22 December, 2024
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Magica serata ieri 23 agosto, a Iglesias, in piazza Sella, con lo spettacolo dell’ineguagliabile percussionista napoletano Tony Esposito, Dado Leo e DL band. Sul palco Claudio Romano alla batteria, Dado Leo alla chitarra, Lucio Manca al basso, Mauro Mulas al piano e alla voce la telentuosissima percussionista cantante Carla Cocco. Sin dai primi ritmi il pubblico li ha accompagnati cantando e battendo le mani, dal palco si liberavano nell’aria una sinergia ed una musicalità capaci di coinvolgere ragazzi e meno giovani. Sardegna e Campania uniti in un crescendo di emozioni… L’omaggio al grande Pino Daniele con “Yes i know my way” brano del 1981 , “Napule è” pezzo del 1977, “A me me piace o’ blues” inciso nel 1980,  che cantati dalla calda voce di Carla Cocco hanno esaltato ancor più la poesia dei testi. Il ricordo di Maria Carta, indimenticabile artista musicale sarda ed ancora “No potho reposare”, per poi tornare subito in Campania con il famosissimo pezzo di Tony Esposito dal titolo “Kalimba de luna”, Disco per l’estate 1984.

Tra Campania e Sardegna però anche Africa… tanta Africa, terra cara ad entrambi, terra dei tamburi, del ritmo e della musica nel sangue.

Commossa la cantautrice sarda, invitata da Tony, con cui condivide il suo impegno nel mondo del sociale, ha quindi esposto il suo amore per il continente africano che ha radici profonde, forse per la grande vicinanza dell’isola sarda all’Africa piuttosto che all’Italia o per le caratteristiche simili tra i sardi e gli africani, come l’essere un popolo orgoglioso, vivo, tenace, generoso e forte, che anche nelle difficoltà riesce a mantenere il sorriso. Sta di fatto che, in un momento di personale grande dolore, si reca in Africa e lì nasce, nel febbraio 2018, “Africa Sarda”, un’associazione no profit, che promuove lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, sociali e ricreative della cultura zambiana e sarda.

Attraverso una raccolta fondi, nasce a Bauleni una scuola di musica con una sala d’incisione dove i sogni di tanti bambini e ragazzi si trasformano in realtà, il brillio dei loro occhi e dei loro sorrisi quando cantano è un qualcosa che arriva dritto al cuore… ed è lo stesso che ha “mamma Carla” quando parla di loro.

E, proprio dedicata a loro, viene subito intonata “Mamma Africa”, una canzone dal ritmo travolgente, carica di speranza, amore e solidarietà. La serata continua tra un’alternanza di ritmi e melodie… Tra i tanti proposti una “Tamurriata napoletana ed una “Anninnora cuccu meu” per poi arrivare a “Pata pata” un brano del 1967 di Miriam Makeba, una danza tradizionale del Sud-Africa, un inno ad abbracciarsi e stringersi, che inaugurò i mondiali di Italia ’90.

Un evento promosso dall’Amministrazione comunale di Iglesias che, per il numerosissimo pubblico, si è rivelato un “viaggio musicale e geografico” attraverso culture differenti, che si miscelano e si arricchiscono l’una con l’altra, dando così vita a momenti ricchi d’amore che si propagano nell’aria con la speranza che possano raggiungere sempre più cuori.

E, a proposito di cuori, alla fine del concerto, mentre Tony era attorniato dai suoi ammiratori, Carla ha dovuto fare ”i conti” con i suoi tantissimi fan e con la bella sorpresa da parte di una coppia di amici di Roma, innamorati della Sardegna, Roberta e Carlo che, in vacanza in Sardegna, non hanno esitato a raggiungerla.

Un invito alla band… tornate presto. Vi aspettiamo!

