25 November, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessoredegli Enti locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, e a seguito del parere positivo della Conferenza permanente Regione-Enti locali, ha confermato la ripartizione dello stanziamento relativo al Fondo unico per l’anno 2016 nelle stesse quote assegnate nel 2015, in considerazione del fatto che il passaggio al nuovo assetto territoriale è in piena fase di transizione. Sulla base della disponibilità di cassa, ai Comuni sarà erogato un ulteriore 20% dell’importo ancora spettante, mentre alle Province andrà l’intera quota definita, in modo tale da chiudere la fase transitoria e agevolare la ripartizione nella fase successoria tra la Provincia di Cagliari, la Provincia del Sud Sardegna e la Città Metropolitana di tutti i rapporti attivi e passivi. Le attuali Amministrazioni provinciali riceveranno anche le quote delle rispettive Province conglobate, fatte salve le gestioni liquidatorie ancora attive. Infine, alle Unioni dei Comuni saranno destinati complessivamente 23 milioni di euro: 15 milioni provenienti da risorse della Regione e 8 dallo Stato.

La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore del Personale Gianmario Demuro sulle linee guida e i criteri generali per l’attuazione del Piano della prestazione organizzativa della Regione. Il testo delinea funzioni, collegamenti con altri documenti e principali contenuti del Piano della prestazione organizzativa che definirà fasi, azioni e risultati del ciclo della gestione e costituisce il punto di riferimento dell’intero processo di programmazione e valutazione della performance dell’apparato amministrativo. Si tratta di un ulteriore tassello nel quadro del miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale e di un più efficiente ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche. La delibera prevede inoltre la costituzione del Nucleo di supporto alla valutazione con funzioni di collaborazione e consulenza tecnica dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) che svolge compiti di verifica sui risultati dei dirigenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie.
La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), l’intervento per la realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fluente con derivazione sul fiume Flumendosa in località Masoni Erdi – Seulo (potenza legale kW 50) a Seulo e Gadoni. Esclusi invece da ulteriore procedura di VIA, condizionati a prescrizioni, il progetto preliminare per il ripristino della cava di granito e prosecuzione dell’attività estrattiva a Olbia, in località San Giacomo, e il progetto di coltivazione e ripristino di una cava per la produzione di inerti in località L’Uruena – Montelittu nel comune di Loiri-Porto San Paolo. L’Esecutivo ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento proposto dal Comune di Cagliari sulla rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall’impianto di depurazione di Is Arenas verso le aree attrezzate a verde pubblico nella città di Cagliari, a condizione che siano rispettate le prescrizioni. Giudizio positivo anche per il rinnovo della Concessione Mineraria “Sa Pigada Bianca”, nei Comuni di Ittiri e Uri. Estesa l’efficacia temporale di due delibere: la n. 56/43 del 2009 (giudizio di esclusione dalla procedura di VIA per un impianto di depurazione a Orosei e fascia costiera) e la n. 2/16 del 2011 (Ricerca mineraria in territorio del Comune di Sassari attraverso sondaggi, all’interno della concessione ‘Casa S’Aliderru’ per bentonite, argille smettiche e refrattarie).
Per la promozione della musica popolare sarda sono stati stanziati, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, 850mila euro. La cifra è stata così ripartita: 500mila euro per le attività istituzionali e 350mila per attività musicali didattiche. In tal modo si assicura continuità alle attività di formazione didattica e si garantisce la promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda, in maniera omogenea nel territorio. I contributi andranno a sostegno di associazioni e bande musicali, gruppi strumentali di musica sarda e gruppi corali polifonici.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci la Giunta ha approvato l’atto di indirizzo per avviare le procedure preliminari all’eventuale contrazione di un mutuo per il pagamento dei residui perenti. Via libera anche all’atto di indirizzo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Palazzo della Regione 2 copia

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La Giunta regionale ha deliberato oggi lo stanziamento di 3 milioni per i contributi “fitto casa” nel prossimo anno accademico. I destinatari sono gli studenti che frequentano corsi universitari nell’Isola, ai quali andranno due milioni; un milione sarà ripartito tra gli studenti che sceglieranno un corso fuori dalla Sardegna. Il contributo sarà erogato nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.
L’Esecutivo ha dato il via libera alle linee guida per il sostegno all’impresa nell’ambito della programmazione Unitaria 2014-2020 a favore della competitività. Le linee guida, proposte dall’assessore Raffaele Paci, forniscono indicazioni alle strutture regionali per disciplinare, indirizzare e coordinare l’attuazione delle operazioni sugli aiuti di stato alle imprese, assicurando uniformità nelle procedure attuative.
La Giunta, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali e su indicazione dell’assessore Cristiano Erriu, ha dato un indirizzo interpretativo in merito alle disposizioni del titolo II della legge regionale n. 2/2016. Eventuali nuove Unioni dei Comuni dovranno garantire alle Unioni già esistenti alla data dell’entrata in vigore della stessa legge regionale, vale a dire il 12 febbraio 2016, il mantenimento dei requisiti della popolazione (10mila abitanti), della contiguità territoriale e del numero minimo dei Comuni (quattro) previsti dal titolo II della legge n. 2/2016.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stato concesso il nulla osta alla immediata esecutività della delibera dell’Amministratore Unico dell’agenzia Forestas per la Seconda variazione di bilancio per la campagna antincendi boschivi 2016.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato la proroga, fino al 31 dicembre 2016, dei commissari delle Aziende sanitarie di Olbia, Nuoro, Lanusei, Sanluri, Cagliari, Oristano, Carbonia. L’esecutivo ha poi recepito l’accordo della Conferenza Stato-Regioni sui prezzi unitari della cessione di sangue, degli emocomponenti ed emoderivati.

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L’accordo che la Regione porta avanti con il gruppo Inpeco apre la strada a nuovi investimenti sul territorio e all’arrivo dell’innovazione Microsoft in Sardegna. Ieri, a Villa Devoto, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, con l’assessore Raffaele Paci e il direttore del CRS4 Luigi Filippini, ha incontrato il presidente Inpeco Andrea Pedrazzini, Carlo Purassanta, amministratore delegato Microsoft Italia, Elena Bonfiglioli, direttore Senior Health Industry Microsoft e Anna Galantini, vice presidente Inpeco.

A seguito del protocollo d’intesa, firmato lo scorso dicembre dal presidente Pigliaru e dal presidente Inpeco Pedrazzini, il CRS4 e Inpeco hanno definito un progetto di ricerca per realizzare il prototipo di un nuovo modello di gestione delle informazioni riguardanti la salute e il benessere dei cittadini. Il progetto – che prende il nome di Total Patient Management (TPM) – ha l’obiettivo finale di gestire, tracciare, automatizzare e, soprattutto, controllare i processi di produzione dei dati clinici provenienti dalle strutture sanitarie e dai dispositivi personali nel rispetto assoluto della privacy. Saranno infatti studiati tutti gli aspetti etici, legali e sociali (cosiddetti ELSI), tenendo conto del nuovo paradigma secondo cui il paziente è detentore e gestore dei suoi dati sanitari. Al gruppo Inpeco (multinazionale leader nelle soluzioni per automazione e tracciabilità dei dati nei laboratori clinici) spettava la selezione di un importante partner tecnologico per la gestione dei dati in Cloud. La scelta è caduta su Microsoft.

Grazie a questa iniziativa, Microsoft contribuirà al completamento del progetto, fornendo la piattaforma tecnologica che consente di avere un accesso capillare e sicuro alle informazioni generate dal sistema, a vantaggio dei cittadini. Microsoft partecipa nel progetto con design e sviluppo dell’infrastruttura Cloud per consentire a cittadini ed enti sanitari accessi immediati ai dati clinici e in tutta sicurezza. «Oggi è fondamentale l’innovazione nel mondo sanitario per affrontare la sfida dell’efficienza e offrire un servizio in grado di migliorare realmente la qualità della vita dei cittadini nel rispetto della sicurezza e della privacy – dice l’amministratore delegato di Microsoft Italia Carlo Purassanta -. In uno scenario in cui la spesa sanitaria si stima raggiungerà nel 2050 oltre l’11% del PIL, è prioritario puntare sull’eHealth per controllare i costi, ottimizzare le cure e facilitare l’accesso dei pazienti ai propri dati. Il Cloud Computing rappresenta uno strumento d’innovazione in questa logica e sono particolarmente orgoglioso del progetto realizzato dalla Regione Sardegna e dal gruppo Inpeco che va proprio in questa direzione, portando concretamente benefici a cittadini ed enti sanitari.»

