21 November, 2024
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L’Iglesias affronta il primo esame di maturità, sul campo della capolista Budoni, con numerose assenze. Il tecnico Giampaolo Murru, dopo la grande impresa compiuta sette giorni fa sul campo della Ferrini e il conseguente aggancio al quarto posto in classifica alle spalle di Budoni, Monastir e Tempio, è costretto a fare a meno di ben cinque titolari: Fabricio Alvarenga squalificato (sconta la seconda giornata comminatagli dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata nell’incontro casalingo con il Li Punti), Nicolas Capellino, Sebastian Lamacchia e Guillermo Rizzi e Stefano Crivellaro. Quest’ultimo è l’unico che alla vigilia aveva ancora qualche timida possibilità di recupero. Dirige Gabriele Sari di Alghero, assistenti di linea Sergio Fara di Olbia e Samuel Fronteddu di Nuoro.

Il Budoni di Raffaele Cerbone è un’autentica corazzata, costruita per ritornare subito in serie D, dopo l’amara retrocessione della scorsa Primavera. Il suo cammino in campionato è stato fin qui pari alle attese, con un bilancio di 5 vittorie e 2 pareggi, 9 goal realizzati e 1 solo subito. In Coppa Italia s’è qualificato per la semifinale che prevede il confronto con l’Ossese di Giacomo Demartis.

L’Iglesias ha avuto fin qui un rendimento discontinuo, lasciando punti per strada soprattutto in casa, ma riscattandosi in trasferta, dove ha fatto tre volte bottino pieno, a San Teodoro, Ossi e Cagliari con la Ferrini, con una sola sconfitta, a Calangianus, subita in rimonta nel finale dopo essere rimasta in 10 uomini per l’espulsione di Mauricio Bringas. A condizionare il rendimento della squadra rossoblù sono state le ripetute assenze per infortuni e squalifiche.

Giampaolo Cirronis

 

L’Iglesias cerca il riscatto a Ossi, per dimenticare l’immeritata sconfitta subita sette giorni fa nell’incontro casalingo con il Monsatir; il Carbonia insegue la prima vittoria con il Villasimius, per confermare quanto di buono ha mostrato nell’avvio di stagione, sia in Coppa Italia sia in campionato. Alle 16.00 squadre in campo per la terza giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale.

L’impegno dell’Iglesias nasconde molte insidie. L’Ossese è partita con il piede giusto sia in Coppa Italia sia in campionato e non nasconde le sue ambizioni. Sette giorni fa ha vinto 3 a 1 ad Alghero, dove ha realizzato il suo primo goal l’ex trequartista del Carbonia Andrea Porcheddu. L’Iglesias ha esordito con una vittoria a San Teodoro, e ha fatto bene nell’incontro casalingo con il Monastir, perso per un calcio di rigore molto contestato, maturato a una manciata di minuti dalla fine.

Il Carbonia contro il Villasimius deve fare ancora a meno del portiere titolare Mirko Atzeni, ma presenta il nuovo centravanti Federico Moreno, italo-argentino 21enne, tesserato in settimana. La squadra appare in salute e dopo aver ben figurato sia con il Budoni, perdendo immeritatamente, sia a Gavoi, dove ha colto un meritato pareggio, punta decisamente alla prima vittoria. In panchina non ci sarà Diego Mingioni, chiamato a scontare la seconda giornata di squalifica.

Monastir-Budoni è il big match della terza giornata del campionato di Eccellenza regionale. Le squadre allenate da Marcello Angheleddu e Raffaele Cerbone sono tra le più serie candidate alla promozione in serie D. Il Budoni ha vinto le prime due partite, non senza soffrire nella trasferta di Carbonia, mentre il Monastir ha lasciato subito due punti all’esordio casalingo con il Taloro Gavoi e ha poi conquistato la prima vittoria a Iglesias, anche in questo caso soffrendo non poco, fino al calcio di rigore decisivo maturato nel finale di partita.

La terza squadra a punteggio pieno, il Tempio di Mauro Giorico, gioca sul campo del Ghilarza.

Partite ricche di spunti di interesse quelle che vedranno di fronte il Calangianus e la Ferrini, il Li Punti e l’Alghero, il Taloro Gavoi a San Teodoro.

E’ stata rinviata per il lutto che ha colpito in settimana la città di Nuoro, Nuorese-Bari Sardo.

Gara Arbitro Assistente 1 Assistente 2
CALANGIANUS FERRINI CAGLIARI Gabriele Sari

Alghero
Antonio Carbini

Olbia
Sergio Fara

Olbia
CARBONIA CALCIO VILLASIMIUS Claudio Salvatore Marongiu

Sassari
Alessandro Cola

Ozieri
Simone Crobu

Oristano
GHILARZA U.S. TEMPIO S.S.D.R.L. Alessandro Copelli

Mantova
Giuseppe Alessandro Paolino

Alghero
Stefano Siddi

Cagliari
LI PUNTI CALCIO ALGHERO Rosanna Barabino

Sassari
Annamaria Sabiu

Carbonia
Michele Piras

Olbia
MONASTIR KOSMOTO POL.CALCIO BUDONI Vincenzo Melis

Ozieri
Mirko Pili

Oristano
Giuseppe Puddu

Oristano
POLISPORTIVA OSSESE IGLESIAS CALCIO Riccardo Mattu

Oristano
Tiberio Deidda

Carbonia
Alexandra Baneu

Oristano
SAN TEODORO-PORTO ROTONDO TALORO GAVOI Mario Corrias

Nuoro
Mario Puggioni

Sassari
Marco Faggiani

Sassari

 

Il Budoni, come da pronostico, ha espugnato il “Carlo Zoboli”, ma a rompere l’equilibrio contro un bel Carbonia, è stato un goal scaturito da un “regalo” al 33′ del primo tempo e nel quarto d’ora finale la squadra di Raffaele Cerbone ha subito la pressione della squadra di Diego Mingioni che ha costruito alcune nitide occasioni da goal ed avrebbe meritato ampiamente il pareggio.

