22 November, 2024
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Il NurArcheo festival de Il Crogiuolo – centro di intervento teatrale, torna nel Sulcis dopo qualche anno di assenza con un appuntamento imperdibile nell’area archeologica di Monte Sirai, il 16 luglio, alle ore 20.30, con la compagnia Teatro Potlach, che propone “Per Edith Piaf”, regia Pino Di Buduo, con Nathalie Mentha.

Viaggio musicale nella Francia degli anni 30-50  attraverso le canzoni di Edith Piaf.
Storie di vite nell’ambiente della malavita francese, storie di donne innamorate, storie di passioni di sogni… ricordi di vite perdute.
“Corretto e regolare” descrive un protettore molto speciale, “Browning” racconta i misfatti del re della rivoltella, “Amante d’attore” rivela l’amore non corrisposto di una ragazza per un attore. “Tutto crolla”  è una canzone sull’arrivo imminente della guerra: “è tutta la terra che tuona…faremo saltare il mondo…aggrappatevi tutto crolla!“
Ne ”Il fisarmonicista” la ragazza di strada perde il suo amore in guerra, un fisarmonicista la cui musica resterà per sempre nel suo cuore.
La storia di ”Rita la bionda“ la ragazza senza cuore che gestisce un bar al bordo del mondo, “La Foule” , “L’uomo della Moto”,  “ Padam Padam”… E’ il giorno della liberazione, la fine della guerra, l’ora della ricostruzione e dei consigli per vivere meglio… dei ricordi della “ Vie en Rose”.
Lo spettacolo è la seconda versione dello spettacolo “Per Edith Piaf”, ed è stato ribattezzato “I primi 100 anni di Edith Piaf” in onore del centenario della nascita della cantante francese (1915-1015).

Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata a cura del sistema museale Carbonia in collaborazione al Consorzio Sistema Culturale Sardegna.
Il biglietto ha un costo di 15 euro e comprende anche antipasto composto da bevanda e taglierino.

 

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Martedì 22 e mercoledì 23 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, va in scena l’opera “Dialoghi con Trilussa”. Lo spettacolo del Teatro Potlach, scritto e diretto da Pino Di Buduo, rientra nel calendario di “1 €uro festival” 2018, rassegna curata dalla compagnia Akròama.

Il Teatro Potlach di Roma con i “Dialoghi di Trilussa”, con alcune delle più belle poesie del poeta, offre agli spettatori uno spaccato della società di allora, che permette una riflessione su quella odierna. Sentiremo parlare quindi di amori che finiscono tra il tragico e il comico, di un vecchio porco che decise di lasciare la campagna per entrare a far parte della bella società, e poi dell’onestà delle nonne di un tempo, quando l’onore e la dignità non potevano essere comprati da alcun gioiello. Non mancheranno momenti melanconici, sul tempo che passa e scorre senza possibilità di essere fermato, rappresentato da un uccellino di legno di un orologio a cucù, che con il suo canto scandisce le ore, i giorni, gli anni. Un dialogo, più che un monologo, con il poeta romano che con la sua ironia e la pungente satira è riuscito a raccontare oltre cinquanta anni di cronaca italiana e romana.

“Dialoghi con Trilussa” ha la regia di Pino Di Buduo. Con Daniela Regnoli.

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala biblioteca del Teatro delle Saline, il progetto “Residenze artistico-creative in Sardegna”. Ai lavori hanno preso parte Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia Akròama, Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Cultura, Marina Mura, direttore amministrativo dell’Akròama, il regista portoghese Rui Madeira e gli attori della compagnia negli abiti di scena e sui trampoli.

«È una residenza artistica, un grande progetto di costruzione di uno spettacolo possibile, che sarà pronto alla fine del percorso laboratoriale» dice Lelio Lecis.

Coinvolgere giovani allievi sardi ma anche provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei come Polonia, Austria, Argentina e Spagna. Oltre a Lelio Lecis che è il regista dello spettacolo, verranno coinvolti altri maestri come Raimondo Guarino, docente al DAMS di Roma (università Roma 3), Pino Di Buduo del Teatro Potlach, il miglior esperto di teatro di strada, Rui Madeira regista portoghese specializzato in messinscene in spazi di valore architettonico e artistico.

Oltre a ciò è prevista la partecipazione di attori come Lea Gramsdorff, Simeone Latini, Tiziana Martucci nel ruolo di docenti ma spesso anche interpreti.

