21 November, 2024
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Fanfara Station, vincitore del Parodi 2019 - foto di Gianfilippo Masserano

Al via la macchina organizzativa del Premio Andrea Parodi 2020, che si svolgerà a Cagliari dall’8 al 10 ottobre. È già disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it il nuovo bando di concorso.

Il Premio è l’unico contest europeo dedicato alla world music ed è arrivato alla 13a edizione, acquisendo di anno in anno un prestigio sempre maggiore a livello internazionale, grazie anche all’organizzazione dell’omonima Fondazione e alla direzione artistica di Elena Ledda. La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa.

Il bando è aperto ad artisti di tutto il mondo, l’iscrizione è come sempre gratuita.

Fra i premi per il vincitore ci sono una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità nelle edizioni del 2021: dall’“European jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di Pertosa (SA) e allo stesso Premio Parodi, ma anche in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 maggio 2019, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari in ottobre davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

Le precedenti edizioni sono state vinte: nel 2019 da Fanfara Station (Tunisia, Usa, Italia), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

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Il Premio Andrea Parodi, alla sua 12ª edizione, raggiunge pienamente la statura internazionale. Lo testimonia la provenienza dei dieci finalisti che si fronteggeranno a Cagliari, dal 10 al 12 ottobre, nell’unico contest italiano di world music. Eccoli:

A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (Tunisia e Lazio) con il brano “Fattouma”, in lingua araba;

Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara;

Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè;

Fanfara Station (Tunisia, Italia e USA) con “Rahil”, lingua tunisina;

Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana;

Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua siciliana e basca;

Federico Marras Perantoni (Sardegna) con “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda;

Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in lingua inglese;

Setak (Abruzzo) con “Marije”, in lingua abruzzese;

Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana.

La manifestazione per la prima volta si terrà in uno spazio di grande prestigio come l’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Nell’occasione si instaurerà una collaborazione artistica e didattica con gli studenti del Conservatorio.

Il Premio Andrea Parodi, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, come sempre farà salire sul palco, in veste di ospiti, artisti italiani e internazionali di grande rilievo, che saranno annunciati prossimamente, continuando così l’omaggio ad un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa.

Nelle tre serate, presentate da Gianmaurizio Foderaro ed Ottavio Nieddu, i finalisti si esibiranno davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore ed assegneranno due diversi riconoscimenti.

Il Premio assoluto nelle precedenti edizioni è andato nel 2018 a La Maschera (Campania), nel 2017 a Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 ai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 a Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 a Flo (Campania), nel 2013 a Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 a Elsa Martin (Friuli), nel 2011 a Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 alla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 a Francesco Sossio (Puglia).

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La Maschera - foto di Enrico Deregibus

Scade fra pochi giorni, il 31 maggio, il bando del “Premio Andrea Parodi”, l’unico concorso italiano di world music, organizzato dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda. Le finali della dodicesima edizione sono in programma a Cagliari dal 10 al 12 ottobre.

Il bando, aperto ad artisti di tutto il mondo, è disponibile suwww.fondazioneandreaparodi.it , con iscrizione come sempre gratuita. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il Premio è nato per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni della manifestazione sono state vinte: nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna). Lo scorso anno la vittoria è andata invece a La Maschera (Campania).

Un anno intenso questo per la band napoletana, che, dopo l’entrata nella cinquina delle Targhe Tenco 2018 nella categoria “Album in dialetto” e la vittoria al Parodi, ha effettuato due tour nazionali che hanno toccato le principali città della penisola e mini tour in Portogallo, Canada e Sud Corea. Si prepara ora ai prossimi appuntamenti live sui palchi di importanti festival nazionali ed internazionali tra cui l’Home Festival di Venezia e lo Sziget di Budapest.

Insieme a questi, ci saranno gli appuntamenti come vincitore del Parodi, che ha come sempre diritto a una serie di concerti e di partecipazioni ad alcune delle più significative rassegne di musica di qualità: dall’“European jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di Pertosa (SA) al Mei di Faenza e allo stesso Premio Parodi e ad altri eventi che si aggiungono durante l’anno. Oltre a questo, ha diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Partner della manifestazione sono, oltre ai festival succitati, anche Premio Bianca d’Aponte, Mare e Miniere, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini – Sistema Cultura.

Media partner sono Radio Rai, Rai Sardegna, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Eja TV, Tiscali, Il Giornale della musica, Blogfoolk, Sardegna Eventi 24, Mundofonias (Spagna), Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender (Olanda).

Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori.

È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5×1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.

 

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Al via il nuovo bando del Premio Parodi, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda, la prossima edizione è in programma dal 10 al 12 ottobre 2019, ma già da ora è disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it il nuovo bando, aperto ad artisti di tutto il mondo e con iscrizione come sempre gratuita.