 

Il divario tra i due organici emerge chiaramente dalla distinta presentata al direttore di gara. Il Budoni, pur privo di due attaccanti di valore quali sono Roberto Cappai e Kaio Piassi, nell’undici iniziale non ha neppure un calciatore nato dal 2000 in avanti: 1 1999 (l’ex Nicola Serra), 1 1997, 1 1995, 3 1994, 1 1993, 2 1992 e 2 1991. Il Carbonia, privo del portiere titolare Mirko Atzeni (2002), scende in campo con 1 1997, 2 1998, 1 1999, 3 2002, 1 2004, 1 2005 e 2 2006. In panchina 9 “fuoriquota” (la regola è stata eliminata) su 9, nati tra il 2004 e il 2008.

 

Sulla carta non dovrebbe esserci partita e sul campo, invece, c’è partita, eccome! Il Carbonia gioca il primo tempo contro vento, un fortissimo maestrale, ma mostra di non soffrire né il vento né il maestrale e fa la partita. La squadra di Diego Mingioni conferma le buone cose fatte in Coppa Italia e in un paio di occasioni mette paura alla difesa del Budoni che probabilmente non si aspettava di trovare un avversario così motivato.

Il Budoni è una squadra costruita per vincere e come accade sempre a questo tipo di squadre, alla prima occasione, scaturita da un grave errore degli avversari, sblocca il risultato al 33′. Il portiere Matteo Forzati fa un rilancio lunghissimo con i piedi, il pallone prende velocità, rimbalza davanti al portiere minerario Davide Doneddu che sbaglia l’intervento, apparentemente facile, si fa sfuggire il pallone, sul quale si avventano gli attaccanti del Budoni che al secondo tentativo vanno a segno con Diego Martín Barboza González che subito dopo viene sostituito da Nadir Hadad per una forte botta ricevuta ad una gamba.

 

Il Carbonia reagisce, Lorenzo Sartini si invola verso l’area avversaria e quando vi entra viene contrastato duramente dal diretto avversario Marco Farris e finisce a terra. Il Carbonia chiede il calcio di rigore, per la concessione del quale sembrano esserci tutti i presupposti, perché il difensore ha sportato Lorenzo Sartini sia con un braccio sia con la gamba destra, ma l’arbitro lascia proseguire.

Diego Mingioni si agita in panchina, l’assistente Annamaria Sabiu richiama l’attenzione del direttore di gara, i due si parlano e subito dopo il tecnico del Carbonia viene invitato a lasciare il campo, espulso. Di lì a poco il duplice fischio dell’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi per il riposo.

Nel secondo tempo, nonostante il Carbonia giochi con il vento alle spalle, inizialmente è il Budoni a cercare maggiormente il goal per chiudere la partita. Ci prova due volte Nadir Hadad al 56′ e al 63’e ancora al 75′ con l’ex Ayrton Hundt (il terzo ex in campo è Pedro Ferrari, il quarto, Roberto Cappai, non è sceso in campo perché ancora convalescente dopo un infortunio).

Il finale è tutto del Carbonia che costringe il Budoni in difesa nei 20 minuti finali, recupero compreso. I minerari guadagnano un paio di calci di punizione dal limite dell’area, in uno dei quali Mateo Broglia costringe Matteo Forzati ad una difficile deviazione in calcio d’angolo.

Il Carbonia ci crede, il Budoni non riesce più a ripartire e Wellinton Caverzan va vicinissimo al goal del pareggio con una conclusione angolata che costringe Matteo Forzati ad un secondo miracolo in calcio d’angolo.

L’arbitro concede cinque minuti di recupero ma non succede più niente ad il Budoni festeggia la prima vittoria, tre punti pesanti per la classifica, soprattutto per il modo sofferto con il quale è arrivata. Il Carbonia lascia il campo deluso, per una sconfitta immeritata ma, al tempo stesso, con grande orgoglio, per la prestazione offerta al cospetto di una grande squadra qual è il Budoni, che conferma quando di buono fatto nelle due partite di Coppa Italia con l’Iglesias. E il pensiero è già rivolto a domenica prossima, alla trasferta di Gavoi.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Marco Piga, ex calciatore della Torres, scomparso all’età di 68 anni.

Carbonia: Doneddu, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Ricci (63′ Tocco), Christian Mancini, Isaia, Mastropietro (90′ Putzu), Sartini (69′ Nicola Mancini), Danilo Cocco (63′ Atzeni). A disposizione: Carrus, Carboni, Perna, Giovanni Cocco, Abbruzzi. Allenatore: Diego Mingioni.

