23 November, 2024
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Conto alla rovescia per la trentatreesima edizione di Narcao Blues: da mercoledì 19 luglio a sabato 22 luglio si rinnova l’appuntamento con il più longevo festival blues in Sardegna, tappa immancabile dell’estate musicale nell’isola dei nuraghi. Una storia cominciata nel 1989 quella del festival che già dal nome rimarca il suo legame indissolubile con Narcao, e l’associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza. John Mayall, Michael Coleman, Popa Chubby, Canned Heat, Mick Taylor, Eric Sardinas, Peter Green, Larry Carlton, James Cotton, Lucky Peterson, Otis Taylor, Eric Gales, Kris Barras, Robben Ford e Bill Evans: sono alcuni degli ospiti illustri che si sono affacciati nel corso degli anni sullo “storico” palco di piazza Europa. Un prestigioso elenco di artisti che si appresta ora a crescere e impreziosirsi con i protagonisti di questa edizione numero trentatré ai nastri di partenza: l’inglese Ben Poole, i francesi Lehmanns Brothers, le statunitensi Vanessa Collier, Joanna Connor, Nikki Hill e Carolyn Wonderland e i loro connazionali GA-20 e Sugaray Rayford. E ogni sera, al termine dei concerti sul palco centrale, ancora musica dal vivo nello spazio dopofestival in località Santa Croce; protagonisti alcuni nomi di primo piano della scena blues in Sardegna: Williboy Taxi e Vittorio Pitzalis, di scena mercoledì 19 e venerdì 21; Matteo Leone in trio giovedì 20 e da solo sabato 22.

A tagliare il nastro del trentatreesimo Narcao Blues, mercoledì 19 luglio alle 21.30, sarà il chitarrista e cantante inglese Ben Poole, considerato uno degli artisti rock, blues e soul più interessanti usciti dal Regno Unito negli ultimi tempi. Cresciuto immerso nella musica grazie all’influenza del padre, anch’egli musicista, da subito ha attirato l’attenzione con le sue esibizioni elettrizzanti: la rivista specializzata Total Guitar lo ha citato come uno dei chitarristi da tenere d’occhio nel 2010, e due anni dopo, come rappresentante del Regno Unito, ha ottenuto il terzo posto (su diciannove paesi partecipanti) all’European Blues Challenge a Berlino.
 
Il secondo set della serata (ore 23) tingerà di rosa il palco di Piazza Europa: al centro della scena Vanessa Collier, sassofonista e cantante statunitense capace di performance appassionate e coinvolgenti in cui fonde funk, rock e blues, grazie alla sua voce soul e all’energia del suo strumento. Dopo una doppia laurea presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston nel 2013, questa poliedrica artista ha ottenuto presto importanti riconoscimenti, fra cui tre Blues Music Awards, due come “Miglior musicista per uno strumento a fiato dell’anno” nel 2019 e 2020, e uno nel 2022 come “Migliore artista femminile di blues contemporaneo” (titolo cui ha avuto la nomination anche per questo 2023).

Tutta a stelle e strisce la seconda serata sotto il cielo di Narcao: il compito di aprirla, giovedì 20 luglio (sempre alle 21.30), spetterà ai GA-20, un dinamico trio che predilige quei territori sonori in cui blues tradizionale, country e rock ‘n’ roll si intersecano. “Facciamo dischi che vorremmo ascoltare”, dice Matt Stubbs, voce e chitarra che ha accompagnato per anni il bluesman Charlie Musselwhite e condiviso il palco con artisti del calibro di James Cotton e John Hammond: “È la nostra interpretazione del blues elettrico tradizionale basato sulle canzoni che amiamo”. GA-20 nasce a Boston nel 2018 quando Stubbs incontra Pat Faherty (voce e chitarra), e il loro amore comune per il blues elettrico tradizionale, il R&B e il rock ‘n’ roll li ha portati a scrivere, esibirsi e infine registrare la loro visione moderna di questa musica
 
Dall’altra parte dell’Atlantico sbarca a Narcao anche il secondo protagonista della serata di giovedì, Sugaray Rayford, una delle voci soul blues più rappresentative della scena musicale statunitense, come certificano anche gli allori nella sua bacheca: una nomination ai Grammy per il suo album del 2020 Somebody Save Me, con cui ha vinto due tra i più importanti riconoscimenti ai Blues Music Awards, quelli di B.B. King Entertainer e Soul Blues Artist of The Year (quest’ultimo ottenuto per due anni consecutivi), e il più recente titolo di “Soul Blues Album of the Year 2023” ai Blues Music Awards per il suo ultimo disco, In Too Deep.