Fra i premi per il vincitore ci sono una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità nelle edizioni del 2020: dall’“European jazz expo” in Sardegna a Folkest in Friuli, dal Negro Festival di Pertosa (SA) al Mei di Faenza e allo stesso Premio Parodi, ma anche in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2019, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il Premio intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “world music”, ovvero artisti che mescolano la cosiddetta musica folk o etnica con suoni e modelli stilistici di diversa provenienza.

Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari al festival “Premio Andrea Parodi” 2018, davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte: nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Partner della manifestazione sono, oltre ai festival succitati, anche Premio Bianca d’Aponte, Mare e Miniere, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini – Sistema Cultura.

Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori.

È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5×1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.

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Anche quest’anno “Voci per la libertà” sarà protagonista al Mei, il Meeting degli Indipendenti, in programma a Faenza dal 28 al 30 settembre.

Nella giornata del 29 saranno molti gli appuntamenti che vedono coinvolto il festival veneto: si parlerà del libro uscito nel 2017 per festeggiare i vent’anni del festival e saranno ospiti in varie situazioni alcuni artisti legati a “Voci”: i vincitori del Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti, nel 2018 e nel 2017, rispettivamente Pupi Di Surfaro e Carlo Valente, e i vincitori del Premio della Critica: Danilo Ruggero (2018) e Elisa Erin Bonomo (2017).

Si comincerà dal mattino con la partecipazione a “EdicolAcustica”, all’edicola della stazione ferroviaria di Faenza, dove saranno ospiti: alle 11.00 Danilo Ruggero e alle 12.00 Michele Lionello, direttore artistico di VxL, ed Elisa Erin Bonomo. Nel pomeriggio alle 16.30 sarà invece la volta di Carlo Valente.

Alle 14.00 al Caffè Letterario Musicale (al Caffè della Molinella, in Piazza Nenni), ci sarà la presentazione del libro sui vent’anni di festival e del CD della ventesima edizione, recente vincitore della Targa Tenco come miglior album collettivo a progetto. Parteciperanno Michele Lionello, Elisa Erin Bonomo e Carlo Valente.

Ci sarà poi spazio anche per due esibizioni al Corona Cocktail Plaza (Piazza Martiri della Libertà): alle 17.30 Danilo Ruggero, alle 23.30 i Pupi di Surfaro.

Il Mei è il più grande evento italiano dedicato alla musica indipendente ed emergente, denso di concerti, incontri, convegni, premi ed expò. Tutto il programma dettagliato è su www.meiweb.it . 

Il legame con VxL è ormai storico: a partire dal 2003, anno in cui il festival è stato premiato dal Meeting come ‘Miglior festival dell’anno’, fino ad oggi come parte della Rete dei festival, associazione che contribuisce a tutelare e favorire lo sviluppo dei festival per musica emergente in Italia. Inoltre il Mei continua a supportare “Voci” nelle varie attività e iniziative a favore dei diritti umani attraverso la musica.

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I vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi saranno in lizza al MEI 2018, nella serata del “Premio dei Premi”.

Al Teatro Masini di Faenza, sabato 29 settembre si fronteggeranno, infatti Salvario, in rappresentanza del Premio Bertoli, Lisbona per il Premio Bindi, i Yosh Whale per il Premio Buscaglione, La Quadrilla per il Premio Cesa/Folkest, Luchi per il Premio Ciampi, Federica Morrone per il Premio Bianca d’Aponte, i Mislead per il Premio Augusto Daolio, Giulio Wilson per il Premio Lauzi, gli Helena per il Premio Manente, Agnese Valle per il Premio Mario Panseri, Daniela Pes per il Premio Andrea Parodi.

Ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da importanti addetti ai lavori italiani e internazionali e da giornalisti aderenti al Forum del giornalismo musicale.

Nella serata si esibiranno anche vari ospiti di prestigio, tra cui Mauro Ermanno Giovanardi (a cui andrà un premio speciale del Mei) e il duo composto da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo con un omaggio Nick Drake. Ad aprire la serata ci sarà la giovane band Il generatore di tensione, presentata dalla fondazione Lucio Dalla.

Ci sarà poi spazio per la cantautrice bolognese Roberta Giallo in qualità di vincitrice della scorsa edizione, quando al secondo posto si erano piazzati i siciliani Pupi di Surfaro e al terzo la siculo-belga Sighanda.

Il “Premio dei Premi” è ideato e diretto da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi e vede come media-partner JamTV, che realizzerà vari servizi sull’evento, e Radio Popolare, che trasmetterà la serata.

Fra i partner dell’evento ci sarà l’Officina della Musica e delle Parole di Milano, che, grazie ai responsabili Alberto Salerno e Tino Silvestri, offrirà al vincitore una borsa di studio del valore di euro 1.500.