Budoni: Forzati, Ferrari, Raimo, Serra, Farris (74′ Riberon), Hundt, Gavrila (46′ Belloni), Barboza (34′ Hadad), Spano, Carrasco Teliz, Mulas (81′ Rudonja). A disposizione: Moscaritolo, Stefanoni, Dessena, Rosa. Allenatore: Raffaele Cerbone.

Arbitro: Davide Scalvi di Lodi.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Nicolò Pili di Cagliari.

Marcatori: 33′ Diego Martín Barboza González (B).

Ammoniti: Caverzan, Hundt, Gavrila, Sartini, Raimo, Ferrari.

Espulso: Diego Mingioni (C).

Calci d’angolo: 7 a 4.

Spettatori: 300.

 

Archiviata la sorprendente qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia, con la straordinaria rimonta portata a termine nel quarto d’ora finale della partita di ritorno con l’Iglesias al Monteponi, il Carbonia si presenta al via del campionato di Eccellenza regionale e trova subito una delle candidate alla vittoria finale e ad un immediato ritorno in serie D: il Budoni di Raffaele Cerbone. Sembra di tornare indietro di due stagioni, quando tra le due squadre maturò una grande rivalità, conclusa con due pareggi in campionato, con il Carbonia raggiunto in entrambi i casi nel finale, e con la conquista della Coppa Italia da parte del Budoni ai calci di rigore, dopo il pareggio raggiunto al 122′, 17′ del secondo tempo supplementare, sul 2 a 2.

Oggi le ambizioni delle due squadre sono profondamente diverse. Come già sottolineato, il Budoni si candida alla promozione in serie D e per centrare il suo obiettivo, la società non ha lesinato energie, allestendo un organico di grandissima qualità, nel quale spiccano anche tre ex: Roberto Cappai, vicecapocannoniere del girone G della serie D nel campionato 2020/2021 con 19 goal; Nicola Serra, reduce dalla promozione in serie D con l’Ilva dopo aver centrato lo stesso obiettivo con il Carbonia nella stagione 2019/2020, quando conquistò anche la Coppa Italia, e dai due successivi campionati di serie D con la squadra della sua città; Ayrton Hundt, nella scorsa stagione all’Iglesias ma due anni fa protagonista di un grande campionato con la maglia del Carbonia. Il nuovo Carbonia, viceversa, è stato costruito con risorse limitate, con un organico pieno di giovanissimi. Nella partita di ritorno con l’Iglesias, Diego Mingioni ha impiegato inizialmente due 2004, un 2005 e due 2006, e in panchina ha portato con sé un 2004, 3 2005, un 2006, due 2007 e un 2008.

Nonostante il Budoni arrivi a Carbonia con i favori dei pronostici, anche sulla scorta di quanto è accaduto in Coppa Italia con le due vittorie ottenute sul San Teodoro Porto Rotondo, 4 a 0 in trasferta e 6 a 1 in casa, Diego Mingioni alla vigilia ha mostrato grande fiducia, nell’intervista registrata ieri pomeriggio.

La partita sarò diretta da Davide Scalvi di Ostia Lido, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Nicolò Pili di Cagliari. Fischio d’inizio alle ore 16.00.

E’ stato ufficializzato oggi il calendario del campionato di Eccellenza regionale 2024/2025. Il Carbonia esordirà in casa con il Budoni di Raffaele Cerbone e degli ex Nicola Serra, Ayrton Hundt e Roberto Cappai, l’Iglesias a San Teodoro, con il San Teodoro Porto Rotondo. Alla seconda giornata, il Carbonia giocherà a Gavoi, l’Iglesias ospiterà il Monastir di Marcello Angheleddu. Il primo derby è in programma alla 14ª e penultima giornata del girone d’andata, al Comunale “Carlo Zoboli”, il 15 dicembre.

Se il calendario propone al Carbonia subito una delle grandi favorite per la promozione in serie D, il Budoni, appena retrocesso dalla serie D, è stato forse ancora più severo nei confronti dell’Iglesias, perché dopo l’incontro casalingo alla seconda giornata con il Monastir 1983, altra “corazzata” che punta dichiaratamente alla serie D, alla terza giornata prevede una trasferta sulla carta durissima, ad Ossi, contro la squadra di Giacomo Demartis e dell’ex Carbonia Andrea Porcheddu. Il Carbonia, alla terza giornata, ospiterà il Villasimius degli ex, i fratelli Fabio e Andrea Mastino.

La terza giornata propone anche la sfida tra “giganti” Monastir 1983-Budoni.

Il programma completo della prima giornata, in programma il 15 settembre:

Barisardo-Li Punti

Carbonia-Budoni

Calangianus-Alghero

Ghilarza-Villasimius

Monastir-Taloro Gavoi

Nuorese-Tempio

Ossese-Ferrini

San Teodoro Porto Rotondo-Iglesias

 

Il Carbonia fa tremare la capolista Budoni con un goal di Ayrton Hundt al 20′ e viene raggiunto anche stavolta al 92′ da un goal di Giuseppe Meloni. E’ terminata 1 a 1 la terza sfida stagionale tra le due squadre, terzo pareggio raggiunto in rimonta nel finale, per la seconda volta nell’extra time dalla squadra di Raffaele Cerbone che una delle tre sfide l’ha fatta sua, la finale di Coppa Italia, ai calci di rigore.

