22 November, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata! Arrivata al PalaDozza di Bologna consapevole di dover vincere a tutti i costi per mettersi alle spalle il novembre nero, la squadra di Vincenzo Esposito ha impiegato un quarto di gara per prendere le misure della Virtus di uno scatenato Kevin Punter (13 punti nei primi 10′, 25 alla fine, con 2 su 4 da 2 punti, 6 su 8 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 2 assist, 28 di valutazione), poi ha rimontato rapidamente il -7 del primo quarto, effettuando il primo sorpasso al 18′ con una tripla di Scott Bamforth (40 a 37) e andando al riposo sul -1 (42 a 43), per poi allungare nel terzo quarto (57 a 49 al 24′ con un canestro da sotto di Jack Cooley), nel quale ha costruito la vittoria. Arrivata al 30′ sul +11 (69 a 58), ha subito la reazione bolognese ma quando s’è ritrovata Pietro Aradori e compagni a -2 (71 a 69 al 33′ dopo una tripla di Kevin Punter, con un parziale di 11 a 2), ha immediatamente ripreso a correre (80 a 69 al 36′ con un parziale di 9 a 0, frutto di un canestro da fuori di Jaime Smith, una tripla ed uno splendido canestro da dotto di uno scatenato Scott Bamforth ed un canestro da sotto di Jack Cooley) ed il finale non ha avuto più storia, fino al definitivo 86 a 74.

L’uomo partita della Dinamo è stato un super Scott Bamforth, a segno con 27 punti (2 su 3 da 2 punti, 6 su 11 da 3, 5 su 6 ai tiri liberi, 4 assist, 29 di valutazione. In evidenza anche Jack Cooley (16 ptunti, 7 rimbalzi), Jaime Smith (14 punti, 4 assist) e Dyshawn Pierre (7 punti, 3 su 4 da 2 punti, 5 rimbalzi e 2 assist).

«E’ una vittoria importantissima soprattutto dal punto di vista mentale perché, come ho sempre ripetuto ai ragazzi anche quando le cose non andavano bene negli ultimi mesi, non eravamo degli “scarrafoni” prima e non siamo dei fenomeni adesso dopo aver vinto questa sera – ha commentato a fine partita coach Vincenzo Esposito -. Siamo una buona squadra che è insieme da poco tempo, con tanti giocatori nuovi e lo staff tecnico, e c’è tanto da lavorare. Lo stiamo facendo, qualche volta arrivano i risultati altre volte meno, ma la cosa importante è che i ragazzi ascoltano e seguono. Quello che avevo chiesto questa sera era che, anche in caso di errori sia in attacco sia in difesa, restassero uniti, giocando di squadra, partendo dall’aspetto difensivo e dal controllo delle palle perse, e devo dire che sono stato accontentato. Penso che questa squadra se oltre al controllo del numero di rimbalzi, statisticamente dimostrato che è una delle migliori in Italia, riesce a tenere a controllo numero palle perse e riesce a distribuire in attacco la palla al giocatore più caldo della partita, può dare fastidio a tutti. Quindi questa sera bene a rimbalzo, bene nel contenere le palle perse e molto bene il numero degli assist; tra le cose positive c’è anche che nonostante avessimo qualche esterno questa sera fosse un po’ sottotono abbiamo continuato ad avere un atteggiamento difensivo importante, in una partita fuori casa con una squadra che ha tanti terminali offensivi e punti nelle mani. La priorità – ha concluso Vincenzo Esposito – è continuare a giocare poi le somme si tireranno alla fine.»

Virtus Bologna 74 – Dinamo Banco di Sardegna 86

Parziali: 25 a 18; 18 a 24; 15 a 27; 16 a 17.

Progressivi: 25 a 18; 43 a 42; 58 a 69; 74 a 86.

Virtus Bologna: Punter 25, Pajola 2, Taylor 5, Baldi Rossi 5, Cappelletti, Kravic 10, Aradori 16, Berti, M’baye 4, Cournooh 2, Qvale 5. All. Pino Sacripanti.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 14, Bamforth 27, Petteway 6, Devecchi, Magro 1, Pierre 7, Gentile, Thomas 11, Polonara 2, Diop, Cooley 16. All. Vincenzo Esposito.

Scott Bamforth.

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Terran Petteway. Fonte http://www.dinamobasket.com/ .