Oltre a questo, il vincitore avrà diritto ad un pacchetto promozionale del circuito del Mei e a vari altri bonus che sono in via di definizione.

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La Sicilia trionfa a Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty 2018. Domenica sera nel contest per emergenti il Premio Amnesty è stato vinto dai Pupi di Surfaro, che arrivano dalla provincia di Caltanissetta, mentre il premio della critica se lo è aggiudicato Danilo Ruggero di Pantelleria.

Nel festival legato ad Amnesty il premio del pubblico è andato invece a La Malaleche (gli altri due finalisti erano Eleonora Betti e le Mujeres creando).

Dopo le esibizioni dei concorrenti, la seconda parte della serata sul palco di Rosolina Mare è stata tutto per Brunori Sas, vincitore del premio Amnesty nella sezione Big con il brano “L’uomo nero”. La sua esibizione, tra ironia e impegno, ha entusiasmato il pubblico, più di 1000 spettatori che hanno seguito una serata in cui, come sempre in Voci per la libertà, la musica di qualità si è affiancata al tema dei diritti umani.

Dal piglio teatrale la proposta dei Pupi di Surfaro, che hanno vinto questa 21a edizione con “Gnanzou”, brano che narra del tragico viaggio che un migrante deve affrontare per approdare in un porto sicuro. L’ impostazione musicale è di grande interesse: sposa tradizione siciliana e dialetto con l’elettronica e la forza ritmica.

Hanno presentato le serate Savino Zaba (Rai1, Radio2) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

Nel pomeriggio di domenica c’è stato un incontro con Brunori Sas e con il presidente e il portavoce di Amnesty Italia, Antonio Marchesi e Riccardo Noury, in presenza dell’assessore all’istruzione di Rosolina Anna Frasson e del direttore artistico Michele Lionello.

Riccardo Noury ha ricordato che «questo festival ormai è una produzione a ciclo continuo di iniziative per i diritti umani». Ha poi parlato della campagna sostenuta quest’anno da Voci per la libertà “La solidarietà non è un reato”: «Il mondo delle ONG – ha detto – è sotto attacco, sostenuto da mezzi potenti e noi reagiamo come possiamo, cercando linguaggi sempre più efficaci per diffondere i nostri messaggi».

Marchesi è entrato nello specifico del Premio a Brunori Sas per il suo brano contro l’intolleranza. «Il problema più grave con cui si confronta Amnesty nel mondo in questa fase storica è la discriminazione che diventa odio nei confronti di determinate categorie e gruppi di persone, spesso anche utilizzando informazioni false che alimentano il rancore. Non solo verso migranti e rifugiati, ma anche verso tutte le minoranze. Sono felice anche per questo del premio a questa canzone e della stretta collaborazione con Voci per la Libertà».

Brunori Sas ha spiegato la genesi del brano, confessando il suo «timore di fare l’ennesimo pezzo che in maniera retorica trattasse il tema dell’intolleranza. Quando l’ho scritto, 3 o 4 anni fa, avevo però percepito, anche attraverso i miei tour per l’Italia, la necessità e l’esigenza di fare la mia parte. Mi sono reso conto che certe paure comunque mi appartenevano e che dovevo guardare dentro di me con onestà per cercare di contrastarle. La canzone nasce da questo».

La giornata di chiusura è iniziata in spiaggia alle 5.00, al sorgere del sole, con “…a passi leggeri” una suggestiva performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi.

Il programma del festival si è srotolato su quattro giornate, dal 19 al 22, dense di eventi e che hanno visto tra gli ospiti Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane, la Med Free Orkestra, BO.RO.FRA e Carlo Valente (vincitore del contest nel 2017), insieme agli artisti in gara nell’edizione del Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti. In otto sono arrivati sul palco di Rosolina Mare: oltre ai 5 finalisti c’erano anche le Storie Storte, Giulia Ventisette e Iza&Sara, che hanno partecipato alle semifinali di venerdì e sabato.

Tra i “bonus” un tour di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di Nuovo Imaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) che sarà assegnato nei prossimi giorni ad uno degli artisti arrivati all’ultima fase delle selezioni, dopo le necessarie verifiche dei requisiti.

Proprio alla vigilia dell’evento è arrivata la notizia che il disco con i brani della 20a edizione del festival ha vinto la Targa Tenco nella categoria “Album collettivo a progetto”: una importante affermazione che è stata di buon auspicio per la 21a edizione.

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Musica di qualità e diritti umani torneranno a viaggiare affiancati con la 21a edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, prevista dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, che quest’anno sosterrà la campagna di Amnesty International “La solidarietà non è reato”.