Nadia Pische

Giorgio Serci & Friends” in concerto venerdì 18 agosto, alle 21.30, alla Corte di Casa Mereu di San Gavino Monreale per l’ultimo appuntamento dell’Estate 2023 firmata CeDAC Sardegna nel Medio Campidano: quasi un (auto)ritratto d’artista in musica con il recital dell’affermato chitarrista, arrangiatore e compositore sangavinese, docente all’Academy of Contemporary Music di Guildford e alla Royal Holloway University di Londra nonché visiting professor alla Guildhall School of Music & Drama nella capitale britannica. Sul palco insieme con Giorgio Serci (chitarra) e con Pierpaolo Sedda (percussioni), si alterneranno gli Specials Guests della serata: la cantante Irene Serra, il famoso suonatore di launeddas Bruno Loi e il violinista Simone Pittau, alle prese con un programma che include, accanto alle composizioni originali di Giorgio Serci, tra cui “Primavera”, “Campidano”,“Momentum”, “Kite” e “Samba Di Else”, anche le cover di brani celebri da “English Man in NY” di Sting a “Corcovado” di Tom Jobim, l’aria pucciniana “Nessun Dorma” e “La canzone di Marinella” di Fabrizio De André, oltre a pezzi dei Led Zeppelin e dei Beatles, di Michael Jackson, Cyndi Lauper e Pino Daniele.

Giovedì 26 agosto, gli appuntamenti con ArTango & jazz festival proseguono nel nuraghe Seruci di Gonnesa con una serata dedicata alle sonorità partenopee. Sul palco ci sarà la cantante Emilia Zamuner che con il suo trio (Francesco Scelzo alla chitarra ed Enrico Valanzuolo alla tromba) proporrà al pubblico un concerto dal titolo “Cantando Napoli”.

Da Salvatore di Giacomo, tra gli artefici di quella che è stata considerata l’epoca d’oro della canzone napoletana, a Pino Daniele, saranno proposte pagine indimenticabili del repertorio classico napoletano sino alla nuova tradizione.

Per assistere al concerto è necessario prenotare sul sito internet www.associazioneantonstadler.it e presentare il green pass.

ArtAngo & jazz festival è organizzato dall’associazione Anton Stadler dietro la direzione artistica di Fabio Furìa.

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Gran finale della XII edizione di culturefestival, il festival internazionale di jazz organizzato dall’associazione Sardinia Pro Arte fondata e diretta dal musicista Simone Pittau, con la Presidenza onoraria del Premio Oscar Ennio Morricone.

Il grande chitarrista e compositore statunitense Pat Metheny domani non sarà solo sul palco: insieme a lui, infatti, i 60 artisti dell’Orchestra da Camera della Sardegna, sotto la direzione di Simone Pittau.

Questa la scaletta prevista per il gran finale di festival: Our final hourRain riverAlways and foreverPrecious jewelMap of the world/the moon is a harsh mi stressLast train homeFarmer’s trustThe callingTell her you saw meInterval waltzLove may take a whileSong for BilbaoLiving is easy with eyes closed/make peaceFirst song.

Insegnante fin da giovanissimo all’Università di Miami e alla Boston’s Berklee College of Music, Patrick Bruce Metheny, per tutti Pat Metheny, dall’esordio nella musica col suo primo album nel ’75 ad oggi ha collezionato un crescendo di consensi da parte della critica e del pubblico che lo hanno portato a essere definito una delle icone indiscusse del jazz e del free jazz mondiale. La sua produzione non si limita ai lavori da solista: vanta numerosi duetti e altre partecipazioni, oltre alla paternità del Pat Metheny Group di cui è fondatore e leader. Complessivamente ha collezionato 3 dischi d’oro e 20 Grammy Award.

Insieme a lui, domani sera sul palco di Mogoro si esibiranno gli elementi dell’ensemble fondato da Simone Pittau, ovvero l’Orchestra da Camera della Sardegna (OCS), un progetto nato nel 2004 col duplice intento di valorizzare gli studenti dei Conservatori e delle Scuole Europee di Musica e di riunire i musicisti sardi che esercitano con grande successo l’arte della musica in Italia e all’Estero. Il suo repertorio musicale spazia dal ‘600 all’800, oltre che esplorare altri generi quali il jazz, la musica popolare e da film, e ha la caratteristica di esibirsi nei luoghi più rappresentativi della cultura sarda, come chiese, ville, case patronali, siti archeologici e musei: non è un caso se l’OCS ha sede al Castello medievale Eleonora d’Arborea a Sanluri. L’intensa attività concertistica vanta la collaborazione di numerose personalità illustri del panorama internazionale come il Premio Oscar Luis Bacalov, Romeo Scaccia, Daniele Di Bonaventura, Andrea Morricone, Anna Tifu, Paolo Fresu, Andrew McNeill, Gilda Buttà, Marcello Peghin, Lutsia Ibragimova, Alexander Zemtsov, Eldar Nebolsin, Anton Barakhovsky, l’Amphion String Quartet, il Concilium Musicum de Galicia, l’Academy of St. Matthew’s, l’Orchestra Accademia della Sardegna e i musicisti della London Symphony Orchestra Andrew Marriner, Roman Simovic, Rinat Ibragimov, Thomas Martin, Colin Paris, Tim Hugh, Rebecca Gulliver, Jonathan Lipton, Neil Percy e Rachel Leach.