«Il progetto sulle residenze è un ottimo esempio di multidisciplinarietà artistica diffusa», ribadisce Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla cultura.

Saranno inoltre coinvolti due attori nazionali quali Valentina Capone e Andrea Cosentino nel ruolo di docenti ma anche attori nello spettacolo “Farsa nera”, ispirato ai fatti tragici di cronaca di Erba, in rapporto con un Macbeth contemporaneo.

I luoghi di residenza saranno Desulo (22 settembre), Lula (23), Dorgali (24), Meana Sardo(25), spazi del Parco di Molentargius, Teatro delle Saline e quartieri di Cagliari.

La filosofia del progetto vede la Regione che con la partecipazione di fondi europei, finanzia la realizzazione degli spettacoli. La storia è il know-how dell’ Akròama, con la sua capacità di diffusione degli spettacoli conduce dalla produzione in residenza” alla distribuzione sul territorio nazionale e Europeo dei progetti prodotti.

 

Domenica 7 giugno, alle 21.00, al Teatro delle Saline ultimo appuntamento stagionale per la rassegna “1 € festival”. In scena lo spettacolo “Voglio un chilo di pane” del gruppo Tama Trio, con Mauro Palmas, Nando Citarella e Pietro Cernuto.

Da Tama Trio scaturisce un concerto dalla sonorità unica che coinvolge ed emoziona il pubblico. La zampogna e il friscaletto, strumenti tipici della tradizione popolare dell’Italia del sud, suonati da Pietro Cernuto, si aggiungono all’intensità dei profondi legni (liuto cantabile e mandola) di Mauro Palmas e alla singolarissima forza espressiva della voce di Nando Citarella. Le tradizioni sarde e partenopee abbracciano quelle della Sicilia, in un ancora intimo e magico incontro di voci e suoni.

Al Teatro delle Saline, con i dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno, si chiude con Tama Trio “1 € festival” 2015. La rassegna ha avuto un convinto apprezzamento dal pubblico e della critica. Da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Martedì 2 giugno, alle 21.00, al Teatro delle Saline per la rassegna “1 € festival” va in scena “Studio per anestesia dei sentimenti”. Regia e coreografia di Livia Lepri. Sul palco la Compagnia Danza Estemporada.

L’anestesia dei sentimenti è una patologia psichiatrica venuta alla luce negli anni ’70. Altro non è che l’assenza di sentimento provocata da uno choc. Partendo dalla ricerca sull’incomunicabilità del lasciarsi andare all’amore, si snoda un percorso fatto di muri e protezioni dell’essere, al fine di darsi a metà e non avere coinvolgimenti. Si è in due ma si è sempre soli.

“Studio per anestesia dei sentimenti” è interpretata da Noemi Ravot e Elena Masia. Musiche di autori vari. Luci di Adriano Marras. Regia e coreografia sono di Livia Lepri.

Una rassegna di successo. Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze, tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

Domani, giovedì 28 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival” con la compagnia Teatro Sassari che presenta “La gana di lu cuzineri” per la regia di Alfredo Ruscitto. La rappresentazione è tratta da “I casi sono due “ di Armando Curcio.

“I casi sono due” è un’opera senza tempo, scritta nel 1941 da Armando Curcio (Napoli 1900 – Roma 1957, commediografo, giornalista e fondatore della Casa Editrice che porta il suo nome), noto per avere scritto anche altre commedie portate al successo dalla Compagnia De Filippo, portata al successo da Peppino de Filippo e successivamente  anche da Carlo Giuffrè, racconta il dramma della solitudine di due anziani cui non mancano titolo nobiliare e denaro, ma l’affetto di un figlio che dia un tocco di gioiosa allegria a una senescenza vissuta senza serenità. Memore di una fugace avventura prematrimoniale giovanile con un’avvenente ballerina, l’anziano cavaliere Ottavio Del Duca – esempio perfetto di malato immaginario – si vede costretto a raccontare alla moglie Eufrasia, che riversa molto del suo bisogno affettivo sull’amato cane, dell’esistenza di un fantomatico figlio che un’agenzia non certo scrupolosa e onesta sta cercando. Dato a balia a un’umile famiglia, il giovane Gaetano Esposito che dovrebbe essere già ‘maturotto’ ha condotto una vita disgraziata da trovatello diventando – privo com’è stato di famiglia, guida ed educazione – uno ‘scostumato delinquentello’. Ma il destino gli gioca uno straordinario ‘tiro’ in quanto capita proprio nella signorile dimora del cavaliere nelle vesti di un cuoco assunto da poco tempo, ma che ha già portato scompiglio nel tranquillo tran tran della magione destabilizzando il compassato maggiordomo, la vezzosa cameriera, il simpatico cameriere e non solo … Elevato a ‘cavaliere’, si mostra riottoso a ogni forma di educazione vista anche l’abissale ignoranza pur se condita da simpatica vivacità intellettuale, anzi da una furbizia patentata. Le sorprese non sono finite: l’agenzia dichiarando un suo errore porta nella dimora un secondo Gaetano Esposito, un tipo completamente antitetico (psicopatico, autistico e malaticcio) determinando il ritorno del primo in cucina. Chi dei due è il vero figlio? La commedia si dipana tra colpi di scena, sorprese e gag che rendono divertentissimo lo spettacolo.  Il lieto fine è d’obbligo dopo momenti di incertezza.

