25 November, 2024
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Gianmario Demuro 7

La Giunta regionale ha approvato la delibera sulla strategia dell’Agenda digitale regionale, presentata dal presidente della Regione Francesco Pigliaru di concerto di concerto con l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Gianmario Demuro e con l’assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci. La delibera definisce il quadro del programma innovativo per promuovere, indirizzare e sostenere la crescita in Sardegna dell’ICT – ossia delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione – in linea con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea e italiana.
Superare il divario digitale, incrementare i servizi digitali della Pubblica amministrazione, creare occupazione e inclusione sociale, accrescere l’attrattività tecnologica in Sardegna e, naturalmente, migliorare il sistema scolastico.

«Vogliamo semplificare la vita ai cittadini e rendere più competitiva la nostra regione. La promozione dell’alfabetizzazione e lo sviluppo di nuove competenze digitali è un punto focale della nuova strategia per la Sardegna digitale. L’obiettivo da raggiungere è quello di un’isola istruita, equa e innovativa, nel solco del programma di governo della Giunta – ha affermato l’assessore Demuro al quale è stata affidata l’elaborazione del piano -. La Sardegna, nella media delle regioni italiane, è indietro nello sviluppo dell’Agenda digitale. Ora occorre passare a un’altra velocità per garantire con le nuove tecnologie progetti di sviluppo di ampio respiro. Con questa strategia intendiamo dare concretezza all’idea di “cittadino digitale”, un cittadino che possa godere dei propri diritti e adempiere ai propri doveri avvalendosi appunto delle conoscenze informatiche.»
Gli interventi dell’Agenda digitale della Sardegna saranno finanziati con risorse, pari a 306 milioni di euro, che provengono da fondi Por Fesr e Feasr e dagli Accordi di Programma Quadro per la Società dell’Informazione. Alle infrastrutture e ai servizi digitali sono riservati in totale 198 milioni (33 milioni nel 2015). La Giunta ha affidato il coordinamento tecnico della strategia dell’Agenda digitale alla Direzione dell’assessorato degli Affari Generali e della Società dell’Informazione.

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1

 

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La Giunta regionale ha nominato il direttore generale, Giorgio Pisanu, e il revisore dei conti, Agostino Galizia, di Sardegna Ricerche. Si conclude così il percorso di riforma dell’Ente, trasformato da Consorzio in Agenzia per garantire più efficienza nel funzionamento e minori costi di gestione per le casse pubbliche. La Giunta ha approvato oggi le proposte dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, arrivate a chiusura della manifestazione d’interesse.
Il 30 aprile scorso, dopo 30 anni dalla sua istituzione, l’Esecutivo ha trasformato Sardegna Ricerche da Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese in Agenzia, come più volte sollecitato dalla Corte dei Conti. Il disegno di legge è stato poi approvato dal Consiglio regionale il 4 agosto, mentre il 15 settembre la Giunta ha approvato il nuovo Statuto. L’Agenzia avrà un direttore generale e un revisore dei conti ma non un consiglio d’amministrazione, continuerà ad occuparsi di assistenza alle piccole e medie imprese, promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico, erogazione – a favore di imprese singole o associate – di servizi finalizzati all’introduzione di nuove tecnologie, alla modernizzazione della gestione e al sostegno delle attività aziendali. Soggetti partecipati dell’Agenzia restano il Crs4 (“Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna”), PCR (“Porto Conte Ricerche“) e la Fondazione IMC (“Centro marino internazionale – Onlus“). «Oggi abbiamo formalmente concluso la riforma di Sardegna Ricerche – spiega l’assessore Paci -. Il sistema della ricerca e dei suoi strumenti viene razionalizzato, e allo stesso tempo diamo una risposta concreta a quanto sollecitato dai giudici contabili che più volte hanno parlato di una trasformazione indispensabile. Abbiamo ridefinito la natura giuridica di Sardegna Ricerche, riordinato la missione prioritaria dell’Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizzato la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta. Ora acceleriamo per portare avanti le importanti attività di Sardegna Ricerche – conclude il vicepresidente della Regione -. E lavoriamo da subito per rilanciare il ruolo stesso dell’Agenzia, considerato strategico dalla Giunta per avvicinare le piccole e medie imprese sarde all’innovazione e alla tecnologia, in particolare al mondo del web.»

