22 December, 2024
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L’undicesima edizione di “Nurarcheofestival“, la rassegna organizzata dal Crogiuolo, sotto la direzione artistica di Rita Atzeri, approda domani, giovedì 29 agosto, in Marmilla: a Villanovaforru, alle 19.00, ad accendere la sera al Nuraghe Genna Maria sarà lo spettacolo “Le mille e una Notte”. Di e con Paolo Panaro (produzione Compagnia Diaghilev), bravo attore pugliese, allievo di Orazio Costa, con diverse importanti esperienze alle spalle (con Luca Ronconi, per esempio), “Le Mille e una Notte”, di autore anonimo, come è noto, narra le vicende del re di Persia e di Shahrazad. Il re, avendo scoperto che la moglie gli è infedele, la uccide e prende la tragica decisione di dividere il suo letto ogni notte con una donna diversa per poi ucciderla all’alba. L’orribile catena si spezzerà solo quando Shahrazad, per evitare quello stesso destino, userà lo stratagemma di raccontare al re una favola ogni notte. Shahrazad racconterà di un sarto che invita a cena un gobbo che muore però all’improvviso mentre sono a tavola. Il sarto per salvare la sua vita dall’accusa di omicidio racconta al re della Cina la storia di un giovane claudicante. Il giovane, a sua volta, racconta di come un invadente e molesto barbiere gli abbia rovinato la vita. Il barbiere, per discolparsi dalle accuse del giovane, racconta del tranello ordito da un perfido gruppo di donne ai danni di un suo fratello. Le storie vengono fuori le une dalle altre ma alla fine Shahrazad romperà il sigillo delle incastonature ed il Libro delle Notti si chiuderà alle prime luci dell’alba.

Le narrazioni sceniche di Paolo Panaro – che nelle scorse edizioni ha già portato al NAF con successo “Il racconto di Enea”, adattato dall’Eneide di Virgilio, e il “Viaggio di Ulisse”, da Omero, Ovidio, Plutarco – attingono al patrimonio dei capolavori della letteratura mondiale: un repertorio fatto di poemi, racconti, romanzi che hanno superato il vaglio dei secoli, giunti a noi con la potenza poetica ed espressiva che solo un classico può esprimere. Un lavoro concentrato sulla forza della parola che diventa suono, sulla poesia che prende corpo in scena, sulla capacità fascinatoria che essa ha sul pubblico, sul suo essere punto di arrivo e culmine della plurimillenaria storia del teatro e delle letterature occidentali. Le narrazioni di Panaro, da solo sotto i riflettori, senza l’ausilio di alcuna scenografia, vestito di un semplice abito neutro, sono il risultato di questo lungo viaggio nel mondo della letteratura di ieri e di oggi: dal racconto della guerra di Troia alla follia di Orlando, dalle “Mille e una Notte”, appunto, alle novelle del Boccaccio, dai più appassionanti romanzi russi dell’Ottocento fino all’immensa prosa della Recherche di Proust.

Alle 18.00 è prevista la visita guidata del nuraghe a cura della Coop. Turismo in Marmilla.

Ancora domani, 29 agosto, a Silius nella Casa Lecis, alle 22.00, “Ventuno”, di e con Monica Porcedda (produzione La Cernita). L’attrice e regista, autrice di opere prodotte grazie alla raccolta di interviste e testimonianze sul filone della memoria e dell’immigrazione, propone un racconto ispirato al numero “ventuno”. Al quale, secondo le credenze popolari, sono collegate le azioni coraggiose, il mantenere le promesse e la parola data. E per uno strano segno del destino sono legate la vita di Lussorio, santo “arriscadu e balente” (intrepido e valoroso) a cui tutti gli abitanti di Oliena sono devoti, e quella di Giuseppe, che lascia il paese per inseguire un sogno proprio una sera del 21 di agosto, mentre tra gare di poesia, balli, canti, musiche e preghiere tutti festeggiano il santo.

DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12
foto ©Vito Mastrolonardo-Bari

DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12
foto ©Vito Mastrolonardo-Bari

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foto ©Vito Mastrolonardo-Bari

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Al NurArcheoFestival, la rassegna targata Il Crogiuolo, domani, martedì 21 agosto, alle 22.00, va in scena, in prima regionale, “Il viaggio di Ulisse” – Itinerario poetico letterario attraverso il mito, ospitato al Menhir Museum di Laconi.

Paolo Panaro (lo scorso anno ha portato al NAF “Il racconto di Enea”, adattato dall’Eneide di Virgilio), bravo attore pugliese, allievo di Orazio Costa, con diverse importanti esperienze alle spalle (con Luca Ronconi, per esempio), è regista e interprete dello spettacolo, tratto dai testi di .

Il mito di Ulisse, re di Itaca, viene ripercorso dai giorni della giovinezza fino alla sua morte per mano del figlio Telegono (frutto dell’amore con Circe), passando per il suo rifiuto di partire in guerra e la finzione della sua pazzia; l’inimicizia verso il saggio Palamede e i dieci anni dell’assedio di Troia; l’astuzia del cavallo di legno e, infine, le sue peripezie per il Mediterraneo. Nel “Viaggio di Ulisse” viene ricostruito il mito fondante della cultura occidentale attraverso il racconto di Omero ma anche le parole di altri poeti, in aperto dissenso coi fatti narrati nell’Iliade e nell’Odissea.