Diego Mingioni, assenti per infortunio Nicola Mancini e Niccolò Agostinelli e lo squalificato Jesus Prieto (ed di turno insieme a Rafael Monteiro da una parte e a Giuseppe Meloni dall’altra), a sorpresa, ha presentato un undici iniziale con una coppia d’attacco extra baby, formata da Nicola Muscas (classe 2005) e l’esordiente Riccardo Lambroni (classe 2007). Dopo soli 10′ ha dovuto sostituire Mattia Pitzalis, bloccato da un infortunio muscolare, con Gabriele Dore.

La sfida odierna ha riproposto i principali temi della sfida di Abbasanta. Il Carbonia è scattato avanti dopo 19’20” con Ayrton Hundt, sfortunato protagonista della finale di Coppa Italia, quando fallì il match point dagli 11 metri, al decimo rigore della serie iniziale, con il Carbonia in vantaggio 4 a 3.

E’ sembrato un segno del destino, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra, in mischia, ha trovato il varco giusto e con un tocco angolato ha superato il portiere gallurese Antonio Faustico. Nell’azione precedente, il numero uno del Budoni aveva dovuto deviare non senza affanno oltre la traversa una conclusione dalla media distanza del capitano biancoblù Nicola Serra.

Il Budoni ha accusato il colpo e ci ha provato subito con Nicola Raimo, la cui conclusione forte ed angolata ha trovato Adam Idrissi pronto a deviare in calcio d’angolo. Il Carbonia avrebbe potuto concedere il bis al 26′ con Riccardo Lambroni, arrivato con una frazione di secondo di ritardo sul pallone quando era solo davanti ad Antonio Faustico, poco dopo con Andrea Porcheddu ed al 38′ con Nicola Serra con una gran botta dai 30 metri deviata in calcio d’angolo dal portiere gallurese.
Diego Mingioni al 10′ della ripresa ha dovuto sostituire per infortunio anche Andrea Mastino ed ha gettato nella mischia Rafael Monteiro ed il 2005 Alessio Orrù che ha rilevato il fuori quota Riccardo Lambroni, con spostamento di Fabio Porru al centro della difesa, al fianco di Ayrton Hundt.
Il Budoni nel finale ha spinto molto alla ricerca del goal del pareggio ma la difesa del Carbonia s’è disimpegnata bene fino al 92′.
E come per il goal di Ayrton Hundt, è sembrato un segno del destino anche quello maturato al 92′, quando con il Budoni alla ricerca disperata del goal del pareggio, Giuseppe Meloni, sempre lui, l’ex che aveva messo la firma sulla Coppa Italia con la doppietta che ha dato il 2 a 2 al 122′ alla sua squadra (lui che aveva deciso con la maglia del Carbonia la finale di Coppa Italia contro l’Atletico Uri l’8 febbraio del 2020 ed aveva contribuito con i suoi goal alla conquista della promozione in serie D), ha trovato il varco per battere a rete alle spalle di Adam Idrissi, da pochi passi, in un’azione molto confusa.

La vittoria, che avrebbe bissato quella conquistata meritatamente sul campo dell’altra grande del girone, il Sassari Calcio Latte Dolce, è sfumata al 92′, ma il Carbonia di Diego Mingioni ha dimostrato ancora una volta di poter competere contro qualsiasi avversario, in casa come in trasferta. Ed il Budoni di Raffaele Cerbone ha confermato di soffrire il Carbonia che per tre volte è andato vicinissimo alla vittoria e oggi le ha tolto due punti pesantissimi nella lotta per la promozione diretta in serie D, perché ora il Sassari Calcio Latte Dolce che ha strapazzato il Ghilarza, quarta forza del girone, superata 4 a 0, è distante solo due punti quando mancano sette partite al termine della stagione regolare.

Giampaolo Cirronis

E’ la giornata del Budoni, la settima di ritorno, nel campionato di Eccellenza regionale, quasi interamente in programma questo pomeriggio, con fischio d’inizio alle 15.00. La squadra di Raffaele Cerbone ospita la Nuorese e qualora riuscisse a vincere (come ha sempre fatto, in casa, tranne che con il Calangianus, impostosi a sorpresa nel recupero successivo alla vittoriosa finale di Coppa Italia dieci giorni fa), balzerebbe temporaneamente in testa alla classifica, perché il Sassari Calcio Latte Dolce è fermo ai box per il suo turno di riposo. Nel Budoni oggi non ci saranno Marco Farris e Federico Dominguez, squalificati per una giornata per recidività in ammonizioni.

La prima inseguitrice della coppia di testa, l’Ossese, gioca al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia contro la squadra di Diego Mingioni. All’andata, a fine settembre, l’Ossese si impose 1 a 0 e dopo quella sconfitta il Carbonia ha infilato una serie positiva durata dodici partite, interrotta a fine anno sul campo della Ferrini. Il Carbonia vuole tornare alla vittoria, che manca dal 18 dicembre, prima giornata di ritorno, 1 a 0 al Lanusei con goal di Nicola Muscas. Diego Mingioni ha l’intera rosa a disposizione, dopo diverso tempo, e alla vigilia non ha avuto che l’imbarazzo della scelta. Ripresenta Adam Idrissi tra i pali e Nicola Muscas, assente nelle partite con Kosmoto Monastir e Li Punti per un attacco influenzale, in attacco. Questo l’undici che inizierà la partita: Idrissi, Mastino Fabio, Mastino Andrea, Hundt, Prieto, Porcheddu, Dore, Mancini, Porru, Isaia, Muscas. A disposizione: Kirby, Orrù, Serra, Monteiro, Agostinelli, Fidanza, Cocco, Pitzalis, Sartini. Dirige Pasquale Gatto di Lamezia Terme, assistenti di linea Andrea Papalini di Nuoro e Nicolò Pili di Cagliari.

