22 November, 2024
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Saranno quattro giorni pieni di musica di qualità e di attenzione ai temi dei diritti umani quelli dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, con la 21a edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big, sarà uno dei protagonisti di un programma ricco di eventi, che sosterrà la campagna di Amnesty International “La solidarietà non è reato” e vedrà tra gli ospiti Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane e la Med Free Orkestra.

Grandi artisti che si alterneranno sul palco di Piazzale Europa con otto band e cantautori provenienti da tutta Italia, da Bergamo a Pantelleria, da Venezia a Napoli, in concorso per il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, dedicato ai migliori brani legati alla “Dichiarazione universale dei diritti umani”. Il contest proporrà le semifinali il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio.

Il 20 luglio si fronteggeranno: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).

Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk / canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk / canzone d’autore).

Voci per la libertà è un evento sostenuto da Amnesty International Italia in cui la creatività tocca le persone su temi importanti quali uguaglianza e rispetto. Quest’anno il festival promuoverà la campagna “La solidarietà non è reato” con cui Amnesty International vuole sfidare la criminalizzazione della solidarietà nelle sue varie forme: il lavoro umanitario e dei diritti umani non dovrebbe mai essere criminalizzato perché aiutare le persone ad attraversare i confini in modo irregolare, senza alcun vantaggio personale, non è contrabbando e non dovrebbe essere considerato un reato. Individui e organizzazioni che aiutano rifugiati e migranti sono l’esempio più visibile dell’impegno per costruire comunità più accoglienti in Europa: testimoniano le violazioni dei diritti umani e gli abusi; rispettano l’imperativo umanitario, anteponendo le persone ai confini.

Sui temi dei diritti umani saranno due le installazioni presenti quest’anno a Voci per la libertà e visitabili al Centro Congressi a fianco al palco: “Inalienabile” di Silva Rotelli, progetto multimediale sul rapporto tra musica e diritti umani e “Ciokorà” progetto fotografico di Valentina Tamborra che testimonia la condizione delle migliaia di bambini di strada in Kenia. Verranno inaugurate nella serata di apertura, quella del 19, che vedrà l’esibizione del caleidoscopico e multietnico ensemble musicale della romana Med Free Orkestra, preceduta da quella di BO.RO.FRA, che alle 18.30 sarà anche protagonista dell’aperitivo in spiaggia.

Il giorno dopo, l’aperitivo sarà affidato al live di Carlo Valente, il vincitore del Premio Amnesty sezione Emergenti lo scorso anno. Ospite della serata, dopo l’esibizione dei semifinalisti, sarà Mirkoeilcane, giovane cantautore romano noto per aver presentato a Sanremo 2018 un brano intenso sui migranti come “Stiamo tutti bene”.

Sabato 21 luglio si aprirà alle 18.30, con un Dj set interculturale, per proseguire la sera con la seconda semifinale e con il live di Enrico Ruggeri, artista dalla lunga carriera, spesso costellata da brani sui temi dei diritti umani (da “Nessuno tocchi Caino” alla stessa “Si può dare di più”).

La giornata di chiusura inizierà all’alba, alle 5.00, con una performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi. Nel pomeriggio ci sarà un incontro alle 18.30, con il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury e con Dario Brunori, che la sera salirà sul palco per eseguire la canzone vincitrice del Premio Amnesty Italia Big, la sua “L’uomo nero”, insieme ad altri brani del suo repertorio. Durante la serata verrà anche assegnato, fra i cinque finalisti, il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, il Premio della Critica e il Premio Giuria Popolare.

Durante tutte le serate del festival ci saranno laboratori didattici per bambini sui diritti umani.

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Il 22 e 29 aprile su Rai Tre Sardegna, alle ore 10.30, andranno in onda due speciali sul Premio Andrea Parodi 2017, con le esibizioni degli artisti ospiti e dei concorrenti e con interviste dietro le quinte.

Fra gli artisti che hanno calcato il palco del Teatro Auditorium Comunale di Cagliari in quella occasione ci sono i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e locu”, la cantante bosniaca Amira Medunjanin, Luisa Cottifogli e i Pupi di Surfaro. Fra i concorrenti, Daniela Pes, che è stata la vincitrice assoluta e si è anche aggiudicata il Premio della critica. Le due puntate saranno poi fruibili sul sito ufficiale del premio www.premioandreaparodi.it . Intanto, è sempre aperto il bando della nuova edizione, organizzato dalla Fondazione Andrea Parodi con la direzione artistica di Elena Ledda. Le finali, quest’anno, sono in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale. Il bando è disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it. Le domande di iscrizione, che sono come sempre gratuite, dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2018, tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com ).

