele Paci sul possibile impiego delle risorse eventualmente risparmiate sulla continuità territoriale aerea, in favore delle agevolazioni nel costo del trasporto a favore degli studenti. 

Non approvati gli emendamenti 347, 822 e 869, si è passati all’esame dell’articolo 5 (disposizioni in materia di sanità e politiche sociali) e degli emendamenti presentati. I gruppi della minoranza hanno quindi confermato il ritiro di tutti gli emendamenti soppressivi e sostitutivi parziali a suo tempo presentati ed il presidente del Consiglio ha quindi elencato le proposte modificative rimaste in votazione: il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha espresso il parere di competenza, seguito dall’assessore Raffaele Paci.

Ha aperto la discussione il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde che nel ricordare l’importanza delle disposizioni su sanità e politiche sociali ha dato lettura, con tono polemico, dell’emendamento firmato dal consigliere della maggioranza, Fabrizio Anedda (Misto) che propone lo stanziamento di 120.000 euro all’associazione “Intrepidi Monelli”. A giudizio del consigliere di Fi, tale proposta è l’esempio di come il centrosinistra ha affrontato e continua ad affrontare il tema della sanità («commissariamenti, proroghe su proroghe ed il tutto con un’aurea di clientele») nonostante i proclami del presidente Pigliaru sull’estraneità della politica dalle scelte in sanità. «Le logiche politiche – ha affermato l’esponete della minoranza – hanno invece permeato la sanità sarda ed i ritardi nella nomina del direttore dell’Areus sono l’emblema». Marco Tedde ha parlato di “errori marchiani” da parte della Giunta regionale ed ha criticato le riforme dell’assessore Luigi Arru: «Intanto i costi della Sanità sarda non sono diminuiti e sono aumentate le sperequazioni nei confronti del nord ovest dell’Isola».

Il consigliere del Pds, Augusto Cherchi, ha evidenziato che la commissione Sanità non ha espresso il parere sulle parti della manovra di interesse del parlamentino presieduto da Perra (Upc-Socialisti) ed ha incentrato il suo intervento sulla opportunità di procedere con una “puntuale verifica dei risultati ottenuti dall’Ats, ad un anno dalla sua istituzione”. «La relazione annuale sulle attività – ha precisato l’esponente della maggioranza – è stabilita in legge e chiedo che i direttori generali dell’azienda unica vengano in Aula per riferire sull’attuazione delle riforme approvate dal Consiglio regionale». Augusto Cherchi ha quindi chiesto lumi sull’approvazione del programma sanitario triennale ed ha lamentano “la non coincidenza dei piani di dotazione organica” sulla base di tabelle in suo possesso.

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola alla consigliera Alessandra Zedda (Forza Italia) che ha chiesto di poter intervenire dopo la pausa pranzo. Richeista di interruzione appoggiata dal capogruppo azzurro Pietro Pittalis che ha invitato la maggioranza a un ulteriore esame degli emendamenti: «La tutela della salute è un tema importante vediamo però emendamenti non congrui come quello presentato dall’on. Anedda che prevede un finanziamento di 120mila euro a favore dell’Associazione “Intrepidi monelli”. Se dobbiamo trattare la sanità in questo modo staremo qui anche a Natale. Vi invito a una riflessione».

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«Il comparto agropastorale è sull’orlo della disperazione per il mancato pagamento delle risorse stanziate dal Consiglio regionale, in loro favore, per complessivi 5 milioni.» La nuova denuncia arriva dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Pietro Pittalis, in replica all’assessore dell’Agricoltura.

«E’ inammissibile – sottolinea Pietro Pittalis – che non siano ancora stati effettuati tutti i pagamenti con il rischio di uno slittamento, ad andar bene, tra febbraio e marzo, anche perché la tesoreria regionale rimarrà chiusa sino a metà gennaio. La Giunta si faccia promotrice di una campagna volta a valorizzare l’agnello sardo – conclude Pietro Pittalis – auspicando che venga consumato soprattutto in occasione delle festività natalizie come un segnale di incentivo per il settore agropastorale isolano.»

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E’ proseguito questa sera, in Consiglio regionale, l’esame dei primi articoli della Manovra finanziaria 2018-2020.