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto, sotto la direzione di Francesco Pigliaru, ha approvato l’integrazione alla delibera dello scorso luglio sugli indirizzi per le proposte di finanziamento finalizzate a progetti di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale (Delibera n. 44/16). La modifica odierna, proposta dalla Presidenza, consente che il ruolo di capofila delle proposte progettuali ammissibili a finanziamento, a valere sui fondi della L.R. 19/96, possa essere ricoperto, oltre che dagli Enti locali, anche dalle organizzazioni non governative, dalle associazioni di volontariato, dalle università, dagli enti di ricerca e dalle imprese, aventi sede legale e operativa nella Regione Sardegna.
Via libera della Regione ai comuni che chiedono di poter utilizzare le economie derivanti dal finanziamento regionale destinato alla riqualificazione delle case popolari di loro proprietà per interventi aggiuntivi e migliorativi. L’intervento regionale, avviato nel 2014, ha coinvolto 176 comuni per una spesa totale di 10.839.000 euro e con un cofinanziamento da parte delle amministrazioni comunali tra il 24 e il 56%. Con la delibera odierna, proposta dall’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, le amministrazioni comunali potranno impiegare le economie realizzate sugli interventi avviati nel 2014 per realizzare ulteriori lavori negli edifici e nelle aree circostanti: miglioramento delle condizioni abitative, eliminazione di barriere architettoniche, sistemazione degli spazi comuni, del verde urbano, impianti sportivi e centri di aggregazione sociale e culturale. I Comuni sono autorizzati a procedere a condizione di cofinanziare l’opera e ultimare i lavori entro 12 mesi.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato la collaborazione con il sistema camerale attraverso il progetto “Enterprise-Oriented” proposto dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio, con capofila la Camera di Sassari. Attraverso l’utilizzo dello stanziamento, già previsto in Finanziaria, di 200 mila euro, il progetto è finalizzato ad accompagnare le imprese nel processo di definizione della progettazione territoriale, aiutandole nella comprensione degli strumenti da utilizzare per migliorare il proprio grado di competitività e di integrazione con il sistema produttivo di riferimento. Approvazione definitiva è stata poi data a quattro delibere contenenti le direttive alle imprese nell’ambito della strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” della Programmazione Unitaria 2014-2020. Tre delle direttive di attuazione riguardano le micro, piccole e medie imprese (MPMI), la quarta i Progetti di ricerca e sviluppo. Le linee guida sono allegate alle delibere.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta approvato l’intesa con la Capitaneria di Porto di Cagliari per l’aggiornamento del Piano di raccolta e di gestione dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che fanno scalo nel porto turistico di Cala Verde, a Pula, nel prossimo triennio. Giudizio positivo, condizionato a prescrizioni, sulla compatibilità ambientale per la realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio della piattaforma di trattamento e smaltimento di Villacidro, proposto dal Consorzio Industriale Provinciale del Medio Campidano; prorogata la delibera (N. 28/72 del 24 giugno 2011) che esprimeva un giudizio di compatibilità ambientale per l’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi in località Serra Scirieddus, nel comune di Carbonia.
Non sarà sottoposta a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (condizionata a prescrizioni) l’aggiunta di una piattaforma per la produzione di compost di qualità in un impianto di recupero inerti e riciclaggio di materia prima secondaria situato nel comune di Sarroch.
Nulla osta alla immediata esecutività della determinazione del direttore generale dell’Arpas per la “2° variazione al bilancio di previsione 2016-2018” per consentire l’utilizzo straordinario della quota dell’avanzo non vincolato per finanziare spese di manutenzione delle reti di monitoraggio meteorologico, a supporto delle attività del Centro Funzionale Decentrato della Regione Sardegna.

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Aumentano i contributi della Regione per il trasporto scolastico a favore dei Comuni sardi e dell’Unione dei Comuni per il 2016-2017. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del vice presidente Raffaele Paci, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Il provvedimento va incontro alle esigenze manifestate dagli enti locali per sostenere i servizi di trasporto degli studenti pendolari. «Abbiamo deciso di incrementare del 40% le risorse rispetto ai fondi stanziati lo scorso anno scolastico – ha detto l’assessore Firino -. È un ulteriore segnale dell’interesse dell’assessorato nei confronti delle famiglie di studenti pendolari e dei Comuni. Anche quest’anno promuoviamo la collaborazione tra i territori con l’obiettivo di rafforzare la gestione sovracomunale dei servizi».

I fondi per il 2016 sono pari a 2 milioni e 600mila euro. Il 60% della somma (pari a 1 milione e 560mila euro) sarà assegnata a tutti i Comuni in cui non è presente la scuola primaria e/o secondaria di primo grado e/o dell’infanzia statale o paritaria. Il 12%, pari a 312mila euro, andrà invece agli enti locali in cui ci sono delle frazioni geografiche attualmente senza più scuola, i cui studenti frequentano comunque nel comune di residenza. Il 18% dei fondi, pari a 468mila euro, sarà assegnata a titolo di maggiorazione alle amministrazioni coinvolte negli ultimi dimensionamenti scolastici. Il restante 10%, infine, cioè 260mila euro, andrà a titolo di maggiorazione alle amministrazioni che gestiscono il servizio di trasporto scolastico in forma associata.

La Giunta regionale ha inoltre autorizzato l’agenzia regionale Area ad utilizzare le economie di vecchi finanziamenti pari a 180mila euro per la realizzazione delle opere di urbanizzazione nel Comune di Tortolì, in località Is Tanas, relative a 26 alloggi. Gli alloggi, già in fase di avanzata esecuzione, potranno così essere consegnati ai cittadini aventi titolo, da tempo in lista d’attesa. Approvate in via definitiva, dopo il parere della Quinta commissione consiliare, le direttive di attuazione della Legge regionale dell’11 maggio 2015, n. 11 in materia di agriturismo, ittiturismo, pesca turismo, fattoria didattica e sociale.

La Giunta si riunirà ancora domani, mercoledì 31 agosto, per proseguire i lavori sulle delibere all’ordine del giorno.