Serata tutta americana anche venerdì 21, ma in questo caso dalla dominante rosa: a salire per prima sul palco (come sempre alle 21.30) sarà la chitarrista e cantante Joanna Connor, classe 1962, nata a Brooklyn, cresciuta a Worcester, nel Massachusetts, ed esponente di primo piano della scena blues di Chicago, dove si è trasferita nel 1984. Nella città del vento è entrata presto a far parte della 43rd Street Blues Band di Dion Payton e ha condiviso il palco con artisti come Buddy Guy, Junior Wells, Otis Rush, Sammy Lawhorn, Pinetop Perkins, Hubert Sumlin, Magic Slim, Son Seals, Lonnie Brooks, Koko Taylor, prima di dare vita, nel 1988, al suo primo gruppo. Mettendo in mostra le sue doti chitarristiche e vocali nelle sue esibizioni settimanali al Kingston Mines di Chicago, ha catturato l’attenzione della Blind Pig Records che nel 1990 ha pubblicato il suo album di debutto, Believe It.
 
Ancora un’artista dalla verve coinvolgente al centro della scena per il secondo concerto in scaletta venerdì: intorno alle 23.00 riflettori puntati su Nikki Hill, cantante dalla voce distintiva e dalle energiche performance dal vivo. Originaria di Durham, nella Carolina del Nord, sin dall’infanzia ha cantato nel coro gospel della chiesa, ma ha coltivato anche un amore per vari generi musicali, come il R&B, il soul, il pop e l’hip-hop. Crescendo ha affinato il suo orecchio musicale per il garage rock, il rock’n’roll, il blues. 

Sarà l’esplosiva miscela sonora dei francesi Lehmanns Brothers, ad aprire alle 21.30 la quarta e ultima serata del festival, sabato 22 luglio. Il gruppo lega il suo nome all’Avenue Lehmann, la strada nella città di Angoulême dove, nel 2012, cinque studenti liceali si ritrovavano in un piccolo garage per condividere la comune passione per la musica afroamericana. Influenzati da artisti come Prince, Ghost-Note e D’Angelo, quei ragazzi rivisitano a modo loro il jazz-funk degli anni ’70, instillandoci variazioni provenienti da hip-hop, house e new soul. Niente cover, però: con tre EP all’attivo, propongono nei loro concerti solo brani originali, composti dai membri fondatori della band, il tastierista e cantante Julien Anglade, il chitarrista Alvin Amaizo e il bassista Clement Jourdan. Ad accompagnarli Dorris Biayenda alla batteria e alle percussioni, Jordan Soivin al trombone e Jonas Muel al sax tenore.
 
Alle 23.00, il compito di calare il sipario su un’edizione di Narcao Blues caratterizzata da tante protagoniste femminili nel cast del festival, spetterà all’americana Carolyn Wonderland
. Nata a Houston nel 1972, questa cantante, cantautrice e polistrumentista ha mosso da giovanissima, a quindici anni, i primi passi della carriera nei club della sua città prima di formare The Imperial Monkeys, il gruppo con cui ha iniziato ad affermarsi tra pubblico e critica, registrando una manciata di album, tra cui Groove Milk del 1993 e Bursting with Flavor del 1997, e andando in tour con B.B. King, Johnny Winter, Buddy Guy, gli Allman Brothers, Delbert McClinton e Buddy Miles. Guidando The Imperial Monkeys in diverse incarnazioni, gira gli Stati Uniti prima di sciogliere il gruppo quando si trasferisce ad Austin, nel 1999.

Il biglietto per ciascuna serata costa 15 euro, l’abbonamento per l’intero festival 35 euro. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna, nel sito www.narcaoblues.it e presso la sede dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, in via Carbonia 11, a Narcao. L’ingresso è gratuito, invece, per tutte le serate allo spazio dopofestival in località Santa Croce. Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 87 50 71.