L’Iglesias cerca di riprendere la sua rincorsa verso posizioni di classifica più tranquille, in casa, in quello che è un altro scontro salvezza, con il Li Punti. Andrea Marongiu deve rinunciare a Gioele Zedda, fermato per una giornata per recidività in ammonizioni. Nel Li Punti, per squalifica, sono indisponibili Gavino Olmetto e Gabriel Val Pablo, rispettivamente espulso ed ammonito (era diffidato) nella partita casalinga pareggiata con il Carbonia. L’Iglesias non vince dal 30 dicembre, seconda giornata di ritorno, 4 a 2 a Lanusei. Dirige Alberto Natale Amore di Ragusa, assistenti di linea Martino Fadda di Carbonia e Stefano Siddi di Cagliari.

Punti pesanti in chiave salvezza sono quelli in palio ad Oristano tra Tharros e Villacidrese. Le due squadre arrivano al confronto diretto, il quarto della stagione considerato che si sono affrontate anche nei quarti di finale della Coppa Italia, reduci da una serie di risultati decisamente poco brillanti che le hanno fatto perdere diverse posizioni, al punto di ritrovarsi a ridosso della zona calda della classifica. Nella Tharros è indisponibile Antonino Lai, squalificato per due giornate dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa nel corso della partita persa di misura contro la Ferrini. Dirige Cataldo Zito di Rossano, assistenti di linea Luca Casula di Carbonia ed Alberto Crinò di Oristano.

Ad Arbus, contro il Calangianus, farà il suo esordio il nuovo tecnico Renato Incani, subentrato all’esonerato Lello Floris. Gli ultimi risultati negativi hanno fatto precipitare l’Arbus al terz’ultimo posto, in piena zona retrocessione, ed occorre cambiare marcia ma l’avversario, non è certamente propenso ad interrompere la sua marcia verso le posizioni di medio alta classifica, dopo un difficile avvio di stagione.

Il Taloro Gavoi ospita il Bosa, squadra quest’ultima che domenica scorsa ha perso nettamente con il Budoni; il San Teodoro Porto Rotondo ospita la Kosmoto Monastir, rilanciata nella corsa salvezza, dal pareggio esterno con il Carbonia e dalla vittoria casalinga sull’Iglesias.

Il Lanusei, reduce dal bel pareggio sul campo del Latte Dolce, ospita la Ferrini, forse la squadra più in forma in questo scorcio di campionato insieme alla capolista.

Sant’Elena-Ghilarza chiuderà il programma della giornata, domenica pomeriggio. La partita si gioca allo stadio Comunale di Maracalagonis.

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia nella finale della Coppa Italia con il Budoni, capolista del campionato di Eccellenza. Come nel 2010 nella finale della Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres, a Nuoro; come nel 2016 e nel 2018 nelle finali della Coppa Italia di Promozione, ad Oristano, con il Bosa e la Dorgalese; anche questo pomeriggio la Coppa Italia di Eccellenza è sfuggita al Carbonia nella roulette finale dei calci di rigore. Ma questa volta la mancata conquista del prestigioso trofeo fa ancora più male, perché è sfuggita prima al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando il Budoni ha pareggiato con un calcio di rigore realizzato dall’ex Giuseppe Meloni, già autore del primo goal che aveva portato in vantaggio la squadra di Raffaele Cerbone al 24′ del secondo tempo.

Il goal del 2 a 2 è maturato sugli sviluppi di un’azione molto contestata dal Carbonia, non tanto per la concessione del calcio di rigore, quanto perché il recupero di oltre due minuti è parso eccessivo per gli sviluppi del secondo tempo supplementare e perché l’azione che lo ha generato è partita da un calcio di punizione concesso dal direttore di gara per un fuorigioco del Carbonia, battuto almeno venti metri più avanti rispetto al punto in cui lo stesso fuorigioco era stato segnalato; e poi al decimo calcio di rigore, quando Ayrton Hundt ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, con il Carbonia avanti 4 a 3 dal dischetto, ed il centrale difensivo biancoblù non è riuscito a dare forza alla sua conclusione, consentendo la facile parata a terra del portiere gallurese Antonio Faustico. I tiri dal dischetto sono proseguiti fino al 16°, quando Andrea Mastino ha calciato il suo sulla traversa, ponendo fine alla sfida infinita e consegnando la Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia, al Budoni.

Le due squadre si sono presentate sul terreno di gioco del Comunale di Abbasanta in differenti condizioni. Il Budoni praticamente al completo, con l’ex Giuseppe Meloni, autore del goal partita nella finale di tre anni fa tra Carbonia ed Atletico Uri ad Oristano, e con il morale altissimo per il primato riconquistato recentemente nella classifica del campionato, al fianco del Sassari Calcio Latte Dolce. Il Carbonia privo degli squalificati Jesus Prieto (ex di turno insieme a Rafael Monteiro) e Fabio Porru e senza Diego Mingioni in panchina, alla seconda giornata di squalifica, dopo l’espulsione rimediata nella gara di andata della semifinale con la Tharros.