Esordio stagionale positivo per la Dinamo, con una bella vittoria sui tedeschi del Ludwigsburg (78 a 68, primo tempo 34 a 43), nel torneo precampionato Air Italy, sul parquet del Geovillage di Olbia. Coach Vincenzo Esposito inizialmente ha mandato in campo un quintetto formato da Smith, Bamforth, Devecchi, Thomas e Cooley, il Ludwigsburg ha schierato McCray, Klassen, Klein, Jones e Martin. I tedeschi sono partiti forte con McCray e Martin, i biancoblu hanno faticato in avvio ma si sono sbloccati con Scott Bamforth. I primi 10’ di gioco si sono chiusi con i tedeschi avanti di un punto: 19 a 20.

Il secondo quarto si è aperto con un parziale 0-8 dei gialloneri, la Dinamno ha trovato una reazione con Thomas e Smith, impegnati ad arginare l’energia dei tedeschi trascinati da un Martin incontenibile (19 punti), Wilder ha sigillato con due “bombe” da 3 punti la chiusura del primo tempo con il Ludwigsburg negli spogliatoi avanti di ben 9 lunghezze: sul 34 a 43.

Scott Bamforth apre la ripresa con una “bomba” dai 6.75, Thomas ha fatto valere il suo atletismo sotto le plance ed in contropiede e i biancoblu con Cooley e Polonara si sono tenuti a contatto. Marco Spissu ha firmato il sorpasso con una “bomba” al 28’ e Terran Petteway lo ha seguito a ruota accendendo il pubblico del PalAltogusto del GeoVillage di Olbia.

Alla fine del terzo quarto i biancoblu sono passati in vantaggio di 8 lunghezze (60-52), con un parziale di 26 a 9. Negli ultimi 10’ di gioco la Dinamo ha incrementato il vantaggio, i gialloneri hanno faticato a tenere il ritmo biancoblu. La Dinamo ha amministrato bene il vantaggio e quando mancava poco più di un minuto alla fine, coach Vincenzo Esposito ha fatto entrare in campo Marco Antonio Re, ala classe 2000 delle giovanili Dinamo aggregato al ritiro, al suo debutto in una competizione della massima serie. La Dinamo Banco di Sardegna si è aggiudicata il posto in finale battendo il Ludwigsburg per 78-68.

Questa sera, alle 20.00, incontrerà in finale la Scandone Avellino di Nenad Vucinic che nell’altra semifinale ha superato Bologna di Pjno Sacripanti di misura: 94 a 92 (primo tempo 47 a 48).

Dinamo Banco di Sardegna 78 – MHP Ludwigsburg 68

Parziali: 19-20; 15-23; 26-9; 18-16

Progressivi: 19-20; 34-43; 60-52; 78-68

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 5, Re, Smith 14, Bamforth 11, Petteway 12, Devecchi, Magro 6, Gentile 3, Thomas 7, Polonara 4, Diop 5, Cooley 11. Coach: Vincenzo Esposito.

MHP Ludwigsburg. Crawford 4, Ledbetter 2, McCray 8, Klassen 3, Klein, Radosavljevic, Jones 2, Hill 3, Von Vintel 3, Martin 24, Wilder 19. Coach: Thomas Patrick.

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La Dinamo Banco di Sardegna c’è ancora. Al Paladelmauro di Avellino, contro la Scandone, quarta forza del campionato, era chiamata a vincere per non rischiare di lasciare anzitempo la corsa per play-off , e non ha fallito, giocando una delle migliori partite stagionali. Netta la vittoria, nel punteggio finale, 80 a 67 (primo quarto 25 a 13, primo tempo 34 a 30), ma soprattutto nella gestione della gara, dominata, con una sola pausa, nel secondo quarto (chiuso con Avellino avanti 17 a 9).

Nella Dinamo ha brillato un super Achille Polonara (16 in 24′ ma, soprattutto, 15 punti nei primi 20′, con 3 su 3 da due punti, e 3 su 5 da tre punti e 5 rimbalzi difensivi), e con lui altri quattro uomini hanno terminato in doppia cifra: Scott Bamforth, a referto con 16 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, 20 di valutazione: Shawn Jones, 15 punti e 4 rimbalzi; Rok Stipcevic, 11 punti e 5 rimbalzi e Josh Bostic, 10 punti. Ha debuttato in maglia biancoblu Lorenzo Bucarelli, arrivato dalla Pasta Cellino Cagliari, a referto dalla lunetta con i primi punti, due tiri liberi, nei 4′ giocati.