Merito delle intuizioni e della dedizione del violinista e direttore d’orchestra Simone Pittau che, formatosi al Conservatorio di Cagliari, ha poi collaborato con le più grandi istituzioni internazionali, a partire dal debutto con la London Symphony Orchestra nel 2001, su invito del grande Maestro sir Colin Davis, alla assidua collaborazione come violinista con il Premio Oscar Ennio Morricone.

Sin dagli studi in Conservatorio, ha svolto un’intensa attività concertistica come violinista in formazioni da camera, sinfoniche, operistiche, esplorando oltre alla classica diversi generi musicali, in tutta l’Europa, in Corea, Cina, Giappone, Cile, Brasile e Messico collaborando con musicisti quali Roger Waters, Dulce Pontes, Gianni Ferrio, Luis Bacalov, Riz Ortolani, Franco Piersanti, Nicola Piovani, Markus Stockhausen, Daniele Di Bonaventura, Enrico Rava, Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Franco D’Andrea e con i musicisti del panorama pop Claudio Baglioni, Gino Paoli, Noah, Renato Zero, Celentano, Ron, Fiorella Mannoia, Cesare Cremonini, Alexia, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Andrea Bocelli, Mario Biondi e Pino Daniele.

Si chiude così la XII edizione di culturefestival, la rassegna di jazz internazionale partita il 31 agosto da Sanluri e passata anche per Sardara attraverso un cartellone che ha contemplato alcune delle più influenti star del jazz, del soul e del funky di tutto il mondo.

La rassegna viene realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, il comune di Sanluri, il comune di Mogoro, la Fondazione di Sardegna, dagli sponsor “Sardegna Termale Hotel”, “Gruppo Acentro”, “Bresca Dorada”, “Comochi” ed altri.

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“Puro Desiderio” è l’album che ha segnato il passaggio in una nuova era della creatività di Teresa De Sio. A due anni dall’uscita del lavoro devozionale “Teresa canta Pino” dedicato all’amico Pino Daniele, dopo una intensa ricerca e divulgazione sulla musica folk (testimoniata da dischi e docufilm tra cui Craj premiato al Festival del Cinema di Venezia, dopo i fortunatissimi romanzi “Metti il diavolo a Ballare” e “L’Attentissima”), la cantautrice con questo disco, svela al pubblico un suo mondo musicale e poetico intimo, rimasto a lungo privato. «Ho aperto una nuova, per me inedita, riflessione su me stessa, sui sentimenti, su profondità dentro cui fino ad oggi non avevo voluto guardare…».

Un disco che scava, parla di sentimento e suona contemporaneo. Un suono elettro/acustico potentissimo e innovativo, realizzato col giovane, produttore, compositore e arrangiatore Francesco Santalucia. Un mix di suoni acustici che a tratti sembrano diventare elettronici, dove le splendide orchestrazioni si fondono con percussioni, strumenti etnici, chitarre e steel, in cui il suono profondo e caldo delle registrazioni analogiche spazia in universi musicali diversi dal rock al pop d’autore diventando quasi lisergico e progressive, senza mai tradire la scrittura diretta ed evocativa di testi intimi e profondi.