Il Consiglio ha approvato numerosi emendamenti presentati dalla maggioranza: il n.793 (Sabatini e più) che finanzia con 200.000 per gli anni 2018, 2019, 2020 gli uffici dei Giudice di pace, il n.794 (Sabatini e più) integrato da una correzione orale dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci per gli anni 2019 e 2020 che stanzia 300.000 a favore dell’Agenzia Forestas per il ripristino della foresta pietrificata dell’Anglona, il n.796 (Cozzolino) che assegna un finanziamento di 50.000 all’Associazione internazionale “Città della terra cruda”.

Sull’emendamento il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha affermato che «la manovra finanziaria, al di là della proposta in esame, sta diventando uno zibaldone dove entra di tutto, smentendo l’assessore Paci che aveva parlato della finanziaria come strumento non interventi specifici ma come contenitore di norme generali; molti passaggi di questa legge, invece, sono invece strumenti di campagna elettorale o di operazioni al ribasso».

Il consigliere del Pd Gianmario Tendas ha invece sostenuto che l’Associazione “Comuni della Terra Cruda” svolge una attività di grande rilevanza, perchè «mette in rete amministrazioni del centro Sardegna per valorizzare antiche abitazioni,».

Approvato anche l’emendamento n. 802 (Sabatini) che assegna al comune di Bari Sardo 84.000 per la realizzazione di uno strumento urbanistico. Il provvedimento è stato modificato da un emendamento orale dello stesso Franco Sabatini, con cui è stato eliminato il riferimento ai residui presenti nel bilancio regionale. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha però chiesto quale sia la finalità della proposta perché, ha osservato, «se c’era necessità di recuperare fondi per Bari Sardo bisognava farlo anche per tutti i Comuni con lo stesso problema». Il consigliere Sabatini ha replicato ricordando che provvedimenti analoghi sono stati inseriti in altre leggi finanziarie ed inoltre, nello specifico, «nel caso di Baris Sardo le opere sono state già realizzate ed occorre solo fare un pagamento».

Via libera del Consiglio, inoltre, all’emendamento n. 804 (Sabatini e più) che dispone un finanziamento di 363.000 euro all’Agenzia Agris per attività di ricerca in agricoltura, di 300.000 per l’erogazione di servizi di artieri ippici e di 63.000 per i servizi di custodia nella Foresta Burgos.

Voto favorevole dell’Aula, ancora, per l’emendamento n. 835 (Deriu) che proroga alla fine del 2018 una scadenza amministrativa del comune di Aritzo e n. 849 (Cossa) che dispone uno stanziamento di 20.000 euro per l’edizione di un volume sulla storia di Sestu.

Approvati inoltre gli emendamenti n. 888 (Agus-Busia) che prevede un finanziamento di 100.000 euro per il 2018 finalizzato alla custodia degli immobili delle ex caserme delle servitù militari acquisiti dal demanio regionale; n. 899 (Lai e più) che ridetermina la collocazione di alcuni stanziamenti all’interno della programmazione regionale, n. 64 (Pizzuto e più) che contiene un programma di abbattimento dei costi da e per le isole minori della Sardegna e, infine, il 1047 (Sabatini) che consente ai Comuni di utilizzare fabbricati di loro proprietà di in attesa di essere acquisiti dagli aventi diritto, di utilizzarli per scopi di micro-ricettività turistica.

Sull’articolo 3 e sugli emendamenti il presidente Gianfranco Ganau ha aperto la discussione.

Sull’emendamento 217 ha preso la parola l’on. Marco Tedde (FI), che ha detto: “Quando parliamo di ambiente e territorio non possiamo non parlare di urbanistica e del fatto che nonostante tutte le vostre promesse ancora non siete riusciti a fare la revisione del Ppr né la nuova legge urbanistica. E non possiamo dimenticare nemmeno i forestali e i loro problemi, lavoratori pubblici che vengo trattati contrattualmente come i lavoratori del privato”.

Per l’on. Mariano Contu (FI) “ci sarebbe bisogno non di una seduta pomeridiana per affrontare questa norma ma di ben altro tempo a disposizione. Ieri sotto la Regione c’erano duemila persone che rappresentano il mondo dell’edilizia sardo, che dal 2007 a oggi ha subito un danno da oltre 35 mila posti di lavoro. Davvero pensiamo che riusciamo a riassorbire questi lavoratori con otto milioni di euro per finanziare un po’ di forestazione in qualche Comune?”.