Nella Scandone discreta prova per l’ex Shane Laval, indimenticabile protagonista della Dinamo del “triplete”, autore di 4 punti in 23′ e 13 di valutazione; 5 punti in 29′ per l’altro ex, Lorenzo D’Ercole.

«Vittoria importante – ha commentato a fine gara Zare Markovski – ora dobbiamo pensare a conquistare la quindicesima  perché la classifica dopo 30 giornata dice che solo le prime 8 squadre proseguono la corsa. Siamo ancora lontani da ogni discorso perché è tutto in volata, possiamo solo goderci questa vittoria e pensare subito a conquistare la prossima. Abbiamo giocato una bella partita, soprattutto in difesa, e credo non sia facile su un campo come questo riuscire a restare avanti per 40 minuti. Come ho detto alla squadra nello spogliatoio poco fa – ha concluso Zare Markovski -, abbiamo meritato questa vittoria, ognuno ha dato il suo contributo cercando le nostre convinzioni difensive e appoggiandoci in attacco sui nostri punti di riferimento che il talento offensivo di questa squadra offre.»

Scandone Avellino 67 – Dinamo Banco di Sardegna 80

Parziali: 13 a 25; 17 a 9; 16 a 29; 21 a 17.

Progressivi: 13 a 25; 30 a 34; 46 a 63; 67 a 80.

Scandone Avellino: Zerini, Wells 12, Fitipaldo 2, Mavric, Lawal 4, Leunen, Scrubb 8, Filloy 11, D’Ercole 5, Rich 17, Fesenko 5, Parlato. All. Pino Sacripanti.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 10,  Bamforth 16, Planinic 4, Devecchi 1, Bucarelli 2, Pierre 2, Jones 15, Stipcevic 11, Hatcher, Polonara 16, Tavernari. All. Zare Markovski.

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L’ex Lorenzo D’Ercole.

E’ una sfida importantissima quasi decisiva in chiave play-off, quella che la Dinamo Banco di Sardegna affronta questo pomeriggio, alle 17.00, al Paladelmauro di Avellino, per la 13ª giornata di ritorno della regular season del campionato LBA. I due punti in palio sono pesantissimi, soprattutto per la Dinamo che, in caso di sconfitta, avrebbe un piede fuori dai play-off.

La squadra di coach Zare Markovski (ha allenato i campani per quattro stagioni), uno degli ex della partita, affronta la quarta forza del campionato, reduce dalla sfida di andata della finale di Fiba Europe Cup contro l’Umana Reyer Venezia.

«Andiamo a giocare una partita dove i due punti in palio sono importantissimi – ha commentato alla vigilia il coach biancoblu nella consueta conferenza stampa pre partita -. Vedo la squadra ben concentrata e determinata a voler fare le cose per bene: l’obiettivo contro una squadra come la Scandone è riuscire a fermare le loro individualità. Il gioco di Avellino si basa su questo, con i picchi individuali di due giocatori come Fesenko e Rich, giocatori sicuramente notevoli, e noi vogliamo essere bravi a lavorare su quello e arginare la loro qualità individuale.In questo momento dobbiamo dare tutto sul campo, a prescindere dall’avversario che ci ritroviamo davanti. L’imperativo è vincere, poi guarderemo ai risultati delle nostre dirette concorrenti per staccare il pass dei playoff.»

La Dinamo ritrova come avversari Shane Lawal, grande protagonista della stagione del “triplete” e Lorenzo D’Ercole. Un ex anche la Scandone di Pino Sacripanti, Shawn Jones.

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La Dinamo Banco di Sardegna scende in campo alle 20.30 ad Avellino, per l’ottava giornata di ritorno della “regular season”, contro la Sidigas dell’ex David Logan, straordinario protagonista della stagione del triplete biancoblu 2014/2015.

Le due squadre si ritrovano a un mese di distanza dalla sfida dei quarti di finale della Poste Mobile Final Eight di Rimini, nella quale Lacey e compagni hanno eliminato gli irpini per un solo punto. In quella occasione non c’era ancora David Logan, appena arrivato ad Avellino dalla Lituania e non ancora disponibile.