Esce oggi anche il video di “Puro Desiderio”, presentato in anteprima su Sky Tg24. La regia è affidata a Michele Bernardi, tra i migliori e più blasonati animatori italiani, ha iniziato animando la Pimpa di Altan e la Linea di Cavandoli presso lo studio GLM di Modena. Ha in seguito realizzato come autore alcune sigle televisive Rai, dirette da Pupi Avati e Giancarlo Governi.
Negli ultimi quindici anni è stato filmaker, regista ed autore di numerosi videoclip animati per diversi gruppi musicali italiani tra cui Le luci della centrale Elettrica (premio Tenco), Tre allegri ragazzi morti, Colapesce (premio Tenco), Punkreas, 24 grana, Prozac+, The Zen Circus, Motta ed altri ancora.

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L’appuntamento con le case campidanesi di Quartu è giunto al terzo fine settimana. La proposta di Lollas per sabato 26 e domenica 27 ottobre prevede mostre, degustazioni, presentazioni di libri, ma soprattutto protagonisti saranno gli antichi mestieri e la lavorazione dei pani tradizionali. Domenica invece, uno spettacolo suggestivo al nuraghe Diana con il meglio della musica dei cantautori italiani proposta da Mocambo Quintett, musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte.

Programma del 26 ottobre – Sa Dom’e Farra, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Degustazione prodotti enogastronomici e Spettacolo musicale REDS – Tributo ai Simply Red, alle 20.30.

A Casa Su Idanu, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A Casa Olla Isola, ore 17.00, presentazione del libro “La grammatica di Febrés” di Nicolò Migheli (Ed. Arkadia) – Introduce Giovanni Follesa. Spettacolo musicale Dulche de Leche e degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 18.00.

A Casa Murgia Dolianova, ore 17.00, ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: Lavorazione del pane a cura di Norma Argiolas, ore 18.30, balli “Gruppo Folk Università della Terza età” diretto da Elena Perra. E ancora, alle 19.30, spettacolo musicale “La città ideale” con Daniele Ledda, Emanuele Bardi e Sergio Tifu.

Programma del 27 ottobre – Nuraghe Diana, ore 19.00, spettacolo musicale Mocambo Quintett – Sese Corrias, Sandro Mura, Pierpaolo Frailis, Alessandro Atzori e Marco Argiolas (musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte).

 

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Un programma di eventi che si snoda nei fine settimana dal 12 ottobre al 2 novembre e ruota intorno alle Lollas delle Case campidanesi. Inaugura così l’autunno di Quartu Sant’Elena, con la manifestazione LOLLAS, Autumn Tastes of Sardinia”, che ha l’obiettivo di rilanciare la vasta offerta del territorio di Quartu attraverso la reinterpretazione dell’iniziativa “Lollas”, nata da una intuizione dell’Amministrazione nei primi anni ’90, e che fece della città uno dei più dinamici centri culturali della Sardegna, e precursore di tutte le successive kermesse di questo genere, come per esempio la barbaricina “Cortes Apertas”.

Il programma Lollas e la firma del protocolo d’intesa della ReteSi parte con il programma di Lollas a Quartu – città capofila della Rete per l’edizione 2019 -, che chiuderà il suo cartellone di eventi il 2 novembre, per poi proseguire – fino alla primavera inoltrata – con le manifestazioni previste nelle case campidanesi degli altri attuali cinque comuni dell’area metropolitana di Cagliari che hanno aderito alla Rete Lollas: Capoterra, Selargius, Sinnai, Maracalagonis, Monserrato. Questa mattina i sindaci dei Comuni della Rete erano infatti presenti alla conferenza stampa di presentazione di Lollas a Quartu, a Sa Dom’e Farra in via Eligio Porcu, insieme al primo cittadino Stefano Delunas, ai rappresentanti della Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, per firmare – in questa occasione – il protocollo d’intesa che sancisce la nascita della Rete in maniera ufficiale. La Rete ha attualmente sei Comuni ma si prevedono nuove e numerose adesioni già per la prossima edizione Rete Lollas 2020, come per esempio Quartucciu, per la quale era presente il sindaco Pietro Pisu in conferenza stampa. Si allargherà poi a Cagliari, Settimo, Pula, e altri Comuni con le case campidanesi che vorranno unirsi.

