Questa mattina, presso la Sala Giunta del comune di Carbonia, nel corso di una conferenza stampa è stato illustrato il Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione comunale e la #Caritas. Hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti, l’assessore delle Politiche sociali Maria Marongiu, il responsabile della Caritas diocesana, Raffaele Callia ed il rappresentante del Centro Unitario Distribuzione Viveri di Carbonia, Giovanni Busia.
Il Protocollo formalizza un rapporto di collaborazione consolidato tra i Servizi Sociali del Comune e le articolazioni operative della Caritas presenti in città (Centro di Ascolto “Madonna del Buon Consiglio” e Centro Unitario Distribuzione Viveri), al fine di promuovere e intensificare la cooperazione tra Amministrazione e privato sociale. Questo rapporto di collaborazione ha l’obiettivo di individuare azioni e interventi capaci di aiutare, in modo più efficace ed efficiente, le persone disagiate o a rischio di esclusione sociale.
Cercare di superare la logica del “soddisfare la richiesta” per arrivare a quella “dell’individuazione del bisogno”, rappresenta indubbiamente un salto di qualità nell’accoglienza delle persone che chiedono sostegno, con un’attenzione particolare all’individuazione dei bisogni inespressi che determinano il disagio e che, quindi, necessitano di un intervento.
Gli strumenti, metodologici e pedagogici ma anche statistici e di analisi, che la Caritas ha sperimentato sul campo in tanti anni di attività, rappresentano una risorsa di cui l’Amministrazione comunale vuole avvalersi, mettendo a disposizione il suo bagaglio di conoscenze, esperienze e procedure.
Il Protocollo rappresenta un punto di partenza che consentirà, attraverso tavoli permanenti di confronto, di condividere obbiettivi e procedure comuni, al fine di elaborare una più ampia ed efficace progettazione personalizzata, finalizzata all’accompagnamento e alla promozione dell’individuo, e non soltanto alla sua assistenza.
In una situazione di crisi economica e di valori come quella presente, risposte efficaci possono arrivare soltanto da una reale collaborazione tra i soggetti che, a vario titolo e nel rispetto della specificità dei ruoli, sono accomunati dall’obiettivo di perseguire il bene della nostra Comunità.
Attualmente a Carbonia sono 180 i nuclei familiari che ricevono un sostegno dalla Caritas, numero che varia sulla base della temporanea migliorata condizione di alcune famiglie che hanno superato l’emergenza, magari con l’occupazione a tempo di uno dei genitori, in particolare nei cantieri attivati dal comune di Carbonia, ma tendenzialmente destinato, purtroppo, a crescere.
Il comune di Carbonia destina ben 9 milioni del bilancio ordinario al settore socio assistenziale e, nello specifico, ben 450.000 euro l’anno ai sussidi economici alle persone in difficoltà. Il sindaco, Giuseppe Casti, ha spiegato che,negli ultimi due mesi, sono giunte al comune di Carbonia una trentina di nuove richieste.
Nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha stanziato un nuovo piccolo contributo straordinario destinato alla Caritas per fare fronte alle crescenti esigenze.
La Caritas si avvale anche delle contribuzioni di volontari, centri commerciali e aziende artigiane che mettono a disposizione merci prossime alla scadenza gratuitamente ed altre a prezzi particolarmente contenuti.
Il Protocollo prevede i seguenti impegni per le due parti.
Per il #comune di Carbonia:
1) definire con il direttore della #Caritas diocesana di Iglesias, modalità e procedure comuni di collaborazione tra gli assistenti sociali comunali e gli operatori della Caritas;
2) condividere gli obiettivi e i supporti personalizzati, relativi alla prestazioni erogate a cittadini, seguiti anche dai Centri di ascolto e degli altri servizi territoriali promossi dalla Caritas diocesana, al fine di condividere una più a,pia ed efficace progettazione personalizzata, volta all’accompagnamento, alla promozione e non solo alla mera assistenza;
3) informare la Caritas diocesana delle decisioni e dei cambiamenti che si verificheranno nelle modalità e nei tempi di erogazione delle prestazioni ai cittadini che vivono condizioni di disagio o a rischio di esclusione sociale, nell’ottica della reciproca collaborazione e nel rispetto delle reciproche competenze;
4) tenere aggiornato il proprio sistema informativo confrontando i dati relativi agli obiettivi e ai supporti da destinate ai cittadini, con quello della #Caritas diocesana.
Per la Caritas diocesana:
1) partecipare alla definizione delle procedure comuni di collaborazione tra assistenti sociali comunali e i propri operatori;
2) condividere gli obiettivi e i supporti personalizzati, relativi alle prestazioni erogate a cittadini, seguiti anche dai Servizi Sociali, al fine di favorire comuni obiettivi ed approntare un’efficace progettazione personalizzata, volta all’accompagnamento, alla promozione umana e non solo alla mera assistenza;
3) informare il comune di Carbonia riguardo a proprie iniziative che abbiano un impatto sulla rete territoriale dei servizi in una logica di condivisione e collaborazione, nonché ottimizzazione della rete;
4) tenere aggiornato il proprio sistema informativo sociale, utilizzando le informazioni sul servizio prestato, con l’obiettivo di favorire una più efficace interazione tra le parti.