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La Giunta regionale ha approvato la presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Sardegna stipulato il 29 luglio scorso tra il Capo del Governo Matteo Renzi e il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Via libera anche all’adesione alla “Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna” nell’ambito dell’iniziativa Immigrazione 2014. Il progetto è finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. La Giunta ha poi proceduto alla nomina di Antonello Arghittu Direttore generale Ersu, per 15 mesi, e di Angelo Casula Direttore generale di Forestas, per 3 anni.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il programma di adeguamento delle strutture sanitarie alla normativa antincendio: con 2.478.743 euro verranno realizzati interventi al San Marcellino di Muravera e al San Giuseppe di Isili, al San Michele dell’azienda Brotzu, alle Cliniche e al Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari, all’ospedale di San Gavino. E’ stata accolta, inoltre, la proposta di recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sull’individuazione delle figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, nonché delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali e assistenziali coinvolte nelle reti di cure palliative e della terapia del dolore. L’esecutivo ha dato poi il via libera all’assegnazione della quota di copertura in acconto del disavanzo 2015 a favore delle Aziende sanitarie, per un ammontare di quasi 95 milioni 800 mila euro ed alla nomina a commissario della Asl di Lanusei di Grazia Cattina, attualmente direttore sanitario dell’azienda. Con una nuova delibera sull’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, la Giunta indica le caratteristiche e i requisiti che devono possedere le strutture transitorie di accoglienza a loro dedicate: devono essere facilmente raggiungibili e accogliere i minori per un tempo non superiore a 45 giorni, per far fronte alle emergenze e a particolari condizioni di straordinarietà riconducibili alle procedure di accertamento dell’età, all’iter di identificazione, a particolari accertamenti o profilassi sanitarie, ad un flusso straordinario di minori non previsto. Previsti anche i requisiti organizzativi e di personale, quali un’équipe formata da un coordinatore, un educatore, un mediatore culturale e un operatore. Sono stati poi ripartiti i fondi per il rilancio del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia: sul finanziamento complessivo di 3.175.500 euro, 1.058.500 sono rivolti all’avvio del servizio di nido d’infanzia e/o micronido; con un milione si prolunga l’apertura al pomeriggio o durante il periodo estivo; 1.117.000 per il sostegno ai costi di gestione, riducendo l’importo delle rette a carico delle famiglie. Con un milione di euro ripartito tra le Asl di Sassari, Oristano e Sanluri a si integrano gli interventi in materia di assistenza termale a favore delle terme di Benetutti (Aurora e San Saturnino), Santa Maria Coghinas, Sardara e Fordongianus.
Otto scuole polo rappresenteranno il raccordo tra le autonomie scolastiche e l’amministrazione regionale per favorire la semplificazione gestionale del programma “Tutti a Iscola@” 2016/2017. È quanto stabilisce la delibera proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Dopo il primo anno di avvio sperimentale, “Tutti a Iscol@” si perfeziona con un intervento mirato a sciogliere i nodi gestionali ed amministrativi sui quali le strutture scolastiche hanno riscontrato maggiori difficoltà. Le scuole polo, individuate tramite selezione pubblica fra quelle con maggiore esperienza e competenza, forniranno agli altri istituti assistenza e supporto in fase di programmazione, gestione e monitoraggio dell’intervento. Sempre su proposta dell’assessore Firino, la Giunta ha approvato in via definitiva il Piano Triennale 2016-2018 per lo sviluppo dello sport. In via generale il testo tiene conto delle osservazioni e delle proposte avanzate dalla VI commissione consiliare – che ha espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento preliminare – valutandone nel dettaglio la loro compatibilità con i regolamenti federali e le altre disposizioni direttamente applicabili.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha adottato una delibera di indirizzo per l’attuazione della legge regionale 9 del 2016, che riforma la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. L’atto chiarisce con precisione l’iter corretto per procedere – come ha disposto la legge 9 – alla stabilizzazione nell’Aspal del personale assunto in passato con contratto a tempo determinato dalla soppressa Agenzia regionale per il lavoro, e individua la strada per effettuare la proroga di tutti i contratti in scadenza fino al 31.12.2016, tempo strettamente necessario per concludere la procedura di stabilizzazione. Sono da rispettare una serie di ineludibili passaggi amministrativi che impegneranno l’Aspal verosimilmente per tutta la restante parte del 2016, e nel frattempo si riuscirà a garantire la continuità dei servizi pubblici erogati dai Centri per l’Impiego.
In occasione del centenario della scomparsa del professor Domenico Lovisato, ordinario di geologia e mineralogia all’Università di Cagliari che nel 1879 lanciò la proposta di costruire un rifugio nei versanti del Gennargentu, la Giunta ha accolto la richiesta dell’assessore Cristiano Erriu per finanziare i lavori di recupero e ricostruzione delle vestigia storiche della “Casa rifugio La Marmora”, nel territorio del comune di Desulo. L’Assessorato degli Enti locali stipulerà una convenzione attuativa con il Comune, destinatario del finanziamento, assicurando in collaborazione con l’ente locale il coordinamento dell’iniziativa e l’attuazione dell’intervento. L’edificio, oggi è in condizioni di totale abbandono, consentirà di incentivare il turismo escursionistico, che avrebbe nella costruzione voluta dall’allora Club Alpino Sardo il punto di accoglienza. La posa della prima pietra di sienite, proveniente dall’area di Su Xuxiu, avvenne il 22 luglio 1900. L’intervento assume notevole rilevanza anche nell’ambito delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Definita la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission per le attività di supporto alla realizzazione di prodotti audio – televisivi e per il cinema che promuovano l’immagine della Sardegna. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta di nuove attività per completare le azioni di comunicazione turistica e per favorire nuove motivazioni di viaggio legate alla valorizzazione del territorio tramite il racconto visivo. Grazie al provvedimento si potranno gestire proposte di produzioni cine-tele-audiovisive da parte di società specializzate, testate giornalistiche, agenzie, che possano richiedere assistenza logistica e sostegno per la creazione di riprese/immagini/audiovisivi sul territorio regionale, destinate a cinema, televisione, web e a carta stampata.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato le modifiche dello statuto di Carbosulcis SPA, il mandato all’assessore di approvare il bilancio Igea Spa e la nomina della delegazione che tratterà la stipula dell’accordo quadro sui personale degli ex Consorzi Zir.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la giunta regionale ha approvato una delibera che trasferisce all’agenzia regionale Agris la somma di 143.242 euro da utilizzare per assicurare la continuità dell’attività istituzionale del Laboratorio fitosanitario regionale e consentirne il potenziamento con l’acquisizione di macchine e attrezzature adeguate alle nuove emergenze fitosanitarie. Inoltre, acquisito il parere favorevole della Quinta commissione del Consiglio regionale, è arrivato il via libera definitivo all’integrazione della delimitazione dei territori interessati dagli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013, grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e tromba d’aria del 4 settembre 2015, già approvata dalla giunta nella seduta dello scorso 12 luglio. Con apposita delibera, infine, è stata rettificata la Deliberazione n. 20/1 del 12 aprile 2016 nella parte relativa al calcolo dei canoni di affitto dei terreni agricoli previsti nel progetto Terra ai Giovani. L’agenzia Laore ha ricevuto mandato per la correzione della procedura pubblica di assegnazione dei terreni in corso, la cui scadenza era prevista per il 31 Agosto 2016 e che verrà prorogata.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento per l’adeguamento per la sicurezza dell’esercizio della linea ferroviaria Chilivani – Porto Torres lungo il Rio Calamasciu (rettifica di tracciato tra il km 43+167 e il km 44+647 con soppressione del P.L. al km 43+810).
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, la Giunta ha approvato lo schema di ripartizione tra le strutture regionali delle risorse per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca, che saranno gestite dai direttori generali degli Assessorati. Per il 2016 sono stati stanziati complessivamente 436mila euro.

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I consiglieri della coalizione di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru ha tenuto una conferenza stampa, questa mattina, alla presenza dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, per commentare l’approvazione della legge che istituisce il reddito di inclusione sociale.

 «E’ iniziata la guerra alle povertà – ha detto Luca Pizzuto, segretario regionale di Sel, primo firmatario della proposta di legge -. Non è la panacea di tutti i mali ma offriamo un’opportunità concreta a diecimila famiglie ridotte in povertà, perché possano uscire da una condizione drammaticamente penalizzante.»

La prima erogazione del reddito per coloro che ne avranno il diritto (dichiarazione Isee al di sotto dei 3.000 euro\anno) è ipotizzata per il prossimo autunno e la cifra dovrebbe aggirarsi intorno alle 500 euro per nucleo familiare e 200 euro per singola persona. I fondi a disposizione per il 2016 superano complessivamente i 50 milioni di euro (30 di fondi regionali e 20 del Pon inclusione) ma il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, insieme con il vicepresidente del Consiglio, Eugenio Lai, hanno sollecitato l’assessore Paci affinché la dotazione finanziaria possa essere incrementata almeno fino a 70 milioni di euro.

«C’è bisogno di inclusione sociale – ha affermato il vice presidente della Regione, Paci, sottolineando la coesione dimostrata in Aula dalla maggioranza – e di più diritti per tutti: con l’approvazione della legge che istituisce il Reis, il centrosinistra al governo della Sardegna muove proprio in questa direzione.»

La soddisfazione del Pd, per l’approvazione del provvedimento che Sel aveva presentato pochi giorni dopo l’avvio della Legislatura, è stata espressa da Luigi Ruggeri («il Reis è una misura specifica contro la povertà e rappresenta un servizio alla democrazia e alla partecipazione dei cittadini») e da Lorenzo Cozzolino che ha posto in evidenza come “finalmente” si introduca uno strumento che «metta insieme Comune, Asl e Regione». Il riconoscimento politico per il ruolo svolto dalle forze della minoranza è invece arrivato con la dichiarazione del capogruppo di Sel, Daniele Cocco: «Dobbiamo riconoscere il grande senso di responsabilità dimostrato dalle opposizioni in Aula, che ci hanno consentito di approvare una legge fondamentale in una sola giornata di lavori».

Soddisfazione è stata espressa quindi dal capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro, Roberto Desini («è una legge di tutto il centrosinistra sardo e ben venga il sostegno della Regione alle amministrazioni locali per far fronte al sempre crescente disagio economico nelle nostre comunità») e dal suo omologo dell’Upc, Pierfranco Zanchetta che ha auspicato un innalzamento della somma destinata a ciascun nucleo familiare e l’allargamento della platea dei beneficiari.

«Con l’approvazione del Reis raccogliamo la richiesta di aiuto della società sarda», ha dichiarato Paolo Zedda (Soberania & Indipendentzia) che ha elencato le tre grandi emergenze sociali dell’Isola: alto livello di povertà, bassi livelli di istruzione e calo delle nascite. «L’introduzione del reddito di inclusione è una riforma che ha molto di socialista», ha aggiunto il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Upc-Socialisti), prima di passare la parola a Luca Pizzuto per la replica finale al capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda (Pdci) che astenendosi nella votazione finale  in Aula, aveva definito il Reis “un’elemosina di Stato”: «Noi, col reddito di inclusione sociale offriamo un’opportunità di vita a dieci mila famiglie sarde, chi ha saputo fare di meglio si metta in fila».  

Luca Pizzuto-Francesco Pigliaru 3

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Il reddito di cittadinanza e contrasto della povertà con l’istituzione del fondo regionale per il reddito minimo di cittadinanza è legge regionale. Il Consiglio regionale, infatti, questa sera ha approvato

In avvio di seduta, prima del parere sugli emendamenti all’art.1 (Principi e finalità) il relatore del provvedimento Luca Pizzuto (Sel) ha chiesto una breve sospensione della seduta, che è stata accordata.