La trentatreesima edizione di Narcao Blues è organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio del Comune di Narcao, e la collaborazione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

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Dal 19 al 22 luglio ritorna il festival Narcao Blues festival blues in Sardegna, uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale isolana, organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport) e della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del comune di Narcao, e la collaborazione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.
«Siamo molto contenti di essere riusciti anche per questa edizione del festival a creare un cartellone con proposte di qualità, che conferma la vocazione internazionale del Narcao Blues – spiega Francesco Musa, presidente dell’associazione culturale Progetto Evoluzione -. Ancora una volta tutte le sfaccettature del blues troveranno la loro espressione, questo grazie alla direzione artistica di Gianni Melis, con un calendario che spazia dal classico blues, ai ritmi del soul e del funk, passando per il Chicago sound, in un mix di artisti affermati ed emergenti di sicuro interesse. Siamo felici di essere riusciti a recuperare il concerto di Carolyn Wonderland, che saltò lo scorso anno, per regalare al nostro pubblico una chiusura di festival con la leggendaria chitarrista scelta personalmente da John Mayall per i suoi Bluesbreakers. Vi aspettiamo al Narcao Blues!»
 
L’onere e l’onore di inaugurare la trentatreesima edizione del festival internazionale Narcao Blues, mercoledì 19 luglio alle 21.30, spetterà al chitarrista e cantante inglese Ben Poole, giovane stella del firmamento blues internazionale. Cresciuto tra gli strumenti musicali, grazie al padre musicista, Poole si è fatto notare subito per i suoi live elettrizzanti, che gli sono valsi la segnalazione della rivista specializzata Total Guitar, che l’ha inserito tra i chitarristi “da tenere d’occhio” nel 2010. Due anni dopo ha partecipato all’European Blues Challenge a Berlino, piazzandosi al terzo posto. Da quel momento in poi la sua carriera è progressivamente decollata, portandolo a conquistare il riconoscimento di “Best Newcomer” della rivista Blues Matters!, seguito dall’incisione del suo album di debutto, Let’s Go Upstairs, prodotto dal vincitore del Grammy Isaac Nossel.
Alle 23.00, per il secondo set della serata, riflettori puntati sulla sassofonista e cantante statunitense Vanessa Collier. Artista poliedrica e prorompente, dopo aver conseguito la doppia laurea al prestigioso Berklee College of Music di Boston, ha inanellato numerosi riconoscimenti, tra cui ben nove nominee ai Blues Music Awards, i Grammy del Blues, la conquista nel 2019 e nel 2020 del BMA come “Best Horn Player of The Year” (Miglior musicista per uno strumento a fiato), e nel 2022, sempre ai BMA, il premio “Best Contemporary Blues Female Artist”. Acclamata dal pubblico e apprezzata dalla stampa, capace di dare vita a trascinanti performance dal vivo in cui intreccia funk, rock e blues, con la sua voce soul e l’energia del suo sassofono, Vanessa Collier rappresenta il volto nuovo della scena blues americana.

Ad accogliere degnamente il pubblico di Narcao Blues, giovedì 20 luglio, ci penseranno i GA-20, un trio capace di scavare fino alle radici del blues, trovando una personalissima sintesi che abbraccia con gusto e originalità country e rock’n’roll. Il leader Matt Stubbs (voce e chitarra) ha accompagnato per anni il bluesman Charlie Musselwhite, avendo il privilegio di condividere il palco con stelle del blues come James Cotton e John Hammond. Il progetto GA-20 nasce a Boston quando incontra Pat Faherty (voce e chitarra) e la loro comune passione per il sound del traditional blues e il rock’n’roll li convince della necessità di creare un movimento che riporti il sound del blues nuovamente al centro dei riflettori. Con loro, a completare la line-up della band che il Boston Herald definisce “magical blues trio”, il batterista Tim Carman.
Nella seconda parte della serata piazza Europa si illuminerà per quella che viene considerata una delle voci soul blues più importanti del panorama musicale statunitense: Sugaray Rayford, artista dalla carriera costellata di riconoscimenti, tra i quali una nomination ai Grammy per “Somebody Save Me”, il suo album del 2020 con cui ha vinto due tra i più importanti riconoscimenti ai Blues Music Awards, quelli di B.B. King Entertainer e Soul Blues Artist of The Year (quest’ultimo ottenuto per due anni consecutivi). In Sardegna presenterà i brani del suo ultimo disco, “In Too Deep”, prodotto da Eric Corne (già produttore del leggendario John Mayhall), che lo scorso maggio è stato eletto album soul blues dell’anno alla quarantaquattresima edizione degli annuali Blues Music Awards.
 