Alle 21.30 è in programma la visita guidata al Museo.

Sempre il 21, al Museo Civico di Allai, alle 21.30, “Jongo Show”, con il fantasista e clown Simone Lecca (Jongo). Le invenzioni di un artista di strada per cercare di sbarcare il lunario: un’ora di spettacolo fra clownerie e fantasiosi esercizi di giocoleria.
Mercoledì 22 agosto, alle 22.00, il Museo Civico di Allai accoglierà invece la replica de “Il viaggio di Ulisse” di Paolo Panaro (alle 21.30 la visita guidata al Museo).

 

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«La Sardegna è una zona che io definisco una Pompei del mare non compresa, con i suoi nuraghi, i menhir, e una ricchezza di siti archeologici impressionante. In questo nuovo libro non troverete mai Atlantide, ma l’isola di Atlante». A Sergio Frau, giornalista e autore del volume “Le colonne d’Ercole” e del recente “Omphalos”, è stato assegnato il Premio Lawrence 2017, durante la conferenza stampa tenutasi nella carrozza Bauchiero (di recente ricostruzione) alla Stazione di Monserrato, in occasione della seconda giornata della decima edizione del “Festival Internazionale della Letteratura di viaggio D. H. Lawrence”. «Con questo libro che è un ponderoso e documentario saggio, ma anche una appassionata, colta e affascinante narrazione, l’autore si dimostra uno scrittore a 360° e un entusiasta ricercatore a cui la Sardegna per prima deve un ringraziamento e un incoraggiamento a valorizzare e diffondere il suo lavoro di ricerca». Questa in sintesi la motivazione del premio letta dal sindaco di Mandas, Marco Pisano, durante l’incontro di sabato mattina.

Un riconoscimento prestigioso per la sua carriera e per il suo nuovo libro “Omphalos” (Edizioni Nun Neon) che arriva dopo un decennio di ricerca e che gli verrà consegnato ufficialmente stasera, alle 21.00 in occasione dell’ultima giornata del festival, a Mandas. «Il nuovo libro di Sergio Frau arriva dodici anni dopo le Colonne d’Ercole e di questa ulteriore inchiesta non possiamo che essere orgogliosi. Gli studi e le ricerche sul nostro passato non possono che aiutarci a crescere e noi abbiamo il dovere di stimolare la curiosità nei giovani e di indurli a scoprire la memoria della loro cultura, e l’importanza della Sardegna al centro del Mediterraneo», ha aggiunto il primo cittadino di Mandas. Un libro che disegna un grande affresco di miti, civiltà, religioni, esplorando e utilizzando le fonti di biblioteche, i grandi autori della storia. «Non sono il primo a dire che Atlante è al centro del mondo, ne hanno già parlato Eschilo, Omero, Plutarco, Esiodo, Socrate, Aristotele, Platone, Diodòro Siculo – ha sottolineato Sergio Frau -. Stavolta ho fatto due volte il giro del mondo: prima dal punto di vista archeologico, perché volevo capire che tipo di contatti ci potevano essere nella preistoria e il secondo era capire quale è l’aldilà della varie fedi. E l’aldilà scopro che è sempre un altrove, ma è sempre un altrove dove tramonta il sole, e il sole tramontava da noi». Un viaggio affascinante tra «costellazioni e archeoastronomia, riti e miti che hanno guidato il pensiero umano dei millenni sino alle soglie della storia come ce la raccontano i testi scritti», citando ancora la motivazione del premio all’autore romano, ospite ieri sera nella sede del compendio culturale di San Francesco per la presentazione del suo libro.

E sulle tracce del viaggio in Sardegna, isola sacra ombelico del mondo, si conclude oggi, domenica 8 ottobre, il festival di letteratura di viaggio dedicato allo scrittore inglese D.H. Lawrence e alla sua opera “Sea and Sardinia”. Si parte dalla mattina alle 11.00 con la premiazione Concorso scolastico sul tema La letteratura di viaggio; alle 11.30 la presentazione del libro “Giampiero Marras Meloni. Identikit di un patriota sardo” (Alfa Editrice) di Costanzo Anacleto Bàrmina, un viaggio tra le nazioni senza Stato d’Europa e d’Italia; alle 18.00 il viaggio oscuro nella seconda metà del ‘700 di “Son luce e ombra” di Eliano Cau (Condaghes) ambientato per le vie mute del Barigadu e del Mandrolisai; alle 19.00 si parlerà con l’autore Maurizio Feo del libro “La malaria in Sardegna” (edizioni Grafiche del Parteolla), presentazione a cura di Gianni Murgia; alle 20.00 tra parole, poesia e musica si chiude il festival domenica alle 21.30 con l’artista emergente algherese Davide Casu che con il suo concerto, sul palco insieme a tre grandi musicisti tra i più stimati della scena jazz nazionale e regionale quali Marcello Peghin (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria), e le sue poesie raccolte nel volume “Poetica” disegna rotte e itinerari mentali arricchiti dall’uso delle lingue sardo, catalano, italiano, facendosi apprezzare con crescente successo nei palchi sardi e non solo. Un fitto intrecciarsi di incontri, scambi e contaminazioni tra cultura, turismo, buon cibo e immersione in una genuina identità sarda.