L’on. Roberto Deriu (Pd) ha annunciato la “sottoscrizione dell’emendamento 114 con i colleghi Moriconi e Meloni” mentre sull’emendamento l’on. Alessandra Zedda (FI) ha detto: “Sta diventando sempre più in disuso entrare in un ente pubblico con un concorso ma non è cambiando la natura giuridica dei lavoratori che si risolvono i problemi. Mi spiace ma la partita dei forestali è stata affrontata con leggerezza e così la partita dei lavoratori di Ati Ifras, che una volta per tutte va definita. E così il Piano Sulcis”.

Per l’on. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) “non mi pare che ci sia stata sinora una politica organica in materia ambientale, dalla raccolta dei rifiuti urbani all’assetto idrogeologico della Sardegna. Non abbiamo altro pensiero che non siano i forni, io li chiamo così i vostri inceneritori dove si bruciano anche quote di raccolta differenziata”.

L’emendamento 217 è stato respinto mentre il 1011 (sulla valutazione di impatto ambientale) presentato dalla Giunta è stato approvato e dà mandato all’esecutivo di individuare “i criteri di quantificazione e corresponsione del contributo per la Via a carico dei richiedenti”.

Approvato anche l’art. 3, respinti gli emendamenti 45, 950,  223, 227, 228 e 229.

L’on. Alessandra Zedda (FI) ha illustrato l’emendamento 951 e ha  ricordato che “in queste settimane si è posto tra i problemi della pesca anche quello della raccolta dei ricci, che è sempre stato un mercato storico a Cagliari.  L’emendamento 951 è stato respinto.

Approvati gli emendamenti di giunta 1025 (gestione dei rifiuti) , 1028 (Giunta) 3.415.000 euro a favore dell’Arst per rimozione materiali pericolosi, e emendamento n. 790: seicento milioni per lavori alle casermette di Paulilatino, a firma on. Gallus.

L’emendamento 11 è stato respinto mentre sulla continuità territoriale con la Corsica (emendamenti 30 e 936) il presidente Sabatini (Pd) ha annunciato a breve un disegno di legge organico chiedendo il ritiro degli emendamenti.

L’on. Giuseppe Fasolino (FI) ha replicato: “A febbraio risolverete il problema, bene. È ancora colpa della giunta precedente? O sono quattro anni che governate voi? Provate a fare un biglietto per Milano o chiedete cosa ne pensano quelli che dalla Corsica devono venire a lavorare a Santa Teresa”. L’emendamento 30 è stato ritirato, il 936 (a firma Zedda, FI) respinto.

Approvato l’emendamento 59 (Lotto e più) che prevede uno stanziamento di 100.000 euro al comune di Alghero per studi urbanistici poi il 71 (50 mila euro nel 2018 per la bonifica terreni con la coltivazione della canapa). Su quest’ultimo l’on. Pietro Pittalis (FI) ha detto: “L’assessore dovrebbe spiegarci quali risultati sinora ha prodotto la coltivazione della canapa per la bonifica dei terreni. E soprattutto: cosa ne facciamo della canapa una volta che l’abbiamo coltivata? Io non prenderei sottogamba la questione”.

L’on. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha detto: “Da tempo ci sono proposte di modifica sulle agenzie dell’agricoltura. Credo che Agris potrebbe fare sperimentazione anche su questo aspetto”. L’on. Pizzuto (Sinistra) ha replicato ironizzando: “Purtroppo non è la canapa che io vorrei ma ci accontentiamo. La sperimentazione sta dimostrando che le fibre della pianta e i semi non assorbono le sostanze inquinanti come i metalli pesanti mentre le foglie assorbono i metalli ma possono andare in discarica senza diventare rifiuto speciale”.

L’on. Mariano Contu (FI) ha aggiunto: “Davvero pensate che con 50mila euro si possano bonificare i terreni inquinati per renderli fertili? Vagheggiate pure con le sperimentazioni, lasciano il tempo che trovano”.