In tribuna un pubblico numeroso, circa 500 spettatori, con folta rappresentanza di tifosi del Carbonia ed il gruppo ultras caldissimo fin dalle battute iniziali dell’incontro.

L’avvio di gara ha visto un Budoni più vivace ma senza occasioni da goal, mentre il Carbonia alla prim apparizione nell’area del Budoni, è andato ad un passo dal vantaggio, al 9′, con un’azione del giovanissimo attaccante Nicola Muscas (classe 2005) che si è liberato benissimo di due avversari per la conclusione, risultata poi leggermente imprecisa, con pallone fuori di pochi centimetri alla sinistra del portiere gallurese Antonio Faustico.

    

L’occasione mancata non ha demoralizzato il Carbonia che due minuti dopo si è reso ancora pericolosissimo con Rafael Monteiro.

Il doppio pericolo ha scosso il Budoni che ha replicato al 17′ con una conclusione di Giacomo Santoro, neutralizzata dalla difesa del Carbonia con un provvidenziale intervento di Ayrton Hundt, al rientro in squadra dopo un infortunio ed aver scontato una giornata di squalifica.

La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio con continui ribaltamenti di fronte ed al 19′ il Carbonia ha messo ancora paura alla difesa del Budoni con una combinazione Porcheddu-Monteiro. Due minuti dopo il Budoni s’è reso pericoloso con un’azione orchestrata dal tridente Santoro-Meloni-Spano.

Alla mezz’ora il Carbonia ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Sandro Scioni su Andrea Porcheddu ma il direttore di gara non è intervenuto. I primi cartellini gialli sono stati sanzionati prima a Fabio Mastino del Carbonia, poi a Sandro Scioni del Budoni, in una partita ancora equilibratissima fino all’intervallo.

La musica non è cambiata in avvio di ripresa e la prima occasione da goal è arrivata al 49′, quando Adam Idrissi (23 anni oggi) si è disteso in tuffo per deviare in angolo una conclusione di Sandro Scioni.

Al 55′ il Carbonia vicinissimo al goal del vantaggio: Fabio Mastino ha battuto un calcio di punizione concesso per un fallo commesso da Sandro Scioni su Andrea Porcheddu e sul pallone filtrante in area sono arrivati con una frazione di secondo di ritardo sia Rafael Monteiro sia Lorenzo Isaia. Sandro Scioni, già ammonito in precedenza, ha terminato anzitempo la sua partita, al 57′, sostituito da Marco Ortenzi.

Al 69′ il Budoni ha sbloccato il risultato con l’ex Giuseppe Meloni che sul lancio di Nicola Raimo, con un preciso colpo di testa, quasi senza saltare, ha superato Adam Idrissi.

Diego Mingioni, letteralmente scatenato sull’estremo lato destro della tribuna, ha ordinato un triplo cambio al 77′: dentro Niccolò Agostinelli per Rafael Monteiro, Gabriele Dore per Nicola Mancini e per l’equilibrio dei due fuoriquota (essendo uscito quest’ultimo), è stato costretto ad inserire tra i pali James Cohen Kirby per Adam idrissi.

All’80’ occasione per il pareggio per il Carbonia, su un’incursione del nuovo entrato Gabriele Dore, neutralizzata in calcio d’angolo, con ammonizione di Andrea Mastino, per proteste, a seguito di una seconda richiesta di calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Budoni in area di rigore.

All’83’ il Carbonia ha ristabilito la parità con un goal di capitan Nicola Serra, a conclusione di una splendida iniziativa avviata da Gabriele Dore e rifinita da Mattia Pitzalis.

 

Il pareggio del Carbonia ha scosso il Budoni che ha cercato di riportarsi subito in vantaggio per evitare i supplementari, con Giuseppe Meloni, prima su assist di Samuele Spano all’86’, poi al 2′ di recupero quando James Cohen Kirby è stato bravo ad opporsi al suo tocco da pochi passi spedendo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso centravanti ha spedito sul fondo, sempre a ridosso della linea di porta.

Partita ai tempi supplementari.

L’avvio del primo extra time ha visto il Budoni più intraprendente e James Cohen Kirby subito reattivo sul colpo di testa da pochi passi di Giuseppe Meloni su assist di Idris Zouhair Assoumani, con pallone deviato oltre la traversa. Subito dopo Giacomo Santoro ha spedito il pallone di poco fuori dallo specchio della porta.

Il Carbonia si è rifatto vivo al 99′ con Gabriele Dore che ha prima conquistato un calcio di punizione e poi lo ha battuto impegnando il portiere del Budoni in una parata spettacolare. Fino al termine del primo tempo supplementare non è accaduto più niente di rilevante.

Il primo squillo del secondo tempo supplementare lo hanno dato ancora Giuseppe Meloni (classe 1985), con il portiere del Carbonia James Cohen Kirby (classe 2005), che ha respinto con i piedi la sua conclusione.