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Science 2Day, la scienza che fa emozionare, è l’iniziativa promossa da Sardegna Ricerche e finanziata dall’assessorato regionale della Programmazione, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 ottobre al Parco tecnologico di Pula, al 10LAB, il nuovo spazio interattivo dedicato alla divulgazione della scienza e dell’innovazione.

L’assessore Raffaele Paci, il direttore generale di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu, il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu e il responsabile della divulgazione scientifica del Parco Valter Songini hanno presentato la due giorni alla stampa.
«L’innovazione sta cambiando la vita a tutti noi, e nella due giorni del Science2Day, esplorando le nuove frontiere della tecnologia e della scienza ne avremo conferma – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. La sede scelta poi, il Parco Tecnologico, è un luogo vivo, capace di creare occasioni di incontro e di scambio di esperienze sui temi della ricerca e dell’innovazione, strategici per questa Giunta.»

Il direttore generale Giorgio Pisanu ricorda che «iniziative come Science2Day rientrano nella mission che la Regione ha attribuito a Sardegna Ricerche per promuovere e diffondere la cultura scientifica e tecnologica non solo tra le imprese, ma anche nella società civile».

Il programma è ricco di appuntamenti: si apre alle 10.00 di sabato 3 ottobre con la musica di Frantziscu Medda “Arrogalla”, produttore, compositore, performer sardo che crea suoni e ritmi ispirati all’antica e contemporanea tradizione della Sardegna, e continua fino alle 20.00 di domenica 4 ottobre con: 9 laboratori didattico-scientifici per bambini e ragazzi; spettacoli scientifici; convegni su stampa 3D, nativi digitali e sui robot; science café; eventi musicali; uno spettacolo teatrale inedito dal titolo L’Orlando Furioso e molto altro, in collaborazione con la rete sarda di divulgatori scientifici Chentuconcas-Cento teste per la scienza. Il 3 ottobre, alle 18.00, ci sarà la proclamazione dei 2 vincitori del Premio Scienza che passione. Il contest ha raccolto 30 progetti, rivolti alle scuole e al largo pubblico, provenienti da realtà sarde che operano nel campo della comunicazione della scienza. A due progetti vincitori andrà un premio in denaro pari a 2.500 euro.

Durante le due giornate i visitatori potranno scoprire, attraverso l’immersione nella Virtual Reality Room del CG3Lab dell’Università di Cagliari, come gli schermi da indossare – oculus rift – stanno rivoluzionando l’approccio al 3D; potranno inoltre, interagire con la tecnologia Social Wall del CRS4, attraverso una parete interattiva e le immagini e i suoni in essa riprodotti, anche collegandosi tramite dispositivi mobili; oppure, fare due chiacchiere con il robot NAO della Scuola di Robotica di Genova. Grazie al contest INSTAGRAM inoltre, tutti potranno concorre per vincere un iPad, semplicemente condividendo sul social network le foto scattate durante l’evento, utilizzando l’hastag #Science2day.

Sardegna Ricerche

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Continuità territoriale, trasporti su ferrovia per il collegamento tra aeroporti e costi energetici sono i temi del dossier insularità affrontati ieri sera, nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Chigi, tra il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
«Colloquio approfondito – si legge nella nota stampa diffusa dal Governo -, al centro del quale – in vista della stesura del cosiddetto Masterplan per il Mezzogiorno – c’è stato un esame preliminare delle priorità da affrontare per accompagnare l’isola nel percorso di rilancio produttivo e occupazionale, a cominciare dagli interventi sui problemi legati all’insularità.»
«L’incontro – al quale hanno preso parte anche il Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione Vincenzo Donato, Alberto Versace per l’Agenzia per la Coesione Territoriale, l’assessore della Programmazione della Regione Sardegna Raffaele Paci – si è concluso con l’impegno a stringere i tempi per la messa a punto definitiva del Patto.»