Lollas, architettura di valore storico, artistico e culturale. Oltre a essere scrigni di grande valore materiale e immateriale, le antiche dimore campidanesi sono sempre state punti d’incontro degli abitanti dei paesi: i porticati che corrono lungo i muri interni delle abitazioni, in sardo chiamate appunto “Lollas”, sono stati luoghi di aggregazione, socializzazione, commercio. Oggi possiamo dire siano la memoria storica di quegli importanti momenti di piccole e più grandi comunità. Dentro le antiche case si commerciava, si cucinava, si portava il raccolto, si svolgeva tutta la vita sociale del vicinato, si festeggiavano i compleanni, i matrimoni, le nascite e si tenevano le veglie funebri. Quasi tutto ciò che riguardava il ciclo della vita delle persone ruotava intorno alla casa campidanese e alle sue lollas. Per questo le Amministrazioni vedono in Rete Lollas un format vincente anche dal punto di vista della proposta e dell’offerta turistico culturale

Il programma Lollas. Si parte oggi 12 ottobre a SA DOM’E FARRA, dalle ore 17.00 alle 21.00, con la Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA, per proseguire, dalle ore 20.00, con degustazione prodotti enogastronomici. Alle ore 20.30 segue lo spettacolo musicale di Francesca Corrias, Filippo Mundula e Pierpaolo Frailis.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

CASA PUSCEDDU, ore 17 Esposizione prodotti artigianali: Impagliatura Su Scannu Sardu a cura di Giovanni Carcangiu. Ore 19.00 degustazione prodotti enogastronomici e, alle 19.30, spettacolo musicale Matteo Leone.

CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La chiave dello zucchero” (Ed. Il Maestrale) di Giacomo Mameli – Introduce Massimo Moi.

Dalle ore 18 30 Salonmusik “Teatro musicale in casa” con Marco Caredda e Michele Uccheddu.

Programma del 13 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00 – Spettacolo musicale Tony Marongiu ed Adele Grandulli “Diavolo e Acquasanta”.

Programma del 19 ottobre – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA.

A seguire,alle ore 17.00, la presentazione del libro “Il campo degli asfodeli” (Ed. Arkadia) di Franco Mannoni – Introduce Gianluca Scroccu. Degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 20.00 con spettacolo musicale Sergio Piras e Rox Camellini.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: “Preparazione is malloreddus a Cura di Elena Lepori” e “Esposizione tegola sarda” a cura di Raimondo Piras. Degustazione prodotti enogastronomici alle ore 19.00, con spettacolo musicale Alberto Sanna “L’ultimo one man band”.

A CASA PASSERA, ore 17.00 Live painting “visioni di Sardegna”, si prosegue con il Reading musicale “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni con Sara Giglio e Gianluigi Concas.

Programma del 26 ottobre – SA DOM’E FARRAore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 – Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Degustazione prodotti enogastronomici e Spettacolo musicale REDS – Tributo ai Simply Red, alle 20.30.

A CASA SU IDANU, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00 Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA OLLA ISOLA, ore 17.00 Presentazione del libro “La grammatica di Febrés” di Nicolò Migheli (Ed. Arkadia) – Introduce Giovanni Follesa. Spettacolo musicale Dulche de Leche e degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 18.00.

A CASA MURGIA CASANOVA, ore 17.00 Ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: Lavorazione del pane a cura di Norma Argiolas, ore 18.30 Balli “Gruppo Folk Università della Terza età” diretto da Elena Perra. E ancora alle 19.30 Spettacolo musicale “La città ideale” con Daniele Ledda, Emanuele Bardi e Sergio Tifu.

Programma del 27 ottobre – NURAGHE DIANA ore 19.00, Spettacolo musicale Mocambo Quintett -Sese Corrias, Sandro Mura, Pierpaolo Frailis, Alessandro Atzori e Marco Argiolas (musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte).

Programma del 2 novembre 2019 – SA DOM’E FARRA ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Alle ore 18.00 Presentazione del libro “Cadono dal cielo” (Ed. Il Maestrale) di Giulio Concu – Introduce Giovanni Follesa.

Conferenza “La leggenda della corsara Capitana” – Giovanni Follesa, Antonio Cogoni, Rossana Copez – Modera Carlo Pillai, alle ore 19.00.