“La gana di lu cuzineri” è interpretata da Mario Lubino, Teresa Soro, Emanuele Floris, Alfredo Ruscitto, Antonietta Toschi Pilo, Paolo Colorito, Pasquale Poddighe e Michelangelo Ghisu. La regia è di Alfredo Ruscitto.

Una rassegna di successo. Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Martedì 19 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline prosegue la rassegna “1 € festival”. “Ade, la vana fuga”, regia di Chiara Caruso e Francesco Mugnari, è l’opera portata in scena dalla compagnia Teatri tra i binari.

“Ade” è un processo di lavoro che inizia la sua indagine dalla Fiaba e dal Mito in quanto archetipi della società e millenaria successione di comportamenti sociali condivisi, ponendo l’attenzione su quelle parti critiche e crudeli normalmente omesse nei racconti a noi pervenuti. La compagnia durante il suo lavoro in studio ha posto l’attenzione sui ruoli che spesso ognuno di noi si trova a dover rivestire per essere accettato all’interno della società. Fin da quando un bambino nasce comincia subito ad avere a che fare con altre persone e soprattutto con dei racconti. Ecco che una serie di parole cominciano a far capire come un futuro uomo dovrà comportarsi e soprattutto quali saranno le vicende che dovrà affrontare. Le fiabe sembrano essere dei piccoli contenitori di storie già pronte e prestabilite che ci spingono costantemente a considerare la nostra vita e il suo destino come già programmati. Delle piccole gabbiette con all’interno un copione già scritto. La donna che attende il principe azzurro, l’uomo come il valoroso condottiero che salverà il mondo… ma se questo non accadesse?

La compagnia Teatri Tra i Binari nasce nel 2012 dalla scissione di un gruppo di attori registi e artisti, de “La Compagnia delle Arti Distratte”. Guidati da Chiara Caruso, artista visiva, regista, attrice, arte-terapeuta e Francesco Mugnari, attore, performer, regista, laureato c/o Dams di Bologna, “Teatri Tra i Binari” sviluppa un’indagine sulla pluralità dei linguaggi artistici e la possibilità di dar vita ad un infinità di teatri possibili; ritrovando nell’immaginario dei binari una grande quantità di storie di uomini e donne che possono abitare per istanti della propria vita questi luoghi, che altro compito non hanno che quello di stabilire connessioni espressive e creative. La compagnia nel 2014 ha vinto per la Categoria Professionisti. Per “Ade, la vana fuga” i performer sono Marina Capezzone, Stefano Cavallaro, Simona Fossi, Andrea Francesca, Simone De Fazio, Francesco Mugnari, Beatrice Nutini, Maria Grazia Pappalardo e Roberto Sorrentino. Musiche di Gian Maria Ferlito. Coreografie di Pierangelo Preziosa. Scene di Chiara Caruso e Francesco Mugnari.  Costumi  di Susanna Fabbrini. Video  di Nadia Baldi.

Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Domenica 17 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, per la rassegna “1 € festival” va in scena “The Wall”. Con la regia e la coreografia di Livia Lepri, l’opera è liberamente tratta dall’omonimo capolavoro firmato nel 1982 dei Pink Floyd. Lo spettacolo sostituisce “La creatura”.