Claudio De VIncenti 10 copia

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Fondi europei

Verrà presentato questa sera al Parco di Monte Claro, a Cagliari, il Por Fesr 14-20 con il talk show “Buongiorno Europa”.

La Sardegna si appresta a spendere tutti i fondi europei della programmazione 2007-13 grazie alla rimodulazione proposta al Comitato di sorveglianza europeo del Por Fesr, che ieri per tutta la giornata ha passato al setaccio il lavoro portato avanti dalla Regione con i finanziamenti europei, esprimendo grande apprezzamento per la programmazione del Por Fesr 2014-2020. I vertici della Commissione Ue e dell’Agenzia Nazionale per la Coesione territoriale hanno incontrato l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu, l’Autorità di gestione del Fesr Graziella Pisu e il partenariato istituzionale, economico e sociale, in un lungo confronto per analizzare la situazione rispetto ai fondi Ue.
«Vogliamo spendere fino all’ultimo euro della vecchia programmazione e perciò abbiamo proposto una rimodulazione – spiega il vicepresidente della Regione -. È una scommessa difficile, perché purtroppo ci sono stati troppi ritardi negli anni precedenti e dunque dobbiamo fare una corsa contro il tempo per recuperare. Le strutture stanno facendo il massimo per riuscirci, ma c’è bisogno della collaborazione di tutti, in particolare delle amministrazioni locali che sono destinatarie di gran parte delle risorse.»
Per quanto riguarda poi la programmazione 2014-2020, promozione a pieni voti per la Sardegna. «In particolare sono stati apprezzati la strategia intelligente S3, la Smart Specialization Strategy con una forte e mirata concentrazione delle risorse, e la Programmazione unitaria dei fondi, che ha portato all’approvazione di tre importanti strategie – Scuola e Università, Lavoro, Competitività delle imprese – e alla nuova Programmazione territoriale. Due punti forti, considerati perfettamente in linea con le indicazioni comunitarie. Secondo i rappresentanti della Commissione europea, quello utilizzato dalla Sardegna nella programmazione del Fesr approvata a luglio è il metodo ideale – sottolinea l’assessore Paci -, perché la crescita delle Regioni verrà valutata sulla base non di ogni singolo programma ma delle azioni messe insieme per lo sviluppo dell’intero territorio».
Con il via libera al Por Fesr 14-20 da Bruxelles, il 14 luglio scorso, in Sardegna arrivano 930 milioni di euro, 465 da finanziamenti europei e il resto da cofinanziamento regionale. Soldi che potranno essere utilizzati per garantire supporto alla ricerca e allo sviluppo di almeno 1.576 imprese sarde, agevolare il credito e creare infrastrutture informatiche, sostenere il settore dell’energia e lo sviluppo turistico.

«Una cifra importante che ci consentirà di intervenire in settori nevralgici della nostra economia regionale – dice l’assessore Paci -. Ora dobbiamo correre, fare bene e non perdere tempo per spendere strategicamente i fondi europei con la visione unitaria e d’insieme che caratterizza il nuovo corso voluto fortemente da questa Giunta: pensare ai fondi europei come a una parte dei finanziamenti complessivamente disponibili, proprio quello che oggi è stato profondamente apprezzato dalla Commissione.»
Il Fesr conta 35 linee di intervento e concentra le risorse sui settori più strategici. Dei 930 milioni, 213 sono destinati alla competitività del sistema economico, 164 alla valorizzazione turistica e culturale, 150 all’efficienza energetica, 130 all’agenda digitale, 128 a ricerca e innovazione, 55 ad ambiente e prevenzione del rischio idrogeologico, 51 a inclusione sociale e povertà.
Al Parco di Monte Claro, alla presentazione ufficiale del Por Fesr 14-20 con il talk show “Buongiorno Europa”, parteciperanno il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Paci e l’Autorità di gestione Pisu insieme ai componenti della Commissione europea e dell’Agenzia Nazionale. A seguire, alle 19.30, concerto jazz di Gavino Murgia & Mediterranean Trio, ospite il maestro Luigi Lai. L’ingresso è libero ed è garantito un servizio di baby parking per tutta la durata dell’evento.