Degustazione prodotti enogastronomici in collaborazione con Coldiretti, dalle ore 20.00, con letture del libro “Terra Mala” – Giovanni Follesa e Rossana Copez.

A CASA SU IDANU ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, Esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A CASA PASSERA ore 17.00, Artigiani a lavoro: La Matrioska – laboratorio tessile, creativo e sociale, dalle 18.30 Spettacolo musicale Simone Soro “Me in loop” e degustazione prodotti enogastronomici.

A CASA PUSCEDDU ore 18.30, Artigiani a lavoro: “Costruzione delle launeddas” ed esibizione a cura di Michele Deiana accompagnato da Celio Mocco alla fisarmonica e alle 19.30 Spettacolo musicale quintetto di fiati.

   

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Il Festival internazionale del Mirtò sposa l’alta moda ed illumina la scalinata della Basilica di San Simplicio. Un connubio in virtù del quale Mirtò riesce ancora una volta a mettere insieme tanti aspetti legati alla sua vocazione: l’evento, gli stilisti locali, uno scenario da sogno che valorizzi la storia e le tradizioni di Olbia, con il richiamo forte alle radici, simboleggiate da quella che fu cattedrale della città, oggi basilica, costruita in due fasi tra l’XI e la seconda metà del XII secolo. Questa sera, dalle 22 in poi, Mirtò chiude una quinta edizione di grande successo proprio con un evento unico nel suo genere: la sfilata di moda che mette insieme nomi di primo piano dell’arte più pregiata di Olbia, in collaborazione con la Confartigianato Gallura, Confcommercio e coordinata dalla stilista e direttrice artistica, Antonella Fini.

Mirtò ha quindi deciso di puntare ancora una volta su eventi che valorizzino le bellezze di Olbia e del suo territorio. In questo caso fondamentale è stata la sinergia assoluta con il comune di Olbia, che ha scelto grazie al sindaco Settimo Nizzi e all’assessore alla Cultura, Sabrina Serra, di far svolgere la sfilata nel magnifico scenario della scalinata di San Simplicio, restituita alla città negli anni scorsi dopo i lavori di restauro.

«La bellissima scalinata della basilica di San Simplicio è uno dei luoghi più suggestivi della nostra città e dopo il grande successo dello scorso anno ospiterà la sfilata di moda inclusa nel calendario del festival Mirtò – sottolinea Sabrina Serra -. Mettiamo ancora una volta i nostri beni archeologici al centro, favoriamo il connubio tra cultura, eventi di promozione del territorio e i luoghi che hanno segnato il nostro passato e caratterizzano la nostra identità ancora oggi.»

Tra gli abiti che indosseranno le modelle durante la sfilata ci sarà anche quello tradizionale di Eleonora d’Arborea, che simboleggerà la campagna contro la violenza sulle donne.

«Mirtò ha scelto di puntare per la chiusura del Festival su un evento unico, in uno scenario fantastico come quello di San Simplicio, simbolo del connubio tra tradizione e promozione del nostro territorio – sottolinea Antonella Fini, stilista e direttrice artistica della sfilata -. Anche quest’anno punteremo su artisti di talento e sulle loro splendide creazioni di alta moda e artigianato di qualità».

Una parte fondamentale in questa quinta edizione di Mirtò l’ha avuta la musica. Mirtò ha potuto contare anche quest’anno sulla voce e i testi di una leggenda della musica sarda e nazionale, Piero Marras. In progetto c’è un cd con i grandi successi di Piero Marras con il logo di Mirtò, da portare nelle grandi fiere internazionali, da Amsterdam a Stoccarda. Piero Marras ha aperto questa edizione con un concerto nell’anteprima di Mirtò ad Ollolai, dopo aver chiuso l’edizione dello scorso anno con la straordinaria esibizione in piazza Elena di Gallura ad Olbia. Ospiti speciali della sfilata di questa sera saranno poi Maria Giovanna Cherchi e Giampaolo Barceloneta. Insieme a loro ci sarà anche il duo Paoletto Masala e Giacomo Gabriele Deiana. Il Festival internazionale del Mirto ha poi voluto dare spazio ai giovani musicisti sardi, scoprendo e lanciando talenti e possibili futuri protagonisti della scena musicale dell’Isola. Tra questi ci sono certamente i componenti del “Paolo Carboni Trio”. Loro hanno aperto il festival con una esibizione che ha rappresentato la prima apparizione in pubblico. Paolo Carboni, 22 anni, al basso e voce; Luca Lattanzio, 19 anni, alla chitarra e alla chitarra e Rocco Pontillo, 20 anni, alla batteria. Una cover band dal repertorio che spazia con arrangiamenti originali da Fabrizio De Andrè a Pino Daniele, passando per i Police e Ed Sheeran.