«Andiamo ad Avellino per giocare la prima delle tre trasferte che ci aspettano, conoscendo il valore e la qualità della Scandone, consapevoli di quanto successo negli scontri precedenti in regular season e Final Eight – ha spiegato coach Pasquini alla vigilia -. Al PalaDelMauro si incontreranno due squadre che si conoscono bene e che hanno fatto la preseason insieme; sicuramente come noi anche loro si staranno preparando mettendo dentro qualcosa di nuovo. Qualche accorgimento dato dalle partite giocate. Andiamo ad affrontare un match importante per la classifica, siamo arrivati al rush finale, e per quanto è corta la classifica ogni partita racconta una storia diversa. Dovremo essere attenti e lucidi contro una squadra che ha tanti punti di forza.»

La posta in palio è altissima, perché la Dinamo deve vincere se vuole guadagnare una posizione favorevole nella griglia dei play-off scudetto ormai vicini.

Dopo l’autoritaria cavalcata dello scorso anno che ha trascinato gli irpini fino alla semifinale scudetto, il club campano ha costruito il roster della stagione 2016/2017 partendo dalle conferme. Con coach Pino Sacripanti alla seconda stagione in panchina, nominato vice del commissario tecnico della Nazionale Ettore Messina, dopo i tanti anni alla guida dell’Under 20 azzurra, ad Avellino sono rimasti i suoi uomini di fiducia. A partire dall’ex Dinamo Marques Green, Little General, Joe Ragland, Marteen Leunen, Giovanni Severini e Salvatore Parlato. In terra campana sono quindi arrivati gli esterni Levi Randolph, guardia statunitense, e il play-guardia nigeriano naturalizzato belga Retin Obasohan. Fra le ali e il centro, al posto dell’Mvp del campionato della passata stagione James Nunnally e di Ivan Buva, alla Sidigas Avellino sono arrivati l’ex capitano dell’Enel Brindisi Andrea Zerini, l’americano Adonis Thomas, l’ex Cremona e Sassari Marco Cusin, prossimo al rientro dopo l’infortunio, e il centro Kyrylo Fesenko, visto lo scorso anno a Cantù. Questa è la stagione dei record per la Scandone Avellino che per la prima volta nella sua storia si trova con 28 punti in classifica dopo 22 turni, al terzo posto in classifica dietro Milano e pari punti con Venezia. Gli uomini di Pino Sacripanti hanno chiuso la regular season di Basketball Champions League al secondo posto del gruppo D: agli ottavi di finale però i lupi sono stati eliminati dalla competizione dalla Reyer Venezia. Alla vigilia della Final Eight la società irpina ha ufficializzato l’arrivo di David Logan.

David Logan.

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La Dinamo ha travolto anche Caserta (95 a 77, primo tempo 43 a 34) centrando la quarta vittoria consecutiva e accede alle Final Eigh di Coppa Italia, che nel primo turno la vedranno opposta all”Avellino.

I ragazzi di coach Federico Pasquini, avanti per tutti i 40’, hanno trovato energia e punti da tanti protagonisti: a partire da un super David Bell, Mvp tra i sassaresi con i suoi 24 punti a referto, frutto di un 6/9 da tre, 4 falli subiti, 2 assist. Doppia cifra anche per Trevor Lacey (11 punti), un grande Dusko Savanovic (17 punti e 4 rimbalzi) e Gani Lawal (16 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 2 stoppate). Una prestazione solida e autoritaria contro una Caserta trascinata da un grande Edgar Sosa, ex di giornata, autore di 24 punti, 8 falli subiti e 9 assist.

La Dinamo domani tornerà in palestra per lavorare in vista della prossima sfida di Basketball Champions League, in programma mercoledì contro il Besiktas.

Inizialmente coach Federico Pasquini ha mandato in campo Bell, Lacey, Devecchi, Sacchetti e Lydeka, coach Dell’Agnello ha risposto con Sosa, Putney, Gaddefors, Jackson e Watt. È stato Sosa ad aprire le danze, gli ha risposto David Bell dall’arco. Gli ospiti si sono portati avanti con Putney e Sosa. Break di 6 punti firmato Sacchetti e Dinamo avanti. Tripla di Watt e Czyz per il controsorpasso, ha risposto un autoritario Savanovic che, con 3 punti e l’assist per Lawal, ha chiuso il primo quarto sul 20 a 17.