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E’ stato firmato ieri sera nella sala Giunta di Viale Trento, dall’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, con la presidente dell’Unione Lucia Meloni e i sindaci del territorio coinvolto (Barrali, Dolianova, Donori, Serdiana, Settimo San Pietro, Soleminis), il primo progetto della nuova Programmazione Territoriale della Regione, presentato dall’Unione di Comuni Parteolla-Basso Campidano, per il quale sono stati stanziati quattro milioni di euro.
Trecentomila euro sono subito disponibili per la creazione di un Club di prodotto ovvero di una rete di imprese che lavori a un’offerta turistica, enogastronomica, esperienzale ed escursionistica ben definita. L’obiettivo del progetto, finanziato con soldi europei, è infatti incrementare la competitività turistica del territorio, puntando sulle eccellenze locali, trasformandole in una leva per promuovere l’intero sistema economico territoriale e aiutando le imprese a imporsi sui mercati nazionali e internazionali.
Alla firma del progetto erano presenti anche gli imprenditori Sandro Murgia delle Cantine Dolianova e Vittorio Tomasiello di Argiolas formaggi.
«Un progetto di sviluppo locale estremamente interessante, nel quale le imprese del territorio sono coinvolte dal primo momento e che punta molto sulle eccellenze dell’agroalimentare locale – ha detto il vicepresidente della Regione -. Intorno a queste eccellenze, a questi valori della cultura locale si costruisce un percorso di ricettività, di ristorazione, di capacità del territorio di crescere e svilupparsi. Questa è esattamente l’essenza della nostra programmazione territoriale: i territori propongono, la Regione valuta e in tempi brevi si arriva alla firma e al finanziamento. Questo progetto sicuramente porterà un valore aggiunto al territorio e darà anche ai giovani l’opportunità di avere possibilità di lavoro. Non stiamo finanziando una serie di infrastrutture e opere pubbliche ma proposte concrete che puntano allo sviluppo economico del territorio, che si fa con le imprese che sanno stare sul mercato. È questa la scommessa che portiamo avanti oggi.»
Il direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, sottolinea l’originalità della proposta del Parteolla-Basso Campidano. «Di progetti ne ho visti molti in questi anni, e questo è davvero diverso dagli altri. Amministratori e imprenditori locali sono ben consci delle potenzialità del loro territorio, sono concentrati sul progetto e puntano molto su questo per rilanciarne l’economia». Un territorio «dalle enormi potenzialità con una concentrazione di imprese molto valide che sono delle vere e proprie eccellenze a livello regionale e una percentuale di residenti in età lavorativa molto alta, intorno al 72% – ha detto Lucia Meloni, nella doppia veste di presidente dell’Unione e sindaco di Donori -. Abbiamo firmato questo progetto in tempi brevissimi, ora siamo pronti a partire».
I prossimi accordi di programma che si avviano alla chiusura sono quelli con le Unioni di Comuni Ogliastra, Parte Montis e Alta Gallura, che vanno ad aggiungersi a quello dell’Alta Marmilla finanziato con la Strategia nazionale per le aree interne e ai tre Interventi Territoriali Integrati da 15 milioni ciascuno per Cagliari, Sassari e Olbia.
Programmazione Territoriale

 

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Riunione di Giunta regionale