Nomi importanti della moda saranno protagonisti della serata presentata dalla giornalista Daniela Astara. Si inizierà con la stessa Antonella Fini, poi la stilista Sara Pitzoi e i suoi foulard Esserestyle. Sarà poi la volta di Paola Tangianu, che ama definirsi “artigiana della pelle”, che nei suoi abiti sa abbinare ai tessuti tipici sardi. Poi Chiara Derosas presenterà le sue borse dal design originale: creazioni che raccontano la nostra isola nel connubio fra sughero, pelle e tessuti tipici sardi, in particolare il “litzos” prodotto ad Olbia. Sarà poi la volta di Irene Piccinnu, stilista olbiese i cui capi rappresentano vere opere d’arte, creati con l’antico metodo della xilografia: intagliando il legno scolpisce i suoi disegni, come si faceva nell’antichità, stampandoli poi nel tessuto. Poi sarà la volta di Eleonora Cattrocci, designer di gioielli, il cui marchio Meg Jewels, nato nel 2008, in pochi anni si è posizionato tra i maggiori brand emergenti nel panorama dell’artigianato sardo. Con il suo atelier è riuscita a far conoscere la sua arte, una tecnica particolare fatta di tessuti pregiati e di materiali attentamente selezionati. La scalinata di San Simplicio vedrà poi sfilare gli abiti di Marco Campus, che punta su abiti di un’eleganza tra passato e presente, con la ricchezza di quelli tradizionali sardi, in cui ogni singolo capo racconta una storia insieme ai colori e alle meraviglie dell’isola. Infine chiuderà la serata Massimo Littera, designer della ceramica artistica di grande talento, che crea delle sfere di cristallo artificiale dall’impatto estremamente suggestivo. La make up artist sarà Emiliana San Camillo e tutte le acconciature delle modelle saranno curate dall’hair stylist Niko Veccia per La Vie est belle. La sfilata sarà curata dalla stilista di Porto Torres, Antonella Fini, in collaborazione con Francesca Azzena.

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Prosegue a vele spiegate la navigazione del 33° Premio Dessì, in programma fino al 3 ottobre a Villacidro. Domani (mercoledì 26 settembre), il menù di giornata propone ancora incontri letterari e un concerto per la consueta sezione serale dedicata allo spettacolo.

Apre, alle 18.00, in Piazza Zampillo, Pino Imperatore, vincitore dei maggiori premi italiani per la scrittura umoristica, autore di quattro romanzi e di opere teatrali. Lo scrittore campano presenterà il suo “Aglio, olio e assassino” (pubblicato da DeA Planeta Libri), un romanzo in cui mescola commedia e indagine poliziesca, tra passioni e allegria, bassezze e colpi di genio, con un pirotecnico finale. Al presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, il compito di fare gli onori di casa.

Freschissimo di stampa, “L’apprendista geniale”, storia di una ragazza guidata dal sogno di diventare giornalista, segna invece il debutto letterario di Anna Dalton, attrice per il cinema, il teatro e la televisione (tra i suoi recenti impegni sul piccolo schermo, la seguitissima serie tv “L’allieva”). Il romanzo verrà presentato dalla sua autrice nell’incontro con il pubblico condotto dal giornalista Massimiliano Rais, alle 19.00, sempre in Piazza Zampillo.

