Rafael Pascual, il numero uno! La favola sportiva del fenomeno spagnolo iniziata nell’Olimpia Sant’Antioco
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E’ scomparso improvvisamente ieri, stroncato da un arresto cardiaco, Carlo Baldini, coach della storica promozione dell’Olimpia in A2 nella stagione 1989/90. 72 anni, dopo aver terminato la sua esperienza nella pallavolo, prima da eccellente giocatore, poi da ottimo coach, Carlo Baldini, originario di Piacenza, si era dedicato alla ristorazione e dopo aver gestito il ristorante “Bue d’Oro” di Rivergaro, piccolo comune in provincia di Piacenza, da diversi anni era alla guida dell’osteria “Pane e Salame”, a Gragnano.
Carlo Baldini, diplomato all’Isef insegnante di educazione fisica, ha giocato negli anni ’60 e ’70 in varie formazioni di serie A e B. Indossò anche la maglia azzurra della nazionale cadetta di volley. Giunse in Sardegna nel 1988, all’età di 41 anni, chiamato dal presidente Nino Locci e dal diesse dell’Olimpia Tore Solinas, per guidare l’ambiziosa squadra isolana in B1. Era reduce da un’esperienza con l’Olio Zeta Cremona, maturata 4 anni prima, nel campionato di serie B, allorché prese la squadra a stagione iniziata e la portò a sfiorare l’accesso ai play-off per la promozione in A2. A Sant’Antioco si inserì benissimo nell’ambiente, innamorandosi presto del mare e della cucina, e trascinò la squadra verso brillanti successi. Alla vigilia della seconda stagione, 1989/1990, la società allestì un roster competitivo con l’obiettivo della prima, storica promozione di una squadra sarda in A2, e centrò l’obiettivo, nell’indimenticabile sfida con Ferrara, il 28 aprile 1990, in un Palazzetto stracolmo di tifosi e di entusiasmo. I protagonisti di quell’impresa, con il loro coach Carlo Baldini, furono il capitano Giuseppe Lai, Quinto Valdes, Luca Boy, Luca Meletti, Vincenzo Esposito, Giampiero Lai, Franco Sabbatino, Graziano Longu, Giuseppe Puddu, Claudio Aiello e Mimmo Polito.
Confermato alla guida della squadra nel primo campionato di A2, centrò l’obiettivo salvezza. L’anno successivo le cose andarono meno bene e nel corso della stagione venne esonerato, sostituito dal coach brasiliano Radames Lattari. sotto la cui guida la squadra iniziò un ciclo che l’avrebbe portata ad una ancora più storica promozione in A1, con il fenomenale fuoriclasse spagnolo Rafael Pascual, Giuseppe Lai, Manuel ed Esteban De Palma, Krzystof Stelmach, Giorgio Baldi, Valdemaro Gustinelli, Vincenzo Esposito, Mimmo Polito.
Carlo Baldini è rimasto molto legato alla Sardegna e, una volta terminata l’esperienza a Sant’Antioco, ha scelto di restare nell’Isola, per guidare la San Domenico Oristano, in B2, rifiutando offerte da squadre di A2 e B1.
Personalmente ho sempre avuto un ottimo rapporto con Carlo Baldini, di stima reciproca, tra giornalista e tecnico, e nell’estate 2017 l’ho reincontrato, a distanza di tanti anni, su Facebook. Gli ho inviato alcune foto e articoli di giornale della storica promozione della “sua” Olimpia in A2, regalandogli momenti di grande gioia e commozione.
Ieri il suo cuore si è spento all’improvviso, ma Sant’Antioco e l’intera Sardegna pallavolistica lo ricorderanno per sempre.
Giampaolo Cirronis
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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, nell’ambito della Festa di Sant’Antioco, stamane ha assegnato civiche benemerenze a giocatori, tecnici e dirigenti protagonisti della storica promozione dell’Olimpia Sant’Antioco in A2, maturata al termine dell’indimenticabile campionato di serie B1 1989/90, caratterizzato da un entusiasmante testa a testa con la Sestese Volley e la 4 Torri Ferrara Volley.