Al 108′ il Carbonia si è portato in vantaggio: lancio sulla destra di Gabriele Dore per Niccolò Agostinelli che si è liberato sulla destra e ha inventato una parabola di destro straordinaria, con il pallone che ha terminato la sua corsa sotto l’incrocio dei pali di destra della porta del Budoni! Entusiasmo alle stelle tra i biancoblù e sulla tribuna, con il gruppo ultras letteralmente scatenato.

 

Raffaele Cerbone ha tentato gli ultimi cambi per riacciuffare il risultato di parità, inserendo al 111′ Ndyaye Bara Mamadou Lamine per Giacomo Santoro ed Alessio Pio Rossi per Idris Zouhair Assoumani, ma il Carbonia s’è difeso con ordine fino al 120′ quando è stato indicato il recupero, prima 1′, poi 2′. E al termine del secondo minuto di recupero, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco al Carbonia, i calciatori del Budoni hanno avanzato il pallone di una ventina di metri dentro il cerchio di centrocampo, l’arbitro non ha ascoltato le proteste della panchina e dei calciatori del Carbonia e sugli sviluppi dell’azione, ha fischiato un calcio di rigore per il Budoni, per un intervento ai danni di Marco Ortenzi. Inutili ancora le proteste dei calciatori del Carbonia.

 

L’arbitro ha segnalato che il tiro dagli undici metri avrebbe messo fine ai tempi supplementari e Giuseppe Meloni ha trasformato con grande freddezza e precisione il penalty, spiazzando James Cohen Kirby ed allungando così la sfida infinita ai calci di rigore.

I primi sei rigori sono stati impeccabili, Lancioni, Farris e Meloni per il Budoni, Porcheddu, Mastino e Agostinelli per il Carbonia. Il settimo rigore, calciato per il Budoni da Ndyaye Bara Mamadou Lamine è terminato sul palo alla destra di James Cohen Kirby! Gabriele Dore ha realizzato il suo senza esitazione alcuna, rendendo decisivi gli ultimi due rigori. Danilo Greco ha trasformato il suo per il Budoni e sul dischetto si è portato Ayrton Hundt, per il Carbonia, per il rigore che, se realizzato avrebbe consegnato la Coppa Italia 2023 al Carbonia. Rincorsa e tiro debole tra le braccia di Antonio Faustico che ha fatto suo il pallone facilmente, quasi incredulo!

Rigori ad oltranza. Altri quattro rigori impeccabili, Esteban De Goicoechea e I Ruiz Edgar Caparros per il Budoni, Nicola Muscas e Mattia Pitzalis per il Carbonia.

La svolta decisiva al 15° e 16° rigore. Nicola Raimo ha trasformato il suo per il Budoni mentre Andrea Mastino ha spedito il suo sulla traversa, facendo esplodere la gioia dei calciatori del Budoni che hanno raggiunto quella Coppa Italia tanto inseguita che, ad un certo punto, prima nel finale dei tempi supplementari, poi al 10° tiro dagli ultimi metri, hanno temuto di aver perso nell’infinita sfida con il Carbonia.

Al termine, la cerimonia della consegna delle medaglie e della Coppa Italia al Budoni, al Carbonia restano, purtroppo, solo i complimenti per una splendida prestazione da applausi, come spesso è accaduto quest’anno. Vedersi sfuggire la Coppa Italia, che sarebbe tornata a Carbonia dopo soli tre anni, per quel rigore di Giuseppe Meloni al 122′ e poi per l’errore di Ayrton Hundt al decimo calcio di rigore decisivo, fa male, molto male, al Carbonia dei giovani di Diego Mingioni contro la corazzata Budoni.

Carbonia: Idrissi (77′ Kirby), Mastino Fabio, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro (77′ Agostinelli), Porcheddu, Pitzalis, Isaia, Mancini (77′ Dore), Muscas. A disposizione: Orrù, Fidanza, Sartini, Pintus, Cocco. All. Diego Mingioni.

Budoni: Faustico, Caparros, Raimo, Greco, Farris, De Goicoechea, Assoumani (111′ Rossi), Scioni (56’ Ortenzi), Meloni, Spano (96′ Lancioni), Santoro (111′ Ndiaye). A disposizione:; Riccio, Steri, Diaw, Lamacchia, Diop. All. Raffaele Cerbone.

Arbitro: Salvatore Fresu di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

Marcatori: 69′ Meloni (B), 83′ Serra (C), 3′ 2° ts Agostinelli (C), 17′ 2° ts Meloni (B) su calcio di rigore.

Spettatori: 500.

Ammoniti: Mastino Fabio (C), Scioni (B), Mancini (C), Hundt (C), Raimo (B).

Giampaolo Cirronis

 

 

Il Budoni di Raffaele Cerbone è un’autentica corazzata. Costruita per vincere il campionato e tornare in serie D, la squadra gallurese dopo 23 giornate conduce la classifica insieme al Sassari Calcio Latte Dolce con 52 punti ed un margine di 14 punti sulla terza, il Taloro Gavoi. L’organico è super competitivo, ricco di calciatori con lunga esperienza in categorie superiori, ulteriormente rinforzato al recente mercato invernale. E tra tanti calciatori di qualità, ce n’è uno che il Carbonia conosce molto bene, Giuseppe Meloni, protagonista tre anni fa di quattro mesi super con la maglia del Carbonia, nel corso dei quali ha messo la sua firma con una dozzina di goal alla promozione in serie D e con il goal partita alla finale di Coppa Italia di Eccellenza, vinta contro l’Atletico Uri di Massimiliano Paba. Ce ne sarebbe abbastanza per ritenere il Budoni favorito per la conquista di quella che sarebbe la sua prima Coppa Italia.