Per l’on. Piermario Manca (PDS) “bisogna distinguere tra cannabis  sativa e cannabis indica, che hanno una bella differenza di principio attivo. Le evidenze scientifiche dicono che la cannabis sativa è capace di assorbire i metalli presenti nel terreno. Trovo giusto che si faccia sperimentazione nei terreni inquinati del Sulcis Iglesiente”.

Favorevole alla ricerca anche l’on. Salvatore Demontis (Pd): “Anche l’elicriso, oltre alla canepa, assorbe i metalli pesanti e si tratta di sperimentazioni interessanti e dai costi sostenibili”.

Dunque, anche l’emendamento 71 (col parere favorevole della commissione) è stato approvato e prevede lo stanziamento di 50.000 euro annui “per la bonifica dei terreni inquinanti attraverso la coltivazione della canapa”.

L’aula è poi passata all’esame dell’emendamento 83 (Desini e più) che proponeva un finanziamento di 35mila euro al comune di Sorso per la rimozione e lo smaltimento della carcassa di una balenottera dalla spiaggia di Platamona. Su richiesta del presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini l’emendamento è stato ritirato. «Prendo atto dell’impegno della Giunta e lo ritiro – ha detto il consigliere del Pds Roberto Desini – l’emendamento puntava a segnalare il caso della balenottera spiaggiata a Platamona per la cui rimozione si sono pronunciati ben sedici enti».

L’assessore all’ambiente Donatella Spano, vista l’eccezionalità del caso, ha annunciato l’imminente presentazione di una delibera di Giunta per trovare una soluzione: «C’è l’impegno ad intervenire – ha detto Spano – il cetaceo giace sulla spiaggia da parecchio. Le procedure per lo smaltimento sono complicate, ci sono stati rimbalzi di responsabilità. Occorre inquadrare il caso nell’ambito della gestione dei rifiuti».

Antonello Peru (Forza Italia) presentatore di un emendamento analogo, il n.924, ha annunciato anche lui il ritiro della proposta. «Ormai per salvare il cetaceo non si può fare più niente – ha detto Antonello Peru – mi preoccupa di più invece lo stagno di Platamona per il quale è stato bocciato il mio emendamento che proponeva un intervento per la liberazione dei canali, oggi occlusi, in modo da garantire l’ossigenazione. Il problema è serio, già da quest’anno c’è stata un’invasione di zanzare, c’è il pericolo malaria. Le attività ricettive della zona chiedono interventi rapidi, i turisti dei campeggi quest’estate hanno dormito in auto». Gli emendamenti 83 e 924 sono stati quindi ritirati.

Via libera invece all’emendamento all’emendamento n.1312(Sabatini e più) che stanzia 5 milioni di euro per il triennio 2018-2020 a favore dei consorzi di bonifica per le attività previste dall’art.31 della legge n. 5 del 2015.

L’aula ha quindi respinto in rapida successione gli emendamenti nn. 133, 134, 136, 308, 336.

Sull’emendamento n.345 è intervenuto il primo firmatario Paolo Truzzu (FdI) per spiegarne il contenuto: «L’obiettivo è ricominciare a parlare di bellezza – ha detto Paolo Truzzu – ci siamo dimenticati di avere cura delle nostre comunità. Vogliamo recuperare una situazione di decoro. La proposta mira a creare un primo fondo di 5 milioni per intervenire sul concetto di “non finito”». Messo in votazione l’emendamento è stato respinto con 27 voti contrari e 14 a favore.

Stessa sorte per l’emendamento n.346 presentato dallo stesso Paolo Truzzu che puntava a ottenere un fondo di 5 milioni di euro da utilizzare per l’incentivazione dell’acquisto di automobili ibride o elettriche: «Siamo l’unica regione d’Italia che non prevede incentivi – ha detto il consigliere di minoranza – noi proponiamo un contributo di 5000 euro ai privati che decidono di acquistare veicoli ibridi o elettrici. L’obiettivo è far diventare conveniente l’uso di auto non inquinanti».

D’accordo con l’emendamento si è detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che ha voluto precisare il voto a un emendamento precedente che stanziava 84mila euro a favore del Comune di Barisardo: «Non sono contrario al contributo ma al modo con cui si legifera in questo Consiglio».