Alla ripresa dei lavori, il relatore e la Giunta hanno espresso il parere sugli emendamenti. I presentatori hanno ritirato gli emendamenti soppressivi parziali

Il Consiglio ha poi approvato l’art.1. Con riferimento all’art. 2 (Reddito di inclusione sociale) è stato approvato l’emendamento sostitutivo totale n.113 Pizzuto e più) che specifica le condizioni per l’accesso al reddito di inclusione sociale. Con l’emendamento sostitutivo parziale n. 102 (Truzzu e più) corretto da una integrazione orale formulata dal consigliere Luigi Ruggeri (Pd) è stata introdotta la possibilità di sostituire parzialmente il sussidio economico con un buono acquisto di beni e servizi. Via libera dell’Aula anche ad una integrazione orale del relatore Pizzuto (Sel) alle azioni di contrasto alla povertà finalizzate alla lotta allo spopolamento nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, con una attenzione particolare ai giovani con meno di 40 anni. All’art. 3 (requisiti e condizioni di accesso) è stato approvato l’emendamento sostitutivo parziale proposto dal consigliere Pier Mario Manca (Sd) che modifica il termine previsto di 36 mesi in 60 mesi

Subito dopo è stato approvato il testo dell’art. 3 integrato dall’emendamento sostitutivo parziale n. 114 (Pizzuto e più) con cui si specifica che la misura della Regione “è complementare ed aggiuntiva rispetto agli interventi del programma nazionale Sia-Sostegno di inclusione attiva)”, in modo da ampliare la platea dei beneficiari.

L’art. 4 (Doveri dei beneficiari) è stato approvato con l’integrazione prevista dall’emendamento sostitutivo parziale n.115 (Pizzuto e più) che indica i percorsi di politiche attive del lavoro riservate ai beneficiari del Reddito di inclusione sociale. Tali misure, aggiunge la proposta, dovranno essere programmate “dagli uffici di Piano nell’ambito del Plus competente per territorio”.

Approvato inoltre l’emendamento sostitutivo parziale n.126 (Manca Pier Mario e più) con cui si modifica il termine da sei mesi a dodici mesi. Approvato anche, con l’emendamento aggiuntivo n.116 (Pinna Rossella e più) il riferimento al Patto di inclusione sociale.

Approvato, infine, il testo dell’art. 4 con le modifiche introdotte

L’art. 4/bis (Sistema informativo), esaminato successivamente, è stato approvato con le modifiche introdotte dalle disposizioni dell’emendamento sostitutivo totale n.117 (Pizzuto e più) riguardante l’introduzione di uno specifico sistema informativo “quale strumento di monitoraggio, valutazione e controllo delle misure attivate”.

Sull’articolo 5 è intervenuto l’on. Paolo Truzzu (Fdi) per illustrare l’emendamento 106 e ha detto: “Dobbiamo evitare che i soliti furbetti possano approfittare di questa situazione, come i titolari di auto di grossa cilindrata o imbarcazioni da diporto”. Favorevole all’emendamento anche il sardista Angelo Carta. Contrario l’on. Luigi Ruggeri (Pd): “Si tratta di una norma pleonastica che rappresenta un appesantimento del testo”. Per l’on. Agus (Sel) “i parametri dell’indigenza sono già contenuti nella normativa del nuovo Isee”. L’emendamento non è stato approvato. Ok anche all’articolo 5 e poi gli altri articoli fino al 13, anche con emendamenti orali presentati dal primo firmatario, on. Luca Pizzuto (Sel).

Approvato l’emendamento sostitutivo totale 89 all’articolo 13 bis: si tratta di una norma che prevede che “la Giunta, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, definisce la linee guida sui criteri e le modalità di ripartizione degli stanziamenti”. Approvati gli articoli 13 ter e quater, l’articolo 14.

Ok dell’aula anche all’emendamento 112 all’articolo 14 bis, che intitola il provvedimento “Reddito di inclusione sociale, fondo regionale per il reddito di inclusione sociale. Aggiudu torrau”.

L’on. Luca Pizzuto ha ringraziato “l’opposizione e la commissione Sanità con l’assessore Arru, per il lavoro svolto. Non si usa ma voglio ringraziare anche l’amministrazione regionale che ci ha aiutato a scrivere questa legge. Permettetemi di ricordare l’onorevole Luigi Cogodi, che per primo fece questa battaglia nel 1999 in quest’Aula. A lui e alle donne della Sardegna e alla mia generazione massacrata dalla precarietà voglio dedicare questa legge, nella speranza che questo strumento nelle loro mani possa assicurare migliori condizioni. Con questo voto dichiariamo guerra alla povertà e all’ingiustizia sociale”.

Per l’on. Alessandra Zedda (Forza Italia) “le buone finalità sono condivisibili e pertanto da questi banchi arriverà un voto di astensione, per un forte senso di responsabilità. E’ un provvedimento a tratti evanescente e inapplicabile ma ci auguriamo che alle famiglie sarde possa arrivare qualcosa”.

Anche l’Udc ha annunciato il voto di astensione: “Questa legge è uno strumento per tamponare l’emergenza ma solo il lavoro dà la vera dignità alle famiglie”. Per il Pd hanno dichiarato il voto a favore gli onorevoli Luigi Ruggeri e Rossella Pinna, che ha detto: “Il Pd partecipa alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza sociale. Ci sono solo buone ragioni per condividere questa proposta di legge, soprattutto perché supera il modello di welfare dello Stato e responsabilizza le persone che ricevono aiuto”. Il sardista Angelo Carta ha auspicato nuove e maggiori risorse per questo strumento”.

Favorevole anche il Partito dei Sardi e l’Upc con l’on. Pierfranco Zanchetta: “Questa è una giornata che segna un passo fondamentale per l’Aula e per la maggioranza”.

Per l’on. Paolo Zedda (Rossomori) “non è una legge che assiste i poveri ma che scrive un patto sociale e individua nella famiglia la cellula minima che è in grado di contrattare il patto di sussistenza con le istituzioni. E’ scattato l’allarme rosso e non possiamo far finta di non sentirlo”.

Per il comunista italiano Fabrizio Anedda “questo provvedimento avrebbe bisogno di 500-600 milioni anni per la Sardegna. Sessanta milioni per due anni non incideranno nello stato di povertà ma serviranno al clientelismo di qualche amministratore. Per questo penso di astenermi”.

Secondo l’on. Christian Solinas (Psd’az) “non vorrei che per la ristrettezza delle risorse nascesse una categoria di idonei non beneficiari. Cogodi in quest’Aula ottenne ben altre risorse per il Piano straordinario per il lavoro nel 1999”. 

Il Consiglio è quindi passato al secondo punto all’ordine del giorno: la proposta di legge n. 337/B (Lotto e più) “Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998)”.

Prima dell’avvio della discussione generale ha chiesto la parola il capogruppo di Sel Daniele Cocco che ha ricordato all’assessore alla Sanità, Luigi Arru, l’impegno assunto la scorsa settimana per l’avvio di un tavolo tecnico sulla vertenza dei dipendenti dell’Aias.

L’assessore Arru, rispondendo alla sollecitazione dell’esponente di Sel, ha assicurato che l’incontro si terrà nei prossimi giorni.

Chiarita la questione, il presidente Ganau ha dato la parola al presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto per la relazione di maggioranza alla proposta di legge n. 337.

Luigi Lotto, in premessa, ha ricordato che nel maggio del 2015 il Consiglio approvò una legge per agevolare e incoraggiare lo sviluppo dell’agriturismo in Sardegna. «In quella legge ci sono due articoli che fissano all’80 e all’85% la percentuale dei prodotti sardi da utilizzare negli agriturismo e ittiturismo  per la somministrazione dei pasti. La legge fa riferimento ai prodotti acquistati direttamente dalle aziende agroalimentari. Ciò crea problemi – ha sottolineato Lotto – i titolari delle imprese non devono essere obbligati ad acquistare direttamente dalle aziende ma devono poterlo fare anche attraverso i comuni canali della distribuzione commerciale».

Con la modifica richiesta – ha concluso il presidente della V Commissione – si chiarisce che rientrano nella tipologia dei prodotti alimentari comunemente utilizzabili negli agriturismo tutti i prodotti derivati da trasformazione di materie prime di origine regionale purché realizzati da aziende agricole e agro-alimentari sarde, ancorché non acquistati direttamente da esse.

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha dichiarato la propria contrarietà al provvedimento: «Abbiamo ritirato la nostra firma alla proposta di legge perché intravediamo il pericolo che in questo modo si aprano le porte a prodotti di aziende sarde che operano all’estero. Produttori sardi che non producono in Sardegna potranno vendere agli agriturismo. La precedente legge non imponeva di acquistare direttamente dall’azienda ma dalla sua rete commerciale. La modifica, imposta dai funzionari regionali, è beffarda e maldestra e rischia di danneggiare i produttori seri e i consumatori».

A Crisponi ha subito replicato il presidente della Commissione Luigi Lotto: «Respingo il riferimento ai prodotti esportati e riportati in Sardegna. Non c’entra nulla con la proposta di modifica in discussione».

Oscar Cherchi (Forza Italia) ha annunciato il suo voto favorevole: «La norma è un chiarimento della legge precedente che aveva necessità di essere ben definita – ha detto Cherchi – si tratta di prodotti primari. Non trovo niente di strano che il latte prodotto ad Arborea possa essere comprato a Sassari».