Una stoppata strepitosa di Gani Lawal e la schiacciata di Johnson Odom hanno aperto una seconda frazione nel segno della Dinamo. Stipcevic, Savanovic e D’Ercole hanno portato la Dinamo al massimo vantaggio: +15. Sosa e Putney hanno accorciato le distanze e con un break di 9-0 la Juve si è riportata a -6. Reazione biancoblu condotta da Lacey, il primo tempo si è concluso sul punteggio di 43 a 34.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Dinamo ha tenuto la testa avanti con le triple di David Bell, l’intensità di Lacey, la classe di Savanovic e l’aggressività sotto canestro di Gani Lawal. Gli ospiti hanno provato a risalire la china condotti da Sosa, Putney e Watt ma la Dinamo non ha mai mollato (74 a 60). Edgar Sosa ha provato a condurre la rimonta campana in solitaria, i giganti hanno riscritto il massimo vantaggio con il gioco da 4 punti (tripla + tiro libero) di David Bell dai 6.75 per il +22.

Finale senza più storia e vittoria biancoblu con il punteggio di 95 a 77.

Ritornando alla Poste Mobile Final Eight in programma a Rimini dal 16 al 19 febbraio, sarà dunque la Scandone Avellino la sfidante ai quarti della Dinamo Banco di Sardegna. Ieri sera, al termine delle sfide dell’ultima giornata di andata del campionato, sono stati definiti gli accoppiamenti. Domani si disputerà l’ultimo match valido per la 15° giornata, tra la Forst Cantù e la capolista dell’Olimpia Milano, sfida che però non cambierà gli equilibri del tabellone appena definito. Ai quarti di finale Devecchi e compagni affronteranno i lupi della Sidigas Avellino di coach Pino Sacripanti, squadra che la Dinamo ha incontrato più volte nel precampionato e affrontato al PalaSerradimigni nel girone di andata.

Ecco gli altri accoppiamenti: la capolista Olimpia Milano affronterà l’Enel Brindisi, la Grissin Bon Reggio Emilia incontrerà la Betaland Capo d’Orlando, mentre l’Umana Reyer Venezia sfiderà la matricola della Germani Brescia che ha staccato ieri in volata il biglietto per la competizione che mette in palio il primo trofeo del 2017.

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Per il terzo anno consecutivo Tirrenia sarà Gold Sponsor della Dinamo Sassari. La Compagnia del Gruppo Onorato Armatori supporterà la squadra di basket sassarese, ormai diventata un simbolo della Sardegna, nelle grandi sfide che la attendono nella prossima stagione, che si preannuncia emozionante e ricca di novità.

Tirrenia prosegue così il percorso intrapreso con la Dinamo due anni fa, assicurando il massimo sostegno alla squadra, alla città di Sassari e a tutta l’Isola, per un’altra grande avventura sui parquet di tutta Italia ed Europa.

Primo appuntamento per i ragazzi di Federico Pasquini sarà il Torneo Internazionale Tirrenia, in programma ad Olbia oggi e domani. A sfidarsi sul parquet del GeoPalace tre squadre italiane e un top club europeo: insieme ai giganti biancoblu, si contenderanno il trofeo la Sidigas Avellino allenata da Pino Sacripanti, reduce dall’incredibile stagione dello scorso anno che ha proiettato gli irpini fino alla semifinale scudetto, la Juve Caserta, ripartita con entusiasmo dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata e gli israeliani dell’Hapoel Gerusalemme guidati da Simone Pianigiani.

«Tirrenia e il Gruppo Onorato Armatori, considerano un vero e proprio privilegio associare il proprio nome a un Trofeo che vede scendere in campo quattro squadre di grande qualità – ha dichiarato il presidente di Tirrenia, Pietro Manunta. Alla Dinamo ci lega un rapporto pluriennale, cui teniamo in modo particolare. Tirrenia è fiera di partecipare, anche quest’anno, alla meravigliosa avventura di una squadra, che per impegno, professionalità e sportività continua a rappresentare un grande motivo di orgoglio per il meraviglioso popolo sardo in tutta Italia.»

Federico Pasquini 1 copia

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David Logan 47

Ancora una sconfitta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella sfida della sesta giornata del girone di ritorno del campionato di A1, con la Sidigas Avellino, impostasi per 95 a 94 al termine di 40′ tiratissimi. Per la squadra di Pino Sacripanti si tratta dell’ottava vittoria consecutiva.