L’assessore Raffaele Paci, in risposta a Paolo Truzzu, ha ribadito la volontà della Giunta di intervenire sul tema: «Abbiamo in corso incontri con il presidente dell’Ente gestore del servizio elettrico. Vogliamo incentivare l’uso di auto elettriche. In questo momento non abbiamo però a disposizione 5 milioni di euro».

Preso atto dell’impegno dell’assessore, il consigliere Truzzu ha ritirato l’emendamento: «Speriamo che entro l’anno si possa fare qualcosa di concreto».

Dopo aver bocciato gli emendamenti 358, 359 e 360, l’Aula ha dato il via libera agli emendamenti nn. 788 e 789 (primo firmatario Sabatini). Il primo stanzia 400mila euro per garantire l’apertura a uso portuale delle stazioni marittime di nuova realizzazione ancora inagibili, il secondo dispone un finanziamento di 1,5 milioni di euro per il triennio a favore dei comuni montani per far fronte alle spese del Piano neve.

Sull’emendamento n. 792 Sabatini ha comunicato la decisione di ridurre da 2 a 1 milione di euro i finanziamenti per il 2018 destinati alla realizzazione, completamento e manutenzione straordinaria di opere pubbliche di interesse comunale. Confermati invece i finanziamenti per gli anni successivi, 10 milioni di euro per il 2019 e 15 per il 2020. Posto in votazione l’emendamento 792 è stato approvato.

Sull’emendamento 823 (Zedda Paolo e più) che propone un finanziamento di 100mila euro per lo studio di fattibilità relativo al prolungamento della tratta della metropolitana leggera da Settimo San Pietro a Sinnai, è intervenuto Michele Cossa (Riformatori sardi): «Vorrei capire di più – ha detto Michele Cossa – ci sono comuni che si finanziano e altri invece che non ottengono nulla». Stesso giudizio da parte del capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «Esiste un capitolo per gli studi di fattibilità che possa interessare tutti i comuni? Niente in contrario contro Sinnai ma ci avete sempre detto che bisogna procedere per interventi di carattere generale. Qui si sta andando per comuni sì e comuni no, a seconda del colore della casacca».

Anche Paolo Truzzu (FdI) ha contestato il modo di procedere: «Il clima natalizio ci sta abituando ai regali – ha detto – la vulgata dice che il centrosinistra si sta impegnando a risollevare le sorti dell’isola e poi si arriva a situazioni come questa. Sinnai ha bisogno di collegamenti migliori come Pula. Occorre ragionare in termini complessivi. Non è possibile che si continui a fare la divisione della torta solo nell’interesse di alcuni».

Pronta la replica di Paolo Zedda, primo firmatario dell’emendamento: «Questo intervento era programmato nel piano regionale dei trasporti del 2008 e poi è improvvisamente scomparso. Si chiede di far proseguire la tratta da Settimo a Sinnai. Lo stanziamento è davvero minimo, non è una marchetta».

Di parere diverso Marco Tedde (Forza Italia): «Quali sono gli elementi che devono stare alla base della scelta dei comuni fruitori di mancette. Sono elementi oggettivi o tratti dal manuale Marchetti? E’ un precedente bruttissimo. Non è tollerabile scegliere i comuni a seconda del colore politico. Avete necessità di crescere di fronte all’elettorato». Posto in  votazione l’emendamento è stato approvato.

Ritirati il n.824 (Zedda e più) l’Aula ha respinto il n. 858.

Approvato subito dopo l’emendamento all’emendamento n.1301 (Sabatini e più) che recepisce la direttiva europea sull’efficienza energetica in edilizia. Le linee guida saranno stabilite dall’assessorato competente entro 90 giorni dall’approvazione delle manovra finanziaria.

Disco verde anche per il n. 890 (Agus-Busia) che stanzia 600mila euro per il triennio 2018-2020 per la prosecuzione del progetto “Neptune” finalizzato alla valorizzazione ambientale e alla fruizione turistico-didattica del Poetto.

Ritirati invece gli emendamenti 894, 895, 896, mentre sull’897 è intervenuto il primo firmatario Eugenio Lai (Art. 1 – Mdp): «L’emendamento segnala un problema serio: il dissesto della strada Sp 188 Gergei-Isili. Sono disponibile a ritirarlo ma chiedo che venga previsto un intervento. Non è pensabile che una strada ad altissima densità di traffico sia in queste condizioni».