Pier Mario Manca (Partito dei Sardi) ha difeso la proposta di legge ma ha espresso fastidio per l’atteggiamento della burocrazia regionale. «Mentre la politica cerca soluzioni c’è un’eccessiva rigidità da parte dei dirigenti dell’assessorato. La legge non è ritornata in Aula improvvisamente. I dirigenti non hanno detto niente quando la era ancora in Commissione adesso costringono l’organo politico a intervenire nuovamente. Servono soluzioni per evitare che il Consiglio venga inchiodato a discutere questioni di lana caprina».

Angelo Carta, capogruppo del Psd’Az, ha ricordato l’approfondita discussione in Commissione sul provvedimento. «La legge mirava a tutelare le aziende che producono i propri prodotti. La previsione dell’acquisto diretto in azienda non era un capriccio ma mirava a tutelare aziende e consumatori. Questa modifica dà l’apertura alle reti commerciali che spacciano prodotti sardi ma che di sardo hanno ben poco».

Il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato.

Non essendoci altri iscritti a parlare, l’Aula ha dato il via libera in rapida successione anche ai due articoli della legge che introducono le modifiche proposte. 

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo definitivo che è stato approvato con 38 voti a favore, 2 contrari e 7 astenuti. 

Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato l’esame della proposta di legge n. 349 “Modifiche alla legge regionale 11 aprile 2016, n. 5 (legge di stabilità 2016). Disposizioni urgenti a sostegno dei territori colpiti da incendi” ed il primo firmatario, il capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro”, Roberto Desini ha illustrato il provvedimento che prevede l’utilizzo degli avanzi di amministrazione degli enti locali (articolo 8, comma 12. LR 5\2016 “legge di stabilità 2016) anche per “l’immediato ripristino  delle condizioni necessarie a garantire il mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali delle attività colpite da incendio”. Il consigliere della maggioranza ha ricordato quindi i recenti incendi che hanno flagellato la Sardegna pur evidenziando la diminuzione dei roghi rispetto allo scorso anno nonché “l’efficacia degli interventi e della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Regione”.

Il consigliere Oscar Cherchi (Fi) ha espresso giudizio positivo sulle finalità del provvedimento e sull’opportunità di garantire opportuni sostegni alle azienda private danneggiate dal fuoco ma ha sollevato dubbi su possibili rilievi in sede comunitaria sulla legittimità degli aiuti diretti alle aziende private, così come ipotizzati nella Pl 349.

L’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha espresso il parere favorevole della Giunta sul provvedimento ed ha precisato che il comma 12 dell’articolo 8 della legge di stabilità 2016 è stato considerato legittimo da parte del governo e dunque anche la norma contenuta nella proposta di legge dovrebbe essere legittima.

Il consigliere del Pd, Mario Tendas, ha manifestato pieno sostegno all’iniziativa ma ha ricordato i ritardi con cui si procede col ristoro dei danni alle aziende private colpite dalla tragica alluvione del 2013 («con i due milioni di stanziamento si può far fronte inoltre solo al 5% dei danni superiori ai diecimila euro»).

Il consigliere del gruppo SdL, Piermario Manca, ha dichiarato di condividere le finalità del provvedimento in discussione ma ha insistito sul rischio infrazione in sede comunitaria ed ha proposto dunque una modifica per precisare che gli aiuti sono rivolti al comparto zootecnico per far fronte alla sussistenza alimentare degli animali di aziende attraversate dagli incendi.

Il capogruppo Sdl, Roberto Desini, ha chiesto qualche minuto di sospensione dei lavori dell’Aula che il presidente Ganau ha accordato ed alla ripresa, l’onorevole Desini ha illustrato l’emendamento orale che introduce la precisazione che gli aiuti sono “sono atti a soddisfare impellenti esigenze alimentari del compendio zootecnico sopravvissuto agli incendi”.

L’emendamento è stato dunque accolto dall’Assemblea che lo ha approvato prima di dare il via libera all’articolo 1 “Modifiche della legge regionale n. 5 del 2016. Disposizioni urgenti a sostegno dei territori colpiti da incendi” e all’articolo 1 bis “Entrata in vigore”.

Posta in votazione la legge è stata quindi approvata all’unanimità con 44 consiglieri votanti.

Il presidente Ganau, infine, ha comunicato all’Aula la convocazione dell’ufficio di presidenza per domani (mercoledì 3 agosto) alle 10.30 e la convocazione del Consiglio per giovedì 1 settembre alle 10.30 con all’ordine del giorno la ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, Sogeaal, nonché la convocazione della Quinta commissione (domani, mercoledì 3 agosto alle 12), della Quarta commissione (giovedì 4 agosto alle 9.30) e della Sesta commissione (giovedì 4 agosto alle 10.30).

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Il Consiglio regionale ha approvato con 30 voti favorevoli e 10 contrari sui 4o consiglieri presenti in Aula al momento del voto, la legge per l’Istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale (ASUR).

Questo pomeriggio, in apertura di seduta, la commissione e la Giunta hanno espresso il parere sugli emendamenti presentati.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha annunciato il ritiro degli emendamenti soppressivi totali e parziali. Inoltre, riprendendo alcune dichiarazioni del presidente Pigliaru riportate da organi di stampa in cui si parlava di un nuovo direttore generale proveniente da oltre Tirreno, ha invitato il presidente della Regione a chiarire la circostanza «perché la questione interessa l’Aula ed è pertinente col dibattito in corso».

Il presidente Pigliaru ha risposto auspicando che il direttore generale della Asl unica «sia il migliore possibile qualunque sia la sua provenienza, non c’è nessuno vincolo geografico perché siamo in una società aperta, sono convinto che si sceglierà il migliore fra candidati molto forti e mi aspetto molte domande».

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato il ritiro degli emendamenti soppressivi del suo gruppo, seguito dal collega dal Misto-Fdi Paolo Truzzu.

Prendendo la parola nel dibattito sull’art. 5 la consigliera Annamaria Busia ha sottolineato che «la fase di transizione è importantissima per sviluppare e completare i processi di riforma e la Asl unica è un nuovo organismo che richiede un certo tempo di gestazione». Sotto questo profilo, ha aggiunto, «preoccupa per come è stata pianificata perché appare troppo breve ed appesantita dall’onerosa gestione dell’ordinario, un contesto che solleva perplessità sulla buona riuscita del percorso, come dimostrato peraltro anche dai raffronti con altre realtà (le Marche) dove dopo due anni non è stato ancora completato». La Busia ha espresso infine le sue riserve sulla legge anche in ordine ad altri aspetti come «l’incertezza sulle risorse, la mancata costituzione di un team operativo, di un crono programma, e di attività di formazione; una riforma un po’ demagogica e superficiale che non potrà essere ben governata dal nuovo direttore generale, per quanto bravo».

Il consigliere Michele Cossa ha messo in luce che «mentre il testo parla di disposizioni transitorie non ci si rende conto che la transizione è già iniziata come dimostra quello che è successo in tutte le Asl dopo le decisioni della Giunta, con lotte all’ultimo sangue per conquistare incarichi e posizioni al fine di prefigurare futuri assetti organizzativi». In pratica, ha osservato, «il manager che arriverà troverà quasi tutto fatto e l’unica novità positiva è quella della norma sui concorsi anche se, a nostro avviso, molti buoi sono già scappati; è necessario comunque che la Giunta dica come pensa di affrontare questo problema del fatto compiuto».

Il consigliere Lorenzo Cozzolino del Partito Democratico, intervenendo sul primo punto dell’articolo riguardante l’individuazione della sede della Asl unica ha affermato che «si tratta di una scelta che deve essere ponderata e preceduta da alcune considerazioni». A suo giudizio, «deve essere favorita l’azienda più grande con le strutture e le professionalità richieste dalla riforma e cioè Cagliari, altrimenti la riforma potrebbe essere rallentata anche perché non ci sono piani di fattibilità riferiti a situazioni diverse». Inoltre, ha proseguito, «va tenuto conto dei compiti delicati e complessi che richiedono un rapporto stretto con l’assessorato della Sanità che deve poter esercitare nel modo migliore il suo ruolo di vigilanza e controllo, e che l’eventuale spostamento comporterebbe aggravio di costi». In sostanza, ha concluso, «è sbagliato intervenire su questa materia per presunte compensazioni di natura politica o territoriale mettendo a rischio il buon andamento di una riforma incentrata sul contenimento della spesa sanitaria, che ha più alta incidenza sul bilancio della Regione».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha chiesto la votazione a scrutinio segreto degli emendamenti nn. 653, 654 e 662.