Musica, in serata, nel cortile di Casa Dessì: Danilo Rea, nome di primissimo piano sulla scena del jazz nazionale, ma assai ricercato anche in ambito pop (dove conta collaborazioni con artisti come Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni e Gino Paoli, tra gli altri), presenta alle 21.00 “Il jazzista imperfetto”, il libro scritto con Marco Videtta (e edito da Rai Eri) dove racconta la sua “vita di passione e improvvisazione”, come recita il sottotitolo. Poi, alle 22.00, raggiunto sul palco da un altro grande protagonista della musica di casa nostra, Peppe Servillo, il pianista romano darà vita a un tributo alla tradizione napoletana: un concerto in cui le melodie di autori come Murolo, Bovio, Carosone, brani come “I’ te vurria vasà”, “Reginella”, “Era de maggio”, rivivono nell’appassionata interpretazione del cantante campano e nell’eleganza jazz di Danilo Rea.

 

 

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Tutte all’insegna di Napoli le serate di oggi e domani a Cagliari per Creuza de Mà: il festival diretto dal regista Gianfranco Cabiddu dedica infatti un ampio spazio della sua undicesima edizione alla città partenopea e al suo rapporto privilegiato con la musica per il cinema, esplorando colori, suoni e sfumature di una produzione autonoma e riconoscibile nella sua vena espressiva.

Preceduta in mattinata, dalle 10.00 alle 13.00 nell’Aula Porrino del Conservatorio – dalla seconda masterclass di Filippo Porcari sulla tecnica del suono applicata al cinema e da quella del fonico di missaggio Gaetano Musso, la finestra su Napoli si apre domani pomeriggio (venerdì 3) alle 16.00 al Cinema Odissea (in viale Trieste, 84) con la proiezione di “MaLaMènti”: un cortometraggio sperimentale di Francesco Di Leva, con le musiche di Francesco Forni, che affronta con ironia, e ispirandosi al mondo dei fumetti, il tema della criminalità.

Spazio poi, alle 16.30, al docu-film di Giorgio Verdelli “Pino Daniele – Il tempo resterà”: canzoni e parole del cantautore scomparso nel gennaio del 2015 fanno da filo conduttore a un percorso emozionale tra i luoghi della sua Napoli, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne, come la società di quegli anni che Pino Daniele ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile. Molto del materiale utilizzato è inedito ed è stato selezionato attraverso una lunga ricerca che ha permesso che la voce narrante del film fosse quella dello stesso Pino Daniele, supportato dal contributo di Claudio Amendola, e con un racconto che si sviluppa anche attraverso le voci dei tanti musicisti della scena nazionale e internazionale con cui ha lavorato o che l’hanno conosciuto: Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Stefano Bollani, Ezio Bosso, Lorenzo Jovanotti, Eric Clapton, Francesco De Gregori, Giorgia, Fiorella Mannoia, Al Di Meola, Pat Metheny, Eros Ramazzotti, Massimo Ranieri, Ron, Vasco Rossi, Giuliano Sangiorgi, tra gli altri. Al termine della proiezione, Giorgio Verdelli (autore di oltre 200 programmi musicali per la televisione) converserà sul documentario con il compositore e musicologo Riccardo Giagni, conduttore abituale degli incontri con gli ospiti del festival Creuza de Mà. 

Altre immagini e suggestioni alle 18.00 con “Gatta Cenerentola”, una fiaba animata che, partendo dal racconto seicentesco di Giambattista Basile e dall’opera di Roberto De Simone del 1976, racconta le due anime di Napoli, tra passato e presente, speranza e rassegnazione. Diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, il film ha ricevuto una pioggia di premi alla settantaquattresima mostra del cinema di Venezia dello scorso settembre (Sezione Orizzonti). “Gatta Cenerentola” è il frutto di due anni e mezzo di lavoro di un gruppo di artisti, animatori, disegnatori, musicisti e produttori che si erano conosciuti durante il lavoro de “L’Arte della Felicità“, il film in animazione vincitore degli European Film Awards nel 2014, e che hanno deciso di continuare a lavorare insieme, dando vita a uno studio nel cuore di Napoli.

A seguire, sarà ancora Riccardo Giagni a moderare l’incontro con Alessandro Rak, Marino Guarnieri e Dario Sansone, e, alle 21.00, quello con i compositori Pivio e Aldo De Scalzi, autori della colonna sonora dell’ultimo film in programma questa sera, “Ammore e malavita”