Il blues a stelle e strisce sarà ancora protagonista venerdì 21 luglio: a calcare per prima il palco, alle 21.30, sarà la talentuosa chitarrista e cantante Joanna Connor, portabandiera del blues di Chicago, città nella quale ha studiato, condividendo il palcoscenico con John Littlejohn e diventando componente stabile della 43rd St Bluesband che suonava al Checkerboard Lounge di Buddy Guy. Nel corso della sua carriera Joanna Connor ha condiviso la scena con lo stesso Buddy Guy, Otis Rush, B.B. King, Jimmy Page, Robert Cray, ZZ Top, Robben Ford, Joe Cocker, Pinetop Perkins, Junior Wells, Koko Taylor e molti altri. Il suo incredibile talento e i suoi riconoscibilissimi assoli con lo slide, l’hanno iscritta di diritto tra le grandi interpreti del blues contemporaneo, oltre a fare di lei una vera e propria istituzione a Chicago.
Un’altra artista dalla straordinaria energia musicale saprà coinvolgere il pubblico di piazza Europa nel secondo concerto in scaletta: alle 23.00 microfoni aperti per Nikki Hill, cantante dotata di una cultura musicale che l’ha portata a studiare, approfondire e sperimentare svariati linguaggi, come l’R&B, il soul, il pop, spingendosi fino all’Hip-Hop. Crescendo, ha sviluppato una forte passione per il garage rock, il rock and roll e il blues and roots. Tutte queste influenze che Nikki Hill sublima in uno stile unico, trovano nella sua voce l’indiscussa protagonista. Dopo aver autoprodotto il suo esordio discografico, la cantante originaria della North Carolina ha iniziato a collaborare con un numero sempre maggiore di artisti, ottenendo un successo internazionale con il secondo album, “Heavy Hearts Hard Fists”, accompagnato da un tour mondiale con esibizioni in più di trenta festival, inclusi il Montreux Jazz Festival e il Byron Bay Blues Festival. Ad affiancarla a Narcao ci saranno Matt Hill e Laura Chavez alle chitarre, Nick Gaitan al basso e Marty Dodson alla batteria.

L’ultima giornata del festival, sabato 22 luglio, si aprirà con il blues esplosivo e pirotecnico dei Lehmanns Brothers, formazione che deve il suo nome alla Avenue Lehmann, la strada nella città francese di Angoulême dove, nel 2012, un gruppo di studenti liceali si trovavano in un piccolo garage per condividere la comune passione per la musica afroamericana. Influenzati da artisti come Prince, Ghost-Note e D’Angelo, questi ragazzi francesi rivisitano a modo loro il jazz-funk degli anni ’70, instillandoci variazioni provenienti da hip-hop, house e new soul. Con tre EP al loro attivo, portano nei loro spettacoli solo brani originali, composti dai membri fondatori della band, il tastierista e cantante Julien Anglade, il chitarrista Alvin Amaizo e il bassista Clement Jourdan. Ad accompagnarli Dorris Biayenda alla batteria e alle percussioni, Jordan Soivin al trombone e Jonas Muel al sax tenore. Nonostante la giovane età, i Lehmanns Brothers hanno aperto concerti per mostri sacri della scena musicale mondiale, come Maceo Parker, Fred Wesley e il Wu-Tang Clan.
 
Alle 23.00, prima del sipario finale, piazza Europa verrà illuminata da Carolyn Wonderland, stella nel firmamento del blues internazionale, cantante, cantautrice e polistrumentista originaria di Houston, nel Texas. La sua carriera decolla prestissimo, e sono ben dodici gli album in studio prodotti con la sua band e come solista. È il 2018 quando arriva per lei uno dei più grandi riconoscimenti: il leggendario John Mayall la sceglie come chitarrista solista dei suoi Bluesbreakers, prima e unica donna a ricoprire quel ruolo che in passato era stato di autentici mostri sacri del calibro di Eric Clapton, Mick Taylor, Peter Green, Coco Montoya e Walter Trout. Tante le collaborazioni di rilievo che arricchiscono il suo bagaglio professionale, da Buddy Guy a Johnny Winter, passando per James Cotton e i Los Lobos. Carolyn Wonderland ha passato gli ultimi anni in tour con John Mayall e recentemente si è unita come prima guitar-hero donna alla storica etichetta Alligator Records, sotto la quale ha composto il suo ultimo album, Tempting Fate, uscito nell’ottobre del 2021.