Liberamente tratto dal capolavoro dei Pink Floyd del 1982, “The Wall” vuole iniziare un viaggio attraverso tre chiavi di lettura principali: autobiografia, osservazione critica e sociale ed evoluzione della follia. L’educazione scolastica nel periodo della rivoluzione studentesca è il punto di partenza attraverso il quale viene presentato al pubblico Pink – il protagonista dell’opera – nel suo primo periodo di confusione, quello in cui inizia a perdere aderenza con la realtà. Il suo disagio emerge dal corale composto da dieci danzatori che sono presenti sulla scena per quasi tutto lo spettacolo, esigenza che nasce da e nel rispetto della partitura musicale dell’album che è quasi totalmente corale e ripercorre l’infanzia di Pink ed il suo avviarsi verso una crescita che si popolerà di fantasmi. L‘affrontare la parte sociologica ed il contesto storico nel quale lui ha vissuto, focalizza l’attenzione sulla presenza delle masse di fan e studenti, che talvolta diventano gendarmi. Ho provato in alcuni momenti a porre la base, forse un po’ azzardata, sull’analisi dell’alienazione dell’uomo che quando si trova perso nell’investibilità degli eventi perde il senno sentendo di non poter andare avanti se non attraverso la follia. L’abbattimento di quel muro introspettivo che fa vagare la mente oltre ogni umana ragione, diventa il pretesto per una resurrezione fittizia che aiuta l’umano nel suo percorso attraverso la vita, ma che lo abbandona alla sua solitudine.

Lo spettacolo “The Wall” è basato sulle musiche dei Pink Floyd. La Compagnia Danza Estemporada si avvale di Marco Piras (video e scene), Adriano Marras (disegno e luci), Antonio Sisto (allestimenti) e della Lisandro Informatica (servizi informatici). Regia e coreografia sono di Livia Lepri.

Una rassegna di successo. Al Teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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Giovedì 14 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline si apre la rassegna “1 € festival”. “Storiafinta, una storia vera d’amore”, scritta e diretta da Lelio Lecis è l’opera portata in scena dalla compagnia Akròama con Simeone Latini e Marion Constantin.

Sospeso fra immedesimazione e distacco, fra passione e straniamento, un uomo solo in una spiaggia deserta guarda il mare e narra a se stesso una storia d’amore: forse la inventa, forse tragicamente la ricorda. I protagonisti di questa storia sono un agente di commercio (interpretato da Simeone Latini), e una giovane americana (Marion Constantin) in fuga da una famiglia ossessionata dall’arrivismo e disinteressata alla felicità della figlia. In questa fuga confusa la ragazza finisce per trovare un effimero conforto nell’approdo ad una setta religiosa: “I bambini di Dio”. Ed è mentre distribuisce ai semafori volantini sull’imminente fine del mondo che lui la incontra, e se ne innamora perdutamente e senza speranza. Insieme fanno un viaggio che rappresenta una fuga per entrambi. Un viaggio on the road percorrendo la Sardegna, un’isola la cui bellezza finirà per apparire monotona nella cornice del finestrino dell’auto. L’amore negli squallidi alberghetti fuori stagione, fobie sessuali, l’angoscia poi infine, la noia. “Storiafinta” è uno spettacolo che l’autore definisce di poesia, e che può esser considerato un esempio italiano di quella tendenza al raccontare la cruda realtà dei giovani negli ambienti urbani. Tendenza che ebbe successo nella seconda metà degli 80‘s con i romanzi americani “Meno di Zero” di Ellis e “Le mille luci di New York” di McInerney. Il testo è stato scritto oltre trent’anni fa come sceneggiatura cinematografica – in origine era destinato ad un’opera video – e nell’adattamento teatrale mantiene una struttura in cui vengono recitati sia i dialoghi sia le didascalie. “Storiafinta” è una poesia, una vera poesia d’amore di tutti i tempi!

Scenografie e costumi Lelio Lecis con la consulenza di Marco Nateri. Musiche di Laurie Anderson e Johannes Schmoelling. Realizzazione scenografie Arianna Caredda e Raffaella Mattana. Sartoria Anna Sedda. Direzione tecnica Lele Dentoni. Assistente alla regia Erika Carta. Assistente tecnico Ivano Cugia. Responsabile di produzione Stefanie Tost. Responsabile amministrativo Marina Mura.

Al teatro delle Saline, dieci spettacoli in calendario dal 14 maggio al 7 giugno. “1 € festival”: da Ibsen a Edith Piaf, arte teatrale di qualità tra poesia, musica e danza. Le regie di Lelio Lecis, le idee di Alfredo Ruscitto, Livia Lepri ed Elisabetta Podda, il Teatro Potlach di Pino Di Buduo, Teatro tra i Binari di Firenze tra le novità del Festival dedicato da Akròama ai giovani.

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