L’assessore Raffaele Paci ha garantito l’impegno della Giunta: «Ci sono nuove risorse da programmare nei prossimi giorni per la rete viaria a valere sui fondi di coesione. Si terrà conto della segnalazione». L’emendamento è stato ritirato.

Pietro Pittalis (Fi) ha espresso imbarazzo: «Non c’è dialogo tra Giunta e maggioranza. C’è un modo singolare di interpretare i rapporti tra esecutivo e Consiglio. Se è questa la tendenza della nuova sinistra che avanza… auguri!»

L’aula ha quindi preso in esame l’emendamento n. 903 (Busia-Agus) che stanzia 200mila euro a favore dei comuni per la raccolta dei rifiuti abbandonati in aree di proprietà comunali. 

Il consigliere di Forza Italia Marco Tedde si è congratulato con i presentatori: «Così si fa, si individuano gli interessi generali e si fissano criteri obiettivi per la spendita dei soldi». Giudizio condiviso dal collega di partito Giuseppe Fasolino: «L’accoppiata Busia-Agus presenta emendamenti corretti. L’intervento di Pietro Pittalis questo voleva dire, non si mira ad accontentare un comune ma ad affrontare problemi che riguardano tutti. Anche un sindaco che non fa parte della maggioranza si sente rappresentato».

Annamaria Busia (Cp) ha ringraziato i colleghi: «Gli emendamenti sono proprio finalizzati a risolvere le problematiche dei comuni con modesti interventi di spesa. Prestate attenzione anche agli altri». L’emendamento, al quale si è aggiunta la firma del consigliere Paolo Dessi(Misto), è stato approvato all’unanimità.

Subito dopo sono stati respinti gli emendamenti n. 921, 925, 928, 929, 931, 932, 933, 934, 935, 966.

Sul n.971, il primo firmatario Marco Tedde ha nuovamente contestato la linea della maggioranza: «Questo emendamento sarà bocciato non perché riguarda Alghero ma perché proposto dalla minoranza. Se fosse stato presentato da un consigliere del centrosinistra avrebbe avuto altra sorte. Questo non è il modo di operare e di fare leggi. E’ un modo abnorme che impone una riflessione profonda. Se si operasse sempre così le finanze regionali sarebbero dissipate». Posto in votazione l’emendamento è stato bocciato.

Respinto anche il n. 973, mentre ha ottenuto voto favorevole l’emendamento della Giunta regionale 1005 che stanzia 300mila euro, per il triennio, per attivare un’assistenza tecnica finalizzata all’accelerazione dei processi di valutazione ambientale».

Via libera anche agli emendamenti 1012, 1024 e 1026 presentati sempre dalla giunta regionale. Il primo stanzia un milione e 260mila euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 per la gestione delle discariche di rifiuti solidi urbani, il secondo invece prevede un finanziamento complessivo di 6 milioni di euro per l’interconnessione dei bacini idrografici e la riqualificazione delle reti di drenaggio in area urbana con priorità per le zone ad alto rischio idraulico; il terzo, infine, autorizza la spesa di 1,87 milioni di euro per mezzi e attrezzature da utilizzare per interventi di soccorso o ripristino ambientale.   

Bocciato il 1049, il presidente della commissione Bilancio ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento n.904.

La consigliera Annamaria Busia, firmataria dell’emendamento con il consigliere Francesco Agus, ha illustrato il contenuto della proposta: «L’obiettivo è la sicurezza e la pulizia delle spiagge. Ogni anno si verificano diverse tragedie in mare per mancanza di servizi di salvamento. C’è inoltre il problema di utilizzo della poseidonia. E’ un intervento importante per aiutare i comuni. Prima del ritiro chiedo di indicare una via alternativa».

D’accordo con la proposta si è espresso il consigliere Giuseppe Fasolino (Forza Italia): «E’ un emendamento interessante, legge nell’anima dei sindaci. Darebbe risposte a due problematiche: la rimozione della poseidonia che non può essere toccata ma nessuno dice cosa si deve fare. Per salvaguardare le spiagge ora diamo le risorse alle amministrazioni. Questo sarebbe un bel modo di dimostrare di essere una grande amministrazione regionale». Giuseppe Fasolino ha rivolto un plauso ai presentatori anche per la proposta sui servizi di salvamento a mare: «Finora si è trovato un escamotage con i cartelli, cosa diversa sarebbe se ci fossero bagnini in ogni spiaggia. Questo modo di lavorare deve essere alla base della finanziaria».