La Giunta regionale ha stanziato 725 milioni di euro fino al 2020, 229 milioni solo per il 2015 per sostenere la competitività delle imprese sarde, creare nuova occupazione e rilanciare l’economia. Su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, l’Esecutivo, infatti, ha approvato la Strategia imprese e competitività all’interno della Programmazione Unitaria 2014-2020. Un serrato lavoro all’interno della Cabina di Regia istituita a marzo con gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras, del Turismo Artigianato e Commercio Francesco Morandi, dell’Agricoltura Elisabetta Falchi e della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Claudia Firino ha portato alla delibera approvata dopo le Strategie Scuola-Università e Lavoro. Identico il principio alla base del lavoro della Cabina di Regia, ovvero programmare tutte insieme le risorse disponibili – europee, nazionali e regionali – destinandole a un settore nella sua interezza e per tutta la durata della programmazione, cardine su cui ha ruotato l’intera manovra finanziaria.
«La programmazione unitaria è una scelta di governo di questa giunta, e c’è stato un grande impegno da parte di tutti gli assessori coinvolti – ha detto il presidente Pigliaru aprendo la presentazione della delibera alla stampa -. Partiamo da una situazione estremamente difficile e sappiamo che i problemi non conoscono confini tra assessorati e competenze. L’obiettivo è aiutare tutte le imprese, di tutti i settori e di tutte le dimensioni. Il primo punto è l’innovazione, che deve permeare l’intero sistema produttivo, perché cresca attraverso lo sviluppo tecnologico. Poi l’internazionalizzazione, perché non si può continuare a pensare solo ai piccoli, affaticati mercati locali quando là fuori c’è un intero mondo potenzialmente interessato ai nostri prodotti. Dopo la grande promozione di Expo ora lavoriamo per aprire i mercati e continuare ad attrarre investimenti. Ancora, sappiamo che per parlare con l’esterno le imprese devono crescere e soprattutto fare rete tra loro, così da poter assumere tanti giovani con alte qualifiche. Il nostro ruolo è mettere le imprese nelle condizioni di compiere questo percorso.» 
«Al centro di questo intervento c’è l’impresa. L’impresa che fa investimenti, che mette in gioco capitale e rischia, che crea lavoro e nuova occupazione – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. Quindi non pensiamo per settori, non solleviamo barriere: un’impresa è un’impresa e noi con questo intervento così importante vogliamo per esempio favorire l’internazionalizzazione, gli investimenti, la filiera e le reti d’impresa, per creare subito nuova occupazione e far ripartire l’economia della nostra terra. Allo stesso tempo, pur superando le barriere settoriali, individuiamo strumenti finanziari specifici per agevolare gli investimenti delle micro imprese che operano in prevalenza nell’artigianato e nel commercio: per il 2015 sono già disponibili 8 milioni di euro». Nella Strategia appena approvata sono compresi anche strumenti specifici per le imprese che operano in agricoltura e nei processi di prima trasformazione dei prodotti agricoli, per esempio vino e formaggi.
La Strategia Competitività interessa dunque più assessorati. L’Agricoltura, con l’assessore Elisabetta Falchi che ha annunciato il ricorso anche a bandi a sportello che abbiano una visione di filiera per accelerare i tempi e favorire le imprese; l’Industria, per la quale l’assessore Maria Grazia Piras ha assicurato il ruolo di accompagnamento delle piccole imprese verso l’internazionalizzazione e l’alta formazione del Management grazie a un accordo con l’Istituto per il commercio estero; i Beni Culturali, con l’assessore Claudia Firino che ha ribadito l’importanza della presenza dell’industria culturale e della creatività che prelude alla crescita professionale ed economica del settore per il quale si concretizza un deciso rafforzamento, anche attraverso la creazione di reti e il sostegno alle residenze creative; e il Turismo, con un doppio livello di intervento come ha spiegato l’assessore Morandi: assicurare un livello di sopravvivenza post crisi alle imprese e aiutarle a investire e dunque a crescere, in una logica multisettoriale che non schiaccia anzi rispetta le specificità delle imprese che hanno pari dignità.
La programmazione si divide in due parti. La prima, trasversale per tutti i tipi d’impresa, finanzia: Innovazione e Ricerca; Internazionalizzazione e Attrazione degli Investimenti; gli investimenti delle Imprese o delle Reti. La seconda si occupa nello specifico di Turismo e Imprese Creative. Le strategie per il comparto Pesca e Acquacoltura e gli investimenti per le aree umide sono attualmente oggetto di definizione e saranno inquadrati all’interno delle risorse e degli strumenti del Piano Operativo della Pesca (FEAMP 2014-2020) previsto per il prossimo anno.
I 229 milioni del 2015 derivano per la maggior parte da fonti comunitarie (75%), in parte minore da finanziamenti regionali (24%) e per la restante da fonti statali (1%). Cinque, dunque, gli obiettivi previsti dalla delibera.
Sviluppo tecnologico e innovazione – Ci sono 37 milioni nel 2015 e oltre 170 per tutto il periodo a disposizione per innovazione, ricerca industriale e sperimentale, promozione di start up innovative nel settore agricolo.
Internazionalizzazione e Attrazione investimenti – 11 milioni e mezzo quest’anno e 23 nei prossimi.
Sostegno alle imprese e Reti di imprese – Progetti di filiera e sviluppo locale, pacchetti integrati di agevolazione e contratti di Investimenti, razionalizzazione del sistema dei Consorzi Fidi, strumenti di accesso al credito per le imprese agricole: 148 milioni nel 2015, 395 fino al 2020.
Turismo sostenibile – Valorizzazione degli attrattori ambientali e del patrimonio materiale e immateriale della Sardegna: 20 milioni quest’anno, 68 fino alla fine della programmazione.
Imprese Creative – Tredici milioni nel 2015 e 68 fino al 2020 per sviluppo e promozione dei servizi culturali e ricreativi, promozione della lettura, rafforzamento delle infrastrutture materiali e immateriali a supporto del sistema culturale.