Alla Dinamo sul parquet del PalaSerradimigni non sono bastati un super Josh Akognon, autore di 13 punti nei primi 10’, a referto con 23 punti, 6 falli subiti e 2 assist; Kenny Kadji, autore anche lui di 23 punti e di un grandissimo terzo quarto; e il solito David Logan, 18 punti e un grande secondo tempo, seguito da Joe Alexander (13) e Rok Stipcevic (10). Alla Dinamo resta il grande rammarico di non essere riuscita a chiudere la sfida quando aveva già un margine di cinque punti nelle battute finali e di aver concesso la tripla decisiva a Ragland.

Marco Calvani inizialmente ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Akognon e Kadji; Pino Sacripanti ha risposto con Ragland, Acker, Leunen, Cervi e Nunally. È stato David Logan ad aprire le danze, gli ha risposto Acker e le due squadre si fronteggiato a lungo punto a punto. Josh Akognon si è presentato nel migliore dei modi al suo pubblico mettendo a segno 13 punti (3 su 4 da tre punti) nella prima frazione: è stato il play biancoblu a trascinare i suoi. Reazione Avellino con Cervi e 5 punti di Acker (19-23). Mitchell e Akognon hanno accorciato le distanze ma Buva ha chiuso la prima frazione sul 28-34, con il +6 per Avellino.

Alexander e Stipcevic hanno guidato la Dinamo alla rimonta in avvio del seco do quarto, Avellino ha allungato ancora con Veikalas (37-44). Break di 4-0 firmato Kadji e Stipcevic, Acker ha ricacciato indietro la Dinamo dai 6.75: fiammata sassarese con Logan, Kadji e il piazzato di Akognon dice -1. Cervi ha chiuso il primo tempo avanti per i suoi sul 50 a 53.

Al rientro dall’intervallo lungo è successo di tutto. Kenny Kadji ha realizzato 12 punti in pochi minuti ed ha trascinato la Dinamo al sorpasso a metà parziale: è 65-64. Reazione campana con Leunen e Acker ma Logan ed Alexander hanno riportato avanti la Dinamo al 30’: 80 a 77.

Ancora equilibrio nell’ultimo quarto, con la Dinamo avanti di 5 punti ma Avellino ancora sotto sul 92 pari, quando Ragland ha piazzato la tripla del +3: 92 a 95. Logan in contropiede ha riportato ancora la Dinamo a -1 a 5 secondi dal termine ma ogni ulteriore sforzo è risultato vano e la Sidigas Avellino s’è portata a casa i due punti che valgono tanto in una fase assai delicata della regular season.

«Perdere così sicuramente fa male, dispiace – ha commentato a fine match Macro Calvani -. E’ un partita che abbiamo giocato, che si poteva chiudere a nostro vantaggio ma non siamo riusciti  a concluderla. Nell’arco dei 40 minuti non è stata buona l’interpretazione di attaccare il canestro in avvicinamento, sia con i lunghi sia con gli esterni, abbiamo un po’ abusato del tiro da tre punti che in alcuni tratti della partita ci ha dato delle risorse ma nelle  fasi finale non è stata la cosa migliore. Difensivamente 95 punti in casa sono sicuramente troppi, la difesa non è stata incisiva, complimenti ad Avellino, una giornata incredibile da parte loro e non siamo riusciti a difendere nel modo dovuto. Nell’azione finale a 11 secondi, la loro difesa ci ha impedito di prendere un tiro da tre per la parità e l’unico tiro possibile è stato quello da due di Logan. Inutile recriminare sul singolo episodio. Nella sconfitta comunque possiamo prendere atto di essere un squadra competitiva, stasera abbiamo giocato con un squadra di altissimo livello, e abbiamo visto il buon inserimento dei nuovi, Kadji e Akognon, che hanno dato prova di essersi inseriti già bene. Ci sono ancora nove partite da giocare e il nostro piazzamento nei playoff dipenderà da tante variabili.»