Il Carbonia dei giovani di Diego Mingioni, settimo in classifica in campionato, una posizione non pronosticabile in avvio di stagione dopo l’amara retrocessione dalla serie D, non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima predestinata e, nonostante l’assenza per squalifica di due calciatori importanti quali sono Fabio Porru e Jesus Prieto, il primo espulso nella semifinale di ritorno con la Tharros, il secondo appiedato per recidività in ammonizioni dopo il giallo rimediato ad Oristano, intende giocarsela con la convinzione di poter centrare l’impresa. Diego Mingioni conta di recuperare Ayrton Hundt, pilastro della difesa che ha subito 22 goal, solo 2 più del Budoni, sul cui impiego deciderà poco prima del fischio d’inizio e per il resto ha tutti a disposizione, compreso Fabio Mastino, impiegato per prudenza solo in uno scampolo di partita domenica scorsa a Ghilarza.

La fiducia della squadra e dell’ambiente, trova forza nel precedente vissuto in campionato, a fine ottobre, quando al Comunale “Carlo Zoboli” si rese protagonista di una partita straordinaria, andando in vantaggio con un grande goal di Andrea Porcheddu al 2′ della ripresa, dopo aver colto un palo a portiere battuto con Nicola Muscas nel primo tempo, e raggiunto da un goal di Sandro Scioni all’87’, ha sciupato un’occasione da goal colossale per vincere la partita con Gabriele Dore al 97′.

Vediamo nell’intervista realizzata questo pomeriggio, al termine dell’ultimo allenamento, con l’allenatore Diego Mingioni (oggi ha festeggiato il suo 32° compleanno), come il Carbonia vive la vigilia della finale.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina la formazione del Carbonia che ha pareggiato con il Budoni 1 a 1 la partita di campionato disputata il 30 ottobre 2022 allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

 

E’ in programma domani pomeriggio, alle 15.00, sul campo Comunale Anton Giulio Cabras, ad Abbasanta, la finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale, tra Carbonia e Budoni. Dirigerà Salvatore Fresu di Sassari, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, sono previsti due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore secondo le norme vigenti. La vincitrice della finale, acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti. Carbonia e Budoni si sono qualificate eliminando in semifinale rispettivamente la Tharros (3 a 3 in casa, 5 a 2 ad Oristano) ed il Latte Dolce (0 a 0 in trasferta e 3 a 1 in casa).

E’ un feeling speciale quello che il Carbonia mantiene da 13 anni con la Coppa Italia, di Eccellenza o di Promozione. Dal 2010 quella con il Budoni è la quinta finale, finora tre perse ai calci di rigore, una in Eccellenza e due in Promozione, ed una vinta, la più recente, in Eccellenza, contro l’Atletico Uri, l’8 febbraio 2020.

Nel 2010, a Nuoro, il Carbonia di Graziano Mannu si arrese ai calci di rigore al Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio in avvio di partita con un goal di Federico Trogu, nella finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull’1 a 1.

Nel 2016, ad Oristano, il Bosa conquistò la Coppa Italia di Promozione regionale, superando ai calci di rigore il Carbonia di Andrea Marongiu, dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari si erano conclusi sull’1 a 1 (al goal bosano di Mattiello rispose Demontis).

Nel 2018 stesso film ad Oristano, con il Carbonia di Andrea Marongiu sconfitto ai calci di rigore dalla Dorgalese, nella finale della Coppa Italia di Promozione regionale, dopo che sia i tempi regolamentari sia quelli supplementari, si erano conclusi sul 3 a 3. Grande rammarico per il Carbonia che dopo soli 7′ era già avanti sul 2 a 0 con i goal di Cogotti e Loi e dopo il 2 a 1 di Malatesta, poco dopo la mezz’ora aveva realizzato il goal del 3 a 1 con Giovagnoli; di Piras e Cadau, nel secondo tempo, i goal della Dorgalese per il 3 a 3 finale.

L’8 febbraio 2020 il Carbonia di Andrea Marongiu conquistò la Coppa Italia di Eccellenza regionale, la prima della sua storia, superando 1 a 0 l’Atletico Uri con un goal di Giuseppe Meloni (avversario domani con la maglia del Budoni) nella finale disputata sul campo del Centro federale di Sa Rodia, ad Oristano.

Qualora riuscisse a riconquistare la Coppa Italia, il Carbonia con due vittorie raggiungerebbe Carloforte, Arbus, Atletico Elmas, Porto Torres e Tavolara. Quella di domani è la terza finale, avendo perso quella del 2010, con il Porto Torres, ai calci di rigore, a Nuoro.

Per il Budoni una vittoria domani sarebbe la prima.

Al fine di consentire lo svolgimento della finale della Coppa Italia sabato 14 gennaio, le partite di campionato Carbonia Calcio-Monastir Kosmoto e Pol. Calcio Budoni-FBC Calangianus 1905 in programma domenica 15.01.2023 per la quinta giornata del girone di ritorno, sono state posticipate a mercoledì 18.01.2023, alle ore 15.00.

Giampaolo Cirronis