«Scelte importanti, finanziamenti mirati, utilizzo di tutti i fondi disponibili contemporaneamente, niente sovrapposizioni e duplicazioni: su questi principi ha lavorato la Cabina di Regia dal 16 marzo in poi e sta già lavorando alle prossime priorità» ha sottolineato l’assessore Paci.

«In sintesi stiamo mettendo in campo una strategia per creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese: programmi, azioni, bandi risorse», ha concluso il presidente Pigliaru.

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Palazzo della Regione 3 copia

Via libera della Regione ai progetti di reindustrializzazione nelle aree industriali. La Giunta Pigliaru ha approvato definitivamente, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci la costituzione presso la SFIRS, la Finanziaria della Regione, di un Fondo regionale finalizzato a sostenere i progetti. La Giunta ha dato il via libera anche al Quadro programmatico delle risorse stanziate nell’ambito della Strategia “Il territorio e le reti infrastrutturali” dopo il lavoro di raccordo svolto dalla Cabina di Regia: già in campo per la priorità Infrastrutture ci sono, fra assegnazioni statali e fondi regionali, 284 milioni di euro. Approvato infine, ancora su proposta del vicepresidente della Regione, l’Accordo di Programma Quadro con i territori Parteolla e Basso Campidano, il primo all’interno della nuove Programmazione Territoriale.
Tra le altre delibere approvate, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, quella riguardante l’approvazione definitiva al Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017. Il documento, già approvato nella riunione del 12 maggio scorso, torna all’Esecutivo dopo avere ottenuto il parere favorevole della sesta Commissione permanente del Consiglio regionale che ha proposto alcune modifiche recepite dall’esecutivo con l’approvazione definitiva. Predisposto dalla Consulta per l’emigrazione lo scorso 30 aprile, il Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017 pone le basi per lo sviluppo di nuovi rapporti tra l’amministrazione regionale e le sei Federazioni e i 119 Circoli di emigrati sardi in Italia e nel mondo (63 in Italia e 56 all’estero, in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera).
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Claudia Firino, il trasferimento delle risorse agli Enti Locali nell’ambito del Piano Straordinario di edilizia scolastica Iscol@. Alle strutture competenti è stato dato mandato di adottare gli atti necessari al trasferimento di risorse pari a 300mila euro all’Unità di Progetto Iscol@ per l’assistenza tecnica del FSC 2007-13.
Approvata la delibera proposta dall’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, con la quale viene ratificato l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali su alcune modifiche giuridiche del contratto collettivo dei dipendenti della Protezione civile. Per lo svolgimento dei servizi essenziali, sono state introdotte ulteriori e particolari norme sulla distribuzione dell’orario di lavoro per garantire una funzionalità 24 ore su 24 del Centro regionale di protezione civile: in questo modo è stata superata la precedente rigidità contrattuale in termini di turni e reperibilità.