 

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È aperto ad artisti di tutto il mondo il bando del “Premio Andrea Parodi”, l’unico concorso italiano di world music, organizzato dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda. Le finali, quest’anno, sono in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale.

La finalità del Premio – giunto all’undicesima edizione – è quella di valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “world music”, ovvero artisti che mescolano la cosiddetta musica folk o etnica con suoni e modelli stilistici di diversa provenienza.

Il nuovo bando è disponibile su www.fondazioneandreaparodi.it . Le domande di iscrizione, che è come sempre gratuita, dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2018, tramite il format presente suwww.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Tra tutte le iscrizioni la Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti che si esibiranno davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

Il vincitore avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica per un importo massimo di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Le precedenti edizioni sono state vinte: nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

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Ci sono una serie di concerti e di partecipazioni ad alcuni dei più importanti festival italiani di musica di qualità fra i premi che andranno al vincitore dell’11° “Premio Andrea Parodi”. È l’unico concorso italiano di world music, organizzato a Cagliari dall’omonima Fondazione ed in programma il prossimo autunno con la direzione artistica di Elena Ledda.

Il vincitore avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA), del Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in altri eventi che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Al vincitore del premio della critica andrà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Su www.fondazioneandreaparodi.it è disponibile il nuovo bando. Per la nuova edizione l’iscrizione è come sempre gratuita ed aperta ad artisti di tutto il mondo. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 maggio 2018, tramite il format presente suwww.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il Premio intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “world music”, ovvero artisti che mescolano la cosiddetta musica folk o etnica con suoni e modelli stilistici di diversa provenienza.

Tra tutte le iscrizioni la commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, da otto a dodici finalisti; i finalisti si esibiranno a Cagliari al festival “Premio Andrea Parodi” 2018, davanti a una giuria tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una giuria critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore.

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte: nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

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La cantautrice bolognese Roberta Giallo si è aggiudicata il Premio dei Premi, il contest del Mei di Faenza che ha riunito, sabato scorso, i vincitori dei più importanti concorsi italiani di canzone d’autore e world music intitolati a cantautori scomparsi. Al secondo posto i siciliani Pupi di Surfaro, al terzo la siculo-belga Sighanda.

Al Teatro Masini ogni artista ha eseguito un brano proprio ed una cover di un nome storico della musica italiana. Una sorta di passaggio di testimone dai grandi protagonisti della nostra canzone ai giovani che ne stanno raccogliendo l’eredità.

Roberta Giallo è cantautrice, interprete, performer teatrale. Nonostante la giovane età ha collaborato con artisti come Lucio Dalla, Samuele Bersani, Simona Molinari. Il 20 gennaio 2017 ha pubblicato il suo primo album, “L’oscurità di Guillaume”, prodotto ed arrangiato da Mauro Malavasi.

Era in gara a Faenza per il Premio Bindi, che ha vinto a luglio. I Pupi Di Surfaro rappresentavano invece il Premio Andrea Parodi e Sighanda il Premio d’Aponte. Sono saliti con loro sul palco: Mezzania per il Premio Bertoli, i Blindur per il Premio Buscaglione, Giulia Mei per il Premio Cesa, i Tamuna per il Premio De André, Guido Maria Grillo per il Premio Lauzi, Carmen Ferreri per il Premio Luttazzi, Rusty per il Premio Mia Martini.

Il Premio dei Premi è stato realizzato con la consulenza artistica di Enrico Deregibus, che ha anche presentato il contest.

La vincitrice si è aggiudicata un riconoscimento in denaro, un pacchetto promozionale a cura dell’Altoparlante, uno spazio nei canali del Mei ed una session gratuita di registrazione nei leggendari studi Fonoprint di Bologna.

