La Regione ha stanziato un milione e 200.000 euro per il ContaminationLab dell’Università di Cagliari.
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“L’impresa riparte!” è la cornice dei tre giorni di approccio per i 110 iscritti all’incubatore di idee, culture e competenze diverse curato dall’Università di Cagliari. CLab 2016 è il quarto capitolo di un percorso che coniuga istanze accademiche e formative con mercati, territorio e aziende. In aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella di Monserrato, si è aperta ieri e si chiude domani, mercoledì 13 luglio, la sessione estiva introduttiva. All’avanguardia in Italia per formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità, il CLab – con Fabio Aru testimonial nel 2015 – è stato avviato nel 2013 nell’ambito di “INNOVA.RE – Innovazione in rete”. I partecipanti hanno esperienze universitarie differenti, vengono raggruppati in team interdisciplinari e cooperano nello sviluppo e nella condivisione di progetti di start up, frequentano lezioni formative e training sul campo.
«Ringrazio l’assessore Raffaele Paci per l’attenzione personale e della Regione verso il CLab. Siamo orgogliosi del progetto che avvicina studenti e laureati. Ragazzi che si mettono in gioco, motivati e pronti a sfidare e sfidarsi. Chi si prepara, è determinato e si organizza può cogliere il momento. La fortuna – spiega Maria Del Zompo – non c’entra, conta il volere fortemente certe cose. Queste esperienze offrono maggiori opportunità per costruire il futuro. Il CLab è un’iniziativa di successo. Ma alla base c’è la cultura: le competenze senza conoscenza non funzionano». Un format che funziona in un contesto solido. «L’università di Cagliari è seria e credibile, sappiamo – aggiunge il rettore – dove andare, siamo organizzati mentre altre istituzioni nazionali non lo sono. Rilanceremo le sfide, siamo pronti a dare risposte valide e vincenti.»
«Il ContaminationLab – rimarca Raffaele Paci, vice presidente consiglio regionale e assessore bilancio e programmazione – è un’ottima occasione per i giovani di creare imprenditorialità in ambito universitario. CLab ha avuto premi e riconoscimenti, la Regione lo rifinanzia per i prossimi tre anni con un milione200mila euro. Ci crediamo fortemente e siamo pronti a supportare le start up nell’intero processo: metteremo gli stessi denari, senza altre analisi, che vengono investiti dal venture capital. L’obiettivo è nitido: fare in modo che queste imprese vadano bene, generino utili e occupazione». Per l’assessore la strada è segnata: «Creatività e cross-fertilizzazione aiutano crescita tecnologica e imprese. Il CLab ha gli ingredienti per fare bene: giovani, provenienze diverse, idee, organismi che studiano le capacità di riuscita. Università e Regione, ricerca e didattica, ma anche lavoro sul territorio per mettere a sistema capacità e conoscenze».
«Oggi nasce una squadra, lo scrigno dell’ateneo è ricco e cela molte opportunità. Abbiamo ampliato i partner e le attenzioni alla città e alla regione. Nel febbraio 2016 una giuria di investitori valuterà i vostri progetti. Nel 2015 ci sono stati premi importanti in denaro e servizi. Quest’anno le ambasciate americana e israeliana si sono impegnate a supportarci» dice agli iscritti Maria Chiara Di Guardo, responsabile scientifico del CLab. «Abbiamo selezionato centodieci profili diversi, portatori di idee da mettere a sistema per generare innovazione. Per farvi crescere più velocemente coinvolgeremo anche gli studenti Erasmus e ci saranno scambi con progetti simili all’estero, Francia e Inghilterra in particolare».
Alla giornata di apertura – con un video che esalta il gioco squadra e le premiazioni delle idee vincenti nel 2015 – hanno preso parte anche Mario Mariani («Cagliari è fertile per lo sviluppo di start up digitali» dice il fondatore di The Net Value) e Augusto Coppola («Cambierete il modo di percepirvi. Finisce il tempo di scuse e alibi, proverete senza simulazioni a costruire una vera azienda: in team. Da soli, si fallisce» è il mantra del docente di LVenture). Attesi gli interventi di Gianluca Cadeddu (Centro regionale programmazione) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche).
Al CLab UNiCa #04edizione i partecipanti sono 110. Tra questi, il 68 per cento sono studenti, il 29 laureati e il 4 dottorandi. In crescita gli ammessi provenienti dall’ambito scientifico (24 per cento). Al primo posto si confermano le richieste di ammissione appartenenti all’ambito sociale, giuridico ed economico (41). In calo l’area di ingegneria e architettura (22). Dall’ambito umanistico proviene il 12 per cento degli iscritti.
Dalle attività extra-curriculari volte a promozione e sviluppo di capacità su gestione del processo imprenditoriale e all’innovazione: il CLab UniCa ha dato vita a circa 20 startup attive sul territorio nazionale appartenenti ai settori Itc, turismo, nautica, gamification, food etc. Start up il cui business è legato a innovazione, utilizzo di conoscenza e tecnologia, anche a vocazione sociale. Sono stati riconosciuti a varie start up premi in danaro e riconoscimenti: StartCup, Premio Nazionale Innovazione, Gsvc, Facebook programm ecc. Le startup hanno raccolto da investitori privati circa mezzo milione di euro. Il CLab UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a rappresentare l’Italia in Europa al Premio europeo sulla promozione d’impresa (Eepa).