L’esecutivo ha stabilito, come richiesto dall’assessore Elisabetta Falchi, che le comunicazioni dei dati sulla raccolta del latte, obbligatorie anche dopo la scadenza (31 marzo scorso) del regime di contenimento imposto dall’Europa, vengano affidate ad Argea. I singoli Stati, infatti, devono comunicare alla Commissione Ue a partire dal 1 maggio il quantitativo di latte vaccino crudo consegnato il mese precedente ai primi acquirenti presenti nel proprio territorio.
Centomila euro sono stati stanziati, su proposta dell’assessore Luigi Arru, per campagne di comunicazione istituzionale. Sono state affidate alle Asl di Oristano, di Lanusei, all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, alle Asl di Sassari – Nuoro e all’Azienda ospedaliera Brotzu e riguarderanno, rispettivamente : la riorganizzazione della Rete ospedaliera, la peste suina africana, lo sviluppo della rete dei cittadini, la ricetta dematerializzata. Approvati anche i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi dei laboratori di emodinamica e delle Unità Terapeutiche Intensive Coronariche.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha approvato il nuovo Statuto di Sardegna Ricerche. In questo modo ha chiuso l’iter di trasformazione del Consorzio in Agenzia, iniziato con l’approvazione del disegno di legge da parte dell’esecutivo prima e del Consiglio regionale lo scorso 4 agosto poi. Di conseguenza, decade anche il comitato d’indirizzo attualmente in carica e si apre la fase di ricerca del direttore generale attraverso la procedura della manifestazione d’interesse. Lo Statuto appena approvato precisa la natura giuridica dell’agenzia, indica le finalità istituzionali, dettaglia i compiti e disciplina il percorso di predisposizione dei programmi di attività sulla base degli indirizzi della Giunta regionale.
«Più efficienza per la ricerca e meno costi sulle spalle dei sardi: sono questi i principi che hanno guidato la procedura di trasformazione di Sardegna Ricerche e gli obiettivi che raggiungiamo con il completamento dell’iter – ha commentato l’assessore Paci -. Stiamo razionalizzando il sistema della ricerca e dei suoi strumenti, dando allo stesso tempo una risposta concreta a quanto sollecitato dalla Corte dei Conti che più volte ha parlato di una trasformazione indispensabile e non più rinviabile. Ridefiniamo, dunque, la natura giuridica di Sardegna Ricerche, riordiniamo la missione prioritaria dell’Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizziamo la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi, quella spending review che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta.»
Sardegna Ricerche avrà un direttore generale, un revisore dei conti e nessun consiglio d’amministrazione, il che significa un notevole risparmio per le casse pubbliche: essendo interamente controllato dalla Regione non ha ragione, infatti, di esistere in forma consortile, come più volte sottolineato dai giudici contabili. Con la nuova legge ne vengono ridisegnati i compiti, razionalizzandone le competenze a supporto del sistema regionale dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
Raffaele Paci 4