Successivamente il Consiglio ha approvato a scrutinio segreto, con 30 voti favorevoli e 26 contrari, l’emendamento n.654 (Demontis e più). Il testo prevede che in attuazione della disposizioni contenute nell’articolo 1 della legge «a decorrere dal 1° gennaio 2017 la Asl n.1 di Sassari incorpora le altre aziende sanitarie locali e assume la denominazione di Azienda per la salute». Entro il 31 agosto inoltre la Giunta nominerà il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Sassari che, dal 1° gennaio 2017, assumerà le funzioni di direttore generale dell’Azienda della salute. Per quanto riguarda infine l’Azienda regionale di emergenza-urgenza Areus avrà sede legale a Nuoro.

Successivamente è stato messo in votazione l’emendamento n.647 (Cherchi Augusto e più) che prevede l’utilizzo delle graduatorie di ciascuna Area socio-sanitaria «fino alla loro scadenza naturale» o comunque in vigore anche nelle aree contigue o nelle altre «secondo l’ordine di approvazione».

La seduta sospesa è stata sospesa per un approfondimento.

Alla ripresa dei lavori, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha proposto l’unificazione dell’emendamento n. 647 con il n. 655 perché connessi per materia, per cui sarebbe auspicabile una sintesi precisando che sarebbe opportuno aggiungere alla data scadenza di graduatorie delle aziende, il 31 dicembre 2016, una proroga fino 31 dicembre 2017.

La seduta è stata nuovamente sospesa per una verifica dei due testi.

Ripresa la seduta, il presidente Gianfranco Ganau ha comunicato che è stato perfezionato un test di sintesi che, fra l’altro, prevede la proroga delle graduatorie al 30 giugno 2017.

Messo ai voti, il testo unificato dei due emendamenti è stato approvato.

Voto favorevole dell’Aula anche per gli emendamenti n. 664 (Sabatini) e 663 (Sabatini). Il primo conferma la validità dei concorsi già banditi prima dell’entrata in vigore della legge, mentre il secondo consente alle aziende del servizio sanitario, sino al 31 dicembre 2016, di bandire concorsi e stipulare contratti «previa autorizzazione dell’assessorato della Sanità»

Approvato, infine, anche l’emendamento n. 526 (Pizzuto – Cocco Pietro) che obbliga il direttore generale ad equiparare i livelli di carriera prima dell’unificazione del personale delle aziende. Il testo è stato integrato da un emendamento orale del capogruppo del Pd Pietro Cocco che prevede anche l’allineamento dei modelli organizzativi e del trattamento economico. La proposta è stata sottoscritta da tutti i capigruppo.

L’Aula ha approvato il testo dell’articolo 15 e si è poi accesa sull’emendamento 490, a firma di Zanchetta e più. L’emendamento riguarda l’organizzazione degli uffici stampa delle Assl e la necessità che l’informazione e la comunicazione sanitaria su temi importanti come la peste suina siano al centro delle politiche sanitarie. Favorevole anche l’on. Roberto Deriu (Pd).

Secondo il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, è “ridondante il richiamo ma ci rimettiamo all’Aula prestando sempre la massima attenzione alle questioni dell’informazione”. Per l’on. Cossa (Riformatori) “il tema dell’informazione negli enti pubblici è sensibile e ci riserviamo di presentare su questo una proposta di legge”.

Per l’on. Walter Piscedda (Pd) “forse un emendamento del genere potrebbe essere contenuto in un atto aziendale ma a questo punto lo condivido e firmo pure io, per sostenere il dovere dell’informazione e della trasparenza anche nei territori delle Assl”.

Anche l’on. Daniele Cocco (Sel) si è detto favorevole all’emendamento Zanchetta e così l’on. Rosella Pinna (Pd).

Per l’on. Ignazio Locci (Forza Italia) “è chiaro che si sta scrivendo dentro la legge una cosa che non c’entra nulla. Forse era il caso di scriverci altro, magari una parolina se avremo o no l’elisoccorso. Voto contro perché questo è il sostegno ai soliti nomi dell’informazione, magari chiamati al lavoro discrezionalmente dai commissari”.

Per l’on. Marco Tedde (Forza Italia) “questa è la prova della sottomissione alla politica  della riforma sanitaria. Stiamo disciplinando atti di gestione, altro che. Diteci che cosa vi porta a occuparsi dei precari degli uffici stampa delle Asl”.

Anche l’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha condiviso l’emendamento e così l’on. Antonio Solinas (Pd). Per il sardista Angelo Carta è “necessario capire se intendimento del presentatore dell’emendamento sia quello di aprire un ufficio stampa delle Asl nelle sedi dove ancora non è stato aperto”. Al termine, l’emendamento 490 è stato approvato.

A seguire, approvati gli emendamenti della Giunta nn. 547, 548, 549 sui consigli delle professioni e sui comitati zonali.

Sull’emendamento di Giunta n. 550 (dedicato alla istituzione della figura del coordinatore del Centro trapianti del Brotzu), l’Aula si è divisa dopo che il capogruppo del Centro democratico, in polemica con la maggioranza, ha annunciato il voto contrario. Dai banchi delle opposizioni si è levato un coro di critiche, tese a domandarsi il perché della previsione in legge dell’istituzione di questa figura. Sono intervenuti gli onorevoli Truzzu e Oppi. Il presidente Ganau ha sospeso la seduta.

Il vicepresidente ha confermato la volontà del ritiro dell’emendamento 550, che è stato dunque spuntato.

L’emendamento 649 (a firma Lai, Solinas A. e più) prevede: “L’ambito della Assl risultante dallo scorporo della Asl metropolitana ha come sede dell’area il Comune di Isili”. Su questo è intervenuto anche l’on. Solinas (Psd’Az), Locci (Forza Italia), che si sono chiesti come mai Isili sia l’unico Comune del quale si parli espressamente in legge. Per il presentatore dell’emendamento, l’on. Eugenio Lai (Sel), “con questa norma si sta tentando di mettere un po’ di chiarezza individuando un’area centrale della provincia di Cagliari al di fuori dell’area metropolitana”. L’emendamento Lai è stato approvato.

Approvati anche gli emendamenti della Giunta 551 (sub ambiti territoriali), 552 (trattamento economico del direttore generale), 553 (Ricerca e sperimentazione al Brotzu), 554 (elezione del Consiglio delle professioni aziendali), 555 (coordinamento con legge 10 del 2006), 556 (coordinamento regionale) e 558 (ruolo del direttore dei servizi sociosanitari). (C.C.)

All’articolo 16 (abrogazioni) sono stati ritirati tutti gli emendamenti presentati. Il testo dell’articolo 16 è stato approvato con l’astensione della consigliera Busia.

Sull’articolo 17 (norma finanziaria) è intervenuta Alessandra Zedda (FI) che ha detto subito di voler prendere le distanze da questa riforma. “Non sono d’accordo su nulla – ha aggiunto – né sui contenuti, né sui i metodi, né con le forme di campanilismo. Anzi, credo che il trasferimento a Sassari della sede dell’ATS  sia un elemento negativo che porterà grandi discrasie sia nel sistema finanziario che su quello  organizzativo”. Per Alessandra Zedda la maggioranza ha agito secondo una  logica di spartizione del potere, insomma si sono creati nella sanità sarda i “sultanati”. Inoltre, da oggi sarà un governo esterno alla Sardegna che deciderà sulla salute dei nostri cittadini. Per Zedda si tratta di una legge –  presa in giro. Avete parlato per mesi  – ha continuato rivolta alla maggioranza – della ASL unica e di un  “non aumento di spesa”. E’ un falso,  piuttosto dobbiamo parlare di “sultanato unico”. Questa riforma è un escamotage della  maggioranza e della giunta per coprire il disavanzo nella sanità.

Roberto Desini (Sovranità, democrazia e lavoro) non ha  ritirato l’emendamento 355 come richiesto dalla commissione, l’emendamento è stato bocciato. 

Marco Tedde (FI) ha detto di essere sconcertato perché questa riforma non è stata certo fatta per colmare il deficit  ma per mettere sotto controllo la gestione della sanità. Per Tedde è stato creato  un elefante amministrativo. Insomma è una riforma sbagliata, difficile da realizzare che accentra poteri ma non migliora la qualità dei servizi. Purtroppo quest’atto che state votando – ha concluso –  produrrà tanti danni. 

Edoardo Tocco (FI) ha sottolineato la delusione per questa riforma che non accontenta nessuno, neanche i colleghi della maggioranza. E’ stato creato un mostro – ha detto – non certo un buon sistema sanitario. Per l’esponente di Forza Italia si tratta di un “poltronificio”. Mi dispiace – ha concluso – che il presidente della Regione sia assente in aula. E’ andato via dopo che si è assicurato che la sede dell’ATS  sarà a Sassari. Non va bene, è una caduta di stile. Sarà difficile digerire questa riforma, i  sardi avrebbero dovuto ricevere più rispetto da parte del Consiglio regionale.