Il sindaco Ignazio Locci e gli assessori, hanno assegnato le civiche benemerenze ai giocatori Giuseppe e Giampiero Lai, Graziano Longu, Francesco Sabbatino e Giuseppe Puddu; ad Angelo Mocci, componente dello staff tecnico; Antonio Locci, presidente dell’epoca, in rappresentanza dell’intera dirigenza; e, infine, a Salvatore Uccheddu, in rappresentanza della tifoseria “Commando Lions”.
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216309077507503/
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216309283752659/
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La VBA/Olimpia Sant’Antioco in testa alla classifica, 22 anni dopo. Superando il Cus Insubria Volley con il netto punteggio di 3 set a 0 (25-21, 25-17, 25-23), la squadra di Graziano Longu è balzata al primo posto del girone B del campionato di B1, scavalcando la Pallavolo Saronno e i Diavoli Rosa Brugherio che sono attese rispettivamente dalla Ticomm & Promaco Gorgonzola domani alle 18.00 e dalla trasferta sul campo del Granaio Concorezzo questa sera alle 21.00.
Sono trascorsi 22 anni dalla stagione che vide la squadra allora allenata da Radames Lattari dominare il campionato di A2 e conquistare la prima storica promozione di una squadra sarda in A1, la categoria non è la stessa ma la stagione che sta vivendo la squadra lagunare è sorprendente, perché questi risultati erano assolutamente impronosticabili alla vigilia e quindi il primato in classifica – anche se provvisorio – va salutato almeno con lo stesso entusiasmo.
Al di là delle vittorie, sette nelle prime nove giornate, è il modo con il quale Genna e compagni le stanno ottenendo a sorprendere maggiormente. Ben sei vittorie su sette sono maturate con il punteggio di 3 set a 0, la settima per 3 a 1. Le due sconfitte, viceversa, hanno visto la VBA/Olimpia arrendersi per 0 a 3 in casa alla Pallavolo Saronno e per 2 a 3 sul campo della Pallavolo Sarroch, dopo l’iniziale 2 a 0.
I tifosi sognano il ritorno in serie A e la squadra biancoblu sta facendo di tutto per alimentare i loro sogni. La strada è ancora lunga, le insidie sono sempre dietro l’angolo, ma i presupposti per vedere una VBA/Olimpia protagonista fino in fondo, sembrano esserci proprio tutti.
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Sant’Antioco ha dato l’estremo saluto, ieri pomeriggio, a Pietro Tardini, commerciante nel settore bar-ristorazione, ex dirigente dell’Olimpia ai tempi della serie A, stroncato all’età di 59 anni da un male incurabile. Pietro Tardini era molto conosciuto nell’Isola. Dopo aver gestito per moltissimi anni il Cafè Italia, all’inizio del centralissimo Corso Vittorio Emanuele, all’angolo con Piazza Umberto, si era trasferito a Cagliari, per lavorare nello stesso settore, all’Hotel Mediterraneo. E’ poi rientrato nella sua città d’origine, per gestire, fino allo scorso anno, la struttura del porticciolo turistico.
Grande appassionato di pallavolo, Pietro Tardini era entrato nel consiglio direttivo dell’Olimpia alla fine degli anni ’80, all’inizio della grande favola sportiva che ha visto la squadra antiochense arrivare ai vertici del movimento nazionale, fino alla serie A1. In quegli anni il Cafè Italia era un ritrovo abituale della squadra biancoblu, nella quale sono passati campioni di caratura internazionale assoluta. Le gioie più grandi le ha vissute con la squadra, la società e i tifosi, nella stagione della promozione in A1 con Radames Lattari in panchina e il grandissimo Rafael Pascual, che a Sant’Antioco ha iniziato una carriera che lo ha portato a diventare, con le maglie dell’Alpitour Cuneo e della Nazionale spagnola, il miglior giocatore al mondo.
Dopo la conclusione del ciclo d’oro dell’Olimpia, Pietro Tardini non si è più interessato direttamente di sport, dedicandosi esclusivamente al lavoro.
Personalmente ho conosciuto Pietro Tardini ai tempi della grande Olimpia e, per diversi anni, abbiamo condiviso grandi emozioni sportive.
Ciao Pietro.
Giampaolo Cirronis