A decidere è stata una nutrita giuria composta da addetti ai lavori come Alberto Salerno (Officina della musica e delle parole), Tino Silvestri (manager), Michele Lionello (Voci per la libertà), Leopoldo Cavalli (Fonoprint), Daniela Esposito (Strategie di comunicazione), Giuseppe Marasco (Calabriasona), Carlo Mercadante (Isola Tobia label), Amedeo Bianchi (storico sassofonista), Lorenzo Pellegrini (ILiveMusic) e due importanti nomi stranieri come Henriette Heimdal (Win, il network mondiale delle etichette indipendenti) e Emmanuel Donati (del distributore digitale Jamendo). Con loro alcuni dei giornalisti aderenti al 2° Forum del giornalismo musicale, che si è tenuto al Mei con incontri, corsi di aggiornamento, premiazioni e una assemblea finale. Si tratta di Roberta Balzotti, Tiziana Barillà, Giancarlo Bolther, Valentina Brunelli, Cinzia Canali, Giuseppe Catani, Piero Chianura, Luca D’Ambrosio, Fabio Guastalla, Elisabetta Malantrucco, Michele Manzotti, Claudia Marchetti, Vincenzo Martorella, Marco Messineo, Nello Pappalardo, Alessandro Sgritta, Dejan Uberti, Barbara Urizzi, Rossella Vetrano.

Nella serata si sono esibiti in veste di ospiti Daniele Isola, Braschi, Gianluca Secco e Leo Folgori, mentre Brunori Sas è stato premiato dal Mei con il Pimi 2017 come Artista indipendente dell’anno.

 

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Il Premio Andrea Parodi tocca quest’anno un traguardo importante, quello della decima edizione, che si svolgerà a Cagliari dal 12 al 14 ottobre, con anteprima l’11 ottobre al Jazzino. Dieci anni di valorizzazione della world music in omaggio ad un suo protagonista, Andrea Parodi appunto, con ospiti sempre di alto livello, come confermano le scelte di quest’anno della direttrice artistica Elena Ledda. A calcare il palco del Teatro Auditorium Comunale nella serata finale ci sarà infatti una stella della musica bosniaca, Amira Medunjanin, con il suo blues dei Balcani, accompagnata dal chitarrista Ante Gelo, ed insieme a lei i Tenores Di Bitti “Remunnu ‘e locu” e Luisa Cottifogli. Nella serata del 13 toccherà invece ai vincitori della scorsa edizione, i Pupi di Surfaro.

Il Premio Albo d’oro andrà a Gianfranco Cabiddu, noto regista sardo recentemente premiato con il David di Donatello e il Globo d’oro per il film “La stoffa dei sogni” e che ha sempre portato la Sardegna nelle sue produzioni (ad esempio in “Sonos ‘e memoria” o in “Faber in Sardegna” su Fabrizio De André). Laureato in etnomusicologia, ha anche un passato da musicista. Per il Premio Parodi ha realizzato nel 2011 il video del brano vincitore degli Elva Lutza.

Altra novità di quest’anno riguarda il concorso, l’unico in Italia dedicato alla world music, che riserverà al vincitore un premio particolarmente consistente: un tour di otto concerti realizzato grazie ai fondi dell’art. 7 L. 93/92 del bando del NUOVOIMAIE. Il premio si aggiunge a una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Inoltre, gli verrà offerta l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) ed in altri eventi che saranno man mano annunciati.

Per il vincitore del Premio della critica ci sarà invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi.

Ecco i finalisti con i rispettivi brani, cantati in lingue di tutto il mondo: Aksak Project con “Agouamala” (in sabir), Davide Campisi con “Piglialu” (in siciliano), Entu con “Haba” (in hemşince e turco), Daniella Firpo con “Destino” (in portoghese), Musaica con “Inferno V”, (in calabrese), Frida Neri con “Aida” (in italiano), Daniela Pes con “Ca Milla Dia Dì” (in gallurese), Rebis con “Cercami nel mare ابحثي عني في البحر” (in arabo), Il Santo con “Magarìa” (in calabrese), Giuditta Scorcelletti con “Se tu sapessi…” (in italiano e toscano).