Il programma sarà denso di eventi e vedrà fra i protagonisti Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big, nella giornata di domenica, mentre nelle altre saliranno sul palco Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane, la Med Free Orkestra e gli artisti che si fronteggeranno per aggiudicarsi il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti.

In tutto saranno otto le band e i cantautori provenienti da tutta Italia in concorso per il Premio Emergenti, il cui vincitore avrà diritto, fra l’altro, a un tour di otto concerti reso possibile grazie ad un bando di NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

Le semifinali sono in programma il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio. Nella serata del 20 saranno in gara: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “’Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk/canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk/canzone d’autore).

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Il disco della 20a edizione del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” ha vinto la Targa Tenco nella categoria “Album collettivo a progetto”, un’importante affermazione che arriva proprio alla vigilia della 21a edizione.

A sottolineare la grande soddisfazione per “Voci” è il direttore artistico Michele Lionello: «Per noi è un importantissimo riconoscimento dell’impegno artistico di vent’anni a fianco di Amnesty International Italia per promuovere la musica di qualità e i diritti umani. Un ulteriore stimolo per continuare in questa direzione».

L’associazione “Voci per la libertà” vuole condividere il premio con Amnesty International Italia e con i partner storici MEI (che ha collaborato alla realizzazione del Cd) e Rete dei festival, e vuole ringraziare chi ha sostenuto il progetto, MiBACT e SIAE, quest’ultima nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Ma la condivisione, oltre che un grande ringraziamento, sono anche ovviamente per gli artisti presenti nell’album, che hanno festeggiato con “Voci” i vent’anni di festival, e simbolicamente anche per tutti quelli saliti sul palco in due decenni.

L’album racchiude alcuni momenti musicali dell’ultima edizione del festival, quella del 2017, appunto la ventesima. Sono 15 i brani presenti, a partire da quelli vincitori: “Ballata triste” di Nada, che si è aggiudicata il Premio Amnesty International Italia 2017 nella sezione Big, e “Crociera meraviglia” e “Tra l’altro” di Carlo Valente, che ha prevalso nel contest riservato agli artisti emergenti. Troviamo poi tre degli ospiti delle serate del festival, Diodato, The Bastard Sons of Dioniso e Giovi, e gli altri artisti in concorso, a partire da Elisa Erin Bonomo, premio della critica, e dagli Amarcord, premio della giuria popolare fino ai finalisti Nevruz e Tukurù e ad una artista protagonista di Arte per la Libertà – il festival della creatività per i diritti umani, Anna Luppi.

La vittoria in quello che è il maggior riconoscimento italiano per la canzone d’autore diventa inevitabilmente un viatico importante per la nuova edizione di “Voci per la libertà”, quattro giorni pieni di musica di qualità e di attenzione ai temi dei diritti umani dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo.

Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia 2018, sezione Big, sarà uno dei protagonisti di un programma ricco di eventi, che comprende anche ospiti come Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane e la Med Free Orkestra ed i semifinalisti del contest 2018.

Sono otto le band e cantautori provenienti da tutta Italia in concorso per il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, dedicato ai migliori brani legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Il contest proporrà le semifinali il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio.

Il 20 luglio si fronteggeranno: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk / canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk / canzone d’autore).

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Torna al MEI 2018 sabato 29 settembre il Premio dei Premi, il contest che l’anno scorso ha riunito i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati ad artisti scomparsi.

Saranno presenti quest’anno sul palco del Teatro Masini di Faenza i vincitori di questi concorsi: Premio Pierangelo Bertoli, Premio Umberto Bindi, Premio Buscaglione, Premio Alberto Cesa, Premio Piero Ciampi, Premio Bianca d’Aponte, Premio Fabrizio De André, Premio Bruno Lauzi, Premio Andrea Parodi.

La scorsa edizione, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, ha visto prevalere la bolognese Roberta Giallo, con al secondo posto i siciliani Pupi di Surfaro e al terzo la siculo-belga Sighanda.

Anche quest’anno ogni artista eseguirà un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità. A decidere il vincitore sarà una nutrita giuria composta da importanti addetti ai lavori italiani e internazionali e da giornalisti aderenti al Forum del giornalismo musicale.

Nella serata si esibiranno poi vari ospiti, che saranno annunciati prossimamente.

Fra i partner dell’evento ci sarà l’Officina della Musica e delle Parole di Milano, che, grazie ai responsabili Alberto Salerno e Tino Silvestri, offrirà al vincitore una borsa di studio del valore di euro 1.500. Oltre a questo, il vincitore avrà diritto ad un pacchetto promozionale del circuito del Mei e a vari altri bonus che sono in via di definizione.

Resta aperta per chiunque, la possibilità di proporre premi e bonus.