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La Dinamo Banco di Sardegna riprende il suo cammino nella regular season della A1 di basket, con la ferma determinazione a mettersi alle spalle tutte le incertezze dell’avvio di stagione, dopo i trionfi della stagione scorsa conclusasi con lo storico “triplete”. Domenica sera, alle 20.45, al PalaSerradimigni, ospita la Sidigas Avellino, reduce dalla finalissima di Coppa Italia persa contro i padroni di casa dell’Olimpia Milano e da 7 vittorie consecutive in campionato, che li ha proiettati al quarto posto della classifica dopo 20 turni, a quota 24 punti. Lo scontro con gli uomini di Pino Sacripanti ha tutte le caratteristiche per essere un big match: i padroni di casa, al 7°posto con 22 punti, hanno la possibilità di agganciare proprio i campani. All’andata Devecchi e compagni si imposero di misura (88-90) al PalaDelMauro, a differenza della sfida di novembre nelle file bianco verdi ci sarà l’ex Marques Green, a Sassari nella stagione 2013-14.

Quest’anno la Sidigas ha rivoluzionato l’organico, chiamando in panchina Pino Sacripanti, con un roster lungo e affiatato, collaudato dalle tante vittorie. In cabina di regia c’è l’ex Marques Green, arrivato a dicembre insieme all’ex Milano e Cantù Joe Ragland, giocatore capace di cambiare in positivo le sorti delle partite e in vetta per plus/minus in Italia. Alex Acker, guardia classe 1983, ha giocato al di sotto delle aspettative finora ma tra gli irpini è il giocatore più carismatico e dalla lunga esperienza; Benas Veikalas è il jolly, tiratore lituano di sostanza. Chiudono il pacchetto esterni lo specialista difensivo Giovanni Severini, unico reduce dalla passata stagione, e James Nunnally che, alla sua prima esperienza in Italia, si sta imponendo come capo cannoniere. Nel reparto lunghi sono arrivati da Reggio Emilia Riccardo Cervi, centro in ascesa, e Giovanni Pini. Uomo di riferimento per coach Sacripanti è Maarten Leunen: il tecnico canturino lo ha portato con sé dopo l’esperienza in maglia Acqua Vitasnella, ala capace di dare grande impatto difensivo e portare equilibrio sul parquet.

Arbitreranno l’incontro Saverio Lanzarini, Mark Bartoli e Denis Quarta.

Jack Devecchi 50

 

Meo Sacchetti 47 copia Brenton Petway 0 copia David Logan 52 copia David Logan 44 copia

La Dinamo si ritrova in campionato, vince ad Avellino (90 a 88, primo tempo 50 a 48 per Avellino) e sale al terzo posto alle spalle di Milano e Pistoia, a pari punti con Brindisi, Venezia, Reggio Emilia e Trentino.
È stata una partita dai mille volti. L’inizio della Dinamo è stato devastante, 21 a 5 in 5′ con David Logan, Marquez Haynes e Brenton Petway in gran spolvero. Tutto facile? Solo in apparenza, perché improvvisamente l’inerzia della partita è cambiata radicalmente e con un parziale di 17 a 2, con Ivan Buva e Janis Blums in evidenza, la squadra di Pino Sacripanti ha ripreso la Dinamo, chiudendo il primo quarto sotto di un solo punto: 22 a 23.

Un avvio di secondo quarto Avellino ha operato subito il sorpasso ma tutto il tempo è stato caratterizzato da un grande equilibrio, 50 a 48 all’intervallo lungo.
Nel terzo quarto Avellino ha sbagliato pochissimo, i ragazzi di Meo Sacchetti si sono innervositi e hanno perso contatto da Avellino, trascinata da un grande Ivan Buva: +10, 69 a 59 al 25′, 75 a 69 all’ultima pausa.
Rok Stipcevic e Joe Alexander hanno scosso la Dinamo nei momenti decisivi e Haynes ha segnato il canestro del 77 a 77 al 35′ ed una tripla di Brian Sacchetti ha riportato avanti la Dinamo al 39′, sull’89 a 87. Avellino ha cercato un ultimo assalto ma nelle fasi finali la maggiore esperienza dei giocatori della Dinamo è risultata decisiva per il 90 a 88 che vale due punti pesantissimi che potrebbero segnare la svolta della stagione.
Nella Dinamo il miglior realizzatore è risultato Marquez Haynes con 19 punti, seguito dal ritrovato David Logan e da Christian Eyenga con 14 a testa, Joe Alexander 12 e Jarvis Varnado 10.
Nella Sidigas Avellino 29 punti per Ivan Buva (10 su 14 da due punti, 1 su 1 da 3 e 6 sh 6 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 29 di valutazione, Mvp della serata), 21 per James Nunnally e 14 per Taurean Green.