Augusto Cherchi (sovranità, democrazia e lavoro) ha dichiarato che  questa legge non lo appassiona. E’ una legge strana, approvata solo con un giorno e mezzo di discussione in aula, con una strategia politica sbagliata. E’ una legge che accentra in maniera esagerata e dall’altra parte decentra, che lascia i territori periferici al margine

Gli emendamenti presentati all’articolo 17 sono stati bocciati, l’articolo è stato approvato  con l’astensione della consigliera Busia.

Sull’articolo 18 (entrata in vigore) è intervenuto Giancarlo Carta (FI). “Stiamo approvando una legge che avrebbe dovuto diminuire le spese, riordinare il sistema sanitario regionale, dare risposte concrete ai pazienti e agli operatori del settore. Mi sembra invece che oggi state approvando una legge fatta come un risiko. In questa legge – ha aggiunto – non c’è un’idea generale di sanità e le percentuali di risparmio sono ridicole. Forse avevamo ragione noi, c’era bisogno di più tempo. E’ assurdo che una legge così importante sia votata solo dalla maggioranza: questa legge doveva essere una legge di tutto il Consiglio regionale e a favore di tutti i sardi.  Da questa legge viene fuori solo questo: che ci sarà un mega direttore. Sono deluso e amareggiato. Questa riforma è da bocciare.

 Annamaria Busia ha detto di essere rammaricata per come è andata  questa discussione. E’ stata persa un’occasione. Trovarci oggi – ha sostenuto – in un’ aula semivuota, con un’opposizione che si è arresa, fa riflettere. Sicuramente la minoranza  utilizzerà questa legge in campagna elettorale. Perché questa legge incide sul bene principale che è la salute dei sardi. Io spero di sbagliarmi. Ho cercato di entrare nel merito della discussione, invano. Non siamo stati ascoltati. Non solo questa legge non semplifica, non accontenta i territori, non alleggerisce il sistema. Fa esattamente il contrario. Il riequilibrio territoriale non si attua spostando una sede a Sassari e una a Nuoro. In questa legge ci sono tanti errori, spero che i fatti mi diano torto per il bene dei sardi. La consigliera ha annunciato un voto di astensione sia sull’articolo 18 che sull’intera legge.

 L’art 18 è stato approvato.

Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la presentazione di due ordini del giorno sulla vendita ad una multinazionale inglese del patrimonio di dati genetici e biologici della comunità sarda (a termini di regolamento devono essere votati prima della votazione finale della legge) ed ha invitato la Giunta ad esprimere il parere.

«Un ordine del giorno che impegna la giunta lo si vede prima anche con la giunta». Con queste parole il vice presidente della Giunta, Raffaele Paci, ha aperto in tono polemico il suo intervento evidenziando una sostanziale non condivisione per i termini “drammatica svendita del patrimonio genetico dei sardi” presente nel documento sottoscritto da 22 consiglieri della maggioranza.

Paci ha dunque rassicurato sull’attenzione dell’esecutivo per la vicenda ma ha anche affermato che il garante sulla privacy ha cerificato la legittimità dell’iniziativa. L’assessore ha inoltre precisato che sarà necessario il consenso di ciascun cittadino interessato dalla ricerca di Shardna per un utilizzo differente dei dati genetici e del Dna. «Non siamo contrari – ha concluso Paci – che importanti società internazionali vengano ad operare e investire in Sardegna nella sperimentazione e nella ricerca scientifica».

Emilio Usula (S&Ind), presentatore del documento della maggioranza che “impegna la Giunta a riferire in Consiglio e ad affettuare una ricognizione degli strumenti utilizzabili dalla Regione per scongiurare la drammatica vendita del patrimonio genetico dei sardi e conseguentemente la nostra stessa identità di popolo”, ha definito la vendita del patrimonio genetico dei sardi “una vicenda scandalosa e drammatica”. Usula ha lamentato il silenzio della politica sarda su questo tema ed ha escluso  di “voler scavalcare l’esecutivo” quanto ribadire la richiesta di garanzie “perché il patrimonio di dati genetici e biologici dei sardi possa essere utilizzato per fini pubblici”.

Christian Solinas (Psd’Az), presentatore del secondo documento sulla vendita del patrimonio genetico e del materiale biologico della ex Shardna (sottoscritto da tredici consiglieri della minoranza) ha replicato duramente all’assessore Paci. «Le poche competenze che restano in capo a questa assemblea – ha dichiarato il segretario dei sardisti – non possono essere svilite nel modo in cui ha fatto l’assessore, perché il Consiglio regionale non deve concordare gli ordini del giorno della Giunta, tutt’al più il Consiglio cercherà di concordare un ordine del giorno unitario al quale l’esecutivo dovrà rimettersi». Christian Solinas ha concluso riaffermando “l’interesse pubblico a detenere un patrimonio dei sardi”.

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, si è detto indignato per la “svendita el patrimonio genetico dei sardi” ed ha accusato la Giunta di aver “sbagliato l’approccio al tema”. «I sardi non aspettano che arrivi a qualcuno a gestire il loro patrimonio genetico – ha affermato l’esponente della minoranza – ma dobbiamo decidere noi a chi affidare il nostro patrimonio genetico». Carta si è detto favorevole all’unificazione dei due ordini del giorno.

Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha ricordato la mozione presentata sul tema dal suo gruppo ed ha invitato a compire opportune valutazioni sulle vicende che nel corso degli anni hanno interessato Shardna e che hanno registrato il completo disinteresse della Regione. «Nella vendita alla multinazionale inglese – ha concluso Cossa – ci sono problemi etici, di privacy e di consenso ma non facciamo i provinciali, però ci sono aspetti che meritano approfondimenti.

Dopo una prima proposta per l’unificazione dei due documenti, l’Aula ha proceduto alla votazione dei due ordini del giorno che sono stati approvati (il consigliere del Pd, Demontis ha dichiarato voto contrario).

Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la votazione finale della legge per l’Asl unica e si è aperta la fase delle dichiarazioni di voto. A favore si è espresso il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, («riforma indifferibile, la sanità peggio di così non può andare»), mentre contrario si è detto, il consigliere Fd’I, Paolo Truzzu, («speravo in una buona legge ma non si è sfruttata l’opportunità di cambiare in Aula un provvedimento atteso») ed anche il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa («la Asl unica doveva mettere da parte il vizio capitale della sanità e cioè l’infiltrazione della politica nella sanità, così non è stato e abbiamo visto il riemergere dei localismi, delle spartizioni territoriali con la perla finale di Isili che rappresenta solo un tributo a Sel»).

Voto contrario ha dichiarato, Gianni Tatti (Udc): «Si è perso di vista il fine nobile del diritto alla salute, è stato invece un continuo conflitto per gli interessi».

Il consigliere Emilio Usula (Rossomori) ha definito la riforma «il risultato di un lavoro importante da sottolineare senza particolare enfasi ma da non demonizzare, il punto di partenza verso un sistema sanitario nuovo che si aspettano i cittadini ed i trentamila operatori del settore, che anzi bisogna coinvolgere per una migliore applicazione della legge». La legge, ha concluso, «contiene molte potenzialità positiva non tanto in termini di risparmio ma di soddisfazione del bisogno di salute dei sardi».

Il consigliere Giovanni Satta (Misto) ha parlato di una riforma «per molti aspetti obbligata voluta più dalla Giunta che dal Consiglio, riforma che comunque andava fatta, importante ma non condivisa come avrebbe richiesto il il fatto che la sanità assorbe la metà del bilancio regionale». Anche in questa circostanza, ha aggiunto Satta, «la politica ha confermato di essere uguale a se stessa, con una fase preparatoria insufficiente e un discorso non chiaro sui risparmi che potrà produrre, al di là di riferimenti generici al Veneto dove le cose non vanno poi così bene o alla Toscana dove sono state istituite tre Asl come pure era stato proposto anche per la Sardegna». Nel concreto, ha concluso, «restano ancora differenze profonde fra territori come nella zona di Olbia che si trova molto al di sotto della media nazionale di posti letto ed è una realtà sottovalutata anche per l’impatto delle presenze turistiche».

Ha assunto la presidenza dell’Assemblea il vice presidente Eugenio Lai.

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha sottolineato che «si sapeva che il percorso non sarebbe stato facile ma la maggioranza ha presentato ben 110 emendamenti e molti la stessa Giunta, segno di una faticosa  e confusa ricerca di equilibrio», Con quale risultato, si è chiesto Carta, «si potrebbe dire che hanno vinto i sassaresi e i nuoresi ma non si può ridurre la legge a questo aspetto che non ha a che vedere con la salute dei sardi, ed è questo in fondo il vero problema che non è stato affrontato, al punto che qualcuno della Giunta l’ha chiamata azz…».

Il consigliere del Psd’Az Marcello Orrù, annunciando il suo voto contrario, ha parlato di «messaggio sotterraneo di dimissioni del presidente della Giunta segno di profondo malessere della maggioranza che il dibattito ha evidenziato, mentre la vera emergenza, quella della salute dei sardi, è rimasta tale e quale, così come le liste d’attesa, le file al pronto al soccorso o al centro di prenotazione». Si è preferito sistemare qualcuno, ha lamentato Orrù, «scopiazzando modelli esterni e lontani, alimentando amarezza e frustrazione fra il personale ma soprattutto fra i cittadini che non vedono cosa potrà cambiare in meglio per la tutela della loro salute».