Marco Tedde (Forza Italia) dopo aver rinnovato i complimenti ai presentatori ha annunciato il suo voto favorevole: «L’emendamento ha una valenza oggettiva sia per gli interventi di salvamento che per la poseidonia. E’ un modo per stare vicino ai sindaci che non riescono ad assolvere ai propri compiti per mancanza di mezzi finanziari».

Franco Sabatini dopo aver annunciato all’aula la conferma dello stanziamento governativo a favore delle province di 125 milioni di euro per il triennio 2018-2020, ha avanzato la proposta di votare l’emendamento per parti: «Mettiamo 100mila euro a carico del fondo sul turismo per garantire le attività di informazione sulla tutela delle spiaggia – ha detto Sabatini – sugli altri due punti (salvamento a mare e poseidonia) prendiamo l’impegno ad intervenire nella prima variazione di bilancio utile. Il tema è concreto, tutti i paesi costieri hanno problemi quando ci sono le mareggiate».

Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta ha invocato un ragionamento più ampio. «E’ vero che i cetacei finiscono spesso sulle nostre spiagge. Siamo il terminale del santuario delle balene. Il Ministero dell’Ambiente deve considerare con più attenzione gli interventi straordinari della Regione per rimuovere i cetacei spiaggiati così come quelli per la rimozione della poseidonia. Siccome a noi impongono la tutela è giusto che il Ministero riconosca gli sforzi e destini risorse alla Sardegna».

Francesco Agus (Cp) si è detto d’accordo con la proposta di un voto per parti: « Per il primo e secondo punto dell’emendamento è opportuno un supplemento di attenzione. E’ urgente intervenire perché è tema centrale per la tutela delle spiagge. Serve una programmazione e una visione strategica. Si va verso un allungamento della stagione balneare, le nostre spiagge subiscono una pressione per più mesi all’anno. Da tempo  si riscontra un peggioramento dell’ecosistema marino dovuto alla presenza antropica e al prelievo non corretto della poseidonia».

Luca Pizzuto (Art. 1 – Mdp) ha segnalato  all’assessore che la poseidonia rappresenta una risorsa per l’agricoltura: «E’ utile per la pacciamatura e come fertilizzante. Non si può però raccogliere e la Forestale crea problemi»

Stessa considerazione da parte di Fabrizio Anedda (Misto): «La poseidonia è una risorsa per l’agricoltura. Ci sono progetti per utilizzarla nelle serre. Il problema è che viene acquistata da chi la raccoglie nelle spiagge ma l’attività non è regolamentata». L’assessore Donatella Spano condividendo le valutazioni dell’aula si è detta disponibile a lavorare a una normativa ad hoc: «La problematica è importante. La poseidonia è un elemento distintivo per la conservazione della spiaggia. Occorre trovare un equilibrio tra conservazione e fruizione della spiaggia».

Messo in votazione per parti, sono state approvate le disposizioni del punto n. 3.

Annunciata la discussione sull’articolo 4 (disposizioni in materia di sostegno alle attività economiche) i gruppi di minoranza hanno comunicato il ritiro di una serie di emendamenti, a partire dal n. 170 fino al n. 550, e il presidente del Consiglio ha elencato tutte le proposte di modifica rimaste in votazione sulle quali il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd) ha espresso il parere di competenza. L’assessore Paci ha dichiarato parere conforme a quello del relatore ma ha precisato che per gli emendamenti riguardanti le guide turistiche e l’imprenditoria femminile deve “essere ricercata una più idonea formulazione”. Non essendoci iscritti a parlare nella discussione generale, il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’emendamento n. 93 (Comandini e più) che con il parere favorevole di commissione e Giunta è stato approvato dall’Aula ed incrementa da 300.000 euro a 500.000 euro il contributo per gli apicoltori.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi tolto la seduta e ha convocato il Consiglio domani alle 10.00.