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Dopo il grande successo del concerto dei Pupi di Surfaro, andato in scena lo scorso 8 Luglio, Mare e Miniere torna a Teulada il 31 Luglio 2017 con il recital “Patria, Patrie e patrimonio…” che andrà in scena nel suggestivo scenario del Giardino ex Casa Baronale Sanjust. Gian Antonio Stella, inviato ed editorialista del Corriere della Sera terrà una lectio magistralis sull’identità culturale e di popolo partendo dal concetto di patria, accompagnato dalle musiche di un trio d’eccezione composto da Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas. «Quello della patria è un tema affascinante. Specie se partiamo dall’assunto che ognuno ha la sua, di patria. E che ciascuno di noi può averne anche più di una. Secondo Aristofane – spiega Stella – la patria è là dove si prospera e ci si realizza. Quindi non dove si nasce. Italo Calvino, per esempio, nacque a L’Avana, ma di certo non considerava Cuba come la sua patria. Qui si parla di una cosa differente, del luogo dove cresci, dove ti riconosci. Per questo, ognuno di noi ne ha più di una: questo si intende quando si parla di “patrie” al plurale. La mia patria è Asiago, il mondo dei Cimbri, ma ho anche una patria più grande, che è il Veneto, e una ancora maggiore, l’Italia ma ci metto anche l’Europa. Milano? Ci ho lavorato e vissuto, mi piace anche molto, ma ecco la patria è un’altra cosa. E’ la casa dei padri. Io ho più patrie e sto bene con tutte loro».

 

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Dopo il grande successo del concerto dei Pupi di Surfaro, andato in scena lo scorso 7 Luglio, Mare e Miniere torna a Muravera per due serate da non perdere.

Domani sera, 26 luglio, alle ore 21,30, nella splenda cornice della Torre dei Dieci Cavalli, andrà in scena lo spettacolo “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai ed Elena Ledda. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

Il 30 luglio 2017, alle 21,30, la Torre dei Dieci Cavalli farà da cornice al recital “Patria, Patrie e patrimonio…” che vedrà protagonisti il giornalista Giannantonio Stella e le musiche di Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas.

 

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Dopo lo straordinario successo dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che, dal 26 giugno al 2 luglio si sono tenuti a Sant’Antioco e della Festa Concerto per i Dieci Anni andata in scena il 5 luglio ad Iglesias, Mare e Miniere prosegue il suo ricco programma di eventi a Muravera con il concerto dei Pupi di Surfaro che si sono esibiti ieri sera in Piazza Europa. Vincitori dell’ultima edizione del Premio Andrea Parodi e finalisti al Premio Fabrizio De André, il trio folk-rock siciliano ha alle spalle un percorso artistico ormai decennale che li ha visti pubblicare diversi album tra cui il recente “Nemo Profeta” che li ha visti abbandonare gli stilemi della tradizione popolare siciliana per aprirsi ad un nuovo percorso di ricerca sonora tra elettronica e rock. Il concerto è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Andrea Parodi.

Il 26 luglio alle ore 21,30, sarà la volta dello spettacolo “Dialogando con la Tradizione” nel corso del quale il giornalista Bruno Gambarotta incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Luigi Lai e Elena Ledda. Sarà la preziosa occasione per un dialogo a tutto campo tra musica ed aneddoti in cui tre protagonisti della musica sarda ripercorreranno il loro cammino artistico e i momenti salienti della loro carriera.

Mare e Miniere tornerà a Muravera il 30 luglio 2017 con il recital “Patria, Patrie e patrimonio …” che vedrà protagonisti il giornalista Giannantonio Stella e le musiche di Maurizio Camardi, Nando Citarella e Mauro Palmas.

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Mancano pochi giorni alla scadenza del bando dell’unico concorso italiano di world music, il “Premio Andrea Parodi”, organizzato dall’omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda. La scadenza è fissata al 31 maggio, mentre le finali si terranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre.

Il concorso è gratuito ed aperto ad artisti di tutto il mondo. Le domande di iscrizione dovranno essere inviate tramite il format presente su www.fondazioneandreaparodi.it (per informazioni: fondazione.andreaparodi@gmail.com).

Dovranno contenere:

– 2 brani (2 file mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive; indicare con quale dei due brani si intende gareggiare);

– testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani;

– curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo);

Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Per i vincitori del Premio della critica c’è invece la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) e in altri eventi che saranno man mano annunciati.

La dimensione internazionale ormai raggiunta dal Premio è confermata dalla recente presenza al Babel Med Music di Marsiglia e dalla partecipazione a luglio nella Repubblica Ceca al Crossroadsmusic di Ostrava per un incontro in cui si parlerà anche del Premio Andrea Parodi.

La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).