Il consigliere Augusto Cherchi (Sdl), favorevole, ha precisato che quello del suo gruppo «è un atto di fiducia nei confronti del presidente ma è cosa diversa dalla convinzione». Abbiamo cercato di migliorare la legge in tutti i modi, ha ricordato, «con contenuti ancora da definire e responsabilità non chiare, che affida tutto al nuovo direttore generale che dovrebbe avere la bacchetta magica; per queste ragioni non ci ha mai convinto, è una legge delle occasioni perse come quella del direttore di are socio-sanitaria, staremo a vedere convinti che si poteva fare molto meglio».

Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha dato ragione in apertura al capogruppo di Forza Italia quando ha detto che la responsabilità è della maggioranza, «in effetti la responsabilità è un requisito fondamentale della politica, per cambiare davvero le cose segna lo spartiacque fra un governo riformista ed uno che vuole mantenere delle le cose come stanno, restando impigliato in posizioni preconcette e di appartenenza». Abbiamo fatto una riforma difficile, ha sostenuto, «che tocca interessi forti e porterà ad un cambiamento radicale, la Asl unica è una grande strategia che continuerà con la riforma rete ospedaliera; purtroppo alcuni della maggioranza hanno voluto distinguersi ma non bisognava dimenticare che il cambiamento deve proseguire e che le risorse spese ad Isili e Muravera hanno un forte significato, non per il risparmio ma per migliorare l’offerta sanitaria».

Il consigliere Piermario Manca (Sdl), dopo aver ricordato la sua astensione sul passaggio ad articoli, ha annunciato il voto favorevole «perché la riforma non poteva aspettare di fronte a situazione disastrosa che assorbe molte risorse ma non produce buona salute; abbiamo dato il nostro contributo per una sanità migliore e più vicina ai territori, superando certi richiami al pessimismo dell’Aula che non costa niente ma non aiuta». Noi siamo, ha affermato, «per una sanità uguale per tutti che richiederà necessariamente tempi lunghi ma oggi la politica ha fatto il suo lavoro e il suo dovere, adesso il futuro è in mano alla Giunta ed all’assessorato che dovranno fare la loro parte assieme alle altre strutture della Regione».

Il consigliere Raimondo Perra (Psi) ha definito la giornata che sta per concludersi «importante e faticosa al termine della quale arriva però un provvedimento molto importante lungo la strada delle riforme avviata sia da questa Giunta che da questo Consiglio». Forse, ha riconosciuto, «sarebbe stato necessario un approfondimento maggiore in commissione ma c’era la necessità di far partire la riforma a luglio e la scadenza andava rispettata, non dimentichiamo però che di cambiare la sanità sarda ne parliamo da anni ma solo ora siamo arrivati ad un cambiamento davvero radicale, che non è tutto ma è per certi aspetti il passaggio più importante della legislatura».

Il consigliere Fabrizio Anedda (Misto) ha evidenziato che «la riforma cade in un momento negativo per la nostra Regione, per la mancanza di lavoro e la stessa inefficienza della sanità che ha una gestione pessima, consuma risorse pubbliche ingenti e non dà risposte ai cittadini». Il modello della Asl unica, ha dichiarato, «è l’unico possibile per razionalizzare il settore e superare il sistema precedente lottizzato; speriamo non ci siano condizionamenti, ci sono molte aspettative e bisogna essere all’altezza per rendere sempre più solide le basi di una vera riforma».

Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta ha iniziato il suo intervento con la citazione alea iacta est, per significare che si è raggiunto il traguardo dell’azienda sanitaria unica che rappresenta un grande punto di partenza, «un risultato che sarebbe sbagliato contrabbandare questo risultato come la riforma della sanità, è piuttosto l’avvio di un percorso che ci visto impegnati anche con molte differenze ma sempre verso una direzione unitaria, lavoro di cui va reso merito anche all’assessore Arru ed al presidente della commissione Perra». La stessa scelta della sede a Sassari, ha concluso, «nasce da indubbie contrapposizioni ma non va demonizzata perché si inizia a riconoscere il ruolo dei territori al servizio della comunità regionale».

Il capogruppo di Sdl Roberto Desini ha detto che ci si trova di fronte ad una svolta «dopo il punto di non ritorno della sanità sarda; abbiamo cercato di migliorare il testo con le nostre proposte, soprattutto per superare ingerenze politiche e dare spazio agli esperti ed agli specialisti, a volte non ci siamo riusciti ma guardiamo in positivo, perché abbiamo comunque voltato pagina prima con la riforma degli enti locali ed ora con quella della sanità».

Christian Solinas (Psd’az) ha affermato che non condivide la legge  ma che spera di essere smentito dai fatti e che le perplessità  siano infondate. Questa non è una riforma sanitaria ma è una parte di un processo più ampio. I sardisti voteranno contro.

Pietro Cocco (Pd) ha espresso il voto favorevole. Con l’approvazione di questa legge – ha detto –  si segna un passo importante nel portare avanti le riforme. Oggi mettiamo  un ulteriore tassello. Con questa legge si riorganizzano le aziende territoriali. Il passaggio prossimo sarà la riorganizzazione della rete ospedaliera. Questo provvedimento è frutto di un grande lavoro da parte di tutti.

Ignazio Locci (FI) è stato molto critico con questa legge che non condivide né nei metodi, né nei contenuti. Si tratta  di un’occasione persa. Piùche una riforma  un  regolamento di conti all’interno del centrosinistra e nel PD. 

L’assessore alla Sanità Luigi Arru ha detto che sta iniziando un viaggio e che sta  cambiando il modo di intendere il sistema sanitario. Lo stesso nome ATS, azienda tutela della salute è un segnale importante. Perché si comincia a  parlare di salute e non di sanità. Questa riforma – ha concluso l’esponente della giunta – è un  primo passaggio. 

La legge è stata approvata (presenti 40, sì 30, no 10). Prima di chiudere i lavori il presidente Ganau ha convocato la Conferenza dei capigruppo per domani mattina alle 11.00. Il Consiglio è stato convocato a domicilio.

Consiglio regionale 62

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Cagliari Molentargius 45 copia Fenicotteri rosa a Molentargius

Il Parco unico regionale prende forma e Goletta Verde di Legambiente ha voluto inaugurare il tour in Sardegna navigando proprio il tratto di mare Molentargius-Santa Gilla con tappa alla Sella del Diavolo, che insieme al Colle di Sant’Elia del Parco sarà parte integrante. «In queste settimane sono stati fatti molti passi avanti per l’istituzione del Parco regionale Molentargius-Santa Gilla, e sono sicuro che grazie alla collaborazione fra la Regione, i Comuni e le associazioni riusciremo a superare le difficoltà normative e a realizzare un progetto importantissimo per tutelare l’ambiente e al tempo stesso creare condizioni favorevoli per sviluppo economico e occupazione», ha detto il vicepresidente della Regione Raffaele Paci a bordo di Goletta Verde con Vincenzo Tiana di Legambiente e gli amministratori dei Comuni coinvolti (Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Quartucciu, Assemini, Elmas, Capoterra).
«Voglio ringraziare i sindaci che stanno dimostrando come di fronte a un progetto importante, utile alla comunità, non esistono schieramenti politici e infatti stanno lavorando tutti insieme allo stesso obiettivo – ha aggiunto Paci -. La Regione sostiene il Parco unico con convinzione, abbiamo approvato una delibera e c’è un gruppo di lavoro costantemente dedicato a questo progetto che comprende anche la valorizzazione di coste, stagni, lagune e colli. Vogliamo dare più opportunità di lavoro garantendo assoluta tutela ambientale, e la realizzazione del Parco darà a questa zona enorme visibilità. I fenicotteri rosa sono la metafora del progetto: attrazione irresistibile per i turisti, sono il simbolo dell’unità dei due luoghi attraverso il cielo e il mare. A questo splendido scenario naturale manca solo il passaggio amministrativo, ma ci stiamo lavorando e sono certo che ce la faremo.»
La storica imbarcazione di Legambiente è arrivata ieri a Cagliari ed è ormeggiata al pontile Marina di Portus Karalis. Il primo appuntamento è stato appunto dedicato al “Grande Parco delle Zone umide dell’area metropolitana di Cagliari: Molentargius – Sella del Diavolo – Santa Gilla”. Ad aprile, a bordo di due battelli, c’era stata la traversata inaugurale. «Fortemente simbolica – ricorda Paci -. I sindaci e Legambiente allora hanno chiesto un forte impegno della Regione e noi l’abbiamo garantito. Faremo tutto il possibile per riuscire a far nascere il Parco in tempi rapidi: per la